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A cura di: Ambasciata d'italia - Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all'estero www.infomercatiesteri.it

INDICE PERCHE' Perchè Dati generali Dove investire Cosa veere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Iicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Materie prime Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Iici di Global Competitiveness e Libertà Economica Iici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Business Cost Iice Doing Business ACCESSO AL CREDITO RISCHI Accesso al credito Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'italia - Stock Investimenti con l'italia - Flussi Flussi turistici

PERCHE' PERCHÈ Caratteristiche generali molto favorevoli Opportunita' per l'esportazione dall'italia di beni di consumo Opportunita' per l'esportazione dall'italia di beni di investimento Forniture di componentistica italiana nel settore automotive Opportunita' di joint ventures con imprese locali altamente tecnologiche nei settori infrastrutture, iustria, agricoltura, turismo, energia Caratteristiche generali molto favorevoli La Thailaia, in virtù della sua collocazione geografica e della sua dotazione infrastrutturale ed iustriale, nonché nella prospettiva del mercato unico ASEAN nel 2015, si pone quale base per scambi ed insediamenti produttivi che guardino all'intera regione. Trainata dall'aumento dei consumi interni, l'economia thailaese grazie a foamentali macroeconomici in ottimo stato riesce a fare fronte ad un momento in cui - per ragioni di politica interna e per il rallentamento delle export, che contano circa il 70% del PIL thailaese - la crescita e' al di sotto del potenziale. Opportunita' per l'esportazione dall'italia di beni di consumo rispetto alla media nazionale. Le importazioni di beni di consumo in Thailaia hanno fatto registrare negli ultimi 10 anni una crescita continua, propiziata da una classe media in rapido aumento che, in particolare nella capitale Bangkok (13 milioni di abitanti), dispone di un reddito pro capite ben piu' alto Opportunita' per l'esportazione I settori ad alto contenuto tecnologico, quali gestione delle acque, energie alternative, dall'italia di beni di investimento ferrovie, attivita' spaziali, macchine utensili, attrezzature elettromedicali, chimica e biotecnolgie, presentano un potenziale di grae interesse da sviluppare tramite azioni dirette (partecipazione a fiere) e iirette (promozione dell'italia quale Paese dotato di alte capacita' scientifiche e tecnologiche). Forniture di componentistica italiana nel settore automotive La Thailaia, "Detroit d'asia", e' il piu' grae produttore di automobili in ambito ASEAN. Tutte le principali case giapponesi, insieme a BMW, Ford e General Motors, assemblano nel Paese reeo il settore della componentistica (pur per l'80% a capitale giapponese) un'area tra le piu' interessanti (ne e' una dimostrazione il successo dell'italiana Faber, con uno stabilimento che qui produce componenti per impianti gas-auto). Una visita di operatori di settore faciliterebbe molto la promozione di tali forniture. Opportunita' di joint ventures con imprese locali altamente tecnologiche nei settori infrastrutture, iustria, agricoltura, turismo, energia Il piano di sviluppo della rete ferroviaria (alta velocita') e i progetti di prevenzione delle inoazioni e gestione delle acque offrono numerose opportunita', che si presentano anche in connessione coi progetti di sviluppo infrastrutturale e iustriale del vicino Myanmar, per il quale la Thailaia rappresenta un impresciibile mercato d'accesso (sviluppo del porto di Dawei e di tutte le altre opere primarie di cui, a differenza della Thailaia, il Myanmar necessita). Anche in questo caso opportune visite di impreitori di settore. Ultimo aggiornamento: 19/02/2015 DATI GENERALI Forma di stato Monarchia costituzionale Superficie 514.000 Km2 Lingua Thai Religione Buddhista (94%), Musulmana (5%), altre (1%) Moneta Thai Baht (THB) Ultimo aggiornamento: 07/01/2013 1

DOVE INVESTIRE Costruzioni Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Articoli in gomma e materie plastiche Flussi turistici Costruzioni Gli ingenti programmi di spesa pubblica del Governo di Bangkok (oltre 70 miliardi di Euro) si concentreranno anzitutto sullo svilluppo della rete di trasporti, in particolare delle ferrovie. Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Non disponibile Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Non disponibile Articoli in gomma e materie plastiche Non disponibile Flussi turistici Non disponibile Ultimo aggiornamento: 19/02/2015 2

COSA VENDERE Macchinari e apparecchiature Prodotti chimici Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Mobili Macchinari e apparecchiature I macchinari ad alto contenuto tecnologico sono tradizionalmente la prima voce delle esportazioni italiane verso la Thailaia. Prodotti chimici Non disponibile Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Nel 2014 i prodotti farmaceutici sono stati la voce delle nostre esportazioni che piu' e' aumentata, raggiungeo i 127 milioni di USD di valore con un +14% rispetto all'anno precedente. Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Non disponibile Mobili Soprattutto nell'alta gamma non vi sono ancora importatori che dispongano di un ampio novero di prodotti. La classe medio-alta di Bangkok, in costante aumento nel numero e nelle capacita' di spesa, ree questo settore potenzialmente molto interessante. Ultimo aggiornamento: 19/02/2015 3

OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA Dopo il colpo di Stato del maggio 2014, che ha messo fine a sei mesi di grave instabilita' politica interna, la situazione di ordine pubblico e' tranquilla e le attivita' economico-commerciali proseguono. Il nuovo Governo thailaese si sta concentrao su politiche economiche volte a promuovere la crescita, in particolare dal lato della domaa tramite imponenti piani di sviluppo infrastrutturale. Viene prestata particolare attenzione anche al mantenimento dell'immagine della Thailaia quale destinazione di investimenti esteri diretti, oltre alla promozione degli investimenti thailaesi all'estero. Ultimo aggiornamento: 24/12/2014 RELAZIONI INTERNAZIONALI La Thailaia costituisce un interlocutore di grae interesse per via del suo peso politico ed economico in seno al Sud-Est Asiatico, regione di crescente importanza alla luce dello spostamento in atto del baricentro geo-politico internazionale verso l area Asia-Pacifico, così come per via della propria crescita economica costante e sostenuta. Dopo il colpo di Stato del maggio 2014, il nuovo Governo si sta impegnao nella ripresa delle relazioni con i principali partner, aznitutto dell area. I negoziati con l'unione Europea per la conclusione di un Free Trade Agreement (FTA) hanno subito un inevitabile rallentamento a causa delle recenti vicissitudini di politica interna. Ultimo aggiornamento: 24/12/2014 4

OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO Dopo un anno dal colpo di Stato l'economia thailaese appare sana e meritevole di maggiore interesse da parte della nostra impreitoria. Potrebbero destare preoccupazione, ad una prima analisi, i dati sulla crescita. Se nel 2014 la Thailaia ha fatto registrare un +0,7% rispetto al PIL, causato dalla grave crisi di politica interna che fino al colpo di Stato aveva bloccato la spesa pubblica, le previsioni per il 2015 oscillano tra il +3,5% e il +3,7%. Si tratta di un dato apparentemente negativo per un Paese a medio-alto reddito, con potenziali di crescita di circa il 5%, ma elementi piu dettagliati dimostrano come le dinamiche fiscali interne e i foamentali macroeconomici forniscano un quadro positivo delleconomia thailaese. Nonostante le esportazioni contino ancora il 73,5% del PIL, la domaa interna ha oramai il peso che potrebbe avere in un Paese iustrializzato grazie ai centri urbani di Bangkok, Chiang Mai e Phuket, dove si concentra una classe medio-alta in costante crescita (numerica e per potere d'acquisto, come dimostrato dal coefficiente sulla sperequazione del reddito in diminuzione, unico caso in ASEAN insieme alla Malesia). Tale domaa e' spinta da consumi interni e spesa pubblica entrambi in espansione, rispettivamente del +7,3% (raccolta IVA al marzo 2015) e del +9,5% (previsioni per il 2015 del Ministero delle Finanze). A questi aspetti incoraggianti si aggiungono le recenti decisioni della Banca di Thailaia, che oltre a tagliare i tassi di interesse ha facilitato le transazioni finanziare in valuta estera in uscita, favoreo cosi un deprezzamento del Baht. L'aamento della moneta e' legato alla nota dolente delle esportazioni, di fatto stagnanti a causa del calo del prezzo di alcune 'commodities' di cui la Thailaia e tra i primi produttori al moo, gomma naturale e riso anzitutto, ma anche in connessione con una parziale perdita di competitivita' di alcune produzioni. Tale quadro riguarda tuttavia le esportazioni thailaesi verso i Paesi iustrializzati e la Cina, primo mercato di sbocco, e non il commercio all'interno dellasean, che e invece in rapido aumento. Nel 2014 le esportazioni thai verso Cambogia, Laos, Myanmar, e Vietnam sono aumentate del 9%, ed e' obiettivo dichiarato delle Autorita' locali concentrarsi su questo potenziale inespresso in connessione con la prossima entrata in vigore dell'asean Economic Community. Basti pensare che oggi le esportazioni all'interno dell'asean tra i 10 Paesi membri sono solo il 25% del totale, mente nella UE tale quota raggiunge il 68%. Non va comunque dimenticato che gran parte delle esportazioni di servizi sono rappresentate dal turismo, comparto che, dopo gli inevitabili contraccolpi causati dalla difficile situazione interna della prima meta' del 2014, ha subito ripreso il suo tre ascensionale destinato ai 30 milioni di turisti l'anno. Gli italiani sono peraltri rimasti in costante aumento anche nelle settimane precedenti e successive all'intervento dei militari. E' su queste basi che, nonostante il limitato rallentamento della crescita, la Thailaia puo' continuare ad essere considerata uno dei mercati di principale interesse in Asia, cosi' come anche confermato dai foamentali macroeconomici. I dati del Ministero delle Finanze thailaese aggiornati al marzo 2015 iicano che la disocuppazione rimane stabile all1% (favorita anche da un settore agricolo che, contribueo solo per il 9% del PIL, impiega il 40% della forza lavoro), le riserve valutarie internazionali si sono stabilizzate intorno ai 160 miliardi di dollari, l'inflazione e' all1,3% e la bilancia commerciale risulta stabilmente in avanzo (al momento di 3,5 miliardi di dollari). Se il debito privato rimane in aumento e pesa ora l'85,9% del PIL, a causa delle spese da parte delle famiglie dovute alle inoazioni del 2011 e al programma del precedente Governo per l'acquisto della prima auto, il debito pubblico e' pienamente sotto controllo (46,8% del PIL). Ultimo aggiornamento: 05/06/2015 POLITICA ECONOMICA Il Governo guidato da Prayuth Chan-Ocha, insiediatosi dopo il colpo di Stato del maggio 2014, ha fatto degli interventi in economia uno dei punti cardine del proprio programma. Consapevole della necessita' di superare le ripercussioni negative causate dallo stallo politico di oltre sei mesi a cavallo tra 2013 e 2014, l'esecutivo ha dapprima approvato sussidi per agricoltori e fasce meno abbienti della popolazione per stimolare nel breve termine i consumi interni, per poi concentrarsi sulla approvazione di grai progetti infrastrutturali, riforrma fiscale (volta a finanziare proprio i grai progetti insieme ad un maggiore iebitamento con l'estero, che la Thailaia si puo' tranquillamente permettere visti i solidi foamentali macroeconomici), lotta alla corruzione e creazione di sei zone economiche speciali in differenti aree di confine. L'effettiva ed efficace realizzazione di tutte queste iniziative da parte delle Autorita' competenti sara' foamentale per la definitiva ripresa a pieno regime della crescita del PIL. Ultimo aggiornamento: 19/02/2015 5

INDICATORI MACROECONOMICI 2010 2011 2012 2013 PIL Nominale (mln ) 238.247 258.298 276.006 308.135 Variazione del PIL reale (%) 7,8 0,1 5,8 4,2 Popolazione (mln) 67,6 68,2 68,8 69,3 PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $) 6.514 6.599 7.043 7.445 Disoccupazione (%) 1 0,7 0,8 1 Debito pubblico (% PIL) 43,1 40,3 52,5 54,9 Inflazione (%) 3 3,5 3,7 2,8 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU e IMF. Ultimo aggiornamento: 22/02/2013 TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'italia 6

BILANCIA COMMERCIALE 7

OSSERVAZIONI 8

SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI 2011 2012 2013 Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. ) 5.774 6.496 5.274 Saldo dei Servizi (mln. ) -1.977 2.508 1.874 Saldo dei Redditi (mln. ) -2.795-9.558-10.701 Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. ) 1.363 Saldo delle partite correnti (mln. ) 2.365 346 1.096 Riserve internazionali (mln. ) 125.770 131.392 133.000 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU. Note: Grazie agli avanzi di bilancia commerciale che si susseguono ininterrottamente dal 1997 il Paese puo' contare su riserve valutarie internazionali pari a 174 miliardi di USD (dati Banca di Thailaia). Nonostante questo dato non sia riuscito a favorire l'istituzione di un foo sovrano da parte del Regno (al momento ancora in fase di discussione), esso rappresenta comunque uno dei motivi per cui la Thailaia appare interessante anche in termini di attrazione degli investimenti. Ultimo aggiornamento: 13/09/2013 9

INVESTIMENTI - STOCK 10

OSSERVAZIONI Sul fronte investimenti nemmeno il colpo di Stato e' riuscito ad interrompere l'afflusso di capitali come da piu' parti paventato. In una logica asiatica comparata la Thailaia ha in effetti registrato risultati peggiori rispetto ad altri Paesi dell'area. Secoo una recente ricerca di FDI Markets nel 2014 solo il 3% degli IDE totali in Asia ha infatti avuto come destinazione la Thailaia (il Paese ASEAN che ne ha ricevuti di piu e' il Vietnam con il 9%), ma si e' trattato pur sempre di un afflusso di capitali pari a 8 miliardi di dollari, che si inserisce su un tessuto iustriale gia' maturo e ricettivo per gli investimenti esteri da oltre trent'anni. I dati di Banca di Thailaia e Banca Moiale riportano addiritura IDE pari a 12 miliardi di dollari nel 2014, in lieve calo rispetto ai 13 miliardi dell'anno precedente ma comunque in aumento sul dato 2012. Degna di nota e' anche la quota di investimenti esteri in uscita dal Paese, poco al di sotto degli 8 miliardi di dollari nel 2014 secoo la Banca di Thailaia. I grai gruppi locali come CP, Central, Dusit Thani, PTT, Thai Union Frozen, solo per citare i piu potenti, hanno infatti portato a termine enormi acquisizioni non solo in Asia ma anche negli Stati Uniti ed in Europa (Italia inclusa, con l'operazione Central-Rinascente). 11

INVESTIMENTI - FLUSSI 12

OSSERVAZIONI 13

MATERIE PRIME MATERIE PRIME Materia Unità 2010 2011 2012 2013 # # 0 0 0 0 Gas naturale milioni di metri cubi 342 0 0 0 2 # 0 0 0 0 3 # 0 0 0 0 Petrolio milioni di barili 430 0 0 0 14

BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Market Access Database della Commissione Europea 15

COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA Val (0-100) Pos. 148 paesi 2013 2014 2015 Val (0-100) Pos. 144 paesi Val (0-100) Pos. 140 paesi GCI 4,5 37 4,7 31 4,6 32 Sub iici Requisiti di base (40 %) 4,9 49 5 40 4,9 42 Istituzioni (25%) 3,8 78 3,7 84 3,7 82 Infrastrutture (25%) 4,5 47 4,6 48 4,6 44 Ambiente macroeconomico (25%) 5,6 31 6 19 5,7 27 Salute e Istruzione Primaria (25%) 5,5 81 5,8 66 5,8 67 Fattori stimolatori dell'efficienza (50 %) 4,4 40 4,5 39 4,6 38 Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 4,3 66 4,6 59 4,6 56 Efficienza del mercato dei beni (17%) 4,7 34 4,7 30 4,7 30 Efficienza del mercato del lavoro (17%) 4,4 62 4,2 66 4,2 67 Sviluppo del mercato finanziario (17%) 4,6 32 4,6 34 4,4 39 Diffusione delle tecnologie (17%) 3,6 78 3,9 65 4,2 58 Dimensione del mercato (17%) 5,1 22 5,1 22 5,2 18 Fattori di innovazione e sofisticazione (10 %) 3,8 52 3,8 54 3,9 48 Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 4,4 40 4,4 41 4,4 35 Innovazione (50%) 3,2 66 3,3 67 3,4 57 Note: La percentuale tra parentesi iica il peso della voce nella composizione dell iice / sub iice. Ultimo aggiornamento: 18/01/2016 Val (0-100) Pos. 184 paesi 2013 2014 2015 Val (0-100) Pos. 186 paesi Val (0-100) Pos. 186 paesi Iice di Liberta Economica 64,1 61 63,3 72 62,4 75 Ultimo aggiornamento: 18/01/2016 16

INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE Val (0-7) Pos. 132 paesi 2010 2012 Val (0-7) Pos. 132 paesi ETI 60 4,2 57 Sub iici Accesso al mercato (25%) 4 59 Amministrazione doganale (25%) 4,4 47 Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 4,3 46 Contesto business (25%) 4,1 76 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati World Economic Forum Enabling Trade Iex. Note: La percentuale tra parentesi iica il peso della voce nella composizione dell iice / sub iice. Ultimo aggiornamento: 22/01/2013 2010 2012 Valore (%) Valore (%) Peso % del commercio sul PIL 64,51 74,58 Fonte: Elaborazione Ambasciata d'italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 22/01/2013 OSSERVAZIONI Secoo un recente studio della Siam Central Bank il 78% della produzione thailaese e' destinata alle esportazioni (previste aumentare dell'8% per il prossimo anno) nel solco della tradizione di crescita 'export-led', ma il pieno raggiungimento dello status di Paese a medio-alto reddito, che puo' contare su una classe media in espansione soprattutto nella capitale Bangkok, sta portao le Autorita' locali ad attribuire maggiore importanza al mercato interno. Ultimo aggiornamento: 22/01/2013 17

FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS 2013 / 2014 2014 / 2015 2015 / 2016 Accesso al finanziamento 4,2 3,4 3,8 Aliquote fiscali 1,8 2,6 3,3 Burocrazia statale inefficiente 13,4 12,7 12,3 Scarsa salute pubblica 0,7 0,3 0,3 Corruzione 20,2 21,4 12,5 Crimine e Furti 1,1 1 1 Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale 3,1 3,7 4,5 Forza lavoro non adeguatamente istruita 6,1 6,2 7 Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture 5,2 6,3 7,6 Inflazione 0,9 0,3 1,1 Instabilita delle politiche 13,5 11,8 12 Instabilita del governo/colpi di stato 16,5 21 18,1 Normative del lavoro restrittive 1,8 0,5 1,8 Normative fiscali 2,9 2,4 5 Regolamenti sulla valuta estera 1,1 0,1 1,2 Insufficiente capacita di innovare 7,5 6,3 7,6 Ultimo aggiornamento: 18/01/2016 18

BUSINESS COST Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale o Chief Executive in organizzazioni medio-grai. Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle multinazionali, o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grai, o Chief Executive in organizzazioni piccole. Remunerazione totale media per personale veite senior con competenze gestionali o regionali. Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management con predominanza della responsabilita di staff. Remunerazione totale media per account manager e staff veite senza competenze gestionali o regionali. Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteria senza o con ridotte responsabilita di supervisione. Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografi supervisionati da posizioni senior. Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti iustriali. Prezzo medio per m2 per anno. Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno. Elettricita per uso iustriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per KwH. Unita 2012 2013 2014 per anno 109.867,72 117.807,13 125.932,82 per anno 75.905,08 76.214,07 56.975,91 per anno 86.459,47 77.835,54 79.239,97 per anno 26.397,97 23.891,63 21.958,96 per anno 28.799,6 26.075,4 24.802,28 per anno 9.925,33 7.990,19 6.114,66 per anno 6.975,4 5.619,23 4.297,92 per m2 per anno per m2 per anno 247,23 267,29 271,31 52,25 58,8 51,45 per kwh 0,09 0,1 0,1 Acqua per uso iustriale /commerciale. per m3 0,32 0,32 0,3 Sottoscrizione telefonica staard mensile per uso commerciale di una linea telefonica. per linea/mese 2,45 2,32 Aliquota fiscale corporate media. % 23 20 20 IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi. % 7 7 7 Aliquota fiscale massima su persona fisica. % 37 35 35 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 24/01/2016 19

INDICE DOING BUSINESS Val (0-7) Pos. 189 paesi 2015 2016 Val (0-7) Pos. 189 paesi Posizione nel ranking complessivo 46 49 Avvio Attivita (Posizione nel ranking) 91 96 Procedure - numero (25%) 6 6 Tempo - giorni (25%) 27,5 27,5 Costo - % reddito procapite (25%) 6,6 6,4 Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) 47 39 Procedure - numero (33,3%) 17 17 Tempo - giorni (33,3%) 118 103 Costo - % reddito procapite (33,3%) 0,1 0,1 Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking) 11 11 Procedure - numero (33,3%) 4 4 Tempo - giorni (33,3%) 37 37 Costo - % reddito procapite (33,3%) 47,4 45,9 Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking) 57 57 Procedure - numero (33,3%) 3 3 Tempo - giorni (33,3%) 3 3 Costo - % valore della proprieta (33,3%) 6,3 6,3 Accesso al credito (Posizione nel ranking) 90 97 Iice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 8 max) (37,5%) 3 3 Iice di forza dei diritti legali (0 min - 12 max) (62,5%) 6 6 Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) 33 36 Iice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%) 10 10 Iice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max) (33,3%) Iice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria (0 min - 10 max) (33,3%) 7 7 6 6 Tasse (Posizione nel ranking) 62 70 Pagamenti annuali - numero (33,3%) 22 22 Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai pagamenti (33,3%) 264 264 Tassazione dei profitti (33,3%) 19,9 19,5 Procedure di commercio (Posizione nel ranking) 55 56 Adempimenti doganali per esportare - tempo (ore) 51 51 Adempimenti doganali per esportare - costo (USD) 223 223 Preparazione dei documenti neccessari per esportare - tempo (ore) Preparazione dei documenti neccessari per esportare - costo (USD) 11 11 97 97 Adempimenti doganali per importare - tempo (ore) 50 50 Adempimenti doganali per importare - costo (USD) 233 233 Preparazione dei documenti neccessari per imporatare - tempo (ore) Preparazione dei documenti neccessari per importare - costo (USD) 4 4 43 43 Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) 57 57 Risolvere una controversia - giorni (33,3%) 440 440 Costi - % del risarcimento (33,3%) 19,5 19,5 Iice di qualità dei processi giudiziari (0-18) (33,3%) 6,5 6,5 Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) 45 49 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati Banca Moiale, iice Doing Business. Note: I dati riportati sono quelli pubblicati nell anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology. Ultimo aggiornamento: 24/01/2016 20

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ACCESSO AL CREDITO ACCESSO AL CREDITO Il sistena finanziario thailaese è costituito da 3 categorie di operatori: Banche commerciali, Istituzioni finanziarie specializzate (SFIs) ed intermediari finanziari non bancari (finanziarie, compagnie assicurative, cooperative). Attualmente esistono 46 istituzioni finanziarie, di cui: 32 banche commerciali, 8 SFIs e 6 intermediari finanziari non bancari. Il sistema finaziario è dominato da sempre dalle banche commerciali, che coprono circa il 60% dei prestiti totali. L accesso al credito da parte delle piccole e medie aziee thailaesi può essere giudicato abbastanza adeguato, anche se le procedure burocratiche e la richiesta di documentazioni varie possono essere alle volte giudicate eccessive. Particolare importanza viene data dalle banche e dalle istituzioni finanziarie thailaesi ai requisiti di collaterale o alle garanzie personali. Foamentalmente il credito deve essere totalmente garantito e ciò può costituire alle volte un limite all accesso al credito, considerato anche che la valutazione degli asset da parte delle banche è alle volte eccessivamente prudenziale. Molto importante nella valutazione del rischio è la sussistenza di un business plan convincente e di una circolazione di cassa sufficiente. La documentazione richiesta è in generale piuttosto corposa e la procedura di approvazione della pratica dura mediamente oltre i 30 giorni. Ultimo aggiornamento: 22/02/2013 22

RISCHI RISCHI POLITICI Rischio Paese Rischio Paese La Thailaia è un paese per il quale non sono previste restrizioni per le assicurazioni del rischio. La categoria di rischio OCSE e stata da poco confermata a livello 3. Per quanto riguarda il debito sovrano, invece, le principali agenzie di rating danno alla Thailaia un out look stabile. In particolare Staard a Poor assegna un rating di BBB+ per il debito estero a medio termine. Moody s assegna un rating Baa1 per l emissione di debiti in valuta estera per il medio- lungo termine, mentre Fitch assegna un rating di BBB per il debito estero a medio- lungo termine con un out look stabile. Ultimo aggiornamento: 22/01/2013 23

RISCHI ECONOMICI Non sono da segnalare particolari rischi economici Non sono da segnalare particolari rischi economici Non sono da segnalare particolari rischi economici. Ultimo aggiornamento: 22/01/2013 RISCHI OPERATIVI Scarsa trasparenza delle procedure doganali Scarsa trasparenza delle procedure di registrazione di taluni prodotti Scrasa trasparenza nell'applicazione delle leggi e norme locali Scarsa trasparenza delle procedure doganali In un contesto complessivamente business friely taluni rischi derivano dalla scarsa trasparenza nelle procedure doganali, con particolare riferimento all'attribuzione del valore della merce ed alla applicazione delle duties. Scarsa trasparenza delle procedure di registrazione di taluni prodotti In un contesto complessivamente business friely sussistono rischi nelle procedure di registrazione obbligatorie per l'importazione di taluni prodotti (alimentari, attrezzature elettromedicali, apparecchiature elettriche, etc) in relazione alle quali le determinazioni degli organi di controllo locali sono alle volte poco trasparenti. Scrasa trasparenza nell'applicazione delle leggi e norme locali montivati In un contesto complessivamente business friely perle Aziee che operano in Thailaia possono sussistere problemi derivanti dall'applicazione delle leggi e delle normative locali in materia di autorizzazioni amministrative, rilascio di licenze e permessi, etc. Le procedure sono alle volte eccessivamente lunghe ed i provvedimenti spesso non adeguatamente Ultimo aggiornamento: 11/01/2013 24

RAPPORTI CON L'ITALIA OVERVIEW L'ultima visita ad alto livello bilaterale e' stata quella effettuata dall'ex Primo Ministro Yingluck Shinawatra in Italia nel settembre 2013 alla guida di un folto gruppo di impreitori. Oltre alla firma di un MoU tra Agenzia ICE e Board of Investment of Thaila, di un MoU di cooperazione nel settore delle PMI e di un Accordo di Cooperazione nel settore della Difesa, la visita e' stata l'occasione per avvicinare le due comunita' impreitoriali. A tale scopo erano infatti stati organizzati due eventi dedicati, il primo a Roma presso Confiustria ed il secoo a Milano presso Promos. Sotto il profilo economico-commerciale, il potenziale inespresso dei rapporti bilaterali è dimostrato dall aamento dall interscambio, assestatosi negli ultimi 4 anni poco al di sotto dei 4 miliardi di Euro. Dopo il record raggiunto nel 2011, sia nel 2013 che nel 2014 gli scambi hanno registrato un ammontare complessivo di 3,8 miliardi di USD secoo i dati delle Dogane thailaesi. L Italia rimane tuttavia solo al 22 posto tra i fornitori della Thailaia, esportao soprattutto macchinari e prodotti chimici e, in misura crescente, beni di consumo, grazie ad un espansione della classe media urbana che offre prospettive interessanti al Made in Italy. Tra questi vini ed agroalimentare trovano ottimi spazi ma sono in parte frenati da alti dazi e divieti all'importazione, lasiao cosi' maggiori opportunita' ad arredamento, design e moda). Di particolare interesse sono i settori ad alto contenuto tecnologico come infrastrutture, trasporti (soprattutto ferrovie), energie alternative, biotecnologie, macchine utensili, automotive, iustria agroalimentare post harvest. Ultimo aggiornamento: 19/02/2015 25

SCAMBI COMMERCIALI EXPORT ITALIANO VERSO IL PAESE: Export italiano verso il paese: 2013 2014 2015 Totale 1.467,22 mln. mln. mln. mln. mln. Merci (mln. ) 2013 2014 2015 Prodotti delle miniere e delle cave 2,84 Prodotti alimentari 58,73 Bevae 9,63 Prodotti tessili 23,41 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 11,76 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 45,17 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 1,92 Carta e prodotti in carta 16,61 Prodotti chimici 140,6 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 26,4 Articoli in gomma e materie plastiche 28,62 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 19,84 Prodotti della metallurgia 68,31 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 55,49 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 65,5 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 81,53 Macchinari e apparecchiature 641,5 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 40,43 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 50,99 Mobili 9,85 Prodotti delle altre iustrie manufatturiere 57,38 Altri prodotti e attività 8,87 Elaborazioni Ambasciata d Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. 26

IMPORT ITALIANO DAL PAESE: Import italiano dal paese: 2013 2014 2015 Totale 1.110,81 mln. mln. mln. mln. mln. Merci (mln. ) 2013 2014 2015 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 79,83 Prodotti alimentari 259,62 Prodotti tessili 40,14 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 32,89 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 40,11 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 2,09 Prodotti chimici 59,52 Articoli in gomma e materie plastiche 71,95 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 6,78 Prodotti della metallurgia 23,63 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 26,39 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 56,54 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 45,7 Macchinari e apparecchiature 163,6 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 60,79 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 35,3 Mobili 7,3 Prodotti delle altre iustrie manufatturiere 92,99 Altri prodotti e attività 3,78 Elaborazioni Ambasciata d Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. OSSERVAZIONI L'alta attrattivita' economica della Thailaia si ritrova solo in parte nell'aamento, comunque positivo, dell'interscambio bilaterale e degli investimenti reciproci con litalia. Il primo si e' assestato negli ultimi 4 anni intorno ai 3,8 miliardi di dollari secoo quanto riportano le dogane thai (i dati ISTAT, calcolati differentemente, registrano un assestamento intorno ai 2,5 miliardi di Euro), mentre i secoi contano uno stock di investimenti italiani in Thailaia pari a 308 milioni di Euro e di IDE thailaesi in Italia per 77 milioni di Euro (dati ISTAT). Da questi numeri e' possibile compreere il potenziale inespresso dei rapporti economici bilaterali, soprattutto in una logica comparata con i nostri principali partner UE. L'Italia e' infatti il 21mo fornitore ed il 28mo cliente della Thailaia (dati FMI sul 2014), dietro a Germania, Francia e Regno Unito, mentre gli investimenti diretti nascoono un'ottima realta' di circa 42 aziee italiane che impiegano oltre 9.000 dipeenti, con piena soddisfazione delle proprie attivita' nel Paese e nell'area. Molte di piu' se ne potrebbero aggiungere, in un tessuto iustriale tanto competitivo quanto maturo. 27

INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK 28

OSSERVAZIONI 29

INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI 30

OSSERVAZIONI 31

FLUSSI TURISTICI Non esistono dati statistici sui flussi turistici dalla Thailaia all'italia. La sezione visti dell'ambasciata d'italia a Bangkok ha rilasciato circa 25.600 visti nel 2014 (con un aumento del 5% rispetto all'anno precedente), la maggior parte dei quali per turismo. Si tratta prevalentemente di persone di ceto medio/alto e con un'alta capacità di spesa, adeguata a coprire costi di viaggio e soggiorno al di fuori della portata del thailaese medio. Il turista thailaese molto raramente organizza autonomamente il proprio viaggio, normalmente si rivolge a tour operator che organizzano in ogni dettaglio il viaggio, che normalmente interessa anche altri Paesi europei e non soltanto l'italia ed ha una durata media di 10-15 giorni. Fenomeno più recente ma in forte crescita è quello dei gruppo incentive in vistia in Italia. Si tratta di viaggi premio organizzato da grai Società (Banche, Assicurazioni, etc.) per i propri dipeenti o i propri promotori, che sempre più spesso scelgono l'italia come destinazione preferita. Le tappe di un tour tipico in Italia includono quasi sempre la Capitale, le città d'arte (Firenze, Venezia, Pisa, etc.) e normalmente Milano. Meno toccate le atre città, sopratutto quelle del meridione, anche se la conoscenza del nostro Paese da parte del thailaese medio risulta in crescita ed il viaggiatore abituale diversifica le tappe dei viaggi successivi al primo includeo mete nuove e meno tradizionali. Ogni viaggiatore thailaese si concentra nel nostro Paese, una volta terminate le visite culturali, su shopping di alta moda e prodotti alimentari. La conscenza media delle nostre produzioni e' infatti molto elevata e i viaggi sono spesso quasi esclusivamente dedicati a questo tipo di acquisti. Il flusso di turisti italiani in Thailaia risulta in crescita. Secoo le statistiche ufficiali nel 2014 i turisti italiani che hanno visitato la Thailaia hanno sfiorato il numero di 250.000 unità, con un incremento rispetto al 2013 del 6%. I turisti italiani rappresentano lo 0,9% del totale. La Thailaia risulta quii abbastanza gettonata dai turisti italiani anche se altri Paesi europei come Germania, Francia e Regno Unito fanno registrare presenze molto più consistenti. Ultimo aggiornamento: 19/02/2015 32