Cattolici nel G8. Una carità nascosta. 17 Int. con R.Moro sulla Tobin tax Diocesi e settimanali diocesani. 9 Tra la strada e la chiesa

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n. (1.041) 52 anno 13 13 luglio 2001 9 Tra la strada e la chiesa ORATORI A settembre la prima assemblea del Forum 17 Int. con R.Moro sulla Tobin tax Diocesi e settimanali diocesani 10 Qualcuno con cui parlare ESTATE E ANZIANI La grande paura della solitudine Cattolici nel G8 16 14 PRETI IN CRISI Oltre la curiosità della cronaca La testimonianza di Paolo VI, don Orione e p. Venturini Mille morti ogni giorno ARMI LEGGERE Santa Sede e Onu contro il tragico commercio 15 Una carità nascosta Folle esperimento FECONDAZIONE ARTIFICIALE M.Doldi

2 SOMMARIO Cei-Santa Sede: Famiglia/ Nuove tecnologie/ Migrazioni/ Un altro turismo/ Conferenze episcopali regionali: Piemonte/ Un turismo responsabile EDITORIALE Un segnale, un monito 5 7 9 10 11 12 13 14 15 16 17 21 23 Diocesi: Modena/ Napoli/ Milano/ Sorrento/ Torino/ Perugia/ Senigallia/ Padova Associazioni: Forum delle famiglie/ Opam/ Francescani Conventuali/ Figlie di Nostra Signora della Neve/ Salesiani Oratori Tra la strada e la chiesa D.Sigalini, G.Bernardinello, P.Marchetti Estate e anziani Qualcuno con cui parlare Giovani e ragazzi Voglia di giustizia L ospedale di Andrea Mondialità Uomini e religioni Stranieri associati Olimpiadi Pechino, tra sì e no Nuovi Beati Sulle orme di San Camillo Armi leggere Mille morti ogni giorno Fecondazione artificiale Un esperimento folle M.Doldi Preti in crisi Una carità nascosta Cattolici nel G8: Tobin tax, perché sì (int. con R.Moro)/ Settimanali diocesani/ Chiese locali, gesti e pensieri/ Una dichiarazione comune islamo-cattolica/ Appello dei Saveriani al G8/ Cnca: a Genova un documento sulla popolazione vulnerabile Rassegna stampa quotidiani nazionali Appuntamenti dal 13 al 29 luglio 2001 Piccoli pensieri quotidiani stanno sempre più confrontandosi con i temi planetari del dibattito a- perto dal G8 di Genova. Sono soprattutto i giovani a cercare il legame e la coerenza che uniscono le grandi idee, le grandi parole, i grandi progetti alle riflessioni ed alle scelte di ogni giorno. Una ricerca di realismo che non sorprende chi legge il sogno delle nuove generazioni non come fuga dalla complessità ma come desiderio di costruire un mondo "altro". I giovani parlano di globalizzazione ed insieme di nuovi stili di vita personali, di famiglia, di città. Sanno che cambiare il mondo non è possibile senza contemporaneamente cambiare se stessi e proporre altrettanto a coloro che vivono accanto. Sanno che per raggiungere obiettivi alti, come la giustizia, la pace, la solidarietà, occorrono competenza, intelligenza e speranza. E questi sono stati e sono gli ingredienti primi di un impegno politico teso al bene comune. Su questa strada i giovani del nostro Paese incontrano due anziani: il Papa ed il Presidente della Repubblica. Il primo, con il richiamo alla "fede pensata", il secondo con l'invito a umanizzare l azione di ogni governo, li hanno scossi ed incoraggiati. Dal dibattito sui temi del G8, liberato da polemiche, strumentalizzazioni e spettacolarità, stanno venendo un segnale ed un monito. Il segnale è che i giovani si sono messi in testa di cambiare direzione alla storia e questa loro scelta, seppur ancora un po' confusa, raccoglie sempre più consensi. Il monito è di non abbandonarli a se stessi pronti però a giudicare la loro tenuta di fronte alla prove più difficili. Senza adeguata attrezzatura e senza speranza nessuna impresa riesce. Questo significa, per rimanere nella realtà giovanile cattolica che alle veglie di preghiera, alle manifestazioni, ai dibattiti occorre affiancare lo studio della dottrina sociale della Chiesa. Questa fatica del pensare e dello studiare, rimanendo tra la gente, viene salutarmente stimolata anche dal G8 di Genova. Forse è ancora presto per dirlo ma sembra di intravedere l'alba di una nuova stagione per l'impegno politico dei cattolici e sono proprio i giovani ad anticiparla con la loro voglia di andare al largo ed abbandonare il piccolo cabotaggio. PAOLO BUSTAFFA 1

CEI Famiglia A venti anni dalla esortazione apostolica Familiaris consortio, segno profetico di affetto e di amore di Sua Santità Giovanni Paolo Il per la famiglia, appare doverosa una riflessione su quanto in Italia siamo stati capaci di assumere la sfida lanciata dal Santo Padre: Famiglia, diventa ciò che sei. E quello che scrivono Vittorio Sozzi e Luisa Santolini, rispettivamente coordinatore del Servizio nazionale per il progetto culturale e presidente del Forum delle associazioni familiari, nell introduzione al sussidio La famiglia soggetto sociale: radici, sfide e progetti, realizzato in vista del convegno nazionale che con lo stesso titolo e su iniziativa della Commissione episcopale per la famiglia e la vita, il Servizio nazionale per il progetto culturale ed il Forum delle Associazioni familiari, si terrà a Roma dal 18 al 21 ottobre 2001. Il testo viene recapitato in questi giorni a tutte le diocesi, nonché ai responsabili di gruppi, associazioni e movimenti che si dedicano alla famiglia. Il convegno di ottobre ha l obiettivo di evidenziare come la dimensione familiare sia un fattore ineliminabile e insostituibile nel determinare il benessere e la qualità della vita di ciascuna persona e di un intero popolo. Tale obiettivo verrà esplicitato attraverso la riaffermazione degli orizzonti antropologici e valoriali scrivono Santolini e Sozzi - entro cui situare il presente e il futuro della famiglia; una riflessione sulla soggettività ed il ruolo sociale della famiglia, oggi di fatto negato da una società, che pone al centro lo Stato e l individuo; l analisi della relazione famiglia e società, nei suoi aspetti problematici ma anche nelle sue potenzialità, rispetto ad alcuni ambiti specifici (scuola, sistema economico, aspetti giuridici e normativi). Il Convegno si aprirà giovedì 18 ottobre con l intervento di mons. Dante Lanfranconi, presidente della Commissione episcopale per la famiglia e la vita, cui seguirà il card. Camillo Ruini, Presidente della Cei. Prenderanno, fra gli altri, la parola anche George Weigel, docente presso l Ethics and public policy Center di Washington; Stefano Zamagni, dell Università di Bologna; Giuseppe Dalla Torre, rettore della Lumsa di Roma. I lavori saranno chiusi dall arcivescovo di Genova Dionigi Tettamanzi. Nel pomeriggio di Sabato si svolgerà in piazza San Pietro l incontro delle famiglie italiane con il Santo Padre che proseguirà domenica 21 ottobre con la Santa Messa. Per informazioni: Servizio nazionale per il progetto culturale: tel 06.66398288. Nuove tecnologie Saranno circa cinquanta e arriveranno da quasi tutte le regioni italiane i seminaristi di teologia che parteciperanno al corso estivo dedicato alle Nuove tecnologie e pastorale, organizzato dall Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali insieme al Servizio informatico della Cei. Il corso, che si svolgerà a Lipari dal 16 al 21 luglio, sarà tenuto da esperti di informatica e da operatori della pastorale delle comunicazioni sociali. Le linee di lavoro, che verranno sviluppate nel corso di più sessioni tematiche, seguiranno una triplice direzione: conoscere gli strumenti informatici che possono essere messi al servizio dell organizzazione pastorale; conoscere la Rete ; progettare con le reti. Alla fine della seigiorni i seminaristi saranno in grado di conoscere gli elementi fondamentali per la progettazione di siti Web, l uso degli strumenti per reperire risorse in rete, l utilizzo delle community. I 50 seminaristi realizzeranno un minisito dedicato al corso. Per informazioni: Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, tel 0666398209 Migrazioni Un Organizzazione Mondiale delle Migrazioni. E la proposta, resa nota da Migranti-press, formulata da Stefano Zamagni, presidente dell Icmc, durante il recente convegno di Verona indetto per celebrare il 50 anniversario della Commissione cattolica internazionale per le migrazioni (Icmc) di Ginevra. La proposta nasce, ha detto Zamagni, da una logica e da una constatazione molto evidenti: esiste ormai un cumulo di dichiarazioni solenni che portano il sigillo dell Onu o di altri organismi internazionali e che non vengono attuate. Non esiste, a tutt oggi, una governance internazionale delle migrazioni. Questo sarebbe appunto il campo di competenza del Wmo, (World migration organization), un agenzia alla quale chiedere non solamente di monitorare e facilitare l implementazione delle regole già in esistenza, ma di svolgere due compiti ulteriori: da un lato quello di favorire la cooperazione tra paese appartenenti ad una medesima regione e dall altro il compito di fungere da arbitro per la risoluzione delle dispute. Due obiettivi importanti potrebbero essere conseguiti in tempi brevi: il primo è quello che concerne una rappresentazione attendibile sotto il profilo statistico del fenomeno migratorio ; il secondo obiettivo che l auspicata Wmo potrebbe conseguire in tempi brevi è quello che concerne l opportunità di tenere separate le richieste di asilo, da quelle finalizzate a ottenere lo status di lavoratore migrante. 2

CEI - CONFERENZE EPISCOPALI REGIONALI Un altro turismo E fondamentale promuovere una nuova cultura del turismo. E questa cultura cresce nella misura in cui le persone sono informate e sollecitate ad entrare in profondità e con rispetto nelle realtà locali che si visitano. Il rischio è quello di godere soltanto degli aspetti più vistosi, più superficiali e più commerciabili delle mete turistiche. Credo però che un turismo intelligente, rispettoso dell ambiente, avrà futuro. Così mons. Carlo Mazza, direttore dell ufficio Cei per il turismo, il tempo libero e lo sport commenta gli Orientamenti per la pastorale del turismo, presentati nei girni scorsi (cfr. pag. 4). A chi sta partendo per le vacanze, mons. Mazza in linea con il documento vaticano consiglia di dire no alle vacanze che diventano tempo perso o tempo dell ozio e di evitare l evasione a tutti costi senza preoccuparsi di rispondere alle proprie esigenze più profonde. Sì invece a tutte quelle forme di turismo che aiutano le persone a vivere esperienze significative dal punto di vista delle relazioni umane ; a conoscere il territorio in pienezza, dalla cultura alle tradizioni e feste popolari. Ma è davvero possibile fare vacanze del genere? Purtroppo non è facile risponde mons. Mazza soprattutto perché le agenzie di viaggio non sono minimamente attrezzate per rispondere a queste esigenze etiche. Il rapporto con le agenzie di viaggio è essenzialmente un rapporto commerciale. Agli operatori turistici chiediamo di essere non solo dei buoni business-man ma anche degli interlocutori fidati che sappiano offrire quegli strumenti di conoscenza necessari per poter scegliere con più cognizione le mete delle proprie vacanze. Domanda e offerta devono dialogare. E non soltanto rispetto ai prezzi o alle convenienze ma anche rispetto ai contenuti della vacanza. Intanto è fissata per venerdì 13 luglio la riunione dei responsabili della pastorale del turismo e tempo libero. All ordine del giorno l organizzazione di imminenti iniziative a carattere nazionale. All incontro saranno presenti gli incaricati regionali, i presidenti e i consulenti ecclesiastici delle associazioni turistiche di ispirazione cristiana. Piemonte Le olimpiadi invernali del 2006 non sono solo un evento sportivo. Ne è convinta la Chiesa piemontese che per questo importante avvenimento ha deciso di costituire un Comitato olimpico pastorale. Sarò composto da personalità particolarmente significative nel campo dello sport, presidente onorario è il cardinale di Torino Severino Poletto. Mons. Giuseppe Anfossi, vescovo di Aosta e delegato Cep per la pastorale dello sport guiderà il comitato coadiuvato dal vicepresidente mons. Carlo Mazza, direttore dell ufficio Cei per la pastorale dello sport e dal segreterio don Aldo Bertinetti di Torino. La Chiesa che è in Piemonte, e in modo specifico le diocesi di Torino, Susa e Pinerolo, che sono quelle direttamente interessate all evento, non può ignorare un fenomeno di così grande importanza qualitativa e quantitativa quale è un Olimpiade precisa un documento della commissione regionale per pastorale dello sport della Conferenza Episcopale piemontese E necessario predisporre un progetto che preveda di garantire agli atleti, ai tecnici e a tutte le persone coinvolte nell evento, che giungeranno nelle nostre città e valli da tutto il mondo, modi luoghi adatti per le celebrazioni liturgiche, ma anche in collaborazioni coi rappresentanti delle altre Chiese cristiane e delle altre religioni, spazi e momenti dello spirito. C è la necessità di cogliere questa occasione unica come un opportunità per l annuncio, per far sentire la presenza di Cristo e della Sua Chiesa nei nostri territori. Ciò potrà avvenire attraverso iniziative specifiche. Sarà importante una profonda collaborazione ecumenica, specialmente con i valdesi, per presentare possibilmente in modo efficacemente unitario almeno l essenziale del messaggio cristiano. Un azione di sensibilizzazione verrà rivolta anche ai singoli fedeli perché non vivano questa pacifica invasione mondiale solo con curiosità, o peggio con indifferenza e disagio, ma anzi siano preparati ad accogliere con gioia queste persone in tutte le occasioni, anche piccole, che potranno verificarsi. Il nuovo Comitato rappresenterà la Chiesa cattolica presso il comitato Olimpico e presso i vari enti pubblici coinvolti per trovare spazio e sostegno nelle varie attività ed iniziative ; inoltre avrà il compito di stabile e mantenere i contatti con le altre Chiese cristiane, in particolare quella Valdese, e dove è possibile, con i rappresentanti delle altre religioni. A CURA DI CHIARA GENISIO 3

SANTA SEDE Un turismo responsabile Il turismo può essere considerato, senza dubbio, come uno dei nuovi areopaghi di evangelizzazione, affermano gli Orientamenti per la pastorale del turismo a cura del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itinerari, pubblicati nei giorni scorsi. L espansione dell attività turistica - afferma il documento vaticano - ha portato beneficio a molte persone e ad interi paesi, ma nello stesso tempo si è rivelata spesso fonte di degrado della natura e delle persone stesse. Il documento cita alcuni dati che testimoniano la spettacolare diffusione del turismo negli ultimi decenni: Nella metà del XX secolo, quando il turismo è diventato nei Paesi industrializzati accessibile a molti, si contavano circa 25 milioni di turisti internazionali. Da allora, si è passati a 698 milioni nell anno 2000. Una crescita ancora più forte si è registrata nel turismo all interno del territorio nazionale dei singoli paesi. Per il 2020 sono previsti circa 1 miliardo e 600 milioni di arrivi internazionali per motivi turistici. L industria turistica si è trasformata in una delle prime forze economiche in tutto il mondo e detiene il primo posto in alcuni paesi. Tuttavia, nota il Pontificio Consiglio, l attività turistica mostra aspetti negativi. Le persone che la promuovono o che ne usufruiscono, frequentemente la utilizzano per i propri fini illeciti, in alcuni casi come strumento di sfruttamento e in altri come occasione per l aggressione a persone, a culture o alla natura. Il documento enumera gli effetti peggiori che in non pochi luoghi accompagnano lo sviluppo turistico: lo sfruttamento delle persone, soprattutto donne e bambini, nell ambito del lavoro e per fini sessuali; la diffusione di patologie che mettono a grave rischio la salute di ampie fasce di popolazione; il traffico e il consumo di droghe; la distruzione fisica dell identità culturale e delle risorse vitali, ecc. Il turismo potrebbe essere presentato come il volto accattivante della globalizzazione per la sua apertura alle culture, la sua capacità di suscitare il dialogo e la convivenza. In realtà - osserva il Pontificio Consiglio - turismo e globalizzazione sono corresponsabili di quelle piaghe dell umanità che sono state elencate. Contro queste degenerazioni il documento chiede che il turismo assuma il ruolo di promotore della globalizzazione nella solidarietà, tanto auspicata da Giovanni Paolo II, incrementando iniziative contro l emarginazione globale e personale nel campo del trasferimento delle conoscenze, dello sviluppo delle culture, della conservazione del proprio patrimonio e della tutela dell ambiente. Inoltre, nelle aree più vulnerabili, come coste, piccole isole, boschi e aree protette, il turismo deve non solo imporsi un autolimitazione ragionevole, ma assumere anche una parte considerevole dei costi per la loro protezione. Per queste ragioni il documento raccomanda ad imprenditori e operatori turistici di lasciarsi guidare da quei criteri che considerano l attività economica come servizio alle persone e alla comunità e non solo come fonte di reddito. Inoltre, afferma il Pontificio Consiglio, ogni sforzo teso a responsabilizzare i cristiani a uno stile di vita austero e solidale nei loro viaggi nei paesi in via di sviluppo, sarà vano se gli operatori e i promotori turistici non saranno guidati da una adeguata sensibilità. Gli Orientamenti per la pastorale del turismo auspicano che si instauri una proficua collaborazione tra Chiesa e società nel campo del turismo: La pastorale del turismo - si legge - deve instaurare e incoraggiare una collaborazione con le amministrazioni pubbliche, le organizzazioni professionali e altre associazioni che lavorano nel turismo, affinché si possa diffondere la visione cristiana del turismo e sviluppare la possibilità implicita di un nuovo umanesimo nel turismo. Inoltre si dovrà anche cercare a tutti i livelli una stretta collaborazione con le associazioni che lottano contro il turismo sessuale, la tossicodipendenza, la distruzione dell ambiente, l erosione dell identità culturale, il saccheggio del patrimonio. In particolare, il cristiano ha il dovere di denunciare tali gravi situazioni e di fare quanto è nelle sue possibilità per eliminarle. Alla comunità ecclesiale il Pontificio Consiglio, raccomanda di preparare con molta cura l accoglienza dei visitatori nei luoghi dal significato specificamente religioso. Tra questi, in particolare, i santuari, meta di pellegrinaggi cristiani, a cui accorrono in gran numero anche i turisti, sia per motivi culturali, che di riposo e di attrattiva religiosa. In un mondo sempre più secolarizzato, dominato dal senso dell immediato e del materiale, queste visite possono essere il segno di un desiderato ritorno a Dio. I santuari, pertanto, devono offrire un accoglienza adeguata a questi visitatori, che li aiuti a riconoscere il senso del loro cammino e a comprendere la meta alla quale sono chiamati. L accoglienza dei turisti offre anche occasioni di dialogo ecumenico e interreligioso. A questo riguardo il documento chiede di riservare una speciale attenzione all accoglienza di visitatori membri di altre confessioni cristiane e di andare incontro alle loro necessità per la celebrazione della fede. I.I. 4

DIOCESI Don Giorgio Govoni assolto, ma la ferita rimane La sentenza della Corte d Appello di Bologna, per quanto è riferibile a don Giorgio Govoni, è la conferma della convinzione, nostra e della gente della Bassa, sulla sua assoluta innocenza; una convinzione derivata dalla quotidiana comunione di vita. Con un comunicato stampa diffuso oggi, l arcidiocesi di Modena-Nonantola così commenta la risoluzione dei giudici in merito al caso del sacerdote modenese accusato di essere coinvolto in fatti di pedofilia negli anni 1996-97-98 e morto di crepacuore nello studio del suo legale alla vigilia della prima sentenza, che pure lo aveva scagionato. L arcidiocesi esprime soddisfazione per l esito di questo secondo giudizio, emesso ieri pomeriggio, che assolve per la seconda volta don Govoni riabilitandone definitivamente la figura, ma ha sottolineato il proprio rammarico, oltre che per i metodi usati, perché la sentenza non risarcisce certamente il danno materiale e morale subito dal sacerdote, dalla famiglia, dalla comunità. Napoli, la mela di mons. Roncalli Mons. Angelo Roncalli fu invitato ad un ricevimento. Ad un certo momento del pranzo chiamò un cameriere e lo pregò di offrire una mela su un bel piatto ad una signora, commensale, con un vistoso décolleté. Sorpresa di quella particolare attenzione, chiese il perché. Le fu risposto: Perché Eva, dopo aver mangiato la mela, si accorse di essere nuda. Questo episodio della vita del Papa buono è riportato nell editoriale del vescovo ausiliare di Napoli, mons. Enzo Pelvi, sul prossimo numero del settimanale diocesano, Nuova Stagione. Il motivo è presto spiegato: soprattutto d estate, in chiesa spesso ci si dimentica il rispetto per il luogo sacro a vantaggio di vestiti leggeri e scollati. Nella nostra civiltà del benessere, avverte il vescovo, quei sette peccati capitali del catechismo hanno una sconcertante attualità e spingono a custodire la purezza nei costumi. Di qui, il consiglio del presule: Nel pregare preoccupiamoci di come piacere al Signore e non lasciamoci andare ad altri interessi. Vigilanza ed attenzione restano la quotidiana fatica del cuore di chi allontana suggestioni e vizi. Diversamente - conclude mons. Pelvi - come suggerito dal beato Giovanni XXIII, dovremmo distribuire mele nelle nostre chiese. G.A. Milano, le quattro parole del grande oratorio Mi piacciono quelle quattro parole che, per voi, ne formano una sola e che sono il vostro motto Quamicigioco proprio perché vogliono dire che nella vita bisogna buttarsi. È invitando i ragazzi all impegno che il card. Carlo Maria Martini ha salutato, nei giorni scorsi a Milano, i tanti partecipanti alla tradizionale iniziativa ricreativa estiva promossa, dal 15 giugno al 15 luglio presso un ampio spazio allestito al Castello Sforzesco, dalla Federazione degli oratori milanesi e dal Centro sportivo italiano. Un grande oratorio che rappresenta idealmente tutti quelli della diocesi di Milano, come l ha chiamato l arcivescovo, a cui aderiscono oltre 200 oratori parrocchiali con 800-900 ragazzi al giorno, per un totale, nell arco del mese, di circa quarantamila persone coinvolte. Chi rimane chiuso in se stesso inaridisce e, alla fine non diventa più nessuno ha continuato Martini, tuttavia mettersi in campo non basta. Bisogna imparare a far parte di una squadra e a lavorare non per sé, ma per un gioco comune. Infatti solo pensando agli altri diventiamo veramente pieni di gioia. Mentre guardo voi che avete tante possibilità di divertimento - ha aggiunto - penso a quei ragazzi del mondo che non hanno niente di tutto questo. Pensateci, perché anche per loro possa giungere la capacità di giocare e di fare sport, superando i problemi drammatici della guerra, della schiavitù, della fame e della sofferenza. M.B. Napoli: i mercoledì del Carmine Quest anno in occasione del 750 anniversario dell apparizione della Vergine a San Simone Stock e del dono dello Scapolare, nel santuario di Maria SS. del Carmine Maggiore a Napoli, dalla metà di giugno, l Eucaristia del mercoledì è stata celebrata da mons. Bruno Schettino, arcivescovo di Capua, mons. Serafino Sprovieri, arcivescovo di Benevento, mons. Angelo Spinillo, vescovo di Teggiano-Policastro, mons. Mario Milano, arcivescovo di Aversa. La pratica dei mercoledì del Carmine si è sviluppata a Napoli, e poi diffusa in tutta Italia ed Europa, in occasione del giubileo del 1500. Secondo la tradizione, la notte tra il 15 e il 16 luglio 1251 il priore generale San Simone Stock ebbe in dono dalla Vergine lo Scapolare. Portare lo Scapolare, spiega padre Dicerbo, significa voler imitare le virtù della Madonna: l umiltà, il silenzio, la preghiera, la passione per la Sacra Scrittura ed il servizio ai fratelli. Il filo conduttore della novena preparatoria 5

DIOCESI della festa di quest anno è, pertanto, Rivestiti delle vesti di salvezza con Maria nel terzo millennio, per far conoscere a tutti il significato dello Scapolare. Il giorno 16 il card. Michele Giordano officerà la solenne celebrazione eucaristica a piazza del Carmine; a Sorrento, invece, dopo la concelebrazione presieduta dall arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, mons. Felice Cece, ci sarà la processione della prodigiosa effigie della Madonna del Carmine, incoronata nel 1880 dal Capitolo Vaticano, uscita per l ultima volta dal Santuario nel 1980, in occasione del primo centenario dell incoronazione. Ragazzi di Torino, una festa mai vista Ragazzi, una festa mai vista è il titolo di prima pagina scelto dal settimanale diocesano di Torino La Voce del Popolo per presentare, con il corredo di una foto che ritrae l arcivescovo card. Severino Poletto e il sindaco Sergio Chiamparino con lo sfondo di migliaia di ragazzi, il grande raduno in piazza Castello per la Festa di Estate Ragazzi. La manifestazione è stata promossa in collaborazione con il comune dalla diocesi e dall Associazione giovanile salesiana insieme all Anspi (Associazione nazionale San Paolo Italia). Lasciate che i bambini giochino insieme è stato lo slogan dell incontro, vissuto in un clima gioioso. Il fatto che oggi voi siate qui, entusiasti, a fare festa - ha detto tra l altro l arcivescovo Poletto - è una vera speranza anche per il mondo degli adulti e per la città intera. Vi consiglio di seguire la regola delle tre b, ossia di continuare ad essere belli, buoni e bravi, come sicuramente già siete. Due diocesi coi comuni Insieme nel circuito museale E stata firmata nei giorni scorsi a Perugia, presso la sala della provincia, la Convenzione per l istituzione del Museo Civico Diocesano di Città della Pieve e per il deposito delle opere d arte di proprietà dell Archidiocesi. L iniziativa, voluta dalla diocesi di Perugia-Città della Pieve e dal comune del centro umbro, è stata presentata dal vicario generale mons. Mario Ceccobelli e dal sindaco di Città della Pieve Claudio Fallarino. I relatori hanno sottolineato l originalità del progetto che vede unite Chiesa diocesana e Comune, per realizzare un unico punto museale con opere d arte di proprietà dei due enti. Il pubblico potrà così più facilmente accostarsi a un ricco patrimonio artistico altrimenti più difficile da fruire. La convenzione, hanno precisato i promotori, ha una durata di 15 anni ed è tacitamente rinnovabile. Anche in diocesi di Senigallia è stata annunciata una analoga iniziativa. Per il periodo estivo la Pinacoteca Diocesana di Arte Sacra apre infatti le proprie sale a turisti e visitatori, partecipando al Circuito museale realizzato d intesa tra diocesi ed assessorato alla cultura del comune. La Pinacoteca ha sede presso l episcopio, nelle sale dette Appartamento del Cardinale, e vi si accede dallo scalone principale, raggiungendo la Sala del Trono. Da quest anno la esposizione si arricchisce di una nuovissima sezione dedicata ai paramenti liturgici ed alle suppellettili ecclesiastiche, provenienti dalla cattedrale cittadina. Tra le iniziative promozionali previste dall accordo ci sarà una particolare animazione per gruppi di bambini (6-10 anni) dal titolo Storie di Pina durante la quale verranno presentate ai piccoli scolari le opere d arte contenute nella pinacoteca. La stessa sarà aperta fino al 31 agosto due sere la settimana (mercoledì e venerdì dalle 21 alle 23,30, in orario serale per favorire i turisti e visitatori). Fondazione Lanza di Padova: nel cuore delle questioni etiche Un master europeo in bioetica: è questo il programma per il mese di settembre della Fondazione Lanza, promossa nel 1988 dall allora arcivescovo di Padova, mons. Filippo Franceschi. Il programma prevede che i sedici partecipanti rimarranno impegnati nello studio per tutto il mese e negli ultimi giorni (28 e 29) si terrà il congresso annuale dell associazione europea dei centri di etica medica sul tema La formazione in bioetica. La fondazione nei giorni scorsi ha annunciato il c ambio al vertice: il nuovo presidente è don Renzo Pegoraro, finora segretario generale della istituzione, mentre il suo presidente uscente, mons. Giancarlo Minozzi, mantiene il ruolo di presidente onorario. Nuovo segretario generale è don Bruno Bottignolo. Sulle pagine del settimanale diocesano La Difesa del Popolo, mons. Minozzi sottolinea che la fondazione ha impostato la propria attività ponendo l attenzione alle tematiche etiche, soprattutto sul piano medico e delle politiche ambientali. In secondo luogo la fondazione in questi anni si è sempre mossa nella logica delle competenza e della scientificità. Fin dall inizio abbiamo cercato rapporti e contatti con i centri di eccellenza in Europa, Stati Uniti e Canada. 6

ASSOCIAZIONI / ENTI Dpef: Forum delle famiglie, vogliamo un segnale forte Siamo in attesa di vedere il Dpef scritto nero su bianco, quindi la prudenza è d obbligo. Ma le assicurazioni che il governo ci ha dato, sono state esplicite. Ci hanno ribadito che la tassazione deve essere fatta in base al nucleo familiare, tenendo quindi conto dei carichi familiari. Sono uscite soddisfatte le associazioni riunite nel Forum delle famiglie dall incontro che la presidente Luisa Santolini - insieme ai rappresentanti del Forum del Terzo settore e dell Osservatorio nazionale del volontariato - ha avuto nei giorni scorsi a Palazzo Chigi con il governo per la presentazione delle linee guida del prossimo documento di programmazione economico-finaziaria. All incontro erano presenti il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il vice-presidente Gianfranco Fini, i ministri dell Economia e del Welfare, Giulio Tremonti e Roberto Maroni. Abbiamo preso buona nota racconta Santolini - di quello che ci hanno detto perché al di là delle cifre, quello che ora più ci interessa è il segnale culturale che il governo vuole dare a questo Dpef. Ci attendiamo un segnale di attenzione nei confronti della famiglia e un cambiamento di rotta rispetto ad un equità orizzontale che finora non c è stata. Abbiamo anche ribadito prosegue Santolini che non vogliamo tanti provvedimenti di piccolo cabotaggio sulla famiglia. Le misure per il terzo figlio, i pannolini e le colf sono provvedimenti spot, che mirano più all immagine che alla sostanza dei fatti. Abbiamo chiesto al governo un provvedimento unico e significativo che le famiglie sentano come incisivo sulla loro vita. Al Forum sta a cuore soprattutto l intenzione di partire subito con delle deduzioni, stabilendo un quoziente per ogni componente della famiglia. Opam: sostegno alle missioni come regalo di nozze Tra gli oltre 2000 micro-progetti per l azione di sostegno a missionari che operano nelle zone più povere del mondo, l Opam (Opera di promozione dell alfabetizzazione nel mondo) segnala un caso, emblematico in clima di globalizzazione, di come si possa assumersi un impegno nei confronti dei più poveri oggi. Si tratta della scelta di due sposi, Claudio ed Eleonora, che si sono uniti in matrimonio alla fine della scorso anno. Quando abbiamo iniziato a parlare del nostro matrimonio - hanno scritto nel foglio informativo dell Opam i due protagonisti - ci siamo posti il problema di conciliare il momento della testimonianza con quello della festa. Invece di dedicarsi alla frenesia dell organizzazione (inviti, bomboniere, liste di nozze ecc.), i due promessi sposi hanno deciso di proporre a parenti ed amici di legare i loro eventuali regali a un progetto specifico dell Opam. Le offerte andavano fatte confluire su un conto corrente indicato dall Opera stessa dedicato all iniziativa I bambini dei monti Nuba (Sudan). E stato addirittura attivato un sito internet (w.claudioboglione.it), visitato - al momento - da 7990 persone, dove inizialmente si presentava l operazione per i bambini del Sudan, ma che poi si è allargato a ben altre tre operazioni con l Opam: una scuola in Bangladesh, una in Cameroun e una in Uganda. Il miracolo, come spiegano gli sposi stessi, è che i regali sono andati ben al di là delle più rosee previsioni, consentendo di finanziare le prime due operazioni con un totale di oltre 21 milioni di lire e le altre due per altri 17 milioni. Suor Nicoletta Gramegna, dal Sudan, ha scritto agli sposi ringraziandoli a nome delle decine di bambini Nuba (di cui su internet appare una foto) che già popolano la scuola costruita grazie alla rinuncia ai regali personali da parte dei due sposi. Anche suor Maria Xaveria, dal Bangladesh, ha inviato i ringraziamenti per la nuova scuola costruita grazie ai doni per i due sposi. Scrive tra l altro: Eleonora e Claudio sanno che la vita danza al ritmo delle tre note fondamentali che si chiamano Dono, Missione, Responsabilità e io ringrazio quando incontro persone che sanno cantare l inno della gratuità e della responsabilità dell amore, per dare luce e gioia a tanti che ne sono privi. Uno dei sacerdoti che anima l Opam, don Aldo, sottolinea che, a seguito dell esempio positivo oltre ogni attesa portato dall iniziativa, altri futuri sposi già hanno comunicato che è una scelta che anch essi vogliono fare. Il bene, come il male, è contagioso: grazie Claudio ed Eleonora, di aver messo in circolo quel virus benefico che ora, per vostro merito, si diffonde, via internet, attecchendo nei siti di tanti cuori. L.C. 7