Giorno della memoria



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Municipio IV Media Val Bisagno Biblioteca A. Saffi 27 Gennaio Giorno della memoria Note bibliografiche

Anders, Günter, Noi figli di Eichmann: lettera aperta a Klaus Eichmann, Firenze, Ed. Giuntina, 1995 / 940.54 AND Arendt, Hannah, La banalità del male: Eichmann a Gerusalemme, Milano, Ed. Feltrinelli, 1964, stampa 2009 / 940.53 ARE Otto Adolf Eichmann, figlio di Karl Adolf e di Maria Schefferling, catturato in un sobborgo di Buenos Aires la sera dell'11 maggio 1960, trasportato in Israele nove giorni dopo e tradotto dinanzi al Tribunale distrettuale di Gerusalemme l'11 aprile 1961, doveva rispondere di 15 imputazioni. Aveva commesso, in concorso con altri, crimini contro il popolo ebraico e numerosi crimini di guerra sotto il regime nazista. L'autrice assiste al dibattito in aula e negli articoli scritti per il "New Yorker", sviscera i problemi morali, politici e giuridici che stanno dietro il caso Eichmann. Il Male che Eichmann incarna appare alla Arendt "banale", e perciò tanto più terribile, perché i suoi servitori non sono che grigi burocrati. I macellai di questo secolo non hanno la grandezza dei demoni: sono dei tecnici, si somigliano e ci somigliano. Auerbacher, Inge, Io sono una stella: una bambina dall Olocausto, Milano, Ed. Bompiani, 1995 / 940.54 AUE Inge, ebrea tedesca, ha sette anni quando con i suoi genitori viene rastrellata ed internata dai nazisti nel campo di concentramento di Terezin, in Cecoslovacchia. A lei, bambina, tocca vedere attraverso occhi ancora infantili, la più grande atrocità del secolo passato: l Olocausto. Tra i suoi ricordi, il primo contatto con l abisso nazista fu la spedizione del padre e del nonno al Campo di Dachau durante i rastrellamenti della Notte dei cristalli. Vennero rilasciati dopo poco, ma il tempo fu sufficiente a meditare di andare via da Kippenheim, verso Jebehausen, la città dei nonni, con la speranza di lasciare al più presto la Germania. Gli anni di Jebenhausen, per quanto vissuti in una sorta di sospensione, racchiudono i ricordi più belli di Inge. Ma fu proprio in quel contesto che la soluzione finale sorprese lei ed i suoi cari. 3

Avey Denis, Auschwitz: ero il numero 220543, Roma, Newton Compton editori, 2011 / 940.54 AVE Nel 1944 Denis Avey, un soldato britannico che stava combattendo nel Nord Africa, viene catturato dai tedeschi e spedito in un campo di lavoro per prigionieri. Durante il giorno si trova a lavorare insieme ai detenuti del campo vicino, chiamato Auschwitz. Inorridito dai racconti che ascolta, Denis è determinato a scoprire qualcosa in più. Così trova il modo di fare uno scambio di persone: consegna la sua uniforme inglese a un prigioniero di Auschwitz e si fa passare per lui. Uno scambio che significa nuova vita per il prigioniero mentre per Denis segna l'ingresso nell'orrore, ma gli concede anche la possibilità di raccogliere testimonianze su ciò che accade nel lager. Quando milioni di persone avrebbero dato qualsiasi cosa per uscirne, lui, coraggiosamente, vi fece ingresso, per testimoniare un giorno la verità. La storia è stata resa pubblica per la prima volta da un giornalista della BBC, Rob Broomby, nel novembre 2009. Grazie a lui Denis ha potuto incontrare la sorella del giovane ebreo che salvò dal campo. Nel marzo del 2010, con una cerimonia presso la residenza del Primo ministro del Regno Unito, è stato insignito della medaglia come "eroe dell'olocausto". Avriel, Ehud, Aprite le porte: la drammatica storia dell immigrazione clandestina in Israele, Milano, Ed. A. Mondadori, 1976 / 956.94 AVR Balbi, Rossellina, Hatikva: il ritorno degli ebrei nella Terra promessa, Roma, Bari, Ed. Laterza, 1983 / 320.5 BAL Beccaria Rolfi, Lidia, Le donne di Ravensbruck: testimonianze di deportate politiche italiane, Torino, Ed. Einaudi, 1978 / 940.54 BEC A Ravensbrück, campo di concentramento destinato, almeno ufficialmente, alla rieducazione delle prigioniere (testimoni di Geova, zingare, antinaziste di vari Paesi) e progressivamente divenuto campo di sterminio, morirono circa novantaduemila donne. Lidia Beccaria Rolfi (sopravvissuta al campo) e Anna Maria Bruzzone hanno raccolto le testimonianze di alcune prigioniere e le hanno proposte in questo libro. 4

Bender, Benjamin, L ombra dell Olocausto: ricordi di due vite, Firenze, Ed. Giuntina, 1995 / 940.54 BEN Breitman, Richard, Il silenzio degli alleati: la responsabilità morale degli inglesi e americani nell Olocausto ebraico, Milano, Ed. A. Mondadori, 1999 / 940.54 BRE Caleffi, Piero, Si fa presto a dire fame, Milano, Ed. Mursia, 1988 / 940.54 CAL Camon, Ferdinando, Levi, Primo, Conversazione con Primo Levi, Parma, Ed. Guanda, 2006 / 853.914 LEV CAM Un confronto intenso e fecondo, uno scambio tra uno scrittore di matrice cattolica e un rappresentante del destino ebraico nel secolo scorso: ricostruendo la vita di Primo Levi pochi mesi prima che si togliesse la vita, la conversazione accosta e indaga anche i temi più profondi della sua scrittura, mettendo in luce anche i disaccordi tra i due narratori. E mentre si addentra nell'analisi del concetto di "colpa" (quella di essere nato, quella di essere ebreo, quelle di Israele) e sulle responsabilità che hanno portato alla tragedia dei lager (quelle dei cattolici, quelle del popolo tedesco e della sua storia), il libro ritrae uno dei più grandi scrittori del secondo dopoguerra. Nuova edizione con una nota dell'autore. Deaglio, Enrico, La banalità del bene: storia di Giorgio Perlasca, Milano, Ed. Feltrinelli, 1993 / 940.54 PER DEA Una storia vera: l'incredibile vicenda del commerciante padovano Giorgio Perlasca (1910-1992) che, nell'inverno del 1944, a Budapest, riuscì a salvare dallo sterminio migliaia di ebrei, spacciandosi per il console spagnolo. Egli era stato un fascista entusiasta e aveva combattuto in Spagna come volontario per Francisco Franco. L'8 settembre 1943 lo trovò lontano da casa, ricercato dalle SS. Avrebbe potuto mettersi in salvo, decise di rischiare la vita. Dal suo Diario, che costituisce uno dei capitoli del libro, emerge l'azione straordinaria di un uomo solo, aiutato da uno sparuto gruppo di persone, che sforna documenti falsi, realizza e difende otto "case rifugio", trova cibo, inganna nazisti tedeschi e ungheresi. Poi, il ritorno a casa e un silenzio durato quasi mezzo secolo, fino alla sua scoperta, merito di un gruppo di donne, ebree ungheresi, ragazzine all'epoca della guerra, che gli devono la vita. È stato onorato come eroe in Ungheria, Israele, Stati Uniti, Spagna, e infine, grazie a questo libro, anche in Italia. 5

La deportazione nei campi di sterminio nazisti:studi e testimonianze, Milano, Ed. Angeli, 1992 / 940.54 DEP Ducci, Teo [et. Al.], I lager nazisti: per distruggere l uomo nell uomo, Milano, Ed. A. Mondadori, 1983 / 940.54 LAG Ebrei a Verona, Verona, Ed. Cierre, 1994 / 945.341 EBR Faorlin, Paola, La giornata della memoria: un laboratorio per non dimenticare e per formare un uomo migliore: La storia in scena, Genova, Ed. Erga, 2010 / 372.89 FAO Feiner, Herta, Mie carissime bambine: lettere alle figlie prima della deportazione, 1939-1942, Firenze, Ed. Giuntina, 1995 / 943.086 FEI Fénelon, Fania, Ad Auschwitz c era un orchestra, Fienze, Ed. Vallecchi, 1978 / 940.54 FEN Frank, Anne, Diario, Torino, Ed. Einaudi, 2009/ 839.3 FRA Quando Anne inizia il suo diario, nel giugno 1942, ha appena compiuto tredici anni. Poche pagine, e all'immagine della scuola, dei compagni e di amori più o meno immaginari, si sostituisce la storia della lunga clandestinità: giornate passate a pelare patate, recitare poesie, leggere, scrivere, litigare, aspettare, temere il peggio. "Vedo noi otto nell'alloggio segreto come se fossimo un pezzetto di cielo azzurro circondati da nubi nere di pioggia", ha il coraggio di scrivere Anne. Obbedendo a una sicura vocazione di scrittrice, Anne ha voluto e saputo lasciare testimonianza di sé e dell'esperienza degli altri clandestini. La prima edizione del Diario subì tuttavia non pochi tagli, ritocchi, variazioni. Ora il testo è stato restituito alla sua integrità originale, e ci consegna un'immagine nuova: quella di una ragazza vera e viva, ironica, passionale, irriverente, animata da un'allegra voglia di vivere, già adulta nelle sue riflessioni. Questa edizione, a cura di Frediano Sessi - ora arricchita di una nuova prefazione di Eraldo Affinati - offre anche una ricostruzione degli ultimi mesi della vita di Anne e della sorella Margot, sulla base di testimonianze e documenti raccolti in questi anni. Friedrick, Otto, Auschwitz: storia del lager 1940-1945, Milano, Ed. Baldini & Castoldi, 1994 / 940.54 FRI Friedman, Carl, Come siamo fortunati, Firenze, Giuntina, 1997 / 839.3 FRI 6

Gerosa, Guido, Il caso Kappler: dalle Ardeatine a Soltau, Milano, Ed. Sonzogno, 1977 / 940.54 KAP ger Giuliani, Massimo, Auschwitz nel pensiero ebraico: frammenti dalle teologia dell Olocausto, Brescia, Ed. Morcelliana, 1998 / 940.54 AUS Goldhagen, Daniel Jonah, I volenterosi carnefici di Hitler: i tedeschi comuni e l Olocausto, Milano, Ed, Mondadori, 1997/ 943.086 GOL Golding, Louis, Lettera a Hitler, Milano, Ed. Il saggiatore, 1992 / 323.1 GOL Guetta, Alessandro, La differenza invisibile: itinerario per testi e immagini tra gli ebrei italiani, Firenze, Ed. Giuntina, 1988 / 945.092 8 GUE Gutman, Israel, Storia del ghetto di Varsavia, Firenza, Ed. Giuntina, 1996 / 943.805 GUT Hahn Beer, Edith, La moglie dell ufficiale nazista: come una donna ebrea sopravvisse alla shoah, Milano, Ed. Garzanti, 2001 / 940.54 HAH Le grandi tragedie collettive della storia del Novecento - come la Shoah - sono costituite da milioni di vicende personali, che spesso sembrano frutto della fantasia di un romanziere. Una di queste storie è quella di Edith: vive a Vienna, studia, è fidanzata con un ragazzo non ebreo. All'arrivo della Gestapo lei e la madre vengono costrette a vivere nel ghetto. Ben presto la ragazza si trova sola e fugge in Germania munita di falsi documenti. A Monaco incontra un membro del partito nazista, Werner Vetter, che si innamora di lei, la sposa e mantiene il segreto sulla sua identità. Cinquant'anni dopo Edith racconta la sua storia, la sua lotta quotidiana contro la paura, le astuzie e i compromessi, fino alla salvezza. Hilberg, Raul, La distruzione degli ebrei d Europa, Torino, Ed. Einaudi, 1995 / 940.54 HIL 7

Hilberg, Raul, Carnefici, vittime, spettatori: la persecuzione degli ebrei: 1933-1945, Milano, Ed. A. Mondadori, 1994 / 940.54 HIL L autore, uno dei più autorevoli studiosi dell Olocausto, ha distillato in questo libro i risultati di decenni di ricerca e riflessione. Il suo intento è evocare, con un opera quasi narrativa, le vite di coloro che parteciparono, in qualità di carnefici, vittime, o semplici spettatori, a quella tragedia collettiva. La storia del carnefici è spesso la banale storia di piccoli e grandi carrieristi nell amministrazione, nell esercito, nel partito nazionalsocialista. Sono uomini comuni impiegati nella realizzazione di un progetto mostruoso. Le vittime provengono da mondi tra loro molto lontani e si avviano ad un comune, tragico, destino. I milioni di spettatori però, sono coloro i quali richiedono il maggior sforzo di descrizione e di generalizzazione. Hilberg è un maestro nell arte di turbare il lettore narrando con tono pacato gli eventi più terribili e facendogli comprendere le situazioni più complesse con pochi, illuminati, esempi. Hillesum, Etty, Diario: 1941-1943, Milano, Ed. Adelphi, 2001 / 940.54 HIL Nata nel 1914 a Middleburg da una famiglia della borghesia intellettuale ebraica, Etty Hillesum morì ad Auschwitz nel novembre del 1943. Il suo diario, fortunosamente scampato allo sterminio della famiglia (ad Auschwitz persero la vita anche i genitori e il fratello, Mischa) e poi passato di mano in mano, apparve finalmente nel 1981 presso l editore De Haan, riscuotendo un immenso successo paragonabile a quello che accolse il Diario di Anna Frank. Höss, Rudolf, Comandante ad Aushwitz: memoriale autobiografico, Torino, Ed. Einaudi, 1985 / 940.54 HOS Insegnare Auschwitz: questioni etiche, storiografiche, educative della deportazione e dello sterminio, Torino, Ed. Bollati Boringhieri, 1995 / 940.54 INS 8

Jacobson, Louise, Dal liceo ad Auschwitz, Roma, Ed. L Unità, 1996 / 940.54 JAC Ha solo diciassette anni, Louise Jacobson, quando la polizia francese del governo collaborazionista la arresta mentre sta tornando dal liceo. Motivo: non porta in evidenza la stella gialla distintiva degli ebrei prescritta da un ordinanza tedesca. Anche sua madre è incarcerata con l accusa di essere comunista. È la fine dell agosto 1942 e Louise viene rinchiusa nella prigione di Fresnes. A ottobre la trasferiscono nel campo di raccolta di Drancy. Vi rimane fino al 13 febbraio del 1943, quando sale sul convoglio per Auschwitz. Non farà più ritorno. Ad Auschwitz Louise è andata in fumo, condividendo la sorte dei sei milioni di ebrei uccisi nell Olocausto. Ma al contrario della maggior parte delle vittime, annientate come prevedeva la soluzione finale, ha lasciato una traccia concreta di sé. Sono le numerose lettere inviate ai familiari e alle amiche durante la prigionia. Lettere che, afferma Elio Toaff, come ogni testimonianza venuta alla luce sulla Shoah aggiungono una nuova tessera al grande mosaico della tragedia che ha colpito il popolo ebraico. Jankélévitch, Vladimir, Perdonare?, Firenze, Ed. Giuntina, 1988 / 940.54 JAN Jonas, Hans, Il concetto di Dio dopo Auschwitz: una voce ebraica, Genova, Ed. Il melangolo, 1989 / 211 JON Kaminski, Andrej J., I campi di concentramento dal 1896 ad oggi: storia, funzioni, tipologia, Torino, Ed. Bollati Boringhieri, 1998 / 365 KAM Ka-tzetnik, 135633, Alba sull inferno, Milano, Ed. Rizzoli, 1978 (La scala) / 892.4 KAT Laqueur, Walter, Il terribile segreto: la congiura del silenzio sulla soluzione finale, Firenze, Ed. Giuntina, 1995 / 940.54 LAQ La vita offesa: storia e memoria dei lager nazisti nei racconti di duecento sopravvissuti, Milano, Ed. Angeli, 1987 / 940.54 VIT Levi, Franco, I giorni dell erba amara, Genova, Ed. Marietti, 1990 / 945.091 LEV Levi, Primo, Ad ora incerta, Milano, Ed. Garzanti, 1984 / 853.914 LEV Levi, Primo, La chiave a stella, Torino, Ed. Einaudi, 1978 / 853.914 LEV chi 9

Levi, Primo,Regge, Tullio, Dialogo, Torino, Ed. Einaudi, 2005 / 509 LEV Nel giugno 1984, davanti a un piccolo registratore, un grande scrittore e un grande fisico si ritrovano a parlare delle loro esperienze e passioni intellettuali. Ne scaturisce un dialogo pieno di sorprese, curiosità, confessioni autobiografiche, proiezioni mirabolanti, humour. Uno dei rari momenti in cui la cultura scientifica e quella umanistica si ritrovano per dare vita a uno straordinario percorso di conoscenza. Levi, Primo, Il fabbricante di specchi: racconti e saggi, Torino, Ed. La Stampa, 1997 / 853.914 LEV Levi, Primo, Lilit e altri racconti, Torino, Ed. Einaudi, 1981 / 853.914 LEV Levi, Primo, Se non ora, quando?, Torino, Ed. Einaudi, 1982 / 853.914 LEV sen Levi, Primo, Se questo è un uomo, Milano, Ed. Euroclub, 1994 / 853.914 LEV Levi, Primo, I sommersi e i salvati, Torino, Ed. Einaudi, 1986 / 853.914 LEV som Quali sono le strutture gerarchiche di un sistema autoritario e quali le tecniche per annientare la personalità di un individuo? Quali rapporti si creano tra oppressori e oppressi? Chi sono gli esseri che abitano la "zona grigia" della collaborazione? Come si costruisce un mostro? Era possibile capire dall'interno la logica della macchina dello sterminio? Era possibile ribellarsi? E ancora: come funziona la memoria di una esperienza estrema? Le risposte dell'autore di Se questo è un uomo nel suo ultimo e per certi versi più importante libro sui Lager nazisti. Un saggio per capire il Novecento e ricostruire un'antropologia dell'uomo contemporaneo. Levi, Primo, La tregua, Torino, Ed. Einaudi, 1963 / 853.914 LEV Ligocka, Roma, La bambina col cappotto rosso: la storia vera di una sopravvissuta all Olocausto, Milano, Ed. A. Mondadori, 2001 / 940.54 LIG 10

I "bambini nascosti": sono così stati definiti gli ebrei che durante l'olocausto avevano meno di 14 anni e che sono miracolosamente sopravvissuti. A questa generazione appartiene Roma Ligocka, ebrea polacca, che in una Cracovia messa a ferro e fuoco dai tedeschi riesce a scampare alle persecuzioni razziali e alla guerra. Non fa quasi a tempo a sfuggire all'orrore nazista che già si trova ad affrontarne un altro: il comunismo. All'inizio la entusiasmano i suoi principi egualitari, ma presto i compagni di classe le rinfacciano il fatto che gli ebrei hanno ucciso il Redentore. Lindwer, Willy, Gli ultimi sette mesi di Anna Frank: la drammatica fine dell autrice del Diario, raccontata da sette compagne di prigionia, testimoni oculari di ciò che seguì al suo arresto : la vita nei lager e la tragica morte, Roma, Ed. Newton Compton, 1989 / 940.54 FRA lin Mayer, Arno Joseph, Soluzione finale: lo sterminio degli ebrei nella storia europea, Milano, Ed. A. Mondadori, 1990 / 940.54 MAY Massariello Arata, Maria, Il ponte dei corvi: diario di una deportata a Ravensbrück, Milano, Ed. Mursia, 1979 / 940.54 MAS L autrice, partecipe sin dall infanzia delle persecuzioni subite dal padre, crebbe in un ambiente di opposizione al fascismo. In questa prospettiva si spiega la primavera della resistenza, vittoria al prezzo di indimenticabili sacrifici, dei quali l autrice, con questo libro, rende un efficace testimonianza: una testimonianza vera, immediata, di inesauribile umanità. L arresto a Milano, il trasferimento e la permanenza nel campo di concentramento di Bolzano, il viaggio verso Ravensbrück, la vita nel Lager femminile e, infine, il rischioso ritorno in Italia. Millu, Liana, Dopo il fumo: sono il n A 5384 di Auschwitz Birkenau, Brescia, Ed. Morcelliana, 1999 / 940.54 MIL Millu, Liana, Dalla Liguria ai campi di sterminio, Genova, Regione Liguria, 1979 (dopo il) / GEN B 14 11

Millu, Liana, Il fumo di Birkenau, Fierenze, Ed. Giuntina, 1995 / 940.54 MIL Il fumo di Birkenau di Liana Millu è fra le più intense testimonianze europee sul Lager femminile di Auschwitz- Birkenau: certamente la più toccante fra le testimonianze italiane. Consta di sei racconti che si snodano intorno agli aspetti della vita disperata delle prigioniere. La loro condizione era assai peggiore di quella degli uomini per svariati motivi: la minore resistenza fisica di fronte a lavori più pesanti e umilianti di quelli inflitti agli uomini; il tormento degli affetti familiari; la presenza ossessiva dei crematori, le cui ciminiere, situate al centro del campo femminile, corrompono con il loro fumo empio i giorni e le notti, i sogni e le speranze. (dalla Prefazione di Primo Levi). Liana Millu, nata a Pisa nel 1914, visse a Genova dalla fine della guerra fino alla morte, avvenuta il 6 febbraio 2005. Giornalista, conferenziera, insegnante, scrisse Il fumo di Birkenau subito dopo il suo ritorno da Auschwitz. Minerbi, Sergio I., Risposta a Sergio Romano: ebrei, Shoah e Stato d Israele, Firenze, Ed. Giuntina, 1998 / 320.5 MIN Miribel, Elisabeth, Edith Stein: dall università al lager di Auschwitz, Milano, Ed. Paoline, 1987 / 193 STE mir Monaco, Lucio [et. Al.], La deportazione femminile nei lager nazisti, Milano, Ed. F. Angeli, 1995 / 950.54 CON Nissim, Gabriele, L uomo che fermò Hitler: la storia di Dimitàr Pesev che salvò gli ebrei di una nazione intera, Milano, Ed. A. Mondadori, 1998 / 940.54 PES NIS Non ricordare non dimenticare: l Olocausto raccontato con la speranza chassidica nell umanità, Roma, Ed. Città Nuova, 1992 / 940.54 NON Novitch, Miriam, Il passaggio dei barbari: contributo alla storia della deportazione e della resistenza degli ebrei greci, Firenze, Ed. Giuntina, stampa 1983 / 949.507 NOV Ottolenghi, Gustavo, Storia postale dell antisemitismo nazista: 1933-1945, Cardago, Ed. Sugarco, 1996 / 769.56 OTT Ottolenghi, Gustavo, La mappa dell inferno: tutti i luoghi di detenzione nazisti 1933-1945, Carnago, Ed. SudarCo, 1993 / 940.54 OTT Pappalettera, Vincenzo, Nei lager c ero anch io, Milano, Ed. Mursia, 1973 / 940.54 PAP 12

Pettinaroli, Roberto, Campo di betulle: Shoah: l ultima testimonianza di Liana Millu: con il racconto La Vergine di Schiele, Firenze, Ed. Giuntina, 2006 / 940.54 MIL PET L'ultima testimonianza lasciata da Liana Millu, ebrea genovese di origine pisana, giornalista, scrittrice e apprezzata conferenziera, intervistata dall'autore poco prima della sua scomparsa, avvenuta il 6 febbraio 2005. La voce di una deportata sopravvissuta all'orrore di Auschwitz-Birkenau riecheggia in una lunga conversazione che è anche un monito a combattere il brodo di coltura di ogni sopraffazione: la nostra indifferenza. L'intervista è preceduta da un breve racconto che trae spunto da un drammatico episodio narrato da Liana Millu nel suo libro "Il fumo di Birkenau" (Giuntina): la gravidanza che una sua compagna di baracca riuscì a tenere nascosta ai nazisti fino al parto, conclusosi tragicamente con la morte di madre e neonata. Pezzana, Angelo, Quest anno a Gerusalemme: gli ebrei italiani in Israele; con un saggio storico di Vittorio Dan Segre, Milano, Ed. Corbaccio, 1997 / 956.940 5 PEZ Piccini, Alberto, I confini del lager: testimonianze di deportati liguri, Milano, Ed. Mursia, 2004 / L 940.54 PIC Picciotto Fargion, Liliana, Il libro della memoria: gli Ebrei deportati dall Italia 1943-1945, Milano, Ed. Mursia, 1991 / 940.54 PIC Poliakov, Léon, Il nazismo e lo sterminio degli ebrei, Torino, Ed. Einaudi, [stampa 1977], 1955 / 943.086 POL Roseman, Mark, Il passato nascosto: fuga e vita clandestina di una giovane ebrea nella Germania nazista, Milano, Ed. Corbaccio, 2001 / 940.54 ROS Marianne Strauss è vissuta nascondendo il suo passato. Ebrea tedesca nata negli anni '20, riuscì a fuggire ai nazisti rifugiandosi nella clandestinità. Dal 1941 al 1943 la sua famiglia fu protetta dai rapporti che intrattenne con il controspionaggio. Quando il fidanzato fu deportato nel ghetto polacco, Marianne riuscì per 6 mesi a mantenere i contatti con lui e quando la sua famiglia fu deportata, riuscì a fuggire. Per due anni un gruppo di resistenza la aiutò a sopravvivere nel cuore della Germania nazista. Marianne tornò a vivere il giorno dopo la fine della guerra. Nel 1946 si trasferì in Inghilterra dove si sposò e tentò di dimenticare il passato. Persino i suoi parenti più stretti ignoravano la sua storia. 13

Rosenthal Fuà, Erika, Fuga a due, Bologna, Ed. Il Mulino, 2004 / 940.53 ROS Figlia di un ebreo di Istanbul e di un'ebrea bulgara, l'autrice giunse a Milano nel 1921, vivendo per diversi anni gli agi della buona borghesia del tempo, mentre si realizzava la progressiva affermazione del fascismo. Nel 1942, l'incontro nella casa editrice di Adriano Olivetti con Giorgio Fuà, anch'egli ebreo. L'amore fra i due nasce proprio mentre si fa più prossimo il disastro del paese. L'8 settembre, i rastrellamenti nazisti all'interno della comunità ebraica, i ripetuti tentativi di fuga della coppia, fino all'arrivo in Svizzera. Poi, passata la tempesta, il ritorno in Italia e l'inizio di una nuova vita. Un racconto in equilibrio fra grande storia e vicende dell'intimità privata. Rousset, David, L universo concentrazionario, Milano, Ed. Baldini & Castoldi, 1997 / 365 ROU Rudnicki, Adolf, Cronache del ghetto, Venezia, Ed. Marsilio, 1995 / 891.8 RUD Adolf Rudnicki rimane, in un ideale archivio del Novecento letterario, quale supremo cronista dell'orrore, quale costruttore di un'impervia, lacerante testimonianza. Il più bel libro sullo sterminio degli ebrei nel ghetto di Varsavia e sull'ideologia nazista è un libro sul terrore. Dove il terrore è evocato non soltanto in termini contenutistici, narrativi, aneddotici, bensì e soprattutto in termini formali. Ogni racconto è mantenuto sul filo del rasoio fra caos e labirinto, tanto che si insinua il sospetto che il caos abbia una sua logica." (Cesare Garboli) Saracini, Eugenio, Breve storia degli ebrei e dell antisemitismo, Milano, Ed. A. Mondadori, 1990 (Oscar storia) / 909.07 LEH Scalise, Daniele, Il caso Mortara: la vera storia del bambino ebreo rapito dal papa, Milano, Ed. Mondadori, 1997 / 945.084 MOR sca 14

Semprùn, Jorge, Wiesel, Elie, Tacere è impossibile: dialogo sull Olocausto, Parma, Ed. U. Guanda, 1996 / 940.54 SEM Un incontro al vertice tra due protagonisti della cultura contemporanea, che nasce da una terribile esperienza comune (il campo di concentramento), ma segnato anche da alcune rilevanti differenze (Wiesel, ebreo, fu deportato, prima ad Auschwitz e poi a Buchenwald per le sue idee politiche). Intorno a questa "identitàdiversità" si sviluppa una serrata conversazione che non trascura anche i temi di attualità (il rapporto tra il nazismo e le giovani generazioni, il destino della Germania dopo la riunificazione, come tenere in vita la memoria). Semprùn, Jorge, La scrittura o la vita, Parma, Ed. U. Guanda, 1996 / 940.54 SEM Sereny, Gitta, In quelle tenebre, Milano, Ed. Adelphi, 1994 / 940.54 SER Sonnino, Piera, Questo è stato: una famiglia italiana nei lager, Milano, Ed. Il saggiatore, 2004 / L 940.54 SON La famiglia Sonnino fu costretta ad affrontare, incredula, i primi ostacoli e discriminazioni conseguenti alle leggi razziali: l'abbandono degli studi, la disoccupazione forzosa, l'indigenza economica affrontata con decoro e dignità. Fu l'inizio di cinque anni di "tempo senza futuro", nell'attesa impotente dell'incubo poi scatenatosi dopo l'8 settembre 1943. Protetta dalla solidarietà e dall'umanità della gente comune, la famiglia scelse di rimanere unita invece di smembrarsi in cerca di salvezza oltre il confine svizzero. Con l'arrivo ad Auschwitz i protagonisti di questo dramma sprofondarono in "un mare di fango. Una pazzia gelida, buia, fangosa". E lì si consumò la tragedia. Piera fu l'unica a tornare. Steinberg, Paul, Un altro mondo, Parma, Ed. U. Ganda, 1997 / 940.54 STE Stille, Alexander, Uno su mille: cinque famiglie ebraiche durante il fascismo, Milano, A. Mondadori, 1991 / 945.091 STI Szpilman, Wladyslam, Il pianista: Varsavia 1939-1945. La straordinaria storia di un sopravvissuto, Milano, Ed. Mondolibri, 2002 / 940.54 SZP Tedeschi, Giuliana, C è un punto della terra una donna nel Lager di Birkenau, Firenze, Ed. Giuntina, 1993 / 940.54 TED Ternon, Yves, Lo stato criminale: i genocidi del XX secolo, Milano, ed. Corbaccio, 1997 / 909.82 TER 15

Toaff, Elio, Perfidi giudei fratelli maggiori, Milano, Ed. A. Mondadori, 1990 / 945.091 TOA Velmas, Edith, Il libro di Edith, Milano, Ed. Frassinelli, 1999 / 940.54 VEL Wiesel, Elie, Stefani, Piero, Al sorgere delle stelle: testi, Casale Monferrato, ed. Marietti, 1985 / 843.914 WIE Wieviorka, Annette, Auschwitz spiegato a mia figlia, Torino, Ed. Einaudi, 1999 / 940.54 WIE Perché i nazisti spesero tante energie per sterminare milioni di uomini, donne e bambini, soltanto perché erano ebrei? Perché Hitler riteneva gli ebrei la maggior minaccia per il Terzo Reich? Chi sapeva quello che succedeva e chi poteva fare qualche cosa? Perché gli ebrei non hanno opposto resistenza? Annette Wieviorka risponde alle domande di sua figlia Mathilde su Auschwitz e la distruzione degli ebrei d'europa. Domande crude e dirette che esprimono l'incredulità di chi non può concepire l'assurda tragedia dei lager nazisti. 16

Memoria nella Narrativa Abécassis, Eliette, L oro e la cenere: romanzo, Milano, Ed. Tropea, 1998 / N.A. ABE oro Boyne, John, Il bambino con il pigiama a righe: una favola, Milano, Ed. BUR, 2008 / N.A. BOY bam Leggere questo libro significa fare un viaggio. Prendere per mano, o meglio farsi prendere per mano da Bruno, un bambino di nove anni, e cominciare a camminare. Presto o tardi si arriverà davanti a un recinto. Uno di quei recinti che esistono in tutto il mondo, uno di quelli che ci si augura di non dover mai varcare. Siamo nel 1942 e il padre di Bruno è il comandante di un campo di sterminio. Non sarà dunque difficile comprendere che cosa sia questo recinto di rete metallica, oltre il quale si vede una costruzione in mattoni rossi sormontata da un altissimo camino. Ma sarà amaro e doloroso, com'è doloroso e necessario accompagnare Bruno fino a quel recinto, fino alla sua amicizia con Shmuel, un bambino polacco che sta dall'altro lato della rete, nel recinto, prigioniero. John Boyne ci consegna una storia che dimostra meglio di qualsiasi spiegazione teorica come in una guerra tutti sono vittime, e tra loro quelli a cui viene sempre negata la parola sono proprio i bambini. Keneally Thomas, La lista di Schindler: romanzo, Milano, Ed. Frassinelli, stampa 1994 / N.A. KEN lis Che cosa significava esattamente finire nella lista di Schindler? E chi era in realtà Oskar Schindler, giovane industriale tedesco, cattolico, amante del lusso e irriducibile corteggiatore di belle donne? Avvalendosi anche della testimonianza di chi lo conobbe, Thomas Keneally ricostruisce la straordinaria esistenza di questo personaggio ambiguo e contraddittorio. Da molti considerato un collaborazionista, Schindler sottrasse uomini, donne, bambini allo sterminio hitleriano, trasferendoli dai campi di concentramento ai suoi campi di lavoro in Polonia e in Cecoslovacchia, dove si produceva materiale bellico. Fornendo armi al governo tedesco e versando enormi somme di denaro, Schindler salvò migliaia di persone. Che cosa lo spinse ad intraprendere una sua personalissima lotta al nazismo? Che cosa lo portò a diventare l eroico salvatore di tanti ebrei? È proprio questo enigma a rendere affascinante la storia di Oskar Schindler e a fare della sua vita un appassionante romanzo. 17

Kurzem, Mark, Il bambino senza nome, Casale Monferrato, Ed. Piemme, 2009 / N.A. KUR bam Mark ha da poco iniziato la sua vita da ricercatore a Oxford quando suo padre Alex bussa alla sua porta con un angoscioso segreto da confessare. Tocca a Mark ora aiutare suo padre a ricostruire la sua storia, l'epopea di un bambino bielorusso ebreo di cinque anni che è scampato allo sterminio della sua famiglia e del suo villaggio, ha vagato per nove mesi da solo nei boschi, tra la neve e i lupi, è stato catturato da un'unità lettone filonazista, è stato portato davanti al plotone di esecuzione e lì, ha rivolto al sottoufficiale che stava per premere il grilletto una domanda: "Puoi darmi un pezzo di pane, prima di spararmi?". È stata quella strana domanda a salvargli la vita. Le SS decidono di prendere quel bambino dai capelli biondissimi e dagli occhi cerulei come loro mascotte, per farne un modello di soldato bambino da utilizzare per la propaganda. Ora vuole ricordare ritrovare le sue radici, la sua famiglia, il suo passato, il suo nome, perché quello con cui è cresciuto, Alex Kurzem, non è che il nome falso che gli diedero su un foglio di via Schlesack, Dieter, Il farmacista di Auschwitz, Milano, Ed. Mondolibri, 2009 / N.A. SCH far Viktor Capesius, il farmacista di Auschwitz, seleziona personalmente le vittime da mandare al rogo, le fa spogliare per mandarle a morire, distribuisce dosi di Zyklon B, il gas letale. Fra i condannati, anche tanti suoi antichi vicini di casa della cittadina rumena di Sighis gli stessi che in una fotografia degli anni Trenta lo circondano sorridenti in uno stabilimento balneare. Tutti suoi compaesani: come Ella Salomon che da ragazzina entrava nella sua farmacia per ricevere in dono qualche caramella, e che ora si arrampica fino alla piccola feritoia del vagone dei deportati per cercare un po' d'aria; il dottor Mauritius Berner, che appena arrivato al campo si vede strappare dalle braccia le sue gemelline di soli sei anni, che moriranno poche ore dopo; o Adam, il deportato costretto a entrare a far parte del Sonderkommando Crematori, un uomo che ancora oggi, dentro di sé, custodisce ricordi che sono come bestie nere. 18

Schneider, Helga, Il piccolo Adolf non aveva le ciglia: romanzo, Milano, Ed. Rizzoli, 1998 / N.A. SCH pic Berlino, dicembre 1940. La Germania è in guerra da un anno e il suo esercito sta vincendo in Europa. Hitler vuole mettere ordine all interno del paese; il suo obiettivo è sopprimere i pesi morti della nazione, tutti coloro le cui esistenze metterebbero in dubbio la perfezione della razza ariana: schizofrenici, epilettici, alcolizzati, malati in fase terminale e neonati con malformazioni genetiche. La dolce morte, la chiamano i medici del Fürer. In poco tempo sarebbero divenute 70.000 le vittime dell operazione T4 /Tiergartenstrasse n. 4), il programma di eutanasia che di fatto divise il popolo tedesco in soggetti utili e non utili ai fini del nazionalsocialismo. Tec, Nechama, Gli ebrei che sfidarono Hitler, Milano, Ed. Sperling & Kupfer, 2001 / N. A. TEC ebr Nessuno a Brooklin si sarebbe mai immaginato che i tranquilli signori Bielski fossero degli eroi. Ora questo libro alza il velo sulla loro eccezionale impresa. Determinazione, intelligenza e disciplina sono le armi che hanno fatto di Tuvia Bielski e dei suoi fratelli le anime di un'imponente operazione di salvataggio di ebrei, realizzata dagli ebrei stessi, durante la seconda guerra mondiale. Rifugiatisi nelle foreste della Bielorussia, organizzarono un'unità partigiana con un obiettivo: salvare più persone possibile. Così l'unità Bielski accolse non solo giovani combattenti o abili sabotatori, ma anche donne, vecchi e bambini, diventando l'ultima speranza di gente disperata. Uhlmann, Fred, L amico ritrovato: romanzo, Milano, Ed. Feltrinelli, 2003 / N.A. UHL ami Nella Germania degli anni Trenta, due ragazzi sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. L'uno è figlio di un medico ebreo, l'altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un'amicizia del cuore, un'intesa perfetta e magica. Un anno dopo, il loro legame è spezzato. L'amico ritrovato è apparso nel 1971 negli Stati Uniti ed è poi stato pubblicato in Inghilterra, Francia, Olanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, Spagna, Germania, Israele, Portogallo. 19

Memoria spiegata ai ragazzi Grynberg, Anne, Shoah: gli ebrei e la catastrofe, Torino, Ed. Electa/Gallimard, 1995 / 940.53 GRY Jevolella, Massimo, I lager della morte, Torino, Ed. Paravia, 1977 / 940.54 JEV Lodovisi Mauro [et.al.], Viaggio ad Auschwitz: 31 ragazzi alla scoperta dell Olocausto, Campi Bisenzio, Ed. Idest, 1998 / 940.54 VIA Segre, Bruno, Gli ebrei in italia, Milano, Ed. La Fenice, 2000 / 945 SEG Memoria nella narrativa per ragazzi Frank, Anne, Diario, Milano, ED. Einaudi scuola, 1990 / 839.3 FRA Il Diario racconta la vita di una ragazza ebrea di Amsterdam, costretta nel 1942 a entrare nella clandestinità insieme alla famiglia per sfuggire alle persecuzioni e ai campi di sterminio nazisti. Nel diario da lei tenuto, Anna racconta la vita e le vicende di tutti i giorni, scrivendo le proprie impressioni sulle persone che vivono con lei. Nell'agosto del 1944 i clandestini vennero scoperti e arrestati; furono condotti al campo di concentramento di Westerbork; da qui le loro strade si divisero, ma ad eccezione del padre di Anna, tutti quanti morirono all'interno dei campi di sterminio nazisti. Anna morirà di tifo a Bergen-Belsen, campo di concentramento situato in Germania, nel marzo del 1945, insieme alla sorella Margot, dopo essere stata deportata nel settembre 1944 ad Auschwitz. Alcuni amici di famiglia che avevano aiutato i clandestini riuscirono a salvare gli appunti scritti da Anna all'interno dell'alloggio segreto, consegnandoli poi al padre, Otto Frank, che ne curò la pubblicazione avvenuta ad Amsterdam nel 1947, col titolo originale Het Achterhuis (Il retrocasa). 20

Frank, Anne, Racconti dell alloggio segreto, Milano, Ed. Einaudi scuola, 1993 / N.R. FRA rac Questo libro di racconti può essere considerato una prosecuzione ideale del celebre "Diario". L'elemento autobiografico ne costituisce infatti il filo conduttore, lo scenario fisso dinanzi al quale si dipanano piccoli eventi di vita quotidiana, di ambiente familiare o scolastico descritti in modo spiritoso e vivace. A essi si affiancano reminiscenze di sensazioni ora delicate, ora tenaci che hanno per protagonisti la madre, la sorella Margot, l'amico Peter. Frammisti e integrati in questi brevi quadri dai vividi colori si incontrano racconti fantastici, scritti da un'adolescente che, nascosta in un alloggio segreto per sottrarsi ai nazisti, rievoca con poesia e ingenuità un mondo armonico in cui la natura detiene il ruolo principale. Gutman, Claude, L albergo del ritorno, Trieste, Ed. E. Elle, 1992 / N.R. GUT alb Francia, seconda guerra mondiale. David è un ragazzo ebreo, che ha visto i suoi genitori, e poi tutti i suoi compagni, portati via dai nazisti: da quel momento la sua vita è una lunga attesa, l attesa del ritorno. Ma accanto a questo sentimento cresce ormai il desiderio di vendetta, che si manifesta nel bisogno, quasi fisico, di passare all azione, con l esperienza della lotta partigiana, con l entusiasmo della liberazione. Ecco David affacciarsi sulla soglia dell Hotel Lutètia, l albergo del ritorno : il luogo dove vengono alloggiati coloro che tornano da posti di cui non si sa nulla, di cui solo adesso si comincia a parlare: i campi di concentramento. Gutman, Claude, La casa vuota, Trieste, Ed. E. Elle, 1991 / N.R. GUT cas Francia, seconda guerra mondiale. David, un ragazzo ebreo di 15 anni, vive in una grande casa di pietra rosa dove vengono accolti i ragazzi rimasti senza genitori. Dopo una notte passata nei boschi con Claire, la sua innamorata, David trova la casa vuota: le SS hanno portato via tutti i suoi compagni. Allora David, fra rabbia e disperazione, comincia a scrivere: per non dimenticare, per dare un senso alla sua vita, per far rivivere le persone che ha amato. 21

Gutman, Claude, Parigi ritrovata, Trieste, Ed. Einaudi ragazzi, 1998 / N.R. GUT par La foto dei genitori morti nei campi di concentramento nazisti è tutto quel che resta a David, un ragazzo ebreo scampato alla deportazione. Del suo Paese, la Francia, che ha chiuso gli occhi lasciando che il male si compisse, non è rimasto più nulla. Quelli come lui, i sopravvissuti, possono solo partire. David allora raggiungerà la Palestina, alla ricerca di un mondo migliore dove ricominciare. Conoscerà i campi di prigionia inglesi, lavorerà in un kibbutz, dividerà con altri privazioni e speranze, per scoprire, infine, che solo a Parigi, nella sua città, sarà possibile ritrovare un futuro. Kerr, Judith, Adesso tocca a noi, Milano, Ed. Rizzoli, 1983 / N.R. KER ade Kerr, Judith, Quando Hitler rubò il coniglio rosa, Milano, Ed. Fabbri, 1997 / N.R. KER qua Dov'è il coniglio rosa? Se l'è preso Hitler e se lo tiene ben stretto. Hitler: è tutta colpa sua se Anna, Max, mamma e papà devono lasciare la Germania. E lasciare nelle sue grinfie il coniglio rosa, i giochi, i libri, la casa, il passato così caldo e confortevole. Davanti a loro c'è un futuro che non si sa, ci sono facce nuove, posti nuovi. Ma anche cambiare vita può essere una bella avventura: l'importante è stare insieme. 22

Levi, Lia, La perfida Ester, Milano, Ed. Mondadori, 2002 / N.R. LEV per Come vi sentireste, se vi dicessero che dovete lasciare la scuola perché la vostra religione o la vostra origine non piacciono a chi comanda? No, non è una domanda assurda! Una cosa del genere è successa davvero nel 1938, quando gli ebrei italiani diventarono per legge cittadini di seconda categoria, ai quali era proibito lavorare o frequentare le scuole pubbliche. Non ci credete? Allora leggete questo libro, che racconta le storie di alcuni bambini vissuti nel periodo delle leggi razziali : vi divertirete ( sì, parla anche di monellerie, giochi, amicizie, piccole pesti e scherzi micidiali) e scoprirete quanto sia importante conoscere il passato e conservarne la memoria. Perché certe cose non succedano MAI PIÚ. Levi, Lia, Una valle piena di stelle, Milano, Ed. Mondadori, 1997 / N.R. LEV val Brunisia ha tredici anni ed è convinta che il destino le abbia fatto fin troppi dispetti: prima un nome stravagante, poi le leggi razziali di Mussolini e adesso la guerra che devasta l Europa e rinchiude milioni di ebrei come lei nei campi di sterminio. Il padre di Brunisia, però, non si rassegna e decide di affrontare con i suoi un viaggio clandestino che dovrebbe portarli al di là delle montagne, oltre il confine svizzero, in una valle piena di stelle dove saranno finalmente al sicuro. Ma la strada è lunga, il pericolo cresce ad ogni passo, e non è detto che la Svizzera sia davvero disposta ad accogliere Brunisia e i suoi genitori Un romanzo intenso, avventuroso e movimentato che narra un pezzo della nostra storia recente, vista con lo sguardo acuto e ironico di una ragazzina costretta a crescere in un mondo impazzito, ma ben decisa a mantenere intatta la propria capacità di ridere e di indignarsi. 23

Levine, Karen, La valigia di Hana, Milano, Ed. Rizzoli, 2008 / N.R. LEV val Nel marzo del 2000 una vecchia valigia arriva nel piccolo museo dell'olocausto di Tokyo, in Giappone. Sopra qualcuno ha scritto con della vernice bianca: Hana Brady, 16 maggio 1931, orfana. Chi era Hana? E che cosa le è successo? Fumiko Ishioka, parte per l'europa, destinazione Praga, sulle tracce di una bambina di tanti anni fa, che possedeva una valigia che è finita ad Auschwitz. Monchieri, Lino, Germania andata e ritorno, Brescia, Ed. La scuola, 1986 / N.R. MON ger Dall 8 settembre del 1943 alla fine della guerra in Europa, la tragica odissea dei deportati. Da un Lager all altro, spesso costretta a un lavoro massacrante ai limiti della sopravvivenza, questa umanità tragica non è mai connivente, ma spiritualmente ricca aperta alla speranza, lotta per la vita e per la libertà. Un messaggio da non dimenticare. Monchieri, Lino, Ragazzi del Lager, Brescia, Ed. La scuola, 1982 / N.R. MON rag È la storia travagliata di un gruppo di ragazzi zingari rastrellati dalle truppe naziste di occupazione in Balcania e deportati nei campi di concentramento in Germania. Rivivono, in pagine documentate e drammatiche, le terribili cronache di quel tempo e la disperata ricerca della sopravvivenza, in una cornice di episodi umanissimi, aperti alla speranza di un domani senza odio e senza violenze. 24

Orlev, Uri, L isola in via degli Uccelli, Firenze, Ed. Salani, 1994 / N.R. ORL iso Polonia. Ghetto di Varsavia. Prelevato dalle SS il padre e scomparsa nel nulla madre, Alex, undici anni, si trova drammaticamente solo nel suo precario rifugio, un edificio diroccato colpito da una bomba all inizio della guerra. E questo suo rifugio, un nido inaccessibile tra i tetti del ghetto, non è così diverso dall isola deserta di Robinson Crusoe. Il ragazzo non ha altre risposte che la propria energia e il proprio ingegno per sopravvivere, per affrontare la paura, le lunghe notti invernali, il freddo, la fame. È solo, e ha davanti a sé un mondo terrificante. Ma è un bambino. E ha il coraggio e la straordinaria forza vitale dell infanzia, perciò una visione del mondo che, anche in mezzo alla tragedia dell Olocausto, non può fare a meno di contemplare il gioco. Da una piccola apertura del suo nascondiglio, Alex può vedere la vita che continua a scorrere, la gente che non è segregata come lui. Reiss, Johanna, La stanza segreta, Casale Monferrato, Ed. Piemme Junior, 2003 / N.R. REI joh Quando nel 1940 la Germania occupa l'olanda, Annie è solo una bambina, e non capisce perché i suoi amici non vogliono più giocare con lei. Sarò colpa di quelle assurde leggi contro gli ebrei? Da un giorno all'altro Annie e sua sorella sono costrette a scappare di casa e a nascondersi. Chiuse in una stanza segreta, con la paura costante di essere scoperte, Annie e Sini creano un mondo tutto loro, fatto di fantasia, di piccole cose e di grandi sogni. Età di lettura: da 12 anni. 25

Schneider, Helga, L albero di Goethe: romanzo, Milano, Ed. Salani, 2004 / N.R. SCH alb Willi ha 14 anni ed è tedesco. Non sa cosa sia scritto sui volantini che il fratello tiene nascosti in cantina. Sa solo che suo fratello è malato e che deve aiutarlo, così distribuisce i volantini al suo posto. Arrestato dalla Gestapo e deportato a Buchenwald, Willi perde la memoria e riesce a sopravvivere solo grazie all'amicizia dei suoi compagni di prigionia. Passano i mesi e per Willi si prepara la prova più difficile: la sopravvivenza nel campo era garantita solo dal sacrificio di un ragazzo che offriva il proprio corpo a un kapo in cambio di cibo e piccoli "favori", ma ora quel sacrificio viene chiesto a lui... L albero di Goethe non è un libro sereno ma è pensato per lettori giovani, perché i ragazzi do oggi non hanno esperienza diretta della guerra e dei danni arrecati da essa alle popolazioni civili, non solo fisici e materiali, ma anche psicologici e morali. Età di lettura: da 12 anni. Schneider, Helga, Heike riprende a respirare: romanzo, Milano, Ed. Salani, 2008 / N.R. SCH hei Berlino, 1945. Heike, dieci anni, vive con la madre nello scantinato della loro casa distrutta dalle bombe. Il padre è disperso, ma Heike sa che tornerà: non smette di parlarne al suo più grande amico e confidente, il grande melo che cresce nel giardino. Attorno, rovine: rovine di edifici, e rovine nelle menti e nei cuori delle persone. Tante però sembrano voler tener viva la speranza nel futuro... Non la mamma di Heike: nel suo recentissimo passato c'è una ferita inguaribile. La storia personale di una ragazzina si mescola con la storia con la S maiuscola. Alla fine di una guerra non ci sono solo le cose da ricostruire, ma anche le vite e le persone. Dopo "Stelle di cannella" e "L'albero di Goethe", Helga Schneider riapre per il pubblico dei ragazzi le pagine del suo personale passato per raccontarlo, commuovere e far pensare: e stavolta lo fa ritornando al tema del suo primo libro, Il rogo di Berlino, e alla dimensione collettiva della tragedia di cui è stata testimone. Una storia delicata, in punta di piedi di bambina, per raccontare una verità cattiva: nessuno sopravvive alla guerra, neppure i vivi. Età di lettura: da 12 anni. 26

Schneider, Helga, Stelle di cannella: romanzo, Milano, Ed. Salani, 2002 / N.R. SCH ste È l'inverno del 1932. A Wilmersdorf, un tranquillo e benestante quartiere di una città tedesca, il periodo natalizio è annunciato dalle grida gioiose dei bambini che giocano a palle di neve. Fra le famiglie che abitano tre case, i rapporti superano quelli del buon vicinato: David, figlio del giornalista ebreo Jakoob Korsakov, e Fritz, figlio del poliziotto Rauch, sono amici per la pelle e compagni di banco alla scuola elementare; la sorellastra di David è fidanzata con il figlio del noto architetto Winterloh; persino la gatta di Fritz e il gatto di David sono inseparabili... Ma la rapida ascesa del partito nazista in Germania inizia a strappare questo velo di apparenza, fino a stravolgere le abitudini del quartiere. Stelle di cannella è la foto istantanea di cosa è successo con l avvento del nazismo nella vita quotidiana delle famiglie ebree e dello sconvolgimento progressivo dei rapporti interpersonali. Età di lettura: da 10 anni. Siegal, Aranka, Capro espiatorio, Trieste, Ed. E. Elle, 1993 / N.R. SIE cap Piri è una ragazzina ungherese, di religione ebraica. Dall età di dieci anni la sua vita trascorre nell attesa di eventi che si preannunciano tragici. Solo la nonna ha la lucidità di capire che questa volta per gli ebrei, da sempre vittime di ricorrenti persecuzioni, non ci sarà scampo. La trama si intreccia con le tensioni nazionalistiche dei territori ungheresi, contesi dall'ucraina, manovrate da Hitler per estendere la sua influenza sull Ungheria. Per Piri, che parla ungherese, ucraino e yiddish questo sarà solo motivo di ulteriori difficoltà. Il passaggio di Piri dall infanzia all adolescenza è segnato da restrizioni e difficoltà quotidiane: l esclusione dalle scuole pubbliche, la diffidenza degli amici, la paura, i rastrellamenti, l arresto della sorella e del suo bambino. Solamente la figura materna, forte e coraggiosa nella sua dignità, la sua bellissima amicizia con Judi e la scoperta dell amore per Henry, saranno per Piri, fonti di conforto. 20/12/2014 Claudia Cardamone Volontaria Servizio Civile Nazionale 2014-2015 27