PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

Documenti analoghi
PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N. 668 in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N. 53 in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

Nota introduttiva al progetto oggetto di richiesta di Assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N. 399 in data

ITER PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N. 18 in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N. 622 in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N. 488 in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

ASSESSORATO AFFARI EUROPEI, POLITICHE DEL LAVORO, INCLUSIONE SOCIALE E TRASPORTI DIPARTIMENTO POLITICHE DEL LAVORO E DELLA FORM.

DETERMINAZIONE. Estensore OLIVIERI FERNANDO. Responsabile del procedimento OLIVIERI FERNANDO. Responsabile dell' Area. Direttore Regionale F.

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

Regione Umbria Giunta Regionale

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N. 622 in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

Regione Umbria Giunta Regionale

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

Regione Umbria. Giunta Regionale

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

Atto Dirigenziale n 2877/2017

N in data

Regione Umbria Giunta Regionale

COMUNE DI GAVORRANO PROVINCIA DI GROSSETO

COMUNE DI CONDOVE. PROVINCIA DI TORINO Piazza Martiri della Libertà n CONDOVE Tel Fax VERBALE DI DELIBERAZIONE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE DETERMINAZIONE. Estensore FRONZI GABRIELE. Responsabile del procedimento FRONZI GABRIELE

COMUNE DI MOLFETTA Procedura di verifica di assoggettabilità a VAS. Ampliamento sede cimiteriale.

Provvedimento dirigenziale. N in data

Transcript:

ASSESSORATO ATTIVITA' PRODUTTIVE, ENERGIA, POLITICHE DEL LAVORO E AMBIENTE DIPARTIMENTO TERRITORIO E AMBIENTE VALUTAZIONE AMBIENTALE E TUTELA QUALITA' DELL'ARIA PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE N. 1366 in data 27-03-2017 OGGETTO : DICHIARAZIONE DI NON ASSOGGETTABILITÀ A PROCEDURA DI VIA DEL PROGETTO DI CAVA DI MARMO VERDE DENOMINATA LA MECCA, IN LOC. MURE, NEL COMUNE DI ISSOGNE PROPOSTO DALLA SOCIETÀ CAVA MARMO VERDE ALPI S.R.L. DI ISSOGNE, AI SENSI DELL ART. 17 DELLA L.R. 12/2009. Il Dirigente della Struttura valutazione ambientale e tutela qualità dell aria vista la legge regionale 23 luglio 2010, n. 22 Nuova disciplina dell organizzazione dell Amministrazione regionale e degli enti del comparto unico della Valle d Aosta. Abrogazione della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45, e di altre leggi in materia di personale e, in particolare, l articolo 4, relativo alle funzioni della direzione amministrativa; richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 288 in data 13/03/2017, concernente la definizione della nuova articolazione della macro struttura organizzativa dell'amministrazione regionale; richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 1042 del 29/07/2016 recante il conferimento dell'incarico dirigenziale al sottoscritto; richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 1815 in data 30/12/2016 concernente l'approvazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio e del bilancio finanziario gestionale per il triennio 2017/2019 e delle connesse disposizioni applicative; richiamata la legge regionale 26 maggio 2009, n. 12 recante: Disposizioni per l adempimento degli obblighi della Regione autonoma Valle d Aosta derivanti dall appartenenza dell Italia alle

Comunità europee. Attuazione delle direttive 2001/42/CE, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull ambiente, e 85/337/CEE, concernente la valutazione dell impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati. Disposizioni per l attuazione della direttiva 2006/123/CE, relativa ai servizi nel mercato interno e modificazioni di leggi regionali in adeguamento ad altri obblighi comunitari. Legge comunitaria 2009 ; richiamato, in particolare, l articolo 17 della l.r. 12/2009, che dispone la procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (VIA) attribuendo, ai sensi del comma 5 del medesimo articolo, alla Struttura regionale competente in materia il compito di verificare i possibili impatti significativi sull'ambiente del progetto ed esprimere conseguentemente un provvedimento di assoggettabilità; rilevato che in data 18 gennaio 2017 da parte del progettista Ing. Croatto Fabio di Châtillon, incaricato dalla società Cava Marmo Verde Alpi s.r.l. di Issogne, è pervenuta alla struttura valutazione ambientale e tutela qualità dell aria, dell Assessorato territorio e ambiente, la documentazione relativa al progetto di cava di marmo verde denominata La Mecca, in loc. Mure, nel Comune di Issogne, per la verifica di assoggettabilità a VIA dell intervento; rilevato che l attivazione della procedura di verifica di assoggettabilità si è resa necessaria in quanto l intervento sopracitato è ricompreso fra quelli inseriti nell Allegato B, categoria altri progetti, lettera i), della l.r. 12/2009; rilevato che il progetto in esame prevede la prosecuzione di un attività di cava su di un area già oggetto di precedente coltivazione, comprensiva di una parte in ampliamento; rilevato che ai sensi dell art. 17, comma 5, della l.r. 12/2009 la Struttura competente ha provveduto a pubblicare sul sito web istituzionale dell Amministrazione regionale, nella pagine a cura della scrivente Struttura regionale, la documentazione progettuale relativa all istanza in oggetto; dato atto che al termine del periodo di evidenza pubblica, previsto dall art. 17, comma 6, della l.r. 12/2009, in data 4 marzo 2017, non sono pervenute osservazioni da parte di terzi; rilevato che nell ambito della procedura istruttoria la Struttura competente ha ritenuto di individuare i seguenti soggetti aventi competenze in materia ambientale e territoriale consultati tramite comunicazione di inizio procedimento in data 20 gennaio 2017: - il Comune di Issogne quale Ente territoriale competente; - la Struttura attività estrattive, rifiuti e tutela delle acque, la Struttura attività geologiche, il Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche, la Struttura patrimonio paesaggistico e architettonico, la Struttura patrimonio archeologico, la Struttura forestazione e sentieristica, e l ARPA; rilevato che da parte dei soggetti competenti consultati sono pervenute le seguenti osservazioni: la Struttura patrimonio archeologico ha comunicato di non avere specifiche osservazioni in merito alla procedura in atto per gli aspetti di competenza; il Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche ha comunicato quanto segue: i vincoli gravanti sull area in esame sono i seguenti: - fascia F1 e fascia F2 (elevata e media pericolosità) della cartografia dei terreni sedi di frane di cui all art. 35 della l.r. 11/1998;

- vincolo idrogeologico di cui al R.D.L. 3267/1923 e, contestualmente, aree boscate di cui all art. 33 della l.r. 11/1998. Si ricorda a tal proposito che, in applicazione dell art. 35 comma 6 della L.R. n. 11/1998 e s.m.i e della D.G.R. n. 1949 del 05.10.2012, il rilascio dell autorizzazione di cui al R.D.L. 3267/1923 è di esclusiva competenza della struttura forestazione e sentieristica. In base alla vigente disciplina d uso, stabilita dalla deliberazione della Giunta regionale n. 2939/2008, nelle fasce F1 e F2 sono consentiti gli interventi di realizzazione di infrastrutture connesse con l attività estrattiva, la realizzazione di impianti per la lavorazione del materiale derivante da attività estrattiva e la realizzazione di depositi temporanei di materiali inerti, previa la redazione di uno studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto atteso. Considerato che al progetto dei lavori è stata allegata la relazione geologica a firma del geol. Roby Vuillermoz, all interno della quale viene analizzata nel dettaglio la stabilità dei fronti di cava, per quanto di competenza dello scrivente Dipartimento, si ritiene che l intervento in argomento non debba essere sottoposto a valutazione di impatto ambientale. ; ARPA, per le tematiche di competenza, ha comunicato di non ritenere che il progetto in argomento debba essere assoggettato a procedura di VIA, evidenziando, inoltre, i seguenti aspetti: - in fase di realizzazione delle opere previste e di coltivazione della cava, si richiede venga eseguito un controllo puntuale e periodico dei mezzi utilizzati al fine di prevenire fenomeni di immissioni accidentali di inquinanti nei corpi idrici superficiali e sotterranei; - sia in fase di cantiere che di esercizio dell attività venga prevista una manutenzione accurata e periodica delle opere di drenaggio e della relativa rete di scolo superficiale; - con riferimento all aggiornamento della relazione di previsione di impatto acustico presentata, il parere che la suddetta Agenzia rilascia ai sensi dell art. 10, comma 7, della l.r. 20/2009, risulta positivo. Si sottolinea che qualsiasi variazione rispetto alla valutazione di cui al presente progetto, che possa produrre variazioni dei livelli di rumore emessi sull area circostante, dovrà essere nuovamente valutata da parte di un tecnico abilitato; - le emissioni diffuse di polveri devono essere contenute nel maggior modo possibile, adottando le prescrizioni riportate nell Allegato V alla parte quinta del Dlgs 152/2006. Ad integrazione delle prescrizioni previste nel suddetto allegato, e di quanto indicato dal proponente nello Studio preliminare ambientale, per il contenimento delle suddette emissioni diffuse dovranno essere adottate adeguate modalità operative relative alle fasi di trasporto, carico e scarico dei materiali polverulenti, e di stoccaggio dei suddetti materiali; - nei casi in cui la presenza di amianto nella roccia sia stata accertata, ad integrazione di quanto riportato nella Relazione geologica (par. 4.8), si ricorda che sono necessarie le seguenti misure preventive di carattere generale: - valutazione del contenuto di amianto secondo i criteri riportati nell Allegato 4 del D.M. 14 maggio 1996 ( Normative e metodologie tecniche per gli interventi di bonifica, ivi compresi quelli per rendere innocuo l impianto, previsti dall art. 5, comma 1, lettera f), della L. 257/92 ). Il decreto ministeriale suddetto prevede vengano effettuati controlli per valutare il contenuto di amianto nel giacimento nonché controlli durante l attività estrattiva e la valutazione del contenuto di amianto nei materiali estratti; - nel caso di commercializzazione di granulati di pietre verdi, la determinazione dell indice di rilascio (I.R.) nei materiali estratti al fine di classificarli come non pericolosi (e quindi utilizzabili e/o commercializzabili), oppure pericolosi (e quindi non utilizzabili e/o commercializzabili); Per quanto riguarda, infine, le attività di campionamento ed analisi dell amianto il laboratorio dovrà essere in possesso dei requisiti minimi riportati nell Allegato 5 del Decreto Ministeriale 14 maggio 1996. Il suddetto laboratorio dovrà, inoltre, aver partecipato, con esito positivo, al programma di qualificazione dei laboratori che effettuano analisi sull amianto, sulla base di appositi protocolli messi a punto dai laboratori di coordinamento centrali (INAIL, ex ISPESL, ISS, CNR). ;

atteso pertanto che: - trattasi della prosecuzione, con ampliamento, di un attività di cava in un sito già oggetto di coltivazione nel passato; - con il progetto in esame è previsto il recupero ambientale dell area, anche al fine di migliorare l attuale inserimento paesaggistico; - non sono stati segnalati da parte dei soggetti competenti consultati elementi che possono produrre impatti negativi significativi sull ambiente, tali da necessitare successivi approfondimenti in sede di valutazione ambientale congiunta mediante procedura di VIA, DECIDE 1) di dichiarare la non assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale, prevista dagli articoli 18 e seguenti della legge regionale 26 maggio 2009 n. 12, del progetto di cava di marmo verde denominata La Mecca, in loc. Mure, nel Comune di Issogne - proposto dalla società Cava Marmo Verde Alpi s.r.l. di Issogne, ai sensi dell art. 17 della l.r. 12/2009; 2) di motivare la non assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale del progetto di cui al punto 1), in quanto: - trattasi della prosecuzione, con ampliamento, di un attività di cava in un sito già oggetto di coltivazione nel passato; - con il progetto in esame è previsto il recupero ambientale dell area, anche al fine di migliorare l attuale inserimento paesaggistico; - non sono stati segnalati da parte dei soggetti competenti consultati elementi che possono produrre impatti negativi significativi sull ambiente, tali da necessitare successivi approfondimenti in sede di valutazione ambientale congiunta mediante procedura di VIA, 3) di sottolineare che nell esercizio dell attività, dovranno essere osservate le indicazioni normative segnalate da ARPA; 4) di sottolineare che dovrà essere prestata particolare cura nell attuazione del recupero ambientale previsto dell area oggetto di coltivazione, anche al fine di mitigare l attuale impatto paesaggisticoambientale; 5) di disporre l integrale diffusione del presente provvedimento sul sito web istituzionale dell Amministrazione regionale nella pagine a cura della scrivente Struttura regionale. L ESTENSORE IL DIRIGENTE - Davide MARGUERETTAZ - - Paolo BAGNOD -

IL COMPILATORE Davide MARGUERETTAZ PAOLO BAGNOD

ASSESSORATO BILANCIO, FINANZE E PATRIMONIO Struttura gestione della spesa, bilancio di cassa e regolarità contabile Atto non soggetto a visto regolarità contabile IL DIRIGENTE IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL CONTROLLO CONTABILE

REFERTO PUBBLICAZIONE Il sottoscritto certifica che copia del presente provvedimento è in pubblicazione all'albo dell'amministrazione regionale dal 28/03/2017 per quindici giorni consecutivi. IL SEGRETARIO REFERTO