PIANO PARTICOLAREGGIATO DELL OTTAGONO E DELLE SUE PERTINENZE CIMITERO DELLA VILLETTA Allegato 1 -Norme tecniche di attuazione



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Indice PARTE 1 GENERALITA Titolo I DISPOSIZIONI GENERALI Specifica le caratteristiche generali dello strumento pianificatorio, i suoi ambiti di applicazione, i documenti che lo costituiscono e che lo integrano, i soggetti abilitati ad effettuare interventi nella Zona Monumentale del Cimitero. Articolo 1 Articolo 2 Articolo 3 Articolo 4 Articolo 5 Articolo 6 Articolo 7 Articolo 8 Articolo 9 Articolo 10 Articolo 11 Finalità Piano di Recupero Elenco elaborati Ambito di applicazione Porzioni omogenee di intervento: settori e unità Soggetti abilitati agli interventi edilizi Interventi pubblici Interventi a cura del Gestore Interventi dei Privati Autorizzazione agli interventi edilizi Commissione di Vigilanza Artistica Titolo II USI DEL SUOLO, ATTIVITA E FUNZIONI Specifica le definizioni usate per individuare i differenti manufatti di sepoltura e gli usi esistenti e compatibili nella Zona Monumentale del Cimitero. Articolo 12 Articolo 13 Articolo 14 Articolo 15 Articolo 16 Articolo 17 Articolo 18 Articolo 19 Articolo 20 Articolo 21 Articolo 22 Articolo 23 Articolo 24 Articolo 25 Articolo 26 Articolo 27 Articolo 28 Articolo 29 Articolo 30 Definizioni Attività ed usi ammessi Attività commerciali Usi del suolo all interno della Zona Monumentale Cambio d uso Campi di inumazione e reparti speciali Campi di tumulazione Colombari Ossari Cinerari Sepolcri di famiglia Aree verdi e Giardini della Memoria Lapidario e altri luoghi Ingressi Percorsi Servizi amministrativi e albo cimiteriale Servizi igienici Depositi e magazzini Impianti e attrezzature 1

Titolo III INTERVENTI EDILIZI Specifica le definizioni degli interventi edilizi ammessi all interno della Zona Monumentale del Cimitero. Articolo 31 Articolo 32 Articolo 33 Articolo 34 Articolo 35 Articolo 36 Articolo 37 Articolo 38 Articolo 39 Articolo 40 Interventi ammessi Manutenzione ordinaria Manutenzione straordinaria Restauro scientifico Restauro e risanamento conservativo Ristrutturazione edilizia Nuova costruzione Ristrutturazione urbanistica Demolizione Operazioni ordinarie di pulizia Titolo IV CATEGORIE DI INTERVENTO Specifica le definizioni delle categorie di intervento adottate all interno della Zona Monumentale del Cimitero. Articolo 41 Articolo 42 Articolo 43 Articolo 44 Articolo 45 Articolo 46 Categorie di intervento Tutela Conservazione Valorizzazione Riconfigurazione (settori) Riqualificazione (unità) PARTE 2 ATTUAZIONE Titolo V PRESCRIZIONI DI SETTORE Specifica gli interventi ammessi sulle architetture maggiori, di competenza pubblica. Articolo 47 Articolo 48 Articolo 49 Articolo 50 Articolo 51 Articolo 52 Articolo 53 Articolo 54 Articolo 55 Articolo 56 Articolo 57 Articolo 58 Articolo 59 Articolo 60 Articolo 61 Articolo 62 Articolo 63 Articolo 64 Articolo 65 Categorie di intervento e prescrizioni specifiche per i settori Portico Ingresso Oratorio Galleria Sud e addossati Galleria Nord e addossati Galleria Sud-est e Gallerie numerate Chiostro Padre Lino e Addossato Chiostro Padre Lino Area Servizi, Camera Mortuaria e Nord Camera Mortuaria Servizi igienici Elementi architettonici Prato Campi di inumazione Campi di tumulazione Giardini della Memoria Reparti acattolici (Cimitero Evangelico ed Israelita) Campo dei Caduti Recinzione Aree verdi e percorsi 2

Titolo VI INTERVENTI SUI SEPOLCRI DI FAMIGLIA Specifica gli interventi ammessi sulle micro-architetture, di competenza privata. Articolo 66 Articolo 67 Articolo 68 Articolo 69 Articolo 70 Categorie di intervento e prescrizioni specifiche per le unità Archi Cappelle Cappelle a edicola Tombe Titolo VII AUTORIZZAZIONI Specifica l iter delle autorizzazioni necessarie e i documenti da presentare per eseguire interventi sui settori e sui sepolcri privati. Articolo 71 Articolo 72 Articolo 73 Titoli abilitativi per gli interventi edilizi Prescrizioni per la sicurezza delle operazioni cimiteriali Aumento di capacità di sepoltura Titolo VIII Articolo 74 Articolo 75 Articolo 76 Articolo 77 Articolo 78 Articolo 79 Articolo 80 Articolo 81 Articolo 82 Articolo 83 Articolo 84 Articolo 85 Articolo 86 Articolo 87 DISPOSIZIONI COMUNI, TRANSITORIE E FINALI Defunti illustri e benemeriti Cambio di titolarità Lapidi epigrafiche e monumenti commemorativi Elementi scultorei Lapidi funerarie e arredi Rimozione e sostituzione di oggetti d arte Adeguamento normativo e impiantistico Prescrizioni per la salvaguardia idrogeologica Oggetti non catalogati Identificativo delle sepolture Validità del Piano Particolareggiato Programmazione triennale delle manutenzioni Opacità delle lapidi e degli arredi metallici Pareri vincolanti e prescrittivi 3

Titolo I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1 Finalità Il Piano Regolatore Cimiteriale del Comune di Parma (di seguito PdCm), approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 45 del 27 marzo 2007, individua all interno del Cimitero della Villetta una zona storicomonumentale di interesse collettivo, come definita nel successivo art. 4. Tale Zona Monumentale è assoggetta alla presente disciplina particolareggiata di tutela, conservazione e valorizzazione, chiamata Piano Particolareggiato dell Ottagono (di seguito PPO). Esso persegue: - il mantenimento in uso del monumento con funzioni legate alla sepoltura e alla celebrazione della memoria singola e collettiva, nel rispetto della programmazione d uso delle sepolture a rotazione; - la riqualificazione la valorizzazione del patrimonio storico-documentario raccolto nel Cimitero; - la tutela e conservazione delle strutture architettoniche di pregio storico e/o artistico; - il mantenimento dei caratteri architettonico-tipologici della parte storico-monumentale nel suo insieme e dei singoli manufatti; - la regolamentazione degli interventi sulle pavimentazioni esterne e sulla vegetazione per la riqualificazione ambientale degli spazi aperti interni al Cimitero; - la regolamentazione degli interventi sull edificato esistente o di nuova realizzazione; - l ottimizzazione nella gestione programmata delle sepolture esistenti e progettate; - il miglioramento della sicurezza e dell accessibilità anche ai fini della conformità alla normativa sul superamento delle barriere architettoniche (L. 13/1989 e successive integrazioni); - l adeguamento dei servizi al pubblico, dimensionati ai livelli standard previsti dalle normative vigenti; - l individuazione delle funzioni d uso compatibili con quella funeraria. Articolo 2 Piano di Recupero Il PPO trova attuazione anche nel Piano di Recupero (di seguito PRe), il quale dettaglia gli interventi puntuali sulle strutture pubbliche della Zona Monumentale ai fini della sua riqualificazione: a) piano colore dei settori storici; b) omogeneizzazione delle partiture architettoniche dei settori a scansione modulare; c) riqualificazione delle unità in possesso al Comune; d) riqualificazione degli spazi aperti. Tale piano potrà essere oggetto di Convenzione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Parma e Piacenza (di seguito SBAP), e la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Parma e Piacenza (di seguito SPSAE) responsabili per territorio. 4

Articolo 3 Elenco elaborati Il PPO si compone dei seguenti documenti: - Relazione Finale - Norme Tecniche di Attuazione con allegati: 1. Schede di rilievo e prescrizioni specifiche per i Settori 2. Schede di rilievo e prescrizioni specifiche per le Unità - Tavole cartografiche di progetto: Tavola P.1 Settori Tavola P.2 Unità Tavola P.3 Categorie di intervento per settori Tavola P.4 Categorie di intervento per unità Tavola P.5 Usi del suolo Gli studi preliminari alla redazione del PPO sono stati riassunti nei seguenti elaborati: - Relazione Generale - Tavole cartografiche di analisi e rilievo dello stato di fatto Tavola A.1 Pregio storico artistico (qualità costruttiva) Tavola A.2 Cronologia degli interventi costruttivi Tavola A.3 Stili architettonici prevalenti Tavola A.4 Individuazione del pregio in relazione alla posizione Tavola A.5 Autori Tavola A.6 Sepolture di interesse storico (defunti illustri) Tavola A.7 Rilievo del verde Articolo 4 Ambito di applicazione La parte storico monumentale del Cimitero della Villetta, già perimetrata in seguito a specifiche indagini e individuata nelle Tavole cartografiche di analisi A, risulta identificata da quelle porzioni di edificato di rilevanza artistica ed architettonica i cui caratteri appaiono ancora riconoscibili e distinguibili e che, per valori intrinseci di carattere storico, etno-antropologico, architettonico ed artistico, sono meritevoli di tutela. Tale area, nel suo complesso (non le singole architetture in essa contenute) risponde alle definizioni di Bene Culturale e Complesso Monumentale di cui agli artt. 10 e 101 comma 2/f del D.Lgs 42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio. Il conseguimento delle finalità di cui all art. 1 delle presenti norme è attuato mediante la definizione, per ciascuna delle porzioni di intervento omogenee di cui al seguente art. 5, che costituiscono l ambito oggetto del piano, delle modalità di intervento previste dal successivo Titolo III e della relativa disciplina edificatoria. Le presenti norme disciplinano inoltre le destinazioni d uso, le funzioni e le tipologie di sepoltura (Titolo II) esistenti all interno del sistema cimiteriale e quelle con esse compatibili. 5

Articolo 5 Porzioni omogenee di intervento: settori e unità Il PPO definisce porzioni omogenee di minimo intervento all interno della Zona Monumentale. Queste sono definite come settori o unità, individuate in dettaglio nelle Tavole cartografiche di progetto P. Sono definite settori gli organismi architettonici principali, omogenei ed autonomi con elementi e caratteristiche riconducibili a progettazione e realizzazione unitaria, ovvero le parti di edificato, omogenee per progettazione, costruzione e caratteristiche architettoniche, anche con una realizzazione protratta nel tempo. All interno dei settori si distinguono le unità, ovverosia microarchitetture o minime porzioni omogenee per organizzazione formale, costruzione, caratteri architettonici e ornamentali, tipologia di sepoltura e utilizzo. Sono individuate come unità le singole concessioni ai Privati di manufatti di sepoltura, nonché monumenti e lapidi commemorative. Le disposizioni attuative relative a ciascun ambito omogeneo identificato sono precisate nei successivi articoli e nelle Tavole cartografiche di progetto P : gli interventi consentiti (Titolo III) in base alle relative le categorie di intervento (Titolo IV), mediante i titoli abilitativi previsti (Titolo VII). Articolo 6 Soggetti abilitati agli interventi edilizi All interno del sistema cimiteriale possono intervenire, limitatamente agli ambiti diversi che sono meglio specificati ai successivi artt. 7, 8, 9, i seguenti soggetti: a) Comune b) Gestore se e in quanto delegato dal Comune; c) Privato concessionario ovvero proprietario, sia persona fisica che Ente o Congregazione. Articolo 7 Interventi pubblici Al Comune spetta la gestione del sistema cimiteriale, la promozione, la progettazione e l esecuzione degli interventi edilizi straordinari, nel rispetto di quanto previsto dalla presente normativa, nonché il controllo dell attività svolta dal Privato. Esclusivamente al Comune, o per esso al Gestore, sono attribuiti gli interventi di iniziativa pubblica sulle parti collettive della Zona Monumentale, nel rispetto di quanto prescritto dal Titolo V, e precisamente: - realizzazione, anche per stralci, di piani unitari di manutenzione ordinaria, straordinaria e adeguamento normativo eseguiti secondo progetti rivolti a interi settori, porzioni di essi o unità; - realizzazione, anche per stralci, di piani unitari di manutenzione ordinaria, straordinaria e adeguamento normativo eseguiti secondo progetti rivolti a percorsi, spazi aperti e aree verdi, ingressi e recinzioni, servizi; - realizzazione, anche per stralci, di interventi unitari di restauro sulle parti comuni di settori, porzioni di essi o unità, secondo quanto indicato dal PRe; - progettazione di interventi unitari di valorizzazione, riqualificazione o riconfigurazione di settori o porzioni di essi, compresi i progetti particolareggiati di Giardini della Memoria e del Lapidario, e di organizzazione dei campi di inumazione e tumulazione, previsti dal PPO. Il Comune, o per esso il Gestore, è il titolare degli interventi unitari di riqualificazione sulle unità di sua esclusiva pertinenza, secondo quanto indicato dal PRe (archi comunali). 6

Articolo 8 Interventi a cura del Gestore Il Comune può affidare al Gestore, oltre all ordinaria manutenzione, gli interventi straordinari ritenuti necessari al buon funzionamento della struttura e all attuazione del presente PPO. Il Gestore è tenuto a: - aggiornamento dei rilievi e del Sistema Informativo Cimiteriale in seguito all esecuzione di interventi sugli impianti o sulle strutture; - progettazione della destinazione dei campi ad inumazione, gestione delle concessioni per inumazioni e tumulazioni comuni e per sepolcri privati ai sensi dei regolamenti di Polizia Mortuaria. Nell esecuzione di tutti gli interventi autorizzati, o delegati dal Comune, il Gestore è tenuto al rispetto di quanto previsto dalla presente normativa. Articolo 9 Interventi dei Privati Al Privato sono consentiti interventi esclusivamente sulle unità in uso esclusivo, quali archi, cappelle, sepolture di famiglia e monumenti realizzati su terreno in concessione, secondo i disposti del Titolo VI, previa richiesta al Comune. Il Privato è tenuto all osservanza delle norme prescritte nonché all obbligo di mantenere in buono stato di conservazione i propri manufatti secondo le previsioni del regolamento comunale di polizia mortuaria, nonché delle norme di settore nazionali e regionali. Articolo 10 Autorizzazione agli interventi edilizi L esecuzione di interventi edilizi (Titolo III) all interno della Zona Monumentale da parte del Privato è subordinato al rilascio dei titoli abilitativi di cui all art. 71 da parte del Comune, con la sola eccezione delle operazioni ordinarie di pulizia di cui all art. 40. Articolo 11 Commissione di Vigilanza Artistica L esecuzione di interventi edilizi di cui al Titolo III, la collocazione di lapidi epigrafiche o monumenti commemorativi di cui all art. 76, l inserimento di elementi scultorei, ornamentali o arredi funerari (artt. 77 e 78) da parte del Comune, Gestore e del Privato, sono soggetti a parere da parte della Commissione di Vigilanza Artistica (di seguito CVA), istituita per vigilare sulla qualità architettonica all interno della Zona Monumentale. La commissione è nominata dal Sindaco, ed è costituita da: - rappresentanti delle specifiche competenze disciplinari in ambito cimiteriale: progettazione architettonica, restauro materico, arti applicate, archivistica, storia e storia dell arte. - rappresentanti delle Istituzioni interessate: Comune di Parma, Gestore, SBAP, SPSAE. Tale commissione, per la durata del suo mandato amministrativo, dovrà essere convocata con la frequenza necessaria a rispondere alle istanze dei cittadini entro 60 giorni dalla presentazione delle stesse. Sino alla nomina di tale commissione, il parere è rilasciato dalla Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio. 7

Titolo II USI DEL SUOLO, ATTIVITA E FUNZIONI Articolo 12 Definizioni Arco: Avello: Campo di inumazione: Campo di tumulazione: Sepoltura: Cappella addossata: Cappella a edicola: unità di sepoltura di famiglia composta da una campata del Portico, la quale non contiene loculi, con sottostante cripta di tumulazione accessibile solo per le operazioni cimiteriali. Lo spazio definito dalla campata è aperto al pubblico passaggio. Elementi distintivi: - pilastro - lesena - arconi - fondale - lunetta - volta - cripta di tumulazione loculo destinato a contenere feretri, con lastra di chiusura lapidea (lapide) finita con i seguenti arredi funerari: - epigrafe - luce votiva - portafiori - portafoto area adibita alle sepolture individuali in fossa. Le sepolture possono essere di tipo comune, ovverosia segnalate da un cippo o stele uguale per tutte le sepolture del campo e con la fossa coperta da manto erboso, o privato ( distinti ), ovverosia con copritomba privato ed eventuali stelo o monumenti. area occupata da sepolcri di famiglia. il seppellimento di spoglie mortali o anche l indicazione in forma generica di un luogo dove è avvenuto il seppellimento, quale fossa, loculo, tumulo, tomba. Le sepolture possono essere del tipo a inumazione o a tumulazione; sono a inumazione le sepolture nella terra; sono a tumulazione tutte le altre sepolture in avelli, cripte, ossari, cinerari, tombe, ecc., in manufatti di varia natura. unità di sepoltura di famiglia di forma intermedia tra le cappelle interne e le edicole, composta da una camera di sepoltura articolata avelli, chiusa da un portale, addossata sul retro di alcune arcate del Portico ovvero accessibile dall esterno in adiacenza alle Gallerie Sud e Nord, in alternanza con i quadri. Con dimensioni modeste e forme più variabili, sono collocate altresì nelle Gallerie 1, 2, 3, 4 (Guadagnini, Barbieri, Bajardi, Borghesi). unità di sepoltura di famiglia composta da una struttura indipendente destinata alla tumulazione che si sviluppa prevalentemente fuori terra ed è accessibile all interno. Elementi distintivi: 8

- camera sepolcrale interna - portale d ingresso - paramenti murari rivestiti Cappella interna: Cinerario: Cippo commemorativo: Colombario: Cripta: Fossa: Inumazione: Ossario: Tomba: Tumulazione: unità di sepoltura di famiglia composta da una camera di sepoltura a forma di ampia nicchia interna, affacciata sul percorso comune e chiusa da una cancellata monumentale, disposta in alternanza con i quadri ed alle testate dei bracci delle gallerie Nord e Sud. Lo spazio interno è visibile ma inaccessibile al pubblico. La sepoltura avviene in avelli addossati alle pareti. A volte contiene monumenti e gruppi scultorei. Elementi distintivi: - colonne - arcone - volta - cancellata loculo destinato a contenere urna/e cineraria/e in relazione alla capienza, anche definito nicchia cineraria. opera scultorea con funzione commemorativa, priva di inumazione o tumulazione connessa. struttura o costruzione a nicchia fuori terra articolata in quadri di loculi, utilizzata per la conservazione di feretri (avelli), cassette-ossario (ossari), urne cinerarie (cinerari), contenitori di esiti di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi. struttura o costruzione sotterranea articolata in quadri, utilizzata per la conservazione di feretri, urne cinerarie, cassette-ossario, contenitori di esiti di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi. buca scavata nel terreno, di adeguate dimensioni, ove inumare un feretro sepoltura di feretro ovvero urna cineraria in terra. loculo destinato a contenere cassetta/e di resti ossei in relazione alla capienza, anche definito ossarietto. unità di sepoltura di famiglia composta da una struttura indipendente destinata alla tumulazione composta da una parte fuori terra e da una camera sepolcrale collocata prevalentemente al di sotto del piano di campagna, che è accessibile solo per le operazioni cimiteriali. A volte è presente un accesso posteriore per la discesa alla camera sepolcrale. Elementi distintivi: - zoccolo - lastra tombale - stele - sculture - elementi ornamentali e decorativi - recinzione - marciapiede sepoltura in loculo, nicchia, forno, tomba di famiglia, di feretro, cassetta resti o urna cineraria. 9

Articolo 13 Attività ed usi ammessi Il Cimitero è destinato alla sepoltura secondo le differenti tipologie in uso, alla celebrazione di riti funebri, di commiato o di sepoltura e al ricordo dei defunti. All interno della Zona Monumentale sono pertanto ammesse tutte le funzioni riconducibili al culto dei defunti e alla loro commemorazione, senza pregiudiziali religiose, anche secondo rituali e usanze differenti da quelle tradizionali. Sono inoltre consentite, previa specifica autorizzazione, altre attività pubbliche saltuarie consone al decoro generale del luogo, come riunioni commemorative di personaggi e avvenimenti storici, manifestazioni culturali, rappresentazioni musicali; è inoltre permessa la realizzazione di spazi e/o percorsi museali. Articolo 14 Attività commerciali All interno dell Ottagono Monumentale non sono ammesse in alcun caso attività commerciali stabili, precarie o ambulanti di nessun genere merceologico. Articolo 15 Usi del suolo all interno della Zona Monumentale La destinazione naturale del Cimitero e della sua Zona Monumentale è la sepoltura, secondo le diverse modalità previste dalle norme di Polizia Mortuaria. All interno della Zona Monumentale Il PPO individua e prevede due tipologie di sepoltura: Inumazione Campi di inumazione (art. 17) a) Inumazione comune b) Inumazione reparti speciali - per inconsunti - per acattolici - per bambini Tumulazione a) Campi di tumulazione (art. 18) b) Colombari (artt. 19, 20 e 21) - quadro - addossato - cripta c) Sepolcri di famiglia (art. 22) - Archi - Cappelle interne - Cappelle addossate - Cappelle a edicola - Tombe 10

Il PPO individua altresì i seguenti elementi riferibili a funzioni accessorie e/o compatibili, consentendone il mantenimento e la realizzazione: a) Aree verdi e Giardini della Memoria (art. 23) b) Luoghi di preghiera (art. 24) c) Ingressi (art. 25) d) Percorsi (art. 26) e) Servizi amministrativi (art. 27) f) Servizi igienici (art. 28) g) Depositi e magazzini (art. 29) h) Impianti e attrezzature (art. 30) Articolo 16 Cambio d uso Si definisce cambio d uso qualsiasi cambio di funzione o tipologia di sepoltura che interessi un settore o un unità. Le aree destinate a funzioni di servizio, le aree verdi diverse dai campi di inumazione e tumulazione ed i percorsi non possono essere destinati alla sepoltura. Le zone di sepoltura non possono essere destinate ad altro uso. Sono consentiti, nel rispetto dei regolamenti di Polizia Mortuaria, senza limitazione i cambi d uso tra differenti tipologie di sepoltura per tumulazione all interno dei manufatti esistenti ovvero tra differenti tipologie di inumazione all interno dei campi esistenti. Articolo 17 Campi di inumazione e reparti speciali La sepoltura per inumazione costituisce modalità ordinaria di sepoltura nel Cimitero ed avviene esclusivamente nei campi del settore Prato ad essa riservati, secondo due diverse modalità, come esplicato nella Tavola cartografica di progetto P5 : a) Inumazione comune. La sepoltura per inumazione nei campi a rotazione è ammessa sia di tipo comune, ovverosia con organizzazione ordinata dei campi per griglie parallele e sepolture caratterizzate da steli o lapidi uguali fra loro, con fossa ricoperta di manto erboso, sia di tipo privato ( distinti ), ovverosia delimitata da copritomba personalizzato nel rispetto delle prescrizione fornite dalle norme nazionali e regionali di settore, nonché secondo le indicazioni del progetto del campo. b) Inumazione reparti speciali per inconsunti. È consentita la realizzazione temporanea di campi di inumazione comune per inconsunti. c) Inumazione reparti speciali per acattolici. Campi di inumazione separati da siepi possono essere riservati alla sepoltura di persone professanti un culto diverso da quello cattolico, che saranno oggetto di specifica progettazione e approvazione da parte della CVA. d) Inumazione reparti speciali per bambini. Campi di inumazione specifici possono essere riservati alla sepoltura di bambini, che può anche prevedere tempi di rotazione più lunghi, secondo le indicazioni del Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria. I campi di inumazione devono essere corredati da tutte le infrastrutture di servizio, compreso l arredo urbano, necessarie alla fruizione delle sepolture, secondo un progetto organico per tutta la Zona Monumentale articolato per ogni singolo campo da aggiornare periodicamente. 11

Articolo 18 Campi di tumulazione La tumulazione in sepolture di famiglia (cappelle a edicola e tombe) è ammessa nei manufatti esistenti all interno dei campi del Settore Prato ad essa riservati. I campi di tumulazione devono essere corredati da tutte le infrastrutture di servizio, compreso l arredo urbano, necessarie alla fruizione delle sepolture, i quali devono essere realizzati secondo un progetto organico per tutta la Zona Monumentale. Il Comune si riserva la facoltà di progettare nuovi spazi per la collocazione di sepolture a tumulazione all interno delle aree attualmente destinate ad inumazione identificate nella Tavola cartografica di progetto P5. All interno dei campi di tumulazione è ammessa, previa specifica deliberazione di Giunta Comunale, la realizzazione eccezionale di nuovi manufatti di tumulazione per ospitare la sepoltura di cittadini illustri o benemeriti e di cenotafi a memoria di cittadini sepolti altrove. Articolo 19 Colombari Le strutture a colombario comprendono, come individuato nella Tavola cartografica di progetto P2 : a) Colombari quadro b) Colombari addossato c) Colombari cripta All interno di tali tipologie, che sono presenti all interno e all esterno delle Gallerie, i loculi possono essere utilizzati per feretri, per cassette ossario e cinerari per urne cinerarie. L uso ad avelli nella Zona Monumentale è ammesso dove preesistente, nel rispetto dei regolamenti di Polizia Mortuaria. Nel caso di loculi esistenti con standard dimensionali inferiori a quelli attuali, questi possono essere comunque utilizzati per la tumulazione di bare fuori standard ovvero per bambini, ovvero per la creazione di ossari/cinerari di famiglia, per i quali possono essere rilasciate concessioni di durata diversa secondo le indicazioni del Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria. Se le dimensioni lo consentono, all interno dello stesso loculo possono essere conservate, anche insieme alle bare, più cassette-ossario e urne cinerarie. È ammesso il cambio tra le diverse tipologie, senza alcuna limitazione. Non è prevista la realizzazione di nuovi colombari per feretri nella Zona Monumentale. Articolo 20 Ossari L uso ad ossari di loculi nella Zona Monumentale è ammesso dove preesistente, nel rispetto dei regolamenti di Polizia Mortuaria, ovvero possono essere utilizzati per la tumulazione di cassette ossario gli avelli esistenti, in particolar modo quelli che presentino standard dimensionali inferiori a quelli attuali, ovvero le sepolture di famiglia e le cripte di tumulazione. 12

Se le dimensioni lo consentono, all interno dello stesso loculo possono essere conservate, anche insieme alle bare, più cassette-ossario e urne cinerarie. È ammesso il cambio tra le diverse tipologie, senza alcuna limitazione. Non è prevista la realizzazione di nuovi colombari per ossari nella Zona Monumentale. Articolo 21 Cinerari L uso a cinerari non è attualmente contemplato nella Zona Monumentale. Possono essere utilizzati per la tumulazione di urne cinerarie gli avelli esistenti, in particolar modo quelli che presentino standard dimensionali inferiori a quelli attuali, ovvero le sepolture di famiglia e le cripte di tumulazione, nel rispetto dei regolamenti di Polizia Mortuaria. Se le dimensioni lo consentono, all interno dello stesso loculo possono essere conservate, anche insieme alle bare, più cassette-ossario e urne cinerarie. È ammesso il cambio tra le diverse tipologie, senza alcuna limitazione. È ammessa l inumazione di urne cinerarie in materiale biodegradabile, esclusivamente all interno degli spazi destinati a tale uso da un progetto specifico all interno dei Giardini della Memoria. Non è prevista la realizzazione di nuovi colombari per cinerari nella Zona Monumentale. Articolo 22 Sepolcri di famiglia All interno della Zona Monumentale, come indicato dalla Tavola cartografica di progetto P2, sono collocate sepolture a tumulazione di famiglia, che si distinguono in: a) Archi Gli archi del Portico sono destinati alla tumulazione nelle cripte sotterranee. All interno delle cripte è ammesso l uso ad avelli, ossari e cinerari. All interno delle arcate, la sepoltura è limitata ai manufatti preesistenti la data di adozione del PPO, ovverosia i sarcofaghi monumentali, il sacello e i piccoli sarcofaghi a muro. b) Cappelle interne alle gallerie: E confermato l uso dei manufatti esistenti, non è prevista la realizzazione di nuove unità. c) Cappelle addossate: Vani interni articolati in colombari, vi si accede dall esterno mediante porte o cancelli chiusi. Si trovano in adiacenza alle Gallerie Sud e Nord, alternate ai quadri, e in corrispondenza di alcune arcate del Portico. E confermato l uso dei manufatti esistenti, non è prevista la realizzazione di nuove unità. d) Cappelle a edicola: E confermato l uso dei manufatti esistenti, non è prevista la realizzazione di nuove unità. e) Tombe: E confermato l uso dei manufatti esistenti, mentre non è prevista la realizzazione di nuove unità, ad eccezione delle aree già concesse alla data di adozione del PPO nel settore Prato quadrante Sud-Ovest 1, limitatamente ad un volume ipogeo e comunque subordinata al rispetto della superficie rilasciata in concessione e delle prescrizioni relative alla nuova costruzione ai sensi dell art. 37. 13

In tutte le sepolture di famiglia, se le dimensioni lo consentono, all interno dello stesso loculo possono essere conservate, anche insieme alle bare, più cassette-ossario e urne cinerarie. È ammesso il cambio tra le diverse tipologie, senza alcuna limitazione. Articolo 23 Aree verdi e Giardini della Memoria All interno della Zona Monumentale esistono aree verdi non riconducibili a funzioni di sepoltura, classificate come spazi interstiziali tra le sepolture nei campi di tumulazione ovvero aiuole (comprensive di alberi e siepi). In tali spazi non è ammessa la realizzazione di nuove sepolture a tumulazione ovvero ad inumazione. Si prescrive la conservazione e valorizzazione di tutte le aree verdi, se necessario attraverso progetti specifici di riqualificazione, che prevedano la cura dell arredo, in particolare la presenza di spazi per la sosta. Il PPO individua aree verdi da attrezzare per la sosta, la riflessione e la dispersione delle ceneri, da definirsi secondo opportuni progetti come Giardini della Memoria, ovvero inumazioni per reparti speciali collocate all interno di aree prevalentemente a verde. All interno dei Giardini della Memoria è ammessa, previa specifica delibera di Giunta, la realizzazione eccezionale di cenotafi a memoria di cittadini illustri o benemeriti. È ammessa altresì l inumazione di urne cinerarie in materiale biodegradabile, all interno di spazi destinati a tale uso da un progetto specifico. Articolo 24 Lapidario e altri luoghi All esterno del lato Nord-Est dell Ottagono Monumentale, il PPO individua un settore per la realizzazione di un lapidario, nuovi spazi di accoglienza ad uso dei visitatori della Zona Monumentale, quali locali comuni di ritrovo e commemorazione, spazi espositivi, spazi di sosta. Articolo 25 Ingressi L ingresso dell Ottagono Monumentale è l ingresso principale al Cimitero della Villetta; esso è carrabile ai soli mezzi autorizzati, che all interno si devono muovere a passo d uomo, ed è sorvegliato direttamente o a distanza durante tutto il periodo di apertura. Due ingressi di servizio si trovano nella Galleria 5 e nell Area Servizi e sono utilizzabili solamente dagli addetti ai lavori. La cripta sottostante all ingresso di servizio (arco 143, di proprietà comunale) è da destinarsi a tumulazioni temporanee. Sono altresì identificati come ingressi i passaggi da e verso i settori esterni alla Zona Monumentale non soggetti a PPO. Non è consentita la realizzazione di nuovi accessi carrabili o pedonali. I locali chiusi esistenti all ingresso del Cimitero sono destinati al ricovero temporaneo del custode e alle informazioni ai visitatori; gli stessi spazi possono ospitare personale addetto al monitoraggio e relative apparecchiature o sistemi di videosorveglianza. 14

Articolo 26 Percorsi All interno della Zona Monumentale, per percorsi coperti si intendono i quei percorsi interni alla Zona Monumentale protetti da portici, tettoie o solai; per percorsi scoperti si intendono i quei percorsi non protetti da portici, tettoie o solai, ovvero i viali sia carrabili che all interno dei prati, i percorsi pedonali tra i campi di inumazione, ecc. I percorsi esterni, identificati nella Tavola cartografica di progetto P5, si dividono in: a) viali principali (sugli assi ortogonali dell Ottagono Monumentale); b) percorso perimetrale (intorno al portico); c) viali interni (dividono ciascun quadrante in quattro campi e sono incentrati sulle edicole centrali degli stessi); d) percorsi interni (dentro ciascuna porzione di quadrante). Tutti i percorsi, coperti e scoperti, esistenti all interno della Zona Monumentale del Cimitero devono mantenere la loro funzione, devono essere resi accessibili ai visitatori portatori di handicap ed attrezzati con elementi di arredo per la sosta, la raccolta dei piccoli rifiuti e l illuminazione. Gli interventi di riqualificazione delle pavimentazioni esterne e del relativo arredo urbano devono essere frutto di progettazione unitaria specifica. I viali principali e il percorso perimetrale possono essere percorsi dai soli veicoli autorizzati ovvero dai mezzi di servizio, tutti gli altri sono esclusivamente pedonali. Articolo 27 Servizi amministrativi e albo cimiteriale La presenza di uffici amministrativi all interno della Zona Monumentale è limitata ai servizi al pubblico, ovverosia la portineria e il locale informazioni collocati negli avancorpi ai lati dell ingresso principale, all interno dei quali è collocato l Albo Cimiteriale. Articolo 28 Servizi igienici All interno della Zona Monumentale, o nelle sue immediate pertinenze, devono essere collocati servizi igienici destinati al pubblico, divisi per sesso e accessibili alle persone disabili. I servizi igienici, ubicati in posizione appartata ma facilmente raggiungibile, devono essere distribuiti uniformemente e segnalati. Articolo 29 Depositi e magazzini All interno della Zona Monumentale non è previsto il mantenimento di altre strutture di servizio, ad eccezione di quanto richiesto dal funzionamento degli impianti e delle attrezzature di sicurezza. Articolo 30 Impianti e attrezzature All interno della Zona Monumentale sono consentite tutte le opere necessarie all integrazione delle attrezzature impiantistiche e per il relativo adeguamento normativo di cui all art. 80. 15

Per attrezzature impiantistiche si intende il complesso delle infrastrutture delle quali sono normalmente dotati i cimiteri o che potrebbero essere ritenute utili, anche per la sicurezza dei manufatti e dei visitatori, e precisamente: - impianto idraulico; - impianto di illuminazione; - impianto drenante; - impianto fognario; - impianti di videosorveglianza; - impianti di allarme. 16

Titolo III INTERVENTI EDILIZI Articolo 31 Interventi ammessi Al fine di assicurare nel tempo i valori e le prestazioni del patrimonio esistente, di garantire il mantenimento dell uso originario della struttura, la riqualificazione generale del Cimitero, la conservazione del patrimonio storico-architettonico e artistico esistente al suo interno, il PPO disciplina gli interventi edilizi ammessi sui manufatti esistenti, così come definiti ai sensi dell Allegato 1 Definizione degli interventi edilizi alla L.R. 31/2002 Disciplina generale dell'edilizia : a) manutenzione ordinaria; b) manutenzione straordinaria; c) restauro scientifico; d) restauro e risanamento conservativo; f) ristrutturazione edilizia; g) nuova costruzione; h) ristrutturazione urbanistica; i) demolizione. Sono ammessi altresì gli interventi di adeguamento normativo e impiantistico, nonché per la salvaguardia idrogeologica come specificato negli artt. 80 e 81. I predetti interventi sono consentiti, ai soggetti che ne abbiano titolo, in funzione delle categorie di intervento attribuite alle unità e ai settori, come indicate nelle Tavole cartografiche di progetto P e regolamentate dalle presenti norme ai Titoli V e VI. Non Sono ammessi ampliamenti volumetrici ovvero di capacità di sepoltura, ad eccezione di quanto previsto per le tombe secondo le condizioni di cui agli art. 70 e 73. L eventuale rimozione di materiale contenente amianto è soggetta ai disposti dell art. 256 del D.Lgs 81/08; almeno 30 giorni prima dell inizio dei lavori la ditta esecutrice deve inviare copia del piano al Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro, che non è obbligato all emissione del parere se non in caso di motivata richiesta di integrazione o modifica del piano. Linee guida per l esecuzione pratica degli interventi manutentivi e di restauro sono contenute nel volume a cura del Comune di Parma e dal Dipartimento di Chimica Generale e Inorganica, Chimica Analitica e Chimica Fisica dell Università degli Studi di Parma: M. Berzioli, R. Bolpagni, A. Casoli, E. Salvioli Mariani, M. Tribaudino, F. Vignali, 2011, Il Cimitero Monumentale della Villetta. Guida per la manutenzione dei beni sepolcrali, MUP Editore, Parma. Ad esso in seguito si farà riferimento come Guida pratica di manutenzione e restauro. Manutenzione ordinaria Sono lavori di manutenzione ordinaria le opere come definite alla lettera a) dell Allegato 1 alla L.R. 31/2002. In particolare, in ambito cimiteriale, si considerano come tali gli interventi di: - ripristino e riparazione puntuale di pavimentazioni, intonaci, tinteggi, rivestimenti, cornici; - rifacimento del manto di copertura e/o dell impermeabilizzazione delle coperture; - riparazione e integrazione di serramenti e recinzioni non soggetti a tutela; - riparazione e integrazione di lattonerie esistenti; - integrazioni e riparazioni di impianti tecnologici; - riparazione e sostituzione di lapidi e arredi funerari esistenti (portafoto, portafiori, luci votive, epigrafi etc.) non soggetti a tutela; 17

- operazioni ricorrenti di pulizia; - potatura di alberi, siepi e arbusti. Non rientrano nella manutenzione ordinaria tutte le opere eseguite dal Gestore, a carico del Privato, direttamente connesse all uso funerario e necessarie per la finitura delle sepolture a seguito di operazioni cimiteriali. Rientrano nella manutenzione ordinaria le operazioni di pulitura eccezionale e protezione delle superfici lapidee e degli elementi ornamentali che devono essere effettuate da personale specializzato in conformità alle indicazioni della Guida pratica di manutenzione e restauro. Sono inoltre considerati interventi di manutenzione ordinaria la copertura delle inumazioni con la piantumazione di essenze erbose, esclusivamente sulla proiezione verticale della sepoltura, la piantumazione di essenze vegetali, consentita ai Privati esclusivamente in vasche esistenti integrate nell architettura dei manufatti, nonché la posa di vasi sulle tombe e davanti alle edicole, rigorosamente all interno del terreno in concessione e collocati in modo da impedirne il rovesciamento accidentale. Non rientrano nella manutenzione ordinaria le operazioni le operazioni ordinarie di pulizia di cui all art. 40. Gli interventi di manutenzione ordinaria devono essere eseguiti da personalizzale specializzato per conto degli aventi titolo, secondo le disposizioni per i titoli abilitativi di cui all art. 71, e devono rispettare il contesto architettonico, riprendendo materiali, lavorazioni, forme e colori dell esistente e devono essere condotti in modo conforme alle presenti norme, in caso contrario sarà imposto il ripristino a carico del concessionario. Articolo 33 Manutenzione straordinaria Sono lavori di manutenzione straordinaria le opere come definite alla lettera b) dell Allegato 1 alla L.R. 31/2002. In particolare, in ambito cimiteriale, si considerano come tali gli interventi di: - consolidamento strutturale dei manufatti non soggetti a tutela o conservazione; - rifacimento parziale o totale di pavimentazioni, intonaci, tinteggi, rivestimenti, cornici non soggetti a tutela o conservazione; - rifacimento del manto di copertura e/o nuova impermeabilizzazione delle coperture; - sostituzione di serramenti e recinzioni non soggetti a tutela o conservazione; - sostituzione di lattonerie; - realizzazione, integrazione e messa a norma di impianti tecnologici e posa di corpi illuminanti; - rifacimento delle pavimentazioni dei percorsi, arredo e segnaletica; - riparazione e sostituzione di lapidi e arredi funerari esistenti (portafoto, portafiori, luci votive, epigrafi etc.) non soggetti a tutela; - ripristino, integrazione e sostituzione parziale di elementi ornamentali non soggetti a tutela o conservazione; - taglio, piantumazione e sostituzione di alberi, siepi, e arbusti; - posa o realizzazione di vasche fioriera prefabbricate o in opera; - interventi di abbattimento delle barriere architettoniche. - è ammesso l aumento della capacità di sepoltura senza aumento del volume esterno; - è ammesso il rifacimento della parte ipogea anche con aumento di volume interno secondo quanto previsto all art. 73. Gli elementi esistenti classificati come incongrui dagli Allegati 2.1 e 2.2, devono essere sostituiti con altri congrui all ambiente. Gli interventi di manutenzione straordinaria devono essere eseguiti da personalizzale specializzato per conto degli aventi titolo, secondo le disposizioni per i titoli abilitativi di cui all art. 71, e devono rispettare il contesto architettonico, mantenendo o ripristinando materiali, lavorazioni, forme e colori originari, e devono essere condotti in modo conforme alle presenti norme, in caso contrario sarà imposto il ripristino a carico del concessionario. 18

Articolo 34 Restauro scientifico Sono lavori di restauro scientifico le opere come definite alla lettera c) dell Allegato 1 alla L.R. 31/2002. In particolare, in ambito cimiteriale, si considerano come tali gli interventi sulle strutture e sugli elementi di finitura dei settori e delle unità soggetti a tutela (art. 42), compresi monumenti, lapidi e arredi funerari esistenti, che esulano dalla manutenzione ordinaria e straordinaria di cui agli artt. 32 e 33. Tali interventi comprendono: - consolidamento delle strutture verticali ed orizzontali; - rifacimento delle coperture, mantenendo i materiali originari; - ripristino dell immagine originaria o di sedimentazione storica delle finiture di superficie, rifacimento filologico solo quando non recuperabili; - ripristino e integrazione di elementi ornamentali, serramenti e recinzioni, rifacimento filologico degli elementi e delle parti non recuperabili; - conservazione e restauro di decorazioni pittoriche; - non sono ammesse modifiche al volume esistente eccetto la rimozione delle superfetazioni e l inserimento di impianti tecnologici; - è ammesso l aumento della capacità di sepoltura senza modifiche della parte esterna; - è ammesso il rifacimento della parte ipogea anche con aumento di volume interno secondo quanto previsto all art. 73. Gli elementi esistenti classificati come incongrui dagli Allegati 2.1 e 2.2, devono essere sostituiti con altri congrui all ambiente. Le operazioni di pulitura eccezionale e protezione delle superfici lapidee e degli elementi ornamentali devono essere eseguite da personale specializzato in conformità con le indicazioni della Guida Pratica di Manutenzione e Restauro. Gli interventi di restauro scientifico devono essere eseguiti da maestranze iscritte all albo dei restauratori per conto degli aventi titolo, secondo le disposizioni per i titoli abilitativi di cui all art. 71, e devono rispettare il contesto architettonico, usando materiali e tecniche di lavorazione compatibili con quelli originali, e garantendo per quanto possibile la reversibilità degli stessi, e devono essere condotti in modo conforme alle presenti norme e secondo le indicazioni più dettagliate del Guida Pratica di Manutenzione e Restauro, in caso contrario sarà imposto il ripristino a carico del concessionario. Articolo 35 Restauro e risanamento conservativo Sono lavori di restauro e risanamento conservativo le opere come definite alla lettera d) dell Allegato 1alla L.R. 31/2002. In particolare, in ambito cimiteriale, si considerano come tali gli interventi sui settori e sulle unità soggetti a conservazione (art. 43), compresi monumenti, lapidi e arredi funerari esistenti, che esulano dalla manutenzione ordinaria e straordinaria di cui agli artt. 32 e 33. Tali interventi comprendono: - consolidamento e ripristino strutturale; - rifacimento delle coperture, dei serramenti e dei rivestimenti interni con materiali e tecniche di lavorazione conformi a quelli originali; - ripristino dell immagine originaria o di sedimentazione storica delle finiture di superficie; - ripristino e l integrazione degli elementi ornamentali; - conservazione e restauro di decorazioni pittoriche; 19

- sostituzione e il rifacimento filologico degli elementi e delle parti mancanti o non recuperabili; non sono ammesse modifiche al volume esistente eccetto la rimozione delle superfetazioni e l inserimento di impianti tecnologici; - è ammesso l aumento della capacità di sepoltura senza aumento del volume esterno; - è ammesso il rifacimento della parte ipogea anche con aumento di volume interno secondo quanto previsto all art. 73. Gli elementi esistenti classificati come incongrui dagli Allegati 2.1 e 2.2, devono essere sostituiti con altri congrui all ambiente. Gli interventi di restauro e risanamento conservativo devono essere eseguiti da maestranze iscritte all albo dei restauratori per conto degli aventi titolo, secondo le disposizioni per i titoli abilitativi di cui all art. 71, e devono rispettare il contesto architettonico, usando materiali e tecniche di lavorazione compatibili con quelli originali. È ammessa la sostituzione limitata di parti ed elementi strutturali o di rivestimento e l inserimento di elementi ornamentali nuovi purché stilisticamente consoni. Tali interventi devono essere condotti in modo conforme alle presenti norme, in caso contrario sarà imposto il ripristino a carico del concessionario. Articolo 36 Ristrutturazione edilizia Sono lavori di ristrutturazione edilizia le opere di cui alla lettera f) dell Allegato 1 alla L.R. 31/2002. In particolare, in ambito cimiteriale, si considerano come tali gli interventi sui settori e sulle unità soggetti a valorizzazione e riqualificazione di cui agli artt. 44 e 46. Tali interventi comprendono: - rifacimento totale o parziale delle strutture con il mantenimento della tipologia e del volume originario, anche per aumentare la capacità di sepoltura (art. 73); - rifacimento totale o parziale delle strutture, anche con cambio di forma e/o tipologia, con mantenimento o riduzione del volume originario, a parità di capacità di sepoltura, nelle unità in riqualificazione; - rifacimento dei fronti e dei rivestimenti con materiali diversi che valorizzino il manufatto; - inserimento di nuovi elementi ornamentali, artistici, di arredo. Gli elementi esistenti classificati come incongrui dagli Allegati 2.1 e 2.2, devono essere sostituiti con altri congrui all ambiente. Gli interventi di ristrutturazione edilizia devono essere eseguiti dagli aventi titolo, secondo le disposizioni per i titoli abilitativi di cui all art. 71, progettati da professionisti abilitati all intervento in zone di particolare pregio ambientale. Devono altresì rispettare il contesto architettonico. È ammesso il rifacimento anche totale delle strutture e/o dei rivestimenti e l inserimento di elementi ornamentali nuovi purché consoni alla qualità generale della Zona Monumentale. Tali interventi devono essere condotti in modo conforme alle presenti norme, in caso contrario sarà imposto il ripristino a carico del concessionario. Articolo 37 Nuova costruzione Sono interventi di nuova costruzione le opere di cui alla lettera g) dell Allegato 1 alla L.R. 31/2002. In particolare, in ambito cimiteriale, si considerano come tali gli interventi su settori e unità soggetti a riconfigurazione e riqualificazione di cui agli artt. 45 e 46. Tali interventi riguardano: - manufatti per tumulazione privata (cappelle a edicola e tombe); - manufatti cultuali o commemorativi a terra o a muro; - manufatti e impianti per la dispersione delle ceneri; - spazi e servizi per la sosta o la commemorazione. Gli interventi di nuova costruzione devono essere eseguiti dagli aventi titolo secondo le disposizioni per i titoli abilitativi di cui all art. 71, progettati da professionisti abilitati all intervento in zone di particolare pregio 20

ambientale. Devono altresì rispettare il contesto architettonico ed essere condotti in modo conforme alle presenti norme, nel rispetto delle prescrizioni indicate nella Guida pratica di manutenzione e restauro in caso contrario sarà imposto il ripristino a carico del concessionario. Articolo 38 Ristrutturazione urbanistica Sono lavori di ristrutturazione urbanistica le opere di cui alla lettera h) dell Allegato 1 alla L.R. 31/2002. In particolare, in ambito cimiteriale, si considerano come tali gli interventi sui settori o parti di essi soggetti a riconfigurazione (art. 45), volti alla trasformazione architettonica e funzionale del complesso edilizio. Gli interventi di ristrutturazione urbanistica devono essere eseguiti dagli aventi titolo secondo le disposizioni per i titoli abilitativi di cui all art. 71, progettati da professionisti abilitati all intervento in zone di particolare pregio ambientale. Devono altresì rispettare il contesto architettonico. È ammesso il rifacimento anche totale delle strutture e/o dei rivestimenti e l inserimento di elementi ornamentali nuovi purché consoni alla qualità generale della Zona Monumentale. Tali interventi devono essere condotti in modo conforme alle presenti norme, in caso contrario sarà imposto il ripristino a carico del concessionario. Articolo 39 Demolizione Sono interventi di demolizione le opere di cui alla lettera i) dell Allegato 1 alla L.R. 31/2002. In particolare, in ambito cimiteriale, si considerano come tali gli interventi sui settori o parti di essi soggetti a riconfigurazione (art. 45) o sulle unità prive di qualsiasi pregio architettonico. Articolo 40 Operazioni ordinarie di pulizia In ambito cimiteriale, si considerano operazioni ordinarie di pulizia le operazioni quotidiane o saltuarie di pulizia dei manufatti da parte del Privato proprietario o concessionario o del Gestore, quali scopatura e lavaggio dei pavimenti, spolveratura e lavaggio di superfici, arredi funerari e serramenti. Per la cura dei materiali lapidei e metallici si rimanda inoltre alle indicazioni relative alle operazioni ordinarie di pulizia contenute nella Guida Pratica di Manutenzione. Tali interventi non richiedono comunicazioni ovvero pareri né al Gestore, né alla CVA e alle Soprintendenze, neppure se il manufatto è soggetto a tutela. Rientrano invece nella manutenzione ordinaria di cui all art. 32 le operazioni di pulitura eccezionale e protezione delle superfici lapidee e degli elementi ornamentali che devono essere effettuate da personale specializzato ed eseguite in conformità alle indicazioni della Guida pratica di manutenzione e restauro. 21