L attività lavorativa trova nella seduta uno dei principali protagonisti. Ci si siede per lavorare a videoterminale, per riunirsi, per telefonare, per scrivere ma anche per rilassarsi e recuperare energie. Lo stare seduti, tuttavia, non è una funzione statica ma, al contrario, dinamica e discontinua. Questa è la sfida che i produttori più attenti hanno raccolto, sviluppando sedute che garantiscano una postura personalizzata, consona alle caratteristiche antropometriche del singolo utilizzatore, ed al tempo stesso sicura nell utilizzo, ergonomica e gradevole nel design. Vigano è da sempre in prima linea nello sviluppo di soluzioni avanzate e rivolge da anni la massima attenzione al design, alla dinamicità ed alla sicurezza delle proprie soluzioni come dimostrano le certificazioni rilasciate dal Catas. Non solo, propone in queste pagine alcuni consigli per l uso corretto della seduta, perché al pari di una macchina, la seduta va scelta non solo per il comfort emozionale, che scaturisce dal design e dai rivestimenti, ma anche per quello ergonomico, risultato della felice interazione tra i meccanismi di regolazione, la conformazione della seduta e l utilizzatore. 3
quando si è comodi si lavora meglio...basta provare! Se proviamo a considerare il grado di influenza dell ambiente di lavoro sulla produttività individuale, ci rendiamo conto del valore strategico della seduta per ufficio. In un mondo del lavoro che si apre a nuovi modelli organizzativi - ad esempio la condivisione della stessa postazione di lavoro da parte di più persone (desk-sharing) - la seduta per ufficio diventa spesso l unica componente della postazione di lavoro in grado di garantire, grazie ai sistemi di regolazione di cui è dotata, la personalizzazione dell assetto. Se poi consideriamo che chi lavora in ufficio trascorre più di 80.000 ore della propria vita lavorativa in posizione seduta - sebbene il corpo umano non sia stato progettato per questo - ci rendiamo conto di quanto sia centrale la corretta progettazione di uno strumento così prezioso. Non si tratta, infatti, di un oggetto staccato dalla nostra persona, ma di un vero e proprio prolungamento del nostro corpo, tanto più adeguato quanto più neutro e impercettibile nell uso. La progettazione della seduta è oggi regolata da una serie di conoscenze nel campo della fisiologia della postura e da un pacchetto di norme (riportate nel seguito) che lasciano fortunatamente sempre meno spazio alla interpretazione soggettiva del comfort. Variare a piacere l inclinazione del sedile, la sua altezza da terra, l inclinazione dello schienale seguendo esclusivamente l ispirazione formale non è oggi più possibile. Ma anche se si viaggia nella direzione di un comfort oggettivo, ci piace suggerire ai nostri clienti di testare un prodotto così prezioso per almeno 8 ore consecutive. Noi ve lo consentiamo: chiamate il nostro numero telefonico e prenotate la Vostra prova perché. quando si è comodi si lavora meglio! 90 ca. 5-10 cm ca. 45-70 cm 90 4
5
cosa dice la norma UNI EN 1335 1-2-3 Caratteristiche costruttive, dimensionali, di sicurezza e prestazionali Generalità Le sedie devono essere stabili e devono permettere all utilizzatore una certa libertà di movimento ed una posizione comoda. I meccanismi di elevazione e inclinazione previsti devono garantire una regolazione soggettiva della seduta in modo che questa sia adattabile alle diverse esigenze operative, stature e posture degli utenti. I sistemi di regolazione devono essere di facile uso, posti in modo da evitare azionamenti accidentali.tutti gli elementi esterni della poltrona ed i meccanismi di regolazione presenti devono essere conformi. Le dimensioni funzionali delle sedie per uso generale devono essere conformi a quanto prescritto nella norma UNI EN 1335-1 (tipo A,B,C). Tutte le sedie non devono ribaltarsi quando provate secondo la norma UNI EN 1335-3. Le sedie devono rispettare i requisiti di sicurezza previsti dalla norma UNI EN 1335-2. Caratteristiche prestazionali Dimensioni, determinazione delle dimensioni: UNI EN 1335-1 SEDIA TIPO A Con i requisiti dimensionali più restrittivi, rispetta più delle altre, le dimensioni antropometriche del 5 e del 95 percentile delle persone. - Intervallo minimo di regolazione in altezza del sedile 400-510 mm. (con 120 mm. di escursione minima) - Profondità del sedile: solamente regolabile da seduti - Inclinazione del sedile: solamente regolabile ( 6 ) - Inclinazione dello schienale: solamente regolabile ( 15 ) - Altezza supporto lombare: solamente regolabile SEDIA TIPO B Con i requisiti dimensionali intermedi fra le classi. - Intervallo minimo di regolazione in altezza del sedile 420-510 mm. (con 100 mm. di escursione minima) - Profondità del sedile: fissa o regolabile da seduti - Inclinazione del sedile: fissa o regolabile - Inclinazione dello schienale: solamente regolabile ( 15 ) - Altezza supporto lombare: fissa o regolabile (con intervallo minimo 170-220 mm.) SEDIA TIPO C Con i requisiti dimensionali minimi. - Intervallo minimo di regolazione in altezza del sedile 420-480 mm. (con 80 mm. di escursione minima) - Profondità del sedile: fissa o regolabile da seduti - Inclinazione del sedile: fissa o regolabile - Inclinazione dello schienale: nessun requisito - Altezza supporto lombare: fissa o regolabile senza intervallo minimo UNI EN 1335 1 Prescrizioni di Legge Responsabilità Responsabilità Fornitore D.Lgs. n.626/94 all. VII art. 1.e) Definire destinazione d uso Verificare i requisiti richiesti Il sedile di lavoro deve essere della seduta. dal stabile, permettere all utilizzatore rispetto alle norme richiamate una certa libertà di movimento dalla Legge. ed una posizione comoda. Se non conformi, segnalazione I sedili debbono avere altezza scritta al Committente regolabile. Il loro schienale deve /Progettista per definire essere regolabile in altezza ed responsabilità. in inclinazione (...) Linee guida art. 2.g) Il sedile deve (...) disporre del piano e dello schienale regolabili in maniera indipendente così da assicurare un buon appoggio dei piedi ed il sostegno della zona lombare. 8
Requisiti di sicurezza delle sedie per ufficio: UNI EN 1335-2 - Requisiti generali di sicurezza - Requisiti dei meccanismi di regolazione - Stabilità della sedia durante l uso UNI EN 1335 2 Prescrizioni di Legge Responsabilità Responsabilità Fornitore Linee guida art. 2.h) Definire destinazione d uso Verificare i requisiti richiesti Il sedile deve (...) avere i bordi della seduta. dal del piano smussati, in materiale rispetto alle norme richiamate non troppo cedevole, permeabile dalla Legge. al vapore acqueo e pulibile. Se non conformi, segnalazione scritta al Committente /Progettista per definire responsabilità. Linee guida art. 2.i) Il sedile deve (...) essere facilmente spostabile anche in rapporto al tipo di pavimento. Definire destinazione d uso della seduta e richiedere al produttore il tipo di ruote, adeguate al pavimento. Metodi di prova per la sicurezza: UNI EN 1335-3 - Prove di stabilità - Resistenza al rotolamento - Prova di fatica delle ruote - Resistenza a fatica sedile e schienale - Resistenza a fatica dei braccioli - Carico statico sui braccioli Mettere a disposizione del una gamma di ruote adeguata. cosa dice la norma UNI EN 1335 1-2-3 UNI EN 1335 3 Prescrizioni di Legge Responsabilità Responsabilità Fornitore D.Lgs. n.626/94 all. VII art. 1.e) Definire destinazione d uso Verificare i requisiti richiesti Il sedile di lavoro deve essere della seduta. dal stabile, permettere all utilizzatore rispetto alle norme richiamate una certa libertà di movimento dalla Legge. ed una posizione comoda(...) Se non conformi, segnalazione Linee guida art. 2.f) scritta al Committente Il sedile deve essere di tipo /Progettista per definire girevole, saldo contro slittamento responsabilità. e rovesciamento, dotato di basamento stabile o a cinque punti di appoggio. 9
Tabella riepilogativa Caratteristiche prestazionali Norma di riferimento Dimensioni UNI EN 1335-1 2000 Requisiti generali di sicurezza UNI EN 1335-2 2000 Stabilità UNI EN 1335-3 2000 Resistenza al rotolamento UNI EN 1335-3 2000 Prova di fatica delle ruote UNI EN 1335-3 2000 Resistenza a fatica sedile e schienale UNI EN 1335-3 2000 Resistenza a fatica dei braccioli UNI EN 1335-3 2000 Carico statico sui braccioli UNI EN 1335-3 2000 Ulteriori caratteristiche prestazionali sono richieste dal rispetto dei requisiti minimi delle seguenti norme UNI non ritirate con l introduzione delle norme UNI EN Caratteristiche prestazionali Requisito Norma di riferimento Durata della rotazione del sedile livello 5 UNI 8591 Durata del meccanismo di livello 5 UNI 9084 regolazione altezza sedile Resistenza alla caduta livello 5 UNI 9083 Urto contro schienale livello 5 UNI 9089 e braccioli 10