L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

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1 L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

2 L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica e Sociale è un servizio erogato dall A.ULSS 17 alle scuole del territorio, di ogni ordine e grado sia pubbliche che paritarie e private mediante l assegnazione di un operatore socio sanitario (OSS) che ha conseguito uno specifico diploma a seguito di un percorso formativo sulla base della L. R. n. 20/2001 e successive modificazioni e integrazioni.

3 L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Gli obiettivi del Servizio di Integrazione Scolastica sono: garantire agli alunni con disabilità adeguati interventi assistenziali educativi, finalizzati all acquisizione di autonomie personali, sociali, per assicurare il diritto all'istruzione e all educazione; concorrere a rimuovere le cause sociali che possono creare situazioni di bisogno e fenomeni di emarginazione nei normali contesti di vita; promuovere la piena inclusione scolastica e sociale della persona con disabilità alla pari con tutte le altre persone; sostegno alle famiglie nel carico assistenziale; promuovere nella scuola e nella comunità una cultura di solidarietà, di accettazione e condivisione nei confronti della persona con disabilità e della sua famiglia.

4 L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Gli strumenti a supporto dell integrazione Scolastica delle persone con disabilità, finalizzati a garantire il diritto allo studio sono: la costituzione delle équipe socio sanitarie come previsto dall art. 3 del DPR del 24/02/1994 Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle Unità Locali Sanitarie in materia di alunni con disabilità per la stesura della Certificazione, della Diagnosi Funzionale, del Profilo Dinamico Funzionale e del progetto Educativo Individualizzato l insegnante di sostegno l operatore socio sanitario assegnato dall A.ULSS gli ausili e i materiali didattici specificatamente realizzati per la persona con disabilità; l'eliminazione delle barriere architettoniche il trasporto e la mensa le prove d esame differenziate (tempi più lunghi, assistenti, ausili, ) l orientamento scolastico e professionale per la valutazione di possibili percorsi di integrazione lavorativa.

5 Gli ambiti di intervento Aiuto fisico Cura della persona Aiuto per lo sviluppo, potenziamento, mantenimento delle abilità comunicative Supporto nell ambito relazionale e socio affettivo Aiuto nella gestione comportamentale Sviluppo delle potenzialità e abilità Individuazione e segnalazione di situazioni problematiche

6 Gli ambiti di intervento Aiuto Fisico relativo a problematiche di tipo fisico che impediscono o rallentano le autonomie corporee, sia nella motricità globale (deambulazione, corsa, uso delle scale, spostamenti nell ambiente) sia nella motricità fine (manualità, movimenti raffinati, uso di strumenti didattici, uso funzionale degli oggetti ). L OSS può intervenire in modo più o meno importante a seconda della potenzialità della persona con disabilità, delle barriere e delle altre risorse presenti nel contesto scolastico. igiene personale, l alimentazione, La Cura della Persona l aiuto sulle posture, il rapporto con se stesso, con gli altri e con l ambiente.

7 Gli ambiti di intervento Aiuto per lo sviluppo, il potenziamento e il mantenimento delle abilità comunicative la comunicazione è trasversale a tutto il percorso personale, scolastico e lavorativo e richiede un attenzione particolare. L OSS può collaborare con gli specialisti e i tecnici (foniatra e logopedista) con gli insegnanti per contribuire a lavorare per un miglioramento della comunicazione generale e negli aspetti specifici, sia verbali che non verbali.

8 Gli ambiti di intervento Supporto nell ambito relazionale e socio affettivo funzione di mediatore (l'oss non deve frapporsi tra lalunno e i suoi compagni) tra l alunno e il contesto, con i compagni, ma anche con gli adulti presenti nella scuola, insegnanti e personale non docente. Aiuto nella gestione comportamentale individuazione con gli specialisti e gli insegnanti delle metodologie più opportune per comprendere e contenere l alunno in presenza di problematiche comportamentali rilevanti.

9 Gli ambiti di intervento Sviluppo delle potenzialità e abilità collaborare in modo educativo per rispondere a esigenze di sviluppo globale il progetto per la persona con disabilità va costruito a partire dalle potenzialità e dalle abilità presenti o emergenti. L idea di base, quindi, è di guardare ciò che fare o potrà fare, piuttosto che ciò che non sa fare. Aiuto nella gestione di spazi, attrezzature, strumenti Individuazione e segnalazione di situazioni problematiche la segnalazione di particolari condizioni di disagio fisico, psicologico e relazionale nella persona e/o della famiglia, nel contesto scolastico e nel processo di integrazione scolastica

10 LE FASI DELL INTERVENTO Informazione sul caso che è stato assegnato l'oss, prima di avviare l intervento, viene informato sulla situazione dell alunno, sulle caratteristiche soggettive Le fonti delle informazioni sono il servizio che in carico la persona, la famiglia, la documentazione dell operatore precedente, la scuola stessa. Documentazione e approfondimento sulla patologia mediante libri, articoli, aggiornamenti,, seminari,

11 LE FASI DELL INTERVENTO Approccio alla struttura L'OSS al suo a arrivo a scuola deve farsi presentarsi per farsi conoscere dall alunno, dai compagni di classe, dagli insegnati, dal personale non docente e soprattutto dal Dirigente Scolastico. Appena possibile, se l incontro non è già avvenuto presso il servizio di Età Evolutiva, ai familiari dell alunno. Disponibilità a collaborare per il Progetto Educativo Individualizzato L OSS fa parte a pieno titolo della progettazione educativo-didattica Concordare l intervento dell'oss sulla base degli obiettivi per cui è stato assegnato Partecipazione agli incontri d'équipe organizzati dalla scuola Incontri individuali tra l OSS e il Servizio Mantenimento del segreto professionale

12 STRUMENTI DI GESTIONE PROFESSIONALE L osservazione diretta dell alunno e del contesto La comunicazione La relazione Il colloquio La documentazione Analisi del proprio lavoro saper valutare gli aspetti di efficienza, la possibilità di mettere in atto le risorse e le competenze professionali e personali e di attivare quelle materiali e strutturali e di efficacia, come ricaduta positiva di quanto programmato e attivato.

13 CRITICITA la sensazione di essere indispensabili e insostituibili la solitudine operativa (reale o presunta) troppa conoscenza del caso... saturazione rischio di seguire l alunno come volontario (confusione dei due ruoli) senso di colpa burn-out

14 SAPER ESSERE consapevolezza di essere una tra le risorse e non la risorsa la conoscenza delle proprie capacità e dei propri limiti consapevolezza delle aspettative conoscenza dei limiti esterni saper accogliere e valutare suggerimenti e critiche equilibrio.

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