MARIA GAETANA AGNESI (Milano, 1718 Milano, 1799) Una santa stregata dalla matematica Maria Gaetana Agnesi è una delle prime donne matematiche italiane: nacque e visse nel Settecento, in pieno Illuminismo. Visse sempre a Milano, passata da poco sotto gli Asburgo: una città carica di fermenti intellettuali e di buone intenzioni civili. La sua famiglia apparteneva alla ricca borghesia imprenditoriale lombarda che, oltre ai soldi fatti con l industria della seta, cercava di coniugare le idee progressiste dell Illuminismo con una fede religiosa fortemente espressa nel sociale. Maria Gaetana era la prima di 21 fratelli: un numero che oggi fa trasecolare, ma all epoca era quasi normale tra i patrizi veri e tra i ricchi che aspiravano a diventarlo presto. Il padre Pietro, molto facoltoso in termini economici, presto si rese conto dell enorme ricchezza che la sorte gli aveva donato con la nascita della primogenita Maria Gaetana e, due anni dopo, della sorellina Maria Teresa, dotate entrambe di un carattere docile e di una testa fuori dal comune. Fervido cattolico e illuminista, Pietro Agnesi investiva una parte cospicua del proprio capitale in mecenatismo, ed era promotore di un salotto ben frequentato dai migliori intellettuali italiani ed europei dell epoca: era una strategia di ascesa sociale, per lui quasi un dovere. Anche con le figlie non si fece problemi nell investire in cultura: fece studiare le lingue alla primogenita e la musica 11
WILMA DI PALMA - PAOLO GANGEMI alla seconda: due enfant prodige da esibire nel suo salotto mascheravano da amore paterno la smania di avanzamento in società. Non è noto se l aspirazione del padre corrispondesse alle reali attitudini delle due figlie e soprattutto si ignorano le loro volontà o inclinazioni, ma all epoca si ubbidiva ai genitori senza fiatare. E Maria Gaetana studiò: appena adolescente la ragazza definita da un habitué dei salotti paterni né bella né brutta si esibiva, a maggior gloria delle ambizioni paterne, parlando con sapienti di mezza Europa in ben sette lingue. Forse si divertiva in quel gioco, ma certo guardando alla sua vita da adulta qualche dubbio può venire. Ma ecco che il Signore, a cui Gaetana era molto devota, le concesse una formidabile chance: l insaziabile brama del padre la spinse a studiare anche la matematica e la filosofia, materie ben più rare nell istruzione di una donna che non le lingue straniere. Fu così che Gaetana-brutto anatroccolo visse il miracolo di svegliarsi una mattina tramutata in uno splendido cigno bianco, dal vibrante piumaggio e dall animo capace di spiccare grandi voli. La bruttina saputella aveva imparato a ragionare da sola, e lo sapeva anche fare assai bene! Grande fu lo stupore degli illustri frequentatori del salotto Agnesi, che la stimolarono a proseguire sulla strada dei ragionamenti astratti e dei numeri: altro che lingue, la piccola era portata per la logica! A forza di conversare dottamente con i migliori esponenti dell Illuminismo cattolico milanese, Gaetana si era fatta un idea autonoma e la portava avanti con coraggio e autonomia. Nel 1738 pubblicò una raccolta di 191 Propositiones philosophicae. Nella sua opera filosofica dimostrava però soprattutto una buona preparazione in matematica, disciplina che come lei diceva è la sola che consente una conoscenza certa e la contemplazione intellettuale dello spiri- 12
ROMA MATEMATICA to divino. In fondo, pensava, fare matematica significa parlare la lingua di Dio. Nel 1739 la vena mistica di Gaetana aumentò e la portò a chiedere al padre di esentarla dal frequentare il suo salotto e il permesso di chiudersi in convento. Il signor Agnesi rifiutò categoricamente il permesso di prendere il velo, ma acconsentì a lasciarla andare in chiesa a suo piacimento, a fare vita ritirata e soprattutto a dedicarsi alle opere di carità nel reparto femminile dell Ospedale Maggiore di Milano. Con la sua nuova vita, Maria Gaetana sosteneva il diritto delle donne all istruzione e alla salute e cosa forse ancora più commovente trovava il tempo e la concentrazione giusta per scrivere e studiare seriamente la matematica. Nel 1740 conobbe padre Ramiro Rampinelli, docente di matematica a Padova, che l incoraggiò e l aiutò ad affrontare tutti i maggiori testi di analisi matematica dell epoca. Ma per Maria Gaetana parlare con Dio nella sua lingua non era, coerentemente con le tesi del cattolicesimo illuminato, un esercizio di orgoglio solitario: le regole e le scoperte matematiche vanno condivise con il maggior numero possibile di esseri umani. Maria Gaetana perciò si dedicò a un testo divulgativo e didattico di calcolo infinitesimale per i giovani; decise di scriverlo in italiano e non in latino come ancora era costume tra gli accademici proprio per sottolineare il suo intento educativo e civile. Così nel 1748 pubblicò in due volumi il trattato che la rese molto famosa: Istituzioni analitiche per uso della gioventù italiana, la più antica opera matematica scritta da una donna giunta fino a noi. La timida e mistica Agnesi divenne suo malgrado una figura di spicco della scienza, e la sua notorietà si ingigantì proprio mentre cresceva il suo distacco dal mondo. Persino un letterato di fama come Carlo Goldoni, ben al di fuori della cerchia degli studiosi di matematica, la portò come esempio di rare virtù, vanto del genere femminile e della sua italica patria: 13
WILMA DI PALMA - PAOLO GANGEMI Stupitevi piuttosto, che con saper profondo Prodotto abbia una donna un sì gran libro al mondo. È italiana l autrice, signor, non è olandese, Donna illustre, sapiente, che onora il suo paese; Ma se trovansi altrove scarsi i seguaci suoi, Ammirasi il gran libro, e studiasi da noi. Maria Gaetana, nel suo testo, non si limitò a divulgare in forma piana e facile idee già note: studiò anche una particolare funzione ottenendo dei risultati nuovi. Chiamò la sua curva versiera (dal latino vertere, cioè volgere), certo non immaginando i nomi che avrebbe avuto in futuro a causa di un errore incredibile. Il suo testo infatti fu presto tradotto in molte lingue, ma il traduttore inglese la chiamò la curva della strega (!): aveva confuso la parola versiera con l arcaico termine italiano di adversiera (avversaria di Dio, quindi strega). Povera Maria Gaetana! Lei, così devota, essere nota per una curva stregata! Ancora oggi la curva è nota nei Paesi anglosassoni anche come Witch of Agnesi (strega dell Agnesi). La curva dell Agnesi ha un equazione matematica ben precisa, ma guardandola disegnata si può notare una suggestione più intima: è una curva molto femminile, che cresce e decresce come una falce di luna, un ventre arrotondato dalla maternità. La curva dell Agnesi A un osservatore contemporaneo smaliziato questa somiglianza suggerisce anche altre cose. Gaetana era la prima di 21 figli e quella curva la conosceva bene sulla figura della 14
ROMA MATEMATICA mamma e delle sue tre matrigne. Ma lei, dotta e religiosissima, poteva partorire solo con la testa. Dopo questo parto, e dopo la morte del padre padrone, Gaetana trovò la forza di chiudere con la matematica, nonostante l offerta da parte del papa della cattedra di lettrice di matematica all Università di Bologna, per seguire quella che forse sarebbe stata la sua vera vocazione fin dall inizio: l imprenditrice come il papà. Con una differenza: non di stoffe e di broccati di seta si occupava, ma di carità. Così il Cardinale di Milano la pregò di lasciare la casa paterna e stabilirsi nell Ospedale dove da tempo era impegnata nelle sue opere terrene: il reparto femminile divenne il Pio Albergo Trivulzio, dove si assistevano donne povere e malate. Anche questa nuova impresa le riuscì perfettamente, perché il suo spirito caritatevole e mistico si esprimeva a meraviglia in libri contabili ineccepibili e in attività imprenditoriali: tutto filava liscio sotto il suo sguardo di fragile dama dall anima di acciaio. Maria Gaetana Agnesi fu la direttrice del Pio Albergo Trivulzio per 26 anni, cioè fino alla sua morte nel 1799. La sua opera fu talmente ben riuscita da permettere a questa istituzione di resistere nei secoli ed esercitare la sua opera caritatevole anche ai nostri giorni. Molti oggi hanno sentito parlare del Pio Albergo Trivulzio per la scintilla che innescò lo scandalo tangentopoli. Ma questa è un altra storia. E meno male che l integerrima Maria Gaetana è morta da tempo e non può saperla! Quello che invece senza dubbio le sarebbe piaciuto sapere è che gli astronomi hanno dato il suo nome a un cratere su Venere (nonostante la scelta del pianeta...), e che una musicista canadese contemporanea ha scritto in suo onore persino un opera musicale: La strega (nonostante il titolo...). Insomma, se vi capita di passare per la strada che Roma le ha dedicato pensate a Maria Gaetana: una santa stregata dalla matematica! 15