Verbale del Consiglio Pastorale Parrocchiale della Comunità di Sant Abbondio in San Bonifacio Giovedì 17 dicembre 2015 alle ore 20.30 presso la Sala Duomo, si è riunito il CPP per esaminare e discutere il seguente ordine del giorno come pubblicato anche sul Bollettino Parrocchiale anno 21 n. 51 del 13.12.2015: A) preghiera sul Vangelo della domenica (Lc 1, 39-48); B) presentazione dei Segni del Giubileo; C) comunicazioni. Il presidente, Don Giuseppe Miola, verificata la maggioranza dei membri ai fini della validità della riunione, dà inizio alla stessa. La moderatrice è Laura Geroli e il segretario Simone De Gregori. PUNTO A) Dopo la recita della Contemplazione Corale e la proclamazione della Parola (Lc 1, 39-48), un componente della segreteria del CPP guida la riflessione. L evangelista Luca ci racconta dell Angelo che annuncia il concepimento del Messia nel grembo di Maria ad opera dello Spirito Santo. Come per dimostrare che quello che ha detto è vero e realizzabile, ha dato a Maria la gravidanza di Elisabetta, sua anziana parente, da tutti ritenuta irrimediabilmente sterile, quale segno che nulla è impossibile a Dio. Maria quindi va a trovare la cugina Elisabetta. É un incontro non banale e nemmeno superficiale. Maria cerca in Elisabetta un segno di Dio ed Elisabetta, nella visita improvvisa di Maria, si sente visitata dal Signore. Incontrare veramente una persona ci obbliga ad uscire dalla nostra casa, dai nostri schemi che sono a volte rigidi. Se accettiamo di metterci in cammino verso l altro non possiamo non accettare la fatica che può
essere anche imprevista. Il cammino di Maria è dunque un cammino fatto in fiducia e in amore. Si fida dell angelo ed è spinta dall amore verso questa sua parente anziana. Senza fiducia e amore non incontreremo mai nessuno, al limite ci fermeremo a scontrarci senza incontrarci. Al termine, il segretario procede all appello. Sono presenti 26 membri su 33 convocati, assenti 7. La moderatrice dà il benvenuto a Michela Marzari che ha sostituito Luca Geroli. Inoltre la seconda sostituzione prevista nel CPP del mese di ottobre 2015 non si rende più necessaria. Il segretario legge gli ultimi due verbali delle sedute precedenti. Il verbale del 15.10.2015 viene approvato all unanimità, così come quello del 19.11.2015 dopo aver apportato una correzione. La moderatrice passa quindi al punto B dando la parola a Don Nicola che presenta all assemblea i Segni del Giubileo. Storicamente il Giubileo affonda le sue radici nella tradizione ebraica dell Antico Testamento: una festa celebrata ogni 50 anni con il significato di considerare ogni attività dell uomo e della terra alla luce dell agire di Dio. Nella tradizione cattolica invece è un occasione straordinaria per dare forza e vigore a ciò che costituisce la vita ordinaria della Chiesa e di ogni cristiano: essere segno della vicinanza e della tenerezza di Dio. Il Giubileo intende ricordare ad ognuno la bellezza della fede che pone al suo centro l amore misericordioso del Padre reso visibile nel volto di Cristo e sostenuto dallo Spirito che guida i passi dei credenti nelle vicende della storia. Il Giubileo della misericordia voluto da Papa Francesco si distingue da ogni altro Giubileo che lo ha preceduto. Questo
è a tutti gli effetti straordinario. Non ricorre in una scadenza particolare, a parte la commemorazione del 50 anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II (8 dicembre 1965). Il logo e il motto offrono insieme una sintesi felice dell Anno giubilare. Nel motto Misericordiosi come il Padre (tratto dal Vangelo di Luca, 6,36) si propone di vivere la misericordia sull esempio del Padre che chiede di non giudicare e di non condannare, ma di perdonare e di donare amore e perdono senza misura (cfr. Lc 6,37-38). Il logo opera del gesuita Padre Marko I. Rupnik si presenta come una piccola summa teologica del tema della misericordia che mostra il Figlio che si carica sulle spalle l uomo smarrito, recuperando un immagine molto cara alla Chiesa antica, perché indica l amore di Cristo che porta a compimento il mistero della sua incarnazione con la redenzione. Un particolare, inoltre, non può sfuggire: il Buon Pastore con estrema misericordia carica su di sé l umanità, ma i suoi occhi si confondono con quelli dell uomo. Cristo vede con l occhio di Adamo e questi con l occhio di Cristo. Ogni uomo scopre la propria umanità e il futuro che lo attende, contemplando nel Suo sguardo l amore del Padre. La scena si colloca all interno della mandorla, anch essa figura cara all iconografia antica e medioevale che richiama la compresenza delle due nature, divina e umana, in Cristo. I tre ovali concentrici, di colore progressivamente più chiaro verso l esterno, suggeriscono il movimento di Cristo che porta l uomo fuori dalla notte del peccato e della morte. D altra parte, la profondità del colore più scuro suggerisce anche l imperscrutabilità dell amore del Padre che tutto perdona.
Uno degli elementi portanti e fondamentali connessi al Giubileo è senz altro il pellegrinaggio. Concepire la vita come un viaggio verso Dio esprime l esigenza profonda dell uomo di incontrarlo. Per questo, nell'anno giubilare, il pellegrinaggio dovrebbe trasformarsi in vita. Non deve trattarsi dunque solo di un movimento nello spazio (che pure è raccomandato), ma di un percorso interiore. Altro elemento è la Porta Santa. Attraversare la porta significa confessare che Gesù è il Signore; che tutto è fatto per mezzo di Cristo. La via per la salvezza è data da Cristo porta di accesso al Padre per chi è in ricerca del senso della vita. Questo implica una decisione, la libertà di scegliere, il coraggio di lasciare qualcosa, sapendo che si acquista la vita divina. Una grande novità inaugurata da questo Giubileo è la delocalizzazione delle Porte Sante, non solo quindi situate nelle Basiliche Maggiori romane, ma potranno essere aperte anche nei Santuari, mete di tanti pellegrini, che in questi luoghi sacri spesso sono toccati nel cuore dalla grazia e trovano la via della conversione. Ogni Chiesa particolare, quindi, sarà direttamente coinvolta a vivere questo Anno Santo come un momento straordinario di grazia e di rinnovamento spirituale. È un fatto di grande significato che la prima Porta Santa aperta per il Giubileo della Misericordia sia stata quella della Cattedrale di Bangui (29/11/15), nella Repubblica Centrafricana, definita dal Papa capitale spirituale del mondo, sebbene situata in una estrema periferia. Attraversando la Porta Santa, il pellegrino entra nella chiesa giubilare. Avvicinandosi all altare, i pellegrini sono chiamati a recitare la
professione di fede. Si tratta di un testo che fin dalle sue origini sancisce l unità della Chiesa e rappresenta la norma fondamentale a cui tutti i battezzati guardano per avere certezza dei contenuti a cui danno il loro assenso. É un segno di riconoscimento proprio dei battezzati mediante il quale si intende esprimere il contenuto centrale della fede. Nell Anno Santo della Misericordia l indulgenza acquista un rilievo particolare. Il perdono di Dio per i nostri peccati non conosce confini. Nella morte e risurrezione di Gesù Cristo, Dio rende evidente questo suo amore che giunge fino a distruggere il peccato degli uomini. Lasciarsi riconciliare con Dio è possibile attraverso il mistero pasquale e la mediazione della Chiesa. Dio quindi è sempre disponibile al perdono e non si stanca mai di offrirlo in maniera sempre nuova e inaspettata. Noi tutti, tuttavia, facciamo esperienza del peccato. Nel sacramento della Riconciliazione Dio perdona i peccati, che sono davvero cancellati; eppure, l impronta negativa che i peccati hanno lasciato nei nostri comportamenti e nei nostri pensieri rimane. La misericordia di Dio però è più forte anche di questo. Essa diventa indulgenza del Padre che attraverso la Sposa di Cristo raggiunge il peccatore perdonato e lo libera da ogni residuo della conseguenza del peccato, abilitandolo ad agire con carità, a crescere nell amore piuttosto che ricadere nel peccato. La dottrina sulle indulgenze dunque ci fa recuperare tre elementi fondamentali della nostra fede: la misericordia di Dio, la realtà del peccato e la mediazione della Chiesa. Vivere l indulgenza nell Anno Santo significa accostarsi alla misericordia del Padre con la certezza che il suo perdono si estende a tutta la vita.
Durante il Giubileo siamo chiamati a rivivere le opere di misericordia, per risvegliare la nostra coscienza assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina (v. Mt 25,31-46). La predicazione di Gesù ci presenta queste opere di misericordia perché possiamo capire se viviamo o no come suoi discepoli. Riscopriamo allora le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti. La meta del pellegrinaggio giubilare non è l arrivo alla Porta Santa, ma il ritorno a casa e alla vita di tutti i giorni. Certo, l anno giubilare rimane un avvenimento unico; la finalità, però, è un altra: dare forza alla fede e rinvigorire la testimonianza cristiana nella quotidianità, per trasformare la vita di ciascuno nel tempo della misericordia. Interviene il presidente del Cpp con la proposta di organizzare un pellegrinaggio con i tre vicariati dell est veronese presso il santuario di Santa Maria della Pieve di Chiampo che corrisponde alla Porta Santa più vicina al nostro territorio. La moderatrice ringrazia Don Nicola per il prezioso e utile momento formativo e dopo un breve scambio di opinione tra i presenti, si passa all ultimo punto posto all'ordine del giorno, le comunicazioni:
1. compabilmente con gli impegni delle parrocchie di San Giuseppe Lavoratore e Santa Maria presentata al tempio, si prevede a Marzo 2016 la prossima segreteria del Cpp riunito e a Maggio 2016 quella del Cpp riunito alla quale il parroco raccomanda una più numerosa partecipazione rispetto alla precedente. Viene evidenziato come sarebbe significativo che il prossimo anno pastorale iniziasse con le tre parrocchie già in unità pastorale; 2. Il 13/12/2015 durante la S. Messa Solenne delle ore 10.00 è avvenuta l Apertura del Giubileo in Parrocchia. Viene proposta l idea di preparare un segnalibro con il simbolo giubilare nel fronte e l elenco delle opere di misericordia, corporali e spirituali nel retro, da consegnare ai fedeli alla chiusura del Giubileo. 3. Il 20/12/2015 al termine della S. Messa delle ore 10.00 ci sarà la benedizione e inaugurazione dei 4 appartamenti di proprietà della Parrocchia da destinare a chi è in difficoltà abitativa ed economica. L iniziativa si inserisce nel più ampio progetto caritativo denominato Social Housing, che prevede di dare in comodato d uso gratuito gli appartamenti della parrocchia: : i quattro, ora inaugurati, si aggiungono ai due già realizzati da tempo all Opera Missionaria. Alla benedizione e al taglio del nastro, saranno presenti il parroco, il sindaco, il vicario generale di Vicenza monsignor Lorenzo Zaupa, don Giovanni Sandonà, direttore della Caritas vicentina, che è coinvolta nel progetto. Il presidente del consiglio Pastorale ricorda che gli appartamenti, costati 250 mila euro e realizzati con il contributo di oltre il 50 per cento di Cariverona, saranno gestiti anche con una convenzione con il Comune allo scopo di fare rete tra comunità religiosa e comunità civile. La parrocchia li darà in comodato d uso all associazione Buon Samaritano onlus, che è composta dalla parrocchia di Sant Abbondio, dalla Caritas diocesana, dalla Fondazione Oasi, dalla
Cooperativa Cpl, dall'associazione missionaria e dal Centro professionale San Gaetano, cioè tutti enti che possono aiutare le persone a recuperare capacità nel mondo del lavoro o comunque a sostenere in modo diversificato questi percorsi di ripresa. L'Associazione Buon Samaritano onlus, in collaborazione con i Servizi sociali del Comune, studierà caso per caso il modo di reinserire queste persone. 4. Il 23.12.2015 ci sarà la celebrazione penitenziale comunitaria. 5. Mercoledì 6 gennaio alle ore 15.30 ci sarà la Celebrazione liturgica con la Benedizione dei Bambini e a seguire alle ore 16.00 la Festa presso il Centro San Giovanni Bosco con canti attorno al falò. Chi vuole può portare al Bar del Centro il Presepio per la Mostra Presepi in Scatola di Cartone. 6. Nell'ambito delle attività caritatevoli il 9 gennaio 2016 si terrà la «Giornata della spesa solidale», per sensibilizzare la comunità sulle situazioni di bisogno che si sono venute a creare con la crisi economica e favorire quindi occasioni di solidarietà nei confronti delle persone e delle famiglie più svantaggiate. Un particolare ringraziamento va a Piergiorgio Ferrarese per il grande lavoro organizzativo che necessita tale evento. Esauriti i punti all ordine del giorno, il presidente e la moderatrice ringraziano tutti per la partecipazione e alle 22.30 circa la seduta è tolta, previa recita dell Ave Maria. Il segretario Il presidente ************************************************************ ************************************************************