Stamina, ecco come gli scienziati combattono la pseudoscienza. Stamina, Elena Cattaneo: Bisogna prendere posizione contro la pseudoscienza

Documenti analoghi
Da dove nasce l idea dei video

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe

Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica. xiv legislatura disegni di legge e relazioni documenti

STUDI SU MATERIALE GENETICO

INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 26 novembre 2014

Test d ipotesi. Statistica e biometria. D. Bertacchi. Test d ipotesi

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.

Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS)

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

Relazione attività esercizio 2012

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA

NEWSLETTER N. 26 maggio 2014

Roberto Farnè Università di Bologna

LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020

ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI

Inaugurazione dell anno accademico Università degli studi di Brescia, 24 febbraio 2014

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE

La famiglia davanti all autismo

LA GRANDE BUFALA DELLA

Brand Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Introduzione

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

La Convenzione sui diritti dell infanzia

Telecom condannata dal Tribunale di Napoli al rientegro dei lavoratori interinali ex Tim

Jobs act: Poletti, lavoro flessibile costa più di stabile

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Salute: Lorenzin, non un costo ma opportunita' investimento

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

CONTRATTI ASSICURATIVI E LA MEDIAZIONE OBBLIGATORIA

Comitato Etico ASL Napoli 2 Nord (istituito con delibera n. 161 del 22/02/2010) STATUTO COMITATO ETICO ASL NAPOLI 2 NORD

Università per Stranieri di Siena Livello A2

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI

Esercizi su. Funzioni

La truffa si sta diffondendo dal Canada con velocità impressionante.

A Tutti i Dipendenti R.A.S. Amministrazione CFVA Enti Agenzie - Aziende Loro Sedi

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

TUMORI: PANCREAS, ITALIA ULTIMA IN UE PER TEMPI ACCESSO CURE

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

Professionisti e accesso ai fondi: una strada in salita la partita è aperta - ai rappresentanti delle professioni tocca ora convincere le Regioni

I libri di testo. Carlo Tarsitani

Sondaggio sull'esperienza dei pazienti in merito all'assistenza sanitaria di base [NAME OF OFFICE/CLINIC] SONDAGGIO SULL'ESPERIENZA DEI PAZIENTI

Nota della Uilca sul Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri l 1/4/2008 in attuazione della Legge delega 123/2007

CARTA DEI VALORI DI AREA

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare

nome classe data la repubblica, la costituzione Quanti voti ha ricevuto la monarchia? Quanti la repubblica?...

Bari - Il ruolo della donna oggi all interno degli organi decisionali tra diritti e opportunità

ECM in provincia di Bolzano. Il punto di vista dei medici. Dr Giulio Donazzan, Vicepresidente Ordine dei Medici Commissione Provinciale ECM

SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

MAGISTRATI: L ULTRACASTA

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TUTELA DELLA SALUTE

CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola)

Lo sfruttamento minorile

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

La Dignità. L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà

i dossier ALITALIA: PARLA IL MINISTRO LUPI ottobre 2013 a cura di Renato Brunetta

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

Riflessioni etiche e medico legali sulla tematica del fine vita

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50


Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità

Fattori di stress e bisogni della famiglia: il vissuto delle persone. familiari. Dai dati della Ricerca Fondazione Cesare Serono- CENSIS(2012)

Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano

LE SINGOLE AZIONI CIVILI: L AZIONE DI ACCERTAMENTO

SANITÀ: A FEBBRAIO SCIOPERI MEDICI FAMIGLIA FIMMG CONTRO MANOVRA

Aiutare a far riconoscere i propri diritti

1. Leggi il testo e indica se l affermazione è vera o falsa.

Come fare una scelta?

Il brevetto europeo unico per 25 Stati membri e' realta' Ipsoa.it. Tiziana Ianniello. (Risoluzione Parlamento europeo 11/12/2012)

Salvatore Salamone. Manuale d istruzione per. Coppie che. Scoppiano QUALCOSA SI PUÒ FARE! ... tutto sommato un libro d amore

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

Come si seleziona un fondo di investimento

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo di 6

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

IL CODICE UNICO DI PROGETTO (CUP) FAQ PER L AREA RICERCA

Information summary: La Gestione dei Reclami

PROPOSTA DI DELIBERA

Attività del Servizio Civile Nazionale Progetto Cure leggère... Lèggere cura! [2009/2010]

Haus der Musik 5000 Aarau

23/03/2012 Anna Perrone Presidente AID Brindisi Responsabile Coordinamento Regionale Puglia

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

ITALIANO PONTE TRA LE CULTURE NEL MEDITERRANEO

Amore in Paradiso. Capitolo I

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING

Transcript:

17 giugno 2014 17/06/14 Mattino Napoli L'uomo che cambiava i cuori «Una storia oltre il trapianto» Esposito Pasquale 16/06/14 Wired.it Stamina, ecco come gli scienziati combattono la pseudoscienza Anna Lisa Bonfranceschi 16/06/14 VanityFair.it Stamina, Cattaneo su Nature contro la pseudoscienza Jacopo Pasotti 16/06/14 MeteoWeb.eu Stamina, Elena Cattaneo: Bisogna prendere posizione contro la pseudoscienza F.F. 16/06/14 Le Scienze Scienza contro deregulation per le terapie a base di staminali 16/06/14 Regione Valle d'aosta Stamina: Cattaneo, 80 settimane di lavoro perse a combattere 16/06/14 Corriere della Sera / Salute Stamina, pronta la bozza di decreto per bloccare le infusioni a Brescia 16/06/14 Quotidianosanità.it / Lavoro e Professioni Se la magistratura sale in cattedra per fare scienza Massimo Valsecchi 16/06/14 QN / Fano il Resto del Carlino Stamina, gli avvocati di Pesaro difendono il Tribunale: "Intimidazioni da parte del Csm"

16/06/14 Ansa.it / Salute&Benessere Stamina: Ordine avvocati Pesaro contro Csm, 'intimidazione' 16/06/14 QN / Fano il Resto del Carlino Stamina, la mamma di Federico: "Dopo le infusioni sta meglio"

Lettori: n.d. Diffusione: n.d. Dir. Resp.: Alessandro Barbano 17-GIU-2014 da pag. 44

Lettori: n.d. Diffusione: n.d. Dir. Resp.: Alessandro Barbano 17-GIU-2014 da pag. 44

Stamina, ecco come gli scienziati combattono la pseudoscienza Elena Cattaneo e Gilberto Corbellini dalle pagine di Nature spiegano perché a volte è necessario abbandonare i laboratori e trasformarsi in investigatori contro la pseudoscienza Anna Lisa Bonfranceschi Pubblicato giugno 16, 2014 Dopo le dichiarazioni di Luca Pani, il direttore generale dell Aifa, che in esclusiva a Wired.it ha spiegato perché le istituzioni hanno fallito sul caso Stamina, a tornare sulla vicenda, dalle pagine della rivista Nature, sono la senatrice e scienziata Elena Cattaneo il bioeticista e storico della scienza Gilberto Corbellini. L intento però non è tanto quello di lanciare un appello contro la pseudoscienza come già fatto più volte in passato quanto piuttosto quello di raccontare come la si combatte, e cosa significa (in termini di costi personali) lasciare il bancone del proprio laboratorio per far sì che l evidenza delle prove, più che le emozioni e le false credenze, prevalgano in medicina, nell interesse in primo luogo dei pazienti. Per buona parte degli ultimi due anni, scrivono Cattaneo e Corbellini: noi e gli altri (in particolare gli specialisti delle cellule staminali Paolo Bianco e Michele De Luca) ci siamo espressi contro questi trattamenti. Abbiamo visto scaderci termini per il finanziamento di progetti e mancato a incontri professionali per impegnarci in questo. Abbiamo imparato ad applicare le nostre capacità investigative al di fuori delle nostre discipline, e abbiamo riconosciuto le abilità nell aiutare i non-scienziati a cogliere il valore delle prove, il rigore e la valutazione dei rischi. Il riferimento è al lavoro di investigatori fatto insieme a

De Luca e Bianco (che sullo stesso numero di Nature firma un commento sul rischio che si corre deregolamentando le terapie a base di cellule staminali) nel portare alla luce tutti i retroscena del caso Stamina (dai legami con la società farmaceutica Medestea alla burrascosa storia del brevetto). Lavoro che li ha portati (oltre a essere il bersaglio di pesanti attacchi da parte di Vannoni stesso) a esser visti in alcuni casi come coloro che volevano impedire l accesso dei bambini a trattamenti salvavita. Una battaglia quella contro la pseudoscienza (che gli scienziati vogliono ricordano sulle pagine della rivista) che è costata loro anche sul piano personale e lavorativo. Interviste, comunicazioni con i politici, con le associazioni di pazienti, le lecture sul caso, la stesura di dossier e appelli sulla vicenda Stamina, hanno tenuto lontano a lungo gli scienziati dai loro laboratori per spiegare la differenza tra credenze e fatti (dalle 60 alle 80 settimane, stimano). E c è stato spazio purtroppo anche per lettere di insulti, attacchi personali o alle istituzioni cui fanno riferimento. Ma i risultati, quasi delle vittorie si potrebbe ben dire, per tutto il lavoro fatto anche se la vicenda è tutt altro che chiusa, con i lavori del nuovo comitato appena cominciati non sono mancati. Il riconoscimento internazionale, a sostegno della legittimità della loro lotta come il premio ricevuto da Cattaneo, Bianco e De Luca per la battaglia a favore di un metodo di ricerca serio e rigoroso o ancora la posizione espressa recentemente dalla Corte Europea dei diritti dell uomo di Strasburgo che legittima lo stop alle cure - è arrivato, contribuendo anche, passo passo e a fatica a dare credibilità a loro, gli scienziati contro Stamina. Qualcosa che fa dire a Cattaneo e Corbellini che in fondo ne è valsa la pena (nella speranza che, alla luce soprattutto delle ultime vicende, l Italia metta presto fino a tutta la vicenda), e che questa lotta alla pseudoscienza fa parte anch essa del dovere di uno scienziato. La scienza, concludono i due su Nature: fa

affidamento sulle istituzioni pubbliche ed è fatta nell interesse pubblico- abbiamo il diritto di difenderle entrambe.

Stamina, Cattaneo su Nature contro la pseudoscienza La scienziata sulla prestigiosa rivista: «Il nostro è un Paese in cui si aspetta sempre che qualcuno compia un miracolo, nella politica, nella economia, e quindi anche nella salute» di Jacopo Pasotti Dalla penombra di un laboratorio tra alambicchi e supercomputer, la scienza oggi è scesa in piazza, raccontata nei media, entrata in politica, e cammina a braccetto con i pendolari sulla metrò. Lo sa Elena Cattaneo, senatrice a vita dal 2013. Unica donna del gruppo invitato a Palazzo Madama dal Presidente Napolitano, e professore ordinario di farmacologia alla Università di Milano. Cattaneo è una esperta mondiale in malattie neurodegenerative e cellule staminali. Da qualche anno è impegnata sul fronte del caso Stamina. Quando Vannoni ha cercato di ottenere che venisse coperta dal sistema sanitario pubblico Cattaneo (e con lei molti altri medici e ricercatori) si è resa conto che sul Paese incombeva una grossa minaccia. Vannoni non ha mai pubblicato ricerche scientifiche sulle proprie cure e si è rifiutato di condividere il metodo con la comunità scientifica. Per contrastare questa minaccia Cattaneo ha deciso di farsi sentire. Da un anno e mezzo Cattaneo è divisa tra ricerca e una intensa attività di informazione. «Durante gli ultimi 18 mesi è stata un'altalena tra speranze, delusioni, trionfi ed offese», scrive in un commento pubblicato oggi sulla

prestigiosa rivista Nature (il cui titolo parla chiaro: Prendere posizione contro la pseudoscienza). Tutto tempo sottratto alla ricerca, ma che merita di essere speso così. La comunità scientifica ha dichiarato che la terapia di Vannoni è inconsistente. Ora il metodo Stamina è stato anche bocciato dal ministero della Salute, e la sperimentazione è stata interrotta. Anche la Corte europea dei diritti dell uomo di Strasburgo si è espresso ed ha stabilito che le cure di Stamina sono illegittime. Anche se scienziati e legislatori sono d'accordo, il dibattito continua. La scienziata ha alcune idee su come ciò sia possibile: «Il nostro è un Paese in cui si aspetta sempre che qualcuno compia un miracolo, nella politica, nella economia, e quindi anche nella salute», dice. «Siamo anche un paese sempre all'ombra di una elezione ed i politici cercano il consenso popolare, e certi casi rischiano di renderti impopolare», aggiunge. Poi conclude dicendo: «Il livello di comprensione della scienza, e quindi della ricerca in ambito medico, è bassa", e questo apre varchi in cui la ciarlataneria si insinua facilmente e convince pazienti gravi ad affidarsi a cure fantasma». «Il nostro primo dovere è di essere onesti ed informare il malato», spiega ancora Cattaneo. Se per certe malattie non esistono ancora rimedi efficaci il medico e lo scienziato devono informare il paziente, e metterlo in guardia di fronte a falsi medici e ciarlatani. C è poi il problema della distanza che separa la scienza dalla politica. Da quando ha ricevuto l incarico in Senato Cattaneo si è resa conto che in Italia «c'è diffidenza tra scienziati e politici - dice - e questo è un peccato perchè

ambedue servono la società», e quindi propone una alleanza tra questi ed invita gli scienziati a non ritrarsi o nascondersi. «[Noi scienziati] dobbiamo essere capaci di parlare con ciascuno, indipendentemente dalla loro conoscenza scientifica, dal tassista al legislatore». La battaglia tra scienza (i cui risultati di studi e ricerche passano il vaglio della comunità scientifica che ne verifica la validità) e pseudoscienza (che bypassa ogni sperimentazione e scrutinio ed offre soluzioni nel migliori dei casi inutili, talvolta pericolose, spesso dannose, e comunque costose) non è una sola disputa culturale ma «è un impegno pubblico: la dimensione pubblica sostiene la vita di laboratorio», dice infine la scienziata.

Stamina, Elena Cattaneo: Bisogna prendere posizione contro la pseudoscienza lunedì 16 giugno 2014, di F.F. Ottanta settimane di lavoro in laboratorio perse nel nome dell evidenza scientifica, contro la pseudoscienza. Tanto è costata la battaglia anti-stamina alla scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo, e ai colleghi che con lei sono scesi in campo per bloccare il metodo proposto da Davide Vannoni. A raccontare in un commento pubblicato sulla rivista Nature i sacrifici e gli sforzi investiti per la causa sono la stessa Cattaneo, esperta di cellule staminali dell università Statale di Milano, e Gilberto Corbellini, storico della medicina dell università Sapienza di Roma. Giornate spese fino a tarda notte per mobilitare le istituzioni e informare stampa e politici, e come prezzo da pagare per essersi esposti anche lettere di minaccia e attacchi informatici. Ma a volte scrivono i ricercatori devono lasciare la comodità di laboratori e uffici per combattere affinché l evidenza scientifica prevalga. Bisogna prendere posizione contro la pseudoscienza, è il messaggio degli scienziati che si sono messi in gioco. Ognuno di noi calcolano Catteno e Corbellini ha sacrificato 60-80 settimane di laboratorio finora. Ma ne vale la pena.

Scienza contro deregulation per le terapie a base di staminali Le cellule staminali e più in generale tutta la cosiddetta medicina rigenerativa sono al centro di un dibattito in cui le ragioni del metodo scientifico per la verifica della sicurezza e dell'efficacia delle terapie si scontrano con la pretesa libertà di cura di chi vorrebbe una deregulation del settore, dietro cui si nascondono interessi commerciali enormi. Sul numero di Nature di questa settimana intervengono sul tema tre dei più fermi sostenitori del rigore scientifico, che si sono esposti in prima persona nelle vicende che hanno interessato di recente l'italia: Elena Cattaneo, Gilberto Corbellini e Paolo Bianco (red) Tre anni di show televisivi, inchieste giudiziarie, appelli degli scienziati: molti hanno seguito con partecipazione le vicende del caso Stamina e alla sperimentazione di cellule staminali per il trattamento di patologie quali la malattia di Parkinson, la distrofia muscolare e l'atrofia muscolare spinale. Ora che la Corte europea per i diritti dell'uomo ha sancito con una sentenza del 28 maggio scorso che ricorrere a una cura senza fondamento scientifico non può considerarsi un diritto, è giunto il momento di qualche riflessione su quanto accaduto: sulla rivista Nature prendono la parola in due articoli di commento alcuni degli scienziati che più hanno combattuto il cosiddetto "metodo Vannoni": Elena Cattaneo, direttrice del Centro per la ricerca sulle cellule staminali dell'università di Milano e senatrice a vita, Gilberto Corbellini, storico della medicina e bioeticista dell'università Sapienza di Roma e Paolo Bianco, ordinario di Anatomia patologica sempre della Sapienza di Roma. Nel primo articolo, Elena Cattaneo e Gilberto Corbellini ripercorrono la vicenda di Stamina, dall'inizio dell'operatività della Fondazione presso gli Ospedali Civili di Brescia, passando per l'avvio della sperimentazione clinica sui pazienti - costata alla sanità pubblica tre milioni di euro - arrivando alla nomina della Commissione di esperti, poi ricusata e ricomposta, che ha espresso parere negativo sui protocolli di cura. Pipetta in un disco di Petri: la ricerca sulle cellule staminali sta facendo progressi enormi, ma la validazione dei loro utilizzi terapeutici è ancora di là da venire ( Andrew Brookes/Corbis) Al di là della cronaca, che i lettori di Nature conoscono meno del pubblico italiano, Cattaneo e Corbellini tirano un bilancio del loro impegno, una crociata dagli alti costi personali, come la definiscono nell'articolo. Per i due studiosi si è trattato di 18 mesi in cui si sono succedute speranze e delusioni, successi e indignazioni, mesi passati a cercare di spiegare le ragioni del rigore scientifico contro quelle dell'emotività. Alla fine le ragioni del metodo scientifico hanno prevalso; grazie anche alla sentenza della Corte europea e l'indagine avviata dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato si può sperare che i trattamenti di dubbia efficacia vengano banditi dal nostro paese, con la raccomandazione a tutti gli scienziati a difendere il metodo scientifico e con esso l'interesse pubblico e le istituzioni.

Nel secondo articolo, Paolo Bianco, insieme al collega Duglas Sipp dell'istituto Riken di Kobe, in Giappone, allarga lo sguardo per cogliere i segni di un fenomeno che riguarda tutto il mondo. Da circa un decennio infatti, c'è chi chiede di allentare il rigore con cui vengono attualmente valutati i farmaci e in generale i trattamenti medici. La richiesta è particolarmente accentuata per le cellule staminali, soprattutto per quanto riguarda il trapianto autologo, e la cosiddetta medicina rigenerativa, chesecondo alcuni dovrebbero essere fuori dalla giurisdizione delle autorità regolatorie. Dal punto di vista legale, qualche problema in effetti esiste. Tribunali, scienziati, bioeticisti e clinici argomentano che i prodotti a base di cellule staminali dovrebbero essere considerati alla stregua di farmaci se sono oggetto di una lavorazione o se il loro comportamento terapeutico differisce da quello della loro collocazione originaria. Sul fronte opposto, gli alfieri della libertà di scelta ribattono che si tratta semplicemente di un trattamento medico e quindi non soggetto a un'approvazione formale. Il dibattito ha preso spesso le vie legali, e la Federal and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti si è trovata a sostenere davanti a una corte la propria autorità in materia. La pressione verso la deregulation del mercato delle terapie nasce anche dal fallimento dell'attuale modello di business nel produrre innovazione. Molte aziende non sono equipaggiate per sviluppare terapie basate sui progressi delle scienze biologiche entro i cinque anni circa richiesti dagli investitori: occorrono progetti con un impegno di tempo ben maggiore. Se da una parte dunque le agenzie regolatorie si trovano di fronte a una sfida sempre più complessa per la valutazione dell'efficacia delle terapie a base di staminali, gli Stati hanno bisogno di meccanismi più efficienti per supportare le innovazioni. Per questo, concludono Bianco e Sipp, la ricerca sulle cellule staminali potrà raggiungere il suo potenziale terapeutico solo se scienziati, medici, economisti e politici sapranno lavorare insieme. Se le staminali sono il futuro della medicina, come viene spesso ripetuto, occorre assicurare che i trattamenti siano sicuri ed efficaci.

Stamina: Cattaneo, 80 settimane di lavoro perse a combattere Su Nature scienziati raccontano difficoltà lotta 'pseudoscienza' - 16/06/2014 (ANSA) - MILANO, 16 GIU - Un anno e mezzo di lavoro in laboratorio perso: è questo il caro prezzo che i ricercatori come Elena Cattaneo hanno dovuto pagare per scendere in campo e combattere la loro battaglia contro Stamina in difesa del vero metodo scientifico. A raccontarlo è la stessa senatrice a vita sulla rivista Nature, in un articolo di commento pubblicato insieme a Gilberto Corbellini, storico della medicina all'università Sapienza di Roma. ''Gli ultimi 18 mesi sono stati come una montagna russa di speranza, disappunto, trionfo e indignazione'', scrivono Cattaneo e Corbellini ricordando tutte le tappe della ''crociata'' contro Vannoni combattuta insieme a colleghi come Paolo Bianco, direttore del Laboratorio cellule staminali dell'universita' Sapienza di Roma, e Michele De Luca, direttore del Centro di Medicina Rigenerativa 'Stefano Ferrari' dell'universita' di Modena e Reggio Emilia. Nell'articolo si ricordano tutti gli sforzi e i sacrifici fatti, come le nottate passate a ricostruire quanto di torbido si nascondeva dietro Vannoni per poi informarne la stampa e i politici, ma anche le lettere di minaccia e gli attacchi informatici subiti. ''Ciascuno di noi ha sacrificato dalle 60 alle 80 settimane di lavoro'', ''ma ne è valsa la pena''. Il caso Stamina è lo spunto anche per un altro articolo pubblicato su Nature da Paolo Bianco, fra i massimi esperti internazionali di staminali mesenchimali, e Doug Sipp, del Riken Center for Developmental Biology di Kobe, in Giappone. I due esperti affermano che le staminali vengono ormai usate come strumento per scardinare le norme che regolano l'immissione dei farmaci in commercio. Questa 'deregulation', a loro avviso, potrebbe causare gravi conseguenze: da un lato scoraggerebbe la ricerca di nuovi farmaci sempre più efficaci e sicuri, mentre dall'altro permetterebbe alle aziende di scaricare i costi della sperimentazione sui pazienti, che diventerebbero a tutti gli effetti delle cavie per trattamenti di dubbia qualità.(ansa).

Stamina, pronta la bozza di decreto per bloccare le infusioni a Brescia Ripetuti appelli sono stati lanciati al ministro della Salute Beatrice Lorenzin per un intervento che tolga dall impasse l azienda ospedaliera bresciana (Ansa) È pronta una bozza di decreto per sospendere le infusioni Stamina agli Spedali Civili di Brescia, da presentare in Consiglio dei ministri. Il testo potrebbe essere discusso in una delle prossime riunioni dell Esecutivo, sicuramente entro fine giugno. Si lavora dunque per la sospensione dei trattamenti, ripresi a Brescia a seguito di ordinanze giudiziarie. Ma la bozza del decreto, prima di andare in porto, andrà condivisa con tutta la compagine governativa. E sono in corso valutazioni sulla fattibilità del provvedimento, sui tempi e sui contenuti. Ripetuti appelli sono stati lanciati al ministro della Salute Beatrice Lorenzin per un intervento che tolga dall impasse l azienda ospedaliera bresciana, schiacciata tra inchieste contro il metodo proposto da Davide Vannoni e ordinanze di giudici che impongono le infusioni. Le infusioni a Federico Ultimo il caso del piccolo Federico Mezzina, bimbo di 3 anni e mezzo con il morbo di Krabbe, oggi all ottava infusione. L ordinanza che ha imposto la ripresa del trattamento ha chiamato in causa il vice presidente di Stamina Foundation, Marino Andolina, nelle vesti di ausiliario del giudice. E il medico triestino ha deciso di somministrare lui stesso l infusione a Brescia. A invocare un decreto per lo stop alle infusioni fino alla pronuncia del nuovo Comitato di esperti nominati dal ministero e al lavoro dalla scorsa settimana, è stato, fra gli altri, l assessore alla Salute della Regione Lombardia, Mario Mantovani. Ma più voci chiedono da tempo un intervento in questo senso: dai rappresentanti di associazioni e del mondo scientifico fino a esponenti politici. (Fonte: Adnkronos Salute) 16 giugno 2014

Se la magistratura sale in cattedra per fare scienza Il problema principale non è il numero di magistrati che impongono le loro opinioni in campo scientifico ma il fatto che il sistema di verifica e correzione di queste distorsioni sia inefficiente. Il problema più grave è il non funzionamento dell'organo di autogoverno della Magistratura 16 GIU - La lettura delle cronache giudiziarie delle ultime settimane induce a pensare che una parte non irrilevante della Magistratura sia impegnata ad erodere l'autorevolezza e il consenso rispetto allo strumento dell'autonomia garantitole dalla Costituzione di questo Paese. La Procura di Trani avvierà un indagine epidemiologica per verificare l eventuale correlazione fra autismo e vaccini. Sarà affidata a un pool di esperti (un medico legale, un neurologo e un neuropsichiatra infantile) anche a livello internazionale (La Stampa, 21 maggio 2014). La decisione della Procura di Trani segue la sentenza del Tribunale ordinario di Rimini (2012) che aveva "accertato" che tale relazione sussiste. Dato, invece, che tale relazione è insussistente come viene continuamente affermato da: Organizzazione Mondiale della Sanità, il Ministero della Salute, la rivista Lancet e da tutte le Società Scientifiche nazionali ed internazionali che si occupano di questo problema, quale arrogante senso di autosufficienza può indurre un magistrato a costituire una sua commissione tecnica di indagine? IL 22 aprile 2014 La procura di Torino ha chiuso le indagini su Stamina rinviando a giudizio 20 persone, tra cui Davide Vannoni, il presidente e inventore del cosiddetto metodo stamina, nonché il numero due della fondazione, Mario Andolina. Insieme a Vannoni e al suo vice, sono indagati anche Gianfranco Merizzi di Medestea, Ermanna Derelli, direttrice sanitaria degli Spedali Civili di Brescia e Carlo Tomino, responsabile dell ufficio sperimentazione clinica dell Agenzia italiana del farmaco perché, in un vasto arco di tempo pluriennale protrattosi dal novembre 2006 e ancora oggi pienamente in corso, a mezzo di idonee strutture radicate, e sulla base di mirati programmi attivati sin dall inizio a Torino, si associavano stabilmente tra loro allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti promuovendo, costituendo, organizzando l associazione. Negli atti della Procura si legge che non solo non ci sono stati miglioramenti nella salute dei pazienti sottoposti alla metodica Stamina di Davide Vannoni ma, anzi, si sono verificati eventi avversi in un numero significativo. E' sembrato, così, un atto di buon senso il fatto che Il Tribunale civile di Marsala (Trapani), il 27 maggio, abbia accolto il reclamo presentato dagli Spedali Civili di Brescia contro l'ordinanza del giudice Antonio Genna che lo scorso 15 aprile aveva disposto la ripresa dei trattamenti del metodo Stamina per un bambino marsalese di 2 anni, affetto da Sma, atrofia muscolare spinale. L'azienda ospedaliera aveva fatto ricorso contro la decisione del giudice e il Tribunale lo ha accolto. "A metà aprile eravamo in una situazione impraticabile - ricorda il direttore generale Ezio Belleri all'adnkronos Salute - con la biologa di Stamina assente e i nostri medici che avevano appena confermato la decisione di non praticare più le infusioni, almeno fino al responso del nuovo comitato scientifico nominato dal ministero della Salute e abbiamo deciso di impugnare l'ordinanza. Ora il

tribunale di Marsala ha accolto il nostro reclamo che non ha nulla di personale rispetto ai singoli pazienti, ma riguarda per noi l'applicazione delle regole". (Adnkronos Salute 27/05/2014) Non abbiamo avuto neanche il tempo di illuderci che questa ennesima vergogna fosse finita che il Tribunale di Ragusa, il 28 maggio, Sezione Lavoro ha intimato agli Spedali Civili di Brescia di individuare entro 5 giorni un medico che possa infondere col metodo Stamina una bambina di 2 anni ed otto mesi di Modica, colpita dal morbo di Niemann Pick. "Cinque giorni di tempo per lanciare una ricerca a tappeto - si legge nella ordinanza- fra Ordini dei medici, strutture sanitarie pubbliche ed enti di ricerca e trovare camici bianchi disposti a praticare le infusioni secondo il metodo Stamina". (AGI) Tanto perchè non sia possibile farci mancare niente, Il Tribunale collegiale di Pesaro (che già il 13 dicembre 2013 aveva accolto un reclamo dei genitori) ha nominato, il 5 giugno, Marino Andolina, braccio destro di Vannoni (e indagato dalla Procura di Torino) ausiliario esperto con l incarico di curare un bambino affetto dal morbo di Krabbe commissariando il Direttore Generale degli Spedali Civili di Brescia ed aggirando, così, il rifiuto dell ospedale di effettuare il trattamento Stamina. La senatrice Elena Cattaneo auspica l intervento del Consiglio Superiore della Magistratura o del ministro della Giustizia in merito parlando di un pericolosissimo inganno. Mi domando - rileva Elena Cattaneo - se magistrati che ordinano di trasfondere preparati di cui essi non conoscono il contenuto, i cui consulenti tecnici spesso sono i medesimi che hanno ritrattato le diagnosi sui pazienti quando interrogati dalla procura di Torino, non possano essere oggetto di un intervento di approfondimento del Consiglio Superiore della Magistratura o del Ministro della Giustizia. Sbagliare, come ci insegna Popper, è parte ineludibile dell'attività umana tanto è vero che Quello che chiamiamo il metodo scientifico consiste nell imparare sistematicamente dai nostri errori. Il problema principale che abbiamo non è il numero di magistrati che impongono le loro opinioni in campo scientifico (anche se anche questo è un problema sempre più rilevante dato si tratta non di alcune unità ma di diverse decine di giudici che hanno emesso ingiunzioni nei confronti degli Spedali civili di Brescia) ma che il sistema di verifica e correzione di queste distorsioni sia inefficiente. La vitalità di un sistema è proporzionata alla sua capacità di individuare gli errori che commette e alla velocità con cui li elimina. Un esagerata lentezza nell identificare prima e nell eliminare, poi, gli errori evidenziati è un segno certo di bassa qualità del sistema stesso. Segno ancor peggiore è quando lo stesso tipo di errore viene ripetuto sistematicamente nel tempo senza essere corretto. Il problema più grave, dunque, mi pare il non funzionamento dell'organo di autogoverno della Magistratura. A sostegno di questa affermazione ricordo che quello che sta succedendo con Stamina e con le sentenze su autismo e vaccini non è, purtroppo, nient'altro che quello che è già successo nel: - 1969, con il siero di Bonifacio a cura del dott. Elio Cappelli della nona sezione della pretura di Roma; - 1997\1998 con la cosiddetta Terapia Di Bella propugnata dal Dott.Madaro, Pretore di Maglie, successivamente transitato alla vita politica come Consigliere provinciale, per l Italia dei valori con la carica di Assessore al Mediterraneo con delega allo Sportello dei Diritti. I danni che queste indebite invasioni di campo comportano alla sanità pubblica (e più in generale al buon funzionamento del paese) sono pesanti.

Iniziative avvallate dalla Magistratura che generino l'illusione che ci siano terapie miracolose che la scienza ufficiale tiene nascoste alla popolazione truffano la parte più fragile della popolazione stessa. Iniziative avvallate dalla Magistratura che inducano l'opinione pubblica a credere in una inesistente relazione fra vaccinazioni ed autismo, creano colpevole disinformazione ed ostacolano lo sforzo del Servizio Sanitario Nazionale di tenere sotto controllo malattie pericolose come il morbillo o come la poliomielite da poco ricomparsa nel Mediterraneo. Massimo Valsecchi Direttore del Dipartimento di Prevenzione ULSS20 di Verona Componente del Collegio degli Operatori della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) 16 giugno 2014

Stamina, gli avvocati di Pesaro difendono il Tribunale: "Intimidazioni da parte del Csm" Anche la mamma di Federico ha stigmatizzato la mancanza di solidarietà da parte dell'associazione nazionale magistrati nei confronti del presidente del tribunale Perfetti che nominò commissario ad acta Andolina, indagato dalla procura di Torino per truffa e altro Fano, 16 giugno 2014 - La mamma del piccolo Federico Mezzina, il bimbo di 3 anni affetto dal morbo di Krabbe e sottoposto ad infusioni col metodo Stamina, ha parlato stamane nella sede dell'ordine degli avvocati di Pesaro. Lo ha fatto innanzitutto per dire che Federico dopo l'infusione sta meglio, muove una gambina, mangia e dorme. Poi Tiziana Massaro ha stigmatizzato la mancanza di solidarietà da parte dell'associazione nazionale magistrati nei confronti del presidente del tribunale Mario Perfetti che nominò commissario ad acta Marino Andolina, indagato dalla procura di Torino per truffa e altro. Andolina ha appena somministrato staminali Stamina al piccolo Federico all'interno dell'ospedale di Brescia. La mamma del bambino, Tiziana Massaro, parla dell'apertura di un fascicolo da parte del Csm sui magistrati pesaresi come "intimidazione" nei confronti di tutti gli altri tribunali italiani che potrebbero adottare la stessa strada nel nominare Andolina commissario ad acta per le infusioni di staminali. Si dice dispiaciuta di aver trascinato il presidente Perfetti in questa vicenda. Nello stesso momento, l'ordine degli avvocati attraverso il presidente Arturo Pardi ha parlato di un tribunale come quello di Pesaro che in pochi anni ha raggiunto livelli di eccellenza dando avvio anche al processo telematico. "Rammarica apprendere - dice l'avvocato Pardi - che il nostro tribunale, serio e operoso, sia esposto ad attacchi che sminuiscono il suo ruolo e la sua immagine. Per questo, gli avvocati ribadiscono la loro disapprovazione per l'atteggiamento intimidatorio che certa politica intende esercitare su decisioni giurisprudenziali assunte in assoluta autonomia, correttezza e approfondimento. Pur rispettando le diverse opinioni, e quindi anche quella della ricercatrice Elena Cattaneo, occorre ragionare da giuristi evitando qualsiasi strumentalizzazione. I diritto alla salute è costituzionalmente garantito, e a fronte di tale diritto si è riscontrato un ingiustificato e non consentito rifiuto da parte dei medici in particolare di quelli che hanno sempre collaborato, all'esecuzione del trattamento, ai controlli di sterilità e sicurezza delle cellule da infondere. L'assembla degli avvocati chiede rispetto per la decisione che riguarda la speranza di vita e il futuro di un bambino e si oppone ai tentativi di mettere in pregiudizio l'autonomia della magistratura".

Stamina: Ordine avvocati Pesaro contro Csm, 'intimidazione' Nuovo attacco scienziati su Nature, perso un anno e mezzo lavoro - Duro attacco dell'ordine degli avvocati di Pesaro al Csm: l'assemblea degli avvocati, insieme alla mamma del piccolo Federico, il bambino di Fano affetto dal morbo di Krabbe, si schierano infatti in difesa del Tribunale pesarese, che ha nominato Marino Andolina commissario per le infusioni con il metodo Stamina sul bimbo, e parlano di ''intimidazione'' da parte del Csm, ovvero intimidazioni ''che una certa parte politica intende esercitare su decisioni giurisprudenziali assunte in totale autonomia e correttezza''. Non accenna dunque a placarsi la polemica sul trattamento ideato da Davide Vannoni e sul via libera alle infusioni per il piccolo Federico, l'ultimo in ordine cronologico. E sempre oggi, gli scienziati hanno nuovamente attaccato Stamina raccontando sulla rivista Nature le loro difficoltà e sacrifici per portare avanti la lotta a sostegno del metodo scientifico. Sul fronte giuriudico, la mamma di Federico e l'ordine degli avvocati di Pesaro hanno definito la trasmissione degli atti alla prima commissione e alla procura generale della Cassazione, per l'apertura di un eventuale provvedimento disciplinare nei confronti del presidente del Tribunale Mario Perfetti e dei giudici a latere, ''un'intimidazione''. ''Mio figlio sta meglio'' ha detto la madre di Federico, annunciando che insieme ad altri familiari di pazienti in cura con il metodo Stamina presenterà una petizione popolare ''in difesa dell'indipendenza della magistratura''. Un documento scritto verrà trasmesso alla procura generale della Cassazione. ''Pur rispettando le diverse opinioni sul metodo Stamina, e quindi anche quella della ricercatrice Elena Cattaneo - ha osservato il presidente dell'ordine degli avvocati di Pesaro, Arturo Pardi - bisogna ragionare da giuristi, evitando qualsiasi strumentalizzazione.

Stamina, la mamma di Federico: "Dopo le infusioni sta meglio" Tiziana Massaro l'iniziativa, a nome di un Comitato di parenti e pazienti in lista d'attesa per Stamina, di aprire anche in provincia di Pesaro e Urbino una petizione popolare a difesa dell'indipendenza della magistratura Fano, 16 giugno 2014 - La mamma del piccolo Federico Mezzina, il bimbo di 3 anni affetto dal morbo di Krabbe e sottoposto ad infusioni col metodo Stamina, ha parlato stamane nella sede dell'ordine degli avvocati di Pesaro. Lo ha fatto innanzitutto per dire che Federico dopo l'infusione sta meglio, muove una gambina, mangia e dorme. Poi Tiziana Massaro ha stigmatizzato la mancanza di solidarietà da parte dell'associazione nazionale magistrati nei confronti del presidente del tribunale Mario Perfetti che nominò commissario ad acta Marino Andolina, indagato dalla procura di Torino per truffa e altro. La donna ha lanciato l'iniziativa, a nome di un Comitato di parenti e pazienti in lista d'attesa per Stamina, di aprire anche in provincia di Pesaro e Urbino una petizione popolare a difesa dell'indipendenza della magistratura che fino ad ora ha permesso a suo figlio Federico di proseguire le infusioni «vitali» con il metodo Stamina. Nello stesso momento, Tiziana Massaro, che è avvocatessa, intende inviare un documento alla Procura generale della Cassazione per denunciare "l'atteggiamento intimidatorio che certa parte politica intende esercitare su decisioni giurisprudenziali assunte in assoluta autonomia, correttezza, approfondimento e buon senso".