1- Introduzione Questa breve guida ha lo scopo di aiutare chi decide di utilizzare per la prima volta come combustibile il legno per ridurre i propri costi energetici e di riscaldamento. La terminologia è estremamente semplificata. Il lavoro è stato realizzato per le persone che non hanno conoscenza approfondita del settore, che sentono l esigenza di muoversi verso un risparmio effettivo, ma non hanno ben chiari vantaggi e limiti delle diverse proposte sul mercato. Sempre a titolo indicativo vengono riportati alcuni valori sull investimento da affrontare. Ci scusiamo per le inesattezze con gli addetti ai lavori e ci auguriamo che l insieme possa risultare utile a molti. 2 - Energia termica dalle biomasse combustibili Il combustibile più economico per alimentare sistemi di riscaldamento è la legna e/o i suoi derivati. Il legno permette un risparmio dal 30 al 50% anche nei confronti delle normali caldaie a gas. 2.1 Vantaggi ecologici La combustione del legno sprigiona una quantità di CO² pari a quella assorbita e sviluppata da un albero durante la crescita e la decomposizione naturale nel bosco. La combustione della legna e dei pellets, quindi, non aumenta la CO² presente nell atmosfera. 3 - Legna o pellet Questa è la prima scelta ed è fondamentale. Per poter arrivare ad una decisione ponderata è necessario fare una breve analisi dei vantaggi e dei limiti delle due opzioni : 3.1 - Legna Vantaggi : è il combustibile più economico in assoluto, non presenta grandi rischi di variazione di prezzo e, non avendo una produzione industriale, non è soggetto a speculazioni. Svantaggi : non consente automazioni degli impianti, è di difficile movimentazione e necessita di grande impegno attivo da parte dell utente. È difficile controllarne la qualità senza esperienza a causa della diversità fra una qualità ed un altra. Il costo effettivo è variabile ed è vincolato dal grado di umidità e dalla possibilità di controllo del peso del materiale fornito.
In conclusione la legna è la miglior risorsa per l utente esperto, molto presente ed attivo nella gestione. Richiede sempre una gestione almeno giornaliera dell impianto. 3.2 - Pellet 3.2.1 - Che cosa sono I pellets sono piccoli cilindri prodotti con gli scarti della lavorazione del legno naturale (trucioli, segatura ecc.), ed hanno una lunghezza variabile da 5 a 40 millimetri e un diametro di 4-10 millimetri. La forte compressione cui sono sottoposti fa sì che mantengano la loro forma e possano essere trasportati comodamente con autocisterne. Il loro potere calorifico è pari a circa 4,9 kwh/kg: il valore energetico di un chilogrammo di pellets equivale all incirca a mezzo litro di gasolio da riscaldamento o a mezzo metro cubo di metano. Vantaggi : è facilmente gestibile anche da un utente inesperto, consente ogni automazione dell impianto così come il gas/gasolio, è facile controllare il peso effettivo e la qualità del prodotto. Svantaggi : costa più caro del legno. Il costo di gestione è superiore di circa il 30 % rispetto alla legna ed inferiore del 50 % rispetto al gasolio ed al GPL, del 30 % rispetto al gas metano. Il pellet è il miglior compromesso per l utente comune per avvicinarsi alla biomassa e risparmiare senza rinunciare a gran parte delle precedenti automazioni ed abitudini. La qualità è importante anche per i pellets. Il consiglio è di usare solo materiale certificato secondo la norma DIN, la Ö-Norm tedesca o lo standard DINPlus, introdotto nel 2002 in Austria e Germania a garanzia dei prodotti di qualità superiore. I pellets certificati non contengono agglomeranti chimico-sintetici o impurità (colle, vernici, plastica), presentano un umidità residua assai contenuta (8%-10%) e una frazione minima di polveri. I pellets di qualità scadente hanno una resa minore e quindi fanno lievitare i costi di riscaldamento, lasciano più cenere e, in casi estremi, possono provocare il blocco della caldaia. Dunque per riscaldare senza problemi è sempre meglio scegliere pellets di qualità garantita. 3.2.2 - Possibilità di impiego I pellets servono ad alimentare caldaie, idrostufe stufe caminetti
Gli impianti a pellets moderni offrono lo stesso confort di quelli a gasolio o a metano. L unica operazione aggiuntiva di cui necessitano rispetto agli impianti tradizionali, è lo svuotamento del contenitore della cenere. 3.2.3 - Modo di impiego I pellets per le stufe sono venduti in comodi sacchi reperibili ormai ovunque. Il caricamento nella stufa avviene manualmente rompendo il sacco nel serbatoio della stufa. La fornitura in big bag o in autocisterna, destinata all alimentazione di caldaie, può essere operata solo da operatori specializzati. Nelle caldaie il materiale può essere stoccato nel vano caldaia, o in un vano separato, alimentato direttamente con un autocisterna attrezzata appositamente per il trasporto del pellet sfuson. 4 - Canna Fumaria Un analisi prioritaria Quando decidiamo di acquistare una stufa, un caminetto o una caldaia a legna per riscaldare casa nostra, occorre per prima cosa accertarsi dove è posizionata la canna fumaria ed il comignolo, perché sono loro che comandano, specialmente quando la casa è già costruita. La canna fumaria o camino ha il compito di condurre i fumi della combustione al di fuori dell'edificio. La sua corretta progettazione è importante ai fini del buon funzionamento del caminetto o della stufa. I parametri più importanti sono l'altezza, la sezione, il materiale e la forma. 4.1 - L'altezza E' la misura della distanza tra l'innesto della cappa e la base del comignolo, essa determina la sezione interna della canna fumaria che è inversamente proporzionale all'altezza. Ciò vuol dire che più la canna fumaria è lunga, minore potrà essere la sua sezione. Viceversa una canna fumaria corta ha bisogno di una sezione più grande. Inoltre ai fini del tiraggio, più la canna fumaria è lunga, meglio è. 4.2 - La sezione E' la superficie interna della canna sezionata orizzontalmente. 4.3 - Il materiale Le canne possono essere fatte in conglomerato cementizio, acciaio inox, ghisa, fibrocemento. Le canne fatte in acciaio inox, sono le migliori perché avendo le pareti lisce, il fumo sale meglio e la fuliggine si attacca più difficilmente. E' molto importante che la canna fumaria sia termicamente coibentata per evitare eccessive dispersioni di calore che potrebbero rallentare drasticamente la risalita dei fumi compromettendo il tiraggio. 4.4 - La forma
La forma può essere quadrata, rettangolare o circolare. La forma circolare è la migliore perché il fumo salendo a colonna riesce a lambire tutta la superficie interna della canna, riscaldandola uniformente con notevoli vantaggi per il tiraggio. 4.5 - La posa in opera E' bene che avvenga verticalmente, purtroppo non è sempre possibile soddisfare questo requisito, per cui ove si renda necessario un cambio di percorso si consiglia che sia il più dolce possibile, senza strozzature, mantenendo l'angolazione entro 30 gradi o al massimo, nei casi limite, 45 gradi. Occorre inoltre prevedere uno sportello di ispezione e di manutenzione a chiusura ermetica in modo da rendere accessibile l'interno della canna fumaria per la pulizia. 5 - Scegliere l impianto più adatto a noi La combustione della legna o del pellet crea calore all interno della camera di combustione e genera fumi che dalla camera stessa vengono trasferiti alla canna fumaria. L aria che viene introdotta nella camera di combustione non ha alcun contatto con l ambiente in cui viviamo. Il trasferimento del calore all ambiente avviene grazie ai cosiddetti scambiatori che possono generare aria calda ( vedi stufe e camini ) o acqua calda ( termostufe, termocamini e caldaie ). La scelta è fondamentale per il confort che volete ottenere. Anche in questo caso procediamo per semplificazioni cercando di individuare per le due ipotesi pro e contro. 5.1 - Aria Vantaggi : diffusione rapida nell ambiente in cui sono posizionate, impatto estetico positivo, sensazione immediata e tangibile del calore. Svantaggi : incapacità di rendere omogenea la diffusione del calore nell appartamento. Attenzione : il sovradimensionamento della stufa per poter superare barriere fisiche aumenta di sicuro la temperatura nell ambiente di origine senza dare alcuna garanzia di poter raggiungere le zone più distanti. Argomentazioni diverse vanno contro la comune logica. Chi sceglie di inserire una stufa ad aria deve accettare il compromesso fra ambienti più caldi ed ambienti più freddi. Per contro è la forma più economica per garantire una buona temperatura nell ambiente in cui passiamo la maggior parte del tempo. 5.1.1 Stufa a legna È il modo più antico di scaldare un ambiente. Le nuove stufe hanno fatto una grande evoluzione tecnologica e possono assicurare oggi rendimenti superiore del 40 % rispetto a quelle tradizionali. Attenzione che i parametri di tiraggio delle canne fumarie devono essere adattati. Il rischio di cambiare una stufa vecchia con una nuova e trovarsi di fronte a problemi di ritorno dei fumi per scarso tiraggio è reale. Le stufe hanno comunque autonomia limitata e richiedono interventi di pulizia e rimozione ceneri frequenti. Non avendo alcun componente elettronico sono estremamente semplici ed affidabili. L investimento può essere minimo con partenza da circa 400. Incide molto il rivestimento e una spesa superiore a 1.000 è in gran parte di natura estetica
5.1.2 Stufa a pellet Tutte le stufe di nuova generazione, sono programmabili e possono accendersi automaticamente nelle fasce orarie prestabilite dall utente. Inoltre sono dotate di sonde di temperatura e si autocalibrano una volta raggiunta la temperatura impostata. Le potenze partono da un minimo di circa 6 Kw ad un max di 20 Kw. La scelta è molto ampia. Uno dei parametri più semplici per valutare l efficienza è costituito dalla temperatura uscita dei fumi. Basse temperature indicano miglior resa del sistema. Tutte le stufe a pellet sono gestite da elettronica. L affidabilità costruttiva e la reattività della rete di assistenza in caso di guasto, sono fondamentali per la soddisfazione dell utente. Consigliamo di prestare attenzione a questi aspetti nella fase di scelta dell impianto. Come le stufe a legna mantengono la caratteristica di generare calore principalmente nel locale dove sono posizionate. Il fenomeno è leggermente attenuato perché lavorando sempre con aria ventilata hanno più possibilità di raggiungere ambienti distanti. Vi sono inoltre prodotti già predisposi per la canalizzazione in più aree che migliorano sensibilmente la distribuzione. L investimento, salvo estremi da entrambe le parti, per un prodotto standard può essere da un minimo di 1.200 a circa 3.800 in base alla potenza ed alla qualità estetico-costruttiva del prodotto. 5.1.3. Caminetti Il caminetto di una volta non era ecologico: consumava tanta legna perché sviluppava una combustione incompleta, che inquinava l'atmosfera producendo monossido di carbonio. Oggi, grazie a oltre 30 anni di evoluzioni tecnologiche i caminetti possono ottenere una combustione completa, con rendimenti fino all'80%. I caminetti vengono proposti come inserti nel caso che debbano essere posizionati all interno di camini già realizzati o come corpi indipendenti attorno ai quale deve essere poi costruito il camino. Per i camini valgono le stesse considerazioni fatte per le stufe a legna. Unica eccezione sono gli inserti camino a pellet per i quali sono corrette le valutazioni riportate al punto 5.1.2.. Il costo di un inserto camino parte da circa 700. 5.2 Acqua In questo caso l energia prodotta nella camera di combustione della stufa (o camino) viene trasferita all acqua attraverso un apposito scambiatore all interno del macchinario stesso, e una volta riscaldata l acqua viene immessa nel circuito esistente arrivando quindi ai termosifoni e di conseguenza all ambiente. Vantaggi : Temperatura omogenea anche con aree distanti o su piani diversi. Nel caso di termostufe o termocamini vi è anche una diffusione rapida del calore nell ambiente in cui sono posizionate ed impatto estetico positivo. Svantaggi : necessitano lavori idraulici a volte complessi legati alla necessità di raggiungere l impianto di riscaldamento esistente. La scelta di un impianto del genere è più impegnativa ma permette maggiore risparmio perché, anche senza eliminarlo, sostituisce integralmente il precedente impianto.
Gli impianti che trasferiscono calore all acqua sono integrabili con gli impianti solatermici, oltre agli impianti a gas/gasolio esistenti consentendo una gestione integrata del riscaldamento e dell acqua sanitaria. 5.2.1 Termostufe a legna, a pellet e termocamini Le considerazioni sui vantaggi o svantaggi fra le tipologie di combustibile sono già state evidenziate nel precedente capitolo e valgono anche per i termoprodotti. Per questi prodotti la valutazione della potenza termica ha un importanza fondamentale. Il costo base è di circa 2.500 per gli impianti a legna e di 3.500 per quelli a pellet. 5.2.2 Caldaie Le caldaie a pellet o a biomasse legnose permettono buoni risparmi economici ed energetici, e utilizzano combustibili solidi che le rendono molto efficienti. Ne esistono di tre tipi: a pellet a pellet combinato con legna policombustibili, che utilizzano biomasse di vario tipo Per poter scegliere correttamente il tipo di impianto necessitano informazioni dettagliate sulla situazione esistente ed è necessario un sopraluogo a cura di professionisti. Alcune considerazioni generali che possono aiutare in ogni contesto : 1) quasi tutte le caldaie a gas o gasolio installate sono sovradimensionate rispetto alle reali esigenze. L applicazione degli stessi parametri per il riscaldamento a legna sarebbe un errore; 2) molti tecnici non hanno confidenza con la materia e tendono a ostacolare per evitare di trovarsi in campi sconosciuti ; 3) La legna richiede molte volte la realizzazione di un volano termico (accumulo). La giusta dimensione è molto importante. 4) Valutare la competenza dell interlocutore usando la pura logica, vince sempre. Non è possibile fare un valutazione di costo senza fare un analisi specifica della situazione. 6 - Agevolazioni fiscali Quando dovete acquistare impianti a risparmio energetico, tenete sempre d occhio il sito del Governo, www.governo.it, prestando attenzione ai testi delle finanziarie. La Finanziaria 2007 per esempio ha previsto l innalzamento fino al 55% della detrazione fiscale sulle spese (comprendenti l IVA) per gli interventi atti alla riduzione dei consumi energetici inerenti alla climatizzazione invernale. Questo significa che chi ha acquistato caldaie ad alta efficienza energetica entro il 31 dicembre 2007, può recuperare in tre quote annuali (quindi in tre anni) il 55% delle spese effettuate. La finanziaria 2008 ha prorogato le detrazioni d imposta da gennaio 2008 a dicembre 2010.