Centro servizi Giovanni XXIII. Ristrutturazione Blocco C



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Documento approvato dalla CTSS di Bologna nella seduta del 27.1.2016 Centro servizi Giovanni XXIII Ristrutturazione Blocco C Ipotesi di progettazione spazi piano terra, Individuazione del target d utenza e possibile destinazione d uso Premessa Il piano terra del blocco C è stato progettato, ed ha ottenuto autorizzazione e finanziamenti da parte della RER (si allega DGR 1355/2009 in cui sono stabiliti gli importi finanziati) nonché ulteriore autorizzazione alla modifica dell intervento originario, con determina del Resp. Servizio Strutture sanitarie e socio-sanitarie n 2738 del 8/3/2012 (prot. interno 2425 del 12/2/2012) insieme alla riqualificazione energetica dell intero corpo C. Consta di 18 p.l. conformati in 16 camere singole e 1 doppia. I locali sono stati progettati, già alcuni anni fa, ipotizzando di ospitarvi 18 posti di CRA rivolti in prevalenza ad anziani affetti da demenza e disturbi del comportamento. Alla luce di considerazioni di natura sia tecnica che architettonica, tale opzione di utilizzo non si ritiene tuttavia la migliore possibile per ottimizzare la gestione del reparto stesso, sia per carenze logistiche/strutturali, dovute alla presenza di vincoli dati dal preesistente edificio, sia per un diverso bisogno di servizi che si sta evidenziando sempre più nella comunità bolognese, evidenziato anche dai competenti uffici del Comune di Bologna. ASP Città di Bologna Sede legale: Via Marsala 7, 40126 Bologna - Sede Amministrativa: Viale Roma 21, 40139 Bologna C.F. e P.IVA 03337111201 - T +39 051 6201311 - protocollo@aspbologna.it www.aspbologna.it

Inoltre anche l attuale assetto gestionale, che vede al primo piano un reparto di 56 posti di CRA gestito della Coop In cammino, e al secondo piano un reparto di Casa di Riposo di 63 posti gestito da ASP, rende complesso il pianificare fin d ora, una gestione integrata tra i tre livelli del blocco C, così come si ipotizzava nel momento della prima stesura del progetto (occorrerà infatti pensare anche alla progettazione futura degli interni dei due piani, non oggetto di questo intervento e nemmeno finanziati). Si propone quindi una opzione alternativa di tipologia di ospiti a cui rivolgere questi 18 p.l., cercando una conformazione che sia economicamente sostenibile come nucleo a sé. Servizio di Comunità Alloggio Si propone di realizzare al piano terra del corpo C, 12 p.l. di Comunità Alloggio (CA) dedicati ad anziani autosufficienti o lievemente non-autosufficienti (tipologia di utente assimilabile per alcuni aspetti a quella a cui si rivolgono gli alloggi protetti, per altri aspetti a quella a cui si rivolge la Casa di Riposo) disponibili a trovare una risposta ai loro bisogni, fondamentalmente relativi alla sicurezza, al senso di appartenenza e a supporto in qualche attività della vita quotidiana, in una dimensione di vita comunitaria monitorata e parzialmente assistita. La normativa di riferimento per i parametri strutturali ed organizzativi, essendo questo servizio non previsto tra quelli da accreditare, è la DGR 564/2000 e successive modificazioni e integrazioni, ultima delle quali la DGR 1423/2015, che dettano i requisiti per le autorizzazioni al funzionamento. La Comunità alloggio è una struttura socio-assistenziale residenziale di ridotte dimensioni, di norma destinata ad anziani non autosufficienti di grado lieve che necessitano di una vita comunitaria e di reciproca solidarietà. Finalità La Comunità alloggio fornisce ospitalità ed assistenza creando le condizioni per una vita comunitaria, parzialmente autogestita, stimolando atteggiamenti solidaristici e di auto-aiuto, con l'appoggio dei servizi territoriali. Capacità ricettiva La Comunità alloggio accoglie, di norma, fino ad un massimo di 12 ospiti. Requisiti strutturali minimi Nella Comunità alloggio devono essere presenti: locale soggiorno attrezzato con pareti o divisori mobili e di dimensioni tali da permettere la realizzazione di attività diversificate in relazione alle capacità e agli interessi degli ospiti; una zona pranzo; una zona cucina; camere singole e doppie; un servizio igienico attrezzato per la non autosufficienza ogni 4 ospiti. Tutti gli ambienti sopraindicati devono essere dotati di ausili ed arredi volti al recupero dei livelli di autonomia, e devono avere dimensioni tali da permettere la manovra e la rotazione delle carrozzine e degli altri ausili per la deambulazione. Requisiti organizzativo-funzionali Nella Comunità alloggio devono essere garantiti i seguenti servizi e prestazioni: somministrazione pasti in relazione ai bisogni degli utenti; assistenza infermieristica ove richiesta dai piani individuali di assistenza; facilitazione nella fruizione all'esterno di attività aggregative, ricreativo-culturali e di

mobilizzazione; assistenza agli ospiti nell'espletamento delle normali attività e funzioni quotidiane ove necessario in relazione ai bisogni degli utenti; nei momenti della giornata e della notte in cui non sono presenti operatori, deve essere comunque garantito l'intervento per eventuali emergenze; a tal fine devono essere individuati uno o più soggetti referenti con il compito di attivare le risorse necessarie al bisogno urgente segnalato. Requisiti di personale Nella Comunità alloggio deve essere garantita una presenza programmata di addetti all'assistenza di base. Deve essere altresì assicurata la presenza dell'infermiere professionale con una presenza programmata in relazione ai piani individuali di assistenza. Per la realizzazione di una CA dove era progettato un nucleo di 18 p.l. di CRA, gli adeguamenti strutturali sono facilmente realizzabili, durante la fase di ristrutturazione in atto. Inoltre, verrà anche posta la richiesta di qualche variazione di destinazione d uso, in quanto alcuni locali previsti nel originario progetto per CRA, non trovano ragion d essere in una comunità alloggio (ci si riferisce per esempio al locale lavapadelle, o ai locali per sporco/pulito nonché ai depositi, al bagno attrezzato, ecc.). Sarà inoltre necessario ripensare la funzione d uso di altri spazi, in una dimensione di opportunità di vita collettiva, al fine di creare le migliori opportunità per il mantenimento delle abilità e delle autonomie residue (realizzazione di un angolo cucina, di un locale per lavare, stendere o stirare la biancheria personale, di un locale per cure estetiche, salottino con connessione internet, ecc.), valorizzando in una dimensione di collettività, tutte quelle funzioni che gli anziani svolgono in forma autonoma all interno degli appartamenti. Anche i requisiti organizzativo funzionali sono facilmente realizzabili, in particolare pensando alla comunità alloggio come articolazione inserita all interno del CS Giovanni XXIII in integrazione con altre tipologie di servizio. Il Centro servizio è fornito di spazi comuni che assolvono alle funzioni di favorire la socializzazione/animazione, ed è caratterizzato da ampi spazi esterni dove ipotizzare la realizzazione di un giardino comune, di orti sopraelevati, di percorsi vita per il corpo e la mente, ecc. a disposizione dell utenza della comunità. Le ore di assistenza complessivamente erogate, sia dal punto di vista sociale che sanitario, saranno tarate in base alla tipologia di ospiti effettivamente accolti, con margini di flessibilità che consentano di potenziare o alleggerire in diversi momenti e contesti il complesso di ore di assistenza effettuate. Come riferimento utile per iniziare a definire la tipologia di anziani alla quale rivolgere la possibilità di accedere alla CA, si riportano i dati relativi al numero di domande in graduatoria per gli appartamenti protetti dell ASP alla data del 31/12/2015: GIOVANNI XXIII singolo 108 Doppio 21 LERCARO singolo 114 Doppio 1

MADRE TERESA singolo 83 Doppio 7 S. NICOLO singolo 45 Doppio 3 Ovviamente i numeri non corrispondono esattamente a persone diverse; ci sono persone/coppie che hanno fatto contemporaneamente domanda in più alloggi, tuttavia ci danno una dimensione di come esista una fascia di popolazione caratterizzata da bisogni di sicurezza abitativa/assistenziale che ancora non ha trovato risposta nei servizi esistenti. Inoltre sono presenti in servizi similiari (cfr. case di riposo private o gruppiappartamenti gestiti da cooperative), adulti con disagio divenuti anziani che hanno fruito da sempre di condizioni abitative protette e che, in un contesto di questo tipo, potrebbero continuare ad esercitare le loro autonomie, prevalentemente di tipo funzionale, trovando nel contempo figure professionali in grado di seguirli e indirizzarli, nelle decisioni della vita quotidiana. Se quindi si ipotizza di rivolgere il servizio alla tipologia d utenza sopra descritta, l assistenza erogata potrà essere più leggera, sulla falsariga di quanto scritto dalla DGR 564, se ci si riferisce ad una utenza da alloggio protetto; mentre se la domanda a cui si vuole rispondere è quella di utenza connotata da uno stato di lieve non autosufficienza, e/o da condizioni di difficoltà psichiatriche, allora l assistenza/sorveglianza da parte di figure professionali OSS sarà verosimilmente calibrata sulle 24 ore e sarà necessario prevedere anche il contributo di altre figure professionali quali un RAA part-time, e un infermiere per alcune ore al giorno, nonchè nei casi di emergenza/urgenza. Si possono inoltre garantire servizi aggiuntivi erogati su richiesta e a pagamento extra retta, quali: trasporto sociale, fisioterapia, parrucchiera, podologo, ecc. Infine la possibilità di avere nel CS il proprio MMG presente con cadenze prestabilite, come accade già per gli ospiti della CR e buona parte di quelli negli AP, aumenterebbe il senso di sicurezza e protezione anche negli utenti della CA. Il costo, molto indicativo, del personale sarebbe quindi, ipotizzando un livello di assistenza più elevato: OSS 24 ore/giorno = 8760 ore/anno = 155.000,00 /anno INFERMIERE 2 ore/giorno (domenica e festivi esclusi) = 600 ore/anno = 15.000 /anno RAA 12 ore/sett. = 12.000 /anno A cui aggiungere come macro costi diretti

Giornate alimentari = 46.000,00 /anno Tali voci portano ad un totale di 228.000,00 /anno che suddivise per i 12 p.l. portano ad una retta mensile di 1580,00 a cui vanno aggiunti, altri costi diretti (utenze, pulizie, lavaggio biancheria piana) e i costi indiretti. In tal modo la retta complessiva mensile si aggirerebbe sui 1600,00/1700,00 /mese, per un servizio calibrato su una alta intensità assistenziale, soprattutto per la scelta di mettere un operatore di notte. Sarebbe normativamente possibile non coprire la notte (22,00 6,00) intervenendo solo su chiamata, e quindi calibrare l assistenza su 16 ore/giorno e il totale della retta passerebbe a 1450,00/1550,00 /mese, quindi un servizio che si colloca come costo superiore a quello degli alloggi singoli (circa 1000,00 /mese) e inferiore a quello attuale della casa di Riposo (1655,00 /mese). Le modalità/regole di inserimento, si prevede di ricalcarle, in caso di interessamento da parte dei Servizi Sociali del comune, sul modello attualmente utilizzato per i posti negli alloggi protetti. Quindi attraverso la intersecazione con i competenti responsabili del Comune, predisporre la definizione congiunta di un regolamento/convenzione e successivamente due diverse graduatorie, una dell ASP e l altra dei servizi sociali. Servizio di Gruppo Appartamento per persone con esiti di patologie psichiatriche La CA sopra descritta occupa una porzione del piano terra, e rimane così libera un altra parte con 6 p.l. connotati da 4 camere singole e 1 doppia. Ci siamo così interfacciati con gli interlocutori istituzionali del Comune di Bologna (Dipartimento Benessere di Comunità) e dell AUSL (referenti del Centro Salute Mentale) per comprendere la possibilità di soddisfare, in quella porzione di edificio, un bisogno assistenziale emergente. E stato fatto un incontro congiunto, a cui è seguito un altro sopralluogo delle referenti del CSM presso il CS Giovanni XXIII, per verificare da progetto e in cantiere la possibilità di realizzare un Gruppo Appartamento di 6 p.l. per persone con disagio psichico. Entrambi gli incontri hanno avuto esiti soddisfacenti e confermanti la direzione di realizzazione del servizio. A tal proposito, la DGR 1423/2015, di recente emanazione sancisce che: tra le strutture che non sono soggette all obbligo di autorizzazione al funzionamento indicate nella Parte I, Punto 3, della DGR 564/00 sono compresi anche gli appartamenti protetti, i gruppi appartamento, le case famiglia, che accolgono fino ad un massimo di sei ospiti per persone con esiti di patologie psichiatriche, e persone con esiti di dipendenze patologiche. Si sta quindi lavorando per la definizione progettuale di un appartamento che risponda in pieno alle necessità del target di utenza che il CSM ipotizza di inserire, che abbia le

condizioni strutturali e funzionali per consentire la piena realizzazione delle attività che si intendono proporre al suo interno. Sarà un appartamento del tutto autonomo e indipendente sia dalla Comunità Alloggio, che dagli altri servizi che insistono nel CS Giovanni XXIII, ma sarà un servizio che al contempo potrà trovare risorse strutturali e funzionali negli spazi di vita collettivi di cui è dotato il CS (bar; spazi verdi esterni, spazi per attività di animazione socializzazione) e/o che sono presenti nelle immediate vicinanze (Centri Sociali). Evoluzione dei posti letto del blocco C di Viale Roma Nel corso dei lavori che riguardano il primo lotto del blocco C del CS Giovanni XXIII (piano terra e ampliamenti/miglioramenti esterni per efficientamento energetico dell intero edificio) da realizzarsi indicativamente nel periodo 2016-2017, se si prevede di destinare da subito i 12 posti agli ospiti della CA, una volta completata e quindi non utilizzarli per spostare gli ospiti della CRA IC, oggi in gestione a Coop in Cammino con contratto di accreditamento definitivo fino al 31/12/2017, durante i lavori di rifacimento degli infissi, si avrà un effetto di riduzione, verosimilmente nel corso del 2017, di un n. pari a circa 9 p.l. I posti letto della CR, saranno parimenti ridotti di circa 9 unità, per consentire i lavori. 9 ospiti della CR in condizioni di autosufficienza compatibili con la CA, verranno collocati all interno del servizio e le loro camere vuote utilizzate per la rotazione degli ospiti della CR interessati mano a mano dalla sostituzione degli infissi. A fronte di una successiva ed eventuale ristrutturazione dei reparti IC e IIC, come da progetto preliminare presentato anni orsono, ma non ancora finanziato, e finalizzato ad una trasformazione in CRA di entrambi e ad un loro adeguamento strutturale secondo i requisiti previsti dall accreditamento (tra cui il 40% di stanze singole), i posti del reparto IC passerebbero dagli attuali 56 a circa 37 e i posti del reparto IIC passerebbero da 63 a circa 38, per un totale di 75 posti letto.