Regolamento integrativo del rapporto contrattuale dei Professori di prima e seconda fascia:

Documenti analoghi
REGOLAMENTO INTEGRATIVO DEL RAPPORTO CONTRATTURALE DEI RICERCATORI

1. DEFINIZIONE DEI COMPITI DIDATTICI DEI DOCENTI

1. DEFINIZIONE DEI COMPITI DIDATTICI DEI DOCENTI. 1.1 Definizione dei compiti didattici dei professori di ruolo

REGOLAMENTO INTERNO RECANTE LA DISCIPLINA DEI PROFESSORI A CONTRATTO

Art. 1 (finalità) Art. 2 (tipologie di contratto)

Regolamento per l'assunzione di ricercatori a tempo determinato

d) durata della carica di rettore per un unico mandato di sei anni, non rinnovabile;

Regolamento per lo svolgimento degli esami di profitto

REGOLAMENTO DEI CENTRI EX ART. 61 DELLO STATUTO DI ATENEO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Economia e Commercio Classe di laurea L-33.

Art. 1 2 Oggetto. Art. 2 Professori di ruolo a tempo pieno ed a tempo definito

REGOLAMENTO PER RICERCATORI CON CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO

AREA RISORSE UMANE UFFICIO PERSONALE DOCENTE E COLLABORAZIONI ESTERNE SETTORE STATO GIURIDICO ED ECONOMICO PERSONALE DOCENTE

Regolamento interno recante la disciplina dei professori a contratto. (Decreto Rettorale n.39 del 12 dicembre 2008)

REGOLAMENTO SULL'ATTIVITÀ ACCADEMICA DEI PROFESSORI E RICERCATORI UNIVERSITARI.

Regolamento per la chiamata e il rinnovo dei docenti a contratto, ai sensi dell articolo 23 della Legge 240/2010

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria gestionale

Emanato con Decreto Rettorale n. 122, prot. n. 9969/I03, del 6 novembre 2015

(Emanato con D.R. n. 1830/2015 del pubblicato all Albo Online di Ateneo in data , pubblicato nel B.U. n. 120)

Verbale della seduta del 12 settembre 2018 del Consiglio del Corso di Laurea interclasse in Filosofia e Scienze dell Educazione.

Regolamento per la disciplina delle compatibilità/incompatibilità e per la disciplina del regime orario dei professori e dei ricercatori:

a valere dall a.a

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ENGINEERING MANAGEMENT INGEGNERIA GESTIONALE. Classe LM-31 Ingegneria Gestionale

- VISTA la Legge n. 240 del 30 dicembre 2010; - VISTO lo Statuto della Scuola pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana in data 10

REGOLAMENTO PER LO SVOGLIMENTO DEGLI ESAMI DI PROFITTO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in SCIENZE E TECNOLOGIE MULTIMEDIALI

Articolo 1 - Oggetto e ambito di applicazione

Articolo 1 Oggetto. Articolo 2 Attivazione della procedura

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE E VERIFICA DELL ATTIVITÀ ISTITUZIONALE DEI PROFESSORI E DEI RICERCATORI

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARI. Classe di laurea n.

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E MECCANICA

REGOLAMENTO DEL CORSO DI STUDIO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Matematica

REGOLAMENTO PER LA PROVA FINALE DEI CORSI DI LAUREA MAGISTRALE DELLA SCUOLA DI ECONOMIA E MANAGEMENT Studenti iscritti dall a.a.

REGOLAMENTO DEL CORSO DI STUDIO

Regolamento di funzionamento del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Economia e Commercio

TITOLO II ORGANI DEL DIPARTIMENTO. Art. 5 (Organi del Dipartimento) Art. 6 (Direttore di Dipartimento Attribuzioni)

STUDI LETTERARI E FILOSOFICI (Studies in Literature and Philosophy)

Università degli Studi di Bari

IL RETTORE. VISTO lo Statuto dell'università degli Studi della Basilicata ed in particolare gli artt. 7, 16, 17 e 28;

Art. 1 (Oggetto e finalità)

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE (Engineering management) Classe L-8 Ingegneria dell Informazione

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Ingegneria Elettronica

Università degli Studi di Palermo

REGOLAMENTO IN MATERIA DI ATTRIBUZIONE DEI DOVERI DIDATTICI DEI DOCENTI AI SENSI DELL ARTICOLO 6 DELLA LEGGE 30 DICEMBRE 2010 N

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Banca e Finanza

CAPO I AMBITO DI APPLICAZIONE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Economia Aziendale Classe di laurea L-18.

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI DI INSEGNAMENTO AI SENSI DELL ART. 23 DELLA LEGGE 240/2010

SCUOLA DI GIURISPRUDENZA Corso di Laurea in Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali

REGISTRO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE INTEGRATIVE DEI RICERCATORI

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEI RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA CHIAMATA DEI PROFESSORI DI PRIMA E SECONDA FASCIA IN ATTUAZIONE DELL ART. 18 DELLA LEGGE 240/2010

CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI

REGOLAMENTO DEL CORSO DI STUDIO

Oggetto: Modificazioni al Regolamento di funzionamento dei corsi di studio interfacoltà. IL RETTORE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA

LAUREA IN DAMS Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo CLASSE L 3 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Architettura

SCUOLA DI GIURISPRUDENZA Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, sede di Ravenna

CAPO I DISCIPLINA DELLE ATTIVITA DIDATTICHE E DI RICERCA

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA (Mathematics) Classe L-35 Scienze Matematiche

IL RETTORE. Decreto n.2634

IL RETTORE DECRETA. Articolo 2

Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell Informazione REGOLAMENTO PROVA FINALE E CONFERIMENTO DEL TITOLO

Regolamento Prova finale dei Corsi di Studio del Dipartimento di Scienze Umane

Art. 1 AMBITO DI APPLICAZIONE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in SCIENZE ECONOMICHE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Scienze della formazione primaria

REGOLAMENTO PER LA PROVA FINALE DEI CORSI DI LAUREA MAGISTRALE DELLA SCHOOL OF ECONOMICS AND MANAGEMENT

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Banca e Finanza

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Mediazione culturale. Classe di laurea L-12

Regolamento per il conferimento di incarichi di docenza a contratto ai sensi della Legge 30 dicembre 2010, n. 240

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Matematica. Classe di laurea n. L-35 Scienze Matematiche

Facoltà di Giurisprudenza

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI SPECIALIZZAZIONE. Scuola di specializzazione in..

Articolo 1 Finalità. Articolo 2 Definizioni

REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE PUBBLICA DEI RICERCATORI

2. La frequenza da parte degli iscritti alle varie attività del corso è obbligatoria per almeno i 2/3 delle attività didattiche.

REGOLAMENTO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato nel CCSA del 05 luglio 2017)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Lingue e Letterature straniere. Classe di laurea n.

3. Gli incarichi didattici retribuiti non concorrono all assolvimento dei compiti didattici e di servizio agli studenti.

REGOLAMENTO DEL CENTRO LINGUISTICO DI ATENEO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Mediazione culturale. Classe di laurea n.

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Lingue e letterature straniere. Classe di laurea: L-11

REGOLAMENTO DEL CORSO DI STUDIO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Economia aziendale

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEI RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO PRESSO LA SCUOLA SUPERIORE SANT ANNA

Transcript:

Regolamento integrativo del rapporto contrattuale dei Professori di prima e seconda fascia: Art.1 - Ambito di applicazione 1. Il presente regolamento integra il rapporto contrattuale dei Professori di prima e seconda fascia con l Università, in applicazione del D.P.R. n. 382/80 e della legge n. 240/2010. Art.2 Sede di lavoro 1. La sede di lavoro è scelta dal Docente all atto della presa in servizio tra quelle enumerate al successivo comma quinto; in caso di mancata scelta, la sede sarà individuata dall Università. 2. Il Docente, non più di una volta per anno accademico, può sottoporre al Consiglio di amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Tecnico Ordinatore, la richiesta di trasferimento presso una delle sedi enumerate al successivo comma quinto; il trasferimento, se accettato, salvo diversa indicazione, ha effetto dal mese solare successivo all approvazione del CTO. 3. Per esigenze didattiche, l Università potrà comunque variare la sede di lavoro, individuandone anche una diversa rispetto a quelle enumerate al successivo comma quinto, ma non più di una volta per anno accademico; la variazione, salvo diversa indicazione, ha effetto dal mese solare successivo all approvazione del CTO. 4. L Università, per motivate esigenze didattiche o organizzative, potrà comunque prevedere che determinate attività e/o sessioni d esame si svolgano in una determinata sede anche diversa rispetto alla sede di lavoro. 5. Le sedi dell Università che il Docente può scegliere come sede di lavoro sono esclusivamente le sedi abilitate, ai sensi della disciplina vigente, a svolgere gli esami in modalità presenziale e orale. Art. 3 Doveri didattici 1. I Professori dell Università svolgono attività di insegnamento e di didattica, di ricerca, di studio e aggiornamento scientifico, con i connessi compiti preparatori, di verifica, organizzativi e di servizio agli studenti, assicurando tutto l impegno richiesto dalle norme in vigore e dalle determinazioni dei competenti organi dell Ateneo. 2. L impegno relativo alle attività di cui al primo comma è quantificato ai sensi di quanto disposto dal primo comma dell articolo 6 della legge 30 dicembre 2010, n. 240. 3. Annualmente il CTO delibera la ripartizione dell impegno di cui al precedente comma per lo svolgimento delle attività di cui al primo comma; in caso di mancata delibera s intendono riservate allo svolgimento delle attività di insegnamento e di didattica i 2/3 dell impegno di cui al precedente secondo comma; in nessun caso la delibera potrà riservare allo svolgimento delle attività di insegnamento e di didattica un impegno inferiore a quanto previsto all art. 6 della legge 30/12/240. 4. È parte integrante, non eludibile e rientra tra i doveri accademici: a) la partecipazione agli organi collegiali dei corsi di studio per i quali svolgono la loro attività didattica; b) l assunzione, in caso di designazione o di elezione, di compiti gestionali nei medesimi organi e negli altri organi dell Ateneo. 5. L attività didattica è svolta in modo continuativo nel corso dell anno accademico. 6. I calendari con le sessioni d esame vengono resi disponibili dalle segreterie e sono pubblicati sul sito dell Ateneo. 7. I Docenti sono tenuti a svolgere gli esami di profitto con le modalità telematiche o presenziali, secondo le indicazioni comunicate dall Ateneo ed in particolare: a) esame in modalità telematica: il Docente è tenuto a raggiungere una sede dell Università abilitata allo svolgimento degli esami in modalità telematica;

b) esame in modalità presenziale: il Docente è tenuto a raggiungere le sedi dell Università presso le quali si svolgono gli esami in modalità presenziale. 8. Le sessioni di Laurea si svolgono solo presso la sede di Novedrate. 9. I Professori, nel rispetto dell impegno annuo previsto dal precedente comma secondo, sono tenuti a garantire la propria presenza presso la sede di lavoro, per lo svolgimento dei compiti di cui al precedente comma primo, per almeno tre giorni lavorativi alla settimana (due se in regime di tempo definito), fatte salve specifiche esigenze di Facoltà. 10. I Professori sono tenuti a svolgere attività di didattica e-learning e di servizio agli studenti, sia attraverso attività asincrone (lezioni e-learning, forum ), sia attraverso attività sincrone (ricevimento online, chat ), nel rispetto delle modalità previste dai regolamenti d Ateneo; sono inoltre tenuti a rendere disponibile, all inizio di ciascun anno accademico, l orario di ricevimento degli studenti e mettere a disposizione degli interessati il proprio indirizzo di posta elettronica da tenere costantemente monitorato; tenuto conto degli impegni universitari, devono altresì stabilire annualmente un calendario di incontri on line con i tutor, a cadenza almeno semestrale. 11. Ciascun Docente è tenuto a nominare tempestivamente l altro o gli altri componenti della Commissione d esame, secondo le modalità previste dall Ateneo. 12. Ciascun Docente è tenuto a: a) produrre e progettare la didattica degli insegnamenti a lui affidati; b) predisporre i materiali didattici relativi all insegnamento affidato, ivi comprese le prove di valutazione scritta, seguendo le specifiche contenute nei regolamenti d Ateneo e nel Manuale Operativo del Docente ; c) analizzare l efficacia nel tempo del corso esistente; d) aggiornare costantemente i materiali prodotti, anche con riguardo all offerta formativa presente negli anni accademici anteriori all assunzione in ruolo; e) se previsti dai regolamenti dell Ateneo o da provvedimenti rettorali e nei limiti quantitativi indicati nei medesimi, organizzare, progettare e realizzare seminari o cicli di lezione presenziali, nelle date concordate con l Università, per approfondire le tematiche dell insegnamento o degli insegnamenti affidati; f) seguire in qualità di relatore la produzione dell elaborato finale (la c.d. Tesi di Laurea ) degli studenti, i quali, a termini di Regolamento, risultino eventualmente afferenti per l Esame di Laurea all insegnamento o agli insegnamenti affidati; g) se previsto dai regolamenti d Ateneo, da delibere del CTO, da provvedimenti rettorali o da normative o comunque indicazioni ministeriali, il Docente è tenuto a redigere le relazioni didattiche e relative alle attività di ricerca svolte 13 Ferma restando l autonomia didattica, l attività di cui al comma precedente deve essere svolta: a) personalmente e senza la possibilità di avvalersi di sostituti; b) nelle modalità, quantità, qualità formale e con i supporti ed applicativi previsti nei regolamenti di Ateneo, nel Manuale Operativo del Docente, o comunque deliberate dagli organi di Ateneo; c) nel rispetto delle indicazioni previste dalla normativa statale relativa ai corsi erogati in modalità telematica, con particolare riferimento alla didattica erogativa e didattica interattiva ; d) in tempo utile per il programma di studio di ogni singolo studente e, comunque, da completarsi entro 3 mesi dall attribuzione della titolarità dell insegnamento; e) nel rispetto della normativa vigente in tema di diritto d autore; f) tenendo conto dell offerta formativa vigente negli anni accademici precedenti rispetto a quello in corso. 14. Per ognuno degli insegnamenti dei quali sono titolari è compito dei Docenti certificare tutti i learning objects caricati in piattaforma.

Art. 4 Registro dell attività didattica 1. Ciascun Docente, secondo le indicazioni del Manuale operativo del Docente, provvede giornalmente a compilare il registro dell attività didattica e dei compiti organizzativi, dal quale risulti il rispetto dei doveri didattici. Il registro fa fede ai fini dell accertamento dell assolvimento ai propri doveri didattici. 2. Il Preside, se istituito, o il Coordinatore del corsi di studi, comunica al Rettore eventuali inadempienze dei Docenti titolari di insegnamenti previsti dal Corso di studi. 3. Fermo restando il principio della libertà di organizzare in modo autonomo e flessibile la propria attività, potrà essere introdotto, con delibera del Consiglio di Amministrazione e previo parere del Comitato Tecnico Ordinatore, il sistema di rilievo della presenza tramite badge, quale mera modalità di accertamento e di verifica integrativa e non sostitutiva di quanto certificato dal Docente. Art.5 Obbligo di residenza 1. Il Docente ha l obbligo di risiedere nelle vicinanze della sede di lavoro. 2. L'obbligo di residenza si ritiene assolto, senza necessità di specifica autorizzazione, qualora il Docente risieda nell'ambito del territorio nazionale entro il raggio di 100 km dalla sede di lavoro. 3. Le richieste di autorizzazione a risiedere oltre il limite di cui al comma precedente devono essere presentate a cura del singolo Docente al Comitato Tecnico Ordinatore entro la data di inizio di ciascun anno accademico, ovvero entro tre mesi dalla presa di servizio. 4. Il Comitato Tecnico Ordinatore: a) è tenuto a a pronunciarsi entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta; b) può accettare le richieste di cui al comma precedente solo se conciliabili con il pieno e regolare adempimento dei doveri d'ufficio; c) deve inoltrare tempestivamente al CDA le richieste per l approvazione, e comunque entro i 30 giorni successivi. 5. Il Comitato Tecnico Ordinatore può deliberare la revoca dell autorizzazione concessa per comprovate esigenze didattiche o organizzative, o comunque qualora il Docente non abbia assolto ai propri doveri didattici, anche in assenza di provvedimento disciplinare. La delibera di revoca, una volta approvata dal CDA, deve essere notificata al Docente. 6. Costituisce violazione dei propri doveri d ufficio: a) la mancata fissazione della residenza entro il limite di cui al comma secondo entro tre mesi dalla presa di servizio o dalla notifica della revoca dell autorizzazione di cui al terzo comma; b) la mancata presentazione della richiesta di cui al precedente comma terzo entro tre mesi dalla presa di servizio. Art.6 Materiale didattico - Produzione e uso 1. Nell ambito dello svolgimento dell attività didattica, il Docente è tenuto a produrre, nel rispetto della normativa riguardante il diritto di autore, i materiali didattici previsti dai regolamenti dell Ateneo con le modalità, i tempi e gli strumenti previsti dai regolamenti e dal Manuale Operativo del Docente. 2. Ai fini del presente regolamento si considera materiale didattico qualsiasi scritto, disegno, registrazione audio/video inseriti dal Docente o su indicazione del medesimo, in una o più piattaforme erogative dell Ateneo o comunque rese disponibili agli studenti. 3. Il contenuto del materiale didattico resta di proprietà del Docente, mentre le modalità di erogazione rimangono di proprietà esclusiva dell Università, con divieto di divulgazione, anche per il periodo successivo alla cessazione del rapporto di lavoro, fatta salva la possibilità di utilizzo da parte del Docente nell ambito della sua attività di Docente in Università statali non telematiche.

4. Fermo restando il disposto del comma precedente, l Ateneo si riserva la facoltà di utilizzare a titolo gratuito il materiale didattico prodotto anche successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro; in particolare l Ateneo potrà rendere comunque disponibile il materiale prodotto a: a) tutti gli studenti che abbiano iniziato lo studio di quell insegnamento/modulo nell anno accademico in corso al momento della cessazione del rapporto di lavoro; b) tutti gli studenti che risultino immatricolati/iscritti all anno accademico cui il materiale prodotto si riferisce; c) tutti gli studenti che, pur non rientrando nelle categorie precedenti, abbiano comunque avuto accesso al materiale prodotto entro i sei mesi successivi alla cessazione del rapporto di lavoro; d) il/i Docente/i, anche non titolare/i dell insegnamento/corso/modulo cui si riferisce il materiale didattico prodotto, che sia/siano chiamato/i a valutare la preparazione degli studenti di cui alle precedenti lettere a), b), e c). 5. Con il caricamento del materiale didattico nei sistemi erogativi d Ateneo, il Docente: a) concede all Ateneo l utilizzo del medesimo a titolo gratuito, ai sensi, ai fini e con i limiti indicati nel comma precedente; b) attesta la piena e legittima titolarità, o comunque disponibilità, del materiale medesimo. Art. 7 - Certificazione di Abilitazione all uso del VLE d Ateneo 1. I Docenti, indipendentemente dal regime di impegno, sono tenuti a conoscere ed utilizzare il VLE (Virtual learning environment). 2. Entro tre mesi dalla presa di servizio, l Università convoca il Docente non in possesso della Certificazione di cui al presente articolo, al fine di sostenere la prova d esame per la certificazione all uso del VLE d Ateneo. 3. L esame di certificazione di cui al precedente comma 2 consiste in un test informatico a risposta multipla, una prova pratica e un colloquio, da svolgersi presso la sede di Novedrate. Ai fini del superamento della prova d esame, la Commissione valuta anche l effettivo utilizzo del VLE da parte del Docente, dal giorno della presa in servizio fino al giorno della prova d esame di certificazione. 4. Sono esentati dal conseguimento della certificazione di cui al presente articolo i Docenti che, alla data dell entrata in vigore del presente regolamento, siano o siano stati titolari di uno o più insegnamenti presso l Università ecampus. 5. La Commissione d Esame, nominata con decreto rettorale, è composta da tre Docenti, almeno uno dei quali con un anzianità di servizio pari o superiore ai tre anni accademici. 6. I criteri di attribuzione dei punteggi cui si deve attenere la Commissione d Esame sono: a) valutazione dell effettivo uso del VLE da parte del Docente: max 20 punti; b) valutazione del test a risposta multipla: max 15 punti; c) valutazione della prova pratica: max 15 punti; d) valutazione del colloquio: max 10 punti. 7. Ai fini del superamento dell esame e del conseguimento dell abilitazione è necessario conseguire un punteggio complessivo di almeno 40/60. 8. Gli atti della Commissione sono costituiti dal verbale della prova d esame e dall esito del test a risposta multipla. 9. Il Rettore accerta la regolarità formale degli atti con proprio decreto. 10. Nel caso in cui il contratto con il Docente preveda la possibilità per i contraenti di recedere dal medesimo nei primi tre mesi e senza obbligo di preavviso né di indennità sostitutiva del preavviso, il mancato superamento dell esame di certificazione consente l esercizio del diritto di recesso da parte dell Università. 11. L Ateneo rende disponibile ai Docenti il materiale formativo oggetto del test, della prova pratica e del colloquio.

12. L Ateneo può prevedere lo svolgimento di periodi formativi cui i Docenti sono tenuti a partecipare. 13. L Ateneo può, con un preavviso di almeno 30 giorni, disporre che il singolo Docente, pur in possesso della certificazione di cui al presente articolo o esentato ai sensi del precedente comma quarto, svolga una prova di valutazione delle proprie abilità informatiche con riferimento a uno o più strumenti costituenti il VLE d Ateneo. Art. 8 Normativa applicabile 1. Al Docente si applicano le disposizioni dello Statuto dell Università e dei Regolamenti, ivi comprese quelle che disciplinano l elettorato attivo e passivo negli organi accademici, le disposizioni vigenti in materia relative al ruolo ed alle funzioni del Docente universitario, anche per quanto attiene il trattamento fiscale, assistenziale e previdenziale previsto per i redditi da lavoro dipendente, nonché, in quanto compatibili con la natura del rapporto a tempo pieno o definito instaurato con l Università, le disposizioni di cui agli artt. 32, commi 1, 2, 3, e 5, 33 e 34, comma 1 del D.P.R. 11 luglio 1980, n. 382, e quelle delle altre fonti normative applicabili. 2. In particolare, oltre all impegno orario per le funzioni didattiche previste dal presente regolamento, il Docente, ai sensi del quarto comma dell art. 32 del d.p.r. 382/80, è inoltre tenuto ad assicurare il suo impegno per le attività collegiali negli Atenei, ove investito della relativa rappresentanza. Art. 9 Mancata osservanza del presente regolamento 1. Il mancato rispetto del presente regolamento comporterà il richiamo scritto all osservanza delle stesse; l ulteriore inosservanza potrà comportare la risoluzione del rapporto contrattuale con l Università. Art. 10 Norme transitorie e finali 1. Le disposizioni di cui all art. 5 si applicano ai materiali didattici caricati dal Docente, o su indicazione del medesimo, nei sistemi erogativi di Ateneo successivamente alla data del 07/08/2015. 2. Fino all aggiornamento del Manuale operativo del Docente in merito alle modalità di svolgimento telematico degli esami di profitto, gli stessi si svolgeranno con le procedure comunicate dall Ateneo. 3. Il presente regolamento si applica anche ai Docenti entrati in servizio prima dell entrata in vigore del regolamento medesimo. 4. Ai sensi dell art. 32, comma 3, punto 5 dello Statuto dell Università, in via transitoria e fino alla costituzione ed insediamento degli organi previsti dal medesimo Statuto, le funzioni attribuite dal presente Regolamento al Senato Accademico sono svolte dal Comitato Tecnico Ordinatore e le funzioni attribuite al Rettore sono svolte dal Presidente del Comitato Tecnico Ordinatore. 5. Il presente regolamento entra in vigore il giorno stesso della sua emanazione