GLI ATLANTI ORNITOLOGICI ITALIANI



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04/06/2014. Consegnato OO.SS. 05 giugno 2014

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GLI ATLANTI ORNITOLOGICI ITALIANI Lo stato dell arte di Maurizio Fraissinet Foto di Maurizio Fraissinet

Premessa Nel corso del XV Convegno Italiano di Ornitologia, tenutosi nell ottobre 2009, a Sabaudia, si è tenuto un dibattito sulla realizzazione di un Atlante ornitologico nazionale. Un tema molto sentito dagli ornitologi italiani se si considera che il nostro paese ha pubblicato un Atlante nazionale nel lontano 1993, con dati però riferiti al periodo 1983 1986 (Meschini e Frugis, 1993), un lavoro utile e importante ma con diverse lacune. Da allora nulla è stato più fatto sul piano nazionale, mentre, al contrario, in altri paesi europei si sono realizzate più edizioni degli Atlanti nazionali, o singoli atlanti ma con impostazioni metodologiche più moderne e complete. Una situazione contraddittoria quella italiana, se si considera che l Italia risulterebbe essere il paese al mondo con il maggior numero di Atlanti regionali e locali (Gibbons et al., 2007) e di gran lunga il paese con il maggior numero di Atlanti urbani (Fraissinet e Dinetti, 2007). Una tavola rotonda dedicata al tema Atlanti ornitologici era stata organizzata dall Autore in precedenza, in occasione del XII Convegno Italiano di Ornitologia, tenutosi a Ercolano nel settembre del 2003. La ripresa della discussione su questo argomento nell ambito di un convegno nazionale si deve all entrata in funzione in Italia di un sistema digitale di catalogazione e condivisione dei dati denominato Ornitho. Con esso, infatti, è possibile inserire i dati delle singole osservazioni degli ornitologi italiani in un programma che le mette in condivisione con tutti gli iscritti e che le visualizza su mappe nazionali. Ornitho quindi rappresenta un buon strumento operativo che consente di immagazzinare i dati per un Atlante ornitologico nazionale abbattendo notevolmente i costi di produzione, distribuzione e raccolta schede, nonché i costi derivanti dall immissione dei dati sulle carte geografiche. Nel corso del 2010 il Gruppo di Conduzione di Ornitho ha provato a lanciare l Atlante nazionale degli uccelli in inverno e quello relativo al periodo riproduttivo, soffermandosi, per quest ultimo, su di un approfondito dibattito sulle metodologie da adottare sia in termini di scala e reticolo, sia per ciò che concerne l impostazione di una ricerca qualitativa o quantitativa. A questo si deve aggiungere l organizzazione locale dei rilevamenti e del coordinamento degli stessi.

In questa fase di intenso dibattito sul tema dell Atlante ornitologico nazionale si è ritenuto opportuno operare un analisi di tutta la produzione italiana di Atlanti ornitologici, al fine di conoscere quanto finora realizzato o in fase di realizzazione, considerando, come detto in precedenza, che non si tratta di poca cosa.

Una breve storia Nel 1975, sulla scia anche della pubblicazione di alcuni Atlanti ornitologici di nazioni europee (Gran Bretagna Irlanda e Danimarca), viene lanciato il Progetto Atlante Italiano (PAI). I tempi erano però troppo anticipati e l ottimismo degli organizzatori dovette fare i conti con un ornitologia ancora poco sviluppata e diffusa. Ciò comportò il naufragio dell operazione che vide la raccolta di sole 326 schede nel primo e unico anno di rilevamento. L idea però non solo non fu messa da parte, ma non scoraggiò gli ideatori e organizzatori, al punto che nel 1982, con un ornitologia nazionale già più cresciuta (che peraltro aveva anche visto celebrare il suo primo convegno italiano ad Aulla nel 1981), si lanciò un nuovo Progetto che, questa volta, seppure tra mille difficoltà e incomprensioni, riuscì a terminare nel 1986 dopo cinque anni di rilevamenti (1983 1986). I risultati della ricerca furono pubblicati, però, solo nel 1993 e presentano alcune lacune in regioni dell Italia meridionale sia per incomprensioni tra gli organizzatori e i rilevatori locali, sia per carenze di copertura. In ogni caso l Atlante nazionale era stato prodotto e forniva sia spunti per analisi sulla ricchezza avifaunistica del paese (Battisti e Contoli, 1995) sia per realizzare Atlanti regionali e locali. In effetti prima della pubblicazione dell Atlante nazionale nel nostro paese avevano già visto la luce altre pubblicazioni relative ad Atlanti locali. Il primo in assoluto ad essere pubblicato è stato quello degli uccelli nidificanti in provincia di Pavia, pubblicato nel 1977 nel volume degli atti del VII Simposio Nazionale sulla Conservazione della Natura tenutosi a Bari (Barbieri et al., 1977). In realtà il lavoro è rimasto sotto forma di articolo e non si mai visto il testo completo pubblicato, però rappresenta comunque la prima testimonianza cartacea di un Atlante ornitologico nel nostro paese. Successivamente, nel 1982, vengono pubblicate le prime carte commentate dell Atlante degli uccelli nidificanti sulle Alpi italiane (Brichetti, 1982). I primi a vedere la luce sotto forma di testi completi, entrambi pubblicati nel 1985, sono stati quello degli uccelli nidificanti in provincia di Brescia (Brichetti e Cambi, 1985) e quello regionale della Sicilia (Massa, 1985), seguito da quello del Piemonte Valle d Aosta (Mingozzi et al., 1988) e della Campania (Fraissinet e Kalby, 1989). Nel 1989 viene pubblicato anche l Atlante ornitologico dei Monti Lepini (Cordsetti, 1989). Il primo atlante urbano pubblicato è stato quello di Firenze (Dinetti e Ascani, 1990), seguito da quelli di Cremona (Groppali, 1994) e di Napoli (Fraissinet, 1995). A partire da questi c è stato un incredibile, quanto fantastica, produzione di Atlanti ornitologici regionali, provinciali, locali, urbani, relativi sia alla nidificazione che allo svernamento, che fanno, come detto in precedenza, il nostro paese quello che ha prodotto, a livello regionale e locale, il maggior numero di Atlanti.

In questo lungo arco di tempo va inserita anche la pubblicazione dell Atlante europeo degli uccelli nidificanti (Hagemeijer e Blair, 1997), al quale hanno collaborato diversi ornitologi italiani.

L Atlante nazionale degli uccelli nidificanti Come detto in precedenza nel 1993 viene pubblicato l Atlante degli uccelli nidificanti in Italia nella collana dei Supplementi alle Ricerche di Biologia della Selvaggina dell ex INFS, oggi ISPRA (Meschini e Frugis, 1993). La tabella sottostante riassume le principali caratteristiche e i principali risultati conseguiti. Si sono utilizzate le seguenti abbreviazioni: PR: Periodo di Rilevamento Sup.: Superficie in Kmq NQ : Numero Quadranti ND: dato non disponibile % NP/Tot: Rapporto tra Non Passeriformi TQ: Tipologia Quadranti LQ: Lunghezza del lato del Quadrante in Km NR: Numero Rilevatori MEDIA: Numero medio di specie per quadrante NP/Pass.: Rapporto tra Non Passeriformi e Passeriformi e specie Totali x 100 NSpB: Numero di specie nidificanti (pr.): dato provvisorio A questa segue l elenco delle venti specie risultate più frequenti nella copertura dei quadranti considerati

PR Sup. NQ TQ LQ NR NSpB MEDIA %NP/Tot NP/Pass Esito Bibliografia Italia 1983-1986 301.278 941 IGM 20 946 240 72,98 52 1,08 Pubblicato Meschini e Frugis, 1993 Italia % Cardellino 98 Rondone 97,2 Cinciallegra 95,9 Capinera 94,5 Balestruccio 94 Fringuello 93,8 Merlo 93,7 Verdone 91,7 Verzellino 91,6 Rondine 89,5 Passera d Italia 89,4 Gheppio 89,1 Saltimpalo 88,7 Cornacchia grigia 87,8 Cuculo 87,7 Scricciolo 86,7 Cinciarella 86,5 Passera mattugia 85,7 Usignolo 84,4 Ghiandaia 82,3

Successivamente alla pubblicazione dell Atlante nazionale, Corrado Battisti e Longino Contoli, nel 1995, pubblicarono un analisi dei dati relativi alla ricchezza di specie in chiave biogeografia. Ne emerse un gradiente di impoverimento peninsulare per la Ricchezza di specie procedendo verso sud, con un accentuazione sub-peninsulare nella parte calabro - pugliese. Al fenomeno geografico dell impoverimento verso sud faceva eccezione l Appennino centrale molto ricco di specie e di contro l Umbria, alquanto povera, forse per la sua omogeneità ambientale. Si confermava quindi in Italia il fenomeno biogeografico dell impoverimento di specie in condizioni di peninsularità e insularità, e questo si manifestava tra Centro Nord e Sud a livello della congiungente Napoli Gargano (Battisti e Contoli, 1995).

Gli Atlanti regionali degli uccelli nidificanti Il primo Atlante regionale degli uccelli nidificanti ad essere pubblicato è stato quello siciliano, pubblicato nel 1985 come numero speciale della rivista Il Naturalista siciliano, organo della Società Siciliana di Scienze Naturali e pubblicato con il contributo dell Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana (Massa, 1985). Da allora sono stati pubblicati 13 Atlanti regionali, relativi a 9 Regioni. Per capire la disparità tra i numeri si deve tener conto che il Piemonte e la Valle d Aosta hanno realizzato un unico Atlante e che la Sicilia ha pubblicato, a distanza di tempo, tre edizioni del suo Atlante regionale. Altri 2 Atlanti regionali degli uccelli nidificanti, aggiornamenti di Atlanti regionali già realizzati, sono stati ultimati e si è in attesa della pubblicazione. Nel 2007 Aimassi e Reteuna (2007) hanno pubblicato su Memorie dell Associazione Naturalistica Piemontese un aggiornamento sulla distribuzione di 120 specie in Piemonte e Valle d Aosta. Sono in corso gli Atlanti regionali del Friuli Venezia Giulia e della Sardegna. Un aggiornamento della situazione umbra è stato pubblicato da Velatta e collaboratori nel 2010 (Velatta et al., 2010). Non è stato preso in considerazione, invece, il lavoro sui rapaci nel Lazio (Petretti, 1987), perché presenta la distribuzione degli uccelli rapaci con una maglia di quadrati troppo larghi, conseguenza di una scala troppo ampia: 1: 100.000. Le principali caratteristiche e i principali risultati conseguiti sono riassunti nella tabella seguente. Le abbreviazioni sono le stesse utilizzate per la tabella relativa all Atlante nazionale. Regioni PR Sup. NQ TQ LQ NR NSpB MEDIA %NP/Tot NP/Pass Esito Bibliografia Piemonte Valle d Aosta 1 1980 1984 28.661 341 IGM 10 158 189 61,1 43,9 0,78 Pubblicato Mingozzi et al., 1988 Piemonte Valle d Aosta 2 ND 28.661 341 IGM 10 ND 120 ND ND ND Pubblicato Aimassi e Reteuna, 2007 Piemonte Valle d Aosta 3 1999-28.661 341 IGM 10 >150 ND ND ND ND Ultimato Acquarone e Cucco, 2005 Lombardia 1983-1987 23859 303 IGM 10 148 196 61,3 44,8 0,81 Pubblicato Brichetti e Fasola, 1990 Friuli Venezia Giulia ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND Pubblicato Musi, 1991

Liguria 1981-5421 81 IGM 10 64 144 57,4 34 0,51 Pubblicato AA.VV.,1989 1986 Toscana 1982-1992 22992 286 IGM 10 123 187 51,97 41,1 0,7 Pubblicato Tellini Florenzano et al., 1997 Umbria 1 1988-1993 8456 98 IGM 10 27 136 53,2 38,3 0,61 Pubblicato Magrini e Gambaro, 1997 Umbria 2 2000-8456 ND ND ND ND ND ND ND ND Pubblicato Velatta et al., 2010 2005 Lazio 1 1983-17203 211 IGM 10 78 171 54,4 43,2 0,76 Pubblicato Boano et al., 1995 1986 Lazio 2 2000-17203 208 UTM 10 ND 180 64,9 ND ND In stampa Brunelli et al., 2009 2008 Campania 1983-1987 13995 167 IGM 10 38 135 34,25 37 0,58 Pubblicato Fraissinet e Kalby, 1989 Sicilia 1 1979-25780 300 UTM 10 27 131 39,5 44,2 0,79 Pubblicato Massa, 1985 1983 Sicilia 2 1984-1992 25780 297 UTM 10 46 143 40,5 46,8 0,90 Pubblicato Lo Valvo et al., 1993 Sicilia 3 1992 25780 297 UTM 10 ND 155 ND 52,9 1,12 Pubblicato AA.VV., 2008 2006 Sardegna 2010 24090 312 UTM 10 20 ND ND ND ND In corso Grussu, com. pers. Di seguito vengono riportati gli elenchi delle venti specie più frequenti negli Atlanti regionale dei nidificanti in cui è stato possibile reperire i dati.

Piemonte Valle d Aosta % Cuculo 95 Merlo 95 Ballerina bianca 94,4 Cardellino 94,1 Scricciolo 93,5 Passera d Italia 92,1 Cinciallegra 91,5 Balestruccio 90,6 Fringuello 90,6 Rondone 88,3 Capinera 87,4 Ghiandaia 86,5 Picchio rosso maggiore 84,7 Rondine 84,7 Storno 83 Luì piccolo 82,4 Averla piccola 82,4 Picchio verde 80,6 Pettirosso 80,5 Gheppio 78 Lombardia % Merlo 97,6 Fringuello 97,3 Cuculo 95,3 Cinciallegra 93,7 Cardellino 93,3 Capinera 93,3 Rondone 92,7 Balestruccio 92,4 Passera d Italia 92 Rondine 91,4 Ballerina bianca 91,4 Cornacchia grigia 89,7 Averla piccola 89,1 Storno 86,1 Verdone 83,8 Allodola 83,8 Torcicollo 82,5 Passera mattugia 81,8 Codibugnolo 80,8 Scricciolo 79,5 Liguria % Rondone 100 Merlo 100 Cinciallegra 100 Capinera 98,76 Fringuello 98.76 Cardellino 98,76 Passera d Italia 98,75 Cuculo 97,53 Rondine 97,53 Balestruccio 97,53 Averla piccola 97,53 Pettirosso 96,29 Luì piccolo 96,29 Verdone 93,83 Ballerina gialla 93,82 Cinciarella 93,82 Ballerina bianca 92,59 Poiana 92,59 Gheppio 92,59 Ghiandaia 90,12

Umbria % Cornacchia grigia 100 Cardellino 100 Capinera 99 Rondine 98 Merlo 98 Cinciallegra 98 Fringuello 98 Verzellino 98 Rondone 95,9 Passera d Italia 95,9 Cuculo 94,9 Balestruccio 94,9 Pettirosso 94,9 Verdone 94,9 Usignolo 93.9 Cinciarella 93,9 Luì piccolo 91,8 Averla piccola 90,8 Ghiandaia 90,8 Tortora 89,8 Lazio % Passera d Italia 95,7 Rondone 95,3 Merlo 94,3 Cardellino 94,3 Rondine 93,8 Cornacchia grigia 93,8 Verdone 93,8 Balestruccio 93,4 Verzellino 93,4 Fringuello 92,9 Cinciallegra 91,5 Capinera 90,5 Cuculo 89,6 Ballerina bianca 89,6 Saltimpalo 88,6 Cinciarella 87,2 Averla piccola 87,2 Usignolo 86,7 Passera mattugia 86,7 Scricciolo 84,8 Campania % Passera d Italia 93,4 Capinera 9,1,6 Fringuello 90,4 Cardellino 90,4 Merlo 88 Verdone 87,4 Cinciallegra 86,8 Verzellino 86,2 Rondone 85 Balestruccio 83,8 Usignolo 77,2 Saltimpalo 71,2 Occhiocotto 71,2 Rondine 70,6 Scricciolo 68,3 Ballerina bianca 67,1 Averla piccola 66,5 Cinciarella 65,3 Passera mattugia 64,1 Usignolo di fiume 60,5

Sicilia 1 % Passera sarda 100 Cardellino 95,3 Merlo 93,3 Occhiocotto 92,9 Cinciallegra 92,6 Gazza 92,3 Verzellino 89,6 Gheppio 86,5 Saltimpalo 82,5 Fanello 81,1 Zigolo nero 81,1 Cappellaccia 79,5 Beccamoschino 77,8 Cornacchia grigia 73,1 Capinera 72,1 Poiana 70,4 Scricciolo 70 Strillozzo 68,4 Rondone 67,7 Barbagianni 64,6 Sicilia 2 % Passera sarda 100 Cardellino 97,6 Occhiocotto 95,3 Gazza 95,3 Merlo 93,6 Cinciallegra 93,3 Verzellino 90,9 Gheppio 88,2 Fanello 87,5 Saltimpalo 86,5 Zigolo nero 83,8 Cappellaccia 81,5 Beccamoschino 81,1 Cornacchia grigia 76,9 Scricciolo 74,2 Barbagianni 73,4 Capinera 72,4 Usignolo di fiume 72,1 Poiana 71,7 Rondone 70,7 Sicilia 3 % Passera sarda 98,6 Gheppio 98,6 Cardellino 96,6 Gazza 95,2 Occhiocotto 94,6 Cappellaccia 91,9 Colombaccio 91,2 Beccamoschino 91,2 Merlo 90,5 Verzellino 90,5 Colombo 89,5 Barbagianni 89,2 Cinciallegra 88,5 Fanello 88,2 Balestruccio 87,2 Cornacchia grigia 85,8 Poiana 84,1 Storno nero 83,1 Saltimpalo 82,8 Strillozzo 81,8

Non è certo questa la sede per un analisi dei dati dei singoli Atlanti nonché di una comparazione tra gli stessi, ma la tentazione di evidenziare alcune situazioni è troppo forte per poterle fare resistenza. In primo luogo il numero inferiore di specie nidificanti in Campania e Sicilia, e in parte anche nel Lazio, rispetto alle regioni del Centro Nord, ad eccezione dell Umbria, confermando il dato già evidenziato da Battisti e Contoli (1995) per l Atlante nazionale. Tale tendenza si osserva anche nel valore medio di specie per quadrante, mentre non si hanno differenze nel rapporto tra i Non Passeriformi e la Ricchezza totale delle specie e nel rapporto Non Passeriformi / Passeriformi. Interessante a tale proposito l incremento di questi due parametri nel corso degli anni nei tre Atlanti siciliani. L analisi comparativa degli elenchi delle venti specie più frequenti nelle regioni mostra similitudini e differenze. Alle prime vanno ascritte la presenza ai primi posti in tutte le regioni di specie come Capinera, Merlo, Cinciallegra, Passera d Italia/Passera sarda. Il Cuculo è molto frequente in Piemonte, Valle d Aosta e Lombardia, per poi calare in Liguria, Toscana e Umbria e scomparire dalla classifica a partire dalla Campania. A partire da questa regione compare in classifica invece l Occhiocotto. Interessanti la seconda posizione del Gheppio nell Atlante Sicilia 3 e l incremento della frequenza della Poiana, sempre in Sicilia, nel passaggio temporale dal Sicilia 1 al Sicilia 3. Da verificare le alte frequenze del Rondone. Queste potrebbero essere falsate dall osservazione degli individui in volo in siti idonei alla nidificazione (nidificazione solo possibile). Per tale motivo sono opportune le scremature dei coordinatori o l imposizione dell accertamento della nidificazione per specie di questo tipo.

Gli Atlanti regionali degli uccelli svernanti Il primo Atlante regionale degli svernanti pubblicato in Italia è stato quello della Lombardia, apparso nel 1992 (Fornasari et al., 1992). Seguito da quello del Piemonte Valle d Aosta, pubblicato nel 1996 (Cucchi et al., 1996). Da allora fino ad oggi risultano pubblicati 6 Atlanti per altrettante regioni. Il secondo Atlante regionale di Piemonte e Valle d Aosta si riferisce a tutti i mesi dell anno e quindi compare anche in questa sezione. Il volume Uccelli e paesaggio in Sicilia alle soglie del terzo millennio, pubblicato nel 1993, e curato da Lo Valvo, Massa e Sarà compare nella tabella degli Atlanti regionali dei nidificanti e non in quella degli svernanti, perché, pur avendo studiato lo svernamento (con l ausilio di 31 rilevatori che, nel periodo 1987/88 1992/93, hanno censito 162 specie) non riportano cartine della distribuzione invernale. Gli Atlanti toscani e umbri comprendono sia il periodo riproduttivo che quello invernale. Le principali caratteristiche e i principali risultati conseguiti sono riassunti nella tabella seguente. Le abbreviazioni sono le stesse utilizzate per la tabella relativa agli Atlanti dei nidificanti, con la sostituzione di NSpB in NSpW: Numero di Specie Svernanti. Regioni PR Sup. NQ TQ LQ NR NSpW MEDIA %NP/Tot NP/Pass Esito Bibliografia Piemonte 1986 28.661 341 IGM 10 245 197 ND 57,8 1,37 Pubblicato Cucchi et al., 1996 Valle d Aosta 1 1992 Piemonte Valle d Aosta 2 1999-28.661 341 IGM 10 >150 ND ND ND ND Ultimato Acquarone e Cucco, 2005 Lombardia 86/87 23859 323 IGM 10 217 187 53,8 55 1,22 Pubblicato Fornasari et al, 1992 90/91 Liguria 87/88 5421 81 IGM 10 89 188 52 55,8 1,26 Pubblicato Spanò et al., 1998 91/92 Toscana 1982-1992 22992 278 IGM e UTM 10 e 3 65 227 44,3 45,3 0,83 Pubblicato Tellini Florenzano et al., 1997 Umbria 88/89 92/93 8456 98 IGM 10 27 114 42,7 43 0,75 Pubblicato Magrini e Gambaro, 1997 Campania 89/90 94/95 13995 179 UTM 10 49 161 ND 38,5 0,62 Pubblicato Milone, 1999 Di seguito gli elenchi delle venti specie più frequenti negli Atlanti regionale degli svernanti in cui è stato possibile reperire il dato.

Piemonte Valle d Aosta % Cinciallegra 93,8 Fringuello 92,1 Codibugnolo 90,3 Cinciarella 90 Scricciolo 87,7 Merlo 87,4 Regolo 87,4 Ghiandaia 85,9 Picchio rosso maggiore 85,6 Passera d Italia 84,5 Pettirosso 81,8 Poiana 80.9 Cardellino 79,8 Picchio verde 74,5 Cincia mora 74,2 Lucherino 72,4 Cornacchia grigia 71,3 Cincia bigia 69,8 Cornacchia nera 69,2 Gheppio 63,9 Passera mattugia 63,9 Lombardia % Fringuello 97,5 Cinciallegra 96,9 Cornacchia grigia 95,1 Scricciolo 94,8 Merlo 94,1 Pettirosso 92,9 Passera d Italia 92,9 Cardellino 92,9 Regolo 89,5 Ballerina bianca 87,7 Poiana 86,1 Cinciarella 85,8 Lucherino 83 Codibugnolo 82,7 Passera mattugia 81,8 Verdone 81,8 Cesena 80,9 Ballerina gialla 78,4 Colombo 78,1 Gabbiano comune 76,5 Liguria % Pettirosso 100 Merlo 100 Fringuello 100 Scricciolo 99 Cinciallegra 99 Poiana 96 Passera d Italia 96 Cardellino 94 Cinciarella 91 Ballerina gialla 89 Codibugnolo 89 Lucherino 88 Capinera 85 Gheppio 84 Ballerina bianca 81 Verdone 81 Regolo 80 Tordo bottaccio 79 Ghiandaia 79 Cornacchia grigia 79

Umbria % Cornacchia grigia 100 Fringuello 100 Cardellino 100 Pettirosso 99 Merlo 99 Cinciallegra 99 Passera d Italia 98 Cinciarella 96,9 Codibugnolo 95,9 Passera scopaiola 94,9 Ghiandaia 92,9 Ballerina bianca 91,8 Scricciolo 91,8 Capinera 89,8 Saltimpalo 86,7 Verdone 81,6 Picchio verde 78,6 Passera mattugia 78,6 Poiana 77,6 Zigolo nero 75,5 Campania % Pettirosso 98 Fringuello 98 Passera d Italia 95,5 Cinciallegra 95 Merlo 94 Cardellino 94 Ballerina bianca 82 Capinera 81,5 Occhiocotto 79 Verdone 77,7 Cornacchia grigia 76,5 Cinciarella 76 Codirosso spazzacamino 74 Passera mattugia 73,7 Verzellino 72,1 Scricciolo 70.9 Usignolo di fiume 70,4 Luì piccolo 70 Saltimpalo 68,7 Passera scopaiola 66,5

Una sintetica analisi comparativa dei dati presi in considerazione per gli Atlanti regionali degli svernanti mette in evidenza anche per questo periodo un calo del numero di specie lungo un gradiente nord-sud, sebbene a rappresentare il sud ci sia la sola Campania. L Umbria conferma il numero ridotto di specie già osservato per l Atlante dei nidificanti. L alto valore della Toscana rispetto a Piemonte, Valle d Aosta e Lombardia potrebbe essere spiegato con una diversa accettazione della specie svernante, riportando nell Atlante anche specie di comparsa piuttosto irregolare che in altri Atlanti invece vengono inserite in appendici. Rispetto agli Atlanti dei nidificanti il numero di specie svernanti è superiore in tutte le regioni, così come è superiore anche il rapporto Non Passeriformi / Passeriformi. Ciò si spiega con l arrivo in periodo invernale nel nostro paese, tra le altre specie, di numerosi anseriformi e caradriformi che fanno aumentare sia il numero di specie che la percentuale di Non Passeriformi. L analisi degli elenchi delle venti specie più frequenti in ciascuna regione mostra similitudini e differenze. Alle prime vanno iscritte le elevate frequenze di Fringuello, Cinciallegra, Merlo, Passera d Italia. Lo Scricciolo, invece, è più frequente al nord, mentre il Pettirosso è più frequente in Liguria, Umbria e Campania, dove più estesi risultano gli ambienti mediterranei. Il Regolo è frequente solo al nord. Interessante, inoltre, la frequenza della Poiana in tutte le regioni, ad eccezione della Campania, a conferma del fatto che alle popolazioni nidificanti in inverno si aggiungono esemplari svernanti provenienti dall Europa centrale e settentrionale.

Gli Atlanti provinciali degli uccelli nidificanti Il primo lavoro relativo ad un Atlante provinciale degli uccelli nidificanti che si rinviene nella letteratura ornitologica è quello riferito alla provincia di Pavia (Barbieri et al., 1977). In realtà è un articolo pubblicato sugli atti del VII Simposio nazionale sulla Conservazione della Natura, tenutosi a Bari dal 20 al 23 aprile 1977. In esso gli Autori illustrano le metodiche di rilevamento utilizzate (griglia cartografica IGM 1:25.000) e i risultati ottenuti. Vengono presentate anche delle carte relative ad alcune specie. Per avere invece un primo Atlante provinciale pubblicato con varie carte distributive, e peraltro relativo sia a specie nidificanti che svernanti, si deve attendere il 1984 quando Fraissinet e Caputo pubblicarono sulla rivista Uccelli d Italia una prima parte dell Atlante degli uccelli nidificanti e svernanti in Provincia di Napoli (Fraissinet e Caputo, 1984). La pubblicazione proseguì per altri due numeri con altre mappe distributive di specie nidificanti e svernanti (Fraissinet, 1985; Fraissinet, 1986). Il lavoro non giunse a conclusione perché confluì nell Atlante regionale campano. La prima pubblicazione completa di un Atlante provinciale degli uccelli nidificanti è del 1985 ed è relativa alla Provincia di Brescia (Brichetti e Cambi, 1985). Da allora sono stati pubblicati 30 Atlanti provinciali (uno su CD rom), relativi a 27 province. Il numero è sfalsato perché ci sono province in cui è stato ripetuto, mentre alcuni Atlanti si riferiscono a più province. La tabella sottostante li riporta, insieme a quelli parzialmente pubblicati o in corso, con alcune informazioni di carattere generale. Si noterà che la stragrande maggioranza riguarda province della parte centrale e settentrionale del Paese. Ciò può trovare solo parziale giustificazione nel numero minore di ornitologi operanti nell Italia meridionale, perché, ad esempio, gli Atlanti regionali sono meglio distribuiti geograficamente sul territorio nazionale. Un motivo più valido potrebbe essere il diverso ruolo politico-istituzionale che le province svolgono nel centro-nord, rispetto al sud, e di conseguenza la possibilità di accedere più facilmente a contributi. Gli Atlanti dell Alto Adige e del Trentino sono stati inseriti in questa tabella perché sotto il profilo territoriale sono assimilabili a quelli di una Provincia. In una riga a parte è stato inserito anche l Atlante del Mendrisiotto (Lardelli, 1988), che pur riguardando un territorio non italiano (è in Svizzera) è scritto in lingua italiana e descrive comunque l avifauna nidificante di una porzione di territorio svizzero adiacente a territori italiani. Le principali caratteristiche e i principali risultati conseguiti sono riassunti nella tabella seguente. Le abbreviazioni sono le stesse utilizzate per la tabella relativa all Atlante nazionale (CTR sta per Carta Tecnica Regionale).

Province PR Sup. NQ TQ LQ NR NSpB MEDIA %NP/Tot NP/Pass Esito Bibliografia Verbano Cusio Ossola 1996-2005 2225 169 IGM 4 78 142 44,6 30,8 0,61 Pubblicato Bionda e Bordignon, 2006 Biella 1987 1664 416 IGM 4 92 135 ND 44,6 0,80 Pubblicato Bordignon, 1998 1996 Novara 1998 1580 385 IGM 4 33 108 ND 50 1,0 Pubblicato Bordignon, 2004 2001 Varese 1 1983-1987 1198 18 IGM 10 22 121 61 38,8 0,63 Pubblicato Guenzani e Saporetti, 1988 Varese 2 2003-1198 460 CTR 1 21 125 25,1 45,6 0,83 Pubblicato Gagliardi et al.,2007 2005 * Lodi 2006 - ND ND ND ND ND ND ND ND ND In corso Sito WEB Prov.di Lodi Pavia 1975 2964 46 IGM 10 ND 138 ND 39 0,64 Parzialmente Barbieri et al., 1977 pubblicato Brescia 1980-1984 4777 74 IGM 10 43 159 ND 37,1 0,59 Pubblicato Brichetti e Cambi, 1985 Bolzano 1987 1991 7400 116 IGM 10 112 142 ND 37,3 0,59 Pubblicato Niederfriniger et al., 1998 Trento 1986 6206 87 IGM 10 54 156 ND 39,1 0,62 Pubblicato Pedrini et al.,2005 1995-2003 Verona 1983-3096 49 IGM 10 40 152 53,8 38,1 0,61 Pubblicato De Franceschi, 1991 1987 Treviso 1 e 1983 6154 76 IGM 10 49 151 ND 40 0,67 Pubblicato Mezzavilla, 1989 Belluno 1988 Treviso 2 2003-2006 2479 34 IGM 10 29 140 ND 41,4 0,70 Pubblicato Mezzavilla e Bettiol, 2007 Vicenza 1983 2722 38 IGM 10 63 148 64,8 34,4 0,52 Pubblicato NISORIA, 1994 1988-1993 Padova 1992 1994-1996 2142 33 IGM 10 37 105 46 44,7 0,81 Pubblicato NISORIA e CORVO, 1997

Venezia 1996 1460 107 IGM 5 62 121 ND 57,8 1,37 Pubblicato Bon et al., 2000 1998-1999 Rovigo 1998 1803 108 IGM 5 41 105 ND 58 1,38 Pubblicato Fracasso et al., 2003 2000-2002 Pordenone 1981-2273 39 IGM 10 33 142 57,3 37,3 0,59 Pubblicato Parodi, 1987 1986 Trieste e ND 350 14 IGM 10 23 142 ND ND ND Pubblicato Perco e Utmar, 1989 Gorizia 1 Gorizia 2 1990-466 72 CTR 3 24 131 ND 47,3 0,89 Pubblicato Parodi, 1999 1996 Piacenza 1995-2000 2590 45 IGM 10 21 153 53,6 45 0,82 Pubblicato Ambrogio et al., 2001 Parma 1980-3449 36 CTR 10 1 157 78,9 40,7 0,68 Pubblicato Ravasini, 1995 1995 Modena 1 1982-1990 2690 49 IGM 10 15 149 53,7 41,6 0,71 Pubblicato Giannella e Rabacchi, 1992 Modena 2, 2003-4982 ND CTR 5 60 ND ND ND ND In attesa di Bagni et al., 2005 Reggio Emilia 2007 pubblicaz. Bologna 1995-3702 483 CTR 5 67 169 ND ND ND Pubblicato Tinarelli et al., 2002 1999 su CD rom Forlì 1 1982-1986 2910 42 IGM 10 23 125 60,2 35,2 0,54 Pubblicato Foschi e Gellini, 1987 Forlì Cesena 2, Ravenna 1995-1997 4253 139 CTR c.6 27 159 ND 49 0,92 Pubblicato Gellini e Ceccarelli, 2000 Rimini 2004-533 76 CTR c.3 ND 95 ND 43,1 0,75 Pubblicato Casini, 2007 2006 Pesaro - Urbino 1983-1986 2893 42 IGM 10 25 140 42,4 37,8 0,60 Pubblicato Pandolfi e Giacchini, 1995 Ancona 2005-1960 66 CTR c.6 27 126 59,6 39,7 0,65 Pubblicato Giacchini, 2007 Ascoli Piceno e Fermo 2006 2004 2006 2087 ND UTM 5 ND 132 44,5 37 0,58 Non ancora pubblicato Brusaferro et al., 2009

Livorno 1980-1082 Napoli 1 1980-1984 Napoli 2 2007-2009 Lecce 2000-2007 1125 31 IGM 10 9 115 44 41,7 0,71 Non pubblicato Arcamone e Meschini, 1982 1171 26 IGM 10 2 ND ND ND ND Parzialmente Fraissinet e Caputo, pubblicato 1984; Fraissinet, 1985 e 1986 1171 148 CTR 5 39 99 24,2 39,3 0,65 Pubblicato Fraissinet e Mastronardi, 2010 2759 46 UTM 10 ND 82 ND 43,9 0,83 Pubblicato La Gioia, 2009 Mendrisiotto (CH) 1981-1985 106 133 ND 1 1 91 ND 30,7 0,44 Pubblicato Lardelli, 1988 * Sono stati indagati approfonditamente 460 quadrati, definiti primari, sui 1249 che ricadono sul territorio provinciale

Di seguito vengono riportati gli elenchi delle venti specie più frequenti negli Atlanti provinciali dei nidificanti in cui è stato possibile reperire i dati Verbano Cusio Ossola % Scricciolo 91 Fringuello 89 Cod.spazzacamino 84 Luì piccolo 82,5 Aquila reale 82 Pettirosso 82 Capinera 81 Cuculo 78 Merlo 77 Cincia mora 76 Corvo imperiale 75 Ballerina gialla 74 Ghiandaia 74 Poiana 73 Cinciallegra 72,5 Picchio rosso maggiore 71 Codibugnolo 69 Prispolone 68 Gheppio 66 Zigolo muciatto 66 Brescia % Merlo 96 Ballerina bianca 95,9 Capinera 93,2 Cinciallegra 91,9 Fringuello 90,5 Passera d Italia 89,2 Averla piccola 86,4 Cardellino 86,4 Cuculo 85,1 Balestruccio 83,7 Scricciolo 83,7 Storno 83,7 Rondone 82,4 Cornacchia grigia 81,1 Rondine 79,7 Torcicollo 78,3 Ballerina gialla 78,3 Allodola 74,3 Saltimpalo 74,3 Codibugnolo 73 Bolzano % Cod. spazzacamino 95,7 Scricciolo 94,8 Cincia mora 94 Fringuello 94 Cincia bigia alpestre 91,4 Organetto 89,7 Passera scopaiola 87,9 Ballerina bianca 87,1 Spioncello 85,3 Bigiarella 85,3 Ciuffolotto 85.3 Pettirosso 84,5 Cuculo 83,6 Prispolone 83,6 Culbianco 83,6 Rondine montana 82,8 Merlo dal collare 82,8 Luì piccolo 82,8 Cesena 81,9 Cincia dal ciuffo 81,9

Verona % Merlo 100 Balestruccio 100 Capinera 100 Storno 100 Passera d Italia 100 Cardellino 100 Cuculo 98 Rondone 98 Rondine 98 Cornacchia grigia 98 Fringuello 98 Saltimpalo 95,9 Allodola 93,9 Ballerina bianca 93,9 Usignolo 93,9 Cinciallegra 93,9 Verdone 93,9 Averla piccola 91,8 Passera mattugia 91,8 Pigliamosche 87,8 Treviso 2 % Merlo 100 Cuculo 100 Capinera 100 Storno 100 Passera d Italia 100 Cardellino 100 Gheppio 100 Picchio rosso maggiore 100 Rondine 100 Cornacchia grigia 100 Fringuello 100 Saltimpalo 100 Ballerina bianca 100 Codibugnolo 100 Cinciallegra 100 Ghiandaia 100 Vicenza % Fringuello 100 Cuculo 97,4 Rondone 97,4 Merlo 97,4 Capinera 94,7 Verdone 94,7 Cardellino 94,7 Allodola 92,1 Rondine 92,1 Balestruccio 92,1 Cinciallegra 92,1 Averla piccola 92,1 Storno 92,1 Cornacchia grigia 89,5 Torcicollo 86,8 Pettirosso 86,8 Saltimpalo 86,8 Luì piccolo 86,8 Passera d Italia 86,8 Scricciolo 81,6 Passera mattugia 81,6

Padova % Tortora dal collare 100 Rondine 100 Balestruccio 100 Usignolo 100 Merlo 100 Storno 100 Passera d Italia 100 Cuculo 97 Civetta 97 Saltimpalo 97 Capinera 97 Cinciallegra 97 Cardellino 97 Gallinella d acqua 93,9 Allodola 93,9 Usignolo di fiume 93,9 Cornacchia grigia 93,9 Passera mattugia 90,9 Verdone 90,9 Ballerina bianca 87,9 Rigogolo 87,9 Venezia % Rondine 96,4 Passera d Italia 95,5 Storno 94,5 Merlo 93,6 Capinera 91,8 Tortora dal collare 90 Gazza 90 Rondone 88,2 Passera mattugia 88,2 Cuculo 87,3 Cardellino 87,3 Saltimpalo 86,4 Usignolo 86,4 Verdone 86,4 Cornacchia 86,4 Balestruccio 83,6 Cinciallegra 82,7 Gallinella d acqua 79,1 Beccamoschino 79,1 Usignolo di fiume 78,2 Rovigo % Beccamoschino 99,1 Usignolo 99,1 Gallinella d acqua 98,1 Cuculo 98,1 Gazza 98,1 Cornacchia grigia 98,1 Storno 98,1 Rondine 97,2 Cutrettola 97,2 Passera d Italia 97,2 Passera mattugia 97,2 Tortora dal collare 96,3 Merlo 96,3 Capinera 96,3 Civetta 95,4 Usignolo 95,4 Saltimpalo 94,4 Cinciallegra 94,4 Cardellino 94,4 Allodola 93,5

Pordenone % Merlo 94,8 Cuculo 92,3 Ballerina bianca 89,7 Capinera 89,7 Fringuello 89,7 Ghiandaia 87,1 Cornacchia grigia 87,1 Picchio rosso maggiore 84,6 Cinciallegra 84,6 Verdone 84,6 Cardellino 82 Gheppio 79,4 Rondine 79,4 Luì piccolo 79,4 Picchio verde 76,9 Balestruccio 76,9 Saltimpalo 76,9 Averla piccola 76,9 Passera d Italia 76,9 Rondone 74,3 Storno 74,3 Gorizia 2 % Gazza 100 Merlo 98,6 Capinera 98,6 Cornacchia 98,6 Storno 98,6 Passera * 98,6 Rondine 97,2 Usignolo 97,2 Picchio rosso maggiore 94,4 Rigogolo 94,4 Verdone 94,4 Cardellino 94,4 Tortora dal collare 93,1 Ballerina bianca 90,3 Passera mattugia 90,3 Ghiandaia 88,9 Fagiano comune 87,5 Cinciallegra 87,5 Balestruccio 84,7 Picchio verde 83,3 Verzellino 81,9 Piacenza % Merlo 95,5 Cinciallegra 95,5 Rondone 93,3 Cuculo 91 Picchio rosso maggiore 91 Capinera 91 Rondine 88,9 Balestruccio 86,7 Ghiandaia 86,7 Cornacchia grigia 86,7 Passera d Italia 86,7 Cardellino 86,7 Allodola 84,4 Scricciolo 84,4 Cinciarella 84,4 Storno 84.4 Verdone 84,4 Picchio verde 80 Usignolo 80

Parma % Allodola 100 Merlo 100 Saltimpalo 100 Ghiandaia 100 Capinera 100 Cinciallegra 100 Cornacchia grigia 100 Verdone 100 Cardellino 100 Tortora 97,2 Cuculo 97,2 Balestruccio 97,2 Usignolo 97,2 Cinciarella 97,2 Verzellino 97,2 Modena 1 % Merlo 94 Cornacchia grigia 94 Allodola 92 Rondine 92 Balestruccio 92 Ballerina bianca 92 Passera d Italia 92 Passera mattugia 92 Fagiano comune 90 Cuculo 90 Picchio verde 90 Saltimpalo 90 Cinciallegra 90 Cardellino 90 Rondone 88 Picchio rosso maggiore 88 Capinera 88 Averla piccola 88 Storno 88 Civetta 86 Verdone 86 Forlì 1 % Capinera 100 Cinciallegra 100 Cuculo 97 Rondone 97 Balestruccio 97 Ballerina bianca 97 Saltimpalo 97 Merlo 97 Averla piccola 97 Storno 97 Fringuello 97 Verzellino 97 Cardellino 97 Allodola 95 Rondine 95 Passera d Italia 95 Verdone 95 Fagiano comune 92 Torcicollo 92 Cornacchia grigia 92 Strillozzo 92

Rimini % Capinera 100 Merlo 100 Passera d Italia 100 Storno 100 Verzellino 100 Cinciallegra 98,7 Verdone 98,7 Cardellino 98,7 Civetta 97,4 Usignolo 96,1 Gazza 93,4 Balestruccio 92,1 Rondine 92,1 Fagiano comune 89,5 Beccamoschino 86,8 Assiolo 85,5 Upupa 85,5 Cuculo 82,9 Torcicollo 81,6 Allodola 80,3 Usignolo di fiume 80,3 Pesaro e Urbino % Merlo 100 Capinera 100 Fringuello 100 Passera d Italia 97,6 Cardellino 97,6 Rondone 95,2 Rondine 95,2 Averla piccola 92,8 Balestruccio 90,5 Cinciallegra 90,5 Cornacchia grigia 90,5 Verzellino 90,5 Cuculo 85,7 Allodola 85,7 Verdone 85,7 Strillozzo 85,7 Gheppio 83,3 Ballerina bianca 83,3 Scricciolo 78,6 Saltimpalo 78,6 Cinciarella 78,6 Zigolo nero 78,6 Ancona % Merlo 100 Capinera 100 Tortora selvatica 100 Passera d Italia 100 Usignolo 100 Cinciarella 100 Cardellino 100 Verdone 100 Verzellino 100 Cornacchia grigia 100 Fagiano comune 98,5 Balestruccio 98,5 Cinciallegra 98,5 Rondone 98,5 Rondine 98,5 Ballerina bianca 97 Codirosso comune 97 Fringuello 97

* A Gorizia Passera sta per Passer domesticus e P.italiae Napoli 2 % Merlo 100 Verzellino 96,6 Passera d Italia 95,9 Capinera 93,2 Verdone 87,1 Cinciallegra 80,4 Colombo 74,3 Tortora dal collare 74,3 Occhiocotto 71,6 Gheppio 70,2 Fringuello 69,5 Scricciolo 68,9 Cardellino 60,1 Beccamoschino 56,7 Cinciarella 56,7 Upupa 54 Cornacchia grigia 52,7 Civetta 51,3 Balestruccio 51,3 Pigliamosche 50,6

Anche in questo caso alcune brevi considerazioni sul quadro che emerge dall analisi degli Atlanti provinciali degli uccelli nidificanti. In primo luogo colpisce il discreto numero di Atlanti pubblicati e di province interessate, quasi il 25% delle province italiane si è dotata di un Atlante ornitologico relativo al periodo riproduttivo. Piuttosto diffuso l utilizzo della Carta Tecnica Regionale quale strumento cartografico per la scelta dei quadranti della griglia. Analizzando i dati in tabella spicca l alto numero di specie Non passeriformi nidificanti nelle province di Venezia e Rovigo, seguite da quella di Novara. Tre realtà territoriali caratterizzate da una ricca dotazione di zone umide. Il valore piuttosto basso del numero medio di specie per quadrante della provincia di Napoli può spiegarsi non solo con la presenza di isole e della penisola Sorrentina, biogeograficamente più povere di specie, ma soprattutto con la forte antropizzazione del territorio, in cui l area metropolitana occupa buona parte della superficie del territorio provinciale. Il confronto con le altre province però non ha un significato scientifico preciso perché la media è funzione anche della estensione del singolo quadrante. Più questo è esteso maggiore sarà il numero di specie che ospiterà e minore sarà il denominatore su cui operare la divisione per il calcolo della media. E quanto si può osservare ad esempio con la provincia di Varese: nel secondo atlante si passa da un quadrante di 10 chilometri di lato ad uno di un chilometro quadrato, e la media si abbassa da 61 specie per quadrante a 25,1. Ne emerge che c è stata finora una certa confusione nella scelta del lato dei quadranti, a discapito di un approccio più omogeneo che consentisse di operare analisi e raffronti tra le varie ricerche. Interessante osservare il calo del numero di specie man mano che si scende di latitudine lungo la nostra penisola, l effetto biogeografico della penisola cui si è accennato in precedenza a proposito degli Atlanti regionali. Anche l analisi dei 19 elenchi delle venti specie più frequenti in funzione del numero di quadranti occupati sul totale offre alcuni spunti di riflessione, sebbene anche in questo caso la comparazione è in parte compromessa dalle diverse scale cartografiche adottate. In primo luogo alcune interessanti presenze che caratterizzano i territori. E il caso, ad esempio, della Gallinella d acqua classificatasi terza in provincia di Rovigo, o dell Occhiocotto che compare in lista solo nell elenco della provincia di Napoli. In questo contesto molto interessante anche l elenco delle venti specie più frequenti della provincia di Bolzano con presenze davvero originali quali quelle della Cincia bigia alpestre, dello Spioncello, dell Organetto, del Ciuffolotto e della Cincia dal ciuffo che, da sole, danno l idea della tipologia territoriale prevalente nella provincia. Discorso a parte meritano invece le presenze in posizioni elevate nella lista dell Aquila reale nella provincia del Verbano Cusio Ossola, o i valori percentuali sempre molto elevati di Rondone, Rondine e Balestruccio. E difficile immaginare che l Aquila reale nel Verbano Cusio Ossola possa nidificare nell 82% dei quadranti e che Rondone, Rondine e Balestruccio in diverse province italiane nidifichino nel 100% dei quadranti. In questi casi spesso, a guardare le cartine distributive, si tratta di distribuzioni caratterizzate da molti simboli relativi alla nidificazione possibile, riferibile

quindi all osservazione dell esemplare in ambiente idoneo in periodo riproduttivo. Questo, per le specie in questione, non vuol dire che ci si trova dinanzi alla nidificazione nel quadrante. Del resto si tratta di specie, e con esse tante altre ovviamente, in cui l accertamento della nidificazione è relativamente facile e spetterebbe al coordinatore scremare i dati per evitare falsature della lettura complessiva dell avifauna nidificante nel territorio provinciale. Ciò mette in evidenza la necessità di predisporre, come si è fatto per gli Atlanti urbani (Dinetti et al., 1995), delle linee guida per l organizzazione metodologica degli Atlanti provinciali. Ciò farebbe venir meno le diverse scale adottate per la griglia dei quadranti indipendentemente dall ampiezza del territorio da indagare e le diverse interpretazioni sulla presenza di una specie nel quadrante.

Gli Atlanti provinciali degli uccelli svernanti Il primo Atlante provinciale degli uccelli svernanti ad essere stato pubblicato è stato quello di Brescia, ad opera di Brichetti e Cambi, che lo hanno dato alle stampe nel 1990 (Brichetti e Cambi, 1990). Da allora pochi altri Atlanti provinciali invernali sono stati pubblicati: solo 8, relativi ad altrettante province. Ciò lo si può spiegare anche con le maggiori difficoltà che si incontrano nel condurre un Atlante ornitologico in periodo invernale: clima avverso, con spesso isolamenti di aree montane dovuti al forte innevamento, durata del dì molto più corta e minore tempo quindi a disposizione, difficoltà a trovare un gran numero di rilevatori disponibili a muoversi nella brutta stagione, ecc. Interessante quindi il caso della Provincia di Grosseto per la quale esiste il solo Atlante provinciale (Corsi e Giovacchini, 1995). Anche in questo caso si è aggiunto l Atlante degli uccelli del Ticino in inverno (Lardelli, 1992 ), in quanto, pur essendo relativo ad un territorio svizzero, è in lingua italiana e si riferisce a un cantone confinante con il nostro paese. Regioni PR Sup. NQ TQ LQ NR NSpW MEDIA %NP/Tot NP/Pass Esito Bibliografia Biella 87/88 1664 416 IGM 4 92 108 ND 47,2 0,89 Pubblicato Bordignon, 1998 96/97 Novara 97/98 1580 385 IGM 4 33 95 ND 53,6 1,15 Pubblicato Bordignon, 2004 01/02 Brescia 84/85 87/88 4777 74 IGM 10 60 164 51,8 52,4 1,1 Pubblicato Brichetti e Cambi, 1990 Lodi 2006 - Trento 88/89 6206 87 IGM 10 54 143 ND 52,4 1,1 Pubblicato Pedrini et al.,2005 94/95 2003 Venezia 88/89 1460 45 UTM 10 90 168 66,4 62,5 1,6 Pubblicato Stival, 1996 93/94 Forlì e Cesena 03/04 07/08 2377 81 CTR c.6 19 127 37,2 53,5 1,1 Pubblicato Ceccarelli et al., 2009 Grosseto 88/89 93/94 4503 66 IGM 10 78 185 57 62,7 1,68 Pubblicato Corsi e Giovacchini, 1995 Roma 89/90 90/91 5352 77 IGM 10 ND 135 ND 51,1 1,04 Non ultimato Boano et al., 1994; Brunelli, com. pers. Napoli 1980-1984 1171 26 IGM 10 2 ND ND ND ND Parzialmente pubblicato Fraissinet e Caputo, 1984; Fraissinet,

1985 e 1986 Ticino 84/85 88/89 2811 1157 RTE * * RTE: Reticolo Topografico Elvetico 1 >100 131 ND 48,8 0,95 Pubblicato Lardelli, 1992

Di seguito vengono riportati gli elenchi delle venti specie più frequenti negli Atlanti provinciali degli svernanti in cui è stato possibile reperire i dati Brescia % Regolo 95,4 Fringuello 93,2 Cornacchia grigia 91,8 Scricciolo 90,5 Cesena 90,5 Cardellino 90,5 Pettirosso 87,8 Cinciallegra 87,8 Lucherino 87,8 Merlo 86,4 Passera d Italia 86,4 Ballerina gialla 83,7 Codibugnolo 81 Verdone 79,7 Ballerina bianca 78,3 Passera scopaiola 75,7 Passera mattugia 72,9 Gabbiano comune 71,6 Cincia mora 71,6 Capinera 68,9 Grosseto % Pettirosso 100 Fringuello 100 Cardellino 100 Merlo 98,5 Passera d Italia 98,5 Gheppio 97 Cornacchia grigia 97 Gazza 95,5 Picchio verde 93,9 Ghiandaia 93,7 Tordo bottaccio 92,4 Poiana 91 Fagiano comune 90,1 Colombaccio 89,4 Codibugnolo 89,4 Cinciallegra 89,4 Ballerina bianca 87,9 Scricciolo 87,9 Occhiocotto 87,9 Capinera 84,8 Verdone 84,8 Ticino % Cinciallegra 64,4 Fringuello 57,9 Merlo 56,3 Cinciarella 49,8 Pettirosso 46,7 Scricciolo 42,6 Codibugnolo 40,4 Passera d Italia 39,2 Ghiandaia 38,7 Cincia bigia 37,2 Cincia mora 34,7 Picchio muratore 34,5 Regolo 30,8 Cornacchia grigia 29,6 Verdone 26,4 Picchio rosso maggiore 24,3 Lucherino 23,4 Passera mattugia 23,1 Corvo imperiale 19,1 Cardellino 18,8

Forlì - Cesena % Fringuello 100 Cinciarella 98,8 Merlo 97,5 Cinciallegra 95,1 Poiana 93,8 Pettirosso 93,8 Cornacchia grigia 90,1 Scricciolo 88,9 Cardellino 88,9 Gheppio 86,4 Ghiandaia 85,2 Passera d Italia 85,2 Codibugnolo 84 Ballerina bianca 77,8 Gazza 76,5 Airone cenerino 75,3 Picchio verde 74,1 Passera scopaiola 72,8 Cincia bigia 71,6 Pispola 67,9

I pochi commenti che si possono fare in virtù della esiguità di dati a disposizione si riferiscono in primo luogo all elevato numero di specie di Non Passeriformi rispetto al totale delle specie svernanti. Dato che si può facilmente spiegare con il forte flusso di specie svernanti di anseriformi e caradriformi, insieme ad altri ordini, che interessa il nostro paese in inverno. E possibile fare una comparazione tra le venti specie più frequenti solo relativamente a quattro Atlanti. Emergono comunque differenze interessanti. Si noterà la prima posizione del Regolo in Provincia di Brescia, la presenza di questa specie tra le prime venti del Ticino e l assenza, invece, nella graduatoria delle prime venti nelle province di Grosseto e Forlì - Cesena. Il Fringuello è l unica specie a comparire ai primi posti in tutte e quattro le graduatorie, mentre la Cesena è presente, anche in posizione elevata nella sola Provincia di Brescia, l Occhiocotto, invece, è presente nella sola graduatoria della Provincia di Grosseto. Interessante anche la posizione in graduatoria del Picchio verde nelle province di Grosseto e Forlì - Cesena.

Gli Atlanti urbani degli uccelli nidificanti Il primo Atlante urbano degli uccelli nidificanti ad essere stato pubblicato è stato quello del Comune di Firenze (Dinetti e Ascani, 1990), seguito subito dopo da quelli di Livorno (Dinetti, 1994), Cremona (Groppali, 1994) e Napoli (Fraissinet, 1995). Da allora sono stati pubblicati 28 Atlanti urbani degli uccelli nidificanti, relativi a 25 centri urbani. Gli Atlanti sarebbero 29 se si prendesse in considerazione anche l Atlante degli uccelli nidificanti nel Parco regionale dell Appia Antica (Taffon et al., 2008), ma questo verrà trattato nella sessione sulle aree naturali protette. Se si fa la somma di tutti gli Atlanti urbani finora avviati in Italia, tra pubblicati, in corso, pubblicati parzialmente e terminati ma non ancora pubblicati si arriva alla cifra davvero notevole di 48. Un valore incredibilmente alto che fa del nostro paese il leader mondiale di questo tipo di ricerche. Per avere un idea del livello di avanzamento del nostro paese rispetto alle altre realtà ornitologiche del mondo basti pensare che la nazione che si colloca al secondo posto, dopo l Italia, in una speciale classifica sul numero di Atlanti urbani pubblicati, è la Germania con 9. Non solo, la somma di tutti gli Atlanti urbani finora pubblicati nel mondo assomma a 31, solo 3 in più di quelli finora pubblicati in Italia! Davvero un bel risultato che deve far inorgoglire tutti gli ornitologi italiani. Tale successo lo si deve a più fattori, tra questi sicuramente la costituzione del Gruppo Atlanti Ornitologici Urbani (Dinetti et al., 1995), poi trasformato in Gruppo Avifauna Urbana (Fraissinet e Dinetti, 2007), che, in considerazione della grande variabilità urbanistica e architettonica delle città italiane, ha fissato dei criteri a cui attenersi per l impostazione metodologica e la conduzione degli Atlanti urbani. La maggior parte degli autori ha seguito tali indicazioni consentendo di poter far crescere un fenomeno scientifico omogeneo e coeso, con risultati più che lusinghieri. Un altro elemento di stimolo e di coesione è l appuntamento periodico, ad ogni convegno italiano di ornitologia, di una tavola rotonda sull avifauna urbana. Uno dei principali problemi metodologici che deve essere affrontato nell avvio di un progetto per la realizzazione di un Atlante urbano è la definizione dei limiti dell area urbana da indagare, rispetto ad un eventuale ampio territorio compreso nei limiti amministrativi del Comune. In molti casi, soprattutto per i centri più grossi sono stati adottati criteri di delimitazione, per altri si è preferito indagare l intero territorio comunale. In rosso gli Atlanti che hanno seguito le linee guida del Gruppo Avifauna Urbana. Comuni PR Sup. NQ TQ LQ NR NSpB MEDIA %NP/Tot NP/Pass Esito Bibliografia Biella 1998 30,7 123 ND 0,5 1 59 14,97 28,8 0,4 Pubblicato Bordignon, 1999a Cossato (BI) 1989 e 27,7 139 ND 0,5 15 74 12 38,3 0,62 Pubblicato Bordignon, 1997 1995 Torino 1989-130 61 UNG* ND 44 90 ND 40 0,66 Pubblicato Maffei et al., 2001 1999 Asti 2005-51,8 204 ND 1 18 120 10,8 57 1,3 Non Caprio e Cozzo,

2007 pubblicato 2009 Varese 1993-1996 43,6 136 GC** 0,6 5 74 ND 43,2 0,41 Non pubblicato Viganò, 1996; Viganò, com.pers. Milano 1 1986-105 58 ND 1,3 1 42 14,7 30,9 0,44 Non Nova, 2002 1988 pubblicato Milano 2 1994 c.120 48 ND 2 12 59 13,7 37,2 0,59 Pubblicato Nova, 2002 Milano 3 2004-181,75 208 UTM 1 20 56 ND ND ND Ultimato? Bonazzi et al., 2005? Brescia 1994-1998 15,5 65 GC** 0,5 7 52 12,1 28,8 0,4 Pubblicato Ballerio e Brichetti, 2003 Bergamo 2001-2004 39 188 CTR 0,5 35 76 17,9 35,5 0,55 Pubblicato Cairo e Facoetti, 2006 Pavia 1997-1998 Voghera (PV) 2008-2009 Cremona 1 1990 1993 Cremona 2 2001-2004 Crema (CR) 2000-2001 Trento 1991-1994 Treviso 2010-2011 San Donà di 1998 - Piave (VE) 1999 Portogruaro 1997 - (VE) 1999 San Donà e 1997 - Musile di Piave 1998 (VE) 33,5 ND UTM 0,5 31 61 ND 34 0,56 Pubblicato Benini et al., 1998 63,28 284 ND 0,5 23 62 ND 51,3 1,05 In attesa di Gatto, com.pers. pubblicaz. 10,23 61 ND 0,5 16 48 ND 29,1 0,33 Pubblicato Groppali, 1994 13,43 75 ND 0,5 10 55 ND 36,4 0,57 Pubblicato Groppali, 2004 22,75 91 ND 0,5 ND 49 ND 40,8 0,68 Pubblicato Mastrorilli, 2002 158 187 CTG 1 17 113 19,7 34,5 0,52 Pubblicato LIPU, 1998 ND ND ND ND ND ND ND ND ND In corso Nardo, com. pers. 12,1 55 UTM 0,5 10 60 18,9 42 0,71 Pubblicato Nardo, 2003 9,3 ND ND 0,5 13 58 ND ND ND Non pubblicato Nardo, com. pers. 16,3 30 ND 0,5 15 54 21 38,9 0,39 Pubblicato Marcolin e Zanetti, 1999

Marcon (VE) 1988-25,39 ND ND 1 1 53 ND ND ND Pubblicato Stival, 1990 1990 Venezia 2008 - ND 350 UTM 1 50-109 ND 55 1,22 In corso Bon, com. pers. 60 Padova 2001-2004 92,8 77 ND 1 20 57 20,3 33,3 0,5 Non pubblicato Giacomini e Bottazzo, com. pers. Udine 2002-56,81 75 UTM 1 27 70 27 42,8 0,75 Pubblicato Parodi, 2008 2005 Genova 1996 57 77 UTM 1 51 55 ND 34,5 0,52 Pubblicato Borgo et al., 2005 2000 La Spezia 1994-20 89 UTM 1 7 67 16,2 38 0,63 Pubblicato Dinetti, 1996 1995 Parma 2006 2007 ND ND ND 0,5 ND ND ND ND ND Non pubblicato Dinetti e Gustin, in prep. Reggio Emilia 1999 21,5 119 UTM 0,5 1 45 ND 31,1 0,45 Pubblicato Gustin, 2002 2000 Forlì 2004-2006 44,25 177 IGM 0,5 13 62 12,97 37 0,58 Pubblicato Ceccarelli et al., 2006 Senigallia (AN) 2009-115,77 ND CTR 1 ND 64 ND 40 0,68 In corso Mencarelli et al., 2009 Lucca 2007-25 124 ND 0,5 8 48 ND 35,4 0,54 Ultimato? Dinetti e Chines, in prep. Firenze 1 1986 1988 102,4 119 GC c.1 20 74 ND 35,1 0,5 Pubblicato Dinetti e Ascani, 1990 Firenze 2 1997 1998 102, 119 GC c.1 22 82 27,5 41,4 0,7 Pubblicato Dinetti e Romano, 2002 Firenze 3 2007-102.4 124 UTM 1 23 86 31 39,5 0,65 Pubblicato Dinetti, 2009 2008 Prato 1999 ND 87 ND 0,5 6 61 ND 32,7 0,48 Non Dinetti, com. pers. 2001 completato Pisa 1997 27,4 ND ND 0,5 11 64 18,7 39 0,64 Parzialmente Dinetti, 2003 1998 pubblicato Livorno 1 1992-1993 38,1 177 UTM 0,5 31 58 ND 34.4 0,52 Pubblicato Dinetti, 1994

Livorno 2 2006-38,1 177 UTM 0,5 4 59 ND 34,6 0,53 In corso Dinetti e Ascani, in prep. Grosseto 1 1998 14,7 75 UTM 0,5 12 52 17,7 32,6 0,48 Pubblicato Giovacchini, 2001 1999 Grosseto 2 2009-2010 17,6 91 UTM 0.5 12 51 ND ND ND Ultimato Giovacchini, com. pers. Viterbo 1991 10 41 UTM 0,5 12 44 ND 27,2 0,37 Parzialmente Cignini et al., 1994 1993 pubblicato Roma 1 1989 1993 385 360 UTM 1 67 74 38,4 26 0,59 Pubblicato Cignini e Zapparoli, 1996 Roma 2 2008 - ND 364 UTM 1 60 ND ND ND ND In corso Fraticelli, com. pers. Lido di Ostia (Roma) 2005 7 41 ND 0,5 5 43 ND 18,6 0,22 Pubblicato Demartini et al., 2006 Napoli 1 1990 117,2 144 UTM 1 43 62 12,3 27,4 0,37 Pubblicato Fraissinet, 1995 1994 Napoli 2 2001-117,2 142 UTM 1 33 64 14,6 39 0,64 Pubblicato Fraissinet, 2006 2005 Martina Franca (TA) 2006-2008 7 35 ND 0,5 2 39 18 23 0,3 Ultimato Chiatante, com. pers. Cagliari 1991 50 50 ND 1 15 47 ND 34 0,46 Parzialmente pubblicato Mocci Demartis e Gruppo ICNUSA, 1992 Caltanissetta 2000-15,25 61 ND 0,5 6 52 ND 34,6 0,28 Ultimato Falci, in prep. 2006 * UNG: Unità Non Geometriche GC: Griglia Comunale : Carte Topografiche Generali della Provincia di Trento Di seguito vengono riportati gli elenchi delle dieci specie più frequenti negli Atlanti urbani dei nidificanti in cui è stato possibile reperire i dati