Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

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1 Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell integrazione scolastica è quello di favorire lo sviluppo delle potenzialità della persona diversamente abile nell apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni, nella socializzazione, al fine di migliorare la sua capacità di vivere, in maniera costruttiva, collaborativa e produttiva, la vita all interno della scuola. Obiettivi: Garantire l armonizzazione con il programma di intervento globale stabilito nell incontro istituzionale del GLH; Rendere possibile la giusta progressione dei programmi condotti dagli insegnanti nel rispetto delle esigenze di tutta la classe; Favorire la vita di relazione degli alunni diversamente abili e la loro socializzazione per promuovere l espressione delle potenzialità personali attraverso la ricerca di forme solidaristiche con i compagni di classe, insegnanti; Curare i rapporti al fine di integrare gli interventi con le strutture ricreative, culturali della scuola e della comunità per favorire la partecipazione dell utente; Favorire la costruzione e il consolidamento delle autonomie personali rispetto ad abilità nella cura e sicurezza della persona, nell uso di ausilii, nell apprendimento di abilità sociali e spaziali. I destinatari interessati al processo d integrazione scolastica sono minori che presentano una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, certificata dalla Unità Multidisciplinare per l integrazione scolastica della azienda sanitaria locale, che è causa di difficoltà di apprendimento e di relazione tale da determinare un processo di svantaggio sociale e di emarginazione, tanto da richiedere la presenza di personale specializzato per superare e rimuovere le barriere che ne impediscono l apprendimento e la frequenza. I soggetti per i quali l ente locale potrebbe essere chiamato ad erogare degli interventi utili all integrazione scolastica sono 15 bambini con disabilità. L erogazione degli interventi socio-educativi ed assistenziali necessari a rimuovere le condizioni che impedirebbero al disabile di apprendere e di partecipare alla vita scolastica consentono l esercizio del diritto di cittadinanza. STRATEGIA Il servizio vuole porsi in un ottica integrativa rispetto alla scuola, alla ASL e alla famiglia. Pertanto privilegerà un processo d integrazione, orizzontale reticolare, che faccia riferimento alle moderne strategie educative per attivare e mettere in sinergia le risorse di tanti altri attori significativi che a vario titolo si occupano dell integrazione

2 scolastica, adottando: - una programmazione coordinata degli interventi scolastici; - uniformità di gestione e condivisione di buone prassi con tutti gli istituti scolastici; - creazioni di reti operative di discussione per la definizione e risoluzione di eventuali nodi critici nelle aree di intervento di competenza dell assistente educatore. DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA Per la costruzione di una speciale normalità al posto di una didattica speciale faremo riferimento ai fattori di qualità dell integrazione scolastica che trovano una piena concretizzazione nell accordo di programma della provincia dell Aquila. Le attività pensate, pertanto, per garantire l integrazione scolastica degli alunni diversamente abili saranno le seguenti: - attività volte a favorire l integrazione fisica con gli ambienti scolastici ed extrascolastici; - attività volte a favorire l integrazione funzionale con gli strumenti e gli ausili; - attività volte a favorire l integrazione sociale nel gruppo classe; - attività volte a favorire l integrazione personale sviluppando ed evolvendo il bisogno di interazione significativa con altre persone. Il processo di erogazione si articolerà in 3 fasi: Prima fase: programmazione Soggetti coinvolti, dirigente scolastico, docente specializzato, docente curriculare, collaboratore scolastico, personale amministrativo, personale della Unità Multidisciplinare della ASL, famiglia, alunno, per realizzare: analisi dei bisogni dell utente; redazione del piano d intervento; proposta piano d intervento all ente gestore; creazione della rete; presa in carico del caso. Seconda fase: organizzazione individuazione della risorsa; condivisione degli obiettivi; stesura piano di lavoro; erogazione degli interventi. Terza fase: controllo monitoraggio delle attività. Il processo di gestione complessivo dell utente prevede una circolarità delle competenze tra l ente locale, la ASL, la scuola e la famiglia relativi alla selezione, valutazione, decisione e definizione del piano d intervento.

3 Rispetto al controllo delle attività e dei risultati degli interventi l ente d ambito verrà supportato dall ufficio di piano, dopo aver condiviso ed individuato con l ente gli strumenti tecnici ed i parametri necessari alla valutazione. La competenza rispetto all organizzazione e l erogazione degli interventi sarà affidata al responsabile del coordinamento operativo del servizio di integrazione scolastica. TEMPISTICA DEFINIZIONE STRUTTURA ORGANIZZATIVA E RISORSE Trattandosi di servizio già funzionante per alcuni utenti n. 9, l azione sarà operante fin dal primo anno di realizzazione del piano sociale. Per i nuovi utenti la domanda di ammissione al servizio seguirà un arco temporale massimo di trenta giorni e in modo specifico a seguito della seguente valutazione da parte dell Ente D Ambito: 30 gg. in caso di disponibilità di bilancio; 30gg. in caso di verifica disponibilità di bilancio; indeterminato in caso di mancanza di disponibilità. autorizzazione della spesa. Il responsabile del servizio dell ente sociale di ambito è responsabile dell attuazione dell azione prevista per quanto riguarda gli interventi necessari all integrazione. Coinvolti nell integrazione scolastica sono i seguenti operatori: - Unità Multidisciplinare della ASL; - assistente sociale; - assistente educatore. L assistente sociale è il responsabile organizzativo degli interventi di integrazione scolastica: -presiede agli incontri del gruppo H per l individuazione delle finalità, contenuti e metodologie dell intervento in base alle caratteristiche e alle esigenze del soggetto da prendere in carico; -presiede agli incontri di programmazione, coordinamento e verifica nel corso dell anno scolastico sia con l Ente d Ambito che con l Istituzione Scolastica; - coordina gli assistenti educatori rispetto alla fase di avvio dell intervento; - monitora costantemente l attività dell assistente educatore; - raccoglie i registri mensili e le relazioni mensili a carico dello stesso; - compila la cartella utente; - tiene contatti con la famiglia, la ASl, la scuola; - compila la relazione mensile da consegnare al responsabile del servizio individuato dall ente di Ambito; - organizza gli incontri individuali e di gruppo con gli assistenti educatori; - promuove e organizza incontri con l utenza e con gli interlocutori della rete formale ed

4 informale. L assistente educatore : -favorisce l apprendimento dell alunno diversamente abile sostenendolo nell integrazione fisica, strumentale, sociale e relazionale favorendo; - la risposta ai bisogni primari; - la sua interazione nell ambiente scolastico e nel gruppo classe; - l avvio all autonomia personale; - il supporto nel lavoro scolastico; - l affiancamento nell utilizzo di ausilii; - la facilitazione nella comunicazione; - il controllo del comportamento e contenimento. Le modalità di programmazione, organizzazione e gestioni degli interventi svolti a favore degli alunni diversamente abili vengono definiti dall accordo di programma della Provincia dell Aquila. Rispetto alle risorse necessarie in termini di strutture e attrezzature quest ultime sono già previste fornite all interno dell organizzazione scolastica. E prevista la figura dello psicologo per la supervisione degli assistenti educatori sia rispetto ai casi sia rispetto alla formazione. COMUNICAZIONE - modalità di accesso al servizio : attraverso la richiesta del dirigente scolastico. - tempi di attesa: 30 gg. La comunicazione interna verrà garantita da: - le procedure di erogazione del servizio; - il sistema informativo; - cartella utente; - riunione mensile operatori; - relazione mensile coordinatore al responsabile del servizio integrazione scolastica dell Ente d Ambito. La comunicazione esterna sarà promossa mediante: - il regolamento di servizio, - la carta dei servizi sociali di ambito, - diffusione informazioni e modulistica,

5 - predisposizione modulistica per la segnalazione di reclami, - incontri informativi con i servizi del territorio, - incontri formativi/informativi con l utenza. Le modalità adottate per aumentare la fiducia degli utenti ed accrescerne l affidabilità sono: - la personalizzazione degli interventi (Progetto di presa in carico individuale); - il monitoraggio costante sull andamento sul caso e sul gruppo degli assistenti educatori. BUDGET Costo totale: CONTROLLI VALUTAZIONE E Primo anno ,00; Secondo e terzo anno ,00 (annuale). La responsabilità del controllo esterno sull azione da parte dell ente sociale di ambito sarà a carico dell Ufficio di Piano. La verifica sulle azioni svolte avverrà attraverso: - relazione mensile del coordinatore del servizio di integrazione scolastica all Ente; - osservazione diretta da parte dell Ufficio di Piano con la somministrazione questionario soddisfazione utente (6 mesi ); La responsabilità del controllo interno è affidata al coordinatore operativo del servizio di integrazione scolastica. Gli indicatori saranno: IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI E RISPOSTE Rischi: - esistenza del Progetto di presa in carico individuale; - esistenza del documento scritto di integrazione operativa con altri servizi del territorio; - esistenza del registro mensile; - esistenza di procedure scritte per la giusta erogazione del servizio; - esistenza della documentazione per la valutazione della qualità dell assistenza erogata; - esistenza sistema informativo; - esistenza del documento annuale di piano con l elenco nominativo. - non coinvolgimento di tutti i soggetti deputati al processo di integrazione; - non definizione regolamenti di funzionamento e responsabilità; - non omogeneizzazione delle prassi nelle scuole del territorio di competenza; - non condivisione da parte dei soggetti interessati sui valori, sulle metodologie e sugli obiettivi; - non corrispondenza delle ore di erogazione per la copertura del servizio in relazione alle esigenze dell alunno. Risposte:

6 - garantire la rappresentatività di tutte le componenti interessate al processo di integrazione scolastica e beneficiarie delle azioni; - individuazione del responsabile dei gruppi; - azioni di formazione rivolte ai componenti del gruppo operativo; - individuazione di criteri di attribuzione delle ore che supera il mero concetto di equità ma tiene conto delle esigenze complesse dell alunno legate al suo deficit. ACQUISTO Prevista convenzione con cooperative di tipo A effettuata secondo la normativa vigente. costo orario medio anno ,29

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