1 Presentazione del libro Santi e Sposi Ludmiła Grygiel I ritratti delle dieci coppie di sposi presentate nel libro sono una illustrazione della santità matrimoniale, fenomeno assai diffuso ma poco notato e ancora meno studiato. Forse la nostra coscienza cristiana è stata troppo influenzata dal secolare primato del modello di santità monastica e perciò abbiamo messo nell ombra, abbiamo sottovalutato la santità realizzata dai cristiani uniti dal sacramento del matrimonio che sono chiamati alla santità come i laici non sposati e le persone consacrate. Se il battesimo è considerato un sacramento di iniziazione alla perfetta vita cristiana, allora nello stesso modo dobbiamo vedere e trattare il sacramento del matrimonio, che introduce due persone alla totale condivisione di tutte le vicende della loro vita, compreso lo sforzo di santificarsi. Quando due persone che si amano si uniscono per sempre nel sacramento di matrimonio, guardano come modello ideale all Amore di Dio e accettano che Dio entri per sempre nella loro vita. Il card.wojtyła, che conosceva bene alcuni santi sposi, diceva ai giovani che si preparavano al matrimonio: nel cammino dell amore che la vita porta con sé, ricordatevi di questo; che sopra tutti gli amori, vi è un Amore. Amore senza resistenza. Senza titubanza. E l amore col quale Cristo amò ciascuno di voi 1 1 Esercizi spirituali per i giovani
2 Gli sposi cristiani sperimentano che l amore di Dio rafforza il loro amore e costituisce un indispensabile aiuto nella loro vita che facile non è mai. E lo dico da una donna sposata e felice. Senza aiuto di Dio l amore umano perde la sua forza e il fondamento della sua stabilità, non può durare per sempre ma diventa uno dei tanti effimeri sentimenti che non indirizza gli uomini all Eterno 2 Soltanto l unione per sempre santifica, direbbe Rilke. La santità di due persone unite dall amore reciproco e dall amore di Dio con cui desiderano vivere per l eternità rappresenta l ideale dell unione di ogni santo con Dio. Ogni consacrazione è un evento sponsale per eccellenza. Allora forse dobbiamo correggere la tradizionale convinzione che i santi monaci oppure i singoli santi costituiscano il modello anche per gli sposati. Una tale correzione ci suggerisce il fatto che l essenza della consacrazione religiosa viene descritta in chiave matrimoniale. Basta citare il Cantico dei cantici e gli scritti dei grandi mistici. Questi ultimi per raccontare la loro totale unione con Cristo e il loro disinteressato e durevole amore per Dio usano la metafora del matrimonio. Uno degli esempi più convincenti trovo nella biografia della beata Elisabetta della Trinità che dal Carmelo segue il fidanzamento e poi il matrimonio della sua sorella Margherita e nello stesso tempo si prepara alle nozze mistiche, cioè cammina sulla via parallela che la conduce all unione con il suo Sposo, cioè Cristo. Mentre accompagna con il pensiero e con la 2 Tutto, che al mondo precipita È destinato a passare. E solo il lentissimo indugio Inizia i mortali all Eterno (R.M.Rilke, Apoteosi del tempo da I sonetti a Orfeo, in. R,M. Rilke Liriche e prose, Sansoni ed.firenze 1984, p.440)
3 preghiera la sorella nel suo viaggio di nozze, cioè partecipando spiritualmente a ciò che realmente vive la giovane sposa, cerca non solo di esserle vicino ma anche di trarne un riscontro personale, di capire cosa questo significhi per la sua vita monastica segnata fin dall inizio dal desiderio dell unione totale con Cristo-Sposo. Proprio in quel periodo scrive una meditazione: Esser Sposa di Cristo, nella quale troviamo la caratteristica di tutte due forme dello sposalizio, perche tutte e due sono un unione indissolubile, unione per sempre. Da sposa di Cristo Elisabetta sperimenta anche la fecondità nella forma di maternità spirituale, Essere sposa è essere feconda, corredentrice, generare le anime alla grazia - scrive. Ho riportato la testimonianza della mistica carmelitana per dimostrare meglio la correzione che propongo, perché non si tratta dei due contrapposti modelli di santità ma del reciproco scambio fra essi. Non si tratta di una concorrenza nel tendere alla santità ma di una complementarità. S. Teresa di Lisieux diceva che non ci sono gelosie fra i santi. Così i santi monaci e i santi sacerdoti aiutano i laici sposati a elaborare la loro propria regola di vita come dall altro canto gli sposi aiutano i consacrati a trovare la strada che porta alla totale unione con Dio nell amore. Gli esempi della santità coniugale presentati nel libro sono una piccola goccia dell immenso oceano della santità ordinaria di tanti sposi cristiani. Ciascuno di noi ne conosce alcuni ma solo Dio-Amore li conosce tutti. I cristiani sposati che come unità dei due realizzano la universale chiamata alla santità non fanno notizia, non cercano applausi ma come la Famiglia di Nazaret la vivono nell intimità della loro Chiesa domestica, nella normale quotidianità. La
4 realizzazione della santità matrimoniale richiede una grande forza spirituale per sopportare sacrifici, sofferenza e le possibili forme di distacco e di separazione, per essere pronti infine anche al martirio. Ci vuole grande forza spirituale inoltre per conservare per sempre la bellezza dell amore. Come ci vuole fede solida per sentire ogni giorno la presenza di Dio. Lo vediamo in un modo più chiaro, oggi che mai, quando la cultura dominante nega la sacralità della comunione di due persone unite dal reciproco amore e dall amore di Dio. Proprio per arginare il dilagarsi del dubbio sulla possibilità di amarsi per sempre e restare uniti fino alla morte abbiamo bisogno dell esempio dei santi matrimoni. Vorrei alla fine riportare tre testimonianze di persone, donne sposate che conosco e che appartengono alla moltitudine delle sante sconosciute. Le prime due manifestano il cristiano, santo atteggiamento di fronte alla morte. La prima è di Emanuela, la quale prima di morire dopo lunga malattia scrive al marito e ai quattro figli una specie di testamento spirituale nel quale esprime la gioia per l eredità che lascia: la mia malattia è stata un voler di Dio per motivi che non possiamo al momento capire, ma che sicuramente i suoi effetti li darà, non è compito nostro commentarli. [ ] tutto quello che volevo era avere una famiglia felice e cristiana. Come sono orgogliosa di poter dire di averla [ ] me ne vado lasciando qua una bella cosa e quella cosa siete VOI. Un'altra testimonianza è di Adriana, che dopo la morte del suo marito scrive: l amore che Dio ha suscitato nei nostri cuori ci ha permesso di andare
5 avanti anche in mezzo alle difficoltà del quotidiano. Davvero il nostro amore ci ha sempre sostenuti e rinnovati, anche se non sono mancate le piccole burrasche tra noi e le tante prove che abbiamo dovuto affrontare. [ ]Le vicende di una famiglia, sia nella gioia che nel dolore, non sono solo per quella famiglia, ma proprio perché la famiglia è Sacramento, è CHIESA DOMESTICA, c è un disegno di Amore che riguarda tutto il Corpo Mistico, e la croce è sempre feconda se con la grazia e l aiuto di Dio la si accoglie con fede e può portare frutti di bene a tante persone. Vivo in un senso di immensa gratitudine al Signore per avermi donato uno sposo unico e speciale, più vado avanti, ripensando ai tanti momenti vissuti insieme, più riscopro la bellezza della sua persona [e mi ripeto: il mio sposo è così bello, così buono, così saggio, così equilibrato, così umile, così forte, così ricco di Fede!]. Mi verrebbe da dire: per me Giuse è un santo di quella santità ordinaria alla quale ognuno di noi è chiamato: la santità nella semplicità della vita quotidiana, nel realizzare pienamente la vocazione di sposi e genitori, nella professionalità del lavoro, vedo proprio realizzato in lui l augurio inciso sulla sua fede nuziale, PLENITUDO DILECTIO, pienezza e Amore.
6 Adriana, come tanti sposi ha sperimentato che non c è la pienezza di amore umano senza Amore di Dio e non c è la santità matrimoniale senza aiuto di Dio e della Chiesa. Chi crede non è mai solo - ha detto Benedetto XVI. Si potrebbe dire che gli sposi credenti non sono mai soli ma sono sostenuti dalla comunità di tutti i credenti. Di questo sostegno ha goduto per lunghi anni la mia amica, Laura. Quaranta cinque anni fa mi mandò una lettera con gli auguri per il nostro matrimonio. Nella prima parte della lettera descrive la sua dolorosa vicenda matrimoniale, racconta il tradimento del marito e la sua vita di una moglie ripudiata. Poi con grande serenità. scrive:. Ti auguro tanta, tanta felicità della vita matrimoniale. E una vita sempre difficile, ma per chi ama di un amore vero è di una bellezza indescrivibile. [ ] So che tanti amici, anche tu. Ludmila, mi siete vicini, e questa è una forza grandissima, una grandissima gioia. E tanto bello, sai, pensare che anche molto, molto lontano, qualcuno ci ama; c è fra noi una catena, che ci da coraggio anche quando la vita va così male. Perché la vita è sempre bella. E poi ci sono le famiglie giovani, come la tua, e quelle che vivono nella pace e nell unità. Questo è come un fuoco che riscalda anche gli altri nei momenti di sofferenza. La vostra gioia è la nostra gioia, il vostro amore è anche la nostra speranza.. Spero che nel libro che presentiamo ci sia almeno una scintilla di quel fuoco che possa riscaldare numerosi sposi e famiglie mentre si sforzano di realizzare
7 la loro vocazione alla santità nel mondo dove si fa prepotente ostilità all unione sacramentale dell uomo e della donna, all unione per sempre. Il messaggio principale di questo libro rivolto agli sposi potrei sintetizzare parafrasando le parole di S. Caterina di Siena; Se sarete quello che dovete essere metterete il fuoco di santità matrimoniale in tutta la Chiesa. Ludmiła Grygiel Roma, il 27 febbraio 2013