BOZZA NON CORRETTA RESOCONTO STENOGRAFICO MISSIONE A NAPOLI SEDUTA DI MERCOLEDÌ 21 OTTOBRE 2015 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALESSANDRO BRATTI
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1 1/9 CAMERA DEI DEPUTATI SENATO DELLA REPUBBLICA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE ATTIVITÀ ILLECITE CONNESSE AL CICLO DEI RIFIUTI E SU ILLECITI AMBIENTALI AD ESSE CORRELATI RESOCONTO STENOGRAFICO MISSIONE A NAPOLI SEDUTA DI MERCOLEDÌ 21 OTTOBRE 2015 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALESSANDRO BRATTI Audizione del dirigente tecnico del Commissariato depurazione, Paolo Viparelli. L audizione comincia alle PRESIDENTE. L ordine del giorno reca l audizione del dirigente tecnico del Commissariato depurazione, Paolo Viparelli. Avverto il nostro ospite che della presente audizione viene redatto un resoconto stenografico che sarà pubblicato sul sito internet della Commissione e che, se lo riterrà opportuno i lavori, consentendo la Commissione, proseguiranno in seduta segreta, invitando comunque a rinviare eventuali interventi di natura riservata alla parte finale della seduta. Ricordo che la Commissione si occupa di illeciti ambientali relativi al ciclo dei rifiuti e al ciclo di depurazione delle acque, ma anche dei reati contro la pubblica amministrazione e dei reati associativi connessi al ciclo dei rifiuti, delle acque e delle bonifiche. Lei è dirigente tecnico del Commissariato, abbiamo saputo oggi che ieri il commissario ha rassegnato le sue dimissioni, non so questo cosa comporterà da un punto di vista formale, operativo, perché sappiamo che era in corso una serie di situazioni importanti, le gare, la sistemazione di questi vecchi impianti di depurazione. Lei ci ha già mandato molto materiale, quindi le chiederemmo di illustrarci le novità e le criticità più importanti su cui possiamo eventualmente intervenire in maniera efficace.
2 depurazione. Cedo quindi la parola al dottor Paolo Viparelli, dirigente tecnico del Commissariato 2/9 CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Grazie, buonasera. Il commissariamento dei 5 depuratori originariamente in gestione alla Hydrogest Campania è stato istituito nell ottobre del 2012 per gestirli nelle more dell espletamento di gare da parte della regione Campania, che prevedono l affidamento dei lavori di adeguamento strutturale dei depuratori e la gestione per un arco temporale di 5 anni. Inizialmente la durata di questa attività doveva essere contingentata e definita entro marzo 2013, nella realtà dei fatti la gestione commissariale si è protratta per circa 3 anni. L attuale condizione è abbastanza sui generis, perché il commissario delegato nominato dal Dipartimento della Protezione civile nella persona del dottor Dell Acqua non ha ricevuto proroghe successive al 30 novembre 2014 e di conseguenza ha agito in un regime di prorogatio tecnica fino a quando la regione, nel marzo del 2015, non ha deliberato in merito all istituzione di una gestione commissariale regionale. Di fatto ad oggi l effettivo transito dalla gestione del commissario delegato alla gestione commissariale non si è avuto, perché l ordinanza del Dipartimento di protezione civile che sancisca la chiusura del commissario delegato e consenta il riversamento delle somme utilizzate per la gestione dei depuratori, che sono nella contabilità speciale del commissario delegato, sul conto dedicato da parte della gestione commissariale non si può materialmente fare perché manca l ordinanza di chiusura. La condizione attuale è una condizione di estrema criticità, perché alla situazione di generale morosità degli enti obbligati nei confronti del commissario per il servizio depurativo (comuni, soggetti privati), che per il tramite del pagamento della tariffa dovevano sostenere il costo della depurazione, si è aggiunta la mancata copertura da parte della regione dei fondi necessari per la gestione. Alla data attuale il commissario delegato ha sulla sua contabilità i fondi necessari agli emolumenti del personale per un mese (il mese di ottobre), non ha altri fondi, quindi non ci sono soldi per fare gli interventi manutentivi, per pagare i servizi esiziali della depurazione come ad esempio il prelievo e lo smaltimento dei rifiuti prodotti dal ciclo depurativo (fanghi, vaglio, sabbia). Il commissario fin dal novembre del 2014 ha ripetutamente segnalato questa situazione di sofferenza, ricevendo risposte a singhiozzo dagli enti a cui è stata segnalata questa problematica, e di conseguenza nella condizione attuale il dottor Dell Acqua ha ritenuto di dover rassegnare le
3 3/9 proprie dimissioni perché a suo modo di vedere non vi sono le condizioni per eseguire una corretta gestione di questi depuratori senza le risorse finanziarie necessarie. Questa è la situazione di fatto. I depuratori in che condizioni si trovano? Sono depuratori costruiti negli anni 80, progettati per assolvere a una funzione depurativa con dei vincoli allo scarico molto diversi da quelli della normativa attuale, di fatto mai adeguati, per lunghi tratti della loro storia oggetto di manutenzioni limitate, per cui le strutture sono in alcuni casi fatiscenti. L opera del commissario non consisteva nell adeguamento strutturale dei depuratori, perché per questo c è la gara indetta dalla regione Campania, ma in un traghettamento e in una gestione pro tempore. Poiché l incarico si è protratto oltre il previsto, è stata posta in essere una serie interventi di funzionalizzazione di prima necessità, indispensabili per garantire un funzionamento accettabile dei depuratori nell arco di tempo della gestione commissariale, e in effetti abbiamo ottenuto buoni risultati, comprovati dai risultati analitici sia degli enti di controllo, sia dei laboratori interni agli impianti. PRESIDENTE. Quanto avete speso complessivamente per queste rifunzionalizzazioni? CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Orientativamente 8 milioni di euro, che erano la dotazione finanziaria assegnata al commissario ai sensi della OPCM istitutiva, che prevedeva dei fondi per la gestione che ammontavano a 65 milioni di euro in dieci mesi (il commissario ne ha spesi molti di meno mensilmente) e un piccolo budget per interventi si manutenzione che avessero efficacia nel breve periodo. PRESIDENTE. Quindi il costo ordinario di gestione è di circa 6 milioni al mese? CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Era la previsione, ma in realtà l operato dalla struttura commissariale è stato tale che alla fine abbiamo ridotto questo costo previsto dalla regione a circa 4,1 milioni al mese. PRESIDENTE. Quindi 4,1 milioni al mese di spesa ordinaria per personale e gestione, e 8 milioni di investimento? CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Sì, più o meno.
4 4/9 PRESIDENTE. Era per avere un ordine di grandezza. CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Naturalmente la principale preoccupazione è che, se non si trova una immediata risoluzione a questo stallo, sia l operato a nostro modo di vedere buono della gestione commissariale, sia la conduzione dei depuratori possano subire gravissime ripercussioni, con le evidenti conseguenze sul piano ambientale che si possono temere. PRESIDENTE. Questo rischierebbe anche di inficiare i presupposti della gara straordinaria. Se in questi 3-4 mesi c è una gestione non controllata degli impianti di depurazione, il rischio è che possa inficiare alcuni presupposti della gara per 230 milioni di euro di lavori e circa 250 di gestione per 5 anni. CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Certamente è una condizione di grandissima criticità. PRESIDENTE. Però voi non avete avuto disposizioni di traghettare verso l ordinarietà la gestione? CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Non c è un soggetto che possa subentrare dal punto di vista ordinario. PAOLA NUGNES. Mi perdoni, ma viene messa in crisi non solo gestione futura, ma anche la gestione attuale perché, se non ci sono fondi per pagare gli operai, ci sarà un collasso della gestione se non si prendono provvedimenti. CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Quello che posso dire, visto che non mi occupo di questi aspetti di programmazione, è che il commissario è stato convocato venerdì dall assessore Bonavitacola e immagino che siano prossime delle decisioni, perché la situazione è insostenibile. Tra l altro, la vicenda passata di questi depuratori avrebbe dovuto insegnare, perché il momento di massima difficoltà nella loro gestione, quando il soggetto privato non era in grado di far fronte agli emolumenti del personale, una serie di agitazioni del personale mise in stato di blocco i depuratori con conseguenze facilmente immaginabili.
5 5/9 Il rischio che di fronte a un mancato riconoscimento degli emolumenti vi possano essere azioni di questo genere non è così lontano, noi abbiamo già ricevuto dalle organizzazioni sindacali una nota in cui dichiarano che, in mancanza di riscontri immediati, si riserveranno di fare tutte le iniziative consentite per difendere giustamente i diritti dei lavoratori. PRESIDENTE. Nella gestione ordinaria era previsto anche il costo per lo smaltimento dei fanghi, quindi tutta l operazione? CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Se lei si riferisce al piano economico-finanziario della gara PRESIDENTE. No, mi riferisco anche alla gestione ordinaria, perché presumo che i fanghi adesso verranno comunque prodotti, quindi è evidente che, se non ci sono i quattrini per poter andare avanti, questi fanghi si accumuleranno CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Noi abbiamo già avuto questo tipo di difficoltà, perché questa condizione di scarsa provvista finanziaria dura ormai da svariati mesi. In più di un occasione abbiamo avuto dagli appaltatori risultati aggiudicatari delle gare che abbiamo espletato, che quindi sono creditori del commissario sia decreti ingiuntivi che minacce di fermare il servizio se non si faceva fronte ai loro crediti, quindi abbiamo avuto delle condizioni di forte pressione da questo punto di vista. D altra parte un servizio viene espletato e quindi deve essere corrisposto quanto dovuto. PAOLA NUGNES. È una gestione pubblica, quindi non si può far riferimento a una gestione privata che deve far fronte con un proprio capitale alla gestione, quindi non ci sono i fondi CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Non abbiamo nessuno degli strumenti che a un soggetto privato in genere sono consentiti per far fronte a momenti di difficoltà della pubblica amministrazione, noi siamo direttamente pubblica amministrazione PRESIDENTE. Per capire se, oltre alle criticità ambientali della depurazione, ci potessero essere anche delle criticità ambientali nello smaltimento dei rifiuti.
6 CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Le due cose sono tra di loro collegate, nel senso che, se non porto via i fanghi, dopo un po il depuratore non va più. 6/9 STEFANO VIGNAROLI. Vorrei verificare se ho capito bene: erano previsti 6 milioni al mese per fare CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. No, 6,5 milioni. STEFANO VIGNAROLI. Per far funzionare questi 5 depuratori, voi ne avete spesi 4,1, quindi siete stati virtuosi, però i soldi sono finiti perché questa gestione temporanea si è prolungata CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. No, chiedo scusa, non è così: l ordinanza inizialmente aveva previsto una provvista finanziaria pensata per un arco di tempo che era quello inizialmente previsto per la durata del commissario, dall ottobre 2012 al marzo 2013, quindi si era fatto un conto di quale sarebbe stata la spesa. Questo conto era basato sul costo della precedente gestione affidata al soggetto privato che gestiva i depuratori. L ordinanza però prevede che per far fronte al costo della gestione ci si possa valere sui pagamenti della tariffa da parte degli enti tributari (comuni, soggetti privati) e, qualora questa provvista finanziaria non arrivi con le necessarie quantità e tempestività, con l impegno della regione a far fronte al delta che manca. La previsione di spesa mensile è basata su quella iniziale stima fatta perché l ordinanza OPCM, poi all atto pratico il commissario ha sensibilmente ridotto gli effettivi costi gestionali per il tramite dell espletamento di gare ad evidenza pubblica e di una serie di ottimizzazioni, quindi il costo da sostenere mensilmente è questo. A questo costo si deve far fronte o con quello che pagano i comuni e gli altri soggetti oppure agli emolumenti da parte della regione. La condizione tipica è che per una morosità da parte dei comuni molto vasta rispetto alla previsione di incasso da parte di questi enti che devono riconoscere quota parte della tariffa del ciclo idrico integrato la percentuale che effettivamente viene incassata è circa il 45 per cento della previsione. Questo delta STEFANO VIGNAROLI. Quindi è lì il nodo: gli introiti scarsi.
7 CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Questo delta deve essere coperto dalla regione. 7/9 STEFANO VIGNAROLI. Questa fase transitoria in attesa del bando di gara si è allungata perché la gara ha subito dei rallentamenti? Dov è il problema? CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Guardi, mi mette in difficoltà perché la gara è di competenza della regione, che si è avvalsa del Provveditorato alle opere pubbliche per il suo espletamento, quindi il reale iter e i tempi lunghi sono dipesi da questioni che non conosco nel dettaglio e su cui quindi preferisco non dire. PAOLA NUGNES. Quindi il nodo non è il passaggio dalla gestione commissariale del commissario delegato a quella regionale perché manca l ordinanza di chiusura, quindi non è un fatto di tipo amministrativo CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Questo è uno dei nodi, c è anche questo nodo. PAOLA NUGNES. Quindi non è che la regione si rifiuta di pagare perché non c è stato questo passaggio, ma è proprio un fatto finanziario CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Allo stato non vi è la chiusura della contabilità speciale, ma i costi della gestione commissariale regionale a far data dal 1 luglio sono stati coperti con i fondi disponibili sulla contabilità speciale, perché la delibera prevede comunque il subentro nei rapporti attivi e passivi della gestione commissariale rispetto a quelli del commissario delegato, quindi vi è una totale continuità, non è questo il punto. Questa è comunque una cosa urgente da fare, perché l ordinanza di chiusura consente di chiudere tutti i conti del commissario delegato. Tra l altro, noi abbiamo operato in maniera tale che al 1 luglio 2015 il commissario delegato fosse dal punto di vista finanziario in perfetto pareggio, quindi avrebbe «lasciato» alla gestione commissariale una condizione di totale pareggio, senza debiti.
8 PAOLA NUGNES. Sapevamo che le gare dovevano essere espletate entro il 31 dicembre A sua conoscenza in che stato sono, ce la faremo per dicembre? 8/9 CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Non lo so perché non me ne occupo, so che sono in una fase piuttosto avanzata stando alle informazioni parziali che abbiamo avuto, so che al momento stanno valutando l offerta tecnica delle varie ditte che hanno partecipato, quindi credo siano in uno stato di avanzamento discreto, ma di più non so. STEFANO VIGNAROLI. Non ho capito se questo pareggio finanziario di inizio e fine commissariamento lo stiate mantenendo, sia in previsione oppure no. CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Il commissario delegato matura una serie di impegni di spesa e, ancorché lavori per cassa e non per competenza, sa che deve incassare «x» euro dalla regione oppure dai comuni. Alla data del 30 giugno, quando chiude i propri conti, è in pareggio, per cui lascia alla subentrante gestione commissariale una condizione di pareggio per cui questa gestione parte in perfetto equilibrio. Questa è la condizione dal punto di vista teorico se fossero stati incassati i canoni così come previsto, ma, poiché questi canoni non sono stati incassati, questa è una condizione di bilancio ma non di cassa. PRESIDENTE. Tu lo segni, poi sono crediti esigibili, in teoria. CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Un altra cosa: il commissario non ha nella sua missione istitutiva l onere e il compito di fare la riscossione, ma si limita a incassare quanto la regione chiede ai vari soggetti obbligati, quindi non è possibile una qualche forma di riscossione coatta da parte del commissario. PRESIDENTE. Abbiamo capito quali sono le criticità, sulle questioni tecniche ci eravamo soffermati e poi ci ha mandato il materiale, quindi le chiediamo solo di tenerci aggiornati. Sarà nostro compito informarci rispetto alla regione anche prima di incontrarli ufficialmente, magari chiedendo anche tramite lettera come intenda procedere, però, se lei dovesse ravvisare criticità dal
9 punto di vista tecnico, le chiediamo fin d ora di segnalarcelo. Se arrivate a situazioni complesse (peraltro ci siete già) 9/9 CARLO VIPARELLI, Dirigente tecnico del Commissariato depurazione. Le ripeto: abbiamo questa convocazione venerdì, nella quale speriamo di avere qualche delucidazione. PRESIDENTE. Magari dopo ci sentiremo per capire come procedere in questa situazione. Nel ringraziare il nostro ospite dichiaro conclusa l audizione. L audizione termina alle
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