Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu
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- Lino Di Gregorio
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1 Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Milano, 14 aprile 2011
2 La crisi finanziaria e i suoi riflessi sull economia reale La crisi internazionale Riflessi sull economia Italiana La crisi innescata dai mutui USA si estende con il crack Lehman alle banche di tutto il mondo e a partire dal 4T del 2008 all economia reale internazionale La peggiore recessione degli ultimi decenni: i Governi adottano importanti misure anti-crisi Primi segnali di ripresa nell ultima parte dell anno Ripresa ancora fragile e disomogenea. Nel secondo semestre la ripresa globale ha rallentato risentendo dell elevato tasso di disoccupazione, e della fine degli incentivi fiscali, che hanno frenato la spesa delle famiglie, così come dall incremento del prezzo delle materie prime PIL -1.3% (+1,5 nel 2007) Investimenti fissi -4% Spese per consumi delle famiglie-0,8% Esportazioni -3,9% PIL -5,1% Investimenti fissi -12,2% Spese per consumi delle famiglie-1,8% Esportazioni -19,1% PIL +1,3% Investimenti fissi: +3% Spese per consumi delle famiglie: +1% Esportazioni: +8,6% Durante il 2010 la crisi economica che ha colpito pesantemente la Lombardia nel corso del 2009 si è arrestata e i dati sulla produzione nell industria manifatturiera della regione hanno evidenziato una crescita tendenziale del 6% nel quarto trimestre dell anno (+4,8% la crescita complessiva annua nel settore). Analogamente, i dati riferiti al comparto dell artigianato, mostrano a livello tendenziale una crescita della produzione del 2,4% durante il quarto trimestre. A fine anno il numero di imprese nella regione è cresciuto dell 1,5% raggiungendo quota 820 mila. FONTE: Prometeia e Banca d Italia ed elaborazioni Banca Popolare di Milano 2
3 La messa in sicurezza del sistema Italia Evitare fallimenti delle banche: Tremonti Bond Le misure anti - crisi Agevolare la ripresa produttiva: Interventi diretti del Governo: sostegni alle imprese e alle famiglie Interventi attraverso intermediari (banche, poste, enti pubblici ) Aiutare le famiglie: Misure straordinarie di sostegno al reddito e agevolazioni per i figli 3
4 Conseguenze dell attuale scenario sugli impieghi delle banche 2009 I Prestiti bancari alla clientela residente* a fine anno hanno registrato un aumento dell 1,7% su base tendenziale. Tale aumento media la flessione del -2% dei prestiti alle imprese e alle famiglie produttrici con l aumento del 6,8% dei finanziamenti alle famiglie, grazie all incremento dei prestiti per l acquisto della prima casa Prestiti bancari alla clientela residente* (escluso le IFM) in aumento a fine 2010 dell 8% su base tendenziale. Tale crescita deriva dall incremento (+21,65%) dei finanziamenti bancari alle famiglie consumatrici e dalla più contenuta crescita del comparto imprese e famiglie produttrici (+3%). In Lombardia i prestiti bancari alla clientela residente* (escluso le IFM), registrano a fine 2010 una crescita tendenziale del 7,37%. La crescita è trainata dal buon andamento dei prestiti alle famiglie consumatrici (+22,5%) grazie ai finanziamenti destinati all acquisto di abitazione mentre i prestiti alle imprese hanno registrato una crescita più contenuta (+2%). * Rappresentati da prestiti vivi, pct e sofferenze. FONTE: Planus - 4
5 Gli effetti della crisi in Lombardia: l andamento dei crediti Tassi di variazione dei prestiti bancari alla clientela residente* (dic 2010 su dic 2009) Tassi di variazione provinciali 8,0% ,4% 13,0% 13,2% 13,8% 10,7% 10,0% 5,2% 8,4% 12,9% 6,8% 5,1% 1,7% MI -1,9% (1) LC VA CO PV LO MN BG CR BS SO Italia Italia Var % A/ A Famiglie Imprese ,85% -2% ,65% 3,02% -1,8% Lombardia Lombardia Var % A/A Famiglie Imprese ,62% -3,49% ,51% 2,06% Nel 2010 in Lombardia la crescita dei prestiti bancari alle famiglie è stata superiore a quella del sistema (+22,51% contro 21,65% a livello nazionale). Per la componente imprese ha invece evidenziato una dinamica di poco inferiore rispetto a quella di sistema (+2,06% rispetto a +3,02% a livello nazionale). (1) A seguito dell introduzione, a partire da giugno 2009, della provincia di Monza e Brianza nelle statistiche creditizie provinciali, il dato relativo alla provincia di Milano registra una flessione; includendo la provincia di Monza e Brianza il tasso di variazione avrebbe evidenziato un aumento del 6,4%. * Rappresentati da prestiti vivi, pct e sofferenze. FONTE: Planus - 5
6 Gruppo BPM: banca di territorio Quote di mercato (impieghi)(*) dic-09 dic-10 4,49% 4,66% Quote di mercato nelle province lombarde 9,52% dic-09 dic-10 8,32% 6,38% 5,50% 1,97% 2,09% 3,93% 3,50% 2,88% 2,79% 2,26% 1,62% VA LC MI PV CO LO MN CR BG BS MB Italia Italia QM Famiglie Imprese dic-09 1,72% 2,28% dic-10 1,77% 2,38% Lombardia Lombardia QM Famiglie Imprese dic-09 5,04% 5,37% dic-10 5,20% 5,55% I dati di dicembre 2010 confermano il forte legame del gruppo Bipiemme al territorio. La quota di mercato in Lombardia, con riferimento agli impieghi, è pari al 4,66% e raddoppia se si sposta l attenzione sulle provincie di radicamento storico: - Monza e Brianza: 9,52% - Varese: 8,32% - Lecco: 6,38% - Milano: 5,50% (*) Quote di mercato degli impieghi verso la clientela residente nelle regioni in cui BPM è presente con sportelli 6
7 Gruppo BPM: vicino alle imprese Quote di mercato (imprese)(*) dic-09 dic-10 10,58% 9,95% 7,14% 5,83% 4,34% 3,46% 3,15% 3,19% 2,88% 1,84% 1,87% I dati riferiti alla presenza di BPM nella Lombardia evidenziano il forte sostegno del gruppo alle imprese. Le quote di mercato riferite ai prestiti alle imprese aumentano in quasi tutte le provincie ad eccezione di Pavia e Lodi. MI LC VA CO PV LO MN BG CR BS MB Anche con riferimento alle famiglie le quote di mercato evidenziano un aumento rispetto all anno precedente su quasi tutte le provincie. In leggero calo il dato riferito a Varese e Pavia mentre la flessione della quota di mercato a M i l a n o è a t t r i b u i b i l e all inserimento nelle statistiche della provincia di Monza e Brianza a partire da giugno ,87% 7,49% Quote di mercato (famiglie)(*) 5,71% dic-09 3,67% 3,53% 2,55% dic-10 1,54% 1,10% 1,00% 0,72% 9,04% MI LC VA CO PV LO MN BG CR BS MB (*) Quote di mercato degli impieghi verso la clientela residente nelle regioni in cui BPM è presente con sportelli 7
8 Le attese di Prometeia per il prossimo triennio L uscita dalla crisi richiederà molto tempo e la ripresa sarà debole Fattori strutturali limiteranno la ripresa in Italia più che nel resto dell Europa causati da: alto tasso di disoccupazione strutturale; pressione fiscale elevata e prezzo delle commodity in aumento che comprimono i margini di guadagno aziendali, penalizzano la competitività e riducono la spesa delle famiglie la situazione in Medio Oriente (Libia in primis) che potrebbe penalizzare l export verso zone strategiche storicamente importanti Il cambio favorevole dell euro rispetto al dollaro, atteso in un range tra 1,40 e 1,45, ha portato ad una revisione al ribasso delle stime di crescita economica Secondo Prometeia il basso tasso di crescita si rifletterà negativamente sulla domanda di credito da parte delle aziende Stime : Prometeia 8
9 Le attese sugli impieghi Impieghi Var % Totale 4,5 4,8 4,7 di cui: a famiglie 5,7 5,8 5,1 a imprese 4,6 5,0 4,8 Fonte: Prometeia Secondo le stime di Prometeia: la crescita degli impieghi alle famiglie nei prossimi anni sarà principalmente sostenuta dalla domanda di credito finalizzata all acquisto di abitazioni (+6,3% per il 2011 e +5,9% per il 2012) mentre più contenuta sarà la crescita derivante dal credito al consumo (+4,4% nel 2011 e +5,9% nel 2012). la domanda di credito da parte delle imprese dovrebbe ripartire nel corso dell anno e inizialmente sarà sostenuta dai finanziamenti a breve (+5,2% nel 2011) e successivamente dai finanziamenti a lungo termine (+5,1% nel 2012). 9
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