LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI"

Transcript

1 Aggiornamento del 29 maggio 2015

2 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA

3 IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

4 IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % SU ANNO PRECEDENTE) Unione Europea +0,5-4,4 +2,1 +1,7-0,4 +0,0 +1,4 +1,8 +2,1 Area Euro +0,5-4,5 +2,0 +1,6-0,7-0,5 +0,9 +1,5 +1,9 Germania +1,1-5,6 +4,1 +3,6 +0,4 +0,1 +1,6 +1,9 +2,0 Spagna +1,1-3,6 +0,0-0,6-2,1-1,2 +1,4 +2,8 +2,6 Francia +0,2-2,9 +2,0 +2,1 +0,3 +0,3 +0,4 +1,1 +1,7 ITALIA -1,0-5,5 +1,7 +0,6-2,3-1,9-0,4 +0,6 +1,4 Regno Unito -0,3-4,3 +1,9 +1,6 +0,7 +1,7 +2,8 +2,6 +2,4 Il Pil italiano si è ridotto ulteriormente nel corso del 2014: -0,4%. L Italia ha subìto la recessione sia nel biennio sia nel triennio Per il 2015 è prevista un inversione di tendenza con una lieve ripresa (+0,6%). Tra i principali Paesi europei è per l Italia che si prevedono i risultati meno brillanti.

5 IL PIL La ripresa del Pil dovrebbe avviarsi in Italia dal 2015 e già nel 2016 il tasso di crescita dovrebbe avvicinarsi a quello dell Area Euro. Si prevede che nel 2016 il Pil continui a crescere. In Spagna e Regno Unito con ritmi più contenuti che nel 2015 sebbene si mantengano più elevati dei principali Paesi UE. PIL: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (VAR. % SU ANNO PRECEDENTE) PIL: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % SU ANNO PRECEDENTE)

6 I CONSUMI DELLE FAMIGLIE CONSUMI: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % SU ANNO PRECEDENTE) Unione Europea +0,4-1,5 +0,8 +0,3-0,7-0,1 +1,4 +2,1 +1,9 Area Euro +0,3-1,1 +0,8 +0,2-1,3-0,6 +1,0 +1,8 +1,6 Germania +0,5 +0,0 +0,6 +2,3 +0,7 +0,8 +1,2 +2,4 +1,8 Spagna -0,7-3,6 +0,3-2,0-2,9-2,3 +2,4 +3,5 +2,8 Francia +0,4 +0,2 +1,8 +0,5-0,4 +0,2 +0,6 +1,6 +1,5 ITALIA -1,1-1,6 +1,2 +0,0-4,0-2,8 +0,3 +0,6 +0,6 Regno Unito -0,5-3,1 +0,4 +0,1 +1,1 +1,7 +2,5 +2,6 +2,6 Il 2014 ha visto una ripresa dei consumi delle famiglie italiane: +0,3%. Negli ultimi sette anni, la contrazione dei consumi privati italiani si era interrotta solo nel biennio Il 2015 dovrebbe far segnare un ulteriore lieve aumento dei consumi privati italiani, pari al +0,6%. La performance italiana in termini di consumi delle famiglie per il biennio continua ad apparire meno brillante nei confronti dei principali Paesi europei.

7 I CONSUMI DELLE FAMIGLIE In Italia ci si attende una sostanziale stabilità nella crescita dei consumi per il 2016, un punto percentuale in meno rispetto alla media dell Area Euro. Il 2016 potrebbe portare una riduzione della crescita dei consumi per la maggior parte dei Paesi UE, ma resterà comunque più elevata in Spagna e Regno Unito. CONSUMI: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (VAR. % SU ANNO PRECEDENTE) CONSUMI: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % SU ANNO PRECEDENTE)

8 LA DISOCCUPAZIONE TASSO DI DISOCCUPAZIONE: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (IN %) Unione Europea 7,0 9,0 9,6 9,7 10,5 10,9 10,2 9,6 9,1 Area Euro 7,6 9,6 10,2 10,2 11,4 12,0 11,6 11,0 10,5 Germania 7,4 7,6 7,0 5,8 5,4 5,2 5,0 4,6 4,4 Spagna 11,3 17,9 19,9 21,4 24,8 26,1 24,5 22,4 20,5 Francia 7,4 9,1 9,3 9,2 9,8 10,3 10,3 10,3 10,0 ITALIA 6,7 7,7 8,4 8,4 10,7 12,1 12,7 12,4 12,4 Regno Unito 5,6 7,6 7,8 8,1 7,9 7,6 6,1 5,4 5,3 Il tasso di disoccupazione calcolato per il 2014 ha raggiunto in Italia il 12,7%. Dal 2008 si è assistito in Italia ad un progressivo aumento del tasso di disoccupazione, tanto che da allora è cresciuto di 6 punti percentuali. Per il 2015 è previsto in Italia solo un lieve ridimensionamento della disoccupazione. Tra i principali Paesi europei, solo la Spagna mostra un tasso di disoccupazione superiore a quello italiano.

9 LA DISOCCUPAZIONE Per il biennio ci si attende un ampliamento del divario tra il tasso di disoccupazione italiano e quello dell Area Euro che è in flessione dal Si prevede che solo Germania e Regno Unito continuino a mantenere il tasso di disoccupazione al di sotto del 6%. TASSO DI DISOCCUPAZIONE: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (IN %) TASSO DI DISOCCUPAZIONE: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (IN %)

10 L INFLAZIONE TASSO DI INFLAZIONE: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % RISPETTO ALL ANNO PRECEDENTE) Unione Europea +3,7 +1,0 +2,1 +3,1 +2,6 +1,5 +0,6 +0,1 +1,5 Area Euro +3,3 +0,3 +1,6 +2,7 +2,5 +1,4 +0,4 +0,1 +1,5 Germania +2,8 +0,2 +1,2 +2,5 +2,1 +1,6 +0,8 +0,3 +1,8 Spagna +4,1-0,2 +2,0 +3,1 +2,4 +1,5-0,2-0,6 +1,1 Francia +3,2 +0,1 +1,7 +2,3 +2,2 +1,0 +0,6 +0,0 +1,0 ITALIA +3,5 +0,8 +1,6 +2,9 +3,3 +1,3 +0,2 +0,2 +1,8 Regno Unito +3,6 +2,2 +3,3 +4,5 +2,8 +2,6 +1,5 +0,4 +1,6 Per l Italia si è calcolato un tasso di inflazione armonizzato (HICP) pari allo 0,2% nel 2014, oltre un punto percentuale in meno rispetto all anno precedente. L inflazione ha raggiunto quindi, nel 2014, il valore più contenuto dall inizio della crisi. Per l Italia ci si attende nel 2015 una dinamica dei prezzi sostanzialmente allineata con quella del 2014.

11 L INFLAZIONE Tra 2015 e 2016, la dinamica italiana dell inflazione non sarà sensibilmente diversa da quella prevista per l intera Area Euro. In Europa ci si aspetta per il 2016 una risalita dell inflazione al di sopra dell 1%. TASSO DI INFLAZIONE: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (VAR. % SU ANNO PRECEDENTE) TASSO DI INFLAZIONE: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % SU ANNO PREC.)

12 L EXPORT ESPORTAZIONI: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % RISPETTO ALL ANNO PRECEDENTE) Unione Europea +1,4-11,9 +10,5 +6,6 +2,2 +2,2 +3,7 +4,2 +5,2 Area Euro +1,0-12,7 +11,1 +6,6 +2,5 +2,1 +3,8 +4,4 +5,4 Germania +1,9-14,3 +14,5 +8,0 +2,8 +1,6 +3,9 +4,7 +5,6 Spagna -0,8-11,0 +9,4 +7,4 +1,2 +4,3 +4,2 +5,5 +6,2 Francia +0,4-11,3 +9,0 +6,9 +1,1 +2,2 +2,7 +4,7 +5,9 ITALIA -3,1-18,1 +11,8 +5,2 +2,0 +0,6 +2,7 +3,8 +4,9 Regno Unito +1,6-8,2 +6,2 +5,6 +0,7 +1,5 +0,6 +1,7 +2,9 Il 2014 ha visto la ripresa delle esportazioni anche in Italia (+2,7%). L aumento dell export italiano è stato più consistente di quello registrato nell ultimo biennio e nel 2015 ci si attende un ulteriore crescita. Tra i principali Paesi europei, solo il Regno Unito ha fatto segnare nel 2014 una crescita dell export più contenuta dell Italia.

13 L EXPORT Per il 2016 ci si aspetta una crescita dell export italiano sempre più in linea con quella dell Area Euro. In tutti i principali Paesi UE, per il 2016 è atteso un aumento delle esportazioni ancora più consistente. Il Regno Unito sembra destinato a far segnare la crescita più contenuta. ESPORTAZIONI: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (VAR. % SU ANNO PRECEDENTE) ESPORTAZIONI: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % SU ANNO PREC.)

14 GLI INVESTIMENTI INVESTIMENTI: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % RISPETTO ALL ANNO PRECEDENTE) Unione Europea -0,6-12,1 +0,1 +2,0-2,6-1,5 +2,5 +2,6 +4,2 Area Euro -0,7-11,4-0,5 +1,7-3,2-2,4 +1,1 +1,7 +4,0 Germania +1,2-9,9 +4,9 +7,3-0,7-0,6 +3,4 +2,1 +4,4 Spagna -4,7-18,0-5,5-6,3-8,1-3,8 +3,4 +5,5 +5,1 Francia +0,9-9,1 +2,1 +2,1 +0,3-1,0-1,5-0,6 +3,0 ITALIA -3,1-9,9-0,5-1,9-7,4-5,4-3,3 +1,1 +4,1 Regno Unito -4,7-14,4 +5,9 +2,3 +0,7 +3,4 +7,8 +5,6 +5,5 Il 2014 ha fatto segnare una contrazione degli investimenti italiani del 3,3% rispetto all anno precedente. Con il 2014 si allunga serie negativa degli investimenti nel nostro Paese. Il 2015 vedrà invece una ripresa degli investimenti in Italia (+1,1%). Con il 2015 il segno positivo accomunerà tutti i principali Paesi europei, solo in Francia gli investimenti subiranno ancora una lieve contrazione (-0,6%).

15 GLI INVESTIMENTI Nel 2016 la ripresa degli investimenti italiani supererà leggermente quella prevista nel complesso per l Area Euro. Anche nel 2016 sarà la Francia a restare in coda tra i principali Paesi UE in termini di crescita degli investimenti. INVESTIMENTI: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (VAR. % SU ANNO PRECEDENTE) INVESTIMENTI: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (VAR. % SU ANNO PREC.)

16 IL CREDITO: tassi di interesse praticati alle PMI TASSI DI INTERESSI SU PRESTITI FINO A 1 MILIONE DI EURO (DURATA TRA 1 E 5 ANNI) Unione Europea n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Area Euro 5,96 5,78 4,22 4,18 4,63 3,94 3,85 3,11 Germania 5,80 5,61 4,23 4,24 4,61 3,56 3,59 2,97 Spagna 6,20 6,01 4,79 5,31 6,19 5,65 5,23 3,63 Francia 5,96 6,16 4,10 4,04 4,62 3,75 3,53 2,85 ITALIA 6,37 6,06 4,37 4,51 5,84 5,75 5,36 4,61 Regno Unito n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Fonte: Banca Centrale Europea (maggio 2015) Alla fine del 2014, il costo del denaro per le PMI italiane è stato del 4,61%. Il tasso di interesse sui prestiti fino a 1 milione di euro è andato diminuendo dal 2011 di 1,23 punti percentuali. In Italia il costo del credito per le imprese si mantiene superiore a quello dei principali Paesi europei e anche alla media dell Area Euro. Il tasso di interesse cui sono soggetti i prestiti alle PMI italiane è pari a 1,6 volte quello pagato dalle imprese francesi.

17 IL CREDITO: tassi di interesse per PMI Resta ampio il divario esistente tra i tassi praticati in Italia alle PMI e quelli mediamente adottati nell Area Euro. La Francia si conferma il Paese con il tasso di interesse più basso tra i principali Paesi europei, ma nell ultimo anno la contrazione più consistente si è registrata in Spagna (1,6 punti % in meno rispetto al 2013). TASSI DI INTERESSI SU PRESTITI FINO A 1 MILIONE DI EURO (DURATA TRA 1 E 5 ANNI) TASSI DI INTERESSE PMI - PRINCIPALI PAESI UE (%) Fonte: Banca Centrale Europea (maggio 2015)

18 LA FINANZA PUBBLICA LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

19 IL DEBITO PUBBLICO DEBITO PUBBLICO: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (IN % SUL PIL) Unione Europea 61,0 73,0 78,5 81,4 85,1 87,3 88,6 88,0 86,9 Area Euro 68,6 78,4 83,9 86,5 91,1 93,2 94,2 94,0 92,5 Germania 65,1 72,6 80,5 77,9 79,3 77,1 74,7 71,5 68,2 Spagna 39,4 52,7 60,1 69,2 84,4 92,1 97,7 100,4 101,4 Francia 68,1 79,0 81,7 85,2 89,6 92,3 95,0 96,4 97,0 ITALIA 102,3 112,5 115,3 116,4 123,1 128,5 132,1 133,1 130,6 Regno Unito 51,8 65,8 76,4 81,8 85,8 87,3 89,4 89,9 90,1 Nel 2014 il debito pubblico italiano è stato pari al 132,1% del Pil, quasi 30 punti percentuali oltre il debito del La quota del debito pubblico sul Pil è andata via via aumentando negli anni e ci si attende che nel 2015 raggiunga il 133,1% per poi scendere nel Il rapporto debito/pil è in l Italia più elevato che per la media UE e per quella dell Area Euro.

20 IL DEBITO PUBBLICO Anche per il biennio si prevede che il rapporto debito/pil si mantenga per l Italia ben al di sopra dei valori medi dell Area Euro. Per il 2016 è attesa una flessione della quota di debito pubblico per l Area Euro. Per Spagna, Francia e Regno Unito si prevede invece un lieve incremento. DEBITO PUBBLICO: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (IN % SUL PIL) DEBITO PUBBLICO: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (IN % SUL PIL)

21 IL DEFICIT INDEBITAMENTO NETTO: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (IN % SUL PIL) Unione Europea -4,5-4,2-3,2-2,9-2,5-2,0 Area Euro -2,1-6,2-6,1-4,1-3,6-2,9-2,4-2,0-1,7 Germania -0,0-3,0-4,1-0,9 +0,1 +0,1 +0,7 +0,6 +0,5 Spagna -4,4-11,0-9,4-9,4-10,3-6,8-5,8-4,5-3,5 Francia -3,2-7,2-6,8-5,1-4,8-4,1-4,0-3,8-3,5 ITALIA -2,7-5,3-4,2-3,5-3,0-2,9-3,0-2,6-2,0 Regno Unito -5,1-10,8-9,7-7,6-8,3-5,7-5,7-4,5-3,1 Nel 2014 il deficit italiano è al -3,0% del Pil. Nell ultimo triennio l indebitamento netto si è sempre mantenuto attorno al -3% del Pil. Nel 2015 si prevede per l Italia una riduzione al -2,6% del Pil. Tra i principali Paesi UE, l Italia mostra i migliori risultati ad eccezione della Germania che si muove dal 2012 su valori di segno positivo.

22 IL DEFICIT Il miglioramento dei conti pubblici previsto per l Italia potrebbe condurre il Paese ad un avvicinamento ai valori dell Area Euro. Tutti i principali Paesi europei potrebbero vedersi ridurre il deficit nel Solo per la Germania potrebbe registrarsi una situazione di sostanziale stabilità. INDEBITAMENTO NETTO: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (IN % SUL PIL) INDEBITAMENTO NETTO: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (IN % SUL PIL)

23 LA PRESSIONE FISCALE PRESSIONE FISCALE: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (IN % SUL PIL) Unione Europea 38,9 39,6 40,0 40,1 40,0 39,8 Area Euro 39,6 39,3 39,2 39,7 40,7 41,2 41,4 41,4 41,3 Germania 39,2 39,7 38,3 38,7 39,4 39,6 39,7 39,6 39,3 Spagna 32,9 30,6 32,1 31,9 32,7 33,2 33,7 33,8 33,8 Francia 44,3 43,9 44,1 45,2 46,5 47,3 47,6 47,5 47,5 ITALIA 41,5 42,0 41,7 41,7 43,7 43,5 43,6 43,4 43,4 Regno Unito 37,7 34,9 35,5 35,9 35,4 35,3 34,9 35,0 35,0 La pressione fiscale, che si calcola rapportando il totale delle entrate fiscali al Pil, si attesta in Italia al 43,6% nel Il 2014 ha fatto segnare per l Italia solo una minima crescita della pressione fiscale (+0,1 punti %) rispetto all anno precedente. Per il 2015, in Italia si prevede una flessione, sebbene poco significativa (-0,2 punti % sul 2014). Rispetto alla media dell Area Euro, l Italia continua a mostrare una pressione fiscale più elevata (+2,2 punti %).

24 LA PRESSIONE FISCALE Dal 2012 la pressione fiscale sembra essersi stabilizzata in Italia poco oltre il 43% e anche per il non si prevedono variazioni significative. Sostanzialmente stabile è la pressione fiscale attesa nel biennio per i principali Paesi UE e dell Area Euro. PRESSIONE FISCALE: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (IN % SUL PIL) PRESSIONE FISCALE: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (IN % SUL PIL)

25 LA SPESA PUBBLICA SPESA PUBBLICA: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE (IN % SUL PIL) Unione Europea 48,5 49,0 48,6 48,1 47,4 46,7 Area Euro 46,5 50,6 50,4 49,0 49,5 49,4 49,0 48,6 48,0 Germania 43,5 47,4 47,2 44,6 44,2 44,3 43,9 43,7 43,5 Spagna 41,1 45,8 45,6 45,4 47,3 44,3 43,6 42,4 41,4 Francia 53,0 56,8 56,4 55,9 56,8 57,0 57,2 56,9 56,5 ITALIA 47,8 51,1 49,9 49,1 50,8 50,9 51,1 50,6 49,9 Regno Unito 46,6 49,7 48,7 46,9 47,0 45,5 44,4 43,2 41,9 Nel 2014 la spesa pubblica italiana rappresenta il 51,1% del Pil. La quota è in crescita dal 2011 e ha ormai raggiunto lo stesso livello del Dal 2015 è previsto un decremento della spesa pubblica rispetto al Pil di 0,5 punti %. In Francia il rapporto spesa pubblica su Pil è di 6 punti % più elevato che in Italia, mentre negli altri principali Paesi UE si colloca su livelli ampiamente inferiori.

26 LA SPESA PUBBLICA Per il 2015 e 2016 ci si attende che la quota di spesa pubblica sul Pil diminuisca sia in Italia sia nell Area Euro. In tutti i principali Paesi dell UE si prevede che la quota % di spesa pubblica sul Pil continuerà a contrarsi anche nel SPESA PUBBLICA: DINAMICA E PREVISIONI PER L ITALIA E L AREA EURO (IN % SUL PIL) SPESA PUBBLICA: PREVISIONI PER I PRINCIPALI PAESI UE (IN % SUL PIL)

27 LA SANITA LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

28 SPESA SANITARIA COMPLESSIVA (PUBBLICA E PRIVATA) SPESA SANITARIA PUBBLICA E PRIVATA (IN % SUL PIL) Germania 8,3 10,4 10,8 10,6 10,5 10,7 11,8 11,6 11,2 11,3 Spagna 6,5 7,2 8,3 8,4 8,5 8,9 9,6 9,6 9,4 n.d. Francia 8,4 10,1 10,9 10,9 10,8 10,9 11,6 11,6 11,5 11,6 ITALIA 7,7 7,9 8,7 8,8 8,5 8,9 9,4 9,4 9,2 9,2 Regno Unito 5,8 6,9 8,1 8,3 8,4 8,8 9,7 9,4 9,2 9,3 Fonte: OCSE "Health Statistics 2014" (luglio 2014) In Italia la spesa sanitaria complessiva (pubblica e privata) è pari al 9,2% del Pil, valore inferiore rispetto agli altri Paesi europei. Negli ultimi vent anni la spesa sanitaria è cresciuta in maniera significativa (nel 1990 era pari al 7,7% del Pil). In rapporto alla popolazione, la spesa sanitaria in Italia è pari a dollari, al di sotto della media OCSE. SPESA SANITARIA PUBBLICA E PRIVATA PROCAPITE (IN DOLLARI, A PARITÀ DI POTERE D'ACQUISTO)

29 SPESA SANITARIA PUBBLICA INCIDENZA DELLA SANITÀ PUBBLICA SUL TOTALE DELLA SPESA SANITARIA (IN %) Germania 76,2 79,5 76,6 76,4 76,4 76,4 76,8 76,7 76,5 76,7 Spagna 78,7 71,6 70,9 71,6 71,9 73,0 74,7 74,2 73,0 n.d. Francia 76,6 79,4 78,0 77,6 77,7 77,3 77,5 77,5 77,3 77,4 ITALIA 79,5 74,2 77,9 78,2 78,3 78,9 78,9 78,9 77,1 77,3 Regno Unito 83,6 79,1 81,3 81,7 80,5 81,4 83,2 84,0 83,4 84,0 Fonte: OCSE "Health Statistics 2014" (luglio 2014) Negli ultimi anni in Italia sta diminuendo la quota di spesa sanitaria pubblica sul totale della spesa sanitaria. In Italia il 77,3% della spesa sanitaria viene erogata dal sistema pubblico: è un valore che si colloca tra l 84% del Regno Unito e il 73% della Spagna (dato 2011). La spesa sanitaria pubblica in Italia è pari a dollari procapite, al di sotto della media OCSE. SPESA SANITARIA PUBBLICA PROCAPITE (IN DOLLARI, A PARITÀ DI POTERE D'ACQUISTO)

30 LA SANITA IN ITALIA DINAMICA DELLE RISORSE FINANZIARIE DELLA SANITÀ PUBBLICA IN ITALIA (MILIARDI DI EURO) Spesa 49,6 57,0 70,2 76,0 79,5 82,3 90,5 96,8 99,6 103,8 107,1 110,2 111,3 112,8 113,7 Finanziamento 48,0 52,0 66,9 71,9 76,7 80,0 84,7 91,1 95,1 100,1 103,5 106,8 109,1 111,5 112,6 Disavanzo -1,6-5,0-3,2-4,1-2,9-2,3-5,8-5,7-4,5-3,7-3,7-3,4-2,2-1,3-1,0 Fonte: Ministero della Salute (marzo 2014) Il disavanzo sanitario sta progressivamente migliorando: nel 2012 risulta pari a 1 miliardo di euro (era di 5,7 miliardi nel 2005). La spesa sanitaria pubblica ammonta a 113,7 miliardi di euro nel 2012: negli ultimi 10 anni è aumentata di oltre 50 miliardi di euro. Negli ultimi anni, anche a seguito dell operare dei Piani di rientro delle Regioni in disavanzo, la spesa sanitaria ha rallentato la sua crescita. SPESA SANITARIA PUBBLICA IN ITALIA (IN % SUL PIL)

31

La congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni

La congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni La congiuntura italiana N. 3 FEBBRAIO 2014 Il Pil torna positivo nel quarto trimestre ma il dato è sotto le attese. La crescita si prospetta debole, penalizzata della mancanza di credito e per ora sostenuta

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro

Dettagli

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NOTA A CURA DELLA DIVISIONE SALUTE, ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO (OCSE), A SEGUITO DI RICHIESTA

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni

Dettagli

ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA

ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA 423 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA 30 maggio 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Le previsioni sull economia Alcuni grafici

Dettagli

VARIABILI MACROECONOMICHE Graf. 2.1 La provincia di Modena è notoriamente caratterizzata da una buona economia. Ciò è confermato anche dall andamento del reddito procapite elaborato dall Istituto Tagliacarne

Dettagli

Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring

Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring La finanza delle imprese tra crisi e ripresa Mario Valletta Università degli Studi

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle

Dettagli

La congiuntura. italiana. La stima trimestrale del Pil

La congiuntura. italiana. La stima trimestrale del Pil La congiuntura italiana N. 6 LUGLIO 2015 Secondo i dati congiunturali più recenti la lieve ripresa dell attività economica nel primo trimestre sta proseguendo. Tuttavia le indicazioni degli indicatori

Dettagli

Le imprese attive nel comune di Bologna dal 2008 al 2014

Le imprese attive nel comune di Bologna dal 2008 al 2014 Le imprese attive nel comune di Bologna dal 28 al 214 33. Imprese attive nel comune di Bologna 32.5 32. 31.5 31. Fonte: UnionCamere Emilia-Romagna Il numero delle imprese attive a Bologna tra il 28 e il

Dettagli

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti

Dettagli

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato EDI.CO.LA.NEWS Dati&Mercato N.9 EDILIZIA RESIDENZIALE: IL RINNOVO SI FERMA E PROSEGUE IL CALO DELLE NUOVE COSTRUZIONI Il valore di un mercato è determinato dalla consistenza degli investimenti che vi affluiscono.

Dettagli

OPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013

OPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013 A7. FECONDITÀ, NUZIALITÀ E DIVORZIALITÀ Diminuisce il tasso di fertilità dopo la crescita degli ultimi anni A livello nazionale il tasso di fecondità totale (numero medio di figli per donna in età feconda)

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

8. Dati finanziari e bancari

8. Dati finanziari e bancari 8. Dati finanziari e bancari Roma rappresenta dopo Milano il principale Centro finanziario del Paese con 46 Istituti creditizi, 1.988 sportelli bancari, 91 miliardi di euro depositati in banca (pari al

Dettagli

IL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO

IL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO 869 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com IL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO 29 maggio 2014 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 Lo scorso 28 maggio l Istat ha rilasciato

Dettagli

ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia

ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA di Giuseppe D Aloia 1 - Retribuzioni Lorde di fatto Reali- Industria manifatturiera - Valuta Nazionale (deflazionate con il

Dettagli

Il credito in Toscana. III trimestre 2015

Il credito in Toscana. III trimestre 2015 Il credito in Toscana III trimestre 215 Firenze, Febbraio 21 8.3 9.3 1.3 11.3 L andamento dei prestiti 1 I prestiti a imprese e famiglie Continuano anche nel periodo in esame i segnali di miglioramento

Dettagli

LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA

LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA Direzione Affari Economici e Centro Studi LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA Il ritardo infrastrutturale italiano è il frutto di scelte di politica economica che da anni continuano

Dettagli

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano

Dettagli

LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PER INVESTIMENTI FISSI: CONFRONTO EUROPEO ESTRATTO DALL OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI GIUGNO

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 4 OTTOBRE 2015 Il commercio mondiale risente del rallentamento dei paesi emergenti, ma allo stesso tempo evidenzia una sostanziale tenuta delle sue dinamiche di fondo.

Dettagli

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa

Dettagli

I CONTI DEL MINISTRO SACCOMANNI CONTINUANO A NON QUADRARE

I CONTI DEL MINISTRO SACCOMANNI CONTINUANO A NON QUADRARE 730 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com I CONTI DEL MINISTRO SACCOMANNI CONTINUANO A NON QUADRARE OCSE Economic Outlook 21 novembre 2013 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2

Dettagli

Nota Congiunturale Numero 2 Giugno 2009

Nota Congiunturale Numero 2 Giugno 2009 Nota Congiunturale Numero 2 Giugno 2009 Comitato per la qualificazione della spesa pubblica Comitato per lo sviluppo provinciale Sandro Trento Enrico Zaninotto Quadro internazionale: 2010 migliore, ma

Dettagli

Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015)

Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015) La Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015) 1 ECONOMIA IN ITALIA In Italia, dopo tre cali annuali consecutivi (2012-2,8%, 2013-1,7%, 2014-0,4%), il CSC prevede una crescita del PIL dell 1%. quest

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 gennaio 2015 In attesa della crescita I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento miglioramento in atto nel settore creditizio. La variazione annua degli

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria dell elettronica;

Dettagli

Presentazione del Rapporto

Presentazione del Rapporto Presentazione del Rapporto Cremona, 5 giugno 5 L economia della Lombardia Paola Rossi Banca d Italia Sede di Milano Divisione Analisi e Ricerca economica territoriale Camera di Commercio di Cremona L economia

Dettagli

IL CREDITO ARTIGIANO NELLA PROVINCIA DI VENEZIA

IL CREDITO ARTIGIANO NELLA PROVINCIA DI VENEZIA IL CREDITO ARTIGIANO NELLA PROVINCIA DI VENEZIA - report gennaio-giugno 2009 - Anche nella prima metà del 2009 Cofidi Veneziano si conferma la struttura di garanzia del credito più importante nella provincia

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 11 Aprile 2013 Prestiti più cari PRESTITI PIÚ CARI Continuano a ridursi i flussi creditizi, ma con velocità meno pronunciata che nei mesi precedenti. Anche le sofferenze registrano

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione CARTA, STAMPA ED EDITORIA Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il valore aggiunto prodotto dall industria cartaria e della stampa rappresenta l 1 per cento del Pil italiano.

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 9 luglio 2014 Ancora luci ed ombre I dati presentati in questo aggiornamento sono interlocutori. Da un lato, in negativo, abbiamo il credito, ancora in territorio negativo, e

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato

Dettagli

Presentazione del Rapporto L economia del Molise Marco Manile

Presentazione del Rapporto L economia del Molise Marco Manile Presentazione del Rapporto L economia del Molise Marco Manile Filiale di Campobasso, Banca d Italia Campobasso, 18 giugno 21 L economia del Molise I prestiti bancari È proseguito il calo dei prestiti bancari,

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,

Dettagli

IL SETTORE. COSTRUZIONI in provincia di Trento

IL SETTORE. COSTRUZIONI in provincia di Trento 26 marzo 2013 IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI in provincia di Trento il contesto economico Nel 2012 l area dell euro è nuovamente in recessione, con una riduzione del Pil pari allo 0,6%; si stima che permanga

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

A gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati

A gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI CREDITO DA PARTE DELLE FAMIGLIE A si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati Le

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione PRODOTTI IN METALLO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila).

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila). COMUNICATO STAMPA Il Dipartimento delle Finanze pubblica le statistiche sulle dichiarazioni delle persone fisiche (IRPEF) relative all'anno d'imposta 2010, a sei mesi dal termine di presentazione (settembre

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 dicembre 2015 Credito alle imprese in stallo I dati di ottobre 2015 del sistema bancario italiano 1 confermano la ripresa del settore creditizio, con l unica nota stonata

Dettagli

5 - Previsioni BASE. 6.- Tre mosse per archiviare la crisi

5 - Previsioni BASE. 6.- Tre mosse per archiviare la crisi 1 2 3 INDICE 5 - Previsioni BASE 5.1 - Previsioni dell Economia Italiana 2014-2018 dopo Legge di Stabilità e Riforme Strutturali 5.2 - e se il cambio non scendesse e rimanesse all 1,33 del 2014? 6.- Tre

Dettagli

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015 CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015 Udine, 20 novembre 2015 Corso Vittorio Emanuele II, 47-33170 Pordenone - Tel. +39 0434 381211 - fax +39 0434

Dettagli

I DATI SIGNIFICATIVI IL CONTO TECNICO

I DATI SIGNIFICATIVI IL CONTO TECNICO L ASSICURAZIONE ITALIANA Continua a crescere ad un tasso elevato la raccolta premi complessiva, in particolare nelle assicurazioni vita. L esercizio si chiude in utile soprattutto grazie alla gestione

Dettagli

LE PROSPETTIVE PER L ECONOMIA ITALIANA NEL 2014-2016

LE PROSPETTIVE PER L ECONOMIA ITALIANA NEL 2014-2016 5 maggio 2014 LE PROSPETTIVE PER L ECONOMIA ITALIANA NEL 2014-2016 Nel 2014 si prevede un aumento del prodotto interno lordo (Pil) italiano pari allo 0,6% in termini reali, seguito da una crescita dell

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 11giugno 2014 Prime luci in fondo al tunnel I dati del mese di aprile mostrano un estensione dei segnali di miglioramento, con una graduale risalita degli impieghi dai valori

Dettagli

Le società non finanziarie III. 1 La rilevanza del settore industriale nell economia

Le società non finanziarie III. 1 La rilevanza del settore industriale nell economia III 1 La rilevanza del settore industriale nell economia Il peso del settore industriale nell economia risulta eterogeneo nei principali paesi europei. In particolare, nell ultimo decennio la Germania

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 Gennaio 2012 CERCASI LIQUIDITÁ DISPERATAMENTE Mentre prosegue l azione di allentamento delle condizioni monetarie internazionali, il mercato interbancario italiano soffre

Dettagli

Risparmi e debiti delle famiglie italiane: la forbice

Risparmi e debiti delle famiglie italiane: la forbice MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA? L indebitamento delle famiglie italiane Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia 1 Risparmi e debiti delle famiglie

Dettagli

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Milano, 14 aprile 2011 La crisi finanziaria e i suoi riflessi sull economia reale La crisi internazionale Riflessi sull economia Italiana 2008

Dettagli

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 25/01/2013

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 25/01/2013 Elaborazione flash Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 25/01/2013 Alcuni indicatori economici Focus sull artigianato nella provincia di Vicenza Dati a supporto della mobilitazione nazionale Rete Imprese

Dettagli

Febbraio 2016. market monitor. Analisi del settore edile: performance e previsioni

Febbraio 2016. market monitor. Analisi del settore edile: performance e previsioni Febbraio 2016 market monitor Analisi del settore edile: performance e previsioni Esonero di responsabilità I contenuti del presente documento sono forniti ad esclusivo scopo informativo. Ogni informazione

Dettagli

DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA

DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA Dal 31/12/2007 al 30/6/20 QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 8/20 Ottobre 20 Fonte dati Banca d'italia Elaborazioni Ufficio Studi ed Informazione Statistica

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati

Dettagli

WEST ONE REAL ESTATE s.r.o. SITUAZIONE ECONOMICA REPUBBLICA CECA MARZO 2009

WEST ONE REAL ESTATE s.r.o. SITUAZIONE ECONOMICA REPUBBLICA CECA MARZO 2009 WEST ONE REAL ESTATE s.r.o. SITUAZIONE ECONOMICA REPUBBLICA CECA MARZO 2009 WEST ONE REAL ESTATE s.r.o. Staropramenna 31,Praga 5,Praga ( CZ) Telefono: 0042 0257213941 Contatti: Stefano Camnasio - s.camnasio@westone.cz

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2013

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2013 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2013 1. IL QUADRO MACROECONOMICO I primi dati delle indagini congiunturali indicano una ripresa della crescita economica mondiale ancora modesta e disomogenea

Dettagli

Famiglia, reddito familiare, risparmio

Famiglia, reddito familiare, risparmio Famiglia, reddito familiare, risparmio Luigi Campiglio Università Cattolica del S. Cuore Catania 14 dicembre 2012 Il reddito disponibile e il risparmio delle famiglie è diminuito nel corso degli ultimi

Dettagli

Export agroalimentare: obiettivo 50 miliardi nel 2020

Export agroalimentare: obiettivo 50 miliardi nel 2020 Export agroalimentare: obiettivo 50 miliardi nel 2020 Sono passati due anni da quando il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il 9 aprile 2014, in occasione del Vinitaly, ha indicato, per il 2020, l

Dettagli

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica Centro Studi Il Report IL RECENTE STUDIO DELLA SVIMEZ CONFERMA NOTEVOLI DIFFERENZE TERRITORIALI ED EVIDENZIA SVANTAGGI COMPETITIVI ANCE SALERNO: CREDITO, CONFIDI A DUE VELOCITA Nel 2013 su oltre 22 miliardi

Dettagli

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop Note e commenti n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop 1 L analisi sullo stock fa riferimento al totale delle imprese (coopera ve e non) a ve al 31 Dicembre

Dettagli

IL QUADRO DEL CREDITO IN UMBRIA

IL QUADRO DEL CREDITO IN UMBRIA IL QUADRO DEL CREDITO IN UMBRIA Perugia, 24 ottobre 2014 In collaborazione con Impieghi: il quadro al 30/06/2014 (dati in mln di e composizione %) IMPIEGHI (in milioni di euro) 1 - IMPRESE 2 - FAMIGLIE

Dettagli

IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO

IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO Nel 2015 raddoppia la scelta per il tasso fisso, il variabile perde appeal PREMESSA I segnali di ripartenza sul mercato del

Dettagli

L attività degli intermediari finanziari

L attività degli intermediari finanziari L economia del Friuli Venezia Giulia L attività degli intermediari finanziari Aula Magna del Dipartimento di Scienze Giuridiche, Del Linguaggio, dell Interpretazione e della Traduzione Università di Trieste

Dettagli

17 luglio 2015. Italia: premi raccolti nei settori vita e danni

17 luglio 2015. Italia: premi raccolti nei settori vita e danni Banca Nazionale del Lavoro Gruppo BNP Paribas Via Vittorio Veneto 119 00187 Roma Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 159/2002 del 9/4/2002 Le opinioni espresse non impegnano la responsabilità della

Dettagli

Le imprese e l accesso al credito. Le dinamiche del mercato e il ruolo delle garanzie

Le imprese e l accesso al credito. Le dinamiche del mercato e il ruolo delle garanzie Le imprese e l accesso al credito. Le dinamiche del mercato e il ruolo delle garanzie Gianmarco Paglietti Consorzio Camerale per il credito e la finanza Cremona, 17 giugno 2013 L economia nel 2012 PIL

Dettagli

STIMA PRELIMINARE DEL COMMERCIO ESTERO EXTRA UE

STIMA PRELIMINARE DEL COMMERCIO ESTERO EXTRA UE 22 giugno 211 Maggio 211 STIMA PRELIMINARE DEL COMMERCIO ESTERO EXTRA UE A maggio 211 entrambi i flussi commerciali registrano una flessione congiunturale, più marcata per le importazioni (-2,2%) rispetto

Dettagli

La notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di

La notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di 1 di 5 11/09/2011 14:52 LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE A cura di Roberto Praderi. Come nelle elaborazioni precedenti ci siamo basati su documenti ufficiali, in questa facciamo riferimento allo 2

Dettagli

Situazione indebitamento al 31.12.2009

Situazione indebitamento al 31.12.2009 Situazione indebitamento al 31.12.2009 Situazione indebitamento al 31.12.2009 A cura del Servizio Credito dell Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio Cagliari, Dicembre

Dettagli

LA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI

LA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI LA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI INTRODUZIONE La problematica esposta nella sezione dell Economic Outlook dell OECD, The challanges of narrowing the US current

Dettagli

Il mercato spagnolo del riciclaggio

Il mercato spagnolo del riciclaggio Nota settoriale Il mercato spagnolo del riciclaggio Agenzia ICE Ufficio di Madrid Data di realizzazione: aprile 2013 Agenzia ICE ufficio di Madrid Il settore del riciclaggio 1 CENNI SUL MERCATO SPAGNOLO

Dettagli

2.1.3 Inquadramento: numeri, sviluppo storico, previsioni per il futuro

2.1.3 Inquadramento: numeri, sviluppo storico, previsioni per il futuro 2.1.3 Inquadramento: numeri, sviluppo storico, previsioni per il futuro Nel 2004 (dopo 3 anni di crescita stagnante dovuta principalmente agli effetti degli attacchi terroristici dell 11 settembre e all

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 1. QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE Negli ultimi mesi del 2011 si è verificato un peggioramento delle prospettive di crescita nelle principali economie

Dettagli

terziario friuli venezia giulia ottobre 2013

terziario friuli venezia giulia ottobre 2013 ! terziario friuli venezia giulia ottobre 2013 osservatorio trimestrale sull andamento delle imprese del terziario del friuli venezia giulia rapporto di ricerca terzo trimestre 2013 trieste, 17 ottobre

Dettagli

Agosto 2012. Osservatorio Cerved Group sui bilanci 2011

Agosto 2012. Osservatorio Cerved Group sui bilanci 2011 Agosto 2012 Osservatorio Cerved Group sui bilanci 2011 Aumentano le imprese con Ebitda insufficiente per sostenere oneri e debiti finanziari Alla ricerca della marginalità perduta Sintesi dei risultati

Dettagli

13 Rapporto sulle Retribuzioni in Italia

13 Rapporto sulle Retribuzioni in Italia Febbraio 2012 13 Rapporto sulle Retribuzioni in Italia Il 13 Rapporto sulle retribuzioni in Italia 2012 fornisce nel dettaglio le informazioni sul mercato delle professioni ed offre una rappresentazione

Dettagli

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo Nota congiunturale Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo L indagine congiunturale di previsione per il primo trimestre 2016 di Confindustria Cuneo evidenzia

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

Osservatorio regionale sul credito dell Emilia-Romagna

Osservatorio regionale sul credito dell Emilia-Romagna Osservatorio regionale sul credito dell UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA ISTITUTO GUGLIELMO TAGLIACARNE INDAGINE DICEMBRE 2012 DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI FORLI - CESENA 1.1 L assetto finanziario

Dettagli

delle Partecipate e dei fornitori

delle Partecipate e dei fornitori ... I pagamenti della Pubblica Amministrazione,......... L u g l i o 2 0 1 4 Debito PA: miglioramenti più contenuti nel primo trimestre... Sintesi dei risultati C ontinuano nei primi tre mesi del 2014

Dettagli

Presentazione del Rapporto L economia del Molise Pietro de Matteis

Presentazione del Rapporto L economia del Molise Pietro de Matteis Presentazione del Rapporto L economia del Molise Pietro de Matteis Filiale di Campobasso, Banca d Italia Campobasso, 18 giugno 2015 L economia italiana La prolungata flessione del PIL si è attenuata Andamento

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 10 novembre 2014 Verso quota 0% I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento trend di miglioramento in corso da alcuni mesi: le variazioni annue dello stock

Dettagli

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NEGLI ANNI DELLA CRISI

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NEGLI ANNI DELLA CRISI Note e commenti n 26 Gennaio 2015 Ufficio Studi AGCI Area Studi Confcooperative Centro Studi Legacoop INDEBITAMENTO FINANZIARIO NEGLI ANNI DELLA CRISI 1 L analisi fa riferimento a 33.757 cooperative attive

Dettagli

RECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO RISULTATI 2008

RECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO RISULTATI 2008 RECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO RISULTATI 2008 Quadro economico Ricavi e costi del Sistema Attività industriale Risultati di riciclo e recupero degli imballaggi Attività sul territorio Accordo

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:

Dettagli

Consulenza statistico attuariale Osservatorio permanente socioeconomico

Consulenza statistico attuariale Osservatorio permanente socioeconomico Consulenza statistico attuariale Osservatorio permanente socioeconomico Allegato n. 6 alla Circolare n 67/2015 Quadro macroeconomico 2016-2018 variazioni percentuali 2016 2017 2018 PIL 1,3 1,3 1,1 Inflazione

Dettagli

RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 -

RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 - RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 - L analisi congiunturale di TRENDER: indicatori di domanda fatturato totale - totale settori fatturato interno - totale settori 115 105,00 113,74 102,97 115,55 108,51

Dettagli

CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale

CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale Realizzato dall EURES Ricerche Economiche e Sociali in collaborazione con il Consiglio Regionale dell Economia

Dettagli

IL CONTESTO Dove Siamo

IL CONTESTO Dove Siamo IL CONTESTO Dove Siamo INFLAZIONE MEDIA IN ITALIA NEGLI ULTIMI 60 ANNI Inflazione ai minimi storici oggi non è più un problema. Tassi reali a: breve termine (1-3 anni) vicini allo 0 tassi reali a medio

Dettagli

4 Osservatorio congiunturale sull Artigianato e la Piccola Impresa nel Comune di Venezia (Centro Storico e Terraferma)

4 Osservatorio congiunturale sull Artigianato e la Piccola Impresa nel Comune di Venezia (Centro Storico e Terraferma) 4 Osservatorio congiunturale sull Artigianato e la Piccola Impresa nel Comune di Venezia (Centro Storico e Terraferma) ANDAMENTI 1 SEMESTRE 2009 PREVISIONI 1I SEMESTRE 2009 COMUNICATO STAMPA L Osservatorio

Dettagli

Costruzioni, investimenti in ripresa?

Costruzioni, investimenti in ripresa? Costruzioni, investimenti in ripresa? Secondo lo studio Ance nelle costruzioni c'è ancora crisi nei livelli produttivi ma si riscontrano alcuni segnali positivi nel mercato immobiliare e nei bandi di gara

Dettagli

Il contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index

Il contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index Strettamente riservato Roma, 10 novembre 2015 Il contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index Valerio De Molli 2015 The European House - Ambrosetti S.p.A. TUTTI I DIRITT I RISERVAT I. Questo documento

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

1. La situazione economica e del mercato del lavoro

1. La situazione economica e del mercato del lavoro 1. La situazione economica e del mercato del lavoro Per la lettura dei dati non si può prescindere dal considerare l impatto dei molteplici fattori che hanno mutato radicalmente il mondo del lavoro a causa

Dettagli

D. Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata i

D. Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata i D. i La Tabella 1 illustra le previsioni concernenti, il quadro economico e del mercato del lavoro con riferimento al settore. Il valore aggiunto totale aumenterà dell 8,5% dal 2014 al 2018, passando da

Dettagli

Il bilancio per il cittadino - Comune di Napoli. Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo

Il bilancio per il cittadino - Comune di Napoli. Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo Il bilancio per il cittadino - Comune di Napoli Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo 2 Premessa Il rapporto Civicum-Politecnico di Milano sul Comune di Napoli ha l obiettivo di sintetizzare le

Dettagli

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003 NOTA METODOLOGICA I dati elaborati per la presente pubblicazione sono quelli riportati nell allegato D ed F al rendiconto finanziario, rilevati dall Istat non più con un suo proprio modello ma a partire

Dettagli