Programmi di Recupero Urbano Contratti di Quartiere II



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PROPONENTE SETTORE PIANIFICAZIONE URBANA E TERRITORIALE con CONSULTA OPERATORI EDILIZIA RESIDENZIALE ALESSANDRIA Programmi di Recupero Urbano Contratti di Quartiere II Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti 27 dicembre 2001, modificato e Integrato dal Vice-Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti 30 Dicembre 2002 approvato con D.M. del 21 ottobre 2004 Prot. N. P/390/04 Progetto Esecutivo RONZONE.EDU REALIZZAZIONE DI NUOVO EDIFICIO SCOLASTICO PER L INFANZIA : SCUOLA MATERNA ED ASILO NIDO RESPONSABILE DEL CONTRATTO DI QUARTIERE II arch.simona Cane RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO SETTORE G.U.T Arch.Filippo Ciceri CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO PARTE 2 DESCRITTIVA E PRESTAZIONALE DELLE LAVORAZIONI ALLEGATO 2 IMPIANTI TERMICO-IDRICO-SANITARIO-ANTINCENDIO PIERANGELO CORINO FRANCO RUSTICO IMPIANTI MECCANICI, IMPIANTI ELETTRICI Ing. Arbellia Filippo ARCHITETTI ASSOCIATI STUDIO DI ARCHITETTURA E URBANISTICA 10 via saffi - 15033 casale Monferrato Viale San Rocco, 3-28013 Gattico (NO) tel: 0322/838897 - fax: 0322/838897 - e-mail: arbelliaf@libero.

SOMMARIO GENERALITÀ 3 PRESCRIZIONI GENERALI 3 PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE E QUALITÀ DEI MATERIALI 3 ONERI E OBBLIGHI A CARICO DELL APPALTATORE 3 Generalità 3 Opere di carpenteria 3 Sollevamenti delle apparecchiature 4 Predisposizione messa a terra 4 Assistenza muraria 4 Prescrizioni generali. 4 Tracciamenti 4 COLLAUDO PROVVISORIO, PROVE E VERIFICHE PRELIMINARI 4 Generalità 4 Collaudo provvisorio, verifiche e prove preliminari 4 Tempi e metodi di esecuzione 5 Collaudo finale 5 CRITERI DI SCELTA DEI COMPONENTI 6 DOCUMENTAZIONE DELL APPALTATORE 6 OSSERVANZA DELLE NORME VIGENTI 7 PROVVEDIMENTI PER LA TUTELA, MANUTENZIONE E MODIFICA DEGLI IMPIANTI 7 MODALITÀ DI ESECUZIONE E SPECIFICHE SUI MATERIALI 8 Notazioni tecniche generali 8 NOTAZIONE SUI MATERIALI 8 TUBAZIONI 8 CENTRALE TERMICA 11 CAMINO 12 BOLLITORE SOLARE PER ACCUMULO ACQUA SANITARIA 12 COLLETTORE SOLARE 13 CORPI SCALDANTI 13 ELETTROPOMPE 13 UNITA' TRATTAMENTO ARIA 14 CANALIZZAZIONI IN POLIISOCIANATO 14 ACCESSORI PER RETI DISTRIBUZIOEN ARIA 16 SISTEMI DI DIFFUSIONE ED ESTRAZIONE DELL'ARIA 17 STRUMENTI DI MISURA 18 APPARECCHIATURE ELETTRONICHE PER CIRCOLATORI 19 COLLETTORI 20 DOSATORI DI SOSTANZE FILMANTI 20 FILTRI A CESTELLO IN GHISA 20 VASI DI ESPANSIONE A MEMBRANA 20 VALVOLAME 20 ISOLAMENTI TERMICI 23 IMPIANTI IDRICO-SANITARIO 26 APPARECCHI SANITARI 30 IMPIANTO ANTINCENDIO 33

Generalità Il presente Capitolato Tecnico Prestazionale descrive i componenti e le apparecchiature che dovranno essere forniti per l esecuzione degli impianti di climatizzazione, riscaldamento, idro sanitario e antincendio per la realizzazione del nuovo edificio scolastico per l'infanzia - Contratto di Quartiere Ronzone, sito in Casale Monferrato (Alessandria), eseguite con la migliore tecnica impiantistica e realizzati a regola d arte. Prescrizioni generali L'Appaltatore dovrà fornire e montare in opera tutti i materiali, le apparecchiature, gli accessori per dare gli impianti in oggetto perfettamente funzionanti completi in ogni parte e nel loro complesso. I materiali, le apparecchiature o lavori indicati sui disegni ma non menzionati nel Capitolato Tecnico o viceversa, la cui fornitura o esecuzione sia implicita per il completamento di un impianto o parte di esso, si dovranno ritenere inclusi nella fornitura come fossero indicati sui disegni o specificati nel Capitolato Tecnico. L'Appaltatore si assume di conseguenza ogni responsabilità per errori di esecuzione derivanti da una non corretta esecuzione, modifiche e/o aggiornamenti dei disegni. Prescrizioni costruttive e qualità dei materiali Tutti i componenti degli impianti dovranno essere eseguiti con gli accorgimenti più perfezionati e i sistemi costruttivi più aggiornati. Essi dovranno essere conformi ai materiali e componenti indicati nella descrizione generale dell'impianto. I manufatti lavorati dovranno essere protetti sia per il trasporto, sia per il periodo di stoccaggio in cantiere sia a posa avvenuta fino all'occupazione dei locali. La protezione dovrà dare una garanzia assoluta contro gli agenti atmosferici e in special modo contro gli spruzzi di malte, vernici, calce, ecc., in modo che i medesimi si presentino, alla consegna delle installazioni, come nuovi all uscita dalla fabbrica. Tutte le opere in ferro (tubazioni, ecc.), dovranno essere protette da idonei strati di antiruggine e di vernice e ove occorrente da strati di isolante termico seguendo sempre le disposizioni scritte impartite dalla Direzione Lavori (es. cicli di verniciatura con evidenziati il numero di strati e lo spessore in micron richiesti). Tutte le opere saranno eseguite con materiali delle migliori qualità esistenti in commercio. Le opere eseguite con le relative apparecchiature, dovranno rispondere perfettamente alle prescrizioni del presente Capitolato Tecnico, alle caratteristiche indicate nella descrizione generale, ed essere esattamente conformi ed equivalenti ai campioni approvati dal Direttore dei Lavori. Oneri e obblighi a carico dell Appaltatore Generalità Oltre a quanto già precisato nel Capitolato Speciale si intendono a carico dell Appaltatore gli oneri aggiuntivi qui di seguito riportati. Opere di carpenteria Fornitura delle opere di carpenteria necessarie per gli impianti quali staffe, telai, basamenti per macchine, supporti e accessori di ogni genere, nonché di tutti i materiali di consumo occorrenti (minio, guarnizioni, stracci, ossigeno, acetilene, elettrodi, ecc.). Non sono comprese le opere strutturali e di rinforzo dei solai ove troveranno posto le apparecchiature; in ogni caso l Appaltatore dovrà fornire tutte le informazioni necessarie per le verifiche statiche. pag. 3

Sollevamenti delle apparecchiature Sono a carico dell Appaltatore gli abbassamenti, i sollevamenti e i tiri in alto delle apparecchiature da alienare e delle nuove apparecchiature che fanno parte dei lavori oggetto dell appalto, nonché eventuali permessi per la movimentazione e il posizionamento dei mezzi necessari. Predisposizione messa a terra Predisposizioni per la messa a terra delle tubazioni, delle canalizzazioni, dei macchinari, delle apparecchiature e delle carpenterie metalliche secondo le norme antinfortunistiche vigenti durante la costruzione. Assistenza muraria L Appaltatore fornirà, tutte indistintamente, le indicazioni per le opere di assistenza muraria per dare le installazioni, oggetto dell appalto, in condizioni di perfetto funzionamento e ciò qualunque possa essere lo stato di avanzamento di costruzione e grado di finitura dell edificio all atto dell installazione dei vari impianti o delle singole parti di essi. Per opere di assistenza muraria si intende: l esecuzione di tutte le forometrie e le tracce necessarie al passaggio delle reti impiantistiche di qualsiasi tipo, forma e dimensione da eseguirsi sulle partizioni interne verticali od orizzontali e sui tamponamenti esterni in laterizio (strutture o elementi esterni) e successivi ripristini e riprese; l esecuzione di basamenti e sostegni delle varie apparecchiature. Sono invece da intendersi inclusi nel prezzo di fornitura e posa degli impianti oggetto del presente appalto, la realizzazione di tutte quelle opere di assistenza minuta, necessarie alla posa degli impianti quali ad esempio: predisposizione di trabattelli interni, scale, piccoli ponteggi interni; la formazione di fori eseguiti con trapani anche a percussione per il passaggio degli impianti; l utilizzo di attrezzature di normale dotazione per i lavori oggetto dell appalto, comprese le prolunghe elettriche ed eventuali fari per illuminare la zona di lavoro; fissaggio di staffaggi e sostegni, compresa la loro fornitura, alle strutture murarie, sia che si tratti di staffaggi imbullonati che saldati. Sopralluoghi e disegni esecutivi di montaggio L Appaltatore si impegna ad eseguire a mezzo di personale qualificato i necessari sopralluoghi sul sito ove si devono svolgere i lavori in appalto, così da verificare, con piena e completa assunzione di responsabilità, che il progetto fornito dalla Committente sia realmente eseguibile. Prescrizioni generali. E a carico dell Appaltatore la comunicazione alla Committente ed alla Direzione Lavori di tutte le misure di ingombro ed i pesi delle apparecchiature/elementi in campo dell impianto meccanico per le opportune interfacce con la parte architettonica. La comunicazione deve essere effettuata alla Committente ed alla Direzione Lavori, entro i termini da loro definiti. Tracciamenti L Appaltatore è strettamente obbligato all esecuzione sotto la propria responsabilità di tutti i rilievi, le misurazioni, i tracciamenti, le opere di preparazione necessarie per l esatta esecuzione dei lavori di assistenza edile ed i lavori secondo quanto previsto in progetto. Collaudo provvisorio, prove e verifiche preliminari Generalità A discrezione della Committente e della Direzione Lavori saranno eseguite in corso d opera tutte quelle verifiche tecniche e pratiche ritenute opportune. Collaudo provvisorio, verifiche e prove preliminari Le verifiche e le prove preliminari di cui appresso devono essere effettuate durante l esecuzione delle installazioni e completate prima dell esecuzione del collaudo provvisorio ovvero prima della dichiarazione di ultimazione lavori. pag. 4

In occasione del collaudo provvisorio verranno eseguite tutte le prove e le verifiche preliminari che vengono effettuate in corso d opera a garanzia del perfetto funzionamento degli impianti. Prove meccaniche avviamento apparecchiature prove di rumorosità Prove elettriche prove di funzionamento motori prove di assorbimento Prove idrauliche prove di circolazione prove di portata prove di tenuta Controlli di funzionamento apparecchiature pompe di circolazione unità con elettroventilatore organi di regolazione e tarature organi di regolazione e controllo Taratura impianti taratura lato aria: portata impianto portata terminali distribuzione ambientale taratura lato acqua: portata impianto temperatura fluidi termovettori portata terminali taratura condizioni ambientali: taratura sensori taratura regolatori Tempi e metodi di esecuzione I tempi e i metodi di esecuzione delle prove preliminari di cui sopra dovranno essere comunicati con almeno due settimane di anticipo alla Committente e alla Direzione Lavori. Dei risultati ottenuti verrà compilato regolare verbale di ultimazione lavori. La Committente e la Direzione Lavori, ove trovassero da eccepire sui risultati perché non conformi ai dati tecnici di progetto e/o alle prescrizioni del Capitolato Tecnico, non daranno la loro approvazione all esecuzione del collaudo finale, e quindi non emetteranno il verbale di ultimazione lavori finché da parte dell Appaltatore non saranno state eseguite tutte le modifiche, aggiunte, riparazioni e sostituzioni ritenute necessarie. Collaudo finale Il collaudo sarà effettuato solo dopo l avvenuto rilascio da parte degli Enti menzionati nel presente Capitolato Tecnico, dei relativi collaudi e licenze ove prescritti e comunque non oltre 3 mesi dalla esecuzione del collaudo provvisorio. Successivamente, se non si sono potuti eseguire prima, saranno svolti i collaudi / prove prestazionali stagionali. Si procederà ai collaudi / prove prestazionali stagionali delle opere nel corso della prima stagione invernale e di quella estiva successiva all ultimazione dei lavori seguendo le norme UNI-CEI-ISPESL e tutte quelle stabilite in accordo con la Direzione Lavori o richieste esplicitamente dalla Committente in fase di contratto o durante l esecuzione dei lavori. In particolare, si farà riferimento alle disposizioni delle seguenti norme UNI: UNI 10339-95: Impianti aeraulici al fine del benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta di offerta, l'offerta, l'ordine e la fornitura. UNI 5364-76: Impianti di riscaldamento ad acqua calda. Regole per la presentazione dell'offerta e per il collaudo. UNI 9182-87 + FA 93: Impianti di alimentazione e distribuzione acqua fredda e calda. Criteri di progettazione, collaudo e gestione. UNI 9183-87 +FA 93: Sistemi di scarico delle acque usate - Criteri di progettazione, collaudo e gestione. pag. 5

L Appaltatore, oltre ad essere responsabile della perfetta manutenzione delle opere fino al collaudo, salvo il normale deperimento e i danni eventuali dovuti per colpa o uso di terzi, sarà poi tenuto ad eseguire i lavori di riparazione e modificazione che in sede di collaudo saranno giudicati necessari da parte della Committente e della Direzione Lavori. Nel caso in cui l'appaltatore non provveda a tutte o qualcuna delle opere dovute per l'eliminazione dei vizi sia lamentati dalla Committente o dalla Direzione Lavori o dal Collaudatore, come anche lamentati da terzi, la Committente e la Direzione Lavori, previo preavviso di 5 giorni, potranno decidere di provvedere direttamente addebitando poi all'appaltatore, le relative spese. Criteri di scelta dei componenti Tutti i materiali dovranno essere nuovi di fabbrica, marchiati CE e conformi alle norme in vigore. Documentazione dell Appaltatore Ad ultimazione lavori e comunque prima dell inizio delle operazioni di collaudo delle installazioni. l Appaltatore dovrà consegnare: tre copie dei disegni dell impianto, più una su lucido in poliestere e su supporto magnetico, secondo le indicazioni della Committente, con indicate tutte le variazioni apportate, rispetto ai disegni originali, durante l esecuzione delle opere; i certificati di verifica e collaudi delle macchine e delle apparecchiature utilizzate nella realizzazione degli impianti, per i quali tali certificati siano richiesti dalle vigenti Norme di legge; tre copie di tutti gli elaborati tecnici di calcolo e descrittivi completamente conformi alle opere così come realmente eseguite ed alle apparecchiature fornite; ove esistenti, i libretti con le norme d'uso e manutenzione delle apparecchiature installate; copia di tutta la specifica documentazione rilasciata per le apparecchiature più importanti delle Ditte costruttrici; la denuncia dell impianto all ISPESL per la richiesta di omologazione dei componenti soggetti a controllo e presentare la documentazione di copia alla Committente; tre copie del Manuale Operativo di conduzione e manutenzione degli impianti e delle apparecchiature installate; tre copie dei valori rilevati per le grandezze oggetto di misurazione, di cui allo specifico capitolo Prove e verifiche preliminari; tre copie della dichiarazione di conformità rilasciata ai sensi della legge 46/90 su modello conforme al D.M. 20/02/1992 G.U. nr 49 del 28/02/92. In particolare, il «Manuale Operativo» dovrà contenere una descrizione sintetica del funzionamento dei singoli impianti e delle apparecchiature, e se compreso nella fornitura, i disegni dei quadri elettrici a servizio degli impianti meccanici, un elenco delle principali apparecchiature di regolazione con i dati di taratura e messa a punto finale dei vari dispositivi. Dovrà inoltre essere redatta la descrizione delle operazioni da eseguire in fase di avviamento iniziale e di quelle da effettuare ad ogni cambio di stagione; dovrà essere redatto l elenco di tutte le operazioni di ordinaria manutenzione e la frequenza degli interventi. Dovrà essere presentato anche l elenco delle parti di ricambio consigliate per il funzionamento delle installazioni. L Appaltatore accompagnerà questi documenti con lettera, una copia della quale sarà sottoscritta dalla Committente per accettazione. pag. 6

OSSERVANZA DELLE NORME VIGENTI La progettazione esecutiva e le installazioni dovranno essere eseguite in osservanza alle norme vigenti alla data dell'offerta, comprese eventuali varianti, completamenti o integrazioni alle norme stesse emesse durante l esecuzione dei lavori fino alla data dell esecuzione dei collaudi invernale/estivo. In particolare si rammenta: Legge 09/01/1991 nr. 10 e D.P.R. 412 del 26/08/1993 Legge 05/03/1990 nr. 46 e D.P.R. 447 del 01/12/1991 Legge 09/01/1989 nr. 13 e Circolari 22/06/1989 nr. 1669/U.L. Legge n. 447 del 26/10/96 D.P.C.M. del 14/11/1997 e D.P.C.M. del 05/12/1997 D.M. 1/12/1975 norme ENPI del D.P.R. 27/04/1955, nr. 547 art. 271,314 e 328 D.P.R. 384 del 27/4/78 UNI EN 12050 Impianti di sollevamento delle acque reflue per edifici e cantieri Principi per costruzione e prove. UNI 5634 / 97 - Sistemi di identificazione delle tubazioni e canalizzazioni convoglianti fluidi UNI 10779 / 98 Impianti di estinzione incendi Reti di idranti Progettazione, installazione ed esercizio UNI EN 671-2 / 96 Sistemi fissi di estinzione incendi Sistemi equipaggiati con tubazioni Idranti a muro con tubazioni flessibili. UNI 9795 Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme UNI 8199 Collaudo acustico degli impianti di climatizzazione e ventilazione norme UNI per quanto riguarda i materiali unificati, le modalità di costruzione e di esecuzione, le modalità di collaudo, le modalità di calcolo, ecc. norme SMACNA raccomandazioni ASHRAE prescrizioni del Comando dei Vigili del Fuoco. L'Appaltatore dovrà ottemperare alle prescrizioni di tutte le disposizioni che sono o che venissero poste in vigore prima e dopo la data in cui sarà indetta la gara fino alla data dell esecuzione dei collaudi invernale/estivo di cui al presente Capitolato Tecnico. L'Appaltatore dovrà comunicare immediatamente alla Committente e alla Direzione Lavori l'eventuale aggiornamento o modifica del progetto o delle installazioni a seguito di emissione di nuove norme o modifica di esistenti. Dopo il benestare della Committente e della Direzione Lavori, l'appaltatore è tenuta ad adeguarsi. In questo caso eventuali costi aggiuntivi saranno riconosciuti solo se la data di pubblicazione della norma è successiva alla data di presentazione dell'offerta. La Committente e la Direzione Lavori restano esonerati, per patto espresso, da qualsiasi responsabilità sia civile che penale. PROVVEDIMENTI PER LA TUTELA, MANUTENZIONE E MODIFICA DEGLI IMPIANTI Per il particolare tipo di lavoro, per le esigenze di cantiere e della Committente potrà risultare necessario, nel corso dell'esecuzione dei lavori, effettuare opere di conservazione e manutenzione di parti delle installazioni e parti di impianti installati. Per tale motivo negli oneri dell'appaltatore e compresi nel prezzo di contratto, devono intendersi le seguenti opere che, secondo necessità, saranno concordate con la Committente e la Direzione Lavori: chiusura di tubazioni, collettori, ecc. controflange cieche per le parti di distribuzione non collegabili alle apparecchiature; chiusura di tratti di canalizzazioni con fondelli in lamiera zincata; immagazzinaggio presso la sede dell'appaltatore di tutte le apparecchiature che non possono essere installate secondo il programma lavori; protezione, fino alla consegna degli impianti, di tutte le apparecchiature e di tutti i componenti installati contro i rischi di danneggiamento in generale e di aggressione da parte di agenti atmosferici; cicli di manutenzione per quelle apparecchiature le quali, installate, richiedono una manutenzione per poter essere perfettamente funzionanti al momento dei collaudi; pag. 7

collegamenti ed allacciamenti provvisori per assicurare la continuità di servizio alle altre utenze presenti all'interno dell'edificio. MODALITÀ DI ESECUZIONE E SPECIFICHE SUI MATERIALI Notazioni tecniche generali I componenti da impiegare per i lavori di cui all'appalto dovranno corrispondere, come caratteristiche, a quanto stabilito nelle leggi e regolamenti ufficiali vigenti in materia ed a quanto prescritto nel seguito; in mancanza di particolari prescrizioni, dovranno essere delle migliori qualità esistenti in commercio. Dovranno essere montati termometri su ogni collettore a monte o a valle delle apparecchiature modificanti la temperatura dei fluidi, su ogni ritorno di utenza in centrale. Dovranno essere montati manometri su ogni collettore a monte e a valle di ogni pompa. Tutte le apparecchiature soggette a vibrazioni (pompe, gruppi frigoriferi, compressori, ecc.) dovranno essere isolate dalle reti tramite opportuni giunti antivibranti. Tutte le reti di tubazioni soggette a dilatazione dovranno essere complete di compensatori di dilatazione, rulli di scorrimento, tutto dove necessario e punti fissi di adeguata robustezza. Tutti gli attraversamenti di strutture resistenti al fuoco dovranno essere dotati di sistemi di sigillatura aventi resistenza REI pari a quella della struttura attraversata. Tutte le valvole di regolazione dovranno essere complete sulle tubazioni di ingresso alle medesime, di filtri raccolta impurità. Inoltre ogni valvola di regolazione dovrà essere dotata di adatto by-pass e di valvole di intercettazione in grado di permettere lo smontaggio della valvola ed il funzionamento in manuale. Tutti i manufatti con componenti elettrici oltre a rispondere alle norme CEI dovranno essere dotati di marchio IMQ o di equivalente marchio europeo o di Keymark nei casi in cui sia provata la mancanza di materiali di pari caratteristiche con marchio italiano. Dovranno inoltre essere marcati CE se previsto dalle relative direttive. Tutti i componenti impiantistici dovranno essere costruiti da fornitori dotati di marchio di qualità secondo UNI EN ISO 9002/94. I costruttori dovranno rilasciare dichiarazione di conformità ai sensi della norma EN 45014. I componenti impiantistici dovranno essere certificati come previsto dal D.M. 2 aprile 1998. La posizione indicata sui disegni dei terminali (diffusori, radiatori, ventilconvettori, ecc.) e delle altre apparecchiature è puramente indicativa. Le precise localizzazioni saranno definite nel corso dei lavori e non potranno dare adito a richieste di maggiori oneri. NOTAZIONE SUI MATERIALI TUBAZIONI La distribuzione del fluido verrà affidata a collettori di opportuno diametro, completi di manometro, termometro e rubinetto di scarico atti a sezionare l impianto in oggetto in più zone. Dai collettori saranno ripartiti, quindi, più circuiti nei vari diametri occorrenti per i diversi tronchi; tutte le condutture dovranno avere nei percorsi orizzontali, passaggi in traccia o sotto il solaio ove possibile (secondo le indicazioni del progetto termico o della Direzione dei Lavori). Le condutture si staccheranno dalle colonne montanti verticali e dovranno essere complete di pezzi speciali, giunzioni, derivazioni, materiali di tenuta, staffe e collari di sostegno. Tutte le tubazioni e la posa in opera relativa dovranno corrispondere alle caratteristiche indicate dal presente capitolato, alle specifiche espressamente richiamate nei relativi impianti di appartenenza ed alla normativa vigente in materia. L Appaltatore dovrà, se necessario, provvedere alla preparazione di disegni particolareggiati da integrare al progetto occorrenti alla definizione dei diametri, degli spessori e delle modalità esecutive; l Appaltatore dovrà, inoltre, fornire dei grafici finali con le indicazioni dei percorsi effettivi di tutte le tubazioni. Si dovrà ottimizzare il percorso delle tubazioni riducendo, il più possibile, il numero dei gomiti, giunti, cambiamenti di sezione e rendendo facilmente ispezionabili le zone in corrispondenza dei giunti, sifoni, pag. 8

pozzetti, ecc.; sono tassativamente da evitare l utilizzo di spezzoni e conseguente sovrannumero di giunti. Nel caso di attraversamento di giunti strutturali saranno predisposti, nei punti appropriati, compensatori di dilatazione approvati dalla Direzione Lavori. Le tubazioni interrate dovranno essere poste ad una profondità tale che lo strato di copertura delle stesse sia di almeno 1 metro. Gli scavi dovranno essere eseguiti con particolare riguardo alla natura del terreno, al diametro delle tubazioni ed alla sicurezza durante le operazioni di posa. Il fondo dello scavo sarà sempre piano e, dove necessario, le tubazioni saranno poste in opera su un sottofondo di sabbia di 10 cm. di spessore su tutta la larghezza e lunghezza dello scavo. Nel caso di prescrizioni specifiche per gli appoggi su letti di conglomerato cementizio o sostegni isolati, richieste di contropendenze e di qualsiasi altro intervento necessario a migliorare le operazioni di posa in opera, si dovranno eseguire le varie fasi di lavoro, anche di dettaglio, nei modi e tempi richiesti dalla Direzione Lavori. Dopo le prove di collaudo delle tubazioni saranno effettuati i rinterri con i materiali provenienti dallo scavo ed usando le accortezze necessarie ad evitare danneggiamenti delle tubazioni stesse e degli eventuali rivestimenti. Le tubazioni non interrate dovranno essere fissate con staffe o supporti di altro tipo in modo da garantire un perfetto ancoraggio alle strutture di sostegno. Le tubazioni in vista o incassate dovranno trovarsi ad una distanza di almeno 8 cm. (misurati dal filo esterno del tubo o del suo rivestimento) dal muro; le tubazioni sotto traccia dovranno essere protette con materiali idonei. Le tubazioni metalliche in vista o sottotraccia, comprese quelle non in prossimità di impianti elettrici, dovranno avere un adeguato impianto di messa a terra funzionante su tutta la rete. Tutte le giunzioni saranno eseguite in accordo con le prescrizioni e con le raccomandazioni dei produttori per garantire la perfetta tenuta; nel caso di giunzioni miste la Direzione Lavori fornirà specifiche particolari alle quali attenersi. L Appaltatore dovrà fornire ed installare adeguate protezioni, in relazione all uso ed alla posizione di tutte le tubazioni in opera e provvederà anche all impiego di supporti antivibrazioni o spessori isolanti, atti a migliorare il livello di isolamento acustico. Tutte le condotte destinate all acqua potabile, in aggiunta alle normali operazioni di pulizia, dovranno essere accuratamente disinfettate. Nelle interruzioni delle fasi di posa è obbligatorio l uso di tappi filettati per la protezione delle estremità aperte della rete. Le pressioni di prova, durante il collaudo, saranno di 1,5-2 volte superiori a quelle di esercizio e la lettura sul manometro verrà effettuata nel punto più basso del circuito. La pressione dovrà rimanere costante per almeno 24 ore consecutive entro le quali non dovranno verificarsi difetti o perdite di qualunque tipo; nel caso di imperfezioni riscontrate durante la prova, l Appaltatore dovrà provvedere all immediata riparazione dopo la quale sarà effettuata un altra prova e questo fino all eliminazione di tutti i difetti dell impianto. Le tubazioni per l acqua verranno collaudate come sopra indicato, procedendo per prove su tratti di rete ed infine sull intero circuito; le tubazioni del gas e quelle di scarico verranno collaudate, salvo diverse disposizioni, ad aria o acqua con le stesse modalità descritte al comma precedente. Le tubazioni per impianti di riscaldamento saranno conformi alle specifiche della normativa vigente in materia ed avranno le caratteristiche indicate dettagliatamente nelle descrizioni delle opere relative; i materiali utilizzati per tali tubazioni saranno, comunque, dei tipi seguenti: a) tubazioni in acciaio nero FM, serie UNI 3824-68; b) tubazioni in rame ricotto fornite in rotoli; c) tubazioni in rame crudo fornite in barre; d) tubazioni in polietilene ad alta densità (PEad PN 16) UNI 7611 Tipo 312. Tubi in polietilene: saranno realizzati mediante polimerizzazione dell etilene e dovranno essere conformi alla normativa vigente ed alle specifiche relative (PEad PN 16) UNI 7611 tipo 312 per i tubi ad alta densità. Avranno, inoltre, una resistenza a trazione non inferiore a 9,8/14,7 N/mmq. (100/150 kg./cmq.), secondo il tipo (bassa o alta densità), resistenza alla temperatura da 50 C a +60 C e saranno totalmente atossici. Tubi in acciaio: i tubi dovranno essere in acciaio non legato e corrispondere alle norme UNI ed alle prescrizioni vigenti, essere a sezione circolare, avere profili diritti entro le tolleranze previste e privi di difetti superficiali sia interni che esterni. La classificazione dei tubi senza saldatura sarà la seguente: 1) tubi senza prescrizioni di qualità (Fe 33); pag. 9

2) tubi di classe normale (Fe 35-1/ 45-1/ 55-1/ 52-1); 3) tubi di classe superiore (Fe 35-2/ 45-2/ 55-2/ 52-2). I rivestimenti protettivi dei tubi saranno dei tipi qui indicati: a) zincatura (da effettuare secondo le prescrizioni vigenti); b) rivestimento esterno con guaine bituminose e feltro o tessuto di vetro; c) rivestimento costituito da resine epossidiche od a base di polietilene; d) rivestimenti speciali eseguiti secondo le prescrizioni del Capitolato Speciale o della Direzione Lavori. Tutti i rivestimenti dovranno essere omogenei, aderenti ed impermeabili. Tubazioni in acciaio nero: tubazioni in acciaio nero FM con caratteristiche conformi a quanto fissato dalla serie UNI 3824-68 da utilizzare per reti interne o esterne alle centrali tecnologiche, complete di pezzi speciali, materiali per la saldatura, verniciatura con doppia mano di antiruggine, staffaggi, fissaggio, collegamenti con diametri da 10 mm. (3/8") fino a 400 mm. (16") con peso variante da 0,74 kg./ml. a 86,24 kg./ml. Tubazioni in rame crudo fornito in barre idonee per la distribuzione di fluidi e gas in pressione, rivestite con guaina isolante in materiale sintetico espanso classificato autoestinguente (tipo impianti elettrici), giunzioni con raccordi meccanici o a saldare, comprensive di pezzi speciali e materiale per la realizzazione dei giunti con le seguenti caratteristiche: (diametro esterno x spessore) 10 x 1-12 x 1-14 x 1-16 x 1-18 x 1-22 x 1. Tubazioni in rame: le tubazioni dovranno essere convenientemente protette dagli agenti esterni in relazione alla loro posizione ed al grado di isolamento prescritto. In particolare dovranno essere rivestite con guaina isolante in materiale sintetico espanso classificato autoestinguente, spessore dell isolante conforme alla normativa vigente (tabella «B» del d.p.r. 26 agosto 1993, n. 412), giunzioni con raccordi meccanici o a saldare, comprensive di pezzi speciali e materiale per la realizzazione dei giunti con le seguenti caratteristiche: (diametro esterno x spessore) 10 x 1-12 x 1-14 x 1-16 x 1-18 x 1-22 x 1. Saranno fornite in tubi del tipo normale o pesante (con spessori maggiorati) ed avranno raccordi filettati, saldati o misti. La curvatura dei tubi potrà essere fatta manualmente o con macchine piegatrici (oltre i 20 mm. di diametro). I tubi incruditi andranno riscaldati ad una temperatura di 600 C prima della piegatura. Il fissaggio dovrà essere eseguito con supporti in rame. Le saldature verranno effettuate con fili saldanti in leghe di rame, zinco e argento. I raccordi potranno essere filettati, misti (nel caso di collegamenti con tubazioni di acciaio o altri materiali) o saldati. Nel caso di saldature, queste dovranno essere eseguite in modo capillare dopo il riscaldamento del raccordo e la spalmatura del decapante e risultare perfettamente uniformi. Tubi per condotte: dovranno corrispondere alle prescrizioni indicate con precise distinzioni fra gli acciai da impiegare per i tubi saldati (Fe 32 ed Fe 42) e quelli da impiegare per i tubi senza saldatura (Fe 52). Le tolleranze saranno del +/ 1,5% sul diametro esterno (con un minimo di 1 mm.), di 12,5% sullo spessore e del +/ 10% sul peso del singolo tubo. Tubi di scarico condensa ventilconvettori e unità termoventilanti: realizzate in tubo di polietilene ad alta densità PN6 con giunzioni saldate, diametro interno minimo 13 mm., da allacciare direttamente alla rete fognaria acque bianche oppure alla rete fognaria acque nere tramite pozzetto sifonato. Tubazioni preisolate interrate: in tubo di acciaio nero tipo UNI 6363/84 idonee per essere interrate, con guaina esterna in polietilene con spessore minimo di 3 mm., schiuma rigida di poliuretano interposta tra tubo in acciaio e guaina di polietilene con densità di 70/80 kg./mc. e conducibilità a 50 C di 0,22 W/m, spessori progressivi dell isolante che garantiscano la rispondenza delle norme fissate dall art. 5 del d.p.r. 26 agosto 1993, n. 412. Le eventuali valvole di intercettazione installate lungo la linea potranno essere del tipo preisolate oppure normale, in quest ultimo caso i due tronconi di tubazione collegati alla valvola dovranno essere dotati di terminali di chiusura dell isolamento; i bracci di compensazione delle dilatazioni (in prossimità delle curve a 90 ) dovranno essere interrati con l interposizione di un apposito cuscino che ne permetta i movimenti. La lavorazione dovrà essere completata con lo scavo, il riempimento, le eventuali pavimentazioni e pozzetti di ispezione, tutti i pezzi speciali necessari ed i seguenti diametri: a) diametro nominale 20 mm. (3/4"), diam. est. guaina polietilene mm. 90; b) diametro nominale 25 mm. (1"), diam. est. guaina polietilene mm. 90; c) diametro nominale 32 mm. (1"1/4), diam. est. guaina polietilene mm. 110; d) diametro nominale 40 mm. (1"1/2), diam. est. guaina polietilene mm. 110; e) diametro nominale 50 mm. (2"), diam. est. guaina polietilene mm. 125; f) diametro nominale 65 mm. (2"1/2), diam. est. guaina polietilene mm. 140; g) diametro nominale 80 mm. (3"), diam. est. guaina polietilene mm. 90160; h) diametro nominale 100 mm. (4"), diam. est. guaina polietilene mm. 200; i) diametro nominale 125 mm. (5"), diam. est. guaina polietilene mm. 225; pag. 10

j) diametro nominale 150 mm. (6"), diam. est. guaina polietilene mm. 250. Tubi e raccordi: saranno realizzati in cloruro di polivinile esenti da plastificanti. Nelle condotte con fluidi in pressione gli spessori varieranno da 1,6 a 1,8 mm. con diametri da 20 a 600 mm. I raccordi saranno a bicchiere od anello ed a tenuta idraulica. La marcatura dei tubi dovrà comprendere l indicazione del materiale, del tipo, del diametro esterno, l indicazione della pressione nominale, il marchio di fabbrica, il periodo di produzione ed il marchio di conformità. Per le giunzioni dovranno essere osservate le seguenti disposizioni: Giunto a flangia: sarà formato da due flange, poste all estremità dei tubi, e fissate con bulloni e guarnizioni interne ad anello posizionate in coincidenza del diametro dei tubi e del diametro tangente ai fori delle flange. Gli eventuali spessori aggiuntivi dovranno essere in ghisa. Giunto elastico con guarnizione in gomma: usato per condotte d acqua ed ottenuto per compressione di una guarnizione di gomma posta all interno del bicchiere nell apposita sede. Giunti saldati (per tubazioni in acciaio): dovranno essere eseguiti con cordoni di saldatura di spessore non inferiore a quello del tubo, con forma convessa, sezioni uniformi e saranno esenti da porosità od imperfezioni di sorta. Gli elettrodi da usare saranno del tipo rivestito e con caratteristiche analoghe al metallo di base. Giunti a vite e manicotto (per tubazioni in acciaio): dovranno essere impiegati solo nelle diramazioni di piccolo diametro; le filettature ed i manicotti dovranno essere conformi alle norme citate; la filettatura dovrà coprire un tratto di tubo pari al diametro esterno ed essere senza sbavature. Giunti isolanti (per tubazioni in acciaio): saranno del tipo a manicotto od a flangia ed avranno speciali guarnizioni in resine o materiale isolante; verranno impiegati per le colonne montanti delle tubazioni idriche e posti in luoghi ispezionabili oppure, se interrati, rivestiti ed isolati completamente dall ambiente esterno. La protezione dalla corrosione dovrà essere effettuata nella piena osservanza delle norme vigenti; la protezione catodica verrà realizzata con anodi reattivi (in leghe di magnesio) interrati lungo il tracciato delle tubazioni ad una profondità di 1,5 mt. e collegati da cavo in rame. In caso di flussi di liquidi aggressivi all interno delle tubazioni, dovranno essere applicate delle protezioni aggiuntive con rivestimenti isolanti (resine, ecc.) posti all interno dei tubi stessi. Tubazioni in acciaio inox. Le tubazioni saranno in AISI 304 (ASTMP304) elettrounite e calibrate, secondo norme ASTM 269 slubilizzati in bianco e decapati. Le raccorderie e le giunzioni saranno del tipo a saldare, per saldatura autogena all'arco elettrico, con speciali elettrodi in acciaio austenitico, rivestiti con materiali di protezione della saldatura. Non sono ammesse curvature a freddo o a caldo delle tubazioni; si dovranno utilizzare esclusivamente raccordi prefabbricati. I tratti a saldare dovranno essere perefttamente posti in asse ed allineati e la saldatura dovrà avvenire in più passate (almeno due) previa preparazione dei lembi con smiìusso a "V". Tutte le variazioni dei diametri dovranno essere realizzate con tronchi di raccordo conici. CENTRALE TERMICA Nel caso di impianti compatibili, secondo la normativa vigente, con i limiti previsti per le installazioni all interno di ambienti abitati si potrà procedere alla messa in opera di generatori di calore che, ai sensi dell art. 5 comma 10 del d.p.r. 26 agosto 1993, n. 412, dovranno essere isolati rispetto all ambiente abitato, da realizzarsi con apparecchi di tipo «C» secondo la classificazione delle norme tecniche UNI 7129. Per gli impianti di potenze superiori a quelle consentite all interno di ambienti abitati si dovrà realizzare una centrale termica in locale separato e conforme alle prescrizioni specifiche. Il locale caldaia dovrà avere accesso ed aerazione esclusivamente dall esterno, le sue strutture verticali ed orizzontali avranno una resistenza al fuoco di almeno 120' e saranno isolate acusticamente. Gli eventuali serbatoi di combustibile liquido saranno realizzati in lamiera di acciaio di spessore non inferiore a 5 mm. ed avranno una capacità massima di 15 mc.; se interrati saranno opportunamente protetti, avranno una botola d ispezione a tenuta, uno sfiato esterno ed allacci in acciaio per il carico del combustibile oltre a tutti i collegamenti ed apparecchiature necessari per il loro perfetto funzionamento. Il generatore di calore dovrà essere dimensionato per il carico massimo; la regolazione automatica provvederà al suo inserimento anche in funzione della temperatura esterna e delle eventuali richieste di un termostato ambiente che dovrà essere installato nel punto fissato dal progetto termico. pag. 11

La centrale termica sarà inoltre completa di: raccordo al camino per lo smaltimento dei prodotti della combustione; pompa anticondensa che dovrà evitare che la temperatura dell acqua che rientra in caldaia sia inferiore ai 60 con conseguenti possibili shock termici; pompa di ricircolo al servizio dell impianto idrico-sanitario al fine di far giungere l acqua calda agli utilizzi a temperatura di regime in un tempo massimo di 15"; vaso di espansione chiuso a membrana autopressurizzato; tutti i dispositivi di controllo e sicurezza previsti dalle vigenti normative, quadro elettrico di controllo e comando. Gli edifici multipiano costituiti da più unità immobiliari, ai sensi dell art. 5 comma 9 del d.p.r. 26 agosto 1993, n. 412, dovranno essere dotati di appositi condotti di evacuazione dei prodotti della combustione con sbocco sopra il tetto dell edificio alla quota prescritta dalla norma UNI 7129; il condotto dovrà essere progettato ai sensi della norma UNI 9615. Il progetto, nel caso di condotto ramificato collettivo, dovrà essere depositato presso il Comune ai sensi della legge 5 marzo 1990, n. 46. GRUPPO TERMICO A PAVIMENTO A CONDENSAZIONE Il gruppi termico sarà del tipo a pavimento a condensazione, con modulazione di potenza da 55 a 230 KW; sarà contraddistinto da uno speciale scambiatore di calore a tubi in acciaio inox, che, abbinato al bruciatore premiscelato ad eccesso d'aria costante ed elevato rapporto di modulazione, permetterà elevatissimi rendimenti utili e ridotte emissioni inquinanti. Il gruppo termico sarà dotato, come accennato, di bruciatore a premiscelazione a gas costituito da tubi bimettalici in lega d'alluminio e manganese alettati per rullatura su una camicia di acciaio inox e raffreddati dal fluido vettore; l'aria comburente verrà fornita da un ventilatore a bassa rumorosità ed a numero di giri variabili pilotati da apposita regolazione elettronica in funzione del carico e con una corretta miscelazione tra aria e gas ottenendo un basso livello di emissione di NOx e CO. Lo scambio in camera sarà assicurato da uno scambiatore a più ranghi di tubi in acciaio inox di tipo sia liscio che alettato assemblati su collettori in acciaio. Il telaio sarà composto da profilati di acciaio e supporti antivibranti. La mantellatura sarà costituita da lamiere d'acciaio verniciato facilmente smontabili per manutenzioni ed ispezioni. Il modulo termico avrà elevatissimi rendimenti utili; classificazione a 3 stelle secondo Direttiva Rendimenti (92/42/CEE) CAMINO Il camino sarà realizzato in acciaio inox ad elementi componibili con parete interna in AISI 316, esterna in AISI 304 e intercapedine di lana minerale ad alta densità 120 kg/mc e di spessore non inferiore a 50 mm. La parete esterna ha funzione portante, la parete interna ha funzione di convogliamento dei prodotti di combustione e può allungarsi longitudinalmente per assorbire le dilatazioni dovute alle variazioni di temperature. I singoli elementi dovranno accoppiarsi uno all'altro con sistema maschio femmina con innesto a bicchiere. Una fascetta bloccherà rigidamente il giunto, dando così alla canna un aspetto uniforme. Alla sommità del camino sarà posizionato un elemento parapioggia in acciaio inox. Ai piedi del condotto sarà installata una piastra con attacco di scarico condensa. BOLLITORE SOLARE PER ACCUMULO ACQUA SANITARIA Bollitore in acciaio inossidabile con smaltatura di protezione resistente alla corrosione. Protezione catodica contro la corrosione grazie all anodo in magnesio. Elevata resa d acqua calda grazie al riscaldamento rapido ed uniforme mediante serpentina con grande superficie di scambio. Ridotte dispersioni di calore grazie all isolamento termico avvolgente ad alta efficacia (privo di CFC) in schiuma di poliuretano. Dotato di doppia serpentina per eventuale integrazione del calore tramite caldaia. pag. 12

COLLETTORE SOLARE Collettori solare modulare con piastra captante in rame e contenitore in alluminio estruso Collettore piano adatto per montaggio su tetto piano o inclinato per installazione da incasso. Assorbitore in rame con rivestimento sottovuoto altamente selettivo; Coibentazione di elevata qualità in lana minerale di 50 mmcon inclusa isolamento dei bordi Vasca in alluminio estremamente resistente ed esteticamente gradevole Vetratura collettore costituita da 4 mm di vetro solare antigrandine a basso contenuto di ferro Pressione max. di esercizio: 10 bar Temp. Max. di stagnazione: 180 C CORPI SCALDANTI I corpi scaldanti saranno ad elementi componibili in acciaio (oppure in ghisa o alluminio), nella forma, dimensione e posizionamento specificati dal progetto termico. I radiatori saranno posti in opera previa verniciatura con due mani di vernice antiruggine ed una di vernice del tipo e colore definito; la mano a finire verrà applicata ad opere ultimate. Tutte le verniciature sono incluse nell appalto. I corpi scaldanti saranno corredati di valvola a doppia regolazione con volantino e detentore a vite. Si dovrà prevedere l installazione di borchie di protezione all uscita delle tubazioni dai tramezzi. ELETTROPOMPE Elettropompa per acqua calda e refrigerata, esecuzione monoblocco in linea con rotore immerso, 2800 litri/min., caratteristica variabile, temperatura d impiego da 10/+80 C, PN 6, completa di raccordi a tre pezzi oppure controflange con guarnizioni e bulloni, compresi i collegamenti idrici ed elettrici e le caratteristiche riportate nel seguente elenco: le portate min/med/max espresse in mc. corrispondono alla lettera «Q» la prevalenza corrispondente espressa in bar (non inferiore) corrisponde alla lettera «H» Portate Prevalenza Diametro nominale min/med/max corrispondente non mm. mc. inferiore a bar 0,0-1,8-3,6 0,38-0,23-0,07 25 0,0-1,9-3,8 0,56-0,40-0,18 25 0,0-2,5-5,0 0,72-0,58-0,32 32 0,0-3,0-6,0 1,16-0,76-0,27 32 0,0-5,0-10,0 0,55-0,35-0,08 40 0,0-6,5-13,0 0,76-0,55-0,20 40 0,0-9,0-18,0 0,66-0,46-0,20 50 0,0-9,5-19,0 1,05-0,76-0,25 50 0,0-13,0-26,0 0,83-0,64-0,28 65 0,0-16,0-32,0 1,10-0,80-0,34 65 0,0-22,0-44,0 1,30-0,93-0,32 80 0,0-28,0-56,0 1,36-0,95-0,39 100 pag. 13

Elettropompa gemellare per acqua calda e refrigerata, esecuzione monoblocco in linea con tenuta meccanica, 1400 litri/min., caratteristica variabile, temperatura d impiego da 10/+120 C, PN 6, completa di controflange con guarnizioni e bulloni, compresi i collegamenti idrici ed elettrici e le caratteristiche riportate nel seguente elenco: le portate min/med/max espresse in mc. corrispondono alla lettera «Q» la prevalenza corrispondente espressa in bar (non inferiore) corrisponde alla lettera «H» Portate Prevalenza Diametro nominale min/med/max corrispondente non mm. mc. inferiore a bar 2,0-4,0-8,0 0,42-0,39-0,26 40 2,0-6,0-10,0 0,50-0,45-0,32 40 4,0-8,0-15,0 0,46-0,42-0,22 50 4,0-8,0-15,0 0,60-0,56-0,35 50 8,0-15,0-25,0 0,56-0,47-0,24 65 8,0-15,0-25,0 0,64-0,56-0,31 65 15,0-30,0-45,0 0,60-0,51-0,27 80 15,0-30,0-50,0 0,73-0,62-0,24 80 UNITA' TRATTAMENTO ARIA Caratteristiche costruttive Unità Trattamento Aria Unità Trattamento Aria a sezioni componibili, per installazione interna, con struttura autoportante in profilati d'alluminio e doppia pannellatura con interposto poliuretano espanso (spessore minimo 25 mm);la pannellatura interna dovrà essere in acciaio zincato; dovrà essere assicurata la perfetta tenuta per le varie sezioni mediante guarnizioni in gomma o neoprene, i pannelli anteriori delle sezioni ventilanti, filtraggio dovranno essere facilmente apribili per consentire la manutenzione e la sostituzione delle sezioni stesse. Il GTA sarà fornito completo di: Serranda presa aria diretta Sezione filtrante costituita da prefiltri piani in fibre di poliestere, efficienza G4 secondo EN 779, seguiti da filtri a tasche rigidi con efficienza F7 secondo EN 779 Batteria di riscaldamento realizzata in tubi di rame ed alette in alluminio a pacco, telaio in lamiera di acciaio zincato, con estraibilità nella direzione del flusso d aria Sezione di mandata con ventilatore a pale piane costruito in lamiera zincata e rinforzata con telaio portante, girante calettata su albero di acciaio e supportata da cuscinetti a sfere autoallineati. Basamento gruppo motore/ventilatore montato su supporti antivibranti e motore dotato di slitte tendicinghie accessibile. Trasmissione di tipo a diametro variabile. Motore elettrico a 4 poli. Portata aria mandata: circa 8.000 mc/h. CANALIZZAZIONI IN POLIISOCIANATO A - ALL'INTERNO I canali di termoventilazione e condizionamento in alluminio preisolati, saranno realizzati con pannelli sandwich con le seguenti caratteristiche: alluminio esterno: spessore 0.08 mm protetto con lacca poliestere; alluminio interno: spessore 0.08 mm protetto con lacca poliestere; componente isolante: poliuretano espanso densità 48-50 kg/m3; pag. 14

spessore: 20 mm; conduttività termica: 0,022 W/(m2 C) a 10 C; reazione al fuoco: classe "0" -"1"; classe di rigidezza: R 200.000; Altre caratteristiche: specificare. I canali preisolati nel loro complesso saranno classificati nella classe "0" di reazione al fuoco cioè incombustibili. II solo componente isolante sarà classificato di classe "1 ". Ove necessario, i canali saranno dotati di appositi rinforzi in grado di garantire, durante l'esercizio, la tenuta meccanica alla pressione interna massima di 500 Pa. La deformazione massima del condotto non dovrà superare il 3% della larghezza o comunque 30 mm. Le giunzioni fra canale e canale saranno realizzate per mezzo di apposite flange del tipo "invisibile" con baionetta a scomparsa e garantiranno una idonea tenuta pneumatica e meccanica. Le curve e i pezzi speciali saranno provvisti, ove indicato, di alette deflettrici. La lunghezza massima di ogni singolo canale sarà di 4 m. I canali saranno sostenuti da appositi supporti con intervalli di non più di 4 m se il lato maggiore del condotto è inferiore ad 1 m, e ad intervalli di non più di 2 m se il lato maggiore del condotto è superiore ad 1 m. Gli accessori quali: serrande di taratura, serrande tagliafuoco, diffusori, batterie a canale ecc., saranno sostenuti in modo autonomo in modo che il loro peso gravi sui canali. I canali saranno dotati, ove indicato, degli appositi punti di controllo per le sonde anemometriche e di portelli d'ispezione per la pulizia ed il controllo distribuiti lungo il percorso. I portelli potranno essere realizzati utilizzando lo stesso pannello sandwich che forma il canale, in combinazione con gli appositi profili. I portelli saranno dotati di guarnizione che assicuri la tenuta pneumatica. I collegamenti tra le unità di trattamento aria ed i canali saranno realizzati mediante appositi giunti antivibranti, allo scopo di isolare dalle vibrazioni. I canali saranno supportati autonomamente per evitare che il peso del canale stesso venga trasferito sugli attacchi flessibili. Inoltre il collegamento con l unità di trattamento aria renderà possibile la disgiunzione per la normale manutenzione dell'impianto. Qualora i giunti antivibranti siano posti all'esterno, questi saranno impenetrabili all'acqua. B - ALL'ESTERNO Nei tratti esposti all'esterno i canali saranno realizzati con pannelli sandwich con le seguenti caratteristiche: alluminio esterno: spessore 0.2 mm goffrato protetto con lacca poliestere; alluminio interno: spessore 0.08 mm goffrato protetto con lacca poliestere; componente isolante: poliuretano espanso densità 43-45 kg/m3; spessore: 30 mm; conduttività termica: 0,022 W/(m2 C) a 10 C; reazione al fuoco: classe "0" - "2"; classe di rigidezza: R 900.000; e saranno protetti con una resina impermeabilizzante (tipo Gum Skin). Composti a base di bitume non devono essere utilizzati. I canali posti all'esterno saranno staffati ogni 2 m e sollevati da terra con apposite controvetture e, qualora posti orizzontalmente, devono essere installati con una pendenza sufficiente a drenare l'acqua. Qualora i canali attraversino il tetto saranno muniti nella parte terminale di curve a "collo d'oca" allo scopo di evitare l'ingresso di acqua e neve. Tutte le aperture dei canali verso l'esterno, espulsione, presa d'aria esterna, ecc.) saranno provvisti di apposita griglia antivolatile. Ove necessario, i canali saranno dotati di appositi rinforzi in grado di garantire, durante l'esercizio, la tenuta meccanica alla pressione interna massima di 500 Pa. I canali dovranno sopportare un carico limite di neve e/o vento pari a 400 N/m2. La velocità massima dell aria nei canali, salvo altre prescrizioni, dovrà essere di 6 m./sec. Le bocchette di immissione dell aria nei locali di destinazione dovranno essere posizionate in modo tale da non creare correnti e la velocità di afflusso dovrà essere compresa tra 0,2/1 m./sec. per bocchette in prossimità delle persone e non superiore a 5 m./sec. per bocchette distanti dalle persone. La velocità dell aria in prossimità delle bocchette di aspirazione dovrà essere non superiore a 0,3 m./sec. nel caso di bocchette in prossimità di persone e non superiore a 3 m./sec. per bocchette distanti da persone. La regolazione della temperatura e dell umidità avverrà per mezzo di termostati ed umidostati. pag. 15

Nell esecuzione e messa in opera dell impianto, oltre alle prescrizioni progettuali ed a quelle previste dalla normativa vigente, si dovranno realizzare tutti quegli accorgimenti necessari alla riduzione delle vibrazioni delle apparecchiature (montaggio su supporti ammortizzanti, ecc.) in modo da limitare l aumento del livello sonoro, negli ambienti condizionati, ad un valore non superiore a 3 phon rispetto a quello rilevabile ad impianto fermo. ACCESSORI PER RETI DISTRIBUZIOEN ARIA Condotti flessibili Condotti di mandata isolati con strato esterno realizzato con triplo strato di alluminio con resina poliestere avente funzione di barriera al vapore, coibentazione con fibra di vetro spessore 25 mm e tre strati interni di alluminio alternati a strati di poliestere con inserita spirale in acciaio; costruzioni per pressioni massime sino a 2500 Pa e per velocità sino a 30 m/s; classe 1 di reazione al fuoco con omologazione M.I. I condotti devono essere fissati ai canali ed alle apparecchiature servite mediante fascette stringitubo. I percorsi devono essere quanto più brevi e diritti possibile e senza curve a raggio stretto. I condotti flessibili devono essere sostenuti con collari e tiranti ad una distanza massima di 2 metri. Serrande di taratura e intercettazione Ogni serranda sarà dotata di settore esterno con blocco e graduazione. La leva di comando deve essere prevista in posizione facilmente accessibile. Le serrande di taratura ad alette contrapposte devono sempre essere installate con prese di pressione a monte e a valle, una copia del diagramma di funzionamento (portata e perdita di pressione al variare della posizione del regolatore) deve essere incollata alla serranda od all'isolamento esterno della stessa. Le serrande di taratura ad alette contrapposte possono essere standard o a tenuta ermetica secondo DIN 1946.E, e in alluminio; alette a movimento contrapposto, di profilo e spessore tali da assicurare un'alta resistenza alla flessione e torsione; profili cavi di tipo alare per le serrande di taratura, ad unica parete con sovrapposizione dei bordi per le serrande di intercettazione; alberi rotanti alloggiati in bullone di nylon; levismi ed albero zincati elettroliticamente; con albero attrezzato per comando manuale laterale (settore graduato, volantino, maniglia di azionamento); controtelai semplici in lamiera acciaio zincata, bullonerie in acciaio cadmiato. Per canali circolari possono essere utilizzate serrande a farfalla o ad iride. Le serrande a farfalla sono realizzate con involucro chiuso, a tenuta, in lamiera zincata, con serranda in lamiera zincata forata per le serrande di regolazione, in lamiera zincata con guarnizione di tenuta per le serrande di intercettazione. Le serrande ad iride sono realizzate in lamiera zincata, con lamelle di chiusura con movimento coniugato. Serrande tagliafuoco Sono da installare dove indicato sui disegni e qualora si attraversino strutture tagliafuoco. Devono essere atte a garantire in caso di incendio, l'arresto automatico del flusso d'aria secondo le prescrizioni di legge. La classe di resistenza al fuoco deve essere adeguata alla compartimentazione tagliafuoco su cui le serrande stesse sono installate, e deve comunque essere non inferiore a REI 120. costruzione a sezione rettangolare, come illustrato sui disegni; per montaggio a muro; involucro ed accessori in acciaio zincato a caldo; controtelaio in lamiera di acciaio zincato a caldo; otturatore costituito da lama mobile a pala unica in piastre di acciaio e materiale refrattario; albero rotante su bussole in ottone o acciaio inox; battuta in materiale refrattario con tenute in guarnizioni termoespandenti o in materiale minerale; meccanismo di chiusura di tipo elettrico con servocomando per corrente continua a mancanza di tensione, completo di pulsante di prova, lampada spia di controllo, morsetti per collegamento segnale di sgancio dall impianto di rivelazione fumi; inclusi cablaggi degli ausiliari; contatti di fine corsa e morsettiera per riporto a distanza dei segnali; portina di ispezione nel canale di adeguate dimensioni; targhette di indicazione, realizzate in plexiglas con scritte serigrafate; le sigle delle serrande devono essere coerenti con quelle dei quadri elettrici del sistema di rivelazione ed allarme incendi e con le identificazioni della documentazione come costruito; pag. 16

sportelli di ispezione per serrande poste in controsoffitti non ispezionabili. Portine di ispezione e pulizia sui canali Devono essere previste in corrispondenza di: batterie da canale: a monte e a valle; serrande motorizzate: lato servocomando (se interno); serrande principali di taratura; serrande tagliafuoco; rivelatori di fumo; filtri; cuscinetti di giranti di ventilatori (se interni); lato aspirazione di ogni ventilatore centrifugo; lato aspirazione e mandata di ventilatori assiali. Le portine di accesso sono realizzate in doppia lamiera, spessore minimo 10/10 mm, con guarnizioni in gomma spugnosa su tutto il perimetro. Sui canali isolati, lo spazio fra le due lamiere deve essere riempito con lo stesso materiale specificato per l'isolamento. Le portine sono incernierate e provviste di maniglia, o bloccate con viti a galletto e bulloni. SISTEMI DI DIFFUSIONE ED ESTRAZIONE DELL'ARIA Diffusori e griglie Criteri di scelta La scelta dovrà essere fatta tenendo conto dei seguenti elementi (per quanto applicabili): portata d'aria; velocità terminale; velocità di uscita dell'aria; velocità residua dell'aria (da 0,15 a 0,25 m/s ad un'altezza di 1,50 m dal pavimento); velocità frontale dell'aria; lancio; differenza di temperatura fra aria di mandata e ambiente; altezza di montaggio; volume da coprire; livello di rumorosità; effetto induttivo. Caratteristiche costruttive Griglie lineari a feritoia di mandata e ripresa aria costruzione in alluminio anodizzato; feritoie multiple, nel numero specificato sulle tavole di progetto; cornici di testa; camera di raccordo in lamiera zincata con ingresso laterale, con rivestimento interno afonizzante; deflettore interno a profilo aerodinamico per la regolazione della direzione del lancio, per le sole griglie di mandata; serranda di taratura a scorrimento regolabile frontalmente; Griglie di ripresa aria a soffitto e/o a parete costruzione in profili di alluminio, con griglia a maglia quadrata o a semplice fila di alette fisse; serranda di taratura ad alette contrapposte e regolabili frontalmente; la velocità frontale, considerata l area netta di passaggio, non deve essere superiore a 1,5 m/s; la velocità dell aria misurata ad 1 m dalla griglia non deve essere superiore a 0,15 m/s. Griglie di transito aria (da porta e/o parete) costruzione in alluminio, con alette a V a labirinto per montaggio su porta o parete; controtelaio; schermo antiluce; per spessori di parete superiori a 100 mm, montaggio accoppiato di doppia griglia con canotto distanziatore; la velocità frontale, considerata l area netta di passaggio, non deve essere superiore a 1,5 m/s. Griglie di presa aria esterna o espulsione costruzione in alluminio anodizzato o in lamiera zincata protetta con cromato di zinco di fondo e vernice epossidica a finire; semplice fila di alette con profilo antipioggia; rete antitopo e antivolatile; controtelaio; pag. 17

tegolo rompigocce; per griglia di espulsione serranda di sovrappressione; la velocità frontale, considerata l'area netta di passaggio, non deve essere superiore a 3 m/s. Valvole di estrazione aria dai servizi igienici costruzione in acciaio verniciato; del tipo ad alta perdita di carico con disco regolabile; complete di controtelaio per montaggio a canale o a muratura. STRUMENTI DI MISURA Termometri per acqua tipo a dilatazione di liquido; diametro nominale 100 mm; cassa in acciaio zincato o in ABS, a tenuta stagna IP 55; per installazioni esterne sempre in ABS; guarnizioni di tenuta in gomma sintetica; anello di chiusura acciaio zincato o in materiale sintetico (per cassa in ABS); schermo in vetro; elemento termometrico in bronzo fosforoso; quadrante in metallo, fondo bianco, numeri litografati in nero; indice in acciaio brunito con dispositivo micrometrico di azzeramento; guaina in ottone nichelato 1/2"; pozzetto termometrico in acciaio con riempimento liquido dell'intercapedine, per installazione su tubazioni; indicazione in gradi centigradi; ampiezza e campi di scala adeguati alla grandezza rilevata (indicativamente: acqua calda 0/+120; acqua refrigerata 0/+60; acqua di condensazione 0/+60; acqua fredda di consumo 0/+60; acqua calda di consumo 0/+120); bulbo rigido con raccordo 1/2" di lunghezza adeguata alla tubazione di installazione e comunque non inferiore a 100 mm, in esecuzione radiale, inclinata, o posteriore a seconda del luogo d'installazione; nei casi in cui la lettura dei termometri a gambo rigido possa essere difficoltosa, prevedere termometri con bulbo capillare; precisione ± 1% del valore di fondo scala (classe 1); Accanto ad ogni termometro dovrà essere installato sulla tubazione, apposito pozzetto con guaina per termometro di controllo. I termometri saranno installati in tutte le posizioni, prima e dopo di dove avviene lo scambio termico, sui collettori e sugli arrivi/partenze di fluidi da altre fonti energetiche. Termometri per aria tipo a dilatazione di liquido; diametro nominale 100 mm; cassa in acciaio zincato o in ABS, a tenuta stagna IP 55; per installazioni esterne sempre in ABS guarnizioni di tenuta in gomma sintetica; anello di chiusura acciaio zincato o in materiale sintetico (per cassa in ABS); schermo in vetro; elemento termometrico in bronzo fosforoso; quadrante in metallo, fondo bianco, numeri litografati in nero; indice in acciaio brunito con dispositivo micrometrico di azzeramento; guaina in ottone nichelato 1/2"; indicazione in gradi centigradi; ampiezza e campi di scala adeguati alla grandezza rilevata; bulbo rigido con raccordo 1/2" di lunghezza adeguata alla condotta di installazione e comunque non inferiore a 200 mm, in esecuzione posteriore; nei casi in cui la lettura dei termometri a gambo rigido possa essere difficoltosa, prevedere termometri con bulbo capillare; precisione ± 1% del valore di fondo scala (classe 1). I termometri saranno installati in tutte le posizioni, prima e dopo di dove avviene lo scambio termico. Manometri per acqua diametro nominale 100 mm; pag. 18

elemento elastico in lega di rame. Tipo Bourdon con molla tubolare o con tubo a spirale in relazione alle pressioni di esercizio; cassa in ABS, tenuta stagna protezione IP 55; guarnizioni di tenuta in gomma sintetica; tipo a riempimento di liquido per applicazioni a sistemi vibranti (pompe, compressori, gruppi frigoriferi); anello di chiusura in materiale sintetico; schermo in vetro; quadrante in allumino verniciato bianco a forno; numeri litografati in nero, indice metallico con dispositivo di azzeramento; lancetta rossa graduabile; graduazione e numerazione secondo norme UNI; campi di scala in accordo con le pressioni nominali di esercizio; valore di fondo scala indicativamente superiore del 50% al valore della pressione nominale di esercizio; attacco in ottone 1/2"; in esecuzione radiale, o posteriore a seconda del luogo d'installazione; completo di rubinetto a tre vie con flangetta di prova e spirale in rame; precisione ±1,0% riferita al valore di fondo scala (classe 1). I manometri avranno il valore di fondo scala almeno superiore del 50% della pressione nominale di esercizio. I manometri saranno installati a monte e a valle delle elettropompe, sui collettori, in prossimità di dove avviene un sensibile p e sugli arrivi/partenze di fluidi da altre fonti energetiche. Manometri per aria per applicazioni con differenze di pressione non superiori a 400 Pa: tipo a spostamento di fluido, con tubo inclinato in materiale plastico corpo in materiale plastico antiurto e termostabile, schermo di protezione in materiale acrilico trasparente; vite di regolazione ed indicazione di messa in bolla; raccordi a compressione, elementi sensibili per pressione statica, tubazione di raccordo e rubinetti di spurgo per taratura dello zero; per applicazioni con differenze di pressione comprese tra 400 Pa e 30 kpa: tipo a membrana a trasmissione magnetica; corpo in alluminio rivestito in Teflon; schermo in materiale plastico fissato al corpo con guarnizione 0-ring; quadrante a fondo bianco con numeri litografati e lancetta in alluminio direttamente montata sulla barra elicoidale magnetica, con movimento smorzato da silicone ad alta viscosità; precisione ±2% del valore di fondo scala. APPARECCHIATURE ELETTRONICHE PER CIRCOLATORI Apparecchiature elettroniche di comando e commutazione velocità per circolatori singoli o gemellari composte da: sezione programmata delle velocità (I-II-III) per pompe singole o gemellate; scambio automatico fra la pompa pilota e quella di riserva nei gruppi gemellati; manuale tramite pulsanti sul coperchio frontale; orologio digitale incorporato a programma giornaliero/settimanale per la preselezione dei tempi di commutazione; esecuzioni: da parete IP42 da quadro IPOO alimentazione dalle batterie e non dalla rete con autonomia di 72 ore. pag. 19

COLLETTORI Collettori in acciaio nero Costruiti in tubo d acciaio nero con coperchi bombati e diametro minimo pari a 1,25 volte il diametro della massima diramazione. Realizzati in modo che le valvole e saracinesche abbiano gli assi dei volantini perfettamente allineati; la distanza tra i vari volantini, di circa 100 mm, mantenuta perfettamente costante con distanza fra le flange non inferiore a 50 mm. Ogni collettore completo di: mensole di sostegno; fra le mensole ed il collettore interposizione di uno strato di gomma rigida di spessore non inferiore ad 1 cm; attacco con rubinetto di scarico, con scarico visibile convogliato in fogna; verniciatura con due mani di preparato antiruggine (comprese le staffe). rivestimento coibente con finitura in gusci d alluminio DOSATORI DI SOSTANZE FILMANTI Prodotto filmante: Confezione originale sigillata, in grado di prevenire la formazione di incrostazioni calcaree dovute alla durezza residua; Prodotto per impianti e circuiti di raffreddamento, a ciclo aperto, semiaperto, chiuso, con combinazione bilanciata di polialchilamine e poliacrilamine per proteggere dalle incrostazioni calcaree, dalle corrosioni e dallo sviluppo di alghe, batteri o funghi. FILTRI A CESTELLO IN GHISA In lega o in ghisa in funzione delle pressioni nominali necessarie; Cestello filtrante a rete in acciaio inox 18/8. VASI DI ESPANSIONE A MEMBRANA Costituiti da un serbatoio in lamiera d'acciaio, di spessore adeguato alla pressione massima (di bollo), e da una membrana in gomma sintetica. - Precaria effettuata in fabbrica con azoto. - Capacità e costruzione a norme ISPESL. - Pressione di bollo non inferiore ad 1,5 volte la pressione massima di esercizio dell'impianto. - Vasi verniciati esternamente. - Vasi collegati all'impianto per mezzo di tubazione in acciaio di diametro conforme alle Norme in base alla potenzialità dell'impianto. - Tubazione di collegamento senza intercettazioni. - Montati in modo che non vi sia ristagno di aria all'interno (ovvero con attacco dall'alto). - Supportati indipendentemente in modo da non gravare con il peso sulle tubazioni di collegamento e sull'impianto. - Corredati dei certificati di omologazione ove necessario. VALVOLAME Prescrizioni generali Tutto il valvolame impiegato deve essere di marca e tipo approvato dalla Direzione Lavori e tale da garantire una ottima tenuta nel tempo anche con manovre poco frequenti. Tutto il valvolame impiegato ed i pezzi speciali devono essere verniciati secondo le medesime modalità indicate per le tubazioni, o catramati a caldo se interrati. La pressione nominale (PN) del valvolame deve essere in accordo con le prescrizioni delle tubazioni relative. pag. 20