PROGETTO LETTURA Incontri con l Autore Oggi Giovedì 5 maggio 2011 nell Aula Magna del nostro Istituto Adriana LORENZI ha presentato agli studenti il suo libro Non restate in silenzio Sulle tracce di Medea Colleoni, V. Woolf, Emily Dickinson, Dolores Prato, Azzurrina, Gianna Manzini, A. Pozzi
L Autrice presenta un catalogo di donne, le più diverse fra loro (bambine-adulte, ricche-povere, protagoniste-emarginate, madri-figlie ) e tuttavia tutte accomunate dalla femminilità, dalla sensibilità, dalla sofferenza, dal deficit di vita. Sono fantasmi, spiriti, fate, polvere d inchiostro che la parola della Lorenzi richiama sulla scena dove lei stessa li resuscita dandogli voce ; sono tutte donne che agganciano il suo sguardo e, come nuovi personaggi in cerca d autore, le chiedono di essere rappresentate. Adriana Lorenzi si china verso loro e, con la complice sensibilità delle grandi donne, le porta via per un attimo dal buio della storia, regalandogli il cono di luce (che è la vita) del palcoscenico. Le rappresenta, ma senza mai tradirle, senza una sola parola in più, che possa in qualche modo abusare della fiducia per cui l hanno prescelta. Adriana Lorenzi sottrae al buio e silenzio, per noi tutti Medea Colleoni Virginia Woolf Emily Dickinson Dolores Prato Azzurrina Gianna Manzini Antonia Pozzi Detenuta Ed è bello: perché si finisce per non esistere più neppure per se stessi se non si esiste almeno per qualcuno.
Adriana LORENZI in parecchi racconti usa la tecnica narrativa dello straniamento, cioè della regressione ad un punto di vista non normale (un cardellino in Medea; un cane, il Terranova Carlo di Emily Dickinson ); talvolta questa tecnica diviene più raffinata e complessa come in Woolf e Pozzi le quali, come in un gioco di specchi, descrivono in prima persona se stesse come le vedono gli altri. L uccellino del cardo Medea, sventurata figlia di Bartolomeo Colleoni, vista con gli occhi amorosi di un cardellino, che accetta di diventare schiavo d amore fino alla crudele immolazione finale. Un cardellino interlocutore unico di una bimba chiamata dalla vita a crescere troppo in fretta. La ragazza nasce già nel segno della sofferenza, figlia di seme vecchio, figlia naturale. Un isola di luce Ci sono cose che hanno uno sguardo, basta saperlo cogliere: è un guizzo, un fruscio, un battito d ali. Per me lo sguardo delle cose è il loro sorriso. Virginia Woolf, a 47 anni e in periodo difficile della vita, trova lo sguardo delle cose e la sua isola di luce in Italia, all Albergo delle fate, dove Leonard l ha portata per ritemprarsi. E qui che vede le fate che l agganciano e le regalano l isola di luce e la parola che pensava perduta. La coccetta di Treia Lolita, Lollo, Lollò per dimenticare il nome Dolores, un nome troppo carico di spine. Dolores venne spezzata, ma le rimase quella voce con la quale collezionò parole per non dimenticare collezionò parole per tutta la vita e come si conviene ad una raffinata collezionista dimostrò la loro bellezza spogliandola di ogni utilità e facendola piuttosto rilucere nell armadio delle sciccherie Nascosti sentirsi cercare Emily Dickinson che s impone per sottrazione, facendosi cercare; nascondersi per essere trovata, non ora ma domani; il segreto è non cercare, per essere infine trovata e adorata: bene sapere e non dire meglio sapere e dire, se puoi trovare quell orecchio raro che ti comprenda. Azzurrina Azzurrina (Guendalina Malatesta) che nasce già fantasma, Azzurrina che fin dalla sua nascita è costretta a sottrarsi alla vista degli altri Cara Gianna Nessun libro ti tradirà, come accadrà invece con gli uomini. Scegli i tuoi migliori amici fra i libri e ti saranno fedeli per sempre Un amica ottantenne, Lucia, scrive una lettera a Gianna Manzini, ormai defunta ricordandole vicende e parole: il padre anarchico che si faceva i fatti degli altri, il suo confino, il quaderno comprato per la figlia prima di morire (quaderno per ribadire l importanza della parola da dire e da scrivere ), la lapide spoglia con due ciotole per il miglio agli uccellini
L anima che arde non soffre il disfacimento dell ombra La madre di Antonia Pozzi ricorda la figlia, verso la quale ha commesso degli errori (Lei sottraeva, io addizionavo; lei riduceva all osso e io rimpolpavo); un intera vita non le è bastato per perdonarsi e adesso vive solo nell attesa dell abbraccio eterno. Soffrire da giovane o da vecchia Una Detenuta cerca di sfuggire alla miseria imboccando un sentiero sbagliato; adesso non cerca scuse, paga con dignità; la sua umanità le permette di varcare il confine con l invisibile e il fantasma dell Albanese suicida torna a confortarla. Nessun libro ti tradirà, come accadrà invece con gli uomini. Scegli i tuoi migliori amici fra i libri e ti saranno fedeli per sempre. I nostri ragazzi sono i protagonisti, insieme agli Autori, di questi incontri che hanno creato momenti di grande sintonia e armonia culturale.
Non possiamo dimenticare che la passione per la lettura in molti Alunni viene alimentata quotidianamente da quella dei loro rispettivi docenti. Desideriamo ricordare quelli che presenti all incontro odierno Ad maiora Professori: Ida Angius Francesca Gambarelli Donato Gaspari Cristina Baccanelli Roberta Russo Luana Amodeo Stefania Cortinovis Paola Limongi G.Pinto Stefania Fumagalli A. Lo Conti A. Lo Conti