Considerazioni sulla produzione e utilizzo della energia elettrica di una Centrale 40 MWe



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L installazione di medie centrali termoelettriche nell area urbana contribuisce all aumento delle malattie respiratorie e non contribuisce al risparmio energetico La più recente tecnologia di produzione di elettricità da combustibili fossili è stata realizzata mediante centrali termoelettriche a turbogas a ciclo combinato Dette Centrali raggiungono un rendimento elettrico intorno al 46% in assetto cogenerativo (le normali centrali termoelettriche circa il 40 %) ed in assetto non cogenerativo circa il 51%. Come in tutti i processi di trasformazione termico-meccanica-elettrica una considerevole parte di energia termica (nel caso delle centrali termoelettriche il 50% circa) viene dispersa in ambiente sotto forma di calore a bassa temperatura (40-200 ) La possibilità di recuperare questa energia per applicazioni industriali ha diffuso il sistema della cogenerazione, cioè della generazione combinata di elettricità e di calore in forma contemporanea, là dove l utilizzo ne determina la convenienza : ad esempio nei complessi petrolchimici o nei grossi zuccherifici, erano necessari per i processi interni, sia grandi quantità di calore, che notevoli forniture di elettricità. Il dimensionamento dell impianto di cogenerazione è determinato dai criteri con cui si vuole utilizzare l energia : può essere prioritario produrre corrente elettrica e utilizzare l energia termica come sottoprodotto, oppure produrre calore (energia termica), secondo il fabbisogno e immettere in rete l energia elettrica non utilizzata. Se l energia termica è quella utilizzata per il teleriscaldamento, il carico termico risulta variabile e segue l andamento stagionale. In questo caso i vincoli di progetto per sopperire alla domanda di calore delle abitazioni, impongono variabili complesse di cui occorre tener conto. Tuttavia è opportuno poi stabilire se l impianto termoelettrico debba o meno funzionare qualora il carico termico risultasse fortemente ridotto del 70% oppure quasi nullo nel mese di Agosto quando in occasione delle ferie le abitazioni e gli uffici si svuotano. Ciò comporterebbe prolungati fermo impianti con abbassamento del rendimento stagionale e con l evidente risultato di una antieconomicità dell impianto di cogenerazione, progettato per un funzionamento a regime continuo. Sostenere, quindi, che l utilizzo dentro le città, di detti sistemi, per riscaldare le case allacciate al teleriscaldamento, non costituisce un obiettivo credibile. Le centrali per la produzione di elettricità, soprattutto se di grosse dimensioni devono avere un regime di un funzionamento continuativo, con brevi soste di manutenzione - Quindi installare sistemi di cogenerazione di Alta o di Media Potenza dentro le città, non può che avere come obbiettivo primario la produzione di energia elettrica, mentre l utilizzo del calore prodotto, che è un effetto secondario, può costituire motivo di ulteriore profitto qualora, detto calore, possa essere venduto come energia primaria al pari di quella delle centrali termiche classiche, che si vuole sostituire con il pretesto del loro inquinamento (volendo si possono catalizzare i fumi emessi dalle caldaie) Pertanto non si può sostenere che la finalità effettiva sia quella del riscaldamento degli edifici, perchè valutati i costi di una gestione esclusivamente stagionale, non c è convenienza a intraprendere un investimento rilevante, come quello d installare una centrale termoelettrica di alta o media potenza: di norma infatti dette centrali sono a ciclo continuo.

Considerazioni economiche E quindi quantomeno logico pensare che chiunque costruisca a un impianto tecnologico molto costoso come una centrale termoelettrica, (anche nel caso usufruisca di contributi Regionali o Statali) sarà sua cura ammortizzare l investimento il più velocemente possibile, per poi passare alla fase redditizia dell affare, con il fine ovvio di massimizzare i profitti - Considerazioni sulla produzione e utilizzo della energia elettrica di una Centrale 40 MWe Una centrale della potenza di 40 MW Elettrici, produce circa (40.000x24x350) 336 milioni di KWh all anno Facendo un confronto con i consumi elettrici medi annuali di una abitazione civile (che sono compresi tra 2000 e 3000 KWh), la produzione di energia elettrica di detta Centrale corrisponde al consumo di circa 134 mila abitazioni medie (336 milioni /2500), oltre la metà di tutti i consumi elettrici annuali domestici della città di Bologna Considerazioni sul calore prodottola una Centrale da 40 MW elettrici +24 MW termici Da una centrale termoelettrica di taglia media (40 MWe), di tecnologia a turbogas a ciclo combinato, come quella ipotizzata da Hera da realizzarsi nel Quartiere Reno, con rendimento del 75% e una potenza termica di 24MW in assetto cogenerativo, si ottengono nel suo funzionamento continuativo (24.000 x 24 x 350giorni) a 200 milioni di KWh termici, anno. Tuttavia, solo una parte di questo calore potrà essere utilizzato per il teleriscaldamento. I principali motivi di ciò, sono sotto riportati : 1) Dei complessivi 24 MW di potenza termica prodotta dall impianto di cogenerazione sono utilizzabili (alle temperature utili al teleriscaldamento) solo una parte di detta energia, pari a circa il 90% (e cioè 22 MW) a causa delle dispersioni nella Rete di teleriscaldamento, negli scambiatori di calore ad essa connessi, e nel condensatore per lo smaltimento del calore in eccesso, che funge da regolatore. Detto calore prodotto non è utilmente utilizzato durante la stagione estiva. 2) Solo nei mesi invernali, (6 mesi al massimo), esiste di fatto la necessità dell utilizzo del riscaldamento nelle abitazioni, mentre per i restanti 180 giorni il teleriscaldamento eroga soltanto il calore per l acqua calda sanitaria che è una minima parte di quella prodotta per il riscaldamento (1/6 circa). Ciò significa che per gli altri 6 mesi dell anno il calore sur-plus prodotto verrà inevitabilmente scaricato in atmosfera urbana con gli effetti tipici del surriscaldamento dell aria.

Da dati forniti da Federconsumatori http://www.codacons.it/pics_comunicati/tariffegas.htm I consumi medi di gas naturale ( metano) per la famiglia italiana in un appartamento medio sono di 1400 mc per gli usi domestici, in cui sono compresi circa 200mc di metano per la produzione di acqua calda sanitaria. Consumo per *abitazione in kwh anno = (1400 x 9,5 ) = 13.300 Kwh [1 mc metano = 9,5 kwh ] Potenza media del generatore (caldaia ) 13.300 : 160gg :10h = 83 kwh:10ore = Potenza 8,3 Kw media *abitazioni costruite prima della Legge 192/05 Con le nuove normative si possono abbassare i consumi a 600mc di metano per appartamento medio e con l integrazione dei collettori solari si avrebbe un risparmio del 50% del costo dell ACS Qualora HERA s.p.a. realizzasse una centrale Turbogas della potenza totale complessiva di 40MW elettrici e circa 24 MW Termici a ciclo continuativo, + 21 MW termici di integrazione ci sarebbe una potenza termica media in eccesso all attuale fabbisogno delle abitazioni ed una energia elettrica, non indispensabile, prodotta a scapito dell ambiente. Il generatore può adattarsi favorendo la potenza elettrica rispetto a quella termica e viceversa. Se consideriamo 22 MW termici utili per il teleriscaldamento (al netto delle perdite nei tubi della rete di distribuzione ) con detto calore si possono riscaldare circa [ 22.000 KW : 8,3 kw ] = 2650 abitazioni civili. E ciò, nei 180 giorni invernali in cui c è richiesta di calore, a cui si somma l energia per la produzione di acqua calda sanitaria. Mentre nei restanti 180 giorni (estivi) si riscontra un notevole spreco energetico, corrispondente al 50% della potenza totale installata, in quanto l impianto, di cogenerazione, per funzionare deve disperde nell aria il 50% del potere calorico del gas naturale bruciato. Considerazioni ambientali La meteorologia ci insegna che nelle città non vicine al mare, le temperature medie estive sono solitamente superiori di 3-4 gradi rispetto alle aree extra urbane o di campagna e che il ricambio atmosferico,in particolare nella Pianura Padana è molto ridotto con effetti del ristagno degli inquinanti. Con l installazione di una centrale da 40MWe + 24MWt in città, gli abitanti del/i Quartiere/i si troveranno costretti a combattere sia caldo estivo dovuto all irraggiamento solare, che quello immesso dalle centrali, oltre che all ozono presente, ricorrendo all utilizzo dei condizionatori, che a loro volta consumeranno altra energia elettrica alimentando il circolo vizioso che porta all aumento dei consumo dei combustibili fossili,che a loro volta sono responsabili dell effetto serra. La Centrale Turbogas, sopra citata, Brucia 9.000 m3 di metano ora x 24 x 350gg = 75 milioni di m3 di metano all anno. Tutto questo NON HA SENSO! anzi. è un vero e proprio INSULTO al BUON SENSO!!!

Costi per gli utenti del teleriscaldamento In realtà, ad oggi sono allacciate al teleriscaldamento del Quartiere Reno - Porto circa 2400 abitazioni,costruite senza i criteri di risparmio energetico, che se fossero messe a norma secondo la Legge 192/05, ridurrebbero il carico termico del 30% - 40%. Qualora poi la nuova centrale Turbogas subentrasse alle centrali termiche esistenti, i cittadini utenti sarebbero vincolati a vita a questa fornitura di energia senza la possibilità di poter cambiare gestore, ne potrebbero avvalersi dei collettori solari, ne sarà loro possibile effettuare un sensibile risparmio energetico per riscaldare la loro casa. Lo spreco di energia è ancora più evidente se consideriamo tutte le pompe elettriche per la circolazione dell acqua calda, che rappresentano costi aggiuntivi, riconducibili al totale spesa riscaldamento. Tutto ciò genera una gravosa Bolletta del Gas, a carico del povero utente, di cui per troppo tempo non si è voluto tener conto. Anche il Comune di Bologna ha gravi responsabilità per non aver fatto nulla, ripetiamo proprio nulla, per migliorare il risparmio energetico degli edifici, come invece in altre Regioni si è fatto da tempo, lasciando alle imprese le scelte e le strategie che sarebbero state di Sua competenza. Le costruzioni a spreco energetico, ovvero al di fuori dei parametri previsti di certificazione energetica, hanno rappresentato l attuale business di Hera. Ora, alla luce della Direttiva Europea sul rendimento energetico degli edifici 2002/91 CE, il Comune di Bologna deve obbligatoriamente adeguarsi alle nuove normative e rompere una buona volta il circolo vizioso che scarica maggiori spese sui cittadini, procurando di fatto guadagni ingiustificati ai fornitori di energia. Basta con queste scelte irragionevoli, ai confini della legalità Allacciare alla rete di teleriscaldamento gestita in questo modo da Hera ulteriori 600 abitazioni, costituisce un fatto di inaudita gravità. E non si dica poi che tutto ciò fa risparmiare i cittadini sulla bolletta energetica: i fatti dimostrano il contrario! Il Comune di Bologna da che parte sta? Tutela la salute e gli interessi dei suoi cittadini o preferisce i lauti dividendi che Hera gli fornisce ( 10 milioni di euro è l ammontare della cedola proveniente dai 108 milioni di euro di utili realizzato nel 2005 dalla Multiutiliy ) Perché mai una centrale da 40MWe se ne bastano molto meno?! Può un dividendo del genere giustificare scelte di questo tipo? Che tristezza constatare che anche noi, nel nostro piccolo, non abbiamo nessuno che ci tuteli dai furbetti che intrallazzano nel Quartierino. Effetti sulla salute dei cittadini Le emissioni dei combustibili fossili rilasciate nell atmosfera, nel caso dentro la città, sono indiscutibilmente riconosciute dannose alla salute delle persone, perché oltre alle emissioni di anidride carbonica (CO2), che costituisce uno dei principali responsabili dell effetto serra e del riscaldamento globale del pianeta, si producono anche NOX CO- SO4 Benzene e molto particolato di cui le polveri sottili PM 10 - PM 2,5 sono ritenute responsabili di molte patologie. Tutti questi inquinanti prodotti dal riscaldamento e dalle attività lavorative, vanno a sommarsi agli inquinanti del traffico presente nel comprensorio urbano. Per non parlare poi delle nanopatologie che si stanno scoprendo mediante l utilizzo di potenti microscopi in grado di rilevare persino le PM 0,1 che fino a poco tempo fa nessuno aveva indagato così pure come i danni devastanti da loro prodotti. Il Comune bloccherà sempre e solo il traffico quando si superano i limiti previsti degli inquinanti nell aria? E per gli inquinanti prodotti dalle Centrali Turbogas? Chi ha l Autorità di fermare gli impianti. che con le loro emissioni nell aria rappresentano un pericolo per la salute dei cittadini? La Magistratura? Non ci è dato sapere. Chi controlla l inquinamento prodotto da questi impianti? e quello di particolari industrie?

Alternative possibili al teleriscaldamento degli edifici Le scelte progettuali e compositive più significative sono: Tipologie edilizie a guadagno solare. Protezione dai venti freddi invernali e ventilazione naturale agevolata dall'orientamento. Schermature naturali dei fronti esposti a Sud-Ovest (essenze caduche). Utilizzo degli spazi verdi per il miglioramento del comfort e microclima. Utilizzo della radiazione solare nei mesi invernali. Controllo dell'apporto energetico da soleggiamento estivo (ombreggiamento). Chiusure esterne a forte inerzia termica. Coperture ventilate. Materiali da costruzione ecologici (cotto, mattone, intonaci naturali, ecc.). Utilizzo del Solare Termico per Acqua Calda Sanitaria e Riscaldamento, con integrazione di caldaie a condensazione Corsi di aggiornamento per il personale tecnico del Comune sull utilizzo del Solare Termico.