6 o RADUNO SENIORES VFG e AA

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Legenda Numeri Utili

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Info utili per organizzare la visita

Transcript:

6 o RADUNO SENIORES VFG e AA Erbezzo - 8 giugno 2016 Comune di Erbezzo

PROGRAMMA DELLA GIORNATA 8:30-9:30 Passo delle Fittanze Arrivo dei gruppi e parcheggio automezzi Accoglienza e registrazione dei partecipanti Formazione dei gruppi e partenza per le diverse escursioni 13:30 Passo delle Fittanze Conclusione delle escursioni Rientro a Erbezzo con i pullman e le auto 14:30 Erbezzo Celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa parrocchiale; (chi non partecipa alla Messa può recearsi direttamente al Palalinte) 15:30 Erbezzo Breve momento celebrativo all interno del Palalinte, con saluto da parte delle autorità presenti Inizio del ritrovo conviviale e dei festeggiamenti Sezioni di Verona, Cesare Battisti e San Pietro in Cariano 6 Raduno Seniores VFG e AA Erbezzo 8 giugno 2016 Le Sezioni del CAI di Verona vi danno il benvenuto a 6 Raduno interregionale dei Gruppi Seniores del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Alto Adige. Come ogni anno, il programma della giornata è concepito per far conoscere e valorizzare luoghi, paesaggi, caratteri e prodotti di un area delle nostre montagne. E come ogni anno ci auguriamo che i partecipanti apprezzino percorsi nuovi, panorami prima sconosciuti, ma anche prodotti tipici di qualità. I raduni cementano amicizie e spesso danno inizio a collaborazioni per progetti ed escursioni: ci auguriamo che questo avvenga anche quest anno, nel clima sereno ed allegro che caratterizza le iniziative del nostro sodalizio. A tutti, buone montagne veronesi! 17:30 Conclusione del raduno Alessandro Camagna Presidente di Verona Beppe Muraro Presidente Cesare Battisti Pietro Cisorio Presidente di San Pietro in Cariano Sito web del Raduno: http://seniores.caiverona.it/raduno2016/raduno.html Maurizio Carbognin Responsabile Gruppo Seniores di Verona Carlo Grazian Responsabile Gruppo Seniores Cesare Battisti Pierantonio Donisi Responsabile Gruppo Seniores di San Pietro in Cariano

L AMBIENTE DEL RADUNO: IL PARCO REGIONALE DELLA LESSINIA Il Parco Regionale della Lessinia, istituito nel 1990, si estende per oltre 10.000 ettari sull altopiano dei Monti Lessini e racchiude una sorprendente varietà di testimonianze naturalistiche, storiche e archeologiche di inestimabile valore. Spettacolari sono i fenomeni carsici e vari monumenti naturali come l abisso della Spluga della Preta, tra i più profondi d Italia, il Covolo di Camposilvano, secondo la tradizione locale visitato da Dante Alighieri quando era ospite degli Scaligeri a Verona, le città di roccia come la Valle delle Sfingi,il Ponte di Veja, un imponente ponte naturale in roccia tra i più grandi e belli d Europa, visitato e poi rappresentato nel 1474 dal Mantegna nella Camera degli Sposi del Palazzo Ducale di Mantova. Di eccezionale interesse la Pesciara di Bolca, una cava in galleria da cui si estraggono fossili risalenti a circa 50 milioni d anni fa (Eocene) conosciuti in tutto il mondo per il loro straordinario stato di conservazione, e la Grotta di Fumane, straordinario archivio della storia evolutiva dell uomo che documenta le frequentazioni dell Uomo di Neanderthal e dei primi Homo Sapiens. La parte più settentrionale dell altopiano è segnata dalla presenza di testimonianze della Grande Guerra (trincee, gallerie e mulattiere) facenti parte di un sistema difensivo esteso su circa 34 km. Da non perdere i gioielli naturalistici come la Foresta dei Folignani, la foresta di Giazza, La Foresta della Valdadige con il Corno d Aquilio, le Cascate di Molina. Il Parco include un ampia rete di sentieri da percorrere a piedi, in mountain-bike o a cavallo, l area floro-faunistica - centro di recupero per la fauna selvatica di Malga Derocon e un Sistema Museale costituito da 5 strutture (Museo dei Fossili di Bolca, Museo Geopaleontologico di Camposilvano, Centro di Cultura Cimbra di Giazza, Museo dei Trombini di San Bortolo delle Montagne e Museo Preistorico Paleontologico di Sant Anna d Alfaedo) punti di partenza per conoscere il territorio della Lessinia, in cui si possono ammirare reperti unici in Europa. Il Parco offre anche la possibilità di svolgere diversi sport invernali. Tutto ciò rende l area protetta una meta ideale per visitatori alla ricerca di un contatto genuino con la natura e con le tradizioni antiche delle genti di montagna. Dal punto di vista floristico si possono ammirare boschi misti di carpini, querce e castagni tipici della fascia collinare e boschi di faggio e abeti caratteristici della media montagna, mentre a quote più elevate si trovano gli alti pascoli, e in corrispondenza delle aree sommitali si sviluppano associazioni di pino mugo, rododendro e ontano verde. La Lessinia offre la possibilità di osservare cervi, caprioli, camosci alpini, marmotte, volpi, donnole, faine, lepri, scoiattoli e ghiri oltre a numerosi specie di avifauna selvatica come l aquila reale, il falco pellegrino, il gallo cedrone, il fagiano di monte, la civetta capogrosso, il picchio nero e il merlo acquaiolo. Presenti nel territorio del Parco anche l istrice e il lupo, che ha recente ricolonizzato la Lessinia con lo straordinario evento di rilevante interesse naturalistico e scientifico, accertato nel 2012, della formazione di una coppia tra una femmina di lupo italico e un maschio appartenente alla popolazione dinarico-balcanica e la cucciolata nata nel 2013. A dare lustro gastronomico alla Lessinia ci pensano prodotti come i vini della Valpolicella, il formaggio Monte Veronese Dop e svariati formaggi di malga ed allevo, numerosi alberi da frutto come il ciliegio e il castagno, le coltivazioni di fragola, le erbe aromatiche officinali, il pregiato miele, nonché carni bovine, insaccati e salumi vari.

Itinerario A - Verde partenza arrivo Difficoltà Ore di cammino Dislivello e lunghezza Passo delle Fittanze m 1400 Sega di Ala m 1260 E 1e1/2-2 m 70 in salita m 225 in discesa km 4,6 È l itinerario più breve e meno impegnativo: alla portata. di tutte le gambe. Si svolge in parte su una carrareccia e in parte su un comodo sentiero, recentemente risistemato. Da Passo delle Fittanze si procede sul sent.250 (che inizialmente coincide con la strada per Malga Lessinia). In corrispondenza di un ampia curva a destra si lascia la strada e si procede sul margine del bosco, su un sentiero in leggera discesa. Ampio panorama verso Nord-Ovest (Altissimo, Stivo, Cime del Bondone, Brenta e tutte le montagne retrostanti). Nei pressi di Malga Maia si lascia sulla destra il bosco della Regina (il più maestoso della Lessinia) e ci si immette nella carrareccia che collega il Sentiero delle malghe, fino a Sega di Ala. Il ritorno può essere effettuato con pullman oppure per chi lo desidera per il sentiero 180 che arriva direttamente al Passo. In località Sega di Ala bar e ristorante aperti.

Itinerario B - Blu partenza arrivo Difficoltà Ore di cammino Dislivello e lunghezza Passo delle Fittanze m 1400 Malga Lessinia m 1625 E 3 e 1/2 m 300 km 7,4 L itinerario è un po più impegnativo del precedente e si svolge in parte su strada e in parte su comodo sentiero. Oltre all interesse naturalistico e panoramico, ha un grande interesse storico, per la visita all Ecomuseo delle trincee della Lessinia, inaugurato nel 2014. Da Passo delle Fittanze si procede sul sent. 250 (che inizialmente coincide con la strada per Malga Lessinia). In corrispondenza di un ampia curva a destra si gira nel bosco verso la Speluga de Martin, la Malga Roccapiano, il bivio del Pidocchio (dove si riprende la strada), e Malga Lessinia. La Malga è aperta per l occasione e svolge servizio di bar e ristorante. A Malga Lessinia ampio panorama sul Monte Baldo, l Altissimo di Nago, il Carè Alto, Cime del Bondone, Gruppo del Brenta. Nella zona a Malga Pidocchio il lavoro dei volontari dell ANA e del Cai ha consentito di recuperare 430 metri lineari di trincee della Grande guerra, su un sito di circa 4 mila metri quadrati complessivi. Le trincee di Malga Pidocchio rappresentano un interessante ridotto difensivo inserito nel più ampio sistema della Lessinia dove fra il 1915 e il 1916 sono stati scavati circa 8 chilometri di trincee e posati 50 mila metri di reticolati, sistemate oltre una trentina di bocche da fuoco di medio e grosso calibro come cannoni e obici, centinaia di postazioni per mitragliatrici, una settantina di ricoveri in galleria per uomini e munizioni, centinaia di baracche in legno, migliaia di metri di camminamenti e strade. A Malga Pidocchio si arrivò grazie alla strada costruita in 45 giorni, da Erbezzo a Castelberto, a partire dal 15 agosto 1915, dalla Decima compagnia della Milizia territoriale del 3 Genio. La visita al sito avverrà con la guida di due volontari che hanno partecipato ai lavori di ripristino. Il ritorno, con qualche variante, avviene sul percorso di salita. Cantina Valpantena Verona ScA Via Colonia Orfani di Guerra, 5/b 37142 VERONA - Fraz. Quinto Tel. 045 550032 - Fax 045 550883

Itinerario C - Rosso partenza arrivo Difficoltà Ore di cammino Dislivello e lunghezza Passo delle Fittanze m 1400 Corno Mozzo m 1555 E 3 m 330 km 5 Itinerario breve e non particolarmente impegnativo, ma estremamente remunerativo dal punto di vista panoramico: si svolge su stradina e comodo sentiero. Sebbene meno frequentato del più noto «gemello», vale a dire il Corno d Aquilio, anche il Corno Mozzo è molto interessante dal punto di vista escursionistico. Distanti in linea d aria l uno dall altro poche centinaia di metri, i due rilievi si differenziano molto: aspro e dirupato l Aquilio, tondeggiante il Mozzo. Le numerose malghe sparse sul dorso del monte rendono ancor più dolce il paesaggio, e anche il panorama dalla sommità, benché non impressionante come quello offerto dal Corno d Aquilio, può tuttavia competere con esso per vastità d orizzonti. Un unica nota stonata: l orrendo edificio, un tempo nodo per le telecomunicazioni militari, eretto sulla sommità del monte Cornetto, in stridente contrasto col paesaggio. Da Passo delle Fittanze si sale verso Ovest a Malga Casaretta, poi sul Monte Cornetto e infine Corno Mozzo. Ritorno al Passo per il sentiero 250. Dal Corno Mozzo panorama a 360 dal Monte Baldo all Altissimo di Nago, dal Carè Alto alle Cime del Bondone, al gruppo del Brenta. Lasciato Passo delle Fittanze, non vi sono rifugi o posti di ristoro.

Itinerario D - Nero partenza arrivo Difficoltà Ore di cammino Dislivello e lunghezza Passo delle Fittanze m 1400 Corno d Aquilio m 1545 E 4 m 450 km 8,7 È il percorso più impegnativo, che si svolge comunque su comodi sentieri e stradine. Un itinerario classico fra carrarecce, malghe e pascoli che ci fa conoscere anche il fenomeno carsico in Lessinia, poichè l area è una delle zone dei Lessini più interessanti e note da un punto di vista carsico. Poco distante dal Corno si apre infatti uno degli abissi più profondi del mondo, la Spluga della Preta, e nelle vicinanze vi è anche la Grotta del Ciabattino, accessibile e visitabile prestando un minimo di attenzione. Dal Passo delle Fittanze, dopo qualche metro verso sud a destra inizia una carrareccia che punta verso ovest in direzione proprio dell orribile colosso in cemento dei ripetitori del monte Cornetto. Dopo qualche tornante sulla destra troverete un rudere che merita assolutamente di essere visitato. Si tratta della Casaretta delle Fittanze, una piccola stalla costruita tutta in pietra dove spiccano le arcate ogivali portanti. Si prosegue sul sentiero 250 che lascia a sinistra il Monte Cornetto e superati i ripetitori si scende al Passo di Pealda. Da qui dopo un breve tratto di salita si arriva a malga Casera Preta di sopra. In falso piano si prosegue verso sud-ovest fino ad arrivare all ex caserma della finanza, che un tempo controllava questa zona di confine fiorente di traffici di contrabbando. Iniziamo il tratto in salita che ci porterà in pochi minuti sulla sommità del Corno d Aquilio. La fatica di quest ultimo tratto viene sicuramente ripagata dalla visuale che si può godere da qui: panorama a 360 dal Baldo all Altissimo di Nago, dal Carè Alto alle Cime del Bondone, al gruppo del Brenta. Il ritorno avviene inzialmente per il sentiero 240 alla Grotta del Ciabattino, poi sul percorso di salita a Malga Preta di sopra e Passo delle Fittanze. Lasciato Passo delle Fittanze, non vi sono rifugi o posti di ristoro.

INDICAZIONI LOGISTICHE E ORGANIZZATIVE Accesso a Erbezzo e al Passo delle Fittanze (vedi cartina a fronte) Per tutti i pullman e per i partecipanti che arrivano in auto da tutte le direzioni, escluso l Autobrennero, si consiglia di uscire dall Autostrada A4 al casello di Verona Est e di proseguire sulla Tangenziale Est in direzione Lessina-Boscochiesanuova. All altezza di Stallavena si lascia la strada per Boscochiesanuova e si gira a sinistra per Erbezzo. Ad Erbezzo ci saranno cartelli indicatori e incaricati che vi indirizzeranno verso Passo delle Fittanze. I pullman e le auto parcheggeranno nelle apposite aree qualche centianio di metri prima del Passo. Per chi arriva dall Autobrennero in auto (non in pullman), è possibile uscire al casello Ala-Avio proseguire verso sud fino al ponte sull Adige, prendere la Statale 12 verso nord e a Sdruzzinà imboccare la strada per Sega di Ala-Passo delle Fittanze. Iscrizione e registrazione Come per gli altri anni, l iscrizione al Raduno costa 1 euro. I responsabili di ciascun gruppo sono pregati di raccogliere le quote e di provvedere alla registrazione presso l apposito gazebo collocato al Passo. Le partecipazioni dei singoli, compresi tutti i soci delle sezioni veronesi, andranno segnalate nel secondo gazebo, versando la relativa quota. Partenza per le escursioni Tutte le escursioni iniziano dal piazzale del Passo delle Fittanze. Appositi cartelli segnalatori indicheranno il luogo di raggruppamento per ciascun itinerario. Man mano che si forma un gruppo di una ventina di persone, l accompagnatore (in maglietta gialla) si avvierà lungo il percorso. Come d uso, un altro accompagnatore chiuderà il gruppo. È prevista una sosta per una merenda al sacco. Gli itinerari A e B possono contare su luoghi di ristoro aperti (Ristorante Monti Lessini e Rifugio Malga Lessinia); i partecipanti agli itinerari C e D dovranno avere con se la colazione. Santa Messa La Santa Messa, per chi lo desidera, verrà celebrata nella chiesa parrocchiale di Erbezzo alle 14.30. MAPPA DEI PARCHEGGI Ritrovo conviviale al Palalinte Il ritrovo finale avverrà al Palalinte di Erbezzo. La sala è attrezzata con tavoli e sedie. Alle 15.30 vi sarà un breve saluto da parte delle autorità e degli organizzatori. Non è previsto catering e quindi ciascun gruppo porterà le proprie specialità per il rinfresco. Gli sponsor del Raduno garantiranno ai partecipanti vino (Cantina della Valpantena), Formaggi della Lessinia... Numeri telefonici per l organizzazione Per informazioni e comunicazioni sulla partecipazione e le iscrizioni: Maurizio Carbognin 348 5428481 Per informazioni e comunicazioni sulle escursioni: Carlo Grazian 349 1926437 Per informazioni e comunicazioni sul ritrovo conviviale: Pierantonio Donisi 339 3338160 Numeri telefonici di emergenza Nella zona del Raduno sarà presente una pattuglia del CNSAS, con i fuoristrada di servizio. Il numero per le chiamate di emergenza è quello usuale 118. Il numero del satellitare di servizio del Raduno: + 87 0776726575