Digestione Anaerobica: valutazione costi/benefici, analisi tecnica di alcuni casi studio e prospettive di sviluppo



Documenti analoghi
Cagliari 12 Marzo Laboratorio Biomasse

Produzione efficiente di biogas da digestione anaerobica di matrici agroalimentari: attuale in Piemonte e indicazioni di sviluppo razionale

PRODUZIONE DI BIOGAS DA BIOMASSE DI SCARTO

Elementi di valutazione per lo studio di fattibilità di impianti di biogas

Biogas e biometano per la competitività dell azienda agricola

Biogas. 12 novembre2015 WORKSHOP: L ATTIVITA DI CONTROLLO PRESSO LE AZIENDE ZOOTECNICHE SOGGETTE AIA (IPPC 6.6) Silvia R.

Prof. Ing. Maurizio Carlini

Filiera Biogas: casi di studio delle migliori pratiche. Sergio Piccinini Centro Ricerche Produzioni Animali Reggio Emilia

Software per l'analisi di fattibilità e redditività degli impianti

Biogas: i parametri tecnico economici per la progettazione e l'approvvigionamento

Le principali tipologie di biomassa utilizzabili per la produzione di energia sono:

Relazioni del 30 Novembre 2007 BIOGAS: progressi ed esperienze innovative. Rota

Impianto a digestione anaerobica alimentato con deiezioni animali.

ecofarm Dagli scarti della tua azienda, energia pulita e concime. Domino Nuova energia per la tua azienda

UPGRADE DI DIGESTORI ANAEROBICI PER LA STABILIZZAZIONE DI FANGHI DI DEPURAZIONE E ALTRE MATRICI ORGANICHE

Le potenzialità per le energie rinnovabili delle biomasse di scarto

Coop. Fattoria della Piana Società Agricola

Biogas Innovation FORSU La Nuova Frontiera del Biogas

Fonte Rapporto IGEAM Distribuzione dei capi suini

ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI : LA FILIERA AGROENERGETICA

Polo Territoriale di Cremona Diffusione degli impianti biogas in Italia e a Cremona: numero, tipologie, taglie e alimentazione

Il biogas negli allevamenti zootecnici

Forum Compostaggio La Valorizzazione energetica delle biomasse organiche da rifiuto. Walter Giacetti Torino 5 Marzo 2008

FANGHI DI DEPURAZIONE: L ESPERIENZA SMAT

PROGETTO BIOGAS REGIONS PROGRAMMA EUROPEO ENERGIA INTELLIGENTE EIE

Tecnologia Biogas da FORSU La Nuova Frontiera del Biogas

LE POSSIBILI FILIERE DEL BIOGAS

Da rifiuti a risorse: un progetto per Expo

Bioenergia Fiemme SpA

Nuove filiere energetiche in Emilia-Romagna

Il nuovo corso del biogas

IMPIANTO DI DIGESTIONE ANAEROBICA CONSORZIO AGRIENERGY. Ing. Ennio Spazzoli

AUSTEP tra esperienza e innovazione

BIOGAS Impianti a confronto

Digestione ed impiego di fanghi di depurazione in agricoltura

BIO-METHANE REGIONS. Il Bio-Metano: combustibile del futuro, opportunità per la REGIONE ABRUZZO. With the support of

Biogas e Biometano: tecnologie, situazione e prospettive. Giornata di studio AGROENERGIE E BIOCOMBUSTIBILI. Sergio Piccinini

LiberaMenteEco! Seminario biomassa da rifiuti. Tecnologie per la produzione di biogas ed energia. prof. ing. Antonio Lallai


IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI

MINI/MICROCOGENERAZIONE DA BIOGAS UN VALORE AGGIUNTO PER L AZIENDA AGRICOLA

Energia e Bioprodotti da biomassa

Questionario informativo per uno studio di fattibilità

Il BIOGAS: una possibile integrazione al reddito agricolo

Le esperienze in Europa e in Italia


Il processo di codigestione anaerobica dei fanghi di depurazione e substrati ad alta biodegradabilità

CONVERSIONE TERMOCHIMICA

IL CICLO DEI RIFIUTI DOMESTICI da scarti ad Energia Rinnovabile

4 BIOGAS SRL NOI LO RENDIAMO FACILE. Impianti NOVA da 50 a 300 kwp

Biogas: La valorizzazione degli scarti di lavorazione nei caseifici Perugia, 04 marzo 2010

Servizio BIOGAS Analisi, fattibilità, installazione e pratiche CHIAVI IN MANO

CATALOGO FORMAZIONE GRATUITA PER I DIRIGENTI Fondazione Politecnico di Milano

L impianto di biogas a misura di azienda agricola

LE BIOMASSE PER L ENERGIA

FORSU E FANGHI DI DEPURAZIONE IN CODIGESTIONE ANAEROBICA: risultati di un test in continuo in impianto sperimentale

IL BIOGAS. Corso di informazione sulle fonti di energia rinnovabile

Fertilizzazione con digestato da effluenti suini: aspetti agronomici ed igienico sanitari

Parte 1 AMBITO DELL ANALISI ESERCIZIO DELL IMPIANTO PER BIOGAS PRODUZIONE DI ENERGIA APPROVVIGIONAMENTO DELLA BIOMASSA GESTIONE DEL DIGESTATO

LE APPLICAZIONI DEL BIOGAS: VALUTAZIONE ECONOMICA ED AMBIENTALE

Energia da Biomasse. Prospettive ed opportunità nell uso di fonti rinnovabili

Gestione dei reflui zootecnici tramite digestione anaerobica: opportunità per Ledro. Collotta Massimo Pieve di Ledro

L uso e la produzione di bio-gas a fini energetici

Analisi della redditività degli impianti per la produzione di biogas alla luce delle nuove tariffe incentivanti

Strumenti di automazione e telecontrollo dei processi funzionali nel contesto di un impianto a Minibiogas

Analisi di redditività degli investimenti sul biogas Le prospettive per la produzione di biogas in Italia alla luce delle nuove tariffe incentivanti

Marco Caliceti. 24/01/ ENEA Roma BIOCARBURANTI: RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 28/2009 E SVILUPPO DEL SETTORE

Il ruolo delle Aziende dei S.P.L. nel campo delle Energie Rinnovabili

Convegno ENERGIA DA BIOMASSE IL FUTURO COMINCIA DALLE AZIENDE AGRICOLE Conclusioni e proposte

Le Energy Saving Companies (ESCO) e la produzione di energia da fonti rinnovabili

COGENERAZIONE e BIOGAS

LA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI IN AGRICOLTURA. LA BIOMASSA: I PROCESSI DI CONVERSIONE ENERGETICA I processi biochimici

I substrati per la digestione anaerobica: effluenti zootecnici, sottoprodotti agro-industriali e colture dedicate

IL PROJECT LEASING. per. IMPIANTI di COGENERAZIONI ALIMENTATI DA BIOMASSA

PRODUZIONE DI ENERGIA DALLE BIOMASSE E DAI RIFIUTI

Impianti a biocombustibili gassosi per la produzione di energia elettrica (con il contributo del CRPA di Reggio Emilia)

Il digestato: aspetti tecnici e normativa

tecnologia che migliora il mondo

E dai liquami elettricità e ca

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

FELSILAB s.r.l. ( Massimiliano Livi. presenta

IL BIOGAS IN AGRICOLTURA


Biogas: chimera o realtà?

IMPIANTI A BIOMASSE GenGas

GENERAZIONE DISTRIBUITA COGENERAZIONE NEL SETTORE INDUSTRIALE

L UTILIZZO DELLE BIOMASSE IN CHIAVE ECOLOGICA. BUILDING A LOW CARBON FUTURE TOGETHER Caprarola, 12 giugno 2015

Il ruolo delle bio-energie nell'uso sostenibile delle fonti energetiche rinnovabili (FER)

Il Percorso al Biometano

Il biogas in ambito agricolo: due casi di studio cofinanziati dal MiPAAF

L approvvigionamento degli impianti: effluenti, scarti, prodotti e sottoprodotti (fra norma e realtà) Lorella Rossi

Analisi economica di impianti per biogas alla luce dei nuovi incentivi

Diamo Energia All innovazione

IL BIOMETANO IN ITALIA l esperienza di ACEA Pinerolese

Allegato A al Decreto n. 104 del 31 marzo 2008 pag. 1/9 PREMESSE

Impatto ambientale delle attività zootecniche

Matteo David Responsabile Tecnico Impianti

Il biogas e il progetto LIFE Seq-Cure

Biogas e biometano: la scelta dell impianto giusto

La digestione anaerobica

Transcript:

Digestione Anaerobica: valutazione costi/benefici, analisi tecnica di alcuni casi studio e prospettive di sviluppo RES Via Filippo Re, 18 48100 Fornace Zarattini (RA) Dott. Antonio Primante 1

Presentazione della Cooperativa RES e del suo approccio alla valorizzazione energetica delle biomasse 2

Primi passi (Gennaio 2001) 3

Crisi energetica primi anni 80 4

Crisi energetica primi anni 80 Regione Emilia Romagna e Agip realizzano diversi impianti per la produzione di biogas da allevamenti suinicoli e avicoli. Problemi di corrosione dei materiali impiegati e difficoltà nello smaltimento del digestato limita lo sviluppo di questa tecnologia. 5

Un nuovo approccio (2003) CO-DIGESTIONE NUOVE TECNOLOGIE A SEMISECCO GESTIONE DIGESTATO 6

Impianto pilota (2003, INIZIO COSTRUZIONE) 7

Un anno e mezzo di co-lavori 8

Cooperativa L'impresa si è costituita nel 2004 2005 riconoscimento a livello nazionale (2 posto nel settore dei servizi come Giovane Impresa Innovativa - 3 Giornata dell'economia, Roma, 09/05/2005) 9

Gruppo Dott. Antonio Primante Laureato in Scienze Ambientali Dott. Paolo Gabici Laureato in Fisica SOCI Dott. Chato Della Casa Laureato in Scienze Ambientali Ing. Claudio Lolli Laureato in Ingegneria Ambientale Ing. Marcella Volta Laureata in Ingegneria Ambientale Ing. Davide Bersani Laureato in Ingegneria Meccanica COLLABORATORI Ing. Stefano Silvi Laureato in Ingegneria Edile- Architettura 10

Mission Fornire servizi alle aziende interessate ad operare secondo il concetto di sviluppo sostenibile con competenza, professionalità e responsabilità attraverso continui aggiornamenti ed attenzione alle esigenze del cliente 11

Settori di intervento Digestione Anaerobica Acustica Ambiente e Sicurezza Formazione 12

Settore: digestione anaerobica Attività di ricerca e sviluppo Test in laboratorio con Fermentatori RES Test in campo con Impianto Pilota RES Realizzazione e vendita di fermentatori di laboratorio ed impianti pilota Progettazione, realizzazione e gestione di impianti a scala reale Assistenza tecnica su impianti esistenti 13

Strumentazione e attrezzature Fermentatori di Laboratorio Impianto Pilota Laboratorio 14

Principali concetti e parametri utili alla valutazione degli impianti di digestione anaerobica 15

Prodotti di reazione La biomassa, durante il processo anaerobico, viene convertita in due fasi: fase gassosa (biogas) fase solida (digestato) 16

T = 10 60 C (psicrofilia, mesofilia, termofilia) Digestione ad umido, a semisecco, a secco ph, redox Parametri di processo Tempo di residenza della biomassa all interno del digestore (tempo di ritenzione idraulica = HRT) Contenuto di CH 4 nel biogas Contenuto di H 2 S nel biogas Contenuto di NH 3 nel reattore Rapporto Acidi Grassi Volatili/Alcalinità (VFA/Alcalinità) 17

Parametri di input ed output Portata di materiale in ingresso (in t/d = Q in ) Quantità di sostanza secca nelle matrici in ingresso e nel digestato (% in peso dei solidi totali sul t.q. = S.T.) Quantità di sostanza organica nelle matrici in ingresso e nel digestato (% in peso dei solidi volatili sui S.T. = S.V.) Carico organico in ingresso all impianto per unità di tempo e di volume del reattore anaerobico (in kg S.V./(d*m 3 reattore) = OLR) Contenuto degli elementi principali (C, N, P, K) e microelementi Produzione di biogas (in Nm 3 /d = P biogas ) Resa in biogas della biomassa (in Nm 3 /t s.v. = Y s.v. o in Nm 3 /t t.q. = Y t.q. ) 18

Volume totale del reattore (in m 3 = V tot ) Volume utile del reattore (in m 3 = V util ) Potenza installata elettrica e termica (in kw = W e e W th ) Produttività degli impianti (in Nm 3 biogas/(d*m 3 di reattore) = R) Produzione di energia elettrica e termica (in kwh e /y = P e e P th ) Numero stadi (n st ) Parametri impiantistici Tipologia impiantistica dei digestori (semplificato, CSTR, PFR, UASB, batch ecc.) Miscelazione (assente, meccanica, biogas ecc.), riscaldamento, separazione solido/liquido, stoccaggio del biogas (cupola polimerica, gasometro in metallo), ricircolo ecc. 19

Rese per alcune biomasse Materiale Letame bovino Letame suino Letame avicolo Erba Scarti macellazione Biogas prodotto l/kg S.T. 180 220 170 450 300 450 450 530 590 610 Metano % 55 57 60 65 60 70 55 57 58 60 20

Analisi dei vantaggi e svantaggi nell utilizzo della Digestione Anaerobica per la valorizzazione delle matrici organiche 21

Valorizzazione del biogas Generazione di energia termica Generazione di energia elettrica Cogenerazione (CHP) di energia elettrica (per autoconsumo/vendita al netto degli autoconsumi di impianto) ed energia termica (per consumi dell impianto, essiccatori, riscaldamento stalle ed acqua, teleriscaldamento ecc.) Utilizzo nel settore degli autotrasporti come biocombustibile Immissione nella rete di distribuzione del gas naturale 22

Vantaggi della co-digestione Tipologia di matrice Suinicola Avicola Bovina Ovo-caprina Resa in biogas l/kg S.V. elim. 260 700 460 700 290 340 120 340 Molti reflui contengono sostanza organica di valore in termini di produzione unitaria di biogas 23

Vantaggi della co-digestione Tuttavia, limitazioni nel contenuto di S.T. e/o di S.V. o una composizione sbilanciata possono ostacolare la valorizzazione di matrici singole. La co-digestione invece può rendere economicamente sostenibile l impianto. Tipologia di matrice S.T. (% t.q.) S.V. (% S.T.) S.V. (% t.q.) Suini 3-8 65 75 2 6 Avicoli 10-30 70 80 7 24 Bovini 6-16 75 85 5 14 Ovini e caprini 15-35 70 80 21 28 24

D.A. come investimento Gli impianti RES sono customizzati. Sono state redatte offerte per impianti da 150, 180 e 250 kw. I tempi di ritorno stimati rientravano nei seguenti range: 6 8 anni considerando 0.22 /kwh di incentivo 4 6 anni considerando 0.28 /kwh di incentivo. 25

Vantaggi socio/economici Possibilità di beneficiare dei Certificati Verdi o del Conto Energia per le biomasse Disponibilità di energia elettrica e termica per il fabbisogno aziendale (bilancio energetico nettamente positivo) Risparmio nello smaltimento dei reflui Guadagno dalla eventuale vendita dell ammendante stabilizzato Adeguamento alle normative ambientali ed igienico/sanitarie con un investimento (IPPC) Maggiore accettabilità sociale, migliore integrazione del processo produttivo nel territorio 26

Vantaggi amb. ed igienico-sanitari Elevata riduzione dell inquinamento olfattivo, dovuta alla degradazione della sostanza putrescibile Distruzione delle uova e delle larve di insetti, degli organismi patogeni e dei semi delle piante infestanti dovuta alla permanenza in ambiente privo di ossigeno Riduzione del rilascio di gas serra (CH 4, N 2 O ecc.) Produzione di energia rinnovabile Risparmio di energia fossile per la produzione di fertilizzanti di sintesi grazie all utilizzo del digestato come ammendante Lotta alla desertificazione dei suoli riportando la sostanza organica umificata ai terreni 27

Svantaggi della D.A. Elevati costi di investimento Complessità impiantistica e/o di controllo del processo Mancanza di chiarezza normativa in merito agli iter autorizzativi 28

Casi studio: analisi problematiche e ipotesi di soluzione 29

Caso studio 1 dati tecnici Anno di realizzazione Alimentazione Q in n st Tipologia impianto V tot P biogas Conversione biogas W th Autoconsumo T OLR HRT C/N Investimento Gestione impianto 1991 Liquame suinicoli flottati (4 000 5 000 suini ingrasso) 12 15 t/d 1 1 PFR semplif. (riscaldamento sul fondo, cupola gasometrica, no mix) 450 m 3 630 Nm 3 /d R = 1.4 Nm 3 biogas/(d*m 3 reat.) Prima CHP, ora caldaia 140 kw th 100% (di cui 30% per riscaldamento reattore e 70% per le stalle) 35 C 2 kg S.V./(m 3 reat.*d) 30 38 d 10 250 000 Interna 30

Caso studio 1 foto 31

Caso studio 1 tipo impianto Reattore plug-flow semplificato 32

Caso studio 1 commenti Dall analisi degli impianti esistenti in Sardegna sono emerse alcune problematiche correlate con quelle appena evidenziate: mancanza di un monitoraggio del biogas (produzione e contenuto in CH 4, H 2 S, NH 3 ): non permette di verificare l idoneità del biogas alla cogenerazione e la resa del cogeneratore (rendimento elettrico in funzione della % CH 4 e dell usura) mancanza di deumidificazione e di purificazione del biogas: problemi al cogeneratore mancanza di cogenerazione: l impianto diventa un costo e non un investimento 33

Caso studio 2 dati tecnici Anno di realizzazione Alimentazione Q in n st Tipologia impianto V tot P biogas Conversione biogas W e e W th Autoconsumo T OLR HRT H 2 S Investimento Gestione impianto 2007 Sorgo, mais, liquame bovino e scarti agroindustriali 60 t/d (64% biom. ded., 27% biom. resid., 9% liqu.) 3 1 PFR e 2 CSTR PFR=1 000 m 3, CSTR=2 400 m 3 5 800 m 3 4 600 Nm 3 /d R = 0.8 Nm 3 biogas/(d*m 3 reat.) CHP 850 kw e 1 050 kw th 7.4% P e (impianto) 20% P (impianto) th 42 C (PFR) 35 38 C (CSTR) 3 kg S.V./(m 3 reat.*d) 100 d 35 ppm 3 000 000 Ditta specializzata estera 34

Caso studio 2 foto 35

Caso studio 2 tipo impianto Biogas Ingresso Uscita Reattore plug-flow (PFR) 36

Caso studio 2 tipo impianto Biogas Ingresso Uscita Reattore completamente miscelato (CSTR) 37

Caso studio 2 biomassa dedicata Gli impianti alimentati in prevalenza o del tutto a biomasse dedicate sono esposti ad alcuni rischi ed hanno un impatto significativo sull ambiente: impatto ambientale della coltivazione e dei trasporti incidenza economica delle colture nell investimento dipendenza dal mercato e dalle sue fluttuazioni concorrenza alle colture FOOD. 38

Utilizzo di biomasse vegetali in co-digestione BIOMASSE DEDICATE Coltivazione/raccolta: Produzione di semi Lavorazione terreno Semina Fertilizzazione Trattamenti chimici Raccolta Trasporto in azienda Stoccaggio BIOMASSE RESIDUALI Approvvigionamento/raccolta: Raccolta Trasporto in azienda Stoccaggio 39

Caso studio 2 biomassa dedicata Variazione degli anni necessari al break-even point in un impianto di circa 1 MW e alimentato a silomais per più del 50% 40

Caso studio 2 biomassa dedicata Andamento delle scorte mondiali di cereali, in giorni di consumo (fonte: EPI). Quando le scorte scendono sotto i 60 giorni, i prezzi dei cereali cominciano ad aumentare 41

Caso studio 2 commenti Dall analisi degli impianti esistenti in Sardegna sono emerse alcune problematiche correlate con quelle appena evidenziate: sovradimensionamento del digestore anaerobico sovradimensionamento del cogeneratore. 42

Caso studio 3 dati tecnici Anno di realizzazione Alimentazione Q in n st Tipologia impianto V tot e V util Conversione biogas P biogas W e e W th Autoconsumo T OLR HRT C/N Investimento Gestione impianto 1995 Liquame bovino e paglia di lettiera (700 bovini da latte) 50 t/d 1 1 CSTR 1 100 m 3 1 000 m 3 CHP 1 050 Nm 3 /d R = 1 Nm 3 biogas/(d*m 3 reat.) 100 kw e 97 kw th 80% P e (impianto ed allevamento) 100% P th (impianto e non suff.) 40 C estate 30 C inverno 5 kg S.V./(m 3 reat.*d) 20 d 17 400 000 Interna 43

Caso studio 3 foto 44

Caso studio 3 tipo impianto Reattore completamente miscelato (CSTR) 45

Caso studio 3 analisi Aspetti positivi: Digestione anaerobica per il trattamento di reflui/scarti organici impattanti biomasse residuali prima che dedicate impianti efficienti, monitorati ed aggiornati impianto come investimento per un integrazione del reddito (cogenerazione) delle attività agro-zootecniche e non come costo di trattamento. Aspetti da ottimizzare: Elevati costi energetici di pretrattamento della paglia tempo di residenza basso mancanza separazione solido/liquido del digestato 46

Prospettive di sviluppo della valorizzazione di risorse organiche mediante digestione anaerobica 47

Prospettive a breve termine Investire sull esistente per renderlo più efficiente ed economicamente redditizio Nuovi impianti per il trattamento delle matrici già conosciute (liquami suini e bovini) applicando il concetto della codigestione e della valorizzazione del digestato. 48

Obiettivi e ricadute Ricerca applicata Testare nuove matrici/miscele ampliando i campi di applicazione del processo di digestione anaerobica ottimizzazione della resa soluzione di problemi impiantistici e di processo migliorare i pretrattamenti delle miscele in ingresso migliorare la gestione e valorizzazione del digestato diminuire la taglia minima degli impianti (< 60 kw e ). 49

Matrici/miscele Scelta di biomasse dedicate adatte al clima e coltivate il più possibile all interno di una logica di rotazione colturale e/o di set-aside (P.R.E.A.) Scelta di biomasse di scarto povere e diffuse come paglia e stocchi per codigestione con reflui zootecnici ad alto tenore di umidità in sostituzione parziale delle biomasse dedicate (AGROBIOGAS) FORSU, anche in co-digestione con fanghi di depurazione dove la raccolta dei rifiuti e la depurazione avvengono in aree limitrofe (FOR-BIOGAS) Deiezioni avicole in co-digestione con biomasse dedicate (R.E.S.P.A.C.). A riguardo è in corso un approfondimento Scarti di macellazione ed altri sottoprodotti di origine animale Scarti e reflui dell agroindustria, della ristorazione, dell industria lattierocasearia, dei birrifici. 50

Integrazione con altre filiere Compostaggio Bioraffinerie Biocarburanti di II generazione 51

Vantaggi derivanti dall integrazione di digestione anaerobica e compostaggio Migliore valorizzazione della matrice organica trattata: - bilancio energetico è positivo: si produce energia rinnovabile, in parte sfruttata per coprire i consumi impiantistici - riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera - flessibilità rispetto al contenuto di umidità della matrice organica trattata è maggiore. La fase più incisiva di stabilizzazione della sostanza organica avviene nel digestore anaerobico, pertanto: - riduzione delle emissioni di odori molesti e COV - riduzione bioaerosol maggior sicurezza dal punto di vista sanitario. 52

Bioraffinerie Residuo Polpa di barbabietola Scarti di mela, malto spento Residui di kiwi Bio-prodotto Vanillina Acido gamma-linoleico Laccasi 53

Vantaggi offerti dalle nuove tecnologie Garanzia di redditività dell impianto grazie alla supervisione di personale specializzato anche da remoto (telecontrollo e telemonitoraggio) Riduzione delle dimensioni del digestore rispetto alla digestione anaerobica ad umido con relativa riduzione dei costi di realizzazione e dei tempi di payback Applicabilità a matrici organiche ad alto contenuto di sostanza secca (reflui avicoli, letame bovino, FORSU ecc.) Possibilità di realizzare impianti di taglia ridotta per servire singole attività (< 60 kw e di potenza installata) Riequilibrio del rapporto fra i nutrienti (C, N, P, K) per effetto del processo anaerobico e dell opportuna miscela di matrici differenti. 54

Reliable Environmental Solutions Si ringrazia per l attenzione e si ricorda il nostro indirizzo e-mail per richiedere ulteriori informazioni biogas@resitalia.org 55