La Regione Lazio: da Nuova frontiera ad avamposto consolidato delle Ecomafie.

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La Regione Lazio: da Nuova frontiera ad avamposto consolidato delle Ecomafie. La classifica dell illegalità ambientale in Italia: la Regione Lazio si conferma al 5 posto, prima in Italia dopo le 4 Regioni a tradizionale insediamento mafioso. Come si ricorderà, in riferimento al precedente Rapporto Ecomafie 2006, relativo quindi alle illegalità ambientali riscontrati dalle Forze dell Ordine nel corso del 2005, Legambiente Lazio definì la nostra Regione quale Nuova frontiera delle Ecomafìe. Quella definizione derivava dalla constatazione che il Lazio, nella triste classifica nazionale delle illegalità ambientali suddivise per Regioni, si collocava al 5 posto, ossia immediatamente dopo le 4 Regioni a tradizionale insediamento della criminalità organizzata ossia, nell ordine, Campania, Calabria, Sicilia e Puglia. E, in conseguenza di ciò, la Regione Lazio si poneva, innanzitutto per la sua posizione geografica, quale, per l appunto, nuova frontiera territoriale dove le ecomafie storicamente insediate nel Sud del nostro Paese stavano organizzando lo sfondamento. Un esempio per tutti, le attività nelle Province di Frosinone e di Latina di vari soggetti criminali, legati al clan dei Casalesi, delegati dal Clan stesso alla compravendita di immobili e di esercizi commerciali, attività queste attraverso i quali riciclare gli ingenti capitali mafiosi derivanti da altre attività del Clan dei Casalesi traffici di rifiuti, abusivismo edilizio, usura. O ancora, la gravissima situazione del Comune di Nettuno, sciolto con apposito decreto dal Ministro dell Interno per acclarate infiltrazioni mafiose nella Amministrazione Pubblica del Comune costiero della Provincia di Roma, da parte della n drina calabrese facente parte al clan dei Gallese Novella. Quella definizione, infine, trovava ampia giustificazione in relazione al fatto che su 23.660 violazioni ambientali complessivamente accertate sul piano nazionale nel 2006 dal Nucleo Tutela Ambiente dell Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza, dal Corpo Forestale dello Stato, e dalle Capitanerie di Porto, il contributo numerico della nostra Regione era di 1.806 illegalità ambientali, pari quindi all 8,0% del totale nazionale. Inoltre, a voler restringere il campo alle sole Regioni del Centro Sud, il quadro complessivo era quello illustrato dalla tabella numero 1. Tab. n. 1 La classifica dell illegalità ambientale nelle prime 5 Regioni per numero assoluto di illeciti ambientali - 2005 1 Campania 3.173 2.735 1.606 2 Calabria 2.689 1.717 930 3 Sicilia 2.587 1.974 693 4 Puglia 2.169 2.495 1.617 5 Lazio 1.806 1.349 901 Totale 12.424 10.270 5.747 Come è evidente, nelle prime 5 Regioni della triste classifica nazionale delle illegalità ambientali si concentrava ben il 53% del totale delle illegalità ambientali riscontrate sul piano nazionale e, in questo contesto, il peso del numero dei reati nella Regione Lazio arriva al 15%. Quale è invece la situazione in relazione all anno 2007, e, quindi, in relazione agli illeciti ambientali riscontrati dalle Forze dell Ordine nel corso del 2006? Nel corso del 2006, il Comando Tutela Ambiente dell Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, il Corpo Forestale dello Stato, le Capitanerie di Porto e la Polizia di Stato, hanno riscontrato complessivamente 23.668 illeciti ambientali, comprendendo in questa definizione l insieme delle violazioni delle normative: dall abusivismo edilizio alle cave illegali, dai traffici illeciti di rifiuti alle infiltrazioni criminali negli appalti di opere pubbliche, dal bracconaggio alle violazioni nelle aree protette, 1

dagli scarichi inquinanti alle violazioni dei vincoli idrogeologici, dalla distruzione delle bellezze naturali agli incendi boschivi, dalle reti spadare alla pesca illegale dei datteri di mare. Per numeri assoluti, quindi, i dati del 2006, riassunti nella tabella numero 2 23.666 illeciti - coincidono quasi perfettamente con i dati del precedente anno 2005 23.660. Anche il numero delle persone denunciate si attesta sui livelli dell anno precedente: dalle 20.073 denunce del 2005, alle 20.124 del 2006. Tab. n. 2 L illegalità ambientale in Italia: totale nazionale nel 2006. Cta - CC GdF C. di Porto CFS PS CFR Totale Infrazioni accertate 2.840 1.454 4.009 11.978 414 2.973 23.668 Persone arrestate 111 13 0 31 0 8 163 Persone denunciate 3.702 2.534 4.009 8.465 109 1.305 20.124 Sequestri effettuati 671 1.454 1.632 3.065 13 752 7.587 23.668 illeciti ambientali complessivi, nel corso del 2006: in media giornaliera annua, questo dato assoluto corrisponde a 64 illeciti ambientali. La tabella numero 3, illustra invece la classifica dell illegalità ambientale 2006, comprendendo le prime 5 Regioni per numero assoluto di illeciti. Come è evidente, cresce, sia pure di poco, il peso degli illeciti ambientali nelle prime 5 Regioni sul resto del Paese: 12.617 illeciti nel 2006 erano 12.424 nel 2005, anche se, in percentuale, il contributo è invariato: il 53% degli illeciti ambientali sono commessi nelle 4 Regioni a tradizionale insediamento della criminalità ambientale e nella nostra Regione. Confermato anche il peso dei reati ambientali commessi nella Regione Lazio rispetto al numero dei reati inerenti le prime 5 Regioni della nostra triste classifica: il 15% dei reati ambientali commessi nelle prime 5 Regioni, viene perpetrato nel Lazio. Tab. n. 3 La classifica dell illegalità ambientale nelle prime 5 Regioni per numero assoluto di illeciti ambientali - 2006 1 Campania 3.169 2.821 1.362 2 Calabria 3.153 1.845 811 3 Sicilia 2.404 1.523 648 4 Puglia 2.085 2.548 970 5 Lazio 1.806 1.404 658 Totale 12.617 10.141 4.449 Nella nostra Regione, quindi, secondo i dati delle Forze dell Ordine e delle Capitanerie di Porto, nel corso del 2006, sono stati perpetrati 5 illeciti ambientali al giorno: anche dal punto di vista meramente statistico, quindi, il dato 2006 conferma la situazione del 2005. Possiamo quindi ben dire che la Regione Lazio, consolidando il dato negativo dell anno precedente, e confermando il peso sul totale delle illegalità ambientali, pari all 8%, vede evolversi così la sua situazione: da Nuova Frontiera delle Ecomafie dell anno precedente, ad Avamposto consolidato. L illegalità ambientale nella Regione Lazio: la suddivisione per singole Province. La tabella numero 4 articola sulle singole Province il dato generale Regionale del 2006: su un insieme di 1.806 illegalità, il 35% delle illegalità è localizzato nella Provincia di Roma, il 31% nella Provincia di Latina, il 14% nella Provincia di Frosinone, il 12% nella Provincia di Viterbo, e il restante 8% è localizzato nella Provincia di Rieti. Né si pensi che questi dati siano direttamente proporzionali rispetto 2

all estensione territoriale delle singole Province: infatti, la Provincia di Roma ha una estensione pari al 26% dell intera superficie Regionale, ma incide sul totale delle illegalità ambientali per il 35%, la Provincia di Latina ha una estensione pari al 14% della superficie della Regione Lazio, ma contribuisce al totale del numero dei reati per il 31%, mentre la Provincia di Frosinone contribuisce all estensione della Regione per il 20% del totale, ma contribuisce al numero totale dei reati per il 14%. Infine, la Provincia di Viterbo corrisponde al 23% dell estensione Regionale, ma contribuisce sul numero delle illegalità per il 12%, mentre la Provincia di Rieti vale il 17% dell estensione Regionale, ma contribuisce per l 8% del totale dei reati. In definitiva le Province di Roma e Latina assommano ben 1.193 illegalità ambientali pari al 66% del totale Regionale ma si consideri che, insieme, formano il 40% dell intero territorio Regionale. Tab. n. 4 - L illegalità ambientale nella Regione Lazio nel 2006: la suddivisione per singole Province. Roma 638 642 0 232 Latina 555 396 4 238 Frosinone 260 129 0 79 Viterbo 209 116 3 67 Rieti 144 113 1 42 Totale Regionale 1.806 1.396 8 658 Il Ciclo del Cemento: il Lazio dal sesto posto del 2005 al terzo posto del 2006. La conferma di questa pesante situazione della nostra Regione è nel dato inerente i reati e gli illeciti ambientali connessi al Ciclo del Cemento: ebbene, la nostra Regione nel 2006 è risultata al terzo posto sul piano nazionale, dopo la Campania e la Calabria. Come si ricorderà, invece, nell anno precedente, la nostra Regione era risultata invece al sesto posto. Cresce sul piano nazionale il numero delle infrazioni ambientali legate al Ciclo del Cemento realizzazione immobili abusivi, movimenti terra, cave illegali, etc, - cresce in modo assolutamente significativo: dalle 6.528 infrazioni del 2005, alle 7.038 riscontrate dalle Forze dell Ordine nel 2006, una crescita quindi pari all 8%, con un numero medio di infrazioni giornaliere pari a 19 al giorno. Si consideri che sono già trascorsi quasi quattro anni dalla data ultima di condonabilità stabilita dal III Condono edilizio, ossia il 31 marzo 2003, eppure, nonostante ciò, il numero dei reati legati alla filiera propedeutica alla realizzazione di nuovi immobili abusivi, continua a crescere. E finita, quindi, la corsa per realizzare immobili abusivi da sanare, ma, come si vedrà nella sottostante tabella numero 6, il fenomeno continua a crescere, e soprattutto nel Lazio. Tab. n. 5 Le infrazioni nel Ciclo del cemento in Italia nel 2006. Cta - CC GdF C. di Porto CFS CFR PS Totale Infrazioni accertate 198 386 2.542 3.435 447 30 7.038 Persone arrestate 342 892 2.542 4.649 506 9 8.943 Persone denunciate 2 0 0 4 0 0 6 Sequestri effettuati 47 2 628 1.035 175 1 1.888 Infatti, nel corso del 2005 gli illeciti legati al Ciclo del cemento nella nostra Regione erano stati 546, scendendo nettamente, quindi, rispetto al 2004, quando erano stati registrati 809 infrazioni. Nel corso del 2006, invece, nella nostra Regione le Forze dell Ordine e le Capitanerie di Porto, hanno accertato 696 infrazioni, con una crescita quindi del 27% rispetto al numero delle infrazioni riscontrate nel 2005, con un contributo Regionale al totale, pari quindi al 10% del totale dei reati legati al settore delle costruzioni. Rispetto invece alla classifica comprendente le prime 5 Regioni, il Lazio pesa sul totale per il 17% del 3

totale. Sul totale invece delle infrazioni ambientali riscontrate nel 2006 nella nostra Regione, i reati legati al Ciclo del Cemento costituiscono il 39% del totale. Questi dati ci dicono che nella nostra Regione si compiono una media giornaliera pari a 2 reati al giorno legati al Ciclo del Cemento. Tab. n. 6 La classifica dell illegalità nel Ciclo del Cemento- 2006 1 Campania 1.166 1.509 470 2 Calabria 1.003 1.034 251 3 Lazio 696 863 271 4 Sicilia 667 659 180 5 Puglia 610 672 144 Totale 4.142 4.737 1.316 Il Ciclo del cemento nella Regione Lazio: la suddivisione per singole Province. La tabella numero 7 suddivide per singola Provincia i 696 illeciti legati al Ciclo del cemento riscontrati dalle Forze dell Ordine e dalle Capitanerie di Porto nel corso del 2006: il 41% degli illeciti ha riguardato la Provincia di Roma, il 30% la Provincia di Latina, il 12% la Provincia di Frosinone, mentre la Provincia di Viterbo e la Provincia di Rieti hanno inciso, rispettivamente, per il 10% e per il 7%. In totale, ben 490 illeciti ambientali, pari quindi al 70% del totale, hanno riguardato le sole Province di Roma e Latina. Tab. n. 7 - Il ciclo del cemento nella Regione Lazio nel 2006: la suddivisione per singole Province. Roma 283 403 0 116 Latina 207 253 0 89 Frosinone 86 88 0 19 Viterbo 73 64 0 28 Rieti 47 55 0 19 Totale Regionale 696 863 0 271 Il Ciclo dei Rifiuti: il Lazio dal settimo posto del 2005 al nono posto del 2006. Sul piano nazionale, nel corso del 2006 i dati delle Forze dell Ordine hanno registrato 4.409 reati legati al Ciclo dei rifiuti, con una media giornaliera annua pari quindi a 12 reati al giorno. Il dato relativo al 2006 è sostanzialmente analogo a quanto registrato nel 2005: infatti, nel 2005 gli illeciti ambientali legati al Ciclo dei rifiuti erano stati 4.797. Cresce invece il numero delle persone denunciate: dalle 5.221 del 2005, alle 5.478 del 2006, mentre invece cala il numero dei sequestri, dai 1.906 del 2005 ai 1.739 del 2006. Tab. n. 8 Le infrazioni nel Ciclo dei rifiuti in Italia nel 2006. Cta - CC GdF C. di Porto CFS CFR PS Totale Infrazioni accertate 1.862 534 349 1.216 266 182 4.409 Persone arrestate 109 1 0 5 0 0 115 Persone denunciate 2.657 750 349 1.607 108 7 5.478 Sequestri effettuati 501 631 51 502 54 0 1.739 La tabella numero 9 illustra invece la classifica nazionale per Regioni: in relazione ai reati ambientali inerenti il Ciclo dei Rifiuti, la Regione Lazio dal settimo posto del 2005, con 276 infrazioni accertate, 4

scende a 209 infrazioni, assestandosi così al nono posto sul piano nazionale, con una media giornaliera annua pari a 0,6 illeciti ogni giorno. Tab. n. 9 La classifica dell illegalità nel Ciclo dei rifiuti - 2006 1 Campania 448 453 175 2 Sicilia 426 509 170 3 Puglia 410 1.028 453 4 Sardegna 373 297 52 5 Piemonte 370 282 99 6 Veneto 348 417 49 7 Calabria 281 287 96 8 Toscana 267 616 66 9 Lazio 209 205 98 Il Ciclo dei rifiuti nella Regione Lazio: la suddivisione per Province. Anche per gli illeciti ambientali legati al Ciclo dei rifiuti, proponiamo ora, con la tabella numero 10, la suddivisione per singola Provincia. Il 42% degli illeciti si concentra nella Provincia di Roma, il 30% nella Provincia di Latina, mentre il restante 28% degli illeciti è distribuito tra le Province di Frosinone, Rieti e Viterbo. Tab. n. 10 - Il ciclo dei rifiuti nella Regione Lazio nel 2006: la suddivisione per singole Province. Roma 87 86 0 33 Latina 62 57 0 31 Frosinone 27 22 3 16 Viterbo 19 30 0 11 Rieti 14 9 0 7 Totale Regionale 209 204 3 98 Archeomafia, ovverosia l arte rubata : la Regione Lazio dal terzo posto del 2005 al secondo posto del 2006 Nel 2005, secondo i dati del Comando Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, si sono registrati 1.202 furti legati ai nostri beni storici e archeologici. Su questi totali assoluti, la Regione Lazio, con 166 furti, risultava al terzo posto nazionale, con la Regione Piemonte in testa 203 furti -. seguita dalla Regione Lombardia 178 furti-, e, per l appunto, dalla Regione Lazio, con 166 furti, pari al 14% del totale. La successiva tabella numero 11 illustra invece i dati relativi al 2006 per il settore delle Archeomafie. Tab. n. 11 Le archeomafie, ovverosia l arte rubata. La classifica per le prime 5 Regioni Regione Numero Furti Piemonte 184 Lazio 178 Lombardia 147 Campania 110 Toscana 102 Come è evidente, la Regione Lazio passa dal terzo posto del 2005, al secondo posto assoluto per il 2006, con 178 furti, pari al 15% del totale dei furti e traffici di beni culturali riscontrati sul piano nazionale. 5