1854 L Archivio musicale di Maria Luigia d Asburgo All instancabile e geniale opera del Pezzana si deve anche l acquisizione dell Archivio musicale della duchessa Maria Luigia, preziosa testimonianza della sua formazione a Vienna e Parigi e della vita musicale del ducato nella prima metà del XIX secolo. Appena il bibliotecario seppe che la raccolta di musiche appartenuta alla duchessa ed ereditata dall arciduca Leopoldo d Austria, figlio primogenito del viceré del Lombardo Veneto Ranieri, era stata trasferita a Vienna, mise in moto la diplomazia del consigliere di Stato Gerolamo Nasalli per cercare di ottenere in dono l archivio musicale. Al Pezzana stava molto a cuore l incremento della Parmense e desiderava aggiungere alle donazioni e agli acquisti di grande valore che già avevano arricchito la Biblioteca, anche l archivio della duchessa, alla cui munificenza si dovevano alcune acquisizioni librarie nonché l ampliamento dei locali della Biblioteca. L azione mediatrice del Nasalli ebbe successo e la raccolta potè tornare a Parma, con grande soddisfazione del Pezzana, il quale, con lettera del 27 febbraio 1850, comunicò al consigliere di Stato di aver ricevuto le 11 casse contenenti le opere che già appartennero a S. M. l amatissima nostra sovrana e delle quali piacque all Augusto Suo Erede far dono alla pubblica Biblioteca e lo ringraziò per il fortunato esito della sua attività. Il mese seguente inviò una lettera all arciduca augusto e liberalissimo donatore per pregarlo di accettare il titolo di primo fondatore dell Archivio musicale dell R. Biblioteca Parmense. L Archivio musicale, entrato in Biblioteca, fu collocato nella sua originaria disposizione, in una sala riservata alla musica (con il soffitto decorato con lire), in appositi cassabanchi posti al centro e con una propria segnatura di collocazione ancora oggi leggibile. Negli anni seguenti la raccolta continuò ad essere incrementata dal Pezzana, il quale non considerò l archivio della duchessa un fondo chiuso, ma come la raccolta musicale della Biblioteca, che, come quella libraria, andava incrementata. Inoltre, con la stessa munificenza dimostrata da Maria Luigia, il bibliotecario metteva l archivio a disposizione della Reale Orchestra per la sua attività teatrale. Nel 1855 dal Pezzana fu inserita nell archivio la partitura autografa Il Sargino, ossia l allievo dell amore di Ferdinando Paer, donata al bibliofilo parmigiano, assieme ad altre opere, dai fratelli Edoardo e Celestina Dall Asta, figli di Amenaide Moreau de Sain-Méry e nipoti del famoso amministratore generale degli Stati di Parma durante il dominio francese. L Archivio musicale di Maria Luigia, infine, dopo la nascita del Conservatorio di musica e della Sezione musicale della Biblioteca Palatina, nel 1889, fu trasferito presso la nuova istituzione dove, secondo il R.D. 14 luglio 1889, confluirono tutte le raccolte di musica del Conservatorio e della B. Palatina.
Le legature degli spartiti dell Archivio musicale di Maria Luigia riflettono due epoche storiche, quella imperiale vissuta a Parigi dal 1810 al 1814 come moglie di Napoleone, imperatrice dei Francesi e regina d Italia e quella ducale trascorsa a Parma dal 1816 al 1847. Le legature del periodo francese, più sontuose e preziose, presentano sui piatti l insegna di Maria Luigia costituita da due scudi, a sinistra quello con l aquila napoleonica, a destra quello con la parte centrale dell arma gentilizia della casa d Austria imperiale, oppure l insegna di Napoleone con l aquila d oro al volo abbassato che afferra con gli artigli i fulmini della guerra. Riccamente decorate secondo il dominante gusto neoclassico sui piatti e sui dorsi con cornici e fregi impressi in oro, le legature sono in marocchino rosso e verde. Unica legatura in marocchino blu è quella del manoscritto in pergamena Scène d Iphigénie en Aulide di C. W. Gluck, realizzata da François Bozerian le jeune, legatore di corte attivo fra il 1805 e il 1810, come si legge nell ultimo nervo del dorso. Le legature realizzate a Parma invece, più semplici e lineari, presentano una decorazione limitata a leggere cornici a fiori stilizzati o a essenziali elementi geometrici e sui piatti, impresso in oro, il semplice monogramma coronato di Maria Luigia. Solo su alcuni volumi figura lo stemma ducale costituito dal gran quarto dello stemma d Asburgo-Lorena centrale e dalle due metà degli stemmi dei Farnese, duchi di Parma e Piacenza e dei Gonzaga, signori di Guastalla.
Alexandre Etienne Choron Principes de composition des Ecoles d Italie ML.F.1/I Paris, Auguste Leduc, 1808. Fra le opere acquistate a Parigi da Maria Luigia e Napoleone, nell archivio musicale figura questo interessante trattato di musica, l unico della raccolta, in tre grandi tomi. L opera, sontuosamente legata in marocchino rosso con preziose decorazioni in oro aquila napoleonica e grande N sormontata da corona sui dorsi e ricche cornici e stemma dell imperatore al centro sui piatti è anche molto curata dal punto di vista della stampa e della veste editoriale. Nel primo volume, dopo la dedica a Napoleone, A Sa Majesté l Empereur et Roi, e la lunga lista dei sottoscrittori fra cui figurano, oltre l imperatrice, illustri nomi di musicisti come Haydn, Salieri, Beethoven e Paisiello, segue una prefazione che introduce la materia dell opera. Il trattato contiene nozioni di armonia e contrappunto, affronta lo studio delle forme musicali ed introduce i principi fondamentali dell acustica. Nel foglio di guardia del I volume è incollato un foglio, firmato dal Pezzana e datato 10 aprile 1850, in cui si afferma che l Archivio musicale di Maria Luigia è stato donato dall arciduca Leopoldo d Austria, primo fondatore dell Archivio musicale della R. Biblioteca Parmense.
Christoph Willibald Gluck Scéne d Iphigénie en Aulide, présentée à sa Majesté Marie Louise d Autriche, Imperatrice de France et Reine d Italie par Ch. J. Baron Fondo Maria Luigia sc. 133 Manoscritto in pergamena [ I metà del XIX sec]. 245x165 mm. I piatti sono riccamente decorati in oro: due fasce inquadrano il campo dei piatti. La prima è realizzata dall impressione di una roulette a ramage floreale disposto con andamento circolare, la seconda con motivi semicircolari affrontati. Negli angoli di ogni cornice, inquadrati in diagonale, sono impressi dei fiori, più complessi quelli esterni, più essenziali quelli interni. Un filetto dorato delimita il rettangolo centrale dei piatti. Agli angoli interni sono impressi motivi di merletto a ventaglio. Nella parte centrale dei piatti è stato impresso il monogramma di Maria Luigia Duchessa di Parma. Il dorso liscio, diviso in sei scomparti con finti nervi in rilievo, è decorato con motivi floreali su un fondo a merletto. Le coupes sono decorate e il taglio dorato. Le carte di guardia, in seta rosso corallo sono ornate da una roulette a motivi floreali. Lo splendido manoscritto in pergamena fu rilegato da Bozerian le jeune, legatore di corte, come si legge nell ultimo nervo del dorso.
Adamo Adalberto Conte di Neipperg Six walses autrichiennes arrangées pour Sa Majesté l Imperatrice Marie Louise par L.t General C.t de Neipperg Fondo Maria Luigia 58 Manoscritto autografo, 1814, 2 cc. 230x280 mm. Nella raccolta musicale di Maria Luigia si conserva la testimonianza del primo omaggio in musica che il conte di Neipperg fece a Maria Luigia. I sei valzer per pianoforte composti dal futuro marito morganatico della duchessa, ottimo pianista e compositore dilettante, sono stati infatti presentati a Maria Luigia, come si può leggere nella prima pagina, ai bagni di Aix nel luglio del 1814 (Aux eaux d Aix au mois de Juillet 1814). Confinato Napoleone all isola d Elba nell aprile 1814, Maria Luigia ritornò a Vienna dove si erano riuniti tutti gli alleati per le trattative di pace. Per curare la sua salute e in attesa di conoscere la sua sorte, si recò ad Aix-les Bains, dove l attendeva il generale Neipperg, inviato colà dall Imperatore Francesco I. Dunque questi valzer ci riportano al primo incontro tra la duchessa e il generale e, forse, al momento in cui nacque il loro primo sentimento. BIBLIOGRAFIA : M. Corradi Cervi, 1976
Ferdinando Simonis Annunzio del vicino arrivo di Sua maestà la principessa Imperiale Arciduchessa d Austria Maria Luigia Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla. Cantata dell avvocato Ferdinando Maestri posta in musica dal maestro Ferdinando Simonis ed umiliata alla prefatta Maestà in occasione della faustissima sua venuta in Parma il dì 20 aprile 1816. Fondo Maria Luigia 133 Partitura manoscritta, 1816, 51 cc., 300x230 mm. Per celebrare l arrivo di Maria Luigia a Parma il 20 aprile 1816, Ferdinando Simonis, che grande influenza ebbe nella cultura musicale parmense, pose in musica i versi del letterato e patriota parmigiano Ferdinando Maestri. In una artificiosa e tarda atmosfera arcadica si svolge un immaginario dialogo tra i due fiumi del ducato, il Taro e la Trebbia, inframezzato e concluso da cori di ninfe e pastori. La cantata, pur nella sua convenzionalità, è un esempio di spontaneo e cortese componimento d occasione. Ferdinando Simonis fu nominato, con decreto sovrano del 9 maggio 1816, maestro al cembalo, cioè concertatore dell orchestra di corte, e pochi mesi dopo, il 2 dicembre, maestro di cappella e del concerto privato della duchessa. Nel 1818, poi, il musicista, che già nel 1812 aveva intrapreso un attività didattica nella propria abitazione di borgo del Vescovo n. 27, fu nominato direttore e maestro di canto della Scuola di canto corale nell Ospizio delle arti, da Maria Luigia istituita in quell anno e dalla quale avrà origine il Conservatorio di musica. BIBLIOGRAFIA : Ferdinando Simonis musicista di Parma, 1977