Procedura di pricing degli strumenti finanziari negoziati in conto proprio Delibera del Consiglio di Amministrazione del 30/10/2007, modificata da Cda del 16/12/2009 e del 28/12/2010 Aggiornata con modifiche di cui Delibera Cda del 10/05/2016. 1
La presente procedura illustra le modalità con cui vengono determinati i prezzi degli strumenti finanziari per i quali la Banca svolge il servizio di negoziazione in conto proprio e precisamente: - Sottoscrizione in asta di titoli di Stato; - Operazione di pronti contro termine passive; - Obbligazioni di propria emissione. SOTTOSCRIZIONE IN ASTA DI TITOLI DI STATO Per la determinazione del prezzo dei titoli di Stato prenotati in asta dai propri clienti la Banca fa riferimento: - Per i Buoni ordinari del Tesoro (BOT) al prezzo medio ponderato, reso noto dalla Banca d Italia e pubblicato a cura del Ministero dell Economia e delle Finanze nella Gazzetta Ufficiale; - Per i titoli di Stato a medio e lungo termine al prezzo di aggiudicazione, determinato in asta maggiorato degli eventuali interessi maturati alla data di godimento della cedola a quella del regolamento e reso noto dalla Banca d Italia tramite comunicato stampa. Ai prezzi così determinati vengono aggiunte le commissioni nel rispetto dei limiti stabiliti dal Ministero dell Economia e delle Finanze per la sottoscrizione in asta di Titoli di Stato. OPERAZIONI DI PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVE Per la determinazione dei tassi delle operazioni pronti contro termine passive viene preso come riferimento il rendimento di titoli di stato (BOT) con successiva personalizzazione in relazione al cliente. OBBLIGAZIONI DI PROPRIA EMISSIONE 1) Obbligazioni ordinarie emesse prima del 01/12/2010 Per la determinazione del prezzo delle obbligazioni proprie emesse prima del 01/12/2010 la Banca si avvale del servizio valutazione titoli obbligazionari non quotati prestato da Cassa Centrale Banca nella modalità di prezzatura prezzo ottenuto con al curva risk free e applicando il metodo Notional cash flow after last known coupon per le obbligazioni a tasso variabile. 2) Obbligazioni subordinate emesse prima del 01/12/2010 Il prezzo di negoziazione dei prestiti obbligazionari subordinati è determinato dal Servizio Finanza della banca con il metodo dell attualizzazione dei flussi di cassa futuri, utilizzando l ultima rilevazione disponibile del tasso risk free di riferimento aumentato dello spread riconosciuto per il maggior rischio assunto in relazione al merito creditizio dell emittente e al vincolo di subordinazione in sede di emissione. 2
3) Obbligazioni ordinarie non strutturate o strutturate non complesse emesse dopo il 01/12/2010 Per la determinazione del prezzo delle obbligazioni proprie non strutturate o strutturate non complesse emesse dopo il 01/12/2010 la Banca si avvale del servizio valutazione titoli obbligazionari non quotati prestato da Cassa Centrale Banca nella modalità di prezzatura prezzo ottenuto con la curva comprensiva dello spread di emissione e applicando il metodo Forward per le obbligazioni a tasso variabile. Detta metodologia prevede che il fair value delle obbligazioni di propria emissione sia calcolato mediante la curva free risk a cui viene applicato uno spread di emissione che tiene conto del merito creditizio dell emittente e di una componente commerciale. Lo spread di emissione viene mantenuto costante per tutta la vita del titolo. La parte dello spread di emissione diversa da quella relativa al merito creditizio dell emittente è riferibile ad una componente commerciale (spread commerciale) la cui entità viene determinata in fase di emissione attualizzando i flussi utilizzando la curva risk free modificata con gli spread di credito al fine di tener conto del merito creditizio dell emittente. In coerenza con le attuali prassi operative ed in previsione dell imminente istituzione del Fondo di Garanzia Istituzionale per il Credito Cooperativo, per le Banche prive di rating ufficiale, Cassa Centrale utilizza un livello medio di merito creditizio corrispondente alla classe 4 della tabella di raccordo dei rating Moody s. La misura massima dello spread commerciale applicabile alle emissioni riservate alla clientela retail, viene fissata al 110% dello spread creditizio relativo a ciascuna emissione. Con particolare riferimento alle emissioni di prestiti obbligazionari a tasso variabile, la Banca, comunque, si impegna a non effettuare emissioni a spread inferiori a -50 punti base rispetto al parametro di indicizzazione prescelto. 4) Obbligazioni strutturate opzione call asiatica e call europea Per la determinazione del prezzo delle obbligazioni proprie strutturate con opzione call asiatica ed europea la Banca fa riferimento al fair value utilizzato per le valorizzazioni contabili di bilancio dell obbligazione fornito dalla controparte istituzionale con la quale ha concluso l operazione di copertura al fine di cautelarsi rispetto al rischio di tasso derivante dall emissione delle obbligazioni strutturate. Detto fair value è calcolato con il metodo dell asset swap utilizzando per i flussi di cassa la tecnica dello sconto finanziario, mentre, per la componente derivativa, viene utilizzata una tecnica di valutazione diversa a seconda del tipo di struttura finanziaria (ad es. Modello di Vorst per le opzioni asiatiche semplici; Modello di 3
Black-Scholes per le opzioni europee semplici, Forward Inflation Model per le opzioni sull inflazione, ecc.). 5) Obbligazioni subordinate emesse dopo il 01/12/2010 Per la determinazione del prezzo delle obbligazioni proprie subordinate Tier 2 emesse dopo il 01/12/2010 la Banca effettuerà al prezzatura prezzo ottenuto con la curva comprensiva dello spread di emissione, metodologia che prevede che il fair value delle obbligazioni sia calcolato mediante la curva free risk a cui viene applicato uno spread di emissione che tiene conto del merito creditizio dell emittente e di una componente commerciale. Lo spread di emissione viene mantenuto costante per tutta la vita del titolo. Alle negoziazioni con la propria clientela retail, ai prezzi ottenuti con modalità di valutazione cui sopra, la Banca applicherà, in condizioni normali di mercato: - Uno spread denaro max 1,50% - Uno spread lettera max 1,50% Limitatamente alle obbligazioni subordinate, in considerazione dell oggettivo deterioramento del profilo di liquidità conseguente all introduzione del Regolamento UE n.575/2013 (c.d. CRR) la Banca applicherà uno spread denaro (proposta in acquisto) aggiuntivo rispetto alel obbligazioni ordinarie che non potrà eccedere il limite di 350 punti base. Conseguentemente, lo spread denaro complessivo in condizioni normali di mercato, non potrà eccedere 500 punti base. Al fine di tutelare al meglio l interesse della propria clientela, la Banca, comunque, si impegna, in condizioni normali di mercato, nelle proposte di acquisto (spread denaro) a non eccedere il limite di 150 punti base di spread applicato qualora il fair value del titolo risulti pari o inferiore alla pari (fair value 100). Per la descrizione delle metodologie richiamate si rinvia alla policy di valutazione e pricing di Cassa Centrale Banca, allegata. 4
5