AZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA FAMILIARE
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- Roberta Buono
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1 BORGO RAGAZZI DON BOSCO MOVIMENTO FAMIGLIE AFFIDATARIE e SOLIDALI PROGETTO AFFIDAMENTO FAMILIARE PROPOSTA DI PROSECUZIONE PROGETTO AZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA FAMILIARE MUNICIPIO ROMA V ROMA CAPITALE Roma, 19 dicembre 2014
2 S ommario 1. Premessa: il Borgo Ragazzi Don Bosco 2. Obiettivo Generale del Progetto 3. Attività previste: a. Prosecuzione del Tavolo di Coordinamento interistituzionale mensile sull Affidamento Familiare. b. Prosecuzione delle azioni di sensibilizzazione ed informazione sull Affidamento e la Solidarietà familiare c. Realizzazione di un percorso di formazione per Famiglie Affidatarie e Solidali d. Prosecuzione degli interventi di sostegno e. Prosecuzione del lavoro di progettazione e monitoraggio integrato dei singoli interventi di affido e di solidarietà familiare 2. Destinatari 3. Durata 4. Risorse impiegate 5. Sintesi dei Costi 2
3 MOVIMENTO FAMIGLIE AFFIDATARIE e SOLIDALI PROGETTO AFFIDAMENTO FAMILIARE 1. Premessa: il Borgo Ragazzi Don Bosco Il Borgo Ragazzi Don Bosco nasce nel 1948 per dare risposta alle esigenze di migliaia di ragazzi rimasti orfani a causa della guerra (chiamati sciuscià ). Ancora oggi il Borgo Ragazzi Don Bosco fa dello strumento educativo, di ispirazione salesiana, un metodo di prevenzione a situazioni di marginalità sociale. Questa azione educativa è resa possibile grazie all Area Educativa Rimettere le Ali, il cui obiettivo è quello di accogliere giovani di età compresa tra i 12 e i 20 anni in situazione di disagio conclamato, attraverso progetti educativi personalizzati e flessibili rispetto alla variabilità del bisogno, quali: la Casa Famiglia per minori tra i 12 e i 18 anni; il Centro diurno polifunzionale per minori a rischio; il Centro psico-pedagogico per adolescenti e famiglie; Il Movimento Famiglie Affidatarie e Solidali. In particolare, Il Movimento Famiglie Affidatarie e Solidali si occupa dal 2001 di azioni di promozione, formazione e sostegno dell Affidamento e della Solidarietà Familiare per offrire una risposta alle famiglie con figli in difficoltà attraverso l intervento di altre famiglie del territorio. Peculiarità del Movimento è quella di essere composto sia da operatori esperti e sensibili all Affidamento Familiare, sia da famiglie che, con il loro prezioso contributo, permettono ai minori in difficoltà di sperimentare l affetto e la cura di una famiglia. Il 30 settembre 2004 è stato firmato un Protocollo d Intesa tra il Municipio Roma VII gruppo Un Tratto di Strada, il Borgo Ragazzi Don Bosco Movimento Famiglie Affidatarie, e l unità operativa Comunale per l affido e l Adozione a Distanza Pollicino. L obiettivo principale di tale Protocollo è quello di coordinare ed integrare tutte le risorse e gli interventi delle realtà territoriali che si occupano di affidamento familiare, di promuovere e sostenere sul territorio la nascita di una reale cultura dell accoglienza e della solidarietà, e di progettare e monitorare in modo integrato l avvio ed il successivo andamento degli affidamenti familiari. Nell ottica di rendere sempre più concreta l integrazione tra pubblico e privato, di favorire l attuazione di tale Protocollo di Intesa, e di promuovere un reale impegno attivo delle famiglie all interno delle politiche sociali, proponiamo la prosecuzione del Progetto Azioni di Promozione, Formazione e Sostegno per l Affidamento Familiare, che verrà realizzato in stretta integrazione con l'ufficio Adozioni e Affidi dell Area Servizi Sociali del Municipio stesso. 3
4 2. Obiettivo generale del progetto Il Movimento Famiglie Affidatarie e Solidali del Borgo Ragazzi Don Bosco dal 2001 ha formato circa 150 famiglie, e ha sostenuto più di 80 famiglie affidatarie. Con questo progetto si pone l obiettivo di proseguire il lavoro integrato di promozione e sviluppo dell Istituto dell Affidamento Familiare sul territorio del Municipio Roma V, attraverso azioni di sensibilizzazione, formazione e sostegno delle famiglie stesse. 3. Attività previste Il progetto si svolgerà secondo le seguenti linee di sviluppo: a. Prosecuzione del Tavolo di Coordinamento interistituzionale mensile sull Affidamento Familiare. Da ormai più di 8 anni si riunisce con una buona regolarità un Tavolo di Coordinamento mensile sull Affidamento Familiare, che coinvolge tutti gli enti firmatari del Protocollo d Intesa e la ASL RM B, con l obiettivo di promuovere azioni di integrazione e di coordinamento delle attività di sensibilizzazione, formazione, sostegno e monitoraggio degli affidamenti familiari. Anche per il nuovo anno, si propone di proseguire la consolidata e proficua collaborazione avviata, facilitando la partecipazione di più operatori dei Servizi Sociali municipali e della ASL RMB. b. Avvio di azioni di sensibilizzazione ed informazione sull Affidamento e la Solidarietà familiare. Per proseguire l attuazione del Progetto, il gruppo di Coordinamento delle Famiglie Affidatarie e Solidali continuerà a riunirsi quindicinalmente per elaborare e realizzare un programma di sensibilizzazione e di coinvolgimento di tutte le famiglie del territorio, contattando scuole, parrocchie, associazioni di famiglie, ecc A tutte le persone contattate verrà fornito materiale divulgativo e la possibilità di incontri Informativi di gruppo e colloqui di orientamento individuali, che potranno svolgersi presso le realtà contattate, presso il Borgo Ragazzi Don Bosco, o presso i locali del Municipio. Negli incontri di sensibilizzazione ed informazione particolare attenzione sarà rivolta alle varie forme di solidarietà familiare che comprendono l affidamento familiare residenziale, le diverse forme di affidamento part time e i progetti di solidarietà familiare. c. Realizzazione di un percorso di formazione per Famiglie Affidatarie e Solidali Alle famiglie coinvolte durante gli incontri di Sensibilizzazione, che siano interessate ad aprirsi ad esperienze di accoglienza e solidarietà, verrà proposto di partecipare al Percorso di Formazione per future Famiglie Affidatari e/o Solidali. Tale percorso verrà realizzato con una metodologia teorico-esperienziale ormai consolidata nel tempo, che prevede una stretta collaborazione ed una co-conduzione con la responsabile dell'ufficio Adozioni e affidamenti familiari - area servizi sociali del Municipio V. Si sottolinea infatti l importanza di poter offrire ai cittadini del Municipio un percorso formativo nel proprio territorio, in modo che la cultura dell'accoglienza e della solidarietà si radichi sempre di più nella comunità locale. Ai percorso formativi parteciperanno 7/8 famiglie del territorio. 4
5 d. Prosecuzione di interventi di sostegno agli affidamenti familiari in corso. Le famiglie affidatarie presentano prima e durante il periodo di accoglienza del minore, un forte bisogno di sostegno. Per tal motivo riteniamo indispensabile prevedere, lungo tutto il percorso dell affidamento, azioni specifiche di sostegno finalizzate a: sostenere la famiglia durante fasi particolarmente delicate (quale l inserimento del minore, il rapporto con la famiglia d origine, l adolescenza del minore affidato, il rientro nella famiglia d origine, ecc..). promuovere e rafforzare abilità e capacità genitoriali nuove. acquisire le competenze necessarie a relazionarsi all interno della rete dei servizi in un progetto condiviso. Il lavoro di sostegno con le famiglie affidatarie comprenderà: La prosecuzione di un gruppo di sostegno mensile, che coinvolge circa 8/10 famiglie affidatarie. La prosecuzione e l avvio di Progetti di Sostegno Individuali per ogni singola famiglia, condivisi con il Servizio Sociale competente, in base alle necessità di ogni singola famiglia. Tale Progetto prevedrà, in singole fasi distinte, l avvio di colloqui individuali di sostegno socio-psico pedagogico a seconda della necessità. L avvio di azioni di auto-mutuo aiuto tra famiglie del territorio, per favorire un indispensabile sostegno informale alla gestione quotidiana dell Affido. L avvio di momenti di monitoraggio e confronto integrato e periodico su ogni singolo affido, in modo da assicurare una presenza costante ed attenta di tutti gli operatori coinvolti nel progetto. L organizzazione e la realizzazione di Momenti di Incontro e Confronto tra le famiglie affidatarie, anche di altri comuni e regioni, in modo da permettere uno scambio ed una indispensabile rafforzamento delle motivazioni che hanno spinto la famiglia ad offrire la propria disponibilità per affidamento familiare. e. Prosecuzione del lavoro di progettazione e monitoraggio integrato dei singoli affidi. Abbiamo sperimentato già negli anni passati quanto sia importante lavorare per promuovere nuovi progetti di affido e progetti educativi per i minori, in modo integrato, con l apporto cioè di tutte le realtà e le figure professionali coinvolte. Riteniamo pertanto indispensabile proseguire nel capillare lavoro di Progettazione dei singoli affidi, arrivando all elaborazione di un Progetto di Affido scritto e condiviso tra tutti gli attori. In tal modo, sia le famiglie che gli operatori coinvolti conoscono e condividono tutte le fasi, i ruoli ed i differenti compiti di ciascuno, consentendo un miglior andamento dello stesso progetto di affido. Con questo progetto intendiamo pertanto proseguire la promozione di un elaborazione scritta e condivisa dei nuovi progetti di affido sia full time che part time, e la realizzazione di un incontro mensile di monitoraggio su ciascun progetto avviato, che permetta a tutte le figure professionali, che ruotano intorno ad un affido, di incontrarsi periodicamente. 5
6 4. Destinatari Destinatari del Progetto saranno: Circa 100 nuove famiglie del territorio che verranno coinvolte in azioni di sensibilizzazione ed informazione sull affidamento familiare full time e part time. 7\8 famiglie che parteciperanno al Percorso di formazione per future famiglie affidatarie e solidali. 2/3 minori del territorio che usufruiranno di nuovi progetti di affidamento familiare, attraverso progetti integrati con l apporto di tutte le realtà coinvolte. 5/6 famiglie affidatarie del territorio, (o con in affido minori del territorio), che usufruiranno di azioni di sostegno individuale socio-psico-pedagogico. 8/10 famiglie che usufruiranno del sostegno mensile attraverso un gruppo mensile condotto da uno psicoterapeuta. 20/30 famiglie che usufruiranno degli incontri di confronto e di scambio tra famiglie affidatarie. Tutti gli operatori coinvolti nel Tavolo di Coordinamento mensile, che potranno usufruire di un momento di confronto e di coordinamento, indispensabile per superare la solitudine degli operatori rispetto all affidamento familiare. 5. Durata del Progetto Il progetto avrà una durata di un anno. 6. Risorse impiegate Per la realizzazione del Progetto verranno coinvolti sia operatori esperti (un coordinatore, uno psicologo, un assistente sociale, uno psicoterapeuta esperto di sostegno a famiglie in difficoltà, un supervisore), sia le famiglie che costituiscono il Movimento, a seconda delle esigenze e dei ruoli di ciascuno. La struttura del Borgo Ragazzi Don Bosco, della Comunità Educativo Pastorale dell Area Rimettere le Ali e dell Ispettoria Circoscrizione Centrale garantiranno il necessario supporto organizzativo ed amministrativo. Il Borgo Ragazzi don Bosco metterà inoltre a disposizione la rete di servizi educativi disponibili per i minori e le famiglie, oltre agli ambienti attrezzati necessari per le attività e tutte le risorse professionali e volontarie, tra cui tirocinanti, obiettori, ed operatori del Servizio Civile volontari. Tutti gli operatori e le famiglie coinvolte lavoreranno in equipe integrate, che coinvolgono più professionalità, e parteciperanno ad incontri mensili di supervisione condotti dal Prof. Giancarlo Cursi, dell Università Pontificia Salesiana. 6
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