Progetto Trans Adriatic Pipeline

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Il sottoscritto (cognome) (nome) nato a il codice fiscale residente a in via/loc.

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Progetto Trans Adriatic Pipeline 7-7-217 Emesso per informazione IFR CLC MAS PA Data revisione (gg-mm-aaaa) Motivo dell emissione IFR Preparato da Verificato da Approvato da Contrattore nome: RSK - SHELTER Contrattore Progetto 8635 Contrattore Doc. RSK/H/P/P8635/4/1/1 Tag No's.: N/A Contratto C5577 Progetto WBS11D1F4 PO P269223 Pagina: 1 of 11 Documento

Page: 2 of 11 INDICE 1. INTRODUZIONE... 3 2. Osservazione n 1... 3 3. Osservazione n 2... 3 4. Osservazione n 3... 4 5. Osservazione n 4... 4 6. Osservazione n 5... 5 7. Osservazione n 6... 5 8. Osservazione n 7... 5 9. Osservazione n 8... 8 1. Osservazione n 9... 9 11. Osservazione n 1... 1 Allegati A - Piano di Utilizzo Terre e Rocce da Scavo (doc. IPL-C5577-1-Y-TRS-1 rev. 7 luglio 217)

Page: 3 of 11 1. INTRODUZIONE Il presente documento è stato redatto al fine di rispondere alle osservazioni riportate nella nota tecnica (Prot. 3476-32 del 29 maggio 217) che ISPRA ed ARPA Puglia hanno congiuntamente predisposto per la verifica di ottemperanza alla prescrizione A.25 lettera b) del D.M. (come modificato dal D.M. 72/215). Tale nota tecnica congiunta è stata emessa a seguito dell analisi della documentazione trasmessa da Trans Adriatic Pipeline AG con nota LT-TAPIT-ITSK-842 del 14/9/216 (prot. ARPA Puglia 54225 del 16/9/216 e prot. ISPRA 55367 del 15/9/216), denominata: Piano di Utilizzo Terre e Rocce da Scavo (doc. IPL-C5577-1-Y-TRS-1 rev. settembre 216). Di seguito si riportano le osservazioni con i relativi chiarimenti. In Allegato A inoltre si riporta la revisione del Piano di Utilizzo Terre e Rocce da Scavo (doc. IPL-C5577-1-Y-TRS-1 rev. 7 giugno 217) che tiene conto di tutte le osservazioni e chiarimenti rappresentati nel presente documento. 2. Osservazione n 1 La durata del deposito del materiale scavato [pag. 18 e allegato B (Cronoprogramma) del PUT] risulta essere compresa tra gennaio 217 e giugno 219 (intervallo massimo tra rimozione del suolo superficiale e sua riallocazione) ovvero circa due anni e mezzo. Si precisa che i tempi di deposito in attesa di utilizzo, trattandosi di terre e rocce da scavo riutilizzate nel medesimo progetto (comma 2, art. 186 del D.Lgs. 152/6) possono essere quelli della realizzazione del progetto, il quale non potrà comunque avere una durata superiore a tre anni. In merito invece alla durata del deposito temporaneo dei rifiuti prodotti, essa è disciplinata dall art. 183 lettera bb) del D.Lgs. 152/6 e s.m.i. Il cronoprogramma di massima, allegato alla revisione del Piano di Utilizzo, è stato aggiornato al fine di tener conto di quanto evidenziato dagli Enti di Controllo ed in conformità con le tempistiche di realizzazione del progetto, confermando che i tempi di deposito del materiale scavato in attesa di utilizzo non supereranno i tre anni. Le tempistiche dei depositi di terre e rocce da scavo da riutilizzare in sito e del deposito temporaneo dei rifiuti sono state specificate all interno della revisione del Piano di Utilizzo e, in particolare, nel paragrafo 5.5 e nel capitolo 6 e nell allegato B dello stesso Piano. 3. Osservazione n 2 Alla pagina 27 del PUT viene precisato che Non sono previsti cambiamenti di destinazione d uso dei suoli agricoli e forestali per quanto concerne l area del MT. A tal riguardo si ritiene opportuno che il proponente chiarisca la futura destinazione d uso anche delle aree denominate RoW (pista di lavoro) e PRT (Pipeline Receiving Terminal). Per l area del PRT è previsto il cambio di destinazione d uso a immobili a destinazione speciale - gruppo D/7 - Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni. Per la RoW non è previsto il cambio di destinazione d uso ad eccezione della valvola di intercettazione di linea BVS (Block Valve Station) dove è previsto il cambio di destinazione d uso a

Page: 4 of 11 immobili a destinazione particolari gruppo E/9 - Edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del gruppo E. Tali destinazioni d uso sono quelle contemplate dalle attuali tabelle delle categorie catastali previste dal Catasto Terreni. Nel paragrafo 3.5 della Revisione del Piano di Utilizzo è stata specificato quanto sopra esposto. 4. Osservazione n 3 Alla pagina 3 i sondaggi e i top soil sono indicati in numero, rispettivamente, di 29 e 44. Tuttavia dalla tabella 4.1, pagg. 31-33, risultano solo 34 indagini di top soil. Si chiede di chiarire la distonia. Alla pagina 3 del Piano di Utilizzo rev. è stato indicato erroneamente il numero 44. I punti di campionamento di terreno del top soil sono 34 come previsto nel Piano di campionamento relativo all Area di costruzione del Microtunnel (doc n. IAL-ERM-643-Y-TAE-131) e il Piano di campionamento onshore (relativo a PRT, BSV RoW doc. n. IAL-ERM-643-TAE-134) approvato come da verifica di ottemperanza della prescrizione A.25 a) trasmessa con Nota MATTM prot. m_amte.dva.registro UFFICIALE.U.5535 del 8.3.217.. Nel paragrafo 4.1.2 e 4.1.3 della revisione del Piano di Utilizzo, è stato corretto il numero dei campionamenti di top soil riportando il numero 34. 5. Osservazione n 4 Relativamente alla gestione dei materiali, si ricorda che, in base a quanto previsto dalla parte IV del D.Lgs. n.152/26, deve essere prevista una chiara separazione tra i flussi degli eventuali rifiuti prodotti e le terre e rocce da scavo qualificati come sottoprodotti. Tutte le imprese appaltatrici che operano all interno del cantiere hanno l onere contrattuale di adottare un proprio piano di gestione specifico dei rifiuti nel quale sono definite le modalità di raccolta, di stoccaggio temporaneo e smaltimento degli stessi al fine di permettere la segrazione delle differenti tipologie di rifiuti ed una chiara separazione dei flussi dalle terre e rocce da scavo classificate come sottoprodotti. Al fine di tener conto di quanto sopra riportato nella revisione del Piano di Utilizzo è stato revisionato il paragrafo 5.5 Criteri operativi di gestione dei materiali di scavo. In tale paragrafo è stata inclusa la modalità digestione dei flussi dei materiali identificati come sottoprodotti (paragrafo 5.5.1) ed è stato inserito il criterio di gestione dei materiali identificati come non sottoprodotti (paragrafo 5.5.2). Inoltre la revisone del Piano include uno specifico documento relativo alla gestione dei materiali provenienti dal Microtunnel per l approdo italiano del gasdotto. Il Piano è stato inserito come allegato nella revisione del Piano di Utilizzo.

Page: 5 of 11 6. Osservazione n 5 In via cautelativa, si ritiene opportuno che tutte le terre e rocce da scavo provenienti dalle opere che comportano l utilizzo di fanghi (ad esempio opere di fondazione, scavi con tecnologia trenchless, etc) siano gestite in regime di rifiuti. Tutte le terre e rocce da scavo provenienti dalle opere che comportano l utilizzo di fanghi saranno gestite in regime di rifiuti. Tale aspetto è stato integrato nella revisione del Piano di Utilizzo all interno del paragrafo relativo alla gestione dei materiali identificati come non sottoprodotti del Piano ( 5.5.2) e nel documento relativo alla gestione dei materiali provenienti dal Microtunnel per l approdo italiano del gasdotto, allegato al Piano stesso. 7. Osservazione n 6 Si ritiene necessario che le modalità di trattamento dei materiali provenienti dallo scavo del MT siano dettagliate in uno specifico Piano, da predisporre in sede di progettazione esecutiva. Tale piano dovrà contenere, inoltre, le modalità di gestione dei materiali prodotti dalla demolizione del pozzo di spinta nonché di ogni altro rifiuto prodotto dall intervento in esame. Conformemente alla richiesta è stato prodotto uno specifico Piano che definisce le modalità di gestione dei materiali e rifiuti provenienti dallo scavo del Microtunell. Il Piano è stato inserito come allegato nella revisione del Piano di Utilizzo. 8. Osservazione n 7 Dal bilancio dei volumi risultante dai paragrafi 6.1.7, 6.2.7 e 6.3.7 (pagg. 51, 53 e 56 del PUT) si desumono: una produzione di terre e rocce da scavo pari a 134.85 mc; un riutilizzo di terre e rocce da scavo pari a 116.35 mc; un recupero/smaltimento di terre e rocce da scavo pari a 18.5 mc; una produzione di terreno vegetale (scotico) pari a 45.2 mc; un recupero/smaltimento di terreno vegetale (scotico) pari a 22.5 mc. Tuttavia esistono alcune difformità tra tali dati e i riepiloghi delle tabelle 6.1 e 6.2 (pag. 48 del PUT), ovvero: a) Per la RoW, la movimentazione per scavo + scotico di 7.8 mc di tab. 6.1 non corrisponde alla somma dei valori per scavo e scotico del paragrafo 6.2.7 (42.+28.). b) Per la RoW il materiale granulare di tab. 6.1 pari a 1. mc non è citato nel fabbisogno di paragrafo 6.2.7. c) Per la RoW la quantità di terreno scavato di tab. 6.2 (32.8) non coincide con la quantità riutilizzata citata nel paragrafo 6.2.7 (42.). d) Per la PRT, il materiale granulare di tab. 6.1 pari a 8. mc non è citato nel fabbisogno di paragrafo 6.3.7.

Page: 6 of 11 Si chiede di sanare tale difformità. Di seguito si riportano le risposte puntuali alle difformità segnalate: a) Per la RoW, la movimentazione per scavo + scotico di 7.8 mc di tab. 6.1 non corrisponde alla somma dei valori per scavo e scotico del paragrafo 6.2.7 (42.+28.). Tabella 6-1: si conferma che il volume in m 3 relativo alla RoW di scotico e terreno scavato è pari a 7.8; paragrafo 6.2.7: si conferma il volume di scavo e riutilizzo per la fase Apertura pista da lavoro e scavo della trincea di 42. m 3 ; paragrafo 6.2.7 in riferimento al terreno vegetale superficiale i volumi in m 3 di scotico, sistemazione vegetale e riutilizzo vegetale sono pari a 28.8 e non a 28.. Ne consegue che 7.8 corrisponde alla somma dei valori di scavo e scotico pari a 42.+28.8 b) Per la RoW il materiale granulare di tab. 6.1 pari a 1. m 3 non è citato nel fabbisogno di paragrafo 6.2.7. Tabella 6-1: non è previsto l utilizzo di materiale granulare, è stato riportato erroneamente il fabbisogno di 1. m 3 ; paragrafo 6.2.7: si conferma l assenza di fabbisogno di tratta di 1. m 3 di materiale granulare per la fase di Apertura pista da lavoro e scavo della trincea. c) Per la RoW la quantità di terreno scavato di tab. 6.2 (32.8) non coincide con la quantità riutilizzata citata nel paragrafo 6.2.7 (42.). Tabella 6-2: il volume in m 3 relativo alla RoW di Terreno scavato è pari a 42. e non a 32.8; paragrafo 6.2.7: si conferma il volume di scavo e riutilizzo per la fase Apertura pista da lavoro e scavo della trincea di 42. m 3 ;

Page: 7 of 11 d) Per la PRT, il materiale granulare di tab. 6.1 pari a 8. mc non è citato nel fabbisogno di paragrafo 6.3.7. Risposta Tabella 6-1: si conferma un fabbisogno di materiale granulare pari a 8. m 3 per il PRT; paragrafo 6.3.7: inserimento del fabbisogno di tratta di 8. m 3 di materiale granulare per la fase di scavo e livellamento. Inoltre, nella revisione del Piano di Utilizzo sono state inserite le modifiche di seguito riportate: incremento di 39 m 3 del volume di scavo del microtunell in seguito alla ottimizzazione progettuale relativa all allungamento del microtunell. Quindi, rispetto al precedente volume dichiarato pari a 1.5 m 3 è stato inserito un volume di 1.89 m 3 (rif. Tab. 6-4, 6-5 e par. 6.1.7) incremento di 1.6 m 3 del volume di materiale scavato nel PRT riutilizzato in sito, e conseguente diminuzione di volume di terreno da inviare a recupero/smaltimento. Al fine di ottemperare alle osservazioni nr. 9 che prevede di valutare il riutilizzo/recupero dei quantitativi di terre e rocce da scavo eccedenti come modalità di gestione preminente rispetto allo smaltimento e nr. 1 che prevede che la totalità del terreno saturo prodotto durante gli scavi sia inviato a recupero/smaltimento presso idonei impianti autorizzati TAP provvederà a sostituire il materiale scavato (terreno saturo proveniente dell area del microtunell) e inviato a recupero/smaltimento presso idonei impianti, con quello eccedente nell area del PRT. Tale volume è pari a 1.6 m 3 (95 m 3 per il reinterro della trincea e 65 m 3 per il pozzo di spinta). Pertanto, rispetto al precedente volume di terreno scavato dal PRT e ricollocato come riempimento degli scavi (pari a 72.) e al precedente volume di terreno del PRT inviato a impianto esterno (8.) sono stati inseriti i nuovi valori, ripettivamente, 73.6 m 3 e 6.4 m 3 (rif. Tab. 6-6 e par. 6.3.7) Tutte le modifiche sopra riportate sono state apportate nella revisione del Piano di Utilizzo in Allegato A.

Page: 8 of 11 9. Osservazione n 8 Con riferimento al terzo punto della prescrizione A.25b), in merito alla quantità di materiale scavato eccedente, non risultano definite le modalità di rimozione, raccolta e smaltimento dello stesso e degli eventuali corpi estranei provenienti dall escavazione. Il materiale scavato eccedente e gli eventuali corpi estranei rinvenuti durante le attività verranno gestiti come rifiuti e quindi stoccati in aree di deposito temporaneo, separate rispetto alle terre e rocce da scavo riutilizzate in sito. In allegato alla revisione del Piano di Utilizzo sono stati inclusi i layout specifici delle aree del PRT e del Microtunnel con l identificazione delle aree di deposito temporaneo dei rifiuti previste. Per quanto riguarda la RoW, in considerazione del carattere mobile del cantiere e non essendo previsti esuberi di materiale scavato, non sono state individuate aree di deposito specifiche, ma nel caso in cui si producano residui di costruzione occasionali lungo la pista di lavoro, questi saranno raccolti e temporaneamente immagazzinati in appositi contenitori mobili o serbatoi a seconda della tipologia e quantità dei rifiuti. Il materiale sarà raccolto su base giornaliera o prima di lasciare l'area frontale del lavoro e spostato nell area di deposito temporaneo dei rifiuti all interno del PRT. Nel caso in cui sia prodotto un rifiuto pericoloso lo stesso sarà direttamente trasferito al PRT. Si sottolinea che tali aree verranno gestite conformemente a quanto previsto dall Art. 183 c.1 lettera bb) del D.Lgs. 152/6 Deposito temporaneo dei rifiuti. Al fine di preservare l area saranno prese tutte le misure idonee alla protezione del suolo disponendo sulla superficie interessata appositi teli impermeabili di spessore adeguato o cassoni/contenitori a tenuta stagna. Una volta stoccati i rifiuti saranno conferiti, mediante soggetti autorizzati dotati di iscrizione all Albo Gestori Ambientali, presso idonei impianti autorizzati al recupero e/o smaltimento della specifica tipologia di rifiuto individuata in funzione dele analisi di classificazione/caratterizzazione rifiuto previsti dalla normativa vigente. Inoltre nell eventualità in cui, durante le attività di scavo, si rilevi la presenza di materiali di riporto si procederà ad effettuare le analisi di laboratorio per verificare che tali materiali rispettino entrambe le seguenti condizioni: conformità del test di cessione, effettuato secondo le metodiche previste nel D.M. 5.2.1998, definendo il campionamento e l elenco degli analiti da ricercare con gli Enti di controllo (ARPA) e verificando la conformità dell eluato con i limiti di cui alla Tabella 2 dell Allegato 5 al Titolo V della parte Quarta del D. Lgs. 152/6; conformità delle CSC relative ai terreni in relazione alla destinazione urbanistica dell area in oggetto (Tabella 1, Colonna A o B, dell Allegato 5 al Titolo V della parte Quarta del D. Lgs. 152/6). Se, a seguito delle analisi, i materiali di riporto rispettano i limiti di cui sopra, essi saranno assimilati ai materiali da scavo e potranno essere riutilizzati in sito. Al contrario gli stessi saranno gestiti come rifiuti. Nell ipotesi infine di ritrovamento di rifiuti durante le operazioni di scavo si procederà come di seguito: Ai sensi dell art. 242 del TU Ambiente, al verificarsi di un evento che sia potenzialmente in grado di contaminare il sito entro ventiquattro ore, si metteranno in atto le misure necessarie di

Page: 9 of 11 prevenzione e ne sarà data immediata comunicazione ai sensi e con le modalità di cui all art. 34, comma. 2 del TU. Ai sensi dell art. 34 comma 2, preventivamente agli interventi sarà data apposita comunicazione al Comune, alla Provincia, alla Regione nonché al Prefetto della Provincia. Successivamente sarà effettuata un'indagine preliminare sui parametri oggetto dell'inquinamento confrontandoli con le CSC (Concentrazioni Soglia Contaminazione) dell area. Sulla base delle risultanze della caratterizzazione, al sito sarà applicata la procedura di analisi del rischio sito specifica per la determinazione delle concentrazioni soglia di rischio (CSR). Infine sarà sottoposto alla Regione, nei successivi sei mesi dall'approvazione del documento di analisi di rischio, il progetto operativo degli interventi di bonifica o di messa in sicurezza, operativa o permanente, (All.3 Parte IV TU). Tali modifiche e precisazioni sono inserite nel capitolo 5 della revione del Piano di Utilizzo riportato in Allegato A e nel Piano di gestione dei materiali provenienti dal Microtunell per l approdo italiano del gasdotto, allegato al Piano di Utilizzo. 1. Osservazione n 9 In linea con quanto previsto dall art. 179 comma 1 del D.Lgs. 152/26, si ritiene opportuno, anche alla luce della conformità dei terreni alla colonna A tabella 1 Allegato 5 al Titolo V Parte Quarta del D.Lgs. 152/26, valutare il riutilizzo/recupero dei quantitativi di terre e rocce da scavo eccedenti come modalità di gestione preminente rispetto allo smaltimento. Al fine di rispondere al presente punto si chiarisce che, in accordo all osservazione nr. 1 che prevede la totalità del terreno saturo prodotto durante gli scavi dell area del microtunnel sia inviato a recupero/smaltimento in idonei impianti, TAP provvederà a sostituire il materiale scavato (terreno saturo proveniente dall area del microtunnel) e inviato a recupero/smaltimento presso idonei impianti di trattamento, con quello eccedente nell area del PRT al fine del riutilizzo all interno dello stesso cantiere e, per quanto riguarda il rimanente terreno in eccesso dell area del PRT, si precisa che invierà lo stesso a recupero e non a smaltimento. Tali modifiche sono state inserite nella revisione del Piano di Utilizzo (paragrafo 5.5) in Allegato A e nel Piano specifico di gestione dei materiali provenienti dal Microtunell per l approdo italiano del gasdotto (paragrafo 2.2 e 2.5).

Page: 1 of 11 11. Osservazione n 1 Con riferimento ai contenuti del paragrafo 4.3 Interferenza con la porzione satura terrena che interessa nello specifico il cantiere del microtunnel, in considerazione delle metodologie di scavo previste (opere in cemento armato e impermeabilizzazione di fondo scavo con jet grouting) nonché dei superamenti puntuali per il parametro Nichel dei campioni prelevati nel Piezo3 e Piezo4 (valori rispettivamente di 22 µg/l e 44 µg/l rispetto al limite di 2 µg/l), si ritiene necessario che la totalità del terreno saturo prodotto durante gli scavi sia inviato a recupero/smaltimento presso idonei impianti autorizzati. Inoltre, tenuto conto che la Rampa di Tiro raggiungerà profondità massime di circa 4 metri con la possibilità di minime interferenze a fondo scavo con la falda superficiale (paragrafo 3.3.2 a pag. 24 del PUT), che il Pozzo di Spinta è progettato per raggiungere circa 11 m di profondità, di cui 8 m attesi nella zona satura, che il Microtunnel attraverserà tutto l acquifero superficiale, nelle more della predisposizione del Piano di gestione rifiuti, si ritiene opportuno che le acque affioranti nel fondo scavo eventualmente aggottate siano gestite nel rispetto della normativa vigente sui rifiuti. Come previsto dal Piano di gestione dei materiali provenienti dal Microtunell per l approdo italiano del gasdotto allegato alla revisione del Piano di Utilizzo: il materiale di risulta derivante dalla realizzazione del microtunnel sarà gestito come rifiuto ed in conformità alla normativa specifica di settore. Pertanto verrà segregato e posizionato nelle apposite aree di stoccaggio temporaneo dei rifiuti. Una volta caratterizzato verrà inviato, con l ausilio di mezzi e trasportatori autorizzati, presso impianti di recupero/smaltimento autorizzati alla gestione della specifica tipologia di rifiuto prodotta; la totalità del terreno saturo prodotto durante gli scavi nell area del microtunnel sarà gestito come rifiuto ed inviato a recupero e, qualora non fosse possibile, a smaltimento presso idonei impianti autorizzati; le acque di falda intercettate dalle operazioni di scavo nell area del Microtunnel ed eventualmente aggottate saranno raccolte e gestite nel rispetto della normativa vigente sui rifiuti. Tali modifiche sono state inserite nella revisione del Piano di Utilizzo (paragrafo 5.5) in Allegato A e nel Piano specifico per la gestione dei materiali provenienti dal Microtunell per l approdo italiano del gasdotto.

Page: 11 of 11 ALLEGATO A Piano di Utilizzo Terre e Rocce da Scavo (doc. IPL-C5577-1-Y-TRS-1 rev. 7 luglio 217)