2. ASPETTI LEGISLATIVI Il legislatore ha risposto alla gravità di un siffatto fenomeno infortunistico con una trattazione specifica del problema nel corpus del d.lgs. 81/08, agli artt. 66 e 121 e all allegato IV. L art. 66 ( Lavori in ambienti sospetti di inquinamento ) prevede che sia vietato l accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri, senza che sia stata previamente accertata l assenza di pericolo per la vita e l integrità fisica dei lavoratori medesimi, ovvero senza previo risanamento dell atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei. Quando possa esservi dubbio sulla pericolosità dell atmosfera, i lavoratori devono essere legati con cintura di sicurezza, vigilati per tutta la durata del lavoro e, ove occorra, forniti di apparecchi di protezione. L art. 121 riprende e sottolinea l importanza di idonee misure contro i pericoli derivanti dalla presenza di gas o vapori tossici, asfissianti, infiammabili o esplosivi, nel caso di lavori entro pozzi, fogne, cunicoli, camini e fosse in genere, in rapporto alla natura geologica del terreno o alla vicinanza di fabbriche, depositi, raffinerie, stazioni di compressione e di decompressione, metanodotti e condutture di gas, che possono dar luogo ad infiltrazione di sostanze pericolose. In caso di presenza accertata o sospetta di gas tossici o asfissianti e ove non sia possibile assicurare una efficiente aerazione ed una completa bonifica, i lavoratori devono essere provvisti di idonei dispositivi di protezione individuale delle vie respiratore, ed essere muniti di idonei dispositivi di protezione individuale collegati ad un idoneo sistema di salvataggio, che deve essere tenuto all esterno dal personale addetto alla sorveglianza. Questo deve mantenersi in continuo collegamento con gli operai all interno ed essere in grado di sollevare prontamente all esterno il lavoratore colpito dai gas. Tuttavia, tenuto conto del verificarsi di gravi incidenti anche dopo l entrata in vigore del d.lgs. 81/08, proprio al fine di incidere positivamente sul fenomeno infortunistico, si è arrivati alla forte determinazione di dedicare un apposito decreto alla problematica, con il decreto del presidente della repubblica del 14/09/2011, n 177, entrato in vigore il 23/11/2011. Tale decreto si presenta come un regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati e definisce le linee generali di una strategia di contrasto agli infortuni connessi alle attività di tali luoghi di lavoro. Visto che numerosi incidenti mortali sono stati frutto di una insufficiente conoscenza dei rischi specifici e della carente dotazione di idonee procedure, attrezzature e DPI, e spesso hanno visto coinvolti i lavoratori di piccolissime imprese subappaltatrici, il decreto prevede che qualsiasi attività lavorativa nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati debba essere svolta unicamente da imprese o lavoratori autonomi qualificati: ciascuna impresa deve avere personale esperto, con esperienza almeno triennale nei lavori in ambienti confinati o sospetti di inquinamento, in misura non inferiore al 30% della forza lavoro e assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato ovvero anche con altre tipologie contrattuali o di appalto, a condizione, in questa seconda ipotesi, che i relativi contratti siano stati preventivamente certificati ai sensi del titolo VIII, capo I, del d.lgs. n. 276/03. Tale esperienza deve essere necessariamente in possesso dei lavoratori che svolgono le funzioni di preposto. Altri requisiti del d.p.r. 177/2011 di cui appare significativo dare evidenza prevedono: attività di informazione e formazione rivolta a tutto il personale, compreso il datore di lavoro se attivo, mirata alla conoscenza dei fattori di rischio e con verifica di apprendimento; possesso e relativo addestramento all uso di DPI, strumentazione, attrezzature di lavoro idonei alla prevenzione dei rischi specifici dell attività svolta; 130
Dalla valutazione alla gestione del rischio. Strategie per la salute e la sicurezza sul lavoro attività di addestramento per le procedure di sicurezza di tutto il personale impiegato nelle attività lavorative in ambienti confinati o sospetti di inquinamento compreso il datore di lavoro; nomina di un rappresentante del committente di lavoro, in possesso di adeguate competenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che abbia comunque svolto le attività di informazione, formazione e addestramento previste dal decreto stesso, che sia a conoscenza dei rischi presenti nei luoghi in cui si svolgono le attività lavorative, che vigili in funzione di indirizzo e coordinamento delle attività svolte dai lavoratori impiegati dalla impresa appaltatrice o dai lavoratori autonomi e per limitare il rischio da interferenza di tali lavorazioni con quelle del personale impiegato dal datore di lavoro committente. Dovrebbe inoltre essere escluso il ricorso a subappalti, se non autorizzati espressamente dal datore di lavoro committente e certificati ai sensi del titolo VIII, capo I, del d.lgs. n. 276/03. 3. L ATTIVITÀ DEL COMITATO 1 EX COMMISSIONE ART. 6 d.lgs. 81/08 Il Comitato 1 (Buone Prassi e Codici Etici) ha, tra le varie funzioni, quella di definire i criteri di accettazione e valutazione delle buone prassi ai fini della loro definitiva validazione da parte della Commissione consultiva, previa istruttoria tecnica realizzata dall Inail (ex art. 2, c. 1, lettera v). Nell ambito dei lavori in spazi confinati, il Comitato 1 ha già provveduto a valutare le buone prassi pervenute che, validate come buone prassi, possono costituire un modello di riferimento sia per la realizzazione di interventi migliorativi, che danno diritto allo sconto del premio assicurativo Inail ai sensi dell art. 24 del d.m. 12/12/2000 e s.m.i., sia per ottenere un bonus aggiuntivo per il raggiungimento del punteggio soglia nell ambito dei finanziamenti che Inail eroga ai sensi dell art.11 del d.lgs. 81/08 e s.m.i per progetti di prevenzione. Inoltre, per dare seguito a quanto previsto dal d.p.r. 277/11, nell ambito del Comitato 1 è stato realizzato il Manuale illustrato per i lavori in sicurezza negli ambienti sospetti di inquinamento o confinati ai sensi dell art. 3 comma 3 del d.p.r. 177/2011, frutto dell azione sinergica di Istituzioni (Ministero del Lavoro, Regioni, Inail) e Parti Sociali. Il manuale ha un impronta strettamente pratica e rappresenta i contenuti di una procedura di sicurezza, rivolta soprattutto a tutte quelle imprese, piccole e micro, che si occupano di bonifiche e/o manutenzione in ambienti confinati. Il manuale riporta di fatto i punti chiave da prendere in considerazione qualora ci si appresti a lavorare in un luogo sospetto di inquinamento o confinato, ossia il processo di analisi del rischio, la sorveglianza sanitaria, le procedure di lavoro e di emergenza, la formazione, informazione e l addestramento degli operatori. Allo scopo di rendere il manuale uno strumento pratico e reale, si è scelto di illustrare una storia tipo, da adattare alle diverse realtà lavorative. La storia è strutturata in modo tale da fornire le principali prassi da seguire nelle diverse fasi lavorative: scelta di imprese qualificate, valutazione dei rischi, affidamento dei lavori, organizzazione della squadra di lavoro. 4. IL SOSTEGNO INAIL ALLE AZIENDE PER LA PREVENZIONE Con un azione integrale e diversificata, l Inail da anni opera in prima linea per ridurre il grave fenomeno infortunistico connesso agli ambienti sospetti di inquinamento o confinati, mirando da una parte ad informare e formare per una reale crescita della cultura e della consapevolezza della sicurezza, dall altra a garantire il sostegno economico alle aziende per 131
interventi di prevenzione e miglioramento delle condizioni nei luoghi di lavoro quali gli incentivi economici ex art. 11 c. 5 del d.lgs. 81/08 e s.m.i e lo sconto del premio Inail ex art. 24 d.m. 12/12/2000 e s.m.i. 4.1 Incentivi economici L Inail da più di un decennio finanzia interventi di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza., attività prima avviata con i bandi 2002, 2004 e 2006, poi richiamata dal legislatore e istituzionalizzata con il d.lgs. 81/08, all art. 11 c.5. Con i bandi ex art. 11 c. 5, proprio a sottolineare l importanza della problematica e per incidere concretamente sui luoghi di lavoro, anche a livello strutturale e impiantistico, tra gli interventi oggetto di finanziamento sono stati fatti rientrare quelli relativi all eliminazione o riduzione del rischio nell ambito degli spazi confinati secondo quanto riportato nella Tabella 1. Tabella 1 Progetti ammessi al finanziamento in generale e nello specifico degli spazi confinati Tipologia intervento N. progetti ammessi nel 2011 N. progetti ammessi nel 2012 Progetti ammessi a finanziamento 3.579 2.559 Progetti relativi a interventi tecnici mirati all'eliminazione/riduzione dei fattori di rischio elencati nel bando 2.325 1.740 Di cui relativi a spazi confinati 52 24 4.1 Riduzione del premio INAIL per prevenzione: il modulo OT 24 Oltre ai finanziamenti per prevenzione, l Inail prevede la riduzione del premio di tariffa per le aziende che abbiano implementato interventi per migliorare le condizioni di igiene e sicurezza, che vanno oltre il mero adempimento di legge. Le imprese devono avere attuato, nell anno solare precedente a quello in cui si effettua la richiesta, un intervento particolarmente rilevante (SGSL, Responsabilità Sociale, altro) o avere effettuato più interventi fra quelli riportati nel modulo OT24. Fino al 2012, nella sezione dedicata alla formazione era previsto anche un intervento (E26) relativo a formazione/addestramento di tutti i lavoratori che avevano accesso ad ambienti con possibile presenza di atmosfere pericolose (Tabella 2). Tabella 2 Intervento E26 del Modulo OT24 2012 (formazione/addestramento per lavori in ambienti confinati) Anno Domande all INAIL per l intervento E26 2010 1.901 2011 2.254 2012 2.447 132
Dalla valutazione alla gestione del rischio. Strategie per la salute e la sicurezza sul lavoro Con la pubblicazione del d.p.r. 177/11 che ha reso obbligatori formazione e addestramento, a partire dal modulo OT24 del 2013, l intervento E26 è stato eliminato, in coerenza con lo spirito di riduzione del premio Inail. Tuttavia, sempre per incentivare l attività di prevenzione nell ambito dei lavori in spazi confinati, nel modulo OT24 è oggi possibile fare riferimento all intervento B10, secondo il quale l azienda: 1) può aver realizzato una nuova buona prassi per migliorare le condizioni di salute e sicurezza nel luogo di lavoro (ex art. 2 c. 1 lettera v del d.lgs. 81/08 e s.m.i) che è stata validata della Commissione consultiva Permanente ex art. 6 del d.lgs. 81/08 e s.m.i e pubblicata sul sito internet del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; 2) può aver realizzato interventi migliorativi delle condizioni di salute e sicurezza nel luogo di lavoro coerenti con almeno una delle buone prassi (ex art. 2 c. 1 lettera v del d.lgs. 81/08 e s.m.i) già presenti sul sito internet del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in quanto validate della Commissione consultiva Permanente ex art. 6 del d.lgs. 81/08 e s.m.i. Poiché sono già state validate dalla Commissione consultiva buone prassi riguardanti attività lavorative svolte in ambienti confinati, permane dunque la possibilità di ottenere uno sconto a seguito della realizzazione dell intervento B10. L Inail, pertanto, grazie all azione congiunta con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e con la Commissione consultiva, attraverso finanziamenti e sconti sul premio, sta portando avanti una forte e concreta azione di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza di quanti sono chiamati ad operare in spazi confinati o sospetti di inquinamento. 5. SVILUPPI E APPLICAZIONI FUTURE Allo stato sono ancora numerose le problematiche e diverse le condizioni al contorno che nascono nell esame di procedure di sicurezza degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati. L Inail nelle sue diverse componenti, di natura tecnica e di ricerca, sta studiando in seno al gruppo ambienti confinati alcune nuove soluzioni tecnologiche, fra cui quelle connesse al problema del passo d uomo - zona di accesso all ambiente confinato. Tali studi hanno portato alla proposta di una ricerca per lo studio di eventuali nuove soluzioni tecnologiche e procedurali, che possano prevedere anche l utilizzo di telecamere a circuito chiuso, robot o altri dispositivi appositamente progettati per evitare l ingresso dell operatore all interno dell ambiente confinato, con l obiettivo di ridurre solo ad alcuni casi limite l accesso del lavoratore alle aree di lavoro pericolose. Verranno contestualmente implementate, per diversi settori e ambienti di lavoro, apposite soluzioni organizzative e procedurali volte a ridurre al minimo i rischi per gli operatori interessati. Gli obiettivi operativi comprendono soprattutto la progettazione di un simulatore di ambiente confinato e/o sospetto di inquinamento che consenta di sviluppare, oltre a quanto sopra, anche lo studio di innovative e adeguate tecniche di recupero degli operatori infortunati coinvolti. Questo con l intento di perseguire i dettami del d.p.r. 177/11, e quindi essere attori principali anche nell attività di formazione, informazione e addestramento del personale, con particolare riguardo a modalità funzionali, soprattutto per le piccole e medie imprese. Si intende peraltro costituire, a valle dell attività tecnica e di ricerca, una banca dati a carattere internazionale dove verranno inseriti dati quali ad esempio: tipo di ambiente, prodotti contenuti, soggetti coinvolti e loro qualifica, iter che ha portato all evento incidentale, possibili soluzioni; il tutto utilizzando la rete web e con possibilità di scaricare informazioni, procedure di sicurezza, checklist anche su sistemi smartphone. 133
6. CONCLUSIONI Per fronteggiare problemi di salute e sicurezza caratterizzati da una certa complessità quali quelli relativi ai lavori svolti in spazi confinati, risulta indispensabile un approccio sistemico che preveda la piena cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti: legislatore, istituzioni, aziende, lavoratori, esperti. Occorrono norme rigorose, efficaci e chiaramente applicabili, ma queste non avrebbero i risultati attesi senza una reale percezione e conoscenza dei rischi da parte dei lavoratori (anche attraverso specifici percorsi di formazione/addestramento), adeguate procedure di lavoro e di emergenza, idonei DPI e attrezzature. Nello svolgimento della propria mission, Inail, Polo della salute e sicurezza del sistema Paese, offre un reale sostegno economico alle aziende, incoraggiandole ad effettuare interventi per un reale e concreto miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro, sviluppando contestualmente soluzioni tecniche ed organizzative sempre più avanzate, mirate a elevare gli standard di vita lavorativa e, nello specifico, ad abbattere il rischio infortunistico del settore. BIBLIOGRAFIA Manuale illustrato per lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati ai sensi dell art. 3 comma 3 del d.p.r. 177/2011. Comitato 1 Commissione consultiva ex art. 6 d.lgs. 81/08. 134