INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA E DEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE (16 novembre 2012) Armanda Selva 18 marzo 2014 1
DAI PROGRAMMI MINISTERIALI ALLE INDICAZIONI NAZIONALI D.P.R. 275 dell 8 marzo 1999, cap. III Curricolo nell autonomia, art.8 (definisce senso ne significato indicazioni, precisando ni compiti dello Stato e quelli delle singole Istituzioni Scolastiche) Legge 53 del 28 marzo 2003 (Min.o Moratti) D.Lgs. 59 del 19 febbraio 2004 (Allegati A, B, C, D) LEGGE 59 DEL 15 MARZO 1997-art.21, c.9
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO PER LA SCUOLA DELL INFANZIA E PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE, 2007 (Min.o Fioroni) Atto d indirizzo Ministro Gelmini dell 8 settembre 2009 Premessa 2) D.P.R. 89/2009: prevede la revisione delle Indicazioni 2007 dopo il triennio 2009 2012 C.M. N. 101 del 4 novembre 2011: avvio monitoraggio C.M. N. 31del 18 aprile 2012: esplicita criteri di revisione 3
Giugno 2012: pubblicazione Bozza pubblica 5 settembre 2012: pubblicazione Bozza rivista in base alle osservazioni di docenti, esperti 26 novembre 2012: pubblicazione ufficiale NUOVE INDICAZIONI unitamente al Regolamento attuativo (Min.o Profumo). Le I.N. sostituiscono i Piani di studio Personalizzati del 2004 (Moratti) e le I.N. del 2007 (Fioroni) 4
Quindi: Il nuovo documento non è stato redatto exnovo, ma è il risultato della revisione delle Indicazioni 2007. È il frutto degli esiti del monitoraggio triennale, della consultazione diretta delle scuole e del contributo degli esperti. Delinea un nuovo scenario. 5
LE NOVITÀ: FINALITÀGENERALI (le 8 competenze chiave per l apprendimento permanente Raccomandazioni del Parlamento europeo e del Consiglio UE del 18 dicembre 2006; il profilo dello studente e delle competenze al termine del primo ciclo d istruzione) ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO LA SCUOLA DELL INFANZIA I CAMPI DI ESPERIENZA DALLA SCUOLA DELL INFANZIA ALLA PRIMARIA 6
CULTURA, SCUOLA, PERSONA ( riflettere su INTERCULTURA e NUOVE TECNOLOGIE di informazione e comunicazione, confrontando il testo con quello del 2007) L ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO LA SCUOLA DELL INFANZIA (I DOCENTI: vale per tutti) 7
... La scuola non ha più il monopolio delle informazioni e dei modi di apprendere [...] il fare scuola oggi significa mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un opera quotidiana di guida [...]. Al contempo significa curare e consolidare le competenze e i saperi di base, che sono irrinunciabili perché sono le fondamenta per l uso consapevole del sapere diffuso... ( pag. 8) 8
Una molteplicità di culture e di lingue sono entrate nella scuola. L intercultura è già oggi il modello che permette a tutti i bambini e ragazzi il riconoscimento reciproco e dell identità di ciascuno. [...]La scuola raccoglie con successo una sfida universale, di apertura verso il mondo, di pratica dell uguaglianza nel riconoscimento delle differenze. (pag. 8) 9
I tre paragrafi vanno riletti con attenzione, anche se sono rimasti pressoché invariati, perché costituiscono il fulcro del nostro fare scuola 10
SCUOLA, COSTITUZIONE, EUROPA La scuola italiana, statale e paritaria, svolge l insostituibile funzione pubblica assegnatale dealla Costituzione della Repubblica, per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese. (pag.13) 11
Consolida le responsabilità comuni dei docenti che operano nella scuola con alunni dai tre ai quattordici anni Accoglie le competenze - chiave indicate dal Parlamento europeo Difende la peculiarità della ns. cultura pedagogica 12
Le Ind. Naz.li sono quadro di riferimento per la progettazione del curricolo affidata alle scuole La costruzione del curricolo...processo con il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l innovazione educativa Ogni scuola predispone il curricolo all interno del POF con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione (pag. 17) 13
Cultura della valutazione Certificazione delle competenze Accoglienza della diversità come valore irrinunciabile Consolidamento delle pratiche inclusive Particolare cura riservata agli allievi con disabilità o con BES Scuola comunità educativa (studenti, docenti, genitori) Comunità professionale dei docenti 14
Ha la funzione di evitare la frammentazione dei campi d esperienza e di favorire il passaggio alla scuola primaria con particolare attenzione agli aspetti socio-emotivi Riflettere molto su questo paragrafo 15
Riflettere su: L alfabetizzazione culturale di base Cittadinanza e costituzione L ambiente di apprendimento Ma soprattutto su: l ambiente di apprendimento...imparare ad apprendere...incoraggiare l apprendimento collaborativo... Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio... 16
...spetta all autonomia didattica delle comunità professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. [...] Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione,... Competenza e competenza esperta ( Pellerey) 17
La valutazione assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo... 18
Occasione di crescita professionale attraverso la ricerca-azione Incentrato sulla Matematica, la più concreta delle discipline ( i concetti matematici, il calcolo, la misura... Sono presenti nella vita quotidiana di tutti gli uomini) Occasione per lo sviluppo di processi di apprendimento collaborativo 19
attivazione di buone pratiche per un insegnamento apprendimento efficace al fine di forgiare individui autonomi e uomini liberi (F. Savater) 20