DM 26.6.2015: DECRETO REQUISITI MINIMI Esterni: aggetti orizzontali e verticali, edificio frontale che influenza area di captazione Allegato 1 Appendice A Area solare equivalente estiva E intesa come sommatoria delle aree equivalenti estive di tutti i componenti vetrati. Si evidenzia l importanza degli schermi Legato ai dati climatici che ha al numeratore Irr media del mese più soleggiato (località edificio) e al denominatore Irr media annuale sul piano orizzontale (località Roma perché ha latitudine intermedia) 1
DM 26.6.2015: DECRETO REQUISITI MINIMI Nuova costruzione, ristrutturazioni importanti di primo livello e ristrutturazioni importanti di secondo livello Miglioramento delle prestazioni estive: Al fine di limitare i fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e di contenere la temperatura interna degli ambienti, nonché di limitare il surriscaldamento a scala urbana, per le strutture di copertura degli edifici e obbligatoria la verifica dell efficacia, in termini di rapporto costi-benefici, dell utilizzo di: materiali di finitura ad elevata riflettanza solare (maggiore di 0,65 per le coperture piane e maggiore di 0,3 per le coperture a falda) tecnologie di climatizzazione passiva (ventilazione, copertura a verde ) 2
IRRADIANZA SPETTRALE Relatrice: arch. Ph.D Concetta Marino 3 SPETTRO SOLARE CURVA SENSIBILITA OCCHIO COMPONENTE EDILIZIO OPACO SPETTRO DI EMISSIONE CORPI A TEMPERATURA AMBIENTE τ (λ) + α (λ) + ρ (λ) = 1 α (λ) = Ԑ (λ) IR SOLARE INVISIBILE NIR FIR LUNGHEZZA D ONDA COMPONENTE OPACO τ (λ) = 0 A λ α (λ) + ρ (λ) = 1 SCAMBIO TERMICO IN PARETE Q inv = U A (T i - T e ) Q est,sol = f (U, A, C W, T sole-aria,t i ) T sole-aria = T e + (α sol I/h lim-e ) (ε inf ΔR/h lim-e ) Forte dipendenza da α, ρ, ε dei componenti edilizi ASHRAE T e = temperatura esterna (K) I = irradianza solare (W/m 2 ) α sol = fattore di assorbimento solare (-) ε inf = emissività nell infrarosso (-) ΔR = diff. tra potere emissivo corpo nero a T e e irradianza ad onda lunga (W/m 2 ) h lim-e = coefficiente liminare di scambio termico (W/m 2 K) Cw è la capacità termica delle pareti (J/K)
DM 26.6.2015: DECRETO REQUISITI MINIMI Ristrutturazioni importanti di secondo livello e riqualificazione energetica (per le parti dell involucro su cui si interviene) Requisiti per gli interventi sull involucro edilizio: requisiti di U max dei componenti opachi e trasparenti dell involucro edilizio verifica a condensa interstiziale e rischio di formazione di muffe delle per pareti opache che separano gli ambienti riscaldati dall esterno requisiti su trasmittanza termica periodica e/o su massa superficiale (come il caso di nuova costruzione) requisiti sul fattore di trasmissione solare totale dei componenti vetrati (g gl+sh ) incremento del 30% del limite U max da rispettare nel caso di intervento con cappotto interno o insufflaggio in intercapedine inoltre, nel caso di impianto termico non a servizio di singola unità immobiliare residenziale o assimilata, obbligo di installazione di valvole termostatiche, o di un altro sistema di termoregolazione per singolo ambiente o per singola unità immobiliare, assistita da compensazione climatica del generatore. Solo Ristrutturazioni importanti di secondo livello - il coefficiente globale di scambio termico per trasmissione per unità di superficie disperdente (H T ), determinato per l intera porzione dell involucro oggetto dell intervento (parete verticale, copertura, solaio, serramenti, ecc.), comprensiva di tutti i componenti (anche quelli non modificati!), deve risultare inferiore al valore limite di legge, per tutte le categorie di edifici. 4
DM 26.6.2015: DECRETO REQUISITI MINIMI Riqualificazione degli impianti tecnici Obbligo di diagnosi energetica per impianti di riscaldamento di potenza termica nominale del generatore maggiore o uguale a 100 kw Nuova installazione di impianti di riscaldamento in edifici esistenti, o ristrutturazione degli impianti: a) calcolo dell efficienza media stagionale dell impianto di riscaldamento e verifica che essa sia superiore al valore limite dell edificio di riferimento; b) installazione di sistemi di regolazione per singolo ambiente o per singola unità immobiliare, oltre alla regolazione climatica; c) nel caso di impianti a servizio di più unità immobiliari, installazione di un sistema di contabilizzazione del calore, che permetta la ripartizione dei consumi per singola unità immobiliare. Nel caso di sostituzione di generatori di calore: a) i nuovi generatori di calore devono avere un rendimento termico utile nominale non inferiore ai valori limite riportati nel Decreto. b) le nuove pompe di calore elettriche o a gas devono avere un coefficiente di prestazione (COP) non inferiore ai valori limite riportati nel Decreto; c) nel caso di installazione di generatore con potenza nominale al focolare maggiore di oltre il 10% rispetto al valore preesistente, l aumento di potenza deve essere motivato con la verifica dimensionale dell impianto di riscaldamento effettuata secondo la norma UNI EN 12831; d) nel caso di installazione di generatori di calore in impianti a servizio di più unità immobiliari, o di edifici adibiti a uso non residenziale, devono essere presenti un sistema di regolazione per singolo ambiente o per singola unità immobiliare, oltre alla regolazione climatica, ed un sistema di contabilizzazione. 5
DM 26.6.2015: DECRETO REQUISITI MINIMI DM 26.6.2015 Requisiti minimi Climatizzazione estiva Nel caso di nuova installazione di impianti di climatizzazione estiva in edifici esistenti, o ristrutturazione degli stessi, o di sostituzione delle macchine frigorifere: a) calcolo dell efficienza globale media stagionale dell impianto di climatizzazione estiva e verifica che essa sia superiore al valore limite valutato in base ai valori delle efficienze fornite per l edificio di riferimento (valori tabellati); b) installazione, ove tecnicamente possibile, di sistemi di regolazione per singolo ambiente e, nel caso di impianti a servizio di più unità immobiliari, di un sistema di contabilizzazione del calore, che permetta la ripartizione dei consumi per singola unità immobiliare. 6
DM 26.6.2015: DECRETO REQUISITI MINIMI DM 26.6.2015 Requisiti minimi Climatizzazione estiva Nel caso di sostituzione di macchine frigorifere: a) le nuove macchine frigorifere elettriche o a gas, con potenza utile nominale maggiore di 12 kw, devono avere un indice di efficienza energetica non inferiore ai valori riportati nel Decreto; b) nel caso di installazione di macchine frigorifere a servizio di più unità immobiliari, o di edifici adibiti a uso non residenziale, devono essere presenti un sistema di regolazione per singolo ambiente o per singola unità immobiliare ed un sistema di contabilizzazione (diretta o indiretta del calore) che permetta la ripartizione dei consumi per singola unità immobiliare. 7
DM 26.6.2015: DECRETO REQUISITI MINIMI DM 26.6.2015 Requisiti minimi Riqualificazione di impianti di ventilazione e di illuminazione Nel caso di nuova installazione, sostituzione o riqualificazione di impianti di ventilazione, i nuovi apparecchi devono rispettare i requisiti minimi definiti dai regolamenti comunitari emanati ai sensi delle Direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE. I nuovi apparecchi devono avere almeno le stesse caratteristiche tecnicofunzionali di quelli sostituiti e permettere il rispetto dei requisiti normativi di impianto previsti dalle norme UNI e CEI vigenti. 8
nzeb
INIZIATIVA DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER COINVOLGERE ATTIVAMENTE LE CITTà EUROPEE NELLA STRATEGIA DELLA SOSTENIBILITà ENERGETICA ED AMBIENTALE.
Il Patto dei sindaci è il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali che si impegnano volontariamente ad aumentare l'efficienza energetica e l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l'obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020.
DM 26.6.2015 PATTO DEI Requisiti SINDACI: minimi I NUMERI
Relatrice: arch. Ph.D Concetta Marino 26 REFERENCE BUILDING La normativa sul risparmio energetico in edilizia, attualmente è oggetto di una progressiva trasformazione, causata dalla necessità di stabilire valori di riferimento (benchmark) per valutare le prestazioni energetiche e stimare i costi energetici del sistema edificio-impianto analizzato. Usualmente si tende a confrontare la richiesta energetica dell edificio oggetto di studio con quelli di letteratura, che difficilmente rispondono sia alle condizioni climatiche che alle caratteristiche termiche/energetiche degli edifici localizzati nel nostro Paese. Con il Regolamento delegato n. 244/2012, ciascuno stato è chiamato a definire gli edifici di riferimento, uno per gli edifici ex novo ed almeno due per gli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazione completa, per le seguenti categorie: 1) abitazioni monofamiliari; 2) condomini di appartamenti e multifamiliari; 3) edifici adibiti a uffici.
Relatrice: arch. Ph.D Concetta Marino 27 L EDIFICIO DI RIFERIMENTO Corgnati et al. individuano tre modelli di edificio di riferimento: 1. Example Building: modello di edificio fittizio definito da esperti del settore con l ausilio di appositi manuali di progettazione e documenti normativi; 2. Real Building: edificio realmente esistente, rappresentativo di una specifica categoria di edifici in funzione dell epoca di costruzione e della dimensione (caratteristiche pari a quelle medie del campione di edifici, come emerso dalle analisi statistiche); 3. Theoretical Building: edificio di tipo virtuale, definito attraverso dati di base statistica. Con lo scopo di studiare l applicabilità dei nzebs, il Building Perfomance Institute Europe (BPIE) ha introdotto due edifici di riferimento per gli edifici ex-novo, rientranti negli Example Buildings, simulati in tre città (Madrid, Copenhagen e Stoccarda).
Relatrice: arch. Ph.D Concetta Marino 28 Prof. Mazzarella ANCE
Relatrice: arch. Ph.D Concetta Marino 29 Il progetto Intelligent Energy Europe EPISCOPE (2013-2016), successivamente al progetto TABULA (2009-2012), ha lo scopo di contribuire al monitoraggio, all'ottimizzazione dei processi di riqualificazione energetica ed al risparmio energetico effettivo nel parco immobiliare nazionale. Il progetto Typology approach for building stock energy assessment (Approccio tipologico per la valutazione energetica del parco immobiliare, TABULA) ha individuato le tipologie edilizie residenziali di 13 paesi, tra cui l Italia. I risultati principali del progetto TABULA sono i seguenti: struttura della tipologia edilizia/impiantistica: tale struttura considera i diversi tipi di costruzione diffusi nel paese; dati tipologico-dimensionali; parametri termo-fisici dei componenti d involucro; prestazioni degli impianti termici; distribuzione statistica dei diversi tipi di edificio ed impianto nel parco edilizio nazionale; TABULA PROJECT possibili interventi di risparmio energetico, distinti in due livelli, tipico e avanzato ; webtool delle tipologie edilizie: i dati relativi alla tipologie edilizie sono pubblicati attraverso uno speciale Webtool delle tipologie edilizie. Per ciascun Paese, la tipologia nazionale è rappresentata con una matrice di fotografie degli edifici-tipo, considerando il periodo di costruzione e le dimensioni dell edificio. Per ogni tipo di edificio sono riportate le informazioni relative a: distribuzione statistica, impianti termici tipici e prestazioni energetiche medie. È riportato anche il potenziale risparmio energetico e la conseguente riduzione dell emissione di biossido di carbonio. Ogni tipologia edilizia è caratterizzata da dimensioni, fattori di forma, proprietà termo-fisiche, efficienza degli impianti di riscaldamento ed altri indicatori energetici.
Relatrice: arch. Ph.D Concetta Marino 30
Relatrice: arch. Ph.D Concetta Marino 31
Relatrice: arch. Ph.D Concetta Marino 32
Relatrice: arch. Ph.D Concetta Marino 33
LIVELLO 1 di prestazioni energetiche
LIVELLO 2 di prestazioni energetiche
LIVELLO 3 di prestazioni energetiche