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Voices from the Blogs We capture the sentiment of the net Analisi dei dati testuali provenienti dalla Rete e relativi a quattro tematiche di interesse europeo. Periodo: Aprile 2014 (e confronto con Marzo 2014) 30 aprile 2014

EXECUTIVE SUMMARY Questa indagine utilizza i contenuti pubblicati in rete, con particolare attenzione ai social media, come fonte di informazione per studiare le opinioni, le preferenze, e le impressioni di chi ci scrive. I social media sono tradizionalmente trascurati dalle modalità più tradizionali di raccolta di informazioni, ma rappresentano ormai una modalità di comunicazione fondamentale (2 miliardi e mezzo di utenti internet nel mondo, oltre 1 miliardo di account Facebook, 550 milioni di profili Twitter). Non è un caso, quindi, che i social media vengano utilizzati sempre più consapevolmente come strumento per analizzare i fenomeni più diversi, dall economia, ai fenomeni sociali e politici. L oggetto di questa ricerca consiste nell analizzare le opinioni espresse in rete durante il mese di aprile 2014 rispetto all immagine che l Unione Europea ha tra i suoi cittadini. Le quattro tematiche di interesse europeo, già studiate per il mese di marzo, si connotano essere anche nel mese di aprile argomenti clou del dibattito attuale sull Unione Europea e sui quali l opinione pubblica si divide anche in vista delle prossime elezioni europee. Primo, le politiche di austerity concertate tra gli stati membri e le istituzioni europee, Commissione e Banca Centrale Europea, in primis. Secondo, le politiche per l occupazione e la crescita, che rimangono tra gli obiettivi prioritari della UE (la strategia Europa 2020), anche considerando l elevato tasso di disoccupazione giovanile negli stati membri. Terzo, la percezione sulla moneta unica e le tematiche legate all Unione Fiscale. Quarto, la necessità di costruire un'unione bancaria e la nuova regolamentazione finanziaria. Abbiamo in questo senso misurato il giudizio espresso in rete da parte di chi ha scritto commenti pubblicati in dodici paesi europei: Austria, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Polonia, Regno Unito, Romania, Spagna e Ungheria. Questo ci ha permesso di catturare le critiche (e gli apprezzamenti) rivolti alle istituzioni e alle politiche europee, nonché le aspettative legate alla prossime elezioni europee. Questo report è stato redatto analizzando in totale quasi 1,4 milioni di menzioni pubblicate in rete dal 1 aprile al 30 aprile 2014 sui canali social (Twitter, Facebook, Google+), così come su Forum, News e Blog, che discutevano espressamente in italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo, danese, polacco, croato, danese, ungherese, delle quattro tematiche sopra menzionate in relazione all Unione Europea. Tutti i commenti sono stati analizzati utilizzando la tecnologia isa sviluppata da Voices from the Blogs (VfB) presso l'università degli studi di Milano (si veda appendice tecnica). Complessivamente, la tematica maggiormente discussa è stata, anche in questo mese, quella relativa all Euro e all Unione Fiscale con quasi 500 mila menzioni, seguita dalla discussione sull Unione Bancaria e sulle politiche dell occupazione e della crescita. Più staccate le menzioni relative alle specifiche politiche per l austerity. Se guardiamo ai paesi, chi ha commentato maggiormente è stata la Germania (295 mila menzioni), seguita da Regno Unito (288 mila), Spagna (216 mila), Italia (182 mila) e Francia (166 mila). 1

Numero di menzioni che commentano le quattro tematiche diviso per paese (dal 1 al 30 aprile) Austerity Occupazione e Euro e Unione Unione Totale crescita Fiscale Bancaria per paese Austria 1.751 14.882 3.387 11.024 31.045 Croazia 150 107 784 467 1.508 Danimarca 512 2.115 3.684 2.799 9.110 Francia 20.829 62.078 18.023 65.742 166.672 Germania 19.080 45.241 117.316 114.122 295.759 Irlanda 2.202 4.498 4.830 5.835 17.365 Italia 18.284 65.478 57.908 41.037 182.708 Polonia 2.961 16.542 28.301 16.091 63.894 Regno Unito 41.267 62.064 92.166 93.056 288.552 Romania 3.069 22.194 50.693 13.886 89.841 Spagna 14.691 49.051 113.127 39.490 216.359 Ungheria 720 329 1.482 2.435 4.967 TOTALE 125.514 344.579 491.702 405.984 1.367.780 Variazioni di menzioni che commentano le quattro tematiche diviso per paese tra marzo e aprile 2014 Austerity Occupazione e crescita Euro e Unione Fiscale Unione Bancaria Totale per paese Austria 68,8% 346,8% 58,4% 44,7% 54,2% Croazia 47,0% 21,6% 684,4% 367,1% 143,6% Danimarca 70,3% 162,5% 15,1% 84,4% 25,6% Francia 37,2% 12,2% 75,3% 10,4% 23,7% Germania 33,5% 15,9% 8,2% 29,9% 18,5% Irlanda 84,3% 43,6% 29,6% 36,9% 41,0% Italia 3,3% 24,7% 29,5% 13,2% 22,3% Polonia 17,1% 960,4% 35,0% 139,5% 94,7% Regno Unito 94,6% 24,3% 38,5% 31,9% 38,6% Romania 77,5% 108,7% 36,7% 111,9% 32,4% Spagna 28,0% 2,3% 110,3% 40,6% 41,9% Ungheria 45,9% 35,0% 210,1% 301,2% 86,8% Media totale 11,3% 8,9% 7,5% 26,6% 13,3% 2

Rispetto al mese di marzo, e con l approssimarsi della data delle elezioni europee, si assiste ad un generale aumento nel numero di commenti pubblicati in Rete che discutono delle quattro tematiche: +13,3%. Aumentano in particolare i commenti che riguardano l Unione Bancaria e il nuovo controllo finanziario a livello europeo (+26,6%). Tra i singoli paesi, rispetto a marzo la crescita percentuale più elevata si riscontra tra i paesi non dell Area Euro (+43,3%), che includono, con l eccezione della Danimarca e della Gran Bretagna, tutti paesi che sono entrati solo di recente nell Unione Europea, rispetto a quelli dell area Euro (+2,4%). 3

I principali risultati che saranno discussi nelle pagine successive possono essere riassunti come segue. Se ci focalizziamo sugli atteggiamenti valoriali e sulle posizioni verso le quattro tematiche, complessivamente aumenta la percentuale di commenti positivi (al netto dei commenti neutri) per tutte e quattro le tematiche. In particolare, per il tema dell Unione Bancaria il sentiment positivo supera la maggioranza (52,6%), mentre si avvicina al 50% anche il sentiment positivo per i temi sull occupazione. Si conferma poi anche nel mese di aprile una sostanziale variabilità per regione geografica: i paesi storici della UE, con l eccezione della Germania, si posizionano maggiormente sul versante negativo, mentre i paesi recentemente entrati nella UE si mostrano generalmente più positivi. Lo stesso si può osservare contrastando i paesi che adottano l Euro e i paesi al di fuori dell Eurozona. Come si avrà modo di vedere, le ragioni dietro ai commenti positivi (e negativi) verso ciascuna tematica variano nel loro insieme, e da paese a paese, segno della grande variabilità di opinioni tra le varie parti dell Europa, ma anche, e al tempo stesso, della difficoltà che si ha da parte dell UE nel dare una risposta costruttiva a tali variegate istanze. 4

5

Media complessiva commenti positivi marzo aprile media marzo e aprile Austria 38,5% 38,8% 38,7% Croazia 38,1% 44,3% 41,2% Danimarca 46,5% 38,3% 42,4% Francia 25,8% 38,9% 32,3% Germania 45,9% 49,7% 47,8% Irlanda 42,3% 45,4% 43,8% Italia 31,7% 34,7% 33,2% Polonia 49,2% 52,8% 51,0% Regno Unito 31,3% 36,1% 33,7% Romania 46,4% 53,7% 50,1% Spagna 42,0% 43,1% 42,5% Ungheria 42,4% 42,2% 42,3% Media TOTALE 35,4% 41,9% 38,6% A conferma del sentiment maggiormente positivo tra i paesi non aderenti all euro, se misuriamo la media dei commenti positivi sulle quattro tematiche qui analizzate, tra marzo e aprile, il paese che mostra un sentiment maggiormente positivo verso l Unione Europea è la Polonia (51,0%), seguita dalla Romania (50,1%9, gli unici due paesi con un valore superiore al 50%. Seguono la Germania e l Irlanda. In fondo alla classifica, Regno Unito, Francia e Italia. Ancora una volta, emerge dunque una differenza tra i paesi recentemente entrati nell UE e i membri storici. 6

TEMA 1: LE POLITICHE DI AUSTERITY Sentiment verso le politiche di austerity Commenti positivi sul totale (al netto dei neutri) Marzo Commenti positivi sul totale (al netto dei neutri) Aprile Differenza tra Marzo e Aprile Austria 30,0% 38,0% +8,0% Croazia 29,0% 25,0% 4,0% Danimarca 38,7% 27,4% 11,0% Francia 17,3% 13,1% 4,2% Germania 47,4% 54,6% +7,2% Irlanda 29,8% 29,8% = Italia 14,2% 18,9% +4,7% Polonia 40,5% 30,6% 9,9% Regno Unito 18,8% 21,2% +2,4% Romania 39,0% 47,4% +8,4% Spagna 37,6% 24,7% 12,9% Ungheria 36,0% 29,7% 6,3% Media TOTALE 28,7% 30,0% +1,3% 7

Commento: Anche in questo mese, i commenti rivolti al tema dell austerity, quando espressamente legato all Unione Europea, esprimono giudizi piuttosto negativi, seppur con una lieve crescita dei commenti positivi sul totale (+1,3% rispetto il mese di marzo). La Germania conferma, anzi rafforza (+7,2% rispetto a marzo), in termini relativi, il suo plauso alle politiche di austerità decise dalle istituzioni europee, tanto che è l unico paese ad esprimente un sentiment positivo superiore al 50% (54,6%). A seguire, due paesi entrati in Unione Europa recentemente e con una politica economica fortemente legata alla Germania: Romania (47,4%, +8,4% rispetto a marzo) e Austria (38,0%, +8% rispetto a marzo). Fanalino di coda si confermano, seppur a posizioni invertite rispetto al mese scorso, Italia (18,9%, +4,7% rispetto a marzo) e Francia (13,1%, 4,2% rispetto a marzo), dove solo poco più di 1 commento su 10 dà un giudizio positivo sul tema. 8

Principali ragioni del sentiment negativo verso le politiche di austerity Austria Francia Germania Irlanda Italia Regno Media Spagna Unito Totale "Ripercussioni economiche" 16,4% 8,6% 18,0% 30,0% 16,0% 33,4% 17,0% 19,9% di cui: Disoccupazione 16,4% 8,6% 18,0% 12,6% 11,9% 14,5% 17,0% 12,9% Povertà e recessione 0,0% 0,0% 0,0% 8,4% 4,1% 11,4% 0,0% 4,6% Sacrificio 0,0% 0,0% 0,0% 9,0% 0,0% 7,5% 0,0% 2,4% Leadership tedesca 11,2% 26,7% 15,4% 15,3% 9,9% 6,9% 0,0% 12,2% "Imposizione europea" 61,4% 26,1% 52,0% 5,9% 17,5% 19,9% 48,1% 33,0% di cui: Troika 30,4% 0,0% 21,5% 0,0% 0,0% 12,1% 22,2% 12,3% Usurai 31,0% 26,1% 30,5% 5,9% 17,5% 7,8% 25,9% 20,7% "Situazione nazionale" 7,1% 37,5% 11,7% 47,4% 55,3% 38,6% 32,2% 32,8% di cui: Estremismi 0,0% 0,0% 0,0% 3,8% 14,6% 3,5% 0,0% 3,1% Scioperi 1,3% 13,0% 0,6% 23,5% 23,1% 14,1% 8,5% 12,0% Incapacità leader 5,8% 24,5% 11,1% 20,1% 17,6% 21,0% 23,7% 17,7% Altro 3,9% 1,1% 2,9% 1,4% 1,3% 1,2% 2,7% 2,1% 9

Principali ragioni del sentiment negativo verso le politiche di austerity, marzo e aprile a confronto Media Totale Marzo Media Totale Aprile Differenza tra Marzo e Aprile "Ripercussioni economiche" 36,6% 19,9% 16,7% di cui: Disoccupazione 16,3% 12,9% 3,4% Povertà e recessione 15,1% 4,6% 10,5% Sacrificio 5,2% 2,4% 2,8% Leadership tedesca 9,8% 12,2% +2,4% "Imposizione europea" 25,5% 33,0% +7,5% di cui: Troika 10,4% 12,3% +1,9% Usurai 15,1% 20,7% +5,6% "Situazione nazionale" 21,6% 32,8% +11,2% di cui: Estremismi 1,3% 3,1% +1,8% Scioperi 7,8% 12,0% +4,2% Incapacità leader 12,5% 17,7% +5,2% Altro 6,5% 2,1% 4,4% 10

Commento: anche nel mese di aprile le ragioni di un sentiment critico verso l austerity variano a seconda del paese analizzato e delle sue specificità. In generale, con l avvicinarsi della data delle elezioni, crescono le critiche che sottolineano la natura politica di tali politiche, rispetto alle sue conseguenze economiche. La maggioranza relativa dei commenti critica infatti questo mese l ingerenza delle istituzioni europee nel far fronte all attuale crisi economica e finanziaria, con un chiaro aumento (+7,5%) rispetto il mese scorso. Si riscontrano però due gruppi ben distinti di paesi. Quasi due terzi dei commenti negativi che provengono da Austria, e poco più del 50% dalla Spagna e Germania, esprimono infatti un giudizio nettamente critico nei confronti dell Unione Europea proprio per questa tematica, al contrario di quello che avviene in Francia, Italia, Regno Unito (rispettivamente 26,1%, 17,5% e 19,9%). Nello specifico, la troika è, anche in questo mese, preso di mira da circa un terzo dei commenti provenienti da Austria, e da poco più di un quinto dei commenti provenienti da Germania e Spagna (rispettivamente il 30,4%, 21,5% e il 22,2%), perché considerato l attore responsabile delle politiche di austerity e delle sue conseguenze negative. Coloro che commentano in Rete residenti in Austria (31,0%), Germania (30,5%), Francia (26,1%) e Spagna (25,9%) condannano, ancora una volta, le istituzioni comunitarie che, con le loro politiche da usurai, si sono approfittate della crisi e hanno messo in ginocchio l intera economia europea. L avvicinarsi delle elezioni europee accende le critiche verso le specifiche situazioni nazionali, considerate da chi commenta in Rete quale una delle ragioni di un sentiment negativo verso le politiche di austerità (+11,2% rispetto al mese scorso). Il 24,5% di coloro che commentano dalla Francia, per esempio, giudica negativamente tali politiche a causa dell attuale contesto politico, nonostante venga premiato il cambio di passo all indomani delle elezioni amministrative di fine marzo. Anche i commenti provenienti da tutti gli altri paesi, con particolare accento in Irlanda, Italia, Regno Unito e Spagna, insistono fortemente sulla debolezza contrattuale e la mancanza di coraggio dei propri leader (rispettivamente 20,1%, 17,6%, 21,0% e 23,7%). Non solo in Francia (13,0%), ma anche tra coloro che commentano in Irlanda (23,5%), Italia (23,1%) e Regno Unito (14,1%) si è diffusa nel mese di aprile una aperta opposizione alle politiche di austerity a causa delle manifestazioni e degli scioperi che continuamente stanno provocando. Per coloro che commentano da Francia in primis e a seguire da Austria, Germania, Irlanda e Italia, le responsabilità di politiche di austerity sono da ricercare anche nella leadership della Germania e della Cancelliera Merkel (+2,4% rispetto al mese di marzo). Più di un quarto dei commenti francesi (26,7%), infatti, considera l azione del governo tedesco come dispotico e prepotente per l indirizzo delle politiche di austerity, mentre quasi un sesto dei commenti provenienti da Austria e Germania critica la decisione della corte costituzionale tedesca del 18 marzo scorso in quanto sostengono che il fondo salvastati pregiudicherebbe il diritto costituzionale di sovranità di bilancio del Bundestag. Infine, diminuiscono, rispetto a marzo (16,7%), i commenti che esprimono malcontento a causa delle ripercussioni economiche, soprattutto in Italia (31,2%), Regno Unito (31,5%) e Irlanda (29,3%). In particolare, le 11

pesanti ricadute in termini occupazionali sono ancora motivo di critica verso le politiche di austerity, seppur un cauto ottimismo sembra diffondersi in Francia (9%) e Italia (8%). Al contrario, poco più di un sesto dei commenti provenienti da Austria (16,4%), Germania (18%) e Spagna (17%) sente ancora il peso della disoccupazione. I commenti provenienti dai due paesi anglofoni, Irlanda e Regno Unito, insistono, con accetti più pacati rispetto al mese scorso, sulla situazione di disagio e sacrificio che deve affrontare la popolazione (rispettivamente 23,9% e 19,4%) e anche sulla diffusa condizione di povertà (rispettivamente 8,4% e 11,4%). Principali ragioni del sentiment positivo verso le politiche di austerity Regno Media Austria Francia Germania Irlanda Italia Spagna Unito totale Nuova politica fiscale 31,9% 43,0% 40,8% 38,7% 79,2% 35,9% 78,4% 49,7% Maggiore competitività 15,0% 0,0% 10,8% 8,2% 0,0% 11,2% 18,7% 9,1% Rigore contro la crisi 52,3% 54,5% 47,4% 50,6% 15,8% 51,3% 0,0% 38,8% Altro 0,8% 2,5% 1,0% 2,4% 5,0% 1,6% 2,9% 2,3% 12

Principali ragioni del sentiment positivo verso le politiche di austerity, marzo e aprile a confronto Media totale Marzo Media Totale Aprile Differenza tra marzo e aprile Nuova politica fiscale 56,8% 49,7% 7,1% Maggiore competitività 11,0% 9,1% 1,9% Rigore contro la crisi 29,4% 38,8% +9,4% Altro 2,8% 2,3% 0,5% 13

Commento: Nel mese di aprile, la ragione principale per chi premia le politiche di austerity risiede nel cambiamento virtuoso nel modo di fare politica fiscale, seppur con un lieve calo rispetto al mese scorso (7,1%). Questo è vero soprattutto in Italia e Spagna, con il 79,2% e il 78,4%, rispettivamente, dei commenti in Rete, ma anche in Francia, Germania, Irlanda, Regno Unito e Austria. Oltre la metà dei commenti in Austria, Francia, Regno Unito e Irlanda riconoscono alle politiche di rigore il merito di arginare la crisi finanziaria. E soprattutto per merito di questi quattro paesi che tale ragione risulta essere premiata da quasi il 40% dei commenti in Rete (+9,4% rispetto al mese di marzo). Infine, non manca chi sottolinea la maggiore competitività (seppur con un leggero calo rispetto a marzo, 1,9%) che tali politiche possono portare per alcuni paesi, soprattutto in tema di commercio estero. 14

TEMA 2: L OCCUPAZIONE E LA CRESCITA Sentiment verso la crescita e l occupazione dell Unione Europea Commenti positivi sul totale (al netto dei neutri) mese di marzo Commenti positivi sul totale (al netto dei neutri) mese di aprile Differenza tra marzo e aprile Austria 61,5% 55,9% 5,6% Croazia 50,0% 47,3% 2,7% Danimarca 55,6% 50,0% 5,6% Francia 29,2% 43,6% +14,4% Germania 58,0% 60,3% +2,3% Irlanda 45,0% 54,1% +9,1% Italia 31,3% 31,3% = Polonia 71,6% 70,7% 0,9% Regno Unito 22,2% 34,7% +12,5% Romania 54,7% 52,2% 2,5% Spagna 38,2% 51,5% +13,3% Ungheria 50,7% 42,9% 7,8% Media TOTALE 35,3% 45,2% +9,9% 15

Commento: Rispetto al tema delle politiche di austerity e anche rispetto al mese scorso, la percentuale dei commenti positivi relativi alle politiche per l occupazione e la crescita promosse dalle istituzioni europee cresce considerevolmente in termini relativi, raggiungendo quasi la maggioranza. Polonia, Germania e Austria, ma anche Irlanda, Romania e Spagna confermano il proprio apprezzamento verso quello che stanno attuando Commissione Europea, Consiglio dei Ministri e Parlamento Europeo, per risollevare la situazione occupazionale. Con l eccezione dell Italia, che rimane stabile, anche i paesi più critici dimostrano in aprile di apprezzare tali politiche, tra cui: Francia (43,6%). 16

Principali ragioni del sentiment negativo verso le politiche per l occupazione e la crescita Austria Francia Germania Irlanda Italia Regno Media Spagna Unito totale Insufficienti 31,8% 35,1% 53,7% 3,1% 10,9% 4,4% 68,1% 29,6% Maggiori diseguaglianze 45,9% 27,5% 17,7% 49,0% 20,8% 56,6% 2,4% 31,4% Incapacità leadership europea 21,3% 34,9% 26,9% 38,4% 50,3% 27,2% 27,8% 32,4% Emigrazione 9,3% 13,9% 10,6% 4,8% Altro 1,0% 2,5% 1,7% 0,2% 4,1% 1,2% 1,7% 1,8% 17

Principali ragioni del sentiment negativo verso le politiche per l occupazione e la crescita, marzo e aprile a confronto Media Totale Differenza tra Media Totale Aprile Marzo Marzo e Aprile Insufficienti 23,4% 29,6% +6,2% Maggiori diseguaglianze 28,3% 31,4% +3,1% Incapacità leadership europea 36,4% 32,4% 4,0% Emigrazione 8,7% 4,8% 3,9% Altro 3,2% 1,8% 1,4% 18

Commento: In rete coloro che commentano le politiche per l occupazione e la crescita adducono, anche in questo mese di aprile, tre macrogiustificazioni alle critiche rivolte verso l Unione Europea. In primo luogo, tali politiche non soddisfano ancora chi commenta in rete e, anzi, rimarcano la loro scarsa incisività nel far fronte alla disoccupazione, anche a distanza di quasi un decennio dall inizio della crisi. Gli spagnoli si dimostrano i più critici proprio in merito a questo aspetto (68,1%), ma anche i tedeschi (53,7%), i francesi (35,1%) e gli austriaci (31,8%) esprimono il proprio disappunto. In secondo luogo, circa la metà dei commenti provenienti da Austria (45,9%), Irlanda (49%) e Regno Unito (56,6%), più di un quarto dei commenti dalla Francia (27,5%) e un quinto dei commenti dall Italia (20,8%) sottolineano che i programmi per la ripresa economica abbiano ignorato le crescenti diseguaglianze. Infine, seppur con un leggero calo rispetto al mese di marzo (4%), la metà dei commenti provenienti dall Italia (50,3%) e un ampia percentuale in tutti gli altri paesi, lamenta l incapacità dei leader europei e nazionali, nell arginare lo strapotere della Germania. Si riducono, forse grazie ad un velato ottimismo, i commenti di coloro, in Irlanda, Italia e Regno Unito, che paventano il rischio di un ondata migratoria, soprattutto dei più giovani e con un elevato titolo di studio, a fronte della perdurante crisi, anche occupazionale. Principali ragioni del sentiment positivo verso le politiche per l occupazione e la crescita Austria Francia Germania Irlanda Italia Regno Media Spagna Unito totale Programmi 60,4% 53,7% 64,8% 48,5% 44,8% 41,7% 47,7% 51,7% Circolazione 35,2% 35,3% 33,7% 14,8% 11,9% 25,8% 14,9% 24,5% Sovranazionale 3,3% 8,8% 1,0% 28,8% 35,3% 27,8% 36,4% 20,2% Altro 1,1% 2,2% 0,5% 7,9% 8,0% 4,7% 1,0% 3,6% 19

Principali ragioni del sentiment positivo verso le politiche per l occupazione e la crescita, marzo e aprile a confronto Media totale Marzo Media totale Aprile Differenza tra Marzo e Aprile Programmi 45,7% 51,7% +6,0% Circolazione 26,5% 24,5% 2,0% Sovranazionale 22,3% 20,2% 2,1% Altro 5,5% 3,6% 1,9% 20

Commento: Per coloro che, commentando in Rete, apprezzano le politiche occupazionali dell Unione Europea, la principale ragione a giustificazione di tale posizione è riconducibile agli strumenti di politica regionale, quali i fondi strutturali e di coesione sociale, e ai programmi per l occupazione giovanile, come il Youth Guarantee. Anche nel mese di aprile, infatti, quest ultimo sistema di garanzia per i giovani è particolarmente apprezzato in Rete. Per contro, il principio fondamentale dell UE per la libera circolazione dei lavoratori è ampiamente premiato da coloro che commentano in Rete, soprattutto dai francesi, dagli austriaci, dai tedeschi e britannici. Infine, il coordinamento a livello sovranazionale è considerato una risposta efficace sia per incentivare la crescita occupazionale sia per agevolare programmi di mobilità transeuropeo. 21

TEMA 3: L EURO E L UNIONE FISCALE Sentiment verso l Euro e l Unione Fiscale Commenti positivi sul totale (al netto dei neutri) Marzo Commenti positivi sul totale (al netto dei neutri) Aprile Differenza tra Marzo e Aprile Austria 18,5% 20,8% +2,3% Croazia 45,3% 45,4% +0,1% Danimarca 39,2% 33,8% 5,4% Francia 16,3% 36,7% +20,4% Germania 44,0% 45,1% +1,1% Irlanda 40,0% 45,7% +5,7% Italia 28,3% 27,2% 1,1% Polonia 27,8% 47,7% +19,9% Regno Unito 31,0% 33,0% +2% Romania 33,3% 55,4% +22,1% Spagna 32,2% 38,5% +6,3% Ungheria 29,0% 42,6% +13,6% Media TOTALE 31,3% 39,9% +8,6% 22

Commento: Nel mese di aprile, i commenti positivi legati al tema dell Euro e dell Unione Fiscale aumentano considerevolmente in tutta Europa (+10,8% rispetto al mese scorso). La Romania risulta essere il paese più entusiasta della moneta unica (55,4%), nonostante tuttora non aderisca ad Eurolandia. Inoltre, anche durante il mese di aprile si registra che i paesi in cui si verificano maggiori commenti favorevoli all euro e all Unione Fiscale, con la rimarchevole eccezione della Germania e dell Irlanda, non aderiscono all Eurozona (Polonia, Croazia). Al contrario, nei paesi che hanno adottato l euro fin dal 1999, i commenti sono piuttosto critici: Austria (20,8%) e Italia (27,2%). 23

Principali ragioni del sentiment negativo verso l Euro e l Unione Fiscale Austria Francia Germania Irlanda Italia Regno Spagna Media Unito totale Non credibilità 27,0% 10,0% 23,4% 45,9% 26,9% 31,3% 8,2% 24,7% Incompetenza BCE 17,2% 2,0% 14,3% 9,4% 10,2% 13,6% 17,2% 12,0% Superare Maastricht 4,5% 3,1% 30,9% 20,1% 13,3% 10,3% Ridigità 19,4% 74,3% 23,2% 14,2% 12,2% 21,2% 15,0% 25,6% Danneggia i paesi più deboli 35,1% 11,6% 31,1% 17,4% 17,9% 12,9% 35,4% 23,1% Altro 1,3% 2,1% 3,5% 10,0% 1,9% 0,9% 10,9% 4,4% 24

Principali ragioni del sentiment negativo verso l Euro e l Unione Fiscale, marzo e aprile a confronto Media Totale Differenza tra Media Totale Aprile Marzo Marzo e Aprile Non credibilità 29,1% 24,6% 4,4% Incompetenza BCE 10,1% 11,9% +1,8% Superare Maastricht 16,7% 10,2% 6,4% Ridigità 21,0% 25,6% +4,6% Danneggia i paesi più deboli 20,0% 23,0% +3,0% Altro 3,1% 4,3% +1,2% 25

Commento: La moneta unica non è considerata ancora credibile dalla maggioranza relativa dei commenti negativi sull Euro e/o sull Unione Fiscale. Non solo gli isolazionisti britannici (31,3%), ma anche, a sorpresa, gli irlandesi (45,9%) non si fidano dell Euro. Anche i commenti provenienti Austria (27%), Italia (26,9%) e Germania (23,4%) si dimostrano molto critici su questo punto, paventando in non pochi commenti un ritorno alla precedente valuta nazionale. Chi commenta negativamente la moneta unica, inoltre, sottolinea l impossibilità da parte dei singoli Stati Membri di adottare politiche monetarie e fiscali più flessibili. Più di due terzi dei commenti francesi e circa un quinto dei commenti di chi risiede in Austria, Germania e Regno Unito esprime giudizi critici verso l impostazione rigida definita dai trattati europei, che ha danneggiato l economia europea e, soprattutto, i paesi più deboli dell Eurozona (una critica proveniente da più di un terzo dei commenti spagnoli). Seppur in misura minore rispetto al mese di marzo, molti commenti provenienti dall Italia (30,9%) mettono in discussione le basi dell Unione Fiscale, chiedendo un superamento dei criteri di Maastricht. Infine, anche nel mese di aprile, la debolezza dell euro, sia nei confronti di valute estere sia per la stabilità finanziaria di Eurolandia, viene ricondotta all incompetenza dei burocrati della banca di Francoforte Principali ragioni del sentiment positivo verso l Euro e l Unione Fiscale Austria Francia Germania Irlanda Italia Regno Spagna Media Unito totale Unione fiscale 23,6% 18,5% 16,5% 49,8% 35,3% 26,8% 17,4% 26,8% Bilancio europeo 33,3% 72,7% 22,1% 29,7% 41,7% 28,5% Protezione 18,5% 80,0% 5,8% 13,0% 6,7% 20,2% 55,6% 28,5% Conti 12,9% 26,2% 10,1% 25,9% 10,7% Elezioni europee 23,2% 3,5% 3,8% Altro 1,4% 1,5% 1,5% 2,2% 2,1% 1,2% 1,1% 1,6% 26

Principali ragioni del sentiment positivo verso l Euro e l Unione Fiscale, marzo e aprile a confronto Media Totale Differenza tra Media Totale Aprile Marzo Marzo e Aprile Unione fiscale 21,8% 26,8% +5,0% Bilancio europeo 29,1% 28,5% 0,6% Protezione 26,7% 28,5% +1,8% Conti 8,3% 10,7% +2,4% Elezioni europee 12,5% 3,8% 8,7% Altro 1,6% 1,6% = 27

Commento: Tra chi mostra di apprezzare l Euro, una quota maggioritaria dei post afferma che solo con l unione fiscale sia possibile salvare la moneta unica e l intero progetto di integrazione europea. La Germania si conferma essere, con solo il 16,5 dei commenti positivi, il paese meno entusiasta circa l unione fiscale. Gli irlandesi esprimono il maggior gradimento, con quasi la metà di commenti favorevoli, seguiti, seppur con un certo distacco da italiani (35,3%), britannici (26,8%) e austriaci (23,6%). Un numero considerevole di commenti in Austria, Germania, Irlanda, Italia e Regno Unito giudica positivamente il rafforzamento del fiscal compact e l individuazione di regole sul pareggio di bilancio tali da garantire la creazione di un vero e proprio bilancio europeo. L Euro è considerato un ottima garanzia per la stabilità dei prezzi, per la protezione del poter d acquisto e del valore dei risparmi dei cittadini comunitari dall 80% dei commenti in Francia e da più della metà dei commenti in Spagna (45,9%). Infine, più di un quarto dei commenti provenienti da Italia e Spagna è ottimista riguardo al miglioramento dei conti pubblici nazionali grazie alle misure stringenti per la permanenza nell Eurozona. 28

TEMA 4: L UNIONE BANCARIA Commenti positivi sul totale (al netto dei neutri) Marzo Sentiment verso l Unione Bancaria Commenti positivi sul totale (al netto dei neutri) Aprile Differenza tra Marzo e Aprile Austria 44,0% 40,6% 3,4% Croazia 28,0% 59,5% +31,5% Danimarca 52,6% 41,8% 10,8% Francia 40,4% 62,1% +21,7% Germania 34,0% 38,9% +4,9% Irlanda 54,2% 51,8% 2,4% Italia 53,1% 61,5% +8,4% Polonia 56,8% 62,3% +5,5% Regno Unito 53,2% 55,6% +2,4% Romania 58,7% 59,7% +1,0% Spagna 59,9% 57,7% 2,2% Ungheria 53,7% 53,7% = Media TOTALE 46,1% 52,6% +6,5% 29

Commento: Il gradimento mostrato già lo scorso mese nei confronti dell accordo sull Unione Bancaria si rafforza ulteriormente, tanto che la media europea non solo è maggiore di tutte le altre tre tematiche qui analizzate, ma più 1 commento su 2 è favorevole rispetto alle trattative appena siglate. I commenti provenienti da Regno Unito, Polonia, Francia e Italia sono i più entusiasti, tanto che quasi due commenti su due esprimono aspettative elevate rispetto l Unione Bancaria, quale paracadute finanziario non solo per gli istituti bancari, ma a maggior ragione per i consumatori. Solo tre paesi Danimarca (41,8%), Austria (40,6%) e Germania (38,9%) si mostrano critici verso tali politiche. Ancora una volta, come già lo scorso mese di marzo, seppur con un lieve aumento, la Germania risulta essere il paese che meno ha apprezzato l Unione Bancaria, a conferma dello scetticismo espresso anche dai leader tedeschi durante i negoziati. 30

Principali ragioni del sentiment negativo verso l Unione Bancaria Austria Francia Germania Irlanda Italia Regno Media Spagna Unito totale Presa in giro 75,1% 54,9% 47,5% 22,6% 29,9% 34,6% 42,9% 43,9% Incompetenze UE 10,9% 36,2% 36,7% 15,0% 24,7% Imposizione europea 19,4% 31,8% 22,8% 22,6% 9,7% 15,5% 28,3% 21,4% Imposizione tedesca 3,3% 27,6% 15,5% Non credibile 17,4% 7,0% 17,3% 26,0% 16,9% Altro 5,5% 2,4% 12,3% 11,6% 3,1% 8,9% 1,2% 6,4% 31

Principali ragioni del sentiment negativo verso l Unione Bancaria, marzo e aprile a confronto Media Totale Differenza tra Media Totale Aprile Marzo Marzo e Aprile Presa in giro 49,8% 43,9% 5,9% Incompetenze UE 34,5% 14,1% 20,4% Imposizione europea 14,8% 21,4% 6,6% Imposizione tedesca 0,9% 4,4% 3,5% Non credibile 7,6% 9,7% 2,1% Altro 4,7% 6,4% 1,7% 32

Commento: Tra coloro che commentano in Rete, la maggior parte ritiene l Unione Bancaria sia una presa in giro ai danni dei consumatori, seppur in misura lievemente minore rispetto al dato del mese di marzo. Nello specifico, nonostante questo motivo sia fonte di critica nei commenti provenienti da tutti gli stati, si registra una certa variabilità: più del 70% dei commenti provenienti da Austria (75,1%), circa la metà dei commenti in Francia (54,9%) e Germania (47,5%, si registra rispetto il mese scorso un brusco calo), circa un commento su tre in Spagna (42,9%), Italia (29,9%) e Regno Unito (34,6%), un quinto dei commenti in Irlanda (22,6%). Le incompetenze dei tecnocrati e leader europei sono un ulteriore causa di malcontento da più di un terzo dei commenti irlandesi e italiani. Anche in questo mese, molti di coloro che commentano in Rete (soprattutto da Francia e Spagna) giudicano il nuovo assetto finanziario europeo una forte intromissione delle istituzioni europee. Tali sentiment si sono intensificati, a maggior ragione, in seguito alla recente approvazione da parte del Parlamento Europeo della direttiva sulla vigilanza bancaria che affida alla BCE la decisione di intervenire, qualora gli istituti bancari giacciano in condizioni critiche. Il Consiglio europeo, al contrario, vede ridotte le proprie possibilità di proteggere gli interessi dei singoli stati membri. Il 27,6% dei commenti spagnoli ritiene poi che le misure di Unione Bancaria siano ancora una volta il risultato di imposizioni tedesche. Infine, in Irlanda, Regno Unito e Italia c è scetticismo sulle possibilità di successo dell Unione Bancaria. Principali ragioni del sentiment positivo verso l Unione Bancaria Austria Francia Germania Irlanda Italia Regno Unito Spagna Media totale Unione politica 71,2% 51,1% 61,0% 27,6% 39,3% 27,1% 20,8% 42,6% Argine contro la crisi 19,4% 18,6% 27,0% 41,5% 34,1% 32,6% 72,5% 35,1% Trasparenza e competitività 29,1% 30,3% 23,3% 39,3% 5,8% 25,6% Altro 9,3% 1,2% 12,0% 0,6% 3,3% 1,0% 0,9% 4,0% 33