l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio step 19 aprile 2016
Recupero del patrimonio edilizio esistente Riduzione del consumo di suolo Valorizzazione del paesaggio Ridefinizione categoria ristrutturazione edilizia Ridefinizione oneri di costruzione Incentivi per riqualificazione edilizia e urbanistica
Recupero insediamenti storici (articolo 103) definizione di indirizzi e criteri per la tutela degli insediamenti storici mediante deliberazione della Giunta provinciale (articolo 104) precisazione della disciplina relativa al patrimonio edilizio montano: eventuale riutilizzo a fini abitativi non permanenti applicazione della categoria della ristrutturazione edilizia senza interventi di demolizione e ricostruzione delle parti murarie (limitata alle sole parti lignee) e senza spostamento di sedime (articolo 105) sopraelevazione nella misura sufficiente per il raggiungimento dell altezza minima utile, e comunque entro il limite massimo di un metro l applicazione della norma è sospesa per 1 anno ed è comunque alternativa a disposizioni analoghe del PRG
Riqualificazione dell esistente: ristrutturazione edilizia È ampliata la definizione di ristrutturazione edilizia introducendo la possibilità di modifica del sedime, nel rispetto della destinazione di zona, delle distanze e dei vincoli urbanistici sovraordinati. Si ricomprende nella ristrutturazione edilizia la demolizione e ricostruzione del volume originario anche con ampliamento fino al 20%. Nel caso di cambio d uso si fa riferimento alla SUL. Si configura come recupero del patrimonio edilizio esistente ogni intervento dalla manutenzione ordinaria alla ristrutturazione edilizia. (articolo 77)
ristrutturazione edilizia (articolo 77, c. 1, lett. e) interventi rivolti ad adeguare l'unità edilizia o una sua parte a nuove e diverse esigenze, anche con cambio della destinazione d'uso con o senza opere; comprendono la possibilità di variare l'impianto strutturale interno e distributivo dell'edificio, modificandone l'aspetto architettonico e i materiali nell'ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono compresi quelli rivolti alla demolizione, anche parziale, dei manufatti esistenti e alla loro ricostruzione nel limite del volume originario e anche su diverso sedime nel caso di ricostruzione su diverso sedime è assicurato il rispetto della destinazione di zona, della disciplina in materia di distanze e i vincoli urbanistici sovraordinati sono interventi di ristrutturazione edilizia anche gli ampliamenti degli edifici esistenti, previsti da questa legge o consentiti dal PRG nel limite del 20% del volume originario laddove ammesso il cambio della destinazione d uso esso è riferito alla superficie utile lorda originaria
Ricostruzione di edifici preesistenti articolo 107 c. 1: possibilità di ricostruire tempestivamente rispetto al crollo spontaneo o all evento calamitoso edifici preesistenti. La ricostruzione è condotta anche in deroga alle previsioni del PRG (senza procedura di deroga) c. 3: possibilità di ricostruzione filologica di manufatti distrutti, posti in aree non destinate specificamente all insediamento, in presenza di elementi perimetrali tali da consentirne l identificazione della forma se individuati catastalmente almeno alla data della legge n. 10/1977 o se è disponibile documentazione storica dell esistenza a quella data; la ricostruzione non è ammessa se contrasta con la carta di sintesi della pericolosità (ora carta di sintesi geologica) o se è esclusa dal piano per il recupero del patrimonio edilizio montano
Ricostruzione filologica articolo 107, c. 3 condizioni per la ricostruzione presenza di elementi perimetrali tali da consentirne l identificazione della forma, individuazione catastale alla data di entrata in vigore della legge n. 10/1977 oppure documentazione storica dell esistenza a quella data, ricostruzione filologica intesa come ricostruzione del manufatto preesistente o di sue parti nel rispetto degli elementi tipologico-formali originali, desumibili dalle preesistenze o dalla documentazione disponibile compatibilità rispetto alla carta di sintesi della pericolosità (al momento, carta di sintesi geologica) e ai contenuti del piano per il recupero del patrimonio edilizio montano destinazione abitativa non permanente
Incentivi per la riqualificazione (articolo 108) gli interventi di riqualificazione di cui agli articoli 109-111 non si applicano ai beni culturali e agli immobili ricadenti negli insediamenti storici anche di carattere sparso (articolo 109)Meccanismi premianti per chi recupera gli edifici residenziali e ricettivi esistenti, quali bonus volumetrici (15% in deroga al PRG) o, in alternativa, il riconoscimento di crediti edilizi per il trasferimento di parte del volume esistente su altre aree. (articolo 110) nel caso di interventi di ristrutturazione urbanistica, regolati da accordi urbanistici, è riconosciuto un incremento del 20% del volume ammesso dal PRG. Il volume può essere parzialmente riconosciuto come credito edilizio per il trasferimento su altre aree (articolo 111) per gli edifici dismessi e degradati o incongrui è introdotta la demolizione previo accertamento del volume o della SUL in apposito registro. Gli stessi edifici possono essere ricostruiti successivamente con le modalità della ristrutturazione
Credito edilizio (articolo 27) credito edilizio, riconoscimento di un diritto edificatorio da utilizzare in aree destinate a edificazione, diverse da quella di origine. Il credito è definito mediante perizie asseverate redatte da professionisti abilitati, secondo principi di proporzionalità e congruità e tenendo conto del rapporto costi-benefici degli interventi di trasformazione I rapporti tra il comune e il proprietario del credito sono regolati mediante accordo urbanistico, che definisce e localizza il credito contro l attuazione degli impegni definiti nell accordo (l attuazione del credito coincide con quella degli impegni assunti, es. cessione di aree) Il credito ha una durata massima di 10 anni Il credito è negoziabile tra soggetti interessati, ferma restando l assunzione degli impegni contenuti nell accordo che regola il credito
Riqualificazione edilizia / 1 (articolo 109)meccanismi premianti per chi recupera gli edifici residenziali e ricettivi esistenti, esistenti dal 2000, quali bonus volumetrici (15% in deroga al PRG) o, in alternativa, il riconoscimento di crediti edilizi per il trasferimento di parte del volume esistente su altre aree l edificio deve presentare condizioni di degrado o di obsolescenza strutturale, architettonica ed energetica l intervento deve prefigurare una riqualificazione architettonica complessiva dell edificio e portare al conseguimento della classe energetica B+ l intervento è soggetto a permesso di costruire previo parere della CPC che valuta la qualità del progetto ma anche i presupposti di degrado e obsolescenza per la riqualificazione
Riqualificazione edilizia / 2 È riconosciuto un incremento del volume urbanistico fuori terra esistente nella misura del 15% in aggiunta agli incentivi volumetrici dell articolo 86 della l.p. n. 1/2008: tale intervento è comunque ricompreso negli interventi di ristrutturazione edilizia È ammesso il parziale riconoscimento di credito edilizio del volume esistente (in alternativa agli incrementi volumetrici) e il suo trasferimento su altre aree destinate a funzioni residenziali o ricettive con la possibilità di superare i parametri di queste zone del 30% della SUL o del volume ammessi o l altezza di un piano; l intervento è subordinato a permesso di costruire convenzionato Il cambio d uso degli edifici ricettivi è ammesso se conforme al PRG, fino a un incremento massimo del 15% dei parametri di zona stabiliti dal PRG in aggiunta agli incentivi per l edilizia sostenibile
Riqualificazione edilizia / 3 Il parere della CPC richiesto per gli interventi di riqualificazione urbana ed edilizia di cui all articolo 109 della legge è teso alla valutazione dei seguenti aspetti: a) sussistenza delle condizioni previste per l applicazione della disciplina di riqualificazione e alla valutazione della qualità architettonica degli interventi previsti in ragione dei caratteri e delle condizioni dell edificio esistente; b) valenza complessivo del progetto di riqualificazione architettonica dell edificio esistente; c) coerenza con il contesto urbanistico della eventuale proposta di parziale ricostruzione dell edificio esistente.
Riqualificazione urbana (articolo 110)meccanismi premianti per chi recupera aree urbane, per riqualificazione architettonica e insediativa miglioramento della dotazione di servizi e attrezzature pubbliche o di accessibilità alle aree insediate integrazione di funzioni compatibili con la residenza prevede in particolare definizione di un accordo urbanistico da allegare in via preferenziale a un piano di riqualificazione con effetto di variante al PRG incremento dell indice urbanistico vigente del 20% possibilità di riconoscimento di crediti edilizi finalità:
Riqualificazione di edifici dismessi e degradati (articolo 111) possibilità di demolizione diedifici dismessi e degradati o incongrui, previo accertamento del volume o della SUL e del sedime, da parte del Comune, con inserimento in apposito registro il volume o la SUL possono essere ricostruiti secondo le modalità della ristrutturazione previo accordo urbanistico il volume o la SUL possono essere trasformati in crediti edilizi da trasferire su altre aree la CPC autorizza la demolizione se ricadente in area di tutela ambientale
Riqualificazione urbana e recupero dei centri storici
Legge provinciale n. 1 del 1993, Norme per il recupero degli insediamenti storici e interventi finanziari > disciplina degli interventi provinciali per la tutela e il riutilizzo del tessuto storico, sociale, culturale ed economico degli insediamenti storici > incentivi finanziari diretti a favorire il recupero e la valorizzazione dei centri storici Deliberazione della Giunta provinciale n. 20116 del 1992 > approvazione del documento Indirizzi e criteri generali per la pianificazione degli insediamenti storici > analisi dei piani vigenti > analisi delle problematiche emerse: manuale degli elementi costruttivi, ampliamenti e sopraelevazioni, nuove costruzioni, spazi liberi, volumi accessori, superfetazioni > proposta metodologica per l elaborazione del piano > definizione delle categorie di intervento
> proposta di lettura dei centri storici > rapporti tra insediamenti e territorio > organizzazione insediativa e relazioni complesse > distribuzione delle funzioni elementari > ruolo del centro storico > criteri di classificazione dei centri storici
disposizioni sui centri storici introdotte nel 2013 modifica dell articolo 99, comma 1 della l.p. n. 1/2008 in materia di ristrutturazione edilizia con la possibilità di demolizione e ricostruzione con il medesimo ingombro planivolumetrico esistente possibilità di insediamento di esercizi commerciali di qualsiasi tipologia e superficie negli insediamenti storici con esonero dall obbligo delle dotazioni di parcheggio esonero dall obbligo delle dotazioni di parcheggio per gli interventi nel centro storico ovvero riguardanti edifici soggetti a restauro, risanamento, ristrutturazione edilizia e demolizione con ricostruzione (allegato 3 della deliberazione della Giunta provinciale n. 2023/2010)
ristrutturazione edilizia l.p. n. 25/2012 (legge finanziaria 2013), articolo 70: nella ristrutturazione edilizia è ammessa la possibilità di demolizione e ricostruzione con il medesimo ingombro planivolumetrico esistente l.p. n. 4/2014: è stato previsto il parere sulla qualità architettonica delle CPC per gli interventi di ristrutturazione edilizia comportanti demolizione e ricostruzione, con particolare riferimento alla valenza urbana dell'edificio, ai caratteri dei fronti principali e alla presenza di particolari elementi di pregio. l.p. n. 15/2015: la ristrutturazione edilizia comprende la demolizione e ricostruzione dei manufatti esistenti, anche su diverso sedime, nonché l ampliamento degli edifici esistenti nel limite del 20 per cento del volume originario
dentro / fuori il perimetro del centro storico
dall unità edilizia al complesso / contesto / insieme
il nuovo approccio alla ristrutturazione edilizia richiede un ragionamento più ampio rispetto alla singola unità edilizia, finalizzato all analisi e alla ricomposizione di fronti e quinte edilizie che assumono particolare valore rispetto al disegno del centro storico e alla sua identità (schiere o edifici che delineano vie principali e piazza) o al paesaggio di riferimento (schiere o edifici esposti alle visuali verso valle o verso la viabilità principale o necessaria cornice di complessi monumentali) (Indicazioni metodologiche per l elaborazione della carta del paesaggio e della carta di regola del territorio)
l.p. n. 15/2015, articolo 103: Tutela degli insediamenti storici indirizzi e criteri generali per individuare nel PRG gli insediamenti storici, per tutelare gli insiemi di elementi costituiti da edifici e spazi aperti che connotano l antico nucleo sotto il profilo storico e culturale locale e per definire le modalità di conservazione, recupero e valorizzazione e le condizioni di ammissibilità degli interventi innovativi, integrativi o sostitutivi sugli immobili e i siti in essi compresi e le funzioni coerenti con le caratteristiche insediative del centro storico. dal recupero alla riqualificazione > ragionamento non circoscritto al singolo edificio > rafforzamento delle funzioni residenziali, come condizione fondamentale > per il recupero, con servizi di base e commercio di prossimità > definizione di piani della mobilità e dei parcheggi che favoriscano la riqualificazione degli spazi aperti > tutela e valorizzazione dei caratteri insediativi peculiari > equilibrio e integrazione di funzioni Fondo del paesaggio (dgp n. 2269/2015) > studio per la pianificazione degli insediamenti storici