Sicurezza nella Scuola legislazione: D.Lgs.626/94 e D.Lgs.242/96



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Transcript:

Sicurezza nella legislazione: D.Lgs.626/94 e D.Lgs.242/96 Il D.Lgs.626/94, modificato dal D.Lgs. 242/96, integra il sistema legislativo Italiano nel processo globale di sicurezza all interno di qualsiasi ambiente di lavoro. D.M. 382/ 98 particolari D.Lgs. 277/ 91 protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro D.Lgs. 626/94 vai D.P.R. 303/ 56 norme per l igiene del lavoro esigenze di sicurezza negli istituti di istruzione ed educazione vai D.P.R. 547/ 55 norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro 1

Sicurezza a SCADENZE Legge 265 del 3 agosto 1999 Per i proprietari degli immobili entro il 31 dicembre 2004: lavori finalizzati all osservanza delle disposizioni del D. Lgs. 626/94; adeguamento degli impianti elettrici (legge 46/90); adeguamento allle norme antincendio delle scuole (D.M. 26/08/92) 2

Sicurezza a SCADENZE Legge 265 del 3 agosto 1999 Per i dirigenti scolastici entro il 31 dicembre 2000: obblighi a carattere organizzativo: individuazione dei rischi e documento di valutazione dei rischi, nomina di RSPP, eventuale designazione degli addetti al servizio di prevenzione e protezione, eventuale nomina del medico competente, procedure di emergenza e pronto soccorso, informazione e formazione. 3

D.Lgs.626/94 : SOGGETTI Datore di lavoro: Dirigente Scolastico Responsabile del servizio di prevenzione e protezione Servizio di prevenzione e protezione Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Medico competente Lavoratori: insegnanti e studenti (se in attività di laboratorio) Documento di valutazione dei rischi 4

D.Lgs.626/94: Medico competente La sorveglianza sanitaria, a mezzo del medico competente, è finalizzata a realizzare specifici controlli nelle istituzioni scolastiche ed educative nelle quali la valutazione dei rischi, effettuata dal datore di lavoro, abbia evidenziato concrete situazioni di esposizione a rischi per la salute dei lavoratori tali da rendere obbligatoria la sorveglianza sanitaria. (D.M. 382/98 art.4) 5

individuazione programma valutazione delle misure di di attuazione dei rischi prevenzione delle misure Piano di valutazione dei rischi 6

rischio rischio impiantistico biologico rischio rischio Piano di valutazione dei rischi chimico strutturale rischio fisico rischio macchine attrezzature rischio comportamentale 7

RISCHIO STRUTTURALE Ogni possibile rischio legato a carenze dovute alla struttura dell edificio, sia all interno che all esterno dei locali, rientrano nel rischio strutturale. 8

RISCHIO STRUTTURALE L edificio deve presentarsi in buono stato di conservazione; la struttura muraria deve essere integra in ogni sua parte (es. interni, serramenti, pavimenti etc.). Le strutture murarie devono essere prive di crepe, fessurazioni, scrostamenti; gli infissi ed i serramenti devono essere integri di ogni parte prevista (es.: vetri, sistemi di chiusura, sistemi di fermo in apertura etc.). Le pareti, i soffitti ed i pavimenti non devono presentare zone umide, bagnate o 9 ammuffite.

RISCHIO STRUTTURALE I pavimenti ed eventuali rivestimenti devono essere integri in ogni loro parte; non devono notarsi piastrelle danneggiate, instabili. I pavimenti devono essere privi di buche e sporgenze particolari, cavità e piani inclinati pericolosi. Le pareti e i soffitti devono essere opportunamente tinteggiati, privi di scrostamenti e, qualora necessario, facilmente pulibili. 10

RISCHIO STRUTTURALE Le scale devono essere agevoli al passaggio, con gradini ben livellati e, qualora necessario, provviste di strisce antisdrucciolo. 11

RISCHIO STRUTTURALE Gli spazi esterni devono essere sgombri da materiali in deposito, puliti da vegetazione spontanea pericolosa, privi di buche o dislivelli accentuati. I percorsi pedonali devono essere adatti allo scopo, evitando la possibilità di formazione di pozzanghere e comunque antisdrucciolevoli. Le aree esterne destinate alle attività ludiche devono essere valutate idonee in relazione all attività che si intende intraprendere. 12

RISCHIO IMPIANTISTICO L edificio deve essere dotato di impianti tecnologici tali da garantire almeno i seguenti servizi: energia elettrica: illuminazione locali, alimentazione apparecchiature didattiche e di servizio. Presenza dell illuminazione di emergenza Riscaldamento: i locali per l attività didattica e di lavoro in genere devono essere riscaldati a temperatura di almeno 18 20 C. Acqua calda fredda: l edificio dovrà prevedere locali di servizio igienico sanitario in numero sufficiente in relazione all impiego, muniti di impianto idro sanitario. 13

RISCHIO IMPIANTISTICO I locali dovranno essere dotati di un impianto elettrico efficiente e sicuro. Tutti i componenti elettrici dovranno essere assolutamente integri in ogni loro parte, prese o interruttori rotti o danneggiati devono essere tempestivamente disattivati e segnalati. I locali adibiti ad attività didattica che richiede l ausilio di apparecchiature elettriche, devono essere dotati di prese di corrente con caratteristiche e in numero conveniente all impiego. 14

RISCHIO IMPIANTISTICO Eventuali prolunghe e/o adattatori dovranno. essere usati se strettamente necessari e comunque con diligenza e razionalità. Ogni anomalia o danneggiamento devono essere tempestivamente segnalati. I locali di lavoro devono essere dotati di illuminazione naturale e artificiale tali da non provocare l affaticamento della vista. Eventuali zone d ombra o effetti stroboscopici vanno individuati e segnalati. 15

RISCHIO IMPIANTISTICO Ogni altro vano o locale di transito e/o accesso (es. corridoi, scale, atri, viali. esterni normalmente transitati, servizi, etc.) devono essere dotati di illuminazione artificiale con Deve essere individuato caratteristiche idonee all uso. un interruttore generale L impianto elettrico e le relative per togliere energia protezioni vanno verificate elettrica in caso di periodicamente da personale situazioni di emergenza. qualificato, riportando gli esiti del controllo in un apposito registro. 16

RISCHIO IMPIANTISTICO La temperatura non dovrà subire variazioni considerevoli fra luoghi di lavoro e zone di circolazione e servizio interne. I termostati di regolazione e controllo della temperatura devono poter essere accessibili solo al personale preposto, con esclusione degli alunni. 17

RISCHIO IMPIANTISTICO Gli apparecchi riscaldanti dovranno essere di. forma e caratteristiche idonee in modo da non costituire rischi per gli utenti del luogo. I generatori di calore vanno gestiti e controllati periodicamente da personale qualificato, riportando gli esiti del controllo in un apposito registro. Deve essere individuata una valvola di intercettazione del combustibile dell impianto di riscaldamento per situazioni di emergenza. 18

RISCHIO IMPIANTISTICO Ogni plesso deve essere dotato di servizi igienico. sanitari dotati di impianto idraulico efficiente che, in relazione al numero di utenti, fornisca acqua, anche calda se prevista, con apparecchiature e tubazioni prive di perdite e gocciolamenti. Gli impianti di scarico devono essere tenuti efficienti, evitando la presenza di intasamenti, segnalando tempestivamente anomalie in tal senso o situazioni maleodoranti. 19

RISCHIO BIOLOGICO Igiene : per garantire la salubrità ambientale è necessario: che i pavimenti siano sistematicamente puliti e periodicamente disinfettati; le pareti ed i soffitti non devono ravvisare la presenza di muffe e/o aloni indici di penetrazioni d acqua; 20

RISCHIO BIOLOGICO l arredamento (banchi, sedie, cattedre, lavagne) devono essere sistematicamente spolverati e puliti in quanto strumenti di lavoro su cui si deposita facilmente la polvere, acari, pollini che possono causare irritazioni alle vie respiratorie nonché reazioni allergiche. Particolare cura ed attenzione deve essere dedicata dai preposti alla pulizia e disinfezione dei sanitari tramite l uso di guanti di gomma e camici in quanto si ravvisa il rischio di contrarre infezioni da Salmonella, virus epatite A e B, etc. 21

RISCHIO BIOLOGICO L attività di primo soccorso agli allievi deve essere fatta dagli insegnanti o altro personale individuato a tale mansione secondo modalità opportune ed utilizzando guanti in lattice, onde evitare l eventuale trasmissione di malattie. Assicurarsi che tutti gli strumenti metallici contundenti (forbici, compassi, taglierini, etc.) siano sottoposti a buona manutenzione e pulizia; possono essere veicolo di spore di Clostridium tetani. 22

RISCHIO BIOLOGICO I telai delle finestre, i cornicioni, i davanzali non devono essere imbrattati da guano di volatili. Programmare interventi di sanificazione in caso si ravvisi la presenza di topi, scarafaggi, formiche, mosche, ragni rispettivamente responsabili della leptospirosi, tumefazioni, allergie ed infezioni. Le vie di circolazione esterna, il parco, e ogni luogo esterno in cui si svolgano attività ludiche e motorie, devono essere sorvegliati; qualora siano presenti bottiglie, oggetti contundenti, siringhe, etc., deve essere previsto il divieto e 23 attivate le misure di protezione;.

RISCHIO CHIMICO Come usare in sicurezza le sostanze chimiche nella scuola. Per le operazioni di pulizia degli ambienti scolastici in genere si usa la candeggina, l alcool, l ammoniaca, l acido muriatico raramente acqua ragia per eliminare le scritte dai banchi. I rischi correlati consistono nella possibilità di un contatto accidentale con le sostanze ed una esposizione ai vapori per cui occorre che gli addetti adottino le opportune misure di prevenzione e protezione nonché DPI. 24

RISCHIO CHIMICO Gli addetti al sevizio di fotocopisteria devono essere opportunamente istruiti sulle modalità con cui fare le sostituzioni del toner. Qualora i programmi didattici prevedano l uso di laboratori chimici dovrà essere fatta una valutazione specifica del rischio derivante dall impiego delle sostanze previste, a cui seguirà la formazione necessaria ai lavoratori 25

RISCHIO FISICO Usare idonee attrezzature di pulizia quali aste estensibili e leggere, possibilmente non scale o simili, per pulire i vetri all interno onde eliminare il rischio di caduta da postazioni in elevazione. Per pulire i vetri all esterno bisogna appaltare il lavoro ad una ditta specializzata qualora le finestre non siano completamente apribili. Per piccoli interventi di manutenzione (es. sostituzione lampadine) usare una scala a norma in presenza di un assistente preposto per evitare il rischio di caduta. 26

Scala a norma: scala semplice Caratteristiche: il materiale è tale da conferire alla scala resistenza; nelle scale in legno i pioli sono fissati ai montanti mediante incastro; la stabilità della scala è garantita da: 1) ancoraggi e appoggi superiori; 2) appoggi inferiori (piedino antisdrucciolevole) 3) parete di appoggio sicura 27

Scala a norma: scala portatile doppia Non deve superare l altezza di 5 m. e deve essere provvista di catene di adeguata resistenza o di altro dispositivo che impedisca l apertura oltre il limite prestabilito di sicurezza. Per garantire la stabilità della posizione di lavoro fin sugli ultimi gradini è opportuno che la scala termini con una piccola piattaforma e con montanti prolungati di almeno 60 70 cm. 28

RISCHIO FISICO Movimentare secchi d acqua, prodotti di pulizia, sacchi di rifiuti facendo attenzione che questi non siano troppo pieni e quindi pesanti; che siano adottate le opportune calzature antiscivolo; che il sollevamento avvenga nel seguente modo: portare il peso vicino al corpo e piegare le ginocchia, tenere un piede più avanti dell altro per avere più equilibrio. Movimentare il materiale didattico con l ausilio di carrelli o con l aiuto di personale ausiliario del comune adottando le modalità 29 di sollevamento sopra descritte.

RISCHIO FISICO Gli educatori della scuola materna, asilo nido, insegnanti di sostegno durante l attività di assistenza e trasporto di bambini sono sottoposti ad un forte sforzo fisico derivante dal sollevamento, abbassamento, trasporto dei carichi (rappresentati dai bambini stessi, mediamente di peso 15 20 Kg. a 2 3 anni di età). Per il sollevamento adottare le precauzioni precedentemente indicate. Gli insegnanti addetti alle discipline motorie devono avere un orario flessibile in modo che tale attività non sia continuativa. 30

RISCHIO FISICO Microclima: è importante che le aule ed ogni altro ambiente finalizzato a raggruppare persone sia arieggiato; in tali luoghi infatti sono facile veicolo di malattie a trasmissione orale: influenza, rosolia, morbillo, scarlattina. Per garantire una sufficiente aerazione dei locali occorre che la superficie finestrata sia 1/20 della superficie calpestabile. 31

AERAZIONE ed ILLUMINAZIONE (D.Lgs. 626/94; D.Lgs. 242/96) La superficie illuminante di ogni locale deve corrispondere ad almeno 1/10 della superficie di calpestio. La superficie finestrata apribile di ogni singolo locale deve corrispondere ad almeno 1/20 della superficie di calpestio (sono esclusi i contributi dovuti a porte e portoni). 32

RISCHIO FISICO Occorre vi sia un opportuno programma di rotazione dei preposti alla vigilanza durante i pasti e la ricreazione. Mettere ai piedi delle sedie e dei banchi gommini che riducano il rumore in seguito allo spostamento per strisciamento. 33

RISCHIO COMPORTAMENTALE Il trasferimento delle classi o gruppi di alunni deve avvenire attenendosi alle regole di comportamento e vigilanza. I giochi in cui si coinvolgono gli alunni devono essere tali da garantire la loro incolumità ed organizzati in funzione degli spazi interni disponibili. Gli alunni devono essere istruiti a non correre lungo i corridoi, a non aprire violentemente le porte, a lavarsi le mani prima di mangiare, a non giocare in modo violento con i compagni. 34

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Terremoto: prima informarsi sulla classificazione sismica del proprio territorio accertarsi dove siano i rubinetti di gas ed acqua della propria abitazione evitare di tenere oggetti pesanti su mensole e scaffali alti tenere una cassetta di "Pronto soccorso" 40

Terremoto: durante MANTIENI LA CALMA se sei in un luogo chiuso cerca riparo sotto un'architrave se possibile mettiti sotto un tavolo non usare gli ascensori non precipitarti lungo le scale se sei all'aperto allontanati da case, alberi, tralicci, ecc. 41

Terremoto: dopo MANTIENI LA CALMA se sei in un luogo chiuso, esci con calma, indossando scarpe ed abiti comodi e caldi assicurati dello stato di salute delle persone intorno a te allontanati il più possibile da edifici e strutture raggiungi l'area di attesa predisposta dal Piano comunale di protezione civile dove potrai ricevere le prime cure ed informazioni corrette evita di andare in giro a curiosare evita di usare il telefono se non in caso di assoluta necessità 42

Rischio geologico: frana, durante Se la frana viene verso di te o se è sotto di te, allontanati il più velocemente possibile, cercando di raggiungere una posizione più elevata o stabile; Se non è possibile scappare, rannicchiati il più possibile su te stesso e proteggi la tua testa; Guarda sempre verso la frana facendo attenzione a pietre o ad altri oggetti che, rimbalzando, ti possono colpire; Non soffermarti sotto pali o tralicci: potrebbero crollare o cadere; Non avvicinarti al ciglio di una frana perché è instabile; Se stai percorrendo una strada e ti imbatti in una frana appena caduta, cerca di segnalare il pericolo alle altre automobili che potrebbero sopraggiungere. 43

Rischio geologico: frana, dopo Allontanati dall area in frana. Può esservi il rischio di ulteriori frane; Controlla se vi sono feriti o persone intrappolate nell area in frana, senza entrarvi direttamente. In questo caso, segnala la presenza di queste persone ai soccorritori; Verifica se vi sono persone che necessitano assistenza, in particolar modo bambini, anziani e persone disabili; Le frane possono spesso provocare la rottura di linee elettriche, del gas e dell acqua, unitamente all interruzione di strade e ferrovie. Riporta le notizie di eventuali interruzioni alle autorità competenti; Nel caso di perdita di gas da un palazzo, NON entrare nel palazzo per chiudere il rubinetto del gas. Verifica se vi è un interruttore generale del gas fuori dall abitazione ed in questo caso chiudilo. Riferisci questa notizia ai Vigili del Fuoco o ad altro personale specializzato. 44

Alluvioni Durante e dopo le alluvioni, l acqua dei fiumi è fortemente inquinata e trasporta detriti galleggianti che possono ferire o stordire; Ascolta la radio o guarda la televisione per apprendere dell'emissione di eventuali avvisi di condizioni meteorologiche avverse; Macchine e materiali possono ostruire temporaneamente vie o passaggi che cedono all improvviso; Se non si è in fase di preallarme e non piove, poni al sicuro la tua automobile in zone non raggiungibili dall allagamento; Le strade spesso diventano dei veri e propri fiumi in piena. 45

Alluvioni Prima (preallarme) È utile avere sempre a disposizione una torcia elettrica e una radio a batterie, per sintonizzarsi sulle stazioni locali e ascoltare eventuali segnalazioni utili. Salvaguarda i beni collocati in locali allagabili, solo se sei in condizioni di massima sicurezza; Assicurati che tutte le persone potenzialmente a rischio siano al corrente della situazione; Se abiti ad un piano alto, offri ospitalità a chi abita ai piani sottostanti, viceversa se risiedi ai piani bassi, chiedi ospitalità; Poni delle paratie a protezione dei locali situati al piano strada e chiudi o blocca le porte di cantine o seminterrati; Se non corri il rischio di allagamento, rimani preferibilmente in casa; Insegna ai bambini il comportamento da adottare in caso di emergenza, come chiudere il gas o telefonare ai numeri di soccorso. 46

Alluvioni Durante (allarme o evento in corso) E cautelativamente preferibile concentrare nel momento del preallarme anche le operazioni previste nella fase di allarme o evento in corso. E fondamentale ricordare che la differenza tra il preallarme e l allarme o evento in corso, può essere minima e di difficile previsione: è sufficiente che la pioggia si concentri in una zona ristretta per dar luogo a fenomeni improvvisi di inondazione. 47

Alluvioni: in casa Chiudi il gas, l impianto di riscaldamento e quello elettrico. Presta attenzione a non venire a contatto con la corrente elettrica con mani e piedi bagnati; Sali ai piani superiori senza usare l ascensore; Non scendere assolutamente nelle cantine e nei garage per salvare oggetti o scorte; Non cercare di mettere in salvo la tua auto o i mezzi agricoli: c è pericolo di rimanere bloccati dai detriti e di essere travolti da correnti; Evita la confusione e mantieni la calma; Aiuta i disabili e gli anziani del tuo edificio a mettersi al sicuro; Non bere acqua dal rubinetto di casa: potrebbe essere inquinata. 48

Alluvioni: fuori casa Evita l uso dell automobile se non in casi strettamente necessari; Se sei in auto, non tentare di raggiungere comunque la destinazione prevista, ma trova riparo nello stabile più vicino e sicuro; Evita di transitare o sostare lungo gli argini dei corsi d acqua, sopra ponti o passerelle; Fai attenzione ai sottopassi: si possono allagare facilmente; Se sei in gita o in escursione, affidati a chi è del luogo: potrebbe conoscere delle aree sicure; Allontanati verso i luoghi più elevati e non andare mai verso il basso; Evita di passare sotto scarpate naturali o artificiali; Non ripararti sotto alberi isolati; Usa il telefono solo per casi di effettiva necessità per evitare sovraccarichi delle linee. 49

Alluvioni: dopo Raggiunta la zona sicura, presta la massima attenzione alle indicazioni fornite dalle autorità di protezione civile, attraverso radio, TV e automezzi ben identificabili della protezione civile; Evita il contatto con le acque. Sovente l acqua può essere inquinata da petrolio, nafta o da acque di scarico. Inoltre può essere carica elettricamente per la presenza di linee elettriche interrate; Evita le zone dove vi sono ancora correnti in movimento; Fai attenzione alle zone dove l acqua si è ritirata. Il fondo delle strade può essere indebolito e potrebbe collassare sotto il peso di una automobile; Getta via i cibi che sono andati in contatto con le acque dell alluvione; Presta attenzione ai servizi, alle fosse settiche, ai pozzi danneggiati. I sistemi di scarico danneggiati sono serie fonti di rischio. 50

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