Pietro Ciavarella Il significato della croce P. 1/10 Il significato della croce (salvezza-conversione) 1 Oggi 2 vogliamo considerare la croce di Cristo. Domenica prossima, il giorno di pasqua, considereremo invece la sua risurrezione. Nel sermone di stamani parleremo specificamente del significato della croce. Un riassunto del succo di quanto esporrò nei prossimi minuti è questo: Se vogliamo essere salvati, dobbiamo rifugiarci nella sola croce di Cristo. In questo sermone parleremo della dottrina della salvezza (la soteriologia) e specificamente della conversione personale. Parlando del significato della croce di Cristo, vedremo che la croce di Cristo ha sia un significato oggettivo sia un significato soggettivo. Qui per soggettivo intendo dire il significato che la croce di Cristo ha oggi, ora in questo momento, per ciascuno e per ciascuna di noi. La mia scaletta contiene sei considerazioni: le prime tre trattano il significato oggettivo della croce, ossia quello che è successo a Golgota in quel primo venerdì santo; le altre tre trattano il significato soggettivo della croce, ossia il significato della croce per me e per te. Iniziamo subito con la nostra prima considerazione oggettiva. (I) Alla croce Cristo ha preso su di sé la nostra condanna. La Bibbia spiega che tutte noi donne e tutti noi uomini, siamo colpevoli davanti a Dio. Sì, secondo la Bibbia, nessuno di noi è innocente di fronte a un Dio tre volte santo. A questo riguardo Romani 3:10 e 23 non potrebbero essere più chiari: 10 Non c'è nessun 1 Si tratta del secondo intervento (il il significato della croce) in una serie di tre interventi. Negli anni successivi si potrebbero presentare alla Chiesa Logos anche il primo (l importanza della croce) e il terzo (l insegnamento della croce) intervento. 2 Domenica I aprile 2012.
Pietro Ciavarella Il significato della croce P. 2/10 giusto, neppure uno ; 23 tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio. E per il nostro peccato, noi dovremmo essere condannati a passare tutta l eternità all inferno. Secondo la Bibbia, questo sarebbe il giusto giudizio di Dio. Ma Dio non vuole mandarci all inferno, ed è per questo motivo che manda il suo Figlio unigenito Gesù a prendere su di sé la condanna che noi tutti meritiamo. E Gesù prende su di sé la nostra condanna, quando muore per noi sulla croce. Questo è quanto Pietro dice nella sua prima Lettera (2:24): Cristo ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce. Questo è il motivo per cui sulla croce Cristo ha urlato: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? (Marco 15:34 // Matteo 27:46). Perché? Perché sulla croce Cristo ha subito il giudizio di Dio, che noi e non lui meritavamo. Sulla croce un innocente è morto per dei colpevoli. Infatti è proprio questo quello che dice 1 Pietro 3:18: Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio. (II) L ultima frase di questa citazione, per condurci a Dio, ci porta alla nostra seconda considerazione. Che cosa è successo alla croce? Alla croce Cristo ha preso su di sé la nostra condanna (la nostra prima considerazione). E qual è il risultato di questo? Il risultato è che Cristo ci ha riconciliato con il Padre.. Questa è la nostra seconda considerazione. Dato che Cristo era innocente; dato che Cristo, a differenza di noi, era perfetto e non aveva mai peccato. Per questo motivo, la morte di Cristo poteva contare per noi; la morte di Cristo era in grado di condurre noi, peccatori giustamente condannati, alla presenza di un Dio giusto. Perché? Perché, quando Cristo è morto per noi ci ha riconciliato con il Padre.
Pietro Ciavarella Il significato della croce P. 3/10 II Corinzi 5:21 descrive come è che è avvenuta la nostra riconciliazione con il Padre. Colui che non ha conosciuto peccato [Cristo], egli [Dio-Padre] lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui. In Cristo, e solo in Cristo, risultiamo giusti davanti a Dio. Perché? Perché Cristo è diventato peccato per noi, a nostro favore, per portarci di nuovo in amicizia con Dio. L Apocalisse 1:5-6 dice che Cristo ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue [e così facendo] 6 ha fatto di noi un regno e dei sacerdoti del Dio e Padre suo. Noi, sacerdoti di un Dio giusto e santo? Impossibile. Impossibile senza la croce di Cristo; ma con la croce di Cristo, più che possibile. Perché? Perché la croce di Cristo elimina l inimicizia che ci separava da Dio. Qual è il significato della croce? Alla croce Cristo ha preso su di sé la nostra condanna e, così facendo, ci ha riconciliato con il Padre. (III) Ma alla croce di Cristo un altra cosa ha avuto luogo. Infatti la croce di Cristo ha permesso a Dio di mantenere la sua integrità divina. Questa è la nostra terza considerazione: per mezzo della croce di Cristo, Dio mantiene la sua integrità divina, anche se perdona peccatori colpevoli come me e come te. A questo riguardo vorrei leggervi un passo di Romani 3, che vi invito a trovare. Si tratta dei versetti 21-26. Qui vediamo com è che un Dio giusto può arrivare a ritenere i peccatori giusti senza compromettere la sua integrità divina. Qui Paolo scrive: 21 Ora però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata la giustizia di Dio, della quale danno testimonianza la legge e i profeti: 22 vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti coloro che credono - infatti non c'è
Pietro Ciavarella Il significato della croce P. 4/10 distinzione: 23 tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio - 24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. 25 Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, 26 al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù. Questo passo è molto ricco, una sorta di tiramisù teologico. Di conseguenza in questa sede ve ne voglio soltanto riassumere il suo punto di fondo, che è questo. Dio è giusto. Noi siamo ingiusti. Per questo, se Dio vuole mantenere la sua integrità divina, egli deve per forza condannarci. Ma Dio ci ama e vuole salvarci dalla condanna che noi giustamente meritiamo. Qui siamo di fronte a un dilemma divino, che è questo: Come può Dio conciliare il suo amore e la sua giustizia? Il suo amore ci vuole salvare, la sua giustizia ci deve condannare? Come risolverà Dio questo dilemma? Egli lo risolve alla croce. Dio-Figlio concorda di diventare uomo, a Betlemme, per poi morire a Gerusalemme. E dato che il Figlio di Dio è una vittima innocente, la sua morte può pagare la condanna di persone colpevoli. Inoltre, in tutto questo Dio non compromette la propria integrità divina. Perché? Perché, ora quando egli ci perdona e ci tratta come amici, lo fa sapendo che la nostra condanna è già stata pagata. Di conseguenza, come recita il versetto 26 in tutto questo, per via della croce, Dio rimane giusto pur giustificando coloro che hanno fede in Cristo.
Pietro Ciavarella Il significato della croce P. 5/10 (Transizione dalle tre considerazioni oggettive alle tre considerazioni soggettive.) Qual è il significato oggettivo della croce di Cristo? O detto in un altro modo, Che cosa è successo alla croce? L abbiamo visto nelle nostre prime tre considerazioni. (I) Alla croce Cristo ha preso su di sé la condanna che noi meritavamo. (II) Per via di questo suo sacrificio, Cristo ci ha riconciliato con il Padre. E (III) il sacrificio di una vittima innocente ha permesso a Dio di perdonare peccatori ingiusti, senza compromettere la propria integrità divina. Ora vorrei che passassimo al significato soggettivo della croce di Cristo. Qui risponderemo alla domanda. Qual è il significato della croce di Cristo per noi, qual è il significato della croce per me e per te? Anche qui avremo tre considerazioni, la prima delle quali è questa. (1) Per via della croce, Cristo ci offre le ricchezze del cielo. Senza la croce, la Bibbia ci descrive come spiritualmente morti, schiavi del peccato e del diavolo, e nemici di Dio. Con la croce di Cristo invece, la nostra descrizione viene capovolta. In questa prima considerazione, riassumo questo capovolgimento, dicendo che per via della croce Cristo ci offre le ricchezze del cielo. Paolo riassume questo rovesciamento in II Corinzi 8:9 (cfr. anche Efesini 2:4-7), che vi invito a trovare. Qui Paolo scrive: Infatti voi conoscete la grazia del nostro Signore Gesù Cristo il quale, essendo ricco, si è fatto povero per voi, affinché, mediante la sua povertà, voi poteste diventar ricchi. Pensateci: Cristo si trova in cielo dove sta bene, dove egli è ricco. Poi per amor nostro, egli accetta di diventare povero doppiamente povero. A Betlemme, quando diventa uomo (senza
Pietro Ciavarella Il significato della croce P. 6/10 mai però cessare di essere Dio) e a Gerusalemme quando muore venerdì santo quel venerdì santo quando egli assume su di sé il nostro peccato. E perché fa tutto questo? Perché un ricco diventerebbe povero? Per trasferire a noi poveri le ricchezze del cielo. Paolo chiama questa operazione la grazia del nostro Signore Gesù Cristo. Qualcun altro la chiama il meraviglioso scambio meraviglioso, cioè per noi, non per Cristo, perché in questo scambio i beneficiari siamo noi, non Cristo. Vedete: alla croce, Cristo muore, noi viviamo. Nel dolce scambio, Cristo viene flagellato, noi veniamo graziati. Cristo ci rimette, noi guadagniamo; Cristo paga, noi mangiamo; Cristo viene impoverito, ma noi veniamo arricchiti. 3 Va da sé che Cristo non si divertiva sulla croce, piuttosto pativa. Ebrei 12:2 dice infatti che Cristo sopportò la croce, disprezzando l infamia. E Cristo ha sopportato l umiliazione della croce e le sue terribili sofferenze fisiche e spirituali per te, per regalarti le ricchezze del cielo. (2) Questo ci porta alla nostra penultima considerazione sul significato della croce. Cristo ci chiama ad abbandonare qualsiasi altra via di salvezza. Il significato della croce è chiaro: sulla croce Cristo ci procura una salvezza completa ed eterna. Ora ragioniamo un po insieme. Se Cristo ha fatto tutto sulla croce, allora noi non possiamo fare nulla per salvarci. E di nuovo, se Cristo ha fatto tutto sulla croce, allora nessun altra figura religiosa può far qualcosa per contribuire alla nostra salvezza. 3 Il meraviglioso scambio è l argomento del capitolo 6 (pp. 87-130) dell omonimo capitolo di Pietro Ciavarella, Come avere pace con Dio, BE Edizioni, Firenze 2011 (http://www.lacasadellabibbia.it/edificazione-come-avere-pace-con- Dio-Martin-Lutero-sulla-giustificazione-per-fede-IN-ARRIVO-.1.12.1219.gp.7499.-1.uw.aspx).
Pietro Ciavarella Il significato della croce P. 7/10 (A) Le nostre opere non possono salvarci. Tito 3:5 dice che Dio ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia. (B) Le altre persone, come la Madonna o i santi, non possono salvarci. In Atti 4:12, parlando di Gesù, Pietro annuncia in modo inequivocabile: In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati. Nello stesso libro al capitolo 16, il versetto 31, Paolo dice ad un carceriere di Filippi: credi nel Signore Gesù, e sarai salvato. Non dice credi nel Signore Gesù, ed anche nella Madonna e così via. Se sulla croce Gesù ha urlato il doloroso Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato, questo non era l unica cosa che egli abbia detto dalla croce. Infatti egli ha urlato anche il vittorioso è compiuto (cfr. Giovanni 19:30) subito prima di morire. Cristo ha compiuto, hai completato, hai finito l opera di salvezza sulla croce. Ne segue che non dobbiamo assolutamente cercare altri intermediari per la nostra salvezza. Quando Cristo salva, egli salva completamente. (C) Le altre religioni non possono salvarci. In I Tessalonicesi 1:9 Paolo descrive la conversione a Cristo dei Tessalonicesi come una conversione dagli idoli a Dio. Mi rendo conto che, almeno nell occidente, è molto diffusa l idea che ci si può salvare attraverso più di una religione. Sai, quell idea secondo cui tutte le religioni condurrebbero comunque a Dio. 4 Questa idea, pur diffusa, va contro il chiaro insegnamento biblico dell unicità di Cristo. A questo riguardo vi invito a trovare Giovanni 14:6. Qui leggiamo: Gesù gli disse: Io sono la via, la verità e la vita; 4 Su tutto questo argomento, cfr. D.A. Carson, Il pluralismo religioso, 2002 o Chris Wright, L unicità di Cristo, 2005, entrambi di Ed. GBU, Chieti.
Pietro Ciavarella Il significato della croce P. 8/10 nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Il punto non potrebbe essere più chiaro: secondo la Bibbia Gesù è l unica via che porta alla salvezza eterna. La croce di Cristo ha questo significato soggettivo per tutti noi. Dobbiamo assolutamente abbandonare qualsiasi altra via di salvezza, che si tratti delle nostre opere, di certe figure religiose, o di qualche altra religione. Cristo solo può salvare. E Cristo ci salverà solo se ci rifugiamo in lui, e solo in lui. (3) Ora passiamo alla nostra ultima considerazione, che è questa: colui che è morto sulla croce ci chiama a ricevere la salvezza per mezzo della fede in lui. Finora abbiamo descritto tutto il bene che è nostro per via della croce di Cristo. Ma attenzione: questo bene ci giunge solo se crediamo in Cristo. Se la cabina di un aereo perde la pressurizzazione, viene giù una mascherina di ossigeno per ciascun passeggero. Ma solo quei passeggeri che si mettono la mascherina usufruiscono dei benefici dell ossigeno. Così è, anche la salvezza in Cristo. La salvezza è disponibile a tutti noi. Ma solo chi dice di sì a questa offerta di salvezza, ne beneficerà. In conclusione vi voglio parlare proprio di questo. Anzitutto vorrei che vedeste che Cristo ci fa un invito specifico (Matteo 11:28) e urgente (2 Corinzi 6:2) alla salvezza. In Matteo 11:28, Gesù ci invita: Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Cristo ci invita specificamente a beneficiare del suo riposo. Ma non dobbiamo assolutamente rimandare la nostra decisione di schierarci con Gesù. Infatti in un altro passo biblico, 2 Corinzi 6:2, Dio dice: Ti ho esaudito nel tempo favorevole, e ti ho soccorso nel giorno della salvezza. Eccolo ora il tempo favorevole; eccolo ora il giorno della
Pietro Ciavarella Il significato della croce P. 9/10 salvezza! Cristo ti sta chiamando, urgentemente, a seguirlo. Ti prego di non ignorare il suo invito: Oggi, adesso, è il giorno della tua salvezza! 5 Domani potrebbe essere troppo tardi. Secondo la Bibbia, nessuno nasce cristiano. Tutti noi dobbiamo diventare cristiani, tutti noi dobbiamo nascere di nuovo (Giovanni 1:12-13). Uno degli equivoci più diffusi è che tutti gli esseri umani siano figli di Dio. Secondo la Bibbia, non è così. La Bibbia dice invece che solo coloro che credono in Cristo sono figli e figlie di Dio. Giovanni 1 è molto chiaro a questo riguardo: Giovanni 1:12 ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome; 13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d uomo, ma sono nati da Dio. Per cui, non importa se siamo nati in una famiglia cristiana; questa è la nostra nascita fisica, la nostra prima nascita. Se vogliamo beneficiare della salvezza in Cristo, dobbiamo nascere di nuovo. 6 E proprio come avviene come la nostra prima nascita, la nuova nascita deve essere individuale. Se tu vuoi nascere di nuovo in questo momento, cosa devi fare? Devi credere in Cristo e in Cristo solo. Questo non potrebbe essere più chiaro. Giovanni 3:16-18: 16 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. 17 Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il 5 Cfr. l esempio dei primi discepoli in Marco 1:16-20. 6 Gesù dice questo esplicitamente in Giovanni 3:3: Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio».
Pietro Ciavarella Il significato della croce P. 10/10 mondo sia salvato per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. Giovanni 3:36: Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l ira di Dio rimane su di lui. Giovanni 5:24: In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. Qual è la conclusione di questo sermone sul significato della croce di Cristo? È questa: se vuoi che la croce di Cristo abbia un significato per anche per te, devi metterti quella mascherina di ossigeno che ti sta davanti in questo momento. Se non lo fai, non ti recherà alcun vantaggio. Se vuoi essere salvato, se vuoi essere salvata, devi rifugiarti nella solo croce di Cristo. Come si fa? Credendo in Cristo, e in Cristo solo. E ricordati: oggi è il giorno della tua salvezza. Domani potrebbe essere troppo tardi.