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1/7 CAMERA DEI DEPUTATI SENATO DELLA REPUBBLICA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE ATTIVITÀ ILLECITE CONNESSE AL CICLO DEI RIFIUTI E SU ILLECITI AMBIENTALI AD ESSE CORRELATI RESOCONTO STENOGRAFICO MISSIONE A TARANTO LUNEDÌ 1 DICEMBRE 2014 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE STEFANO VIGNAROLI INDI DEL PRESIDENTE ALESSANDRO BRATTI Audizione del Direttore dell ASL di Taranto, Vito Fabrizio Scattaglia. La seduta comincia alle 17.40. PRESIDENTE. Avverto i nostri ospiti che della presente audizione sarà redatto un resoconto stenografico che sarà pubblicato sul sito internet della Commissione e che, se lo riterranno opportuno, i lavori della Commissione proseguiranno in seduta segreta, invitando comunque a rinviare eventuali interventi di natura riservata alla parte finale della seduta. Cedo la parola al Direttore dell ASL e di Taranto, Vito Fabrizio Scattaglia. Pregherei gli altri ospiti, qualora dovessero intervenire, di specificare il proprio nome e la propria qualifica ai fini del resoconto stenografico.

VITO FABRIZIO SCATTAGLIA, Direttore ASL di Taranto. Buonasera a tutti, per ottimizzare i tempi darei direttamente la parola ai responsabili del Dipartimento di prevenzione. 2/7 COSMO SCARNERA, Dipartimento di prevenzione di Taranto. Buonasera, sono Cosmo Scarnera del Dipartimento di prevenzione dell ASL di Taranto. Come Dipartimento di prevenzione istituzionalmente ci occupiamo di queste problematiche, ed essendo il braccio tecnico del sindaco segnaliamo all autorità sanitaria locale le attività che svolgiamo sul territorio e quindi le ordinanze di rimozione e tutto ciò che concerne la presenza di rifiuti sul nostro territorio. Parliamo di abbandono di rifiuti in senso stretto, locale. Sempre come fatto istituzionale partecipiamo in via preventiva a tutte le autorizzazioni in tema di igiene e sanità pubblica, su interventi correlati in stretta misura con i riflessi ambientali che possono ripercuotersi sulla salute. Operiamo quindi in stretta collaborazione con l Arpa locale, con la quale c è stata sempre sintonia. Abbiamo sviluppato una serie di iniziative sulle attività delle discariche autorizzate presenti sul territorio sia in tema di prevenzione, quindi partecipazione insieme alla Conferenza di servizi al loro eventuale ampliamento, sia in tema di segnalazione alla popolazione di problematiche igienico-sanitarie che hanno riguardato alcuni impianti con emissioni odorigene o attività di tipo amministrativo, richiedendo ove necessario supporto all Arpa o, in caso di illeciti, segnalando le problematiche all autorità giudiziaria. Le attività svolte in questi ultimi anni hanno riguardato anche lo smaltimento dell amianto presente sul nostro territorio attraverso il controllo dei piani di lavoro di chi lo smaltiva, quindi secondo le relazioni annuali dell azienda maggiore del nostro territorio, che non è però la sola a produrre e smaltire amianto, segnalando eventuali anomalie. Esiste infatti una relazione annuale in cui verifichiamo che tutta la quantità di amianto bonificata venga smaltita presso le discariche autorizzate. Trattandosi di area SIN, siamo stati interessati anche delle aree che hanno determinato nel tempo un inquinamento della falda, inquinamento evidenziato dal Ministero della salute, con conseguenti operazioni di messa in sicurezza, ma sempre come attività endoprocedimentale nell ambito di un procedimento più ampio che ha visto interessato il Ministero in prima battuta, e poi la Regione e la Provincia.

PRESIDENTE. Grazie. Lascio la parola ai colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni. 3/7 ENRICO BUEMI. Laddove ci sono grandi problematiche ambientali è difficile avere una situazione aggiornata e puntuale della situazione epidemiologica dei fenomeni clinici in atto. Il Registro tumori della vostra ASL quali elementi di criticità evidenzia? In relazione al censimento della situazione e all analisi del registro quali sono le valutazioni che, sia pure in maniera approssimata, siete in grado di fare? PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALESSANDRO BRATTI ALBERTO ZOLEZZI. Vorrei sapere se sia partito il Registro delle malformazioni. C era stato un ordine del giorno a mia firma e anche la Regione si era mossa, per cui so che ne era stata deliberata la nascita. Vorrei sapere come giudichiate l assistenza sanitaria, in quanto ci risultavano una serie di fondi statali non spesi, e se per l amianto esista una discarica specifica sul territorio regionale. Grazie. PAOLA NUGNES. Non so se l ASL abbia competenza in questo, però, per quanto si parli dell AIA, ci è stato detto che comunque non sarebbero sufficienti le prescrizioni dell AIA per avere un situazione sanitaria soddisfacente per il quartiere Tamburi. Poiché il sindaco ci ha detto che la diminuzione della produzione ha permesso di riscontrare un miglioramento di tutti i dati dell area, quindi una diminuzione del livello di tutti gli elementi tossicologici presenti nell area al di sotto dei livelli di guardia, mi chiedevo come l ASL valuti il progetto di attuazione ambientale, se sia sufficiente o no. Grazie. PRESIDENTE. Vorrei conoscere lo stato dell arte dei fondi destinati agli screening sanitari, se siano partiti, quale sia la popolazione, come vi stiate muovendo al riguardo. COSMO SCARNERA, Dipartimento di prevenzione di Taranto. Per quanto riguarda la prima domanda, il Registro tumori è stato avviato ed è attivo, bisogna tener presente che è stato pubblicato l ultimo Bollettino epidemiologico dell ASL Taranto, dove c è un quadro che ha consentito non solo a noi operatori diretti, ma a tutta la cittadinanza e a tutti gli stakeholder

4/7 interessati di avere un quadro preciso in base al quale approfondire anche attività di tipo preventivo, che sono già state poste in essere. Si tratta di piani che abbiamo articolato e attuato secondo le indicazioni del Ministero della salute, sono già partiti, alcuni sono già in parte conclusi, hanno dato segnali che meritano un approfondimento. Cito ad esempio l esame del piombo nei bambini, dove tutto è rientrato nella norma, però un valore che pur rientrando nella norma era un po più alto ha fatto emergere la necessità di approfondire, proprio per dare chiarezza e tranquillizzare la popolazione, che è molto sensibile a questi temi ambientali (e potete capire perché). Noi che siamo ogni giorno in trincea cerchiamo sempre di essere il più chiari possibile. ENRICO BUEMI. Il Registro tumori da quando è attivo? COSMO SCARNERA, Dipartimento di prevenzione di Taranto. Da due anni. ENRICO BUEMI. Quindi prima non c erano attività di monitoraggio formale e sostanziale? COSMO SCARNERA, Dipartimento di prevenzione di Taranto. Esatto. Adesso è stato accreditato dal Ministero a tutti gli effetti, tenuto conto che comunque abbiamo sempre pubblicato il Bollettino epidemiologico dell ASL anche in passato. I dati che abbiamo rilevato rispecchiano quelli emersi dal Progetto Sentieri che è stato pubblicato e ampiamente approfondito e integrato da tutti gli studi successivi, e la situazione a livello locale evidenzia nelle zone a ridosso dell area industriale l incremento di particolari patologie polmonari, di linfomi non Hodgkin rispetto alla popolazione distante, quindi c è un rischio maggiore per la popolazione residente a ridosso delle aree industriali. VITO FABRIZIO SCATTAGLIA, Direttore ASL di Taranto. Abbiamo anche fatto una georeferenzazione rispetto a queste patologie e quindi siamo in grado di localizzarli per quartieri in maniera molto dettagliata. Questo è stato uno studio realizzato da ASL con il contributo della Provincia di Taranto. COSMO SCARNERA, Dipartimento di prevenzione di Taranto. Per quanto riguarda l altra domanda, sul territorio non ci sono discariche di amianto.

5/7 ALBERTO ZOLEZZI. Se può farci sapere se esista una discarica dedicata COSMO SCARNERA, Dipartimento di prevenzione di Taranto. Se vuole, posso fornire la relazione annuale degli ultimi due anni, la tabella di tutto il quantitativo di amianto smaltito e presso quali le discariche, tabella da cui si evince che le discariche elencate non si trovano nella nostra provincia. Ce n è una nel leccese, credo anche un altra sempre nel leccese, e poi una nel barese. PRESIDENTE. Nella vostra attività avete una relazione stretta con l Istituto superiore di sanità per il Progetto Sentieri? Rispetto all Arpa Puglia che tipo di collaborazione avete? Incrociate i dati ambientali e quindi avete un attività sinergica? COSMO SCARNERA, Dipartimento di prevenzione di Taranto. Se può essere utile, la Regione Puglia è l unica che ha normato in senso lato la VIS (Valutazione di impatto sanitario) e la VDS (Valutazione del danno sanitario). Nell ambito della Valutazione del danno sanitario esiste una stretta correlazione tra le problematiche di salute ASL e le problematiche ambientali evidenziare dall Arpa, quindi è uscito fuori un documento valido a tutti gli affetti sotto il profilo epidemiologico e sanitario che dà un quadro preciso della situazione in termini di VDS per quanto attiene la problematica Ilva, perché è stato fatto uno studio particolare. Anche per l ampliamento dell Eni a Tempa Rossa è stato preannunciato dall Arpa uno studio della VDS applicato a questo particolare tipo di situazione, quindi esiste una stretta correlazione e peraltro non potrebbe essere diversamente. Non partecipiamo come ASL al tavolo tecnico AIA come fatto istituzionale (partecipa l Arpa, non noi). Quando è stata fatta l AIA per l Ilva abbiamo partecipato al tavolo tecnico preliminare, attualmente le attività sono valutate da Ispra che si avvale dell Arpa. Noi non verifichiamo nulla, perché non siamo istituzionalmente competenti in questo tipo di attività. PAOLA NUGNES. Io infatti le avevo chiesto una valutazione sua e del gruppo, visto che non ha partecipato al tavolo. Vorrei proprio un parere, se possibile. COSMO SCARNERA, Dipartimento di prevenzione di Taranto. Il parere è legato a fatti sostanziali. Ho qui il piano di monitoraggio del quartiere Tamburi, che è stato redatto dall Arpa

6/7 in collaborazione con noi e con la Regione, che dà un quadro chiaro della situazione soprattutto per quanto riguarda i due problemi principali, che sono legati a IPA e benzoapirene, le sostanze cancerogene che possono essere presenti sul territorio e hanno un origine industriale. In questa fase abbiamo valori molto bassi, assolutamente compatibili con le norme ambientali, valori che rappresentano gli andamenti nei vari periodi dell anno. Lo studio sull appropriatezza degli interventi AIA in relazione alla situazione ottimale della popolazione è stata realizzata e pubblicata dall Arpa. Potreste chiedere approfondimenti a loro, ma posso accennare che con l AIA c è una mitigazione del fenomeno legato all inquinamento e quindi di conseguenza alle patologie. ENRICO BUEMI. Tornando sulla questione del Registro tumori, lei da quanto tempo è alla direzione del settore? COSMO SCARNERA, Dipartimento di prevenzione di Taranto. Dal 1990. ENRICO BUEMI. Lei ha detto che il Registro tumori c è da due anni. COSMO SCARNERA, Dipartimento di prevenzione di Taranto. Cinque anni. ENRICO BUEMI. Bene, ci sono territori italiani che hanno un censimento del fenomeno da data più lontana, spesso su impulso dell autorità giudiziaria che effettua un lavoro di monitoraggio preventivo, altre volte su disposizione amministrativa. Voi vi siete mossi in base a quali input e in precedenza vi era arrivata qualche sollecitazione, considerando che le pesanti realtà del vostro territorio non sono recenti? VITO FABRIZIO SCATTAGLIA, Direttore ASL di Taranto. Noi ci siamo mossi in seguito ad attivazione della Regione Puglia su tutte le ASL della Regione. L ASL di Taranto ha recepito l importanza di queste difficoltà ambientali partendo per prima e ricevendo l accreditamento sul Registro tumori, quindi l input è regionale. PRESIDENTE. Avete fatto anche studi, per quanto complessi, sugli eventuali effetti sanitari degli inquinamenti fuori dall area industriale? Mi riferisco a Mar Piccolo. Al di là del lavoro

7/7 fatto sui mitili e sul pescato che presumo venga fatto di default, sono stati realizzati studi di carattere più generale rispetto agli eventuali effetti di tali inquinamenti sulla salute? Per l Ilva è stata messa in moto tutta una serie di interventi, ma per quelle aree, che sembrano fortemente sottoposte a inquinamenti anche pesanti, è stato fatto qualche studio particolare? COSMO SCARNERA, Dipartimento di prevenzione di Taranto. Gli studi sono stati fatti, alcuni in parte conclusi, altri avviati, per valutare la presenza di diossina nel latte materno, l arsenico nelle urine e nel sangue degli allevatori. PRESIDENTE. Ci interesserebbe avere i lavori realizzati o in corso d opera di carattere epidemiologico o tesi a mettere in correlazione l effetto sanitario all inquinamento di quelle aree esterne all area Ilva. Mi rendo conto che non è facile distinguere l effetto dei diversi inquinanti, infatti la domanda era se esistessero studi ad hoc. ALBERTO ZOLEZZI. Il Registro malformazioni congenite è partito? MARIA FILOMENA LEONE, Direttore sanitario ASL di Taranto. C è l indicazione a farlo partire e sono stati identificate le strutture che saranno interessate al monitoraggio, quindi a breve sarà attivo. PRESIDENTE. Ringraziamo i nostri ospiti e dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle 18.05.