IPOVISIONE IN ETA EVOLUTIVA
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- Agnolo Vitale
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1 IPOVISIONE IN ETA EVOLUTIVA Servizi in una rete regionale integrata Tavola rotonda: i servizi per la disabilità visiva presenti nelle province La rete dei servizi Il servizio disabili sensoriali nella Provincia di Lecco L esperienza del servizio educativo a favore dei disabili sensoriali nella Provincia di Lecco si caratterizza per la delega della gestione del servizio che la Provincia di Lecco ha iniziato nell agosto del 2001, attraverso una convenzione con l ASL di Lecco, che svolge quindi tutte le funzioni per l erogazione e la valutazione degli interventi di a favore dei disabili sensoriali 1
2 Il servizio educativo Attualmente il servizio educativo è garantito attraverso appalto alla cooperativa sociale Odissea, di Cantù. L esperienza pluridecennale sperimentata nello specifico territorio della Provincia di Lecco ha permesso di costruire una rete di relazioni con i servizi specialistici, la rete delle scuole e delle realtà istituzionali collegate,le associazioni del territorio, ecc. 2
3 Con tutti questi soggetti è in atto un rapporto di collaborazione e di riconoscimento reciproco di ruoli e funzioni, nonché prassi condivise e metodi di lavoro di equipe già sperimentati. Il costante raccordo comunicativo e operativo garantisce la costruzione di percorsi personalizzati per la presa in carico dei soggetti in condizione di disabilità sensoriale 3
4 Organizzazione del servizio e il lavoro di rete Con riferimento alla convenzione tra Provincia e ASL, all interno del Servizio Disabili e Anziani dell ASL opera una equipe pluridisciplinare formata da assistente sociale e pedagogiste con competenze tiflologiche, coordinata dal responsabile del Servizio Disabili e Anziani dell ASL della Provincia di Lecco La metodologia principale del servizio, che mette al centro del suo lavoro la famiglia, è quella della progettazione partecipata, dell osservazione attiva e del lavoro di rete e di équipe. 4
5 Le attività dei consulenti pedagogici Osservazione pedagogica dei soggetti all interno dei loro contesti di vita e di apprendimento al momento della presa in carico e in itinere; costante monitoraggio delle tappe dello sviluppo personale e delle competenze, inerenti tutti gli ambiti evolutivi; partecipazione alla progettazione educativa e alla programmazione didattica delle scuole, in collaborazione con tutte le figure educative e didattiche coinvolte; periodico raccordo con i dirigenti scolastici al fine di garantire il perseguimento di linee progettuali comuni; costante confronto e cooperazione con i servizi specialistici che hanno in carico i soggetti disabili sensoriali e costruzione del progetto educativo e didattico in accordo con gli operatori; costruzione della relazione di fiducia con la famiglia dei soggetti in condizione di disabilità sensoriale e offerta di un punto di riferimento adeguato alle esigenze e alle caratteristiche di ciascun nucleo familiare; programmazione e gestione di momenti di colloquio consulenziale con i familiari dei soggetti in carico; 5
6 costante monitoraggio del lavoro scolastico dei docenti e messa a disposizione della scuola di momenti specifici di consulenza, nonché di materiali e sussidi; costante monitoraggio del lavoro educativo delle figure che si occupano di assistenza educativa attraverso supervisione e formazione; cura ed eventuale coordinamento dei gruppi di équipe che localmente si vanno a costituire a favore della progettazione, della gestione e della verifica di ciascun progetto educativo; cura e supervisione alla elaborazione di materiali specifici e adeguati ai bisogni e alle caratteristiche di ciascun percorso scolastico. La particolare caratteristica del lavoro delle consulenti pedagogiste è quella di intervenire direttamente sul campo, con disponibilità alla presenza sia nelle scuole che nelle sedi dei vari servizi specialistici, per garantire la costruzione di un progetto educativo rispondente ai bisogni specifici dei soggetti e in generale dei contesti che li accolgono. 6
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