lo spazio digitale dell'architettura italiana
In copertina Disegno di Maurizio Unali Progetto grafico Giovanni Caffio Immagini fotografiche Le fotografie della mostra, salvo diversa indicazione riportata in didascalia, sono state realizzate da Antonella Salucci Web design Giovanni Caffio 2006 by Edizioni Kappa Via Silvio Benco 2-00177 Roma Tel. 06. 273903 Tutti i diritti riservati www.edizionikappa.com
lo spazio digitale dell architettura italiana idee, ricerche, scuole, mappa a cura di Maurizio Unali Roma, Casa dell'architettura 18 maggio - 11 giugno 2006
ARTESCIENZA SPAZIO DEFORMATO Roma, dal 18 maggio al 15 giugno 2006 FESTIVAL BIENNALE DI ARTE, SCIENZA E CULTURA CONTEMPORANEA mostre e architetture, cinema d autore, installazioni sonore d arte, performances, convegno, masterclass La mostra Lo spazio digitale dell architettura italiana rientra nelle manifestazioni promosse dal Festival ARTESCIENZA SPAZIO DEFORMATO www.artescienza.info/edi2006.htm nell ambito della sezione LO SPAZIO IN MOVIMENTO Ambienti virtuali estesi, Installazioni multimediali interattive, Architettura digitale Roma, Casa dell'architettura 18 maggio, 11 giugno 06. La sezione LO SPAZIO IN MOVIMENTO presenta due mostre: Algorithmic Revolution, curata dalla ZKM Centro per le Arti e Media di Karlsruhe (http://on1.zkm.de/zkm/), che propone un aggiornato e significativo panorama internazionale sui rapporti tra creatività e nuove tecnologie, nelle arti visive, nella musica, nel design e nell'architettura. Lo spazio digitale dell'architettura italiana (mostra 'in rete'), qui presentata
a cura di Maurizio Unali Direttore scientifico e artistico www.architetturadigitale.it Casa dell'architettura Ordine degli Architetti di Roma e Provincia Presidente Amedeo Schiattarella Coordinamento Guendalina Salimei Curatore tecnico mostra Luca Milan Addetto Stampa Paola Maugini Exhibit Design Allestimento mostra Web Design Giovanni Caffio Con il patrocinio di: Promozione Barbara Vella Segreteria Alessandra Ronchetti Media Partner: Società Acquario Romano Srl Presidente Renata Bizzotto
sommario ArteScienza 06 Introduzione L'architetto nell'era digitale Amedeo Schiattarella Presidente Casa dell'architettura e Ordine degli Architetti di Roma e Provincia Contaminazioni tra Arte e Scienza Michael Kahn Ackermann Direttore Goethe-Institut Italien Progetto ArteScienza Gabriela Oroz Direttrice dei Programmi Culturali Goethe-Institut Rom Spazio deformato Michelangelo Lupone Direttore artistico del Festival, CRM ArteScienza Spazio deformato Laura Bianchini Direttore responsabile del Festival, CRM Algorithmic revolution. Arte, architettura e scienza Peter Weibel Presidente e direttore artistico ZKM ZKM - Algorithmic revolution Christiane Riedel Vicepresidente ZKM 9 21 24 25 27 33 45 49 Lo spazio digitale dell architettura italiana Idee Ricerche Rappresentare lo spazio digitale dell architettura italiana Maurizio Unali Curatore scientifico e artistico della mostra Videointerviste Carmen Andriani, Massimiliano Fuksas, Michelangelo Lupone, Franco Purini, Livio Sacchi, Antonino Saggio Videoproiezioni a cura di image: 2A+P, "Bubblehouse" SPIN+, GROL, "House X_n" HOV, "Sea Tower" Id-lab, "The four Cs" Filippo Macelloni, "Torino, Porta Palazzo" Francesco Monaco, Simone Muscolino, "Yellow Fever" a cura di M. Unali: 2A+P, "GeographiCITY" embrio.net, "Foglie" IaN+, "Sportcity Hi Cat" Ma0, "Architectures on a thin line" Next, "MAV" nitro, "Inside nitro SPIN+, "Tray" 57 73 95 97 99 101 103 105 107 109 111 113 115 117 119 123
Scuole Università degli Studi "G. d'annunzio", Chieti-Pescara. Facoltà di Architettura Tra didattica e ricerca: videoproiezioni a cura di Carmen Andriani Metamorfosi: videoproiezioni a cura di Livio Sacchi, Maurizio Unali Laboratorio di Rappresentazione Digitale dell Architettura Politecnico di Milano, Facoltà del Design, Laboratorio V.P.R.M. Il disegno digitale di design Marco Gaiani Laboratorio Virtual Prototyping e Reverse Modeling a cura di Mauro Ceconello Università degli Studi di Roma "La Sapienza" Facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni" Mostra Terragni Futuro 06 Antonino Saggio Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Dipartimento R.A.D.A.AR. Facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni" Verso un archivio digitale dell Opera di Leonardo Savioli a cura di Piero Albisinni, Laura De Carlo Il modello digitale per l analisi di architetture d autore Piero Albisinni Video-architetture a cura di Laura De Carlo, Giorgio Testa Sulla modellazione digitale Laura De Carlo Le nuove frontiere del progetto di architettura Mario Docci Modelli interattivi esplorabili in rete Carlo Bianchini V.I.A. Virtual Interactive Architecture Riccardo Migliari Il Danteum di Terragni Gabriele Pierluisi HySpace 0.2 Graziano Mario Valenti Facoltà di Architettura "Valle Giulia". Corso di Laurea in Grafica e Progettazione Multimediale. Presidente: Roberto de Rubertis Estetiche del digitale Fabio Quici Facoltà di Ingegneria. Laboratorio di disegno dell Ambiente e dell Architettura. Responsabile: Cesare Cundari Esperienze di ricerca nel campo digitale Cesare Cundari Inarch Roma. Master di Architettura Digitale. Direttore scientifico: Marialuisa Palumbo Il Master di Architettura Digitale Marialuisa Palumbo 127 131 149 151 155 165 168 169 176 177 183 189 197 209 223 227 231 237 Mappa Net: Map Luigi Prestinenza Puglisi 241 247
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Introduzione Questa pubblicazione sintetizza gli esiti della mostra Lo spazio digitale dell architettura italiana svoltasi nell ambito di ArteScienza 06. ArteScienza è il festival biennale di arte, scienza e cultura contemporanea, promosso e co-prodotto dal Centro Ricerche Musicali-CRM di Roma (che ne cura la direzione artistica e l'organizzazione), dal Goethe-Institut in Rom, dal Centro per l'arte e la Tecnologia dei Media ZKM di Karlsruhe, dall'ordine degli Architetti di Roma e Provincia e dalla Casa dell'architettura di Roma. Il tema complessivo dell edizione 06 del festival è lo Spazio deformato, nelle sue infinite declinazioni e possibilità creative, tra arte e scienza, tra immaginazione e realtà, tra architettura e performance multimediale. Per narrare le molteplici articolazioni del tema (oltre alle innumerevoli iniziative che caratterizzano l'evento - cfr. il programma in www.artescienza.info), il festival è stato suddiviso in sei sezioni: Le mostre e le architetture LO SPAZIO IN MOVIMENTO Ambienti virtuali estesi, Installazioni multimediali interattive, Architettura digitale Il cinema d autore CINEFUTURO L immaginario cinematografico dopo il Film Le installazioni sonore d arte IL TEATRO DELL ASCOLTO Olofoni, Guide del suono Gli spettacoli MATERIA-SUONO-FORMA Installazioni, Performance, Concerti Il convegno SPAZIO DEFORMATO Presentazione teorica e rappresentazione di ARTESCIENZA La masterclass FORMAZIONE E DE-FORMAZIONE DELLO SPAZIO ACUSTICO E VISIVO Approfondimento degli studi sulla percezione nei campi collegati della visione e dell ascolto. 9
introduzione Alcune immagine della mostra Algorithmic Revolution curata da Peter Weibel, presidente dello ZKM. La sezione del festival allestita alla Casa dell Architettura, dal titolo Lo spazio in movimento, offre due selezioni di opere legate a doppio filo alla cultura digitale: Algorithmic revolution e Lo spazio digitale dell architettura italiana, oggetto di questa pubblicazione. La prima, dal nome Algorithmic revolution, curata da Peter Weibel (presidente dello ZKM), raccoglie una estesa e rappresentativa selezione di opere d'arte e di architettura multimediale dei maggiori autori internazionali, dei quali si ricordano Jeffrey Shaw, Michael Gleich, lo stesso Peter Weibl, Masaki Fujiata, Wolfgang Munch, Kiyoshi Furukawa per l'arte, e Greg Lynn, Kas Oosterhuis, R&Sie, Un Studio, decoi, Asymptote, Kolatan&MacDonald, Tom Kovac per l'architettura. Una selezione di tale autorevolezza può essere considerata, a ragione, un tentativo riuscito di storicizzazione dell'arte e dell'architettura multimediale che negli ultimi decenni ha traghettato la cultura contemporanea, in generale, e quella artistico-architettonica in particolare, nel nuovo millennio 1. Roma, Casa dell'architettura, 18 maggio, 11 giugno 06 10
La mostra da me curata, Lo spazio digitale dell architettura italiana, nel contesto complessivo del tema di ArteScienza 06 e in continuità culturale con l esposizione internazionale dello ZKM, si pone fra i principali obiettivi la rappresentazione, la sperimentazione, l'approfondimento e la divulgazione di alcuni aspetti dello spazio elaborativo Made in Italy, generato dall'incontro e dal dialogo tra cultura architettonica italiana e cultura digitale, nei vari aspetti multidisciplinari che ne derivano. In questo scenario, tra arte e scienza, la mostra intende tratteggiare alcune forme dello spazio digitale dell'architettura italiana, nel panorama globale del fenomeno e nei vari aspetti locali. In questo contesto si vuole innescare un processo critico-ideativo teso, da un lato, a sviluppare una mappa dello stato dell'arte (comunicare le idee dei protagonisti, esplorare gli studi e le ricerche elaborate e in corso, documentare il lavoro delle scuole), dall'altro, a stimolare ulteriori approfondimenti, promuovere opere, alimentare il dibattito e ipotizzare scenari futuri. Alcune immagine della mostra Lo spazio digitale dell architettura italiana curata da Maurizio Unali Roma, Casa dell'architettura, 18 maggio, 11 giugno 06 11
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In altre parole, crediamo nell'originale conformazione Made in Italy di uno spazio del progetto di architettura contemporaneo che si alimenta, in più modi, dell'identità culturale italiana e della carica propulsiva (ideale, utopica, visionaria, estetica, etica, retorica ) innescata dalla rivoluzione informatica. Considerata la vastità dell'argomento, valutate le molteplici declinazioni che il tema consente e, soprattutto, essendo un fenomeno tuttora in corso e dagli imprevedibili sviluppi, la mostra è pensata come un'opera aperta: laboratorio/osservatorio interattivo, di natura interdisciplinare, in cui sperimentare e confrontare idee; ambiente dinamico che innesca relazioni e genera elaborazioni; luogo informativo da consultare e implementare (collettivamente e connettivamente) nel tempo e nello spazio della rete. Queste riflessioni hanno ispirato l idea di rappresentazione della mostra, concepita per essere sviluppata e allestita all'interno dello spazio-tempo di un sito web. link Massimo Scolari. Schizzo (part.) dell'installazione per il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2004 www.architetturadigitale.it Una mostra in rete, dunque, che, durante il periodo del Festival ArteScienza '06 ha avuto una temporanea (prima) rappresentazione "analogica" alla Casa dell'architettura di Roma, per poi proseguire la sua strada nella libera ricerca di altre raffigurazioni. In questo processo di crescita itinerante il progetto è alimentato da nuovi e molteplici contenuti che ampliano, nelle dinamiche spazio-temporali di questa progressiva interazione, i significati e gli obiettivi culturali che hanno motivato l'iniziativa. 13
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Rimandando l approfondimento dei temi qui trattegiati ai saggi di seguito pubblicati, vorrei concludere queste note introduttive ricordando una particolare sensazione (una coincidenza?) che abbiamo avvertito e condiviso durante lo svolgimento della mostra. Nel periodo tra maggio e giugno 2006, oltre agli avvenimenti prima ricordati, si sono susseguiti a Roma almeno due eventi che, per le strane coincidenze della vita, disegnano affascinanti affinità. Un sorta di filo rosso che relaziona alcuni significativi episodi della storia della rappresentazione. È così per Gli ambienti del Gruppo T, in mostra presso la Galleria Nazionale d'arte Moderna e Contemporanea fino al 21 Maggio, che propone una retrospettiva tanto completa quanto di centrale importanza per lo sviluppo dell'arte multimediale non solo in Italia: dal Grande oggetto pneumatico. Ambiente a volume variabile (1960) alla Dilatazione spazio temporale di un percorso (1967), fino all'ambiente cronostatico (1974), le invenzioni rappresentative del Gruppo T (Milano 1959) - Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele De Vecchi, Grazia Varisco - hanno precorso molti degli ambienti immersivi e interattivi che negli ultimi quindici anni hanno riscosso grande successo dimostrando, ancora una volta, che l'ambiente culturale e artistico italiano è capace di esprimere idee innovative e originali. La prospettiva, come medium conformativo del pensiero, è invece l altra dimensione che abbiamo tratto dalla spettacolare mostra alle Scuderie del Quirinale su Antonello da Messina, la più completa antologica mai organizzata sullo straordinario pittore siciliano. L'uso intenso della prospettiva, nelle composizioni delle architetture quanto nella disposizione delle figure, è in Antonello il sistema per conformare lo spazio, per progettarlo, per definire i limiti dentro cui lo sguardo dell'osservatore, come quello dei soggetti ritratti, si muove. La prospettiva come modello comunicativo di una svolta epocale, il Rinascimento; una rivoluzione visiva che vede impegnati architetti e artisti, da Brunelleschi a Piero della Francesca, solo per citare alcuni dei principali autori. 15
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Questi eventi, che per quanto ci riguarda, fondano la loro esperienza sull idea di rappresentazione, evidenziano la multidisciplinarietà del tema e mostrano il contributo dell arte e della scienza italiana in questo particolare settore della creatività. Nel concetto di rappresentazione, sia nella dimensione analogica, sia in quella digitale, possiamo allora visualizzare il luogo dell incontro, del dialogo, della connessione tra arte e scienza 2. Ringrazio tutti coloro che, con la loro adesione, hanno reso possibile questo progetto. Maurizio Unali Curatore scientifico e artistico della mostra Lo spazio digitale dell architettura italiana Roma, Casa dell Architettura 18 maggio, 11 giugno 2006 Note 1 Interazione, multimedialità e multisensorialità sono gli elementi principali con cui gli autori hanno conformato le loro opere, e sono, al contempo, le condizioni minime per poter fruire le opere esposte: entrare nel Eve dome (2004) dello ZKM, dove il fruitore compie un viaggio visivo, una vera e propria esperienza visuale all'interno di un data-base di immagini e suoni campionati dalle televisioni e dalle radio satellitari di tutto il mondo, o interagire con Messa di voce (2003) di Levin, Lieberman, Blonk e La Barbara, ambiente interattivo nel quale è possibile "tracciare" la propria voce in tempo reale, o, perché no, giocare con Bubbles (2000) di Munch e Furugawa, è il modo diretto, istintivo, per comprendere il senso intrinseco della multimedialità, anche attraverso il suo carattere ludico, per giungere alla fruizione consapevole della spazialità digitale contemporanea. 2 Infine, attualizzando una virtuosa idea, ricordo che per capire dove stiamo andando è sempre necessario aver chiaro che una rivoluzione culturale, una svolta epocale, comprende un nuovo modello di rappresentazione es: Rinascimento -----------------------------------------------------------> Prospettiva E oggi? Anche se, ancora troppo vicini alla svolta epocale osservata la rivoluzione informatica possiamo alimentare il dibattito e azzardare: Liquid Modernity? --------------------------------------> Interattività multimendiale? Nelle pagine che seguono troveremo molteplici spunti, solleveremo dubbi, delineeremo ipotesi che, in relazione alle nostre storie, alimenteranno il dibattito. Ecco, allora, raggiunto il nostro obiettivo. 17