Giornate informative 5 e 6 settembre 2017 1
Giornate informative 5 e 6 settembre 2017 2
SOMMARIO La XXI Giornata Nazionale UNBC «Emergenza Sicurezza» L impegno alla collaborazione Un lungo cammino di vita ordinaria Le strutture comunionali e di servizio Le operazioni di restauro e di riqualificazione Gli strumenti di inventariazione e promozione Uno strumento particolare per gli uffici diocesani: la scrivania virtuale. Le prospettive dell intesa del 2014 Conclusione n. 3
XXI Giornata Nazionale dei beni culturali ecclesiastici UFFICIO NAZIONALE PER I BENI CULTURALI ECCLESIASTICI EMERGENZA SICUREZZA I beni culturali ecclesiastici nei tempi delle crisi 8-9 maggio 2014 Roma - Centro congressi Aurelia Tra i relatori istituzionali sulla direttiva del 12 dicembre 2013 1. Prefetto F. Carapezza Guttuso Coordinatore Unità di crisi MIBACT 2. Ing. Caterina Rubino Ufficio Sicurezza PC ed Emergenze MIBACT 3. Ten. Col. Roberto Colasanti e Cap. Gianluca Ferrari del NTPC n. 4
L IMPEGNO ALLA COLLABORAZIONE n. 5
LE FONTI DELL IMPEGNO ALLA COLLABORAZIONE 1/4 La Santa Sede e la Repubblica italiana, nel rispettivo ordine, collaborano per la tutela del patrimonio storico ed artistico (1984, art. 12 modifiche al Concordato lateranense). La sicurezza dei beni culturali riveste primaria importanza. A tal fine, il Ministero e la C.E.I. assicurano, secondo le rispettive competenze e disponibilità finanziarie, adeguate misure di sicurezza, con particolare riguardo agli edifici aperti al culto e ai beni maggiormente esposti al rischio di furti, del degrado e dell abbandono. (2005, art. 2.6, Intesa tra Ministero BBCC e la C.E.I. relativa alla tutela dei beni culturali di interesse religioso appartenenti a enti e istituzioni ecclesiastiche). n. 6
LE FONTI DELL IMPEGNO ALLA COLLABORAZIONE 2/4 4. Fermo restando quanto disposto in materia dalla legislazione statale vigente, i beni culturali mobili di cui al comma 1 sono mantenuti, per quanto possibile, nei luoghi e nelle sedi di originaria collocazione o di attuale conservazione. Qualora il mantenimento in situ dei beni medesimi non ne garantisca la sicurezza o non ne assicuri la conservazione, il soprintendente, previo accordo con i competenti organi ecclesiastici, ne può disporre il deposito in musei ecclesiastici, se muniti di idonei impianti di sicurezza, o in musei pubblici. (2005, art. 2.4, Intesa tra Ministero BBCC e la C.E.I. relativa alla tutela dei beni culturali di interesse religioso appartenenti a enti e istituzioni ecclesiastiche). n. 7
LE FONTI DELL IMPEGNO ALLA COLLABORAZIONE 3/4 5. Nel caso di calamità naturali che coinvolgano beni culturali di cui all art. 2, comma 1, il vescovo diocesano trasmette al soprintendente competente per materia e per territorio ogni utile informazione ai fini del sollecito accertamento dei danni e argomentate valutazioni circa le priorità di intervento, legate alle esigenze di culto; gli organi ministeriali ed ecclesiastici competenti si accordano poi per garantire il deposito temporaneo degli stessi beni culturali mobili presso musei ecclesiastici, se muniti di idonei impianti di sicurezza, o musei pubblici presenti nel territorio, ovvero presso laboratori di restauro idonei, anche sotto il profilo della sicurezza, ad effettuare i necessari interventi conservativi. (2005, art. 6.5, Intesa tra Ministero BBCC e la C.E.I. relativa alla tutela dei beni culturali di interesse religioso appartenenti a enti e istituzioni ecclesiastiche). n. 8
LE FONTI DELL IMPEGNO ALLA COLLABORAZIONE 4/4. In relazione alle attività di coordinamento con le istituzioni nazionali esterne al Ministero, in caso di evento emergenziale il coordinatore dell Unità di Coordinamento Nazionale UCCN MIBACT [Regionale UCCR- MIBACT] assicura il coinvolgimento del direttore dell Ufficio Nazionale dei Beni ecclesiastici della C.E.I. [Vescovo delegato beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Regionale], anche mediante la partecipazione alle riunioni dell UCCN [UCCR] MIBACT per l aggiornamento costante delle informazioni reciproche al fine di una più efficace pianificazione delle attività che tenga conto delle priorità segnalate. (Protocollo attuativo MIBACT - C.E.I. 04/12/2014, cfr. artt. 1 e 2). n. 9
Un LUNGO CAMMINO di VITA ORDINARIA n. 10
noi chi siamo?... UN LUNGO CAMMINO Anno 1974: pubblicate dalla C.E.I. le "Norme per la tutela e la conservazione del patrimonio storico-artistico della Chiesa in Italia". Altri documenti e iniziative della S. Sede e della Chiesa italiana: 1982: istituzione del Pontificio Consiglio della Cultura 1988: istituzione della Pontificia Commissione per i Beni Culturali 1989: la Consulta nazionale per i beni culturali ecclesiastici è al lavoro, su incarico della C.E.I., per la bozza di un documento uscito nel 1992: con il titolo «I beni culturali della Chiesa in Italia» i cui principi sono tuttora validi. 1995: nascita di un Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici 1996: la prima Intesa Ministero BBCC e CEI. 2005: la seconda Intesa Ministero BBCC e CEI, tuttora in vigore 2016: Unificazione con l Ufficio Edilizia di Culto in un unica struttura per una concezione e valorizzazione unitaria del patrimonio ecclesiastico Sono state sottoscritte anche altre Intese e Convenzioni su aspetti specifici. n. 11
quale tipo di cammino?... UN CAMMINO DI VITA «ORDINARIA» per la Chiesa cattolica il riferimento ai beni culturali è un riferimento «ordinario» IN RADICE innanzitutto in quanto essi sono nati - e così vengono riletti, come testimonianza sia delle radici sia della crescita della fede cristiana, lungo la storia e la geografia degli uomini. IN FINE in secondo luogo perché fanno parte dei mezzi per annunciare il Vangelo di Gesù, fine principale della missione della Chiesa. IN OPERA in terzo luogo perché è venuta crescendo negli ultimi decenni, anche grazie alle risorse dell 8 per mille una nuova consapevolezza dei valori di radice e di fine e, pertanto, mediante le nostre strutture comunionali e di servizio, si è venuta organizzando una serie di - operazioni di conservazione e valorizzazione, di restauro e riqualificazione - strumenti di inventariazione e di promozione. n. 12
Le STRUTTURE COMUNIONALI E DI SERVIZIO n. 13
LE STRUTTURE COMUNIONALI E DI SERVIZIO 1/3 una rete... nella Diocesi 1. La Commissione diocesana per l arte sacra, i beni culturali e l edilizia di culto. Si tratta di una commissione che raccoglie istanze e competenze diversificate per affrontare il vasto mondo dei beni culturali e della edilizia di culto. 2. L Ufficio diocesano per l arte sacra, i beni culturali e l edilizia di culto. Al suo interno può articolarsi anche con un incaricato per i rapporti con le Soprintendenze ed un incaricato per i rapporti con la C.E.I. n. 14
LE STRUTTURE COMUNIONALI E DI SERVIZIO 2/3 una rete... nella Regione ecclesiastica 1. La Consulta Regionale per i Beni Culturali e l edilizia di culto è organo di consulenza della Conferenza episcopale pugliese, è presieduta dal Vescovo delegato ed opera con l ausilio dell Incaricato regionale. È composta dagli incaricati diocesani, dai rappresentanti degli istituti di vita consacrata e dai rappresentanti delle associazioni di settore. Svolge una fondamentale funzione di confronto e dialogo fra tutti coloro che sono chiamati dai vescovi ad una responsabilità nel servizio alla Chiesa locale per i beni culturali di interesse religioso e lo sviluppo dell edilizia di culto. Molto importante è anche il ruolo di coordinamento e di indirizzo che la Consulta svolge per la realtà ecclesiale nei confronti delle istituzioni civili, in particolare con gli organi periferici del MIBACT, con le regioni civili, le province, i comuni. n. 15
LE STRUTTURE COMUNIONALI E DI SERVIZIO 2/3 una rete... nella Regione ecclesiastica 2. L Ufficio regionale per i beni culturali e l edilizia di culto ha come principale finalità di coadiuvare in forma stabile la Conferenza episcopale in tutto ciò che riguarda la conoscenza, la tutela e la valorizzazione, l adeguamento liturgico e l incremento dei beni culturali ecclesiastici e dell arte sacra e dell edilizia di culto, in riferimento alle necessità ed iniziative a livello regionale. Il suo responsabile, insieme al vescovo delegato dalla C.E.P., fa parte della Commissione paritetica con la Regione Puglia, ai sensi del protocollo d intesa del 2004. n. 16
LE STRUTTURE COMUNIONALI E DI SERVIZIO 3/3 ARCIDIOCESI DI BARI-BITONTO Ufficio Amministrativo Beni Culturali INCARICATI DELLE DIOCESI PUGLIESI - pdf (formano la Consulta regionale ) CHIESA CATTOLICA ITALIANA Ufficio Nazionale BCE una rete in rete. n. 17
Le OPERAZIONI di RESTAURO e RIQUALIFIAZIONE dei BENI CULTURALI n. 18
Le OPERAZIONI di RESTAURO delle Chiese e di ambienti per le attività pastorali in Puglia dal 1996 al 02/09/2017 500 progetti con contributi 8 x 1000 alcuni ancora in corso n. 19
Le altre OPERAZIONI, sostenute con l 8, di Restauro e di Riqualificazione consistenti in a) censimento delle chiese e inventariazione dei beni artistici e storici; b) installazione di impianti di sicurezza per gli edifici di culto e le loro dotazioni storicoartistiche, nonché per archivi e biblioteche; c) attività di conservazione e consultazione di archivi e biblioteche diocesani e promozione di musei diocesani o di interesse diocesano; d) acquisto di edifici di culto a scopo di salvaguardia; f) restauro di organi a canne; g) iniziative per la custodia e la valorizzazione di chiese mediante volontari associati; h) iniziative di livello nazionale promosse dall UNBCE della CEI con riferimento alle chiese e alle loro dotazioni storicoartistiche, nonché agli archivi e alle biblioteche. n. 20
Gli STRUMENTI di INVENTARIAZIONE E di PROMOZIONE / DIFFUSIONE n. 21
BEWEB http://www.beweb.chiesacattolica.it/ Beni ecclesiastici in web, è la vetrina che rende visibile il lavoro di censimento sistematico del patrimonio storico e artistico, architettonico, archivistico e librario portato avanti dalle diocesi italiane e dagli istituti culturali ecclesiastici sui beni di loro proprietà. È anche il luogo dove facilitare, attraverso approfondimenti tematici, condivisione di risorse e news, la comprensione e la lettura del patrimonio diocesano da parte di un pubblico ampio e non di soli specialisti.. continua n. 22
I numeri di beweb http://www.beweb.chiesacattolica.it/ n. 23
GLI STRUMENTI 1/5 Anagrafe degli ISTITUTI CULTURALI ecclesiastici in Puglia (al 02/09/2017) sono censiti in AICE n. 31 (41) Archivi storici ecclesiastici n. 47 (86) Biblioteche ecclesiastiche n. 25 (58) Musei ecclesiastici n. 24
GLI STRUMENTI 2/5 Elenco delle CHIESE / censimento da www.beweb.chiesacattolica.it in Puglia (al 02/09/2017) n. 2355 chiese in elenco n. 265 chiese con scheda censimento finita (12 diocesi su 19 sono in fase di censimento) n. 25
GLI STRUMENTI 3/5 Inventariazione informatizzata dei beni artistici e storici Inventariazione livello precatalogo Anche i beni di fattura recente purché opera non seriale Aggiornamento con nuove opere e nuove informazioni, comprese quelle in caso di trattamento dell opera in caso di calamità Banca dati in CEI, in Diocesi, in MIBACT, in Carabinieri NTPC e parziale presso proprietari In Puglia sono inventariati 125.816 beni circa al 02/09/2017 n. 26
GLI STRUMENTI 3/5 Inventario beni artistici e storici pronto per la stampa e lo scambio n. 27
GLI STRUMENTI 4/5 Inventariazione informatizzata dei beni archivistici L Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici (UNBCE) a partire dal 2004 promuove, coordina e supporta l attività di riordino e inventariazione informatizzata degli archivi ecclesiastici, in particolare degli archivi diocesani, con l intento di realizzarne il censimento e facilitarne la fruizione e l accesso. Il progetto CeiAr offre una suite di strumenti informatici che l UNBCE mette a disposizione degli aderenti al progetto; essa permette anche il riversamento dei dati su SIUSA, secondo indicazioni del MIBACT, e la disponibilità e ricercabilità degli stessi. La maggior parte del materiale è pubblicato su siti locali e/o delle Soprintendenze. A breve sarà pubblicato su portale della CEI. In Puglia 26 archivi ecclesiastici hanno aderito a CEIAr. Altri 15 inventariano con Arianna o. n. 28
GLI STRUMENTI 5/5 Inventariazione informatizzata dei beni librari Il progetto CeiBIB intende costituire il catalogo collettivo delle biblioteche ecclesiastiche italiane, dialoga con SBN e consente alle biblioteche la catalogazione partecipata. CeiBIB non è esclusivamente un programma di catalogazione, ma un sistema integrato di gestione bibliotecaria che permette il trattamento delle diverse tipologie documentarie, l organizzazione bibliografica, la gestione dei prestiti e dei servizi di circolazione e acquisizione. Il Polo SBN di Biblioteche Ecclesiastiche (PBE), dando seguito agli accordi firmati con il MIBACT e l ICCU, è attivo dal 22 marzo 2010. Il materiale è pubblicato su http://www.polopbe.it/. In Puglia 17 biblioteche hanno aderito al Polo PBE utilizzando il software CEIBib n. 29
Uno STRUMENTO particolare per le Diocesi La scrivania virtuale in vpn per le ricerche, la implementazione dati, la storia degli interventi, gli aggiornamenti, la comunicazione tra le diocesi della Regione n. 30
La scrivania virtuale in vpn (Bari) n. 31
La scrivania virtuale in vpn (Bari) n. 32
Il Protocollo attuativo MIBACT-CEI 4/12/2014 in attuazione della Direttiva MIBACT del 12/12/2013. i principi e lo spirito già indicati nella slide 12 n. 33
Il Protocollo attuativo MIBACT-CEI 4/12/14 disciplina tutte le fasi dell'emergenza ed in particolare: - l'attivazione della struttura operativa e le comunicazioni fra la struttura centrale e quelle territoriali; - il coordinamento con le strutture di protezione civile e con gli enti a vario titolo coinvolti; - le attività di rilievo dei darmi al patrimonio culturale; - le attività connesse agli interventi di messa in sicurezza dei beni immobili e mobili ivi comprese quelle di allontanamento, ricovero e primo intervento dei beni danneggiati. n. 34
Il Protocollo attuativo MIBACT-CEI 4/12/14 Strutturato in 8 articoli e, con esclusivo riferimento ai beni culturali di interesse religioso di proprietà di enti ed istituzioni ecclesiastiche, prende in considerazione i seguenti aspetti: 1. il coordinamento tra l'unità di Coordinamento Nazionale UCCN- MiBACT e l'unbce, attraverso la partecipazione alle riunioni dell 'UCCN del direttore del UNBCE (art. 1); 2. il coordinamento tra l'unità di Coordinamento Regionale UCCR- MiBACT ed il Vescovo delegato beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Regionale, attraverso la partecipazione del Vescovo delegato alle riunioni dell 'UCCR (art. 2); 3. la cooperazione nella fase di ricognizione dei danni (art. 3); n. 35
Il Protocollo attuativo MIBACT-CEI 4/12/14 4. l' individuazione e la gestione dei depositi temporanei di proprietà ecclesiastica per il ricovero dei beni (artt.4-6); 5. gli spostamenti dei beni mobili in condizioni di emergenza (art.5); 6. il restauro dei beni presso laboratori di riferimento ecclesiastico, successivo agli interventi di messa in sicurezza (art. 7); 7. l'aggiornamento delle informazioni e la tracciabilità dei beni mobili di proprietà ecclesiastica nel caso della loro messa in sicurezza in depositi temporanei o laboratori per interventi di restauro gestiti dal MiBACT (art. 8). n. 36
CONCLUSIONE Ho voluto presentarvi, d intesa con il Vescovo delegato S. E. mons. Giuseppe Favale e con l Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l edilizia di culto della C.E.I., una parte del lavoro in cui le diocesi pugliesi sono da anni impegnate. Ci sono molte strade che possiamo percorrere insieme, speriamo solo per l emergenza ordinaria. Grazie! Don Gaetano Coviello Incaricato regionale Puglia n. 37