MACCHINE UTENSILI Impianti di aspirazione localizzata



Documenti analoghi
IMPIANTI DI VENTILAZIONE

VERNICIAtura Impianti di aspirazione localizzata (scheda di approfondimento)

Bonifica dei fumi di stampaggio

3. Igiene del lavoro 6. Impianti di ventilazione e aspirazione localizzata

AGENTI CHIMICI. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA SALDATURA A cura di : Mariacristina Mazzari e Claudio Arcari

EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI DI ASPIRAZIONE DEGLI INQUINANTI

Caratteristiche degli impianti di aspirazione a servizio delle lavorazioni del legno

Impianti di propulsione navale

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

Lavorazione: GOFFRATURA

RIPARI DI PROTEZIONE TIPI E CRITERI DI SCELTA

Impianti di ventilazione

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

Progetto degli impianti di aspirazione

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

MOVIMENTO DI GAS (ARIA)

Per poter operare su un grande varietà di pezzi, la gamma delle macchine granigliatrici/sabbiatrici/pallinatrici disponibili è molto ampia.

Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori

Tecnologia degli impianti di aspirazione e ventilazione Tipologie di sorgenti e variabili di progetto

ebook Linee guida sul locale batterie Seguici su:

LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE

Requisiti di sicurezza per i dispositivi di protezione immateriali presenti sulle presse (barriere fotoelettriche)

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

ASPIRAZIONE LOCALIZZATA. L'aspirazione ideale per gli usi industriali.

Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento

Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione

Miglioramenti Energetici Solare Termico. Aslam Magenta - Ing. Mauro Mazzucchelli Anno Scolastico

INSONORIZZAZIONE LINEA PRODUZIONE CARTONE ONDULATO

Recuperatore di Calore

Scheda tecnica. Plafoni filtranti a soffitto a flusso verticale. Aghito Tecnologie ALTA TECNOLOGIA OSPEDALIERA. advanced air diffusion

AIR FILTRATION AIR FILTRATION

Sistemi di bonifica dell ambiente

Impianti per il trasferimento di energia

LE VALVOLE TERMOSTATICHE

Sistemi di Protezione e Coordinamento. Impianti Elettrici in BT. Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali:

PALI CON COSTIPAMENTO LATERALE FDP

Isola robotizzata D.Lgs. 81/08 All. V e VI, DPR 459/96 All. I, UNI EN ISO 10218:2006

Criteri di scelta: Tipo di inquinamento che si può sviluppare. Tipo di locale o ambiente in cui viene collocata la cappa

Caratteristiche progettuali e gestionali del sistema di aspirazione di un forno elettrico in Lombardia

SOFFIATORI NILA GLI ATTIVATORI DI TIRAGGIO E ANTIVENTO PER CAMINI A LEGNA

MASAJA - MASAJA INOX DESCRIZIONE PER CAPITOLATO DIMENSIONI MASAJA / MASAJA INOX

Raffrescatori evaporativi: la nuova frontiera dell aria fresca. Raffrescatori fissi Raffrescatori portatili Noleggio raffrescatori

PREMESSA STATO DELL ARTE CRITICITA RISCONTRATE .COSE DA FARE

SCHEDA TECNICA DUPLEX EC.UI 175 Cod ORIZZONTALE DUPLEX EC.UI 175 Cod VERTICALE

Estratto Norma UNI-CTI 8065 del 06/1989

Sistemi Elettrici }BT }AT

condizioni per la posa su massetto riscaldante

Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3)

Essiccatori ad adsorbimento rigenerati a caldo

Guida pratica per il rilievo misure delle finestre e delle portefinestre

POLITECNICO DI TORINO

RISCHIO FISICO - RUMORE Prevenzione

DIFFUSORI METALLICI FORATI

LINEE GUIDA PER LA SCELTA DELLE CAPPE CHIMICHE e dei SISTEMI DI ASPIRAZIONE

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED

VENTILAZIONE DEI LOCALI PER LA COMBUSTIONE. By C. Perissinotto

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento

Dimensionamento di un ADDUTTORE

Soluzioni per il risparmio idrico per i WC

Gruppi frigoriferi HF/TH/ZH

Le soluzioni tecnologiche per l efficienza energetica dell involucro

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

Oggi finalmente la tecnologia ci permette di realizzare impianti, che consentono di non doversi più preoccupare del rischio di incendio.

Caratteristiche. Caratteristiche. Applicazioni

Progettazione interdisciplinare

106 electrolux rex cappe highlights. Nuove cappe arredo

Via Umani 1/A ANCONA. Autore Bianchelli Fausto Consulente Tecnico. CNA Tecno quality s.r.l. INTRODUZIONE

Sistema. per EVITARE la formazione di MUFFE da condensa rispettando la classe A. DANI System s.a.s. ELEMENTI DEL SISTEMA

I rischi infortunistici alla luce del D. Lgs.. 81/08 e del metodo standardizzato per la valutazione dei rischi. Dott.

Consultare le avvertenze di rischio e i consigli per la sicurezza durante le operazioni di travaso.

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione

Proponente: GIOSUE FEOLA TEL

Lo stoccaggio dei materiali può avvenire sia a terra si su apposite attrezzature: gli scaffali.

Produzione di carte impregnate e di laminati plastici profili di esposizione a formaldeide, criticità e soluzioni

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

PALO tipo SP VANTAGGI minima quantità di materiale di risulta Ridotto consumo di calcestruzzo

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO

Impianti di propulsione navale

FEASR - Programma di Sviluppo Rurale

ELIMINAZIONE HCFC: IMPATTO SUI SISTEMI D'ARIA CONDIZIONATA E REFRIGERAZIONE OPERANTI CON L'R22

Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI

Recuperatori di calore serie DRU. Unità di recupero calore per ventilazione meccanica controllata Serie DRU

CASI DI STUDIO e ANALISI TECNOLOGICA DELLE VARIABILITA

Le molle. Costruzione di Macchine 2 Prof. Stefano Beretta Chiara Colombo

Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra

Diffusori ad effetto elicoidale ad alette fisse KDA-DAQ

Ogni batteria genera, come descritto dalla normativa vigente CEI EN class , un flusso di

NORME UNI (revisione 2006)

Macchine per lo spandimento di concimi granulati

L efficienza energetica dei condizionatori d aria da quest anno ha nuove direttive.

regolatorie- proposte

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA

RISCHI IGIENICO SANITARI NELLE PISCINE : NUOVE PROSPETTIVE E CRITICITA

Indice. Ventilazione Standard

CFL vs LED... Veniamo al punto.

Gruppo Stevan Elevatori Via Enrico Fermi 9, Settimo di Pescantina (VR)

Progetto grafico:

Certificazione Energetica

Transcript:

MACCHINE UTENSILI Impianti di aspirazione localizzata 3.6.6.4 (scheda di approfondimento)

MACCHINE UTENSILI impianti di aspirazione localizzata Sulle macchine che utilizzano oli minerali interi sono necessari impianti di aspirazione localizzata aventi caratteristiche minime ben definite. Per le macchine che utilizzano oli emulsionati e sintetici, la decisione sulle caratteristiche dell impianto di aspirazione da installare va presa caso per caso. Gli impianti di aspirazione localizzata dovranno avere caratteristiche tali da garantire maggiore efficacia per i tipi di oli che contengono particolari additivi o sostanze ad elevata tossicità riconosciuta (ad es. nitrosamine, fenoli, ecc.) o per lavorazioni che producono grandi quantità di nebbie aerodisperse (con velocità e temperature elevate). Lo scopo principale di un impianto di aspirazione localizzata sulle macchine utensili è quello di ridurre l esposizione dei lavoratori alle nebbie d olio nonchè di ridurre la concentrazione delle stesse nell ambiente di lavoro. Caratteristiche degli impianti Gli impianti di aspirazione localizzata nelle lavorazioni alle macchine utensili, con produzione di nebbie d olio, devono essere posti il più vicino possibile alla sorgente e conformati in modo da racchiuderla il più possibile. Possono essere di due tipi: - cappe avvolgenti; - cappe esterne. Cappe avvolgenti (dette anche cappe chiuse, a inviluppo, cabine) Racchiudono completamente la sorgente e mantengono gli inquinanti all interno della cappa, rendendo estremamente difficile qualsiasi dispersione all esterno. Questo tipo di cappa è da privilegiare ogni qualvolta sia tecnicamente possibile il suo utilizzo. Le portate necessarie sono generalmente ridotte in quanto l impianto deve mantenere in depressione la zona protetta senza avere necessità di creare velocità di cattura elevate; occorre comunque che le superfici aperte siano ridotte al minimo e che nelle loro sezioni siano garantite le velocità di captazione ritenute necessarie. La schermatura completa delle zone di lavorazione, laddove è possibile, è da preferire in quanto può contribuire contemporaneamente: - a segregare le zone di lavorazione per motivi di sicurezza; - a racchiudere la sorgente di emissione degli inquinanti aerodispersi; - a ridurre la propagazione del rumore; - a evitare lo spargimento di spruzzi dei fluidi lubro-refrigeranti e il loro contatto con gli operatori nonchè la proiezione di trucioli o pezzi. La schermatura avvolgente può riguardare tutta la macchina o unicamente la zona dove avviene l emissione delle nebbie d olio (ad es. zona di lavorazione dell utensile). Le cappe avvolgenti si dividono in: - schermature completamente chiuse; - schermature con aperture.

Cappe avvolgenti con schermature completamente chiuse Sono costituite da schermi fissi e mobili e sono prive di aperture; consentono portate ridotte. Portata: Q = 10.000 20.000 * Sf (m 3 /h) ; ove Sf : superficie fessure (m 2 ) Velocità dell aria nelle fessure (da garantire): Vf = 2,8 5,6 m/s. Solitamente risultano portate dell ordine di 300-700 m 3 /h (salvaguardando i valori di velocità dell aria nelle fessure). È opportuno minimizzare, possibilmente, le superfici aperte verso il basso. Depressione interna alla cappa rispetto all ambiente di lavoro: Δp = 20 50 Pa ( 2 5 mm H 2 O) In presenza di un elevato numero di macchine utensili, un metodo per realizzare una sostanziale economia energetica consiste nell introdurre all interno della schermatura aria nuova proveniente direttamente dall esterno: l aria estratta dall impianto non è presa dall ambiente di lavoro eccetto che durante il tempo in cui lo schermo rimane aperto (ad es. per il carico-scarico pezzo). ventilatore l aria ambiente è aspirata solo a schermo aperto schermo scorrevole raccordo l aria esterna è aspirata solo a schermo chiuso presa d aria a temperatura esterna serrande permettono di ottenere la depressione voluta

Cappe avvolgenti con schermature con aperture Schermature con aperture limitate e ben definite con rapporto: Sa = < 0,2 Ss (Sa = superficie delle aperture con schermi chiusi). (Ss = superficie della sezione interna alla schermatura perpendicolare al flusso dell aria). schermo trasparente trappola per truccioli Portata: Q = 5.000 10.000 * S (m 3 /h); ove S: superficie aperta + superficie fessure (m 2 ) Velocità dell aria all interno della schermatura: Vs < 0,3 0,6 m/s. Velocità dell aria nelle aperture: Va = 1,4 2,8 m/s. La velocità di captazione può anche essere superiore in funzione della velocità e delle traiettorie con cui gli inquinanti attraversano tali aperture.

Schermature con aperture notevoli e non ben definite con rapporto: Sa = > 0,2 Ss (Sa = superficie delle aperture con schermi chiusi). (Ss = superficie della sezione interna alla schermatura perpendicolare al flusso dell aria). Portata: Q = 3.600 5.400 * S (m 3 /h); ove S : superficie aperta (m 2 ) Velocità dell aria all interno della schermatura: Vs > 0,2 m/s. Velocità dell aria nelle aperture: Va = 1,0 1,5 m/s. La velocità di captazione può anche essere superiore in funzione della velocità e delle traiettorie con cui gli inquinanti attraversano tali aperture. Se la velocità di emissione degli inquinanti è molto elevata, e tale da rendere insufficiente la velocità di captazione attraverso le aperture, questo tipo di cappa non è idonea; va quindi ridotto il valore di Sa/Ss fino ad ottenere i valori di velocità necessari per la captazione oppure deve essere utilizzato un altro tipo di cappa. CAPPE ESTERNE (dette anche cappe a induzione) Non racchiudono la sorgente ma sono poste, in genere, superiormente o lateralmente alle zone di emissione dell inquinante e, creando una depressione, inducono l aria inquinata a dirigersi verso la cappa. Questo tipo di cappa potrà essere utilizzato solo quando sia impossibile o difficoltoso l utilizzo di cappe avvolgenti. Essendo la sorgente di emissione dell inquinante esterna alla cappa, è molto importante determinare la velocità di captazione necessaria a far entrare l aria inquinata nella cappa. I criteri fondamentali con cui devono essere progettate le cappe sono i seguenti: - La cappa deve essere posizionata il più vicino possibile al punto di emissione, utilizzando al meglio i movimenti dell aria e tenendo conto delle turbolenze provocate dal pezzo in movimento. - Le correnti d aria che possono disturbare la captazione devono essere il più possibile ridotte con schermi. - La flangiatura delle cappe consente di ridurre la portata necessaria.

Si definisce la velocità di captazione alla sorgente: Fluidi lubro-refrigeranti rilasciati a bassa pressione alta pressione Velocità di captazione alla sorgente Vc = 1,0 2,5 (m/s) Vc = 2,5 5,0 (m/s) La scelta della velocità di captazione deve in entrambi i casi essere operata in funzione: - della posizione superiore o laterale della cappa rispetto alla sorgente; - della direzione e delle velocità di emissione dell inquinante; - dei differenti fattori di generazione delle nebbie (proprietà e temperatura del fluido, velocità di rotazione, ecc.); - del posizionamento della cappa rispetto al punto di emissione; - dell esistenza di correnti d aria interferenti e della loro velocità. Una volta definita la geometria della cappa e adottando la velocità di captazione ritenuta necessaria, si può calcolare la portata d aria necessaria. Portata necessaria per diverse tipologie di cappe (vedi 3.6.5.1.B) Per ridurre la portata, in caso di presenza di correnti d aria che ostacolino la captazione o creino turbolenze nella zona di emissione degli inquinanti, è prima di tutto preferibile, piuttosto che aumentare la velocità di captazione (e quindi la portata), inserire schermi che proteggano tale zona e riducano l effetto di tali correnti. RICIRCOLO DELL ARIA Il ricircolo dell aria consiste nella captazione, nella depurazione e nella reimmissione nell ambiente confinato di aria in origine inquinata. Negli ambienti industriali il ricircolo può essere ammissibile solo per limitati e selezionati processi o lavorazioni. Il ricircolo non è mai ammesso quando nell aria inquinata siano presenti sostanze cancerogene o sospette cancerogene o allergizzanti per le quali non sono configurabili livelli di soglia. Nel caso delle lavorazioni alle macchine utensili, l applicazione degli schemi decisionali dall A.C.G.I.H., porta alle seguenti conclusioni: essendovi presenza negli inquinanti di componenti altamente tossici e con sufficiente evidenza di effetti cancerogeni sull uomo, il ricircolo non è ammesso, quindi l impianto di aspirazione localizzata dovrà espellere all esterno, previa depurazione se necessaria, gli inquinanti convogliati. REINTEGRO DELL ARIA ESTRATTA La portata d aria estratta deve essere reintegrata da una pari portata d aria esterna, riscaldata durante la stagione fredda, ben distribuita nell ambiente in modo da agevolare la captazione degli inquinanti e da non creare correnti d aria interferenti o contrarie alla captazione oppure fastidiose per i lavoratori. In generale la portata d aria immessa, comprensiva della portata degli apparecchi di riscaldamento, dovrà essere almeno pari alla portata d aria estratta da tutti gli impianti di ventilazione. Le prese dell aria esterna per il reintegro dovranno essere poste lontano dalle emissioni inquinate degli impianti di aspirazione localizzata.