Al Ministro della Sanità. Al Ministro dell'istruzione. Al Direttore Generale Delle Professioni Sanitarie. Al Dott. Claudio Costa Regione Veneto



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Associazione delle Professioni Infermieristiche e Tecniche operatore socio sanitario (oss) - infermieri generici psichiatrici puericultrici infermieri extracomunitari ota asss adest - osa Sede sociale via Motta Santa 44 Fondotoce 28924 Verbania tel 0323 496081 fax 0323 406882 cell. 3387491756 E-mail migep2001@libero.it Al Ministro della Sanità Al Ministro dell'istruzione Al Direttore Generale Delle Professioni Sanitarie Al Dott. Claudio Costa Regione Veneto Al Dott. Franco Nardi Regione Toscana Al Coordinamento delle Regioni Agli Assessori Regionali Agli Assessori alla Formazione Ai Direttori Generali delle Regioni Ai Presidenti Delle Regioni Al Dott. Saverio Proia Ministero della Salute A Tutti Presidenti e a tutti i Componenti delle Commissioni Sanità Regionali Oggetto: attestati falsi OSS richiesta di sospensiva della formazione OSS Come noto, l Accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2001 stabilisce che la formazione dell operatore socio sanitario è di competenza delle Regioni e delle Province autonome che provvedono alla organizzazione dei corsi. Le differenze esistenti da Regione a Regione in ordine ai sistemi di formazione adottati purtroppo contribuito ad alimentare i casi, ormai noti nelle cronache giudiziarie, di attestati falsi.

Oltre a quanto sopra, si registra un grande scompiglio con riferimento al sistema formativo adottato in Regione Emilia Romagna, denominato Sistema Regionale di Certificazione delle competenze (SRFC). Detto sistema permette alle persone di formalizzare e certificare le competenze acquisite non solo in esito a percorsi di formazione, ma anche attraverso l'esperienza lavorativa e di volontariato. Al termine del percorso viene rilasciato un certificato di competenze/qualifica. Tuttavia, il sistema adottato dalla Regione Emilia Romagna si è presto rivelato critico, stante l utilizzo improprio da parte delle strutture formative autorizzate dalla stessa Regione Emilia Romagna. Accadeva infatti che gli enti autorizzati dalla Regione Emilia Romagna ad erogare servizi SRFC in materia socio sanitaria, attraverso protocolli di collaborazione con istituti di altre Regioni, pubblicizzano la possibilità di acquisire l attesto OSS presso la Regione Emilia Romagna senza che effettivamente l operazione fosse autorizzata o trascurando di evidenziare i requisiti stessi per accedere al Servizio Regionale. Sconvolgenti sono le dichiarazioni di molti corsisti che hanno dovuto anche pagare o falsificare dichiarazioni per acquisire i requisiti chiesti dalla Determinazione Regionale n.438/12 della Regione Emilia Romagna. Su segnalazione sia del Migep ed intervento dei Nas, la Regione Emilia Romagna ha dovuto bloccare al 31 dicembre 2012 tutti gli esami provvedendo a comunicare che ci sono Corsi che costano migliaia di euro e che promettono un futuro da Operatore socio sanitario ma che essendo realizzati da enti non autorizzati dalla Pubblica amministrazione, in realtà non daranno la qualifica alle persone che li frequentano. A fronte delle numerose segnalazioni pervenute, l Assessorato regionale alla formazione ritiene opportuna una precisazione che la Regione Emilia- Romagna a seguito delle segnalazioni ricevute ha precisato che la qualifica di Operatore socio sanitario si può conseguire solo con la frequenza di corsi realizzati da enti. I cittadini interessati possono richiedere agli Enti o alla stessa Regione il documento che attesta l'attività ed autorizza il soggetto formativo a svolgerla. Lasciando migliaia di corsisti a piedi. Tant'è che la Regione Emilia-Romagna ha dovuto provvedere nuovamente bloccare al 22 luglio 2013 gli esami e il Servizio di Formalizzazione e Certificazione delle competenze (SRFC). Purtroppo si è constato che esiste un'emorragia di formazione difficile da fermare quando libera e fuori da ogni controllo. Molti di questi enti non avendo più la possibilità di far accedere gli studenti agli esami, attraverso accordi privati con altri enti della regione Emilia Romagna e enti di altre regioni (Lombardia - Molise - Umbria - Abruzzo - Campania - Marche) cercano di superare i criteri dettate dalla regione Emilia e dall'accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2001 in barba alla legge quadro nazionale n 845/78 sostenendo una truffa all'istituzione e alla cultura Italiana mettendo a rischio la salute del cittadino. Molti di corsisti, convinti di avere acquisito un titolo con validità a livello nazionale e Europeo, si sono trovati invece con un certificato non riconosciuto da altre Regioni.

Il certificato rilasciato al termine del percorso SRFC è denominato certificato di competenze. Ebbene, detto certificato, attesta solo il possesso di alcune delle competenze specifiche della qualifica di O.S.S. Accade quindi che molti operatori, dopo aver acquisito il certificato di competenze/qualifica, si trovino a non poter partecipare a concorsi pubblici. Detto fenomeno reso ancor più grave anche dall aumento dei casi di rilascio di attestati OSS falsi. Basti ricordare il caso dell associazione Asnoss di Napoli e dei circa 700 attestati OSS sequestrati in tutta Italia a firma del Ministero della salute e di oltre 100 attestati di OSA con il timbro della regione Campania. Non si tratta di un fenomeno isolato. Vicende simili sono oggetto di inchiesta anche in altre Regioni tra, Campania, Basilicata, Calabria di oltre 350 operatori OSS che operano da 6 anni in strutture assistenziali con attestati completamente falsi rilasciati da enti formativi. Inoltre si rileva attestati OSS rilasciati nella Regione Lombardia che riportano il logo regionale della regione Lombardia di convalida falso e le firme falsificate di funzionari con timbri di enti formativi simile agli originali o a dirittura attestati completamente comprati senza aver mai fatto un ora di corso. La stessa cosa si rileva nella Regione Sicilia. Altre regioni che sono coinvolte in questo meccanismo di attestati Fast Food, Toscana, Veneto, Piemonte, Lazio, Liguria, Sardegna, Puglia, Friuli Venezia Giulia. si parla di oltre 27 mila oss con attestati non spendibili. oltre 80 mila oss disoccupati oltre 200 mila oss formati e di un numero imprecisato di attestati falsi E se non bastasse quanto sopra, a rendere la situazione ormai fuori controllo, addirittura molti istituti ed enti formativi privati promuovo corsi per O.S.S. on line, con rilascio di titoli che non sono di certo equiparabili all attestato di qualifica O.S.S. Inoltre ci viene segnalato che la formazione acquisita dai corsisti tramite questi Istituti sia lacunosa: corsi di 3 o 5 mesi, o di 620-500 - 280 ore in luogo delle 1000 ore. Come funziona? Non interessa la qualità della formazione, o di non aver frequentato per intero il corso, o di non aver effettuato lo stage, o di non aver firmato registri di presenza, i corsi vengono organizzati e promossi a scopo speculativo e di lucro. A seguito dei dati pervenuti dalle varie regioni si rilevano comportamenti disomogenei nella effettuazione della formazione oss, si è rilevato che nelle regioni in cui esistono le delibere per effettuare corsi oss le stesse non vengono prese in considerazione. Inoltre la formazione trasmessa per competenza alle Province non ha avuto una adeguata programmazione trasformando di fatto le agenzie formative in fabbriche di produzione di corsi oss. Lo stesso Coordinamento delle Regioni ha preso atto di non aver alcuno spazio operativo in quanto metodologie lavorative completamente differenti. Le stesse Regioni hanno confermato di non avere compiti istituzionali di vigilanza sugli Enti di formazione.

La Fabbrica di attestati falsi un business notevole che ha generato un numero imprecisato di operatori che addirittura avrebbero sostenuto un finto esame finale alla presenza di finti ispettori esaminatori al termine del quale gli viene rilasciato un attestato professionale di Oss. Ritenevamo che l'obiettivo della formazione era quello di disciplinare un settore importante per la sanità, dando opportune risposte alle nuove esigenze al cittadino tramite la formazione di un personale operante nella rete dei servizi socio sanitari. Ma ci rendiamo conto che l'organizzazione dei corsi non tiene conto del reale fabbisogno di tali figure professionali e del criterio di formazione che viene adottata. L'esigenza era di mettere ordine in questo settore dove nel passato, in assenza di regole certe, erano state create false aspettative attraverso l'organizzazione di corsi per l'ottenimento di qualifiche spesso non riconducibili a profili professionali previsti dal sistema sanitario. cuole e/o istituti sul vostro territorio.inoltre con deliberazione di Giunta Regionale n. 1038/2013 si è chiuso in data 23 luglio 2013 il bando che prevedeva il Servizio di Formalizzazione e Certificazione delle competenze (SRFC) sull'oss rivolto alle persone con esperienza lavorativa comprovata, anche provenienti da altre regioni.sono state accettate e si stanno concludendo le istruttorie relative agli elenchi di domande che i nostri enti di formazione, relativamente al servizio di SRFC, hanno presentato entro il 22 luglio u.s. Quindi il suddetto servizio è sospeso e non è quindi possibile recarsi c/o la ns. Regione per certificare le competenze sull'oss"chi ha dei dubbi chiamate il megep 3387491756Sulla base di quanto è emerso; la Scrivente come componente del tavolo relativi alle professioni sanitarie e tecniche che esso rappresenta ed in particolare al tavolo tecnico Ministero Regioni sul ruolo, funzioni, formazione e programmazione del fabbisogno dell operatore socio sanitario, chiede: Di riaprire urgentemente il tavolo Ministero - Regioni sull'oss, Di sospendere la formazione OSS in tutte le regioni e rivedere il sistema formativo, Che Si faccia piena luce sul caso, sul quale si sta mettendo a rischio l utenza. Molti di costoro sono vincitori di concorso, Di effettuare una ricognizione degli operatori socio sanitari costituendo un elenco anagrafico, Di riorganizzazione la validità degli attestati conseguiti con brevi percorsi formativi sotto la supervisione della Regione, Si propone di istituire un programma di formazione OSS di due anni attraverso un istituto professionale come previsto nei stati Europei (istituto tecnico sanitario o istituto socio sanitario) specializzato per le professioni sanitarie e sociale. cordialmente Verbania 11 ottobre 2013

Federazione migep Angelo Minghetti si allegano attestati falsi