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PIANO ANNUALE DI INCLUSIVITA (P.A.I.) a.s. 2014-15 PREMESSA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di THIENE Piazza Scalcerle, 8 - tel. 0445.362543 - fa 0445.812662 C.M. VIIC88300B C.F. 84006170249 e-mail segreteria: viic88300b@istruzione.it e-mail certificata : viic88300b@pec.istruzione.it SITO WEB: icthiene@gov.it Nelle nostre scuole la complessità delle classi diviene sempre più evidente, con la crescente presenza di alunni che possono manifestare, anche per un determinato periodo e per cause diverse, dei Bisogni Educativi Speciali (BES), di diversa tipologia e gravità. Di fronte a questo contesto sempre più variegato, i recenti interventi normativi delineano e precisano la strategia INCLUSIVA della scuola italiana, al fine di realizzare il diritto all apprendimento di tutti gli alunni, in particolare di quelli in situazione di difficoltà. Il campo di intervento e di responsabilità della comunità educante viene esteso all intera area dei B.E.S, che comprende tre grandi sotto categorie: 1- Alunni con disabilità certificata 2- Alunni con disturbi evolutivi specifici (DSA, ADHD e altro) 3- Alunni con svantaggio socio - economico, linguistico - culturale Tutte queste situazioni, molto diverse fra loro, sono uguali nel loro diritto a ricevere una speciale attenzione, con l obiettivo di dare a ciascun alunno l opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità. Viene sancito, così, il passaggio da un ottica di integrazione a quella di inclusione: INTEGRAZIONE - Guarda al singolo alunno - Interviene prima sul soggetto e poi sul contesto - Ha un approccio compensatorio - Incrementa una risposta specialistica INCLUSIONE - Guarda a tutti gli alunni (indistintamente/ differentemente) e a tutte le loro potenzialità - Interviene prima sul contesto, poi sul soggetto - Ha un approccio globale - Trasforma la risposta specialistica in ordinaria Il Piano Annuale di Inclusività (P.A.I.) Come indicato dalla recente normativa, viene quindi predisposto il presente Piano Annuale per l Inclusività (PAI), da redigere al termine dell anno scolastico. Lo scopo è quello di esaminare le iniziative didattiche messe già in atto, far emergere criticità e punti di forza, individuare le tipologie dei diversi bisogni, le risorse impiegabili e le difficoltà. Tale rilevazione costituisce il punto di partenza per orientare l azione per l anno successivo. 1/10

Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti *: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito 1 s Psicofisici (23 s-46 p) 69 2. disturbi evolutivi specifici DSA (31s-19 p) 50 ADHD/DOP 2 p Borderline cognitivo 30 p Altro 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico (44 s-49 p) 93 Linguistico-culturale (58 s-122 p) 180 Disagio comportamentale/relazionale (53 s-64 p) 117 Altro Totali 542 % su popolazione scolastica 30,65 % N PEI redatti dai GLHO - N di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria ** N di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria ** Legenda: p= primaria s= secondaria di 1^ grado * I dati si riferiscono all a.s. 2013 14 ** dati mancanti B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, No ecc.) Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor 2/10

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso / No Partecipazione a GLI No Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni No Coordinatori di classe e simili Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Docenti con specifica formazione Tutoraggio alunni No Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni No Altri docenti Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva D. Coinvolgimento personale ATA E. Coinvolgimento famiglie F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI G. Rapporti con privato sociale e volontariato H. Formazione docenti Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Altro: Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali ) No 3/10

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici 4/10

Parte II Obiettivi di incremento dell inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) 1 - GLI: Per il prossimo a.s. sono da definire la composizione e le modalità di lavoro del Gruppo di Lavoro per l Inclusione (GLI), che ha lo scopo di favorire il diritto all apprendimento di tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003, attraverso la programmazione di un Piano Annuale per l Inclusione. Riguardo ai compiti del GLI si possono prevedere: Rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dalle varie Commissioni (in seguito elencate) relative all'inclusione; elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l Inclusività) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico con supporto/apporto delle Figure Strumentali. 2 - La pianificazione e la realizzazione dei percorsi di integrazione dei singoli alunni scaturiscono dalla collaborazione tra le diverse figure professionali operanti nella scuola, ciascuna delle quali si occupa di aspetti specifici: Dirigente Scolastico, personale docente e non docente, Insegnanti Funzione Strumentale e Referenti di progetti specifici. In particolare: - Consigli di classe/team docenti Individuazione dei casi in cui sia necessaria e opportuna l adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative, oltre alle situazioni di disabilità e DSA; rilevazione alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale; attenta valutazione delle motivazioni per individuare come BES alunni non in possesso di certificazione o diagnosi. Definizione dei bisogni dello studente; definizione di interventi didattico-educativi; individuazione di strategie e metodologie utili per alunni con BES nel contesto di apprendimento; progettazione e condivisione di progetti personalizzati; individuazione di risorse umane, strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi; stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP); collaborazione scuola-famiglia-territorio; condivisione con insegnante di sostegno (se presente). - Docenti di sostegno Partecipazione alla programmazione educativo-didattica; supporto al consiglio di classe/team docenti nell assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive; possibili interventi, se proficui, sul piccolo gruppo, con metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti; coordinamento, stesura e applicazione del Piano di Lavoro (PEI). - Collegio Docenti Su proposta del GLI delibera del PAI (mese di Giugno); esplicitazione nel POF di un concreto impegno programmatico per l inclusione; pareri sull utilizzo funzionale delle risorse economiche e professionali presenti e sull attuazione di progetti specifici; segnalazione di azioni di formazione proposte anche a livello territoriale ed eventuale partecipazione. - Funzioni Strumentali Inclusione Collaborazione attiva alla stesura della bozza del Piano Annuale dell Inclusione.- Coordinamento degli interventi educativo-didattici e delle attività relative alla problematica seguita - Eventuale aggiornamento di modulistica o linee guida operative per i Piani di Lavoro 5/10

(PEI e PDP) - Segnalazione e organizzazione degli incontri con l equipe medica (UVMD) per la somministrazione di farmaci salvavita. - Personale ATA Partecipazione alle azioni di inclusione degli alunni certificati, attraverso la collaborazione nell'assistenza e nella realizzazione di progetti educativi. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti - Ogni anno vengono proposti ai docenti curricolari e ai docenti di sostegno corsi di formazione interna e/o esterna sui temi di inclusione e integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola (es. corso autismo, corsi per DSA, difficoltà nell'apprendimento). - Organizzazione di proposte formative da parte dell ULSS di Thiene, del CTF e CTI Altovicentino, dell Ufficio Scolastico Territoriale di Vicenza. - Sono presenti tra il personale dell istituto docenti formati in tema di inclusione: docenti specializzati per il sostegno docenti formati sulla problematica degli alunni con DSA (negli scorsi anni hanno organizzato incontri informativi per genitori, insegnanti e studenti) docente formato sulla problematica degli alunni con ADHD (disponibile per consulenze per docenti) Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive - La valutazione del Piano Annuale dell Inclusione avverrà in itinere monitorando punti di forza e criticità, andando ad implementare le parti più deboli. In particolare, le diverse Funzioni Strumentali seguiranno l andamento di interventi didatticoeducativi e progetti organizzati; il GLI valuterà il livello di inclusività della scuola ed elaborerà la proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES al termine dell anno scolastico, con l esplicitazione della valutazione. - Le modalità di valutazione degli apprendimenti degli alunni faranno riferimento a quanto dichiarato nel PDP o nel PEI qualora siano stati stilati. In ogni altro caso di alunni con BES la valutazione sarà comunque di tipo formativo; i docenti terranno conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza, alle specifiche difficoltà dell alunno, al percorso didattico seguito e agli obiettivi di apprendimento stabiliti. Per non disattendere gli obiettivi dell apprendimento, della condivisione e dell inclusione, è auspicabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari, i quali definiscono gli obiettivi di apprendimento sia per gli alunni BES sia, insieme all insegnante per le attività di sostegno, per gli alunni con disabilità in correlazione con quelli previsti per l intera classe. La progettualità didattica orientata all inclusione comporta l adozione di alcune strategie e metodologie favorenti, quali l apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, la suddivisione del tempo in tempi, l utilizzo di mediatori didattici, di misure dispensative e strumenti compensativi, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici. 6/10

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all interno della scuola - Diverse figure professionali collaborano all interno dell istituto: contitolarità dei docenti di sostegno con gli insegnanti di classe, operatori socio-sanitari. Gli insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni, attività laboratoriali con gruppi. - Sono presenti docenti con Funzione Strumentale riferita ai BES, che in genere coordinano una Commissione: 2 funzioni strumentali per gli alunni con disabilità (1 per le scuole dell Infanzia e Primaria, 1 per la Secondaria di 1^ grado) ; 1 funzione strumentale per gli alunni DSA; 1 funzione strumentale per gli alunni stranieri. - Vi è inoltre un docente referente per alunni adottati - Scuola Domiciliare - Qualora si presenti la richiesta di scuola domiciliare per alunni impossibilitati a frequentare, viene loro garantito un pacchetto settimanale di sei ore di lezione. - Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione, al successo della persona anche attraverso: attività laboratoriali, attività per piccolo gruppi, tutoring, attività individualizzata, attività sportive e ludiche di gruppo condotte da docenti e istruttori esterni in orario etrascolastico Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti - Rapporti con reti di scuole: CTS e CTI Altovicentino; Le Radice e le Ali per l alfabetizzazione di alunni - Laboratorio Psicopedagogico - Servizio gratuito di consulenza educativa, didattica e psicologica rivolto ad insegnanti e genitori per problematiche di apprendimento, relazionali e di comportamento. - Rapporti con l ASL, precisati dal Protocollo d Intesa per la definizione degli interventi a favore dell integrazione scolastica degli alunni con disabilità nella provincia di Vicenza del 2009 e le integrazioni del 2013. Si prevede la collaborazione con esperti per diagnosi cliniche e incontri periodici di valutazione del processo di integrazione scolastica degli alunni con problemi di disagio e di svantaggio - Attività educativo-riabilitative o ludico-ricreative individuali o a piccolo gruppo condotte dagli educatori dell Azienda Sanitaria Locale in orario scolastico - Doposcuola - Collaborazione con Associazioni AUSER, ASA e AGE per attività di doposcuola per alunni stranieri e supporto a bambini e ragazzi in difficoltà; in convenzione con il Patronato S. Gaetano e la Parrocchia S.M.Ausiliatrice - Rapporti con enti pubblici e privati: Sportello Autismo - Rapporti con enti accreditati: Villa Maria di Vigardolo; La nostra famiglia di Vicenza Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l organizzazione delle attività educative Il piano d inclusione prevede il coinvolgimento delle famiglie interessate per: - individuazione di modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio - stesura del PDP o del PEI - incontri individuali, a volta frequenti a seconda della situazione, per monitorare i processi e individuare azioni di miglioramento Per alcuni genitori si prevede la partecipazione a: Commissione H, Consigli di Classe o Interclasse, altri Organi Collegiali 7/10

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Pur tenendo presente quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali e dal Curricolo di Istituto, in base alle situazioni di disagio e alle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi speciali viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità). Nel documento vengono individuati gli obiettivi specifici d apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione. Per ogni soggetto si costruirà un percorso finalizzato a: - rispondere ai bisogni individuali - monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni - monitorare l'intero percorso - favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità. Valorizzazione delle risorse esistenti Nella complessa realtà delle classi del nostro Istituto negli ultimi anni sono sempre più numerosi gli alunni che manifestano bisogni educativi speciali. Per questo, già da anni le nostre scuole cercano di attuare interventi e iniziative volti all inclusione, tenendo presenti le varie tipologie di difficoltà e individuando figure di riferimento e Commissioni con specifici compiti collegati ai BES: Funzioni Strumentali: - 2 per l integrazione alunni H ( Infanzia/ Primaria e secondaria di 1^ grado); - 1 per Area DSA ( Primaria e Secondaria 1^ grado); - 1 per l alfabetizzazione di alunni stranieri; - inoltre 1 per la Continuità Infanzia/Primaria/Secondaria di 1^ grado e 1 per il POF Commissioni: Commissione H, Commissione Area BES, Commissione alfabetizzazione alunni stranieri, Commissione continuità Infanzia / Primaria, Commissione continuità Primaria / Secondaria Referenti PROGETTI Per alunni H PROGETTI UNA SCUOLA A MISURA PER TUTTI Laboratorio Felice mente insieme - Per promuovere l'integrazione dei bambini diversamente abili nel gruppo, valorizzando le differenze di ciascuno che diventano risorse per gli altri. - In collaborazione con l ULSS n. 4 di Thiene Laboratori creativi - Per favorire la conoscenza della diversità attraverso la cultura dell'accoglienza, in uno spazio d'incontro tra bambini e persone diversamente abili, per far conoscere modi alternativi di utilizzare le capacità personali. - In collaborazione con la Comunità Alloggio ABILE di Schio Shiatsu a scuola - Per aiutare i bambini seguiti nei trattamenti a trarre giovamento fisico e mentale dal contatto con operatori specializzati Per una suola H ttivante - Per favorire e sostenere il percorso didattico ed educativo dei bambini certificati inseriti nel progetto; si prevedono incontri di un esperto esterno con docenti di sostegno e genitori Giochiamo in acqua - Per favorire l'integrazione e la socializzazione, accrescere l'autonomia personale, l'autocontrollo e l'autostima attraverso attività in acqua; si svolge presso la Piscina di Zanè. Musicoterapia - Per fornire un piano di lavoro da svolgere nel quotidiano a supporto 8/10

delle attività didattiche, con interventi musicoterapici e artistici; si attua con l intervento di un esperta Per alunni STRANIERI - Le Radici e le Ali - Progetto di alfabetizzazione per alunni stranieri, attuato con specifici fondi Regionali. - Progetto Nazionale Fondazione Telecom-MIUR: L italiano per studenti neo arrivati in Italia - E rivolto ad alunni frequentanti la classe 3^ della scuola secondaria di 1^ grado - Inoltre: DOPOSCUOLA, interventi di volontari Per alunni DSA - Io Leggo - Primaria - Per individuare gli alunni che presentano difficoltà di apprendimento di letto-scrittura in classe 1^ e intervenire precocemente; con la consulenza di un esperta esterna. - Corsi per DSA Second. 1^ grado - Corsi pomeridiani per conoscere strumenti compensativi DOCUMENTI - Protocollo di accoglienza alunni stranieri - Protocollo/ Vademecum di lavoro degli insegnanti di sostegno (Infanzia Primaria e secondaria di 1^ grado) - Protocollo di Continuità Infanzia/Primaria e Primaria / Secondaria 1^ grado con eventuali integrazioni per alunni certificati - Protocollo di Pronto Soccorso (per necessità specifiche di alcuni alunni) - Protocollo d Intesa con l ULSS e altri centri riabilitativi ALTRO PERSONALE COINVOLTO - Docenti di sostegno - Docenti curricolari - Personale ATA - DSGA e personale amministrativo per aspetti legati alle risorse economiche e la gestione dei Progetti COLLABORAZIONI Con reti di scuole, CTS e CTI, Enti Si ritiene che quanto avviato o consolidato finora sia da considerare un esperienza da valorizzare e da portare avanti, proseguendo negli aspetti positivi e cercando di migliorare i punti di debolezza. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione L eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiedono l articolazione di un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le proposte progettuali, per la metodologia che le contraddistingue e per le competenze specifiche che richiedono, necessitano di risorse non completamente presenti nella scuola. L istituto avrebbe la necessità di: assistenza di alunni con disabilità dal primo periodo dell anno scolastico 9/10

personalizzazione degli apprendimenti terventi, i progetti, gli strumenti e il materiale necessario l assegnazione dei docenti di sostegno solo su posti di sostegno Purtroppo è da evidenziare che le risorse erogate dallo Stato negli ultimi anni sono gradualmente diminuite, rendendo necessario operare delle scelte nella realizzazione di progetti e attività. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Notevole importanza viene data all'accoglienza: vengono realizzati progetti di continuità che coinvolgono vari docenti e le famiglie, in modo che gli alunni possano vivere con minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Per la CONTINUITA sono previsti: - incontri fra insegnanti di Scuola dell Infanzia/ Primaria e Primaria / Secondaria di 1^ grado per la presentazione degli alunni in entrata, secondo il Protocollo/Vademecum - visite degli alunni nelle future scuole - visite dei docenti di sostegno che accoglieranno l alunno nelle scuole di appartenenza - per particolari situazioni, organizzazione di mini stage Valutate quindi le disabilità e i bisogni educativi speciali presenti, la Commissione per la Formazione delle Classi provvederà al loro inserimento nella classe più adatta. - Il concetto di "continuità" si traduce poi nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa. Fondamentale risulta essere l'orientamento, inteso come processo funzionale a dotare le persone di competenze che le rendano capaci di fare scelte consapevoli, con la percezione della propria "capacità". In alcuni casi la scuola accompagna gli alunni certificati e le loro famiglie nel passaggio verso la vita adulta collaborando con le istituzioni deputate all individuazione del progetto lavorativo o dell ambiente più idoneo nel quale inserire i ragazzi una volta conclusosi il percorso scolastico. L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di "sviluppare un proprio progetto di vita futura". Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 10/10