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DELIBERAZIONE N. 6 : APPROVAZIONE PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA (PTPCT)PER IL TRIENNIO 2018/2020 E NOMINA DEL RESPONSABILE PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA (RPCT) Il Segretario Generale ricorda che, secondo quanto disposto dalla legge 6 novembre 2012 n. 190 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione, le pubbliche amministrazioni adottano un Piano di prevenzione della corruzione, di durata triennale, volto a fornire una valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e ad indicare gli interventi organizzativi finalizzati a prevenire il medesimo rischio. In particolare, secondo quanto disposto dall'art. 1 comma 8 della Legge n. 190/2012, l'organo di indirizzo politico (la Giunta per la ), ogni anno, entro il 31 gennaio, su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione, adotta il Piano triennale di prevenzione della corruzione, prendendo a riferimento il triennio successivo, a scorrimento (il precedente Piano 2017/2019 è stato adottato da questa con provvedimento G.C. n. 8 del 30.1.2017). Da rilevare che, dal 2016, con l'intenzione di perseguire l obiettivo di semplificare le attività delle amministrazioni in materia, si è stabilito di unificare in un solo strumento (ora denominato in sigla PTPCT) il Piano triennale di prevenzione della corruzione e il Programma triennale della trasparenza e dell integrità. Per il triennio 2018/2020 occorre, peraltro, fare riferimento, per la predisposizione dei PTPCT, anche agli aggiornamenti del 2017 al Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) 2017, adottati dall Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC)

con la delibera n. 1208 del 22 novembre 2017. Poiché nel corso del 2017 non sono intervenute sostanziali novità rispetto alle disposizioni normative che davano origine all'impianto complessivo del PNA per il 2016, rimangono valide, in vista della predisposizione del PTPCT 2018/2020, le disposizioni contenute in tale atto dell'anac. Gli aggiornamenti 2017 al PNA si limitano infatti, sostanzialmente, a meglio precisare e a puntualizzare, svolto anche un riscontro statistico sui PTPC delle singole Amministrazioni per i trienni precedenti, le modalità operative che si pongono a fondamento delle attività volte a contrastare i fenomeni corruttivi e a realizzare la piena trasparenza nelle stesse Amministrazioni. Viene pertanto ribadito l'onere, in capo alle Amministrazioni, dello svolgimento di attività di analisi della propria realtà amministrativa e organizzativa nella quale si svolgono le attività esposte a rischi di corruzione e all adozione di concrete misure di prevenzione, in linea con quanto previsto della L. n. 190/2012 e dal D.Lgs. n. 33/2013 (come modificato dal D.Lgs. n. 97/2016). Centrale, nell'impianto complessivo dei PTPCT, rimane il ruolo dei Responsabili della prevenzione della corruzione (RPCT) quali soggetti ai quali compete la predisposizione e la proposta del Piano triennale di prevenzione della corruzione all organo di indirizzo. E' inoltre ribadita l'importanza del coinvolgimento degli Organismi Indipendenti di Valutazione (OIV). Questi ultimi sono infatti chiamati a rafforzare il raccordo tra misure anticorruzione e le misure di miglioramento della funzionalità delle amministrazioni e della performance degli uffici e dei funzionari pubblici.

Il Segretario Generale ricorda che il comma 8 dell articolo 1 della L. n. 190/2012, introdotto dal D.Lgs. n. 97/2016, prevede che l organo di indirizzo che adotta il PTPCT ne curi la trasmissione all ANAC. Nel merito, il PNA 2016 precisa però che, in attesa della predisposizione di un apposita piattaforma informatica, al fine della semplificazione degli adempimenti, non deve essere trasmesso alcun documento ad ANAC. Tale adempimento si intende assolto con la pubblicazione del PTPCT sul sito istituzionale, sezione Amministrazione trasparente/altri contenuti Corruzione. Con riferimento a quanto previsto dal D.Lgs. n. 97/2016, gli organi di indirizzo dispongono di competenze rilevanti nel processo di individuazione delle misure di prevenzione della corruzione, con particolare riguardo alla nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione (RPCT). Nel PNA 2016 è precisato che il RPCT è individuato, di norma, nel dirigente apicale, salvo diversa e motivata determinazione. La nomina di un dipendente con qualifica non dirigenziale deve essere adeguatamente motivata con riferimento alle caratteristiche dimensionali e organizzative dell ente. ANAC raccomanda, in ogni caso, che nella valutazione della scelta si consideri l esigenza che il RPCT abbia adeguata conoscenza dell organizzazione e del funzionamento dell amministrazione, sia dotato della necessaria autonomia valutativa, che non sia in una posizione che presenti profili di conflitto di interessi e scelto, di norma, tra i dirigenti non assegnati ad uffici che svolgano attività di gestione e di amministrazione attiva. Le disposizioni di cui al D.Lgs. n. 97/2016 hanno rafforzato il ruolo dei RPCT, facendo confluire in capo ad un unico soggetto l incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione e di Responsabile della trasparenza e prevedendo che ad esso siano riconosciuti poteri e funzioni

idonei a garantire lo svolgimento dell incarico con autonomia ed effettività. Il comma 14 della legge n. 190/2012 prevede due cause di responsabilità a carico del RPCT per il caso di ripetute violazioni delle misure di prevenzione previste dal Piano: - Il RPCT risponde a titolo di responsabilità dirigenziale e per omesso controllo sul piano disciplinare. Non sussiste responsabilità se il RPCT prova di avere comunicato agli uffici le misure da adottare e le relative modalità e di avere vigilato sull osservanza del Piano; - rimane confermata in capo al RPCT la responsabilità di tipo dirigenziale, disciplinare, per danno erariale e all immagine della pubblica amministrazione, prevista all art. 1, c.12, della legge n. 190/2012, in caso di commissione di un reato di corruzione, accertato con sentenza passata in giudicato, all interno dell amministrazione. Il RPCT può andare esente dalla responsabilità ove dimostri di avere proposto un PTPCT con misure adeguate e di aver vigilato sul funzionamento e sull osservanza dello stesso. Il Segretario Generale rileva, infine, che il RPCT, con riferimento alle linee guida elaborate da ANAC aventi ad oggetto il procedimento di accertamento delle inconferibilità e delle incompatibilità degli incarichi amministrativi da parte del responsabile della prevenzione della corruzione, è il soggetto tenuto a far rispettare, in prima battuta, le disposizioni del D.Lgs. 39/2013 Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, con il compito di contestare la situazione di inconferibilità o incompatibilità e di segnalare la violazione all ANAC stessa. Ha, inoltre, il compito di avviare il procedimento di accertamento e di verifica della

sussistenza della situazione di inconferibilità, di dichiarazione della nullità dell incarico, nonché il successivo potere sanzionatorio nei confronti degli autori della nomina dichiarata nulla perché inconferibile. Sulla base di quanto sopra esposto ed in considerazione dell'assegnazione dei dirigenti camerali ad Aree che svolgono attività di gestione e di amministrazione attiva e, in particolare, dell'incarico di dirigente ad interim dell'area Amministrativa attribuito allo stesso Segretario Generale, rileva la necessità che la scelta del Responsabile vada condotta tra dipendenti, anche con qualifica non dirigenziale, che possano comunque operare nell'ambito di una posizione di autonomia, come deve essere assicurata al RPCT. A tal riguardo propone la nomina, per l'anno 2018, del dr Antonio Apparato, Responsabile del Servizio Affari Generali e relazioni esterne, già incaricato della funzione per l'anno 2017. Il Segretario Generale informa che, nell'iter procedurale per l'adozione del PTPCT 2018/2020, lo stesso è stato sottoposto all'attenzione di tutti i Dirigenti camerali per loro presa visione finalizzata a formulare eventuali proposte e suggerimenti. E' stata inoltre definita una procedura aperta, con invito ai cittadini, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni di categoria e dei consumatori, nonché ad altre forme di organizzazioni rappresentative di particolari interessi e tutti i soggetti che operano nel settore e che fruiscono delle attività e dei servizi prestati dalla di, a trasmettere eventuali osservazioni e proposte in merito al documento in oggetto, entro il giorno 19.1.2018, previa pubblicazione di apposito avviso sul sito istituzionale camerale. Il Segretario Generale illustra quindi la proposta di aggiornamento del Piano triennale di prevenzione della corruzione per il triennio 2018/2020, anche sulla scorta delle

indicazioni fornite negli aggiornamenti 2017 al Piano Nazionale Anticorruzione. Rileva che l adozione di detto documento intende prevenire qualsiasi malfunzionamento dell'ente, intendendo il concetto di corruzione come comprensivo delle varie situazioni in cui, nel corso dell'attività amministrativa, si riscontri l'abuso da parte di un soggetto del potere da lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati. Ad integrazione del documento, il Segretario Generale presenta anche una relazione illustrativa sull'attività del 2017, come richiesto ai sensi dell'art. 1 comma 14 della L. n. 190/201, redatta nel formato standard rilasciato dall'autorità Nazionale Anticorruzione e da pubblicare sul sito istituzionale dell'ente entro il 31 gennaio 2018. LA GIUNTA udita la relazione del Segretario Generale; vista la bozza del Piano triennale di Prevenzione della corruzione per il triennio 2018/2020; visto il Piano Nazionale Anticorruzione 2017, adottato dall Autorità Nazionale Anticorruzione con la delibera n. 1208 del 22 novembre 2017; richiamato il Regolamento degli uffici e dei servizi, approvato con deliberazione della n. 4 del 9.2.2004, che dispone in tema di ripartizione di compiti e delle funzioni tra la Giunta Camerale e la direzione dell Ente, in conformità a quanto previsto dal D.Lgs. n. 165/2001; preso atto della necessità di procedere alla nomina di

un Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT)secondo le indicazioni formulate da ANAC nell'ambito del Piano Nazionale Anticorruzione, anno 2016; visto il curriculum del dr Antonio Apparato e valutatolo congruo, in relazione alle competenze e alle esperienze maturate nonché rispetto all'insussistenza di profili di conflitto d'interessi, per svolgere le mansioni di Responsabile della Prevenzione della corruzione e della trasparenza della di ; con voti favorevoli unanimi, espressi nelle forme di legge, d e l i b e r a a) di adottare l'allegato Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) 2018/2020 (All. A), ai sensi della legge n. 190 del 6 novembre 2012, dando atto che lo stesso ricomprende, al suo interno, le specifiche disposizioni volte a garantire la trasparenza nell'attività dell'ente, secondo le previsioni di cui al D.Lgs 33/2013, come novellato dal D.Lgs 97/2016; b) di nominare quale Responsabile della Prevenzione della corruzione e della trasparenza, per l'anno 2018, il dr Antonio Apparato; c) di prendere atto dell'allegata relazione illustrativa sull'attività del RPCT riferita all'anno 2017, come richiesto ai sensi dell'art. 1 comma 14 della L. n. 190/201 (All. B). IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE (Dr Massimo Ziletti) (Dr Giuseppe Ambrosi) Firma digitale ai sensi dell art. 24 del d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82 Codice dell'amministrazione digitale