GABRIELE PRENNA UNA VITA DI PAROLE



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Transcript:

GABRIELE PRENNA UNA VITA DI PAROLE Poesie, pensieri e opinioni 2007-1 -

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- 3 - Dedicato a tutta la mia famiglia, la migliore accademia dello spirito.

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Premessa. Sono nato per la scrittura, sono cresciuto con il culto e l amore (mania?) per lo scrivere. Scrivere cosa? Forse tutto e sono fortunato perché la vita mi ha regalato le condizioni migliori dove formarmi, dove applicarmi, esercitarmi. Scrivevo di tutto sin da ragazzo. Poesie e saggi, dal turismo (centinaia di pagine presentate all esame di terza media) alla politica (creai un Politicatlante negli anni 80), dall economia (a 18 anni mandai un inchiesta al Sole 24 Ore per essere assunto) alla storia, al calcio. Poi vennero gli anni in cui la gente leggeva anche ciò che scrivevo, superai la fase dove la timidezza faceva da tappo alla potenzialità e mi dilettai di religione, di sport e di amenità locali. Pagine locali della mia Parrocchia (SS.Annunziata), della mia città (il mensile Onda Blu di Sabaudia) e della mia provincia (il quotidiano Latina oggi ). Rimarrà il cruccio per tutta la vita di non aver fatto dello scrivere la mia professione, ma non è certo ora che voglio cominciare. La vita ti porta su strade insospettate ma non per questo deve sopire la passione che tiene sveglio lo spirito ed il cervello; i pensieri poetici, quelli di cui qui parlo, mi hanno seguito in tutta la mia esistenza ed anche quando la vita sembrava andare ad altre velocità ed in altre direzioni, la penna prima, la macchina da scrivere dopo ed il computer dopo ancora, erano pronti a fermare il lampo che l occhio non vedeva ma il cervello carpiva. Altro rammarico è provocato dal disordine, cronico, che ben conosce chi ha convissuto con me, sia la famiglia, i colleghi di lavoro e la mia compagna. A causa del disordine molto di ciò che ho scritto nello scorso millennio è perso, o quasi, ed allora, prima di perdere ulteriori pagine di me, ho deciso di riordinare le poesie di questo millennio, con il corollario di alcune frasi, retaggio della mia passione sfrenata per le citazioni. La poesie è elevazione, è sforzo di ricerca del bello non solo da godere in una immagine, ma nel far godere di questa immagine anche gli altri, con la parola migliore, l aggettivo più caldo. Parto dalla poesia perché viene per prima, perché la amo, perché forse non riuscirò a scrivere di altro e, quindi, se devo fare una cosa, che sia poesia. E poesia sia. - 5 -

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POESIE - 7 -

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Tormento di primavera Primavera di speranza primavera di amore. Stagione di sole e amore stagione di cuori vivi. Il cuore vola vaga e vagheggia colei che c'è ma non si mostra si sente ma non si respira. E la mente vagheggia in un volo vacuo e sublime tormento ed estasi medicine per il cuore. Cuor che conosce quanto a nulla porterà questa salita sulle nuvole questo sogno ad occhi aperti questa realtà virtuale. Ma sorride e si consola gode anche sol di questo vagheggiare. Null'altro chiede e attende felice la prossima stagione della vita. 25 marzo 1997-9 -

Esagerata poesiola Levati il torpore di dosso solleva il guardo al cielo, sollevati sulle tue gambe e corri da quel di Torino, fuggi, dal gelo e dal grigiore industriale muoviti verso i prati, muoviti verso il mare, muoviti verso vera vita e veri sentimenti non ti curare del brutto che ormai solo le tue spalle posson guardare. Fa che l'occhio sia rivolto al bello, solo a quello. Preparati a vivere vita nuova, prepara il cuore ad emozioni mai vissute. Si alza la nebbia...inizia la vita! 01.04.1999-10 -

Pensavo fosse eterno il tuo sguardo d'amore la tua voce da fiaba la tua carezza soave. E invece no. Come venti cangianti, lo sguardo mira altrove, la fiaba è divenuta incubo, la mano, fredda, mi saluta. Addio. Eterno di te, sol ieri mi sarebbe parso incredibile dirlo, non ci sarà neanche più il ricordo. 27 settembre 2001-11 -

Due tormenti d amore Il mio cuor è in tormenta, ella mi odia, motivo non colgo, patire debbo, silenzio e lacrime le mie nuove compagne Estate 2002 Crudele non fu lacerare questo amore Fausto ma pesante Per ali di farfalla Che più che l aere non possono tagliar Ti lascio Mi ritrovo 2 ottobre 2002-12 -

Onde La vita come il mare ti porta sull'onda più alta, ti bagna e ti esalta, ti gonfia i polmoni, ti sconvolge di emozioni, ti porta al sorriso ti spinge al paradiso. Ma poi poi no. Irresistibilmente velocissimamente e implacabilmente, crolli scendi torni alla rena, sulla spiaggia asciutta. Ti chiedi smarrito dove sono? I flutti? Le onde? La gioia? Non perder fede non perder speranza. Finché c'è mare ci sarà un'altra onda pronta a farti sognare. 4 giugno 2003-13 -

Pieghe L aria era ferma nel mattino d ottobre neanche il suo sbadiglio scosse la tenda il sole faticava ad aprire l occhio di chi troppo aveva vissuto e poca voglia ne aveva di vivere ancora. Anche il desiderio di scostare la tenda Ormai era piccolo Minore ad ogni forza Del corpo e del pensiero Decise così rilasciarsi morire Ed il giorno dopo l aria era immobile come prima Nessuno sbadiglio la piegò Nessuna lacrima fu versata. Oggi ci sei per molti Domani non ci sei Per tutti 6 agosto 2003-14 -

ANGELO DI FEBBRAIO Sei un angelo che mi scalda Nel febbraio di gelo Malinconicamente colorato Da bambini in maschera. Un coriandolo sulla spalla porta sorriso vacuo: ilarità impalpabile. Le tue labbra schiuse, nel giorno degli innamorati, scaldano il cuore di chi ti ama più di se stesso. Tu sorridi e non è uno scherzo della stagione di carnevale. Io ti amo ed anche questo non è solo un coriandolo che danza in volo solo per pochi giorni di festa. Il mio amore vorrei che sia Il tuo compagno di viaggio Per ogni stagione della tua vita Perché la colori e la renda bella, come il tuo amore colora e rende splendidi tutti i giorni della mia vita. 9 febbraio 2004-15 -

A me abbagli la mente A me riscaldi l anima A me tuoni e flutti in un mare di sensi A me il pensiero sconvolgi, rivolgi ed avvolgi A me la vita conforti, colori e rallegri A me nomini governatore e Re della dolce terra dell amore A me risuoni nei sensi con profonda estasi e velata inquietudine A me regali un quotidiano sorriso che aleggia in me, sempre A me dai gocce di vita, fresca e pura come acqua sorgiva A me rendi reale, concreta e viva una vita di speranze vaghe A me rubi il buono che c è e che quasi più non conoscevo A me fai custode del tuo cuore, dove ora albergo felice A me riempi il cuore, dove tu alberghi felice A me corri raggiante festante e splendente A me abbracci ed io muoio ogni volta che lo fai A me dedichi cuore, vita, passioni e amore Io ti rispondo con questa poesia dedicata A te 5 marzo 2004-16 -

Donna vorrei capirti, donna vorrei essere nel tuo mondo di pensieri sensazioni sentimenti passioni amori depressioni sfinimenti, ma poi ripenso e comprendo che lì finirebbe il mistero, l alone che ci ispira che ci attira che ci fa vivere ed inseguirti. Donna. Rimani nel mistero che io uomo sconvolto amo da morire. 8 marzo 2004-17 -

AMARE Amare è specchiarsi nel mare più pulito. Amare è incendiarsi nel fuoco più caldo. Amare è illuminarsi con il sole più brillante. Amare è bagnarsi di gioia senza asciugarsi mai. Amare è realizzare il sogno del cuore. Amare è diventare la persona più importante al mondo. per la persona più importante al mondo. Amare è ricoprire di carezze colei che ti scioglie con le carezze. Amare è sentirsi sempre e infinitamente felici Amare è il non riuscire a trovare la parola migliore per dire quanto il cuore pulsi di gioia, di vita, di felicità. Amare è il sorriso del cuore che non si schiude più. Amare è non chiedersi più cosa è la felicità. Amare è gioia e tormento, estasi e fermento, felicità ed incanto. Amare è la perdersi negli occhi di diamante, oasi di felicità, gocce di ebbrezza, stelle di bellezza. Amare è sfiorare la pelle calda morbida sensuale di tesoro indicibile. Amare è incontrare la seconda parte della mela, l unica che può farti realizzare. Amare è sognare un futuro comune, una famiglia, un domani bellissimo come il cielo dopo la tormenta: sereno e felice del sole che splende su tutto. Amare è donare la tua vita a chi te la sta donando. Amare è tutto questo. Amare te è molto di più. 21 aprile 2004-18 -

Nuvole dall Iraq. Un fanciullo sembravi, come eroe cadesti; la pace cercavi, sol quella eterna trovasti. Un saluto dal cuore si leva verso il cielo: Matteo rimarrai nel nostro cuore, anche oltre quella nuvola. 17 maggio 2004-19 -

Vorrei essere tra i tuoi capelli per rubare carezze nei momenti tuoi più dolci. Vorrei essere nel tuo specchio per rubare i tuoi sguardi attenti e dolci. Vorrei essere nella tua vita per darti sollievo e passione fuoco ed acqua tormento ed estasi emozione e sogno. Sorridimi oggi, il mio cuore sarà allegro. Sorridimi anche domani e nulla più chiederò per me. 8 giugno 2004-20 -

Vita mia La vita prende e toglie illude e promette fa sorridere e sognare, ma fa anche piangere e tormentare, toglie ciò che pensavi di avere nella mano. E tanto più in alto sali col pensiero ed il sogno tanto più amaro sarà il ritorno alla realtà. Questa è la vita di chi non ama e di chi non è amato. Non la mia non ora non più. Vivo nel sogno più sognato col sorriso più sperato con la donna più desiderata. Tutto lo spazio della mia mente dove volavano dubbi e incertezze è ora occupato dal sentimento più alto. E se amare è toccare il sole, amare ed essere amato è come avere due soli che ti scaldano senza avere alcun lato all'ombra. Questa è la vita mia. Sapere che ci sei tu. Son sicuro. Come il sole che domani sorgerà son sicuro del tuo sorriso per me. 4 luglio 2004-21 -

8 luglio 2004 La paura ha una nuova data, il terrore si insinua come famelico tarlo, nella mente del curioso come nella mente del distratto. Che conflitto è quello che non vede esercito ed esercito l'un contro l'altro armato? Quel conflitto fatto di terrore dove tutto è bersaglio dove nulla è logico dove niente è più sopportabile dove ogni persona scopre di essere importante, anche troppo. E' il potere della notizia. E nella guerra moderna quella non dichiarata, ma direttamente attuata, la vita di una madre al supermercato, di uno studente alla metropolitana, di un impiegato sul treno, vale come un soldato, come un ambasciatore come una personalità. Morire per un ideale è da eroi. Morire per caso è insostenibile follia. - 22 -

Fummo dannati ma lei ci rialzò Fummo sognati ma lei ci ammazzò Dolenti credemmo Di risorger dal nostro viver Illusione ci colse Realtà amara ci travolse. Alla vista del reale Svanì ogni sogno Pensieri muti e tristi Invasero l anima. Sparì anche il desiderio del domani Tristezza massima. Volere di non voler più È come morire. Ma quanto è bello soffrire. No-sense del 29 luglio 2004-23 -

Un anno. Dodici mesi Mille emozioni Miliardi di momenti Felici come non mai. Il cuore si crogiola Nel miele dell amore. Mi emoziono a vederti A sussurrarti quanti ti amo A coccolarti tra le mie braccia A carezzarti i capelli e il viso. Amarti in quest anno è stato stupendo Amarti ogni anno è la mia vita. Amarti nei prossimi mille anni è il mio sogno. 5 settembre 2004-24 -

Spegnere un sorriso è malinconico tramonto mesto pensiero emozione strozzata. Spegnere l sorriso di uno Due Tre Quattro Tanti troppi bimbi è orrore inumano che il cuore non racchiude che la mente non concepisce Un momento che l'anima non vorrebbe aver mai vissuto. 7 settembre 2004-25 -

Due pensieri estivi Vorrei fare ciò che vuoi, vorrei dire ciò che sai, vorrei essere il tuo sogno, vorrei vivere il tuo mondo ma non sarei più io sarei te fatto uomo. Io son così, amami e non cambiarmi. 9 giugno 2004 I colori della festa, riempiono la giornata di allegria e vita. Immergersi nel fiume dei colori è bellissimo per l'occhio e per il cuore, ma non come lo schiudersi del tuo sorriso, gaudente davanti a tutto ciò. 8 luglio 2004-26 -

Simona e Simona, lacrima e lacrima, il destino vola, plana, accelera, frena ed alla fine decide di prendere insieme le vostre vite unirle nell'angoscia e nel tormento. La speranza non conosce una fine specie per i vostri cari. Il pensiero mio, lontano e sconosciuto, vorrebbe immaginarvi in un ritorno incredibile, in un bellissimo abbraccio di famiglia, interminabile ristoro per l'anima. 24.09.2004-27 -

Natale Non esiste un Natale migliore di un altro. Come non esiste un sorriso più bello di un altro. E bello il Natale dell infanzia, quando i dolci erano più dolci, i giocattoli più belli i parenti più sereni e sorridenti. E bello il Natale della giovinezza, dove hai affetti diversi, dove l amicizia ti colora la vita, soave il mondo ti sorride e le speranze sono ancora intatte. E bello questo Natale, con l Amore vicino che rende più dolce il panettone meno duro il torrone, più belli i regali, anche le ennesime pantofole e le millesime penne stilo. E quanto sarà bello il prossimo Natale? E tra vent anni? E tra quaranta? Saranno emozioni che il pensiero ora neanche può immaginare. L'augurio è che le cose migliori di quest anno siano come le peggiori del prossimo Che la serenità accompagni i giorni della festa e la salute sia di conforto per tutto l'anno. Auguri. 25 dicembre 2004-28 -

Odorare è un senso bello, speciale e fantasioso se fatto ad occhi chiusi. Odorare te è un viaggio inebriante, è un filare dritto verso la felicità, è l'appagarsi nel non appagarsi. Puoi nasconderti dal mio occhio puoi sfuggire dal tatto della mia mano puoi staccare il gusto delle tue labbra dalle mie puoi tacere il tuo dolce suono alle mie orecchie. Ma l'odore no. Che tu voglia o no esso rimarrà per ora nel mio naso, subito dopo rimarrà impresso nel mio cervello. Estasi. 24 gennaio 2005-29 -

Ho fatto un sogno. Il vento sembrava freddo Il sole sembrava caldo L acqua fresca. Ma non può essere. In un sogno tutto è come vogliamo Ma non é reale. Ma cosa succede a questo sogno? I baci sono caldi, le carezze morbide, gli abbracci avvolgenti, le emozioni vive. Vuoi vedere che tu, Rossella, cuore del mio cuore, speranza e felicità, semplicemente vita mia, vuoi vedere che un sogno non sei? Sei quello che non credevo di poter chiedere dalla vita. Un momento più bello di questo non riesco neanche a sognarlo. Ti amo profondamente, più del primo giorno, meno solo di domani. Regina dei mie pensieri, dei miei sogni e del mio cuore, vorrei farti sentire ogni momento, anche quando non sono davanti ai tuoi dolci occhi, l amore che dal cuore esce come stilla di passione. Ti amo. 14 febbraio 2005-30 -

La mamma. Non è la festa della mamma, la mamma è festa. Sorride sempre al nostro viso e al nostro cuore. E' festa di noi figli. Siamo tanto presi e affannati a riempir la vita di corse e cose, ma nel cuor nostro lei resta: e lì è sempre felice e lì è sempre serena. Un sorriso più bello di questa primavera più caldo di questo sole più lungo di questa vita. Solo poche parole possono scaldarle il cuor suo per ringraziarla di tanto amore. Poche parole, forse banali, ma belle e intense, da dire di corsa, subito, per donarle la felicità. Parole dolci, del cuore: Mamma ti voglio bene! 8 maggio 2005-31 -

La felicità. La felicità è come il vento, c è ma sino a che non lo senti non ti rinfresca la pelle, non ti scompiglia i capelli non ti riempie i polmoni, insomma è come se non ci fosse. Vivere al riparo dalla felicità nascondersi al mondo forse ci salva da qualche guaio ma ci nega il gusto della felicità. Vivi affronta anche il fulmine e copriti dalla pioggia, ma non smettere mai di cercare il tuo vento. 20 luglio 2005-32 -

E gratis. Non costa nulla. Eppure a volte sembra che fatichiamo a tirarla fuori. E la parola gentile E il pensiero bello E il sorriso vitale Grazie perché sei Fonte di così tanta energia Sei ciò che noi tutto vorremmo essere: semplicemente belle persone senza vanto, senza vano canto né di doglianze tanto meno di lodi; esser serenamente vivi argutamente attenti alle emozioni ed ai sentimenti di chi ci ama e di chi amiamo. E farlo come te, con la forza della vita. E pensar positivo è naturale azione del cuore dopo esser stati anche solo qualche tempo con te. Figurati io che ho il dono di averti da sempre, sul mio cammino, nel mio destino. Un supporto importante, talmente grande, da rischiare di sottintenderlo. Non tu. Sappi che nel mio cuore sei sempre importante anche se poche volte te lo dico in maniera aperta, e comunque intima, come oggi. Oggi te lo dico con queste parole. Ogni giorno è dal cuore che c è un pensiero per te: sempre bello, come la tua persona. 25 dicembre 2005-33 -

Non sarò la tua lettera di Natale Non sarò il giocattolo che avevi chiesto da bambina Non sarò il vestito bellissimo rimasto nella vetrina Non sarò l automobile che ti toglie il fiato Non sarò il viaggio ai tropici dei tuoi desideri Non sarò la casa dei tuoi sogni Non sarò il premio di tanti milioni di euro tanto sperato Però Però Sarò il tuo pensiero, sempre presente come il battito del cuore Sarò il tuo sollievo, ogni volta che la vita avrà toni grigi Sarò il tuo sorriso, ogni volta che il cuore lo richiede Sarò la tua carezza, ogni volta che desideri dolcezza Sarò il tuo sostegno, sempre e comunque, perché sei la mia vita Sarò il tuo amore, ogni giorno che mi vorrai, per i prossimi mille anni. Sarò il tuo regalo, di questo e di ogni altro Natale della tua vita. 25 dicembre 2005-34 -

Pensare a te è lieve, dolce, immenso e fantastico Dormire con te da caldo tepore a cuore, anima e corpo Sognare te è moltiplicare la bellezza di viverti Respirare il tuo profumo è estasi di sentimento e passione Carezzare il tuo viso è morbido viaggio di mano felice Baciare le tue labbra è piacere inebriante Guardare i tuoi occhi è ipnosi sentimentale Essere con te è dare senso a questa vita Sorridere a te è spontaneo, allegra animatrice della vita mia Viaggiare con te è un dolce calpestare i viali della felicità Vivere con te ha cambiato la mia vita in vero sogno Amare te è la cosa più semplice e bella che ci sia. 14 febbraio 2006-35 -

Il cuore freme non è amore non è passione non è amicizia non è sentimento non è eros non è sesso non è complicità non è trasporto mentale non è affinità elettiva non è feeling non è estasi dei sensi non è paradiso dell'intelletto. Sei tu. L'unica forma vivente al mondo che comprende tutto ciò mia moglie mia amante mia oasi dove attingere a qualsiasi desiderio del corpo del cuore della mente. Un'oasi dove anche se arrivo senza stimoli mi si apre una nuova, radiosa, finestra di vita. Emozioni non aspettate, previsioni di un futuro radioso. Perché le pagine più belle del libro della vita sono quelle che non ho ancora letto. 8 marzo 2006-36 -

Paola e Bruno Due nomi divenuti una famiglia Due cuori divenuti amore. Pensi ad un giorno di festa, al più bel giorno della tua vita da tenere scolpito nel cuore, da ricordare sempre per scaldarsi nella vita. Poi passano tanti giorni, il dono di un figlio, il dono di una figlia. E non sai più Come e dove Mettere in ordine tanta gioia. Inutile Dove ordine non c è. Scoprite oggi di festeggiare Non solo venticinque anni da quel giorno di festa, ma una festa durata venticinque anni. Ed è solo l inizio della danza. Che lieta e festosa accompagni ogni attimo della vostra vita; che sia stupenda e felice, per due persone che sono nei cuori di tutti noi. Auguri Paola Auguri Bruno Febbraio 2006-37 -

Ho parlato con Babbo Natale. Gli chiedevo di essere felice dice che la felicità già me l ha donata. Gli chiedevo di essere migliore Dice che ho già chi mi migliora ogni giorno. Gli chiedevo pace e serenità Dice che il mio cuore non è mai stato così trepidamente placido. Gli chiedevo di essere ricco, Dice che ho già la persona più preziosa al mondo con me. Anche lui ha scoperto che amo La donna più straordinaria della terra. Mi ha detto di mettere sotto l albero, in regalo per te, tutto l amore che esprime il cuore, tutti i desideri che tu scateni, tutta la felicità di vivere che colora non solo il giorno di Natale. Sono qui a regalarti semplicemente me stesso, ogni emozione, ogni battito del mio cuore, per questo giorno di Natale, come per ogni giorno della vita insieme a te. Dice Babbo Natale che questo sarà il mio regalo di Natale, averti nel cuore e nella vita. 25 dicembre 2006-38 -

Questa volta non potrai dirlo Questa volta lo sai bene anche tu. Non potrai fare finta di nulla O convincerti che questo Sia un anno come gli altri, O che tra questo compleanno e lo scorso Non sia capitato nulla. Eh no. Si è aggiunto un colore nella tua vita Una tonalità d amore che ti mancava. Ed oggi ti scopri non solo più grande Ma più completa. Io ti amavo prima E ti amo ancor di più adesso Che ti scopro tenera e dolce, Sensibile e attenta. Sei come meglio non potrei agognare. Il desiderio nato esaudito. Ti auguro che la vita Ti possa regalare Migliaia di momenti così belli. E auguro anche a me stesso Di esserti al fianco Ogni volta che deciderai di scaldare il mondo Col tuo essere sussurro di dolcezza e amore. Tu, come il sole, Fai sentire il tuo calore. Io, come ombra, Non potrei vivere senza il mio sole. 5 settembre 2007-39 -

PENSIERI e opinioni - 40 -

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Noi siamo un popolo a forte cultura cattolica e tutti noi abbiamo una forte formazione religiosa. Nel mio cammino personale sono giunto alla conclusione che la religione è una esigenza della nostra mente, finalizzata a darci le risposte che non abbiamo. "Dove eravamo prima del concepimento?" "Dove andremo il giorno dopo la morte?" E così si inventa l'idea di anima, poi le sfumature della reincarnazione in altre forme. E il credere nell'aldilà fisiologicamente cresce con l'età. E se fossimo semplicemente la forma (più?) evoluta di animale terrestre? Ovvero abbiamo un cervello che si pone più domande di altri esseri viventi. Io mi fermo a ciò che vedo: di noi dopo la morte resta solo la traccia di ciò che abbiamo fatto. A voi interessa se Leonardo è al Paradiso, Purgatorio, Inferno? Oppure interessa che i suoi studi siano stati il punto di partenza di quasi ogni scienza? Di Gandhi interessa il destino dell' "anima" o il suo messaggio di pace? Questo al di là di ogni religione: la religione è fede, per definizione quindi non discutibile. Credere per fiducia e non per testimonianza. Sostengo poi che le religioni nei millenni abbiano svolto una irrinunciabile funzione sociale. "Non rubare" "Non uccidere"; valori come la carità, la fratellanza, il rispetto altrui. Senza tutto ciò, senza lo spauracchio dell'inferno vivremmo in una giungla di perfidi, con i deboli ben nascosti. Totale? L'aldilà non esiste ma ci serve crederci. Comunque io non ho tutte le risposte perché semplicemente l'uomo sfrutta una percentuale molto bassa del proprio cervello. L'uomo scoprì il fuoco, magari dopo qualche secondo capì che ci si poteva scaldare, ma per tutti i suoi utilizzi ci sono voluti millenni (e forse ancora ne disconosciamo qualcuno). Leonardo (probabilmente l'uomo che abbia sfruttato la maggiore percentuale di cervello) è arrivato dove per milenni non erano arrivati in tanti, eppure il volo degli uccelli lo guardavano tutti (per esempio). E nonostante ciò dopo "solo" seicento anni il cervello umano è arrivato a confini neanche sfiorati da Leonardo. Mille anni fa affermare che la terra non fosse piatta era motivo di scomunica. Siamo sicuri che tra seicento anni il cervello non produrrà energia come una centrale atomica, così che si sorriderà di chi pagava per il petrolio nel Ventunesimo secolo. O che il cervello possa attivare l'occhio per visuali simili alle radiografie. Siamo proprio sicuri che l'uomo non sappia volare? Sei sicuro che il cervello non possa riattivare un cuore fermo da poco tempo? Malattie che regrediscono potrebbero essere causate da sconosciute potenzialità del cervello. Già esiste una dieta che non utilizza alcun farmaco e nessun regime dietetico, ma la sola forza di volontà. Perché un genitore che non sa nuotare riesce a salvare il proprio figlio in mare? Prima di parlare miracoli, siamo sicuri di conoscere tutto di noi? Basta avere il mal di pancia o di testa per scoprire che i 5 sensi non comprendono tutto. Io mi sento tanto ignorante e non sono (più) portato al giustificazionismo. - 42 -

Cina. Il Sindaco di Milano che schiera la Polizia municipale per multare i commercianti cinesi ad ogni sospiro, mi sembra quel tipo che voleva svuotare il mare con il secchiello. Che l'ingrosso di diversi settori merceologici sia di dominio cinese è un fatto assodato, sarebbe negare l'esistenza della pioggia. Puoi prendere l'ombrello,ma non puoi vietare alla pioggia di cadere... Pensavo il popolo italico un po' più intelligente. Se tieni un miliardo di cinesi chiusi dentro la pentola maoista, avulsi dai mercati mondiali e proprio nei cinquanta anni di industrializzazione globale, (tralasciando i discorsi sociali, religiosi, culturali) e poi li proietti di schianto nel mercato mondiale, idiota è chi pensa di avere ancora le redini del mondo. Il discorso è tanto semplice che secondo me qualcuno ci prende in giro. La Cina senza Mao sarebbe oggi un paese industrializzato, simile al Giappone, da almeno 30anni tra le grandi potenze economiche mondiali, dettandone le leggi. E lo sviluppo italiano sarebbe stato diverso. Ora che è arrivata l'onda mi sembra provinciale voler mantenere posizioni che non esistono più. Ed essere provinciali è vero insulto all'intelligenza italica. Prendo spunto da una trasmissione sugli Ufo per parlare di ansie, visto che erano presenti diversi casi paradigmatici. Il soggetto principale, tredicesimo figlio dopo sei coppie di gemelli, racconta di incontro con gli Ufo. Classica sindrome del "gemello che non c'é", inventarsi sino a riconoscere reale una persona a cui pensare; un pensiero che solleva, un rifugio della mente quando le ansie e le paure si fanno insopportabili. Sino ai secoli passati la gente che soffre di queste psicosi-depressive sfogava in altre forme: apparizione di santi, madonne, colloqui con amici immaginari o con i morti; nell'era moderna l' "album" si è aggiornato con gli Ufo... Cambiano le forme rimane il disagio. Che nasce in famiglia o che quanto meno in famiglia non trova sufficiente supporto e sfoga in forme distorsive della realtà. Chi ha doveri pedagogici (insegnanti, educatori in genere, genitori, nonni) non deve sottovalutare piccoli segnali distorsivi nei bambini, come l'amico immaginario è il più classico degli esempi. Come? Senza drammatizzare l'evento, ma semplicemente cercando di catalizzare l'attenzione del bambino su altri interessi: la giornata rimane di 24 ore e doversi dedicare alla lettura o al gioco o a qualsiasi altra cosa toglie minuti all' "amico immaginario" che col tempo verrà dimenticato. Nei casi migliori rimosso. "La donna che lavora". Una realtà che negli ultimi anni ha cambiato lo status delle famiglie e i compiti di educazione dei figli (asili nido, nonni quando ci sono). Il modello "democristiano", in auge possiamo dire sino agli anni 80, prevedeva una donna casalinga o al più lavoratrice a tempo ridotto: esempio classico la - 43 -

maestra elementare che lavorava 4/5 ore al giorno e poteva seguire gli aspetti familiari praticamente nella loro totalità. Indubbiamente la società dei consumi preme per maggiori introiti familiari, quindi secondo lavoro in casa per mantenere magari la seconda macchina, il secondo e terzo cellulare, la tata (!) e comunque uno status elevato. E tutto accettabile, ovviamente nella piena coscienza e consapevolezza di demandare comunque l'educazione dei figli ad altri, siano pure i nonni o scuole affidabilissime. Non è questo il punto. La questione è che gli input educativi vengono dati da soggetti diversi dai genitori, che si troveranno poi a disagio nell'imporsi come riferimenti nelle età successive. Semplifico? Banalizzo? Se è il nonno o la maestra a spiegare quanto sia negativo l'ubriaco che il bimbo vede per strada, per un papà sarà più dura spiegare al 14nne che il Bacardi a quell'età fa perdere il controllo. Si arriverà alle fasi importanti "chiavi di casa", "uscita con ragazze/i", "uso del cellulare", senza essere stati compartecipi del cammino che precede. In termini psicologici, certe carenze di riferimenti portano a scompensi nel proprio cervello, alle distorsioni della realtà. In alcuni casi appare quasi inevitabile (genitore che muore, genitore in carcere), ma quando è facile provvedere non dobbiamo banalizzare o soprassedere. Indubbiamente Internet dai prodromi (1998 circa in Italia) ad oggi è diventato strumento di molti e non più strumento "snob" per accaniti informatici. Da allora sta surrogando diversi aspetti del nostro vivere. Gli studenti non cercano più nulla alle biblioteche comunali. L'email ha soppiantato carta, busta e francobollo. Se la TV annoia c'è un'alternativa alle lenzuola. Per vendere/comprare qualcosa non mandiamo più l'annuncio al giornale per poi attendere telefonate. Perché andare dall'edicolante, che magari ci conosce, per materiale da adulti così comodamente reperibile sulla Rete? Aspetti pratici ma anche sociali e psicologici. Pensate alla chat. Parlare per conoscere le persone prima "dentro" che fuori. Indispensabile per chi non ha il culto dell'esteriore, o per chi fatica ad esternare le proprie doti culturali perché a disagio in bar, pub, discoteche etc. Il contatto in anonimato (nick name) ci dà sicurezza e stimola aspetti inespressi della nostra personalità. Ironia e autoironia per esempio. Autostima, specie nelle donne (essere cercate è un bel balsamo per l'ego). L'uomo non è avvezzo a notare ed apprezzare certi particolari. Poi ognuno interpreta il mezzo come vuole: un game che rimane game fine a se stesso, che corre parallelo ad una vita fatta magari di frustrazioni. Oppure si arriva alla soglia dove mettersi in ballo, dove la conoscenza anonima non ci soddisfa, dove siamo pronti a gettare la maschera, a far vedere le nostre rughe, fisiche e mentali. Al di là del risultato finale (incontro, fidanzamento, matrimonio, scappatella, buco nell'acqua), indubbiamente il traguardo di conoscere il nostro "limite" (almeno uno dei nosri limiti) è raggiunto. Ci sono i Forum. - 44 -

Partecipare per vedere pubblicata la propria opinione. Altro balsamo dell'ego. E' il gioco degli SMS che molte trasmissioni Radio e TV mandano in onda, sapendo che seguiremo tutto sino a sentirci citati. Mi viene in mente "Citarsi addosso", un libro di Woody Allen. Si parla di lavavetro al semaforo senza considerare che si tratta non solo di eleomosina, ma anche di segnatura del territorio da parte della mala. Si controllano presenza e cadenza di ronda delle Forze dell'ordine, abitudini e orari dei commercianti (per esempio giorni e orari di versamento di contate in banca). Colpire loro comunque significa togliere uno strumento alla criminalità organizzata, al di là della rendita economica diretta. Io sono di quelli che ben accetta chi viene in Italia a fare quei lavori che gli italiani non fanno più. Qui c'è una larga comunità pakistana che lavora i campi, silenziosi e pacifici con una percentuale di problemi del tutto accettabile. E' che iniziamo ad essere troppi, e se il lavoro non c'è più, per italiani e non, l'altra gente che arriva diventa manovalanza della mala e basta. Però non nascondiamoci. Se c'è chi accetta di abbandonare la famiglia e di venire a vivere in condizioni abominevoli in Italia, sottopagato e magari maltrattato, riusciamo ad immaginare da quali posti disperati sta provenendo? Noi stessi siamo un popolo di emigranti: a cavallo tra 1800 e 1900 per gli Usa e Canada, negli anni 60 e 70 in Belgo/Germania/Australia. Ci abbiamo messo oltre un secolo, ma oggi chi emigra dall'italia lo fa per scelta di vita e non più per disperazione vera. L'augurio è che "emergano" anche Polonia, Romania e tutta l'africa in tempi meno "biblici". - 45 -