Semiotica. Introduzione alla semiotica. Sabrina Machetti

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Transcript:

Semiotica Introduzione alla semiotica Sabrina Machetti

rari e organizzazione del corso Lezioni Aula Magna 64 ore Giovedì 11,45 13,30 Venerdì 8,15 10,00 N.B.: Controllare sempre il calendario ed eventuali variazione sul sito Unistrasi! Sabrina Machetti 2

Programma del corso Vengono presentati i meccanismi generali di funzionamento dei linguaggi, con particolare attenzione alle proprietà che caratterizzano i diversi codici. Vengono analizzate alcune caratteristiche specifiche del linguaggio verbale umano, chiarendo la sua posizione all interno dell universo della comunicazione. Sabrina Machetti 3

biettivi formativi Saper gestire i concetti base della disciplina. Conoscere i principali paradigmi teorici della disciplina e la loro evoluzione nel tempo. Saper riflettere sulle principali caratteristiche del linguaggio verbale umano. Sapere identificare le principali differenze ed analogie tra linguaggio verbale umano e linguaggi non verbali. Sabrina Machetti 4

Libri di testo - FREQUENANI - De Mauro ullio, Che cosa è una lingua, Luca Sossella editore, Roma, 2008. - De Mauro ullio, Guida all uso delle parole, Editori Riuniti, Roma, 1980, 12a ed. Sabrina Machetti 5

Libri di testo NN FREQUENANI - De Mauro ullio, Che cosa è una lingua, Luca Sossella editore, Roma, 2008. - De Mauro ullio, Guida all uso delle parole, Editori Riuniti, Roma, 1980, 12a ed. - Gensini Stefano, Elementi di semiotica, Carocci, Roma, 2002. Sabrina Machetti 6

Modalità d esame Modalità d esame (2 appelli, scritto e orale, per ogni sessione d esame): L esame prevede una prova intermedia scritta a carattere orientativo al termine delle prime 18 ore di corso. L esame si compone di una prova scritta, requisito per l accesso al colloquio orale. La prova scritta avrà luogo circa 8/10 giorni prima del colloquio. La prova scritta si considera superata con il punteggio di almeno 18/30. Gli studenti che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a questo, possono scegliere se verbalizzare all appello dell orale questo punteggio o se sostenere la prova orale. Sabrina Machetti 7

Ricevimento studenti Considerare questo momento come destinato a chiedere chiarimenti, proporre riflessioni ecc., non solo in vista della preparazione dell esame, ma anche per quello! Controllare sul sito Unistrasi Sabrina Machetti 8

Altre informazioni L uso della posta elettronica: considerarla come prioritaria, assieme al ricevimento, per il contatto con il docente machetti@unistrasi.it Il sito www.unistrasi.it: da consultare regolarmente, sia per avvisi inerenti il corso (contenuti, spostamenti, recuperi, esami) sia per sapere cosa succede in università, dalle conferenze alle opportunità di lavoro, alle iniziative in città ecc. Sabrina Machetti 9

Una realtà popolata da segni di diversa natura

Una realtà in cui ciascun segno attiva diverse forme di comunicazione

Una realtà in cui diversi segni / diverse forme di comunicazione interagiscono (Robin Schulz) https://www.youtube.com/watch?v=fiore9z5iug (Vigorsol) http://www.youtube.com/watch?v=0ywvbux8xq (Linguaggio dei gesti) http://gossip.fanpage.it/gesticolare-all-italiana-il-tutorial-dei-modelli-didolce-e-gabbana-video/

Una realtà in cui diversi mezzi sono usate per comunicare

Una realtà in cui diversi mezzi sono usati per comunicare gli stessi sensi

Una realtà in cui diversi mezzi sono usati per comunicare gli stessi sensi

Segni diversi per comunicare fatti diversi?

Segni diversi per comunicare fatti diversi?

E se il segno è più o meno lo stesso?

Che cosa succede con le parole? Che giornata oggi! Fantastico! ddio!

Che cosa succede con le parole? Che giornata oggi! Fantastico! ddio!

Che cosa succede con le parole? Che giornata oggi! Fantastico! ddio!

Che cosa succede con le parole? Che giornata oggi! Fantastico! ddio!

Che cosa succede con le parole? Che giornata oggi! Fantastico! ddio!

Che cosa succede con le parole?

Che cosa succede con le parole?

Che cosa succede con le parole?

Il caso dei colori CINA: il nero, corrispondente all acqua, è un colore neutro; colore distintivo dei giovani maschi ccidente: funerale, lutto, morte, cattivo, deciso CINA: il colore rosso, che corrisponde al Movimento Fuoco, simboleggia fortuna e gioia, buona fortuna, festa, il colore delle celebrazioni India: purezza Sud Africa: lutto Russia: comunismo e bolscevismo riente: è spesso il colore indossato dalle spose ccidente: pericolo, amore, passione, stop, Natale

Il caso dei colori CINA: Il verde è associato con la salute, la prosperità e l armonia, anche adulterio della moglie Medio riente e India: Islam Irlanda: entità nazionale, nazionalismo, patriottismo, l essere Irlandese ccidente: primavera, nascita, via, partenza CINA: Il blu è da una parte il colore simbolo dell immortalità, d altra parte il blu scuro è anche il colore per occasioni tristi come funerali e morti. Medio riente: paradiso, spiritualità ccidente (blu scuro): istituzionalità.

Il caso dei colori Cina: alimentare, prendersi cura, curare Egitto: lutto Giappone: coraggio India: il colore dei mercanti ccidente: speranza, codardia ailandia: lutto (per le vedove) ccidente: regalità

La specie umana è la sola specie che può utilizzare un codice per comunicare? http://www.ispazio.net/242232/anche-le-scimmie-usano-liphone http://www.youtube.com/watch?v=yjzszlba33u http://www.youtube.com/watch?v=kpcpifzy7hq

Un po di storia La nozione di segno (semeîon) circola già nell antica Grecia in relazione ad arti (téchnai) quali - la medicina - la divinazione del futuro - la fisiognomica

Un po di storia In medicina (Ippocrate, ca 460-377 a.c.; Galeno, 129-200ca. a.c.): il medico è un semeiotico nel senso che sa attribuire un significato alle manifestazioni fisiche, che rivestono un carattere patologico: da un certo modo di tossire, ad esempio, risale a possibili affezioni bronchiali e alle cause che possono averle determinate e suggerisce una terapia. Il medico opera dunque un interpretazione di un segno naturale, secondo un meccanismo di tipo inferenziale (v. l espressione semeiotica medica )

Un po di storia In medicina (Ippocrate, ca 460-377 a.c.; Galeno, 129-200ca.): È interessante notare la modernità di tali autori, che ad esempio, come nel caso di Ippocrate, ritengono che l analisi di un segno naturale, di un sintomo, vada collocata in un quadro più ampio, capace di tener conto di vari fattori, dal clima della regione in cui l ammalato vive, alla sua età, alle sue abitudini di vita

Un po di storia Nella divinazione del futuro: L indovino legge certi eventi naturali (volo d uccelli, fulmine, inondazione ) come segni di una volontà superiore che in tal modo o manifesta, a seconda dei casi, collera, compiacimento verso le opere degli umani, o per loro tramite annuncia la sconfitta o la vittoria nel prossimo scontro tra eserciti nemici.

«Siccome erano gemelli e il rispetto per la primogenitura non poteva funzionare come criterio elettivo, toccava agli dei che proteggevano quei luoghi indicare, attraverso gli aruspici, chi avessero scelto per dare il nome alla nuova città e chi vi dovesse regnare dopo la fondazione. Così, per interpretare i segni augurali, Romolo scelse il Palatino e Remo l'aventino. Il primo presagio, sei avvoltoi, si dice toccò a Remo. Dal momento che a Romolo ne erano apparsi il doppio quando ormai il presagio era stato annunciato, i rispettivi gruppi avevano proclamato re l'uno e l'altro contemporaneamente. Gli uni sostenevano di aver diritto al potere in base alla priorità nel tempo, gli altri in base al numero degli uccelli visti. Ne nacque una discussione e dal rabbioso scontro a parole si passò al sangue: Remo, colpito nella mischia, cadde a terra. È più nota la versione secondo la quale Remo, per prendere in giro il fratello, avrebbe scavalcato le mura appena erette [più probabilmente il pomerium, il solco sacro] e quindi Romolo, al colmo dell'ira, l'avrebbe ammazzato aggiungendo queste parole di sfida: «Così, d'ora in poi, possa morire chiunque osi scavalcare le mie mura». In questo modo Romolo s'impossessò da solo del potere e la città appena fondata prese il nome del suo fondatore.» (Livio, I, 7 Ab urbe condita, traduzione di G. Reverdito)

Un po di storia Nella fisiognomica: L esperto di f. interpreta le forme corporee degli individui come manifestazioni della loro sostanza spirituale e talvolta costruisce il suo codice interpretativo sull analogia fra gli esseri umani e gli animali. Pseudo Aristostele (384-322 a.c.)

Un po di storia «È possibile inferire il carattere dalle sembianze, se si da per assodato che il corpo e l'anima vengono cambiati assieme da influenze naturali: dico 'naturali' perché se forse, apprendendo la musica, un uomo fa qualche cambiamento alla sua anima, questa non è una di quelle influenze che sono per noi naturali; piuttosto faccio riferimento a passioni e desideri quando parlo di emozioni naturali. Se quindi questo è accettato e anche il fatto che per ogni cambiamento c'è un segno corrispondente, e possiamo affermare l'influenza e il segno adeguati ad ogni specie di animale, saremmo in grado di inferire il carattere dalle sembianze». Aristotele, Analitici Primi, 2.27

Un po di storia Cesare Lombroso, L uomo criminale La costituzione fisica come principale causa di criminalità - Cranio: piccola capacità cranica, prematura saldatura delle suture mediane; - ssa facciali: fronte bassa, sfuggente, faccia sporgente, mandibole fortemente sviluppate, ossa zigomatiche sporgenti, seni frontali anormalmente sviluppati, anomalie delle orbite; - Cervello: deviazioni dal peso normale, in particolare deficienza; forma del cervello: atipica delle circonvoluzioni; - Anomalie dell orecchio: in particolare grandi orecchie sporgenti; - cchi: strabismo, sguardo cattivo; - Anomalie delle labbra: in particolare labbro superiore sottile; - Capelli: lanosi e ricciuti; capelli fitti e barba scarsa o mancante; - Pelle: eccessiva pigmentazione della pelle, anormalmente rugosa; - Anomalie dei denti: anormale posizione e sviluppo dei denti; - Mancinismo, balbuzie ed altre anomalie funzionali del linguaggio; - ecc.

Un po di storia Franco Battiato, Fisiognomica Leggo dentro i tuoi occhi da quante volte vivi dal taglio della bocca se sei disposto all'odio o all'indulgenza nel tratto del tuo naso se sei orgoglioso fiero oppure vile i drammi del tuo cuore li leggo nelle mani nelle loro falangi dispendio o tirchieria

Un po di storia Fin dai tempi antichi la realtà si presenta dunque all uomo come una trama di segni che occorre saper leggere e interpretare, adottando un codice di decifrazione, quasi sempre in mano a figure professionali specifiche. A dir la verità si tratta di una visione della realtà che sopravvive ancor oggi: si pensi ai maghi Dobbiamo infine notare che l approccio degli antichi al segno ha una sua modernità, visto che non riguarda i soli segni linguistici, le parole, ma segni di natura diversa.

Un po di storia La nozione si segno su cui operano le téchnai è comunque molto ampia e diversa da quella odierna. Nel mondo antico si parla infatti di segni per indicare sia processi (supposti) intenzionali (il dio che manifesta la propria volontà con il fulmine) sia processi naturali o non intenzionali (il carattere di una persona che si manifesta tramite la sua fisionomia). Anche gli antichi concepiscono comunque il segno non come il frutto di una relazione meccanica (se X si dà necessariamente Y), ma come frutto di un inferenza!

Un po di storia La riflessione sul segno è poi in questa fase storica particolarmente ampia: non solo segno come segno linguistico, ma segni di diversa natura dalla parola. Nei Vangeli, la nozione di segno appare slegata dal linguaggio verbale, e si riferisce ai miracoli di Gesù (es. Matteo 12, 28), alla premonizione del futuro (Matteo 24, 22), al concetto di prova e verifica (Libro dei Giudici, 12, 4-6), assume il senso generico di indicazione o segnale ecc (Matteo 12, 1-8).

Un po di storia In età tardoantica, Agostino di Ippona (354-430) riflette, per primo, sul funzionamento dei segni, ragionando sul loro potere comunicativo e sulle diverse tipologie

Un po di storia De doct. chr. I, II 2 Segno è ciò che viene usato per significare. Non tutto è segno, ma tutto in linea di principio può essere usato come segno, anche cose come il legno o la pietra, che non hanno la funzione primaria di significare. Le parole sono segni in senso stretto, nel senso che servono solo a significare; esse sono però anche cose, cioè hanno bisogno di un supporto materiale per funzionare come segni

Un po di storia De doct. chr. I, I 1. II 3, III 4 Un segno nasce dall associazione di un oggetto sensibile (suono, fumo ) con un significato. A volte siamo noi ad attribuire all oggetto un significato perché esso non comunica di per sé, ma siamo noi a correlarlo con un altro evento o fatto in virtù della nostra esperienza (significazione naturale). Altre volte c è volontà soggettiva di far conoscere il proprio animo ad altri attraverso segni di valore convenuto (significazione intenzionale). Un segno non è allora solo qualcosa che sta per qualcosa altro ma qualcosa che sta per qualcos altro per qualcuno in certe circostanze

Un po di storia De doct. chr. I, I 1. II 3, III 4 Un segno non è allora solo qualcosa che sta per qualcos altro ma qualcosa che sta per qualcos altro per qualcuno in certe circostanze (i segni servono dunque per comunicare) Anche gli animali usano segni La comunicazione umana avviene attraverso l utilizzo di segni di diverso tipo MA il primato appartiene alla parola

Un po di storia Agostino sostiene che il linguaggio verbale sia diverso dagli altri linguaggi perché più potente di essi: le parole riescono Ad esprimere e in qualche modo a tradurre tutti i sensi degli altri linguaggi.

Il circuito della parole Il segno scambiato tra emittente e ricevente è un entità a due facce: una fisica e una mentale. Ma, affinché lo scambio avvenga, la voce articolata in parole (parte fisica) viene analizzata dal cervello nella sua immagine acustica, mentale della voce articolata (parte mentale). È questa immagine (detta significante) che istituisce il rimando al concetto (detta significato).

Il circuito della parole (I) Che giornata oggi! = concetto /Che giornata oggi!/ = schema mentale che mi permette di riconoscere il segmento di suono articolato udito, e che istituisce il rimando al A S R A [Che giornata oggi!] = segmento di suono articolato che ho appena udito (sequenza di grafemi che ho appena percepito), la cui comprensione ha bisogno della schema mentale C N C R E

Il circuito della parole (II) Che giornata oggi! = concetto, codificato nelle parole della lingua italiana Che giornata oggi A S R A Che giornata oggi! = tutti i possibili sensi C N C R E

Il circuito della parole (I) S E G N Che giornata oggi! = concetto o significato /Che giornata oggi!/ = immagine acustica o significante A S R A S E G N A L E [Che giornata oggi!] = supporto materiale o espressione C N C R E

Il circuito della parole (II) Che giornata oggi! = concetto o significato A S R A S E G N A L E Che giornata oggi! = tutti i possibili sensi C N C R E

E per gli altri segni?

S E G N = significato / / = significante A S R A S E G N A L E [ ] = supporto materiale o espressione C N C R E

= significato A S R A = presenza di un semaforo, fare attenzione C N C R E

S E G N = significato / / = significante A S R A S E G N A L E [ ] = supporto materiale o espressione C N C R E

= significato A S R A = non possiamo passare, stop C N C R E

Il segno secondo F. de Saussure S E G N significato /significante/ piano del contenuto piano dell espressione A S R A S E G N A L E [espressione] piano dell espressione senso piano del contenuto C N C R E