RELAZIONE SCRITTA / ORALE può essere GENERICA: si rivolge a chiunque, partendo dal presupposto che chi legge possa non conoscere affatto l argomento trattato. TECNICA: si rivolge a utenti già addentro alla materia ed usa un linguaggio prevalentemente tecnico, con eventuali rimandi a letteratura specializzata.
RELAZIONE SCRITTA / ORALE Si divide generalmente in tre parti: INTRODUZIONE (Quando? Dove? Come? Perché?) SVOLGIMENTO (Cosa ho visto? Perché è così? Cosa ne penso?) CONCLUSIONI (La mia valutazione globale su questa esperienza è Infatti ) BIBLIOGRAFIA / INDICE (solo per quelle tecniche o se strettamente necessari)
http://www.arpa.piemonte.it/ L Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte è un ente pubblico dotato di autonomia amministrativa, tecnicogiuridica, patrimoniale e contabile. È posta sotto la vigilanza del Presidente della Giunta Regionale per garantire l attuazione degli indirizzi programmatici della Regione Piemonte nel campo della previsione, prevenzione e tutela ambientale. Nell Agenzia lavorano circa 1000 dipendenti. Tra questi ci sono professionalità diverse che vedono laureati in quasi tutte le discipline tecnico-scientifiche e umanistiche. La formazione tecnico-scientifica è la più diffusa nelle attività di laboratorio, di produzione di servizi ambientali e di tutela del territorio. Tutto il personale, in un percorso individuale e collettivo verso la massima responsabilizzazione, è impegnato nella condivisione di valori fondamentali come l imparzialità, la trasparenza, la competenza e la ricerca continua delle migliori pratiche.
I temi ambientali di cui si occupa l'agenzia sono molti, alcuni immediatamente identificabili con l'ambiente come Aria, Acqua o Suolo, altri più specifici ma altrettanto indispensabili per la protezione e la prevenzione dell'inquinamento ambientale. Acqua, Alimenti, Ambiente e salute, Amianto, Aria, Siti contaminati,campi elettromagnetici, Ecogestione e sostenibilità, Ecosistemi e biodiversità, Energia, Geologia e dissesto, Idrologia e neve, Meteorologia e clima, Microinquinanti, Radioattività, Rifiuti, Radiazione ottica, Rischio industriale, Rumore e vibrazioni, Suolo, Sismologia, Valutazioni Ambientali, Verifiche Impiantistiche
AIR POLLUTION SCALE Nome misura Simbolo Valore in metri Metro Decimetro Centimetro Millimetro Micrometro (micron) Nanometro Angstrӧm Picometro m dm cm mm μm ηm Å ρm 10 0 10-1 10-2 10-3 10-6 10-9 10-10 10-12
ARIA L'aria è una miscela formata da gas, prevalentemente azoto e ossigeno, e particelle di varia natura e dimensioni, che costituisce l atmosfera terrestre. L azoto (N2) rappresenta circa il 78% delle molecole totali dell atmosfera terrestre e l ossigeno (O2) circa il 21%. La parte rimanente dell atmosfera è costituita da 0,93% di argon (Ar), da 0,03% di anidride carbonica (CO2) e da altri gas in percentuali molto più contenute. Il 99% della massa dell'atmosfera terrestre è compresa nei primi 30 km. Questa massa d aria ci protegge dalle radiazioni ultraviolette, dall'impatto delle particelle ad alta energia provenienti dallo spazio e da escursioni termiche che potrebbero rendere proibitive le condizioni ambientali della superficie. La maggior parte degli inquinanti emessi, che possono avere effetti dannosi sulla salute umana o sull'ambiente nel suo complesso, vengono rilevati nella parte inferiore dell atmosfera, denominata troposfera.
QUALITA DELL ARIA La valutazione della qualità dell aria è utile per garantire la tutela della salute della popolazione e la protezione degli ecosistemi. Tale valutazione è condotta attraverso: - monitoraggio in continuo degli inquinanti più significativi; - stima della distribuzione spaziale degli inquinanti tramite la modellistica di dispersione, di trasporto e di trasformazione in atmosfera. L integrazione dei dati misurati dalla rete di monitoraggio con quelli stimati attraverso i modelli di dispersione consente di ottenere informazioni sui livelli di qualità dell aria, con elevato dettaglio spaziale e temporale su tutto il territorio regionale. I dati stimati attraverso i modelli, oltre a produrre elementi utili alla descrizione dei livelli di inquinamento anche in aree non coperte dalla rete di monitoraggio, consentono di valutare i possibili impatti sulla qualità dell aria derivanti da variazioni del quadro emissivo quali, ad esempio, nuovi insediamenti produttivi, modificazioni del parco auto veicolare o utilizzo di nuovi combustibili.
QUALITA DELL ARIA Gli inquinanti possono avere origine da attività produttive, e più in generale umane, oppure derivare da fenomeni naturali. Gli inquinanti atmosferici possono essere classificati come: PRIMARI: la loro presenza nell'ambiente deriva direttamente da una specifica emissione, ad esempio il monossido di carbonio proviene direttamente dalla combustione incompleta di composti del carbonio (es. carburanti o legna); SECONDARI: la loro produzione deriva solamente da trasformazioni di composti che possono essere sia di origine naturale che antropica; ad esempio l ozono è un esempio tipico di inquinante secondario. Esistono inoltre inquinanti, come il particolato PM10 o PM2.5, i cui componenti possono essere in misura variabile primari e secondari.
Attività servizi e controlli di Arpa Piemonte Le attività di Arpa sono finalizzate a fornire informazioni sullo stato generale della qualità dell aria dell intero territorio regionale. Ciò avviene attraverso: gestione della rete regionale di rilevamento costituita da stazioni fisse e mobili supporto tecnico-scientifico alle amministrazioni locali e regionale nella gestione della qualità dell'aria interventi con azioni di monitoraggio focalizzate su specifici problemi, anche in situazioni di emergenza ambientale valutazione della qualità dell'aria a livello locale e regionale redazione di relazioni tecniche per le amministrazioni competenti fornitura di informazioni sui livelli dei principali inquinanti partecipazione ad attività di approfondimento e sviluppo su aspetti specifici di qualità dell'aria con le amministrazioni interessate partecipazione a progetti di ricerca applicativa sia in campo nazionale che internazionale partecipazione alle attività di Valutazione di Impatto Ambientale
Il Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell Aria è attualmente costituito da 88 stazioni, di cui 68 gestite da Arpa e 20 da enti privati. Le stazioni sono dislocate sul territorio in modo da rappresentare in maniera significativa le diverse situazioni di fondo, di traffico e industriali. La Decisione 2001/752/CE definisce: Fondo: stazioni che rilevano livelli di inquinamento non direttamente influenzato da una singola sorgente ma riferibili al contributo integrato di tutte le sorgenti presenti nell'area (in particolare quelle sopra vento) Traffico: stazioni situate in posizione tale che il livello di inquinamento sia influenzato prevalentemente da emissioni provenienti da strade limitrofe < Industriali: stazioni che rilevano il contributo connesso alle attività produttive limitrofe al sito in cui la stazione è inserita.
Nelle stazioni sono collocati gli strumenti di misura e campionamento, che prelevano l'aria dall esterno della cabina tramite una linea di campionamento in materiale inerte. A seconda del composto chimico da rilevare gli strumenti utilizzano una determinata metodologia chimico-fisica (dall'assorbimento dei raggi infrarossi per misurare il CO, alla cromatografia vera e propria per il benzene e gli altri composti organici). Gli strumenti effettuano la misura sul campione di aria esterna generando un segnale in uscita che è registrato dal sistema informatico di cabina ed è trasformato in un dato di concentrazione di un determinato inquinante. I dati acquisiti sono sottoposti ad una prima validazione per individuare le situazioni palesemente anomali, mentre per le anomalie meno evidenti è necessario procedere a valutazioni dei dati su periodi temporali più lunghi. Quest ultima tipologia di validazione viene definita validazione di secondo livello propedeutica alla certificazione e storicizzazione dei dati.
Aria - Pressioni emissive Le emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera sono all'origine di alcuni dei problemi ambientali considerati prioritari ormai in tutte le sedi nazionali e internazionali: cambiamenti climatici, buco dell'ozono nella stratosfera, aumento dell'ozono troposferico, acidificazione atmosferica (le cosiddette piogge acide). Ai fini della predisposizione dei piani di azione e dei programmi di risanamento o conservazione dell aria ambiente già previsti dal DLgs n 351 del 4 agosto 1999, risulta indispensabile la conoscenza delle sorgenti di emissione in atmosfera e della loro distribuzione sul territorio mediante l Inventario Emissioni.
INQUINANTI NELL ARIA Aria Stazioni fisse di monitoraggio PM10 - superamenti limite giornaliero PM10 - media annua PM2,5 - media annua O3 - superamenti soglia informazione O3 - media annua beni materiali O3 - AOT NO2 - superamenti del limite orario NO2 - media annua CO - superamenti media mobile 8 ore CO - massima media mobile 8 ore Benzene - media annua Benzo(a)pirene - media annua Emissioni di PM10 Emissioni di NOx (ossidi di azoto) Altre emissioni Emissioni di precursori dell'ozono Emissioni di sostanze acidificanti Emissioni di gas serra
CABINE DI RILEVAZIONE Determinano il grado di inquinamento dell aria; quando questo supera i limiti di soglia previsti dalla normativa si procede con interventi mirati (ad. es. con la limitazione delle targhe alterne nei giorni di maggior traffico).
CENTRALINA CONTROLLO QUALITÀ ARIA La centralina di monitoraggio della qualità dell aria può essere equipaggiata con i seguenti sensori: analizzatore di monossido di azoto, biossido di azoto e ossidi di azoto totali NO, NO2, NOx; analizzatore di monossido di carbonio CO; analizzatore di ozono O3; analizzatore di Benzene, Toluene, Etilbenzene, O-Xilene, M-Xilene, P-Xilene; analizzatore in continuo della frazione inalabile delle polveri PM10 e PM2.5; analizzatore della frazione inalabile delle polveri PM10, BaP; barometro igrometro gonio anemometro pluviometro radiometro termometro L analisi del PM10 e PM2.5 possono essere svolte con gli analizzatori in continuo o con campionatori sequenziali al fine di permettere eventuali campionamenti su membrana, finalizzati al BenzoaPirene (BaP), ai metalli pesanti (Ni, Cd, Ar e Hg) o a misure di confronto di PM10. I parametri chimici e meteorologici monitorati in continuo dalla centralina sono: ossidi di azoto (NO, NO2, NOx) monossido di Carbonio (CO), ozono O3, frazione respirabile delle particelle sospese (PM10, PM2.5), benzene, toluene, etilene, m-xilene, p-xilene, o-xilene (BTX), velocità del vento, direzione del vento, temperatura dell'aria, precipitazioni, pressione atmosferica, umidità relativa, radiazione solare.
PM 10 - DETERMINAZIONE
Le tipologie di emissioni sono particolarmente varie. Per questo le postazioni di rilevazione non sono tutte dotate della medesima strumentazione e danno indicazione di diverso significato (es. i dati relativi ad una zona residenziale differiscono per significato da quelli di un area di grande traffico o di un parco). I filtri, di fibra quarzica, sono caratterizzati da una superficie rugosa (da esporre a contatto con l esterno in modo da aumentare la superficie assorbente del filtro) e di una superficie liscia (in modo da migliorare la coesione con la bocca del camino aspirante); su quest ultima vengono annotate data e postazione di rilevamento,
BTX
NOx & O3
Benz(α)Pirene È considerato l IPA per eccellenza, in quanto il più studiato per via dei suoi accertati comportamenti teratogeni ai danni dell organismo umano e in particolare di organi interni come il pancreas. IPA Idrocarburi Policiclici Aromatici
Dopo punzonatura dei filtri stabilizzati, si manda un campione alla conta dei metalli pesanti, effettuata su campione mensile su un rilevatore gas-massa capace di rilevare microquantità di 4 elementi contemporaneamente, da un campione disciolto a caldo in acido nitrico. Un altro campione andrà invece alla ricerca degli IPA per via gas-cromatografica; le misurazioni degli altri inquinanti avvengono per via diretta o indiretta direttamente dalle analisi della cabina di rilevazione o dall analisi dei filtri.
Gascromatografo
SEPARAZIONE CROMATOGRAFICA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA RELAZIONE Elemento Corretta impostazione della relazione Esposizione in italiano corretto Esposizione effettuata con proprietà di linguaggio Completezza dei contenuti Approfondimenti coerenti con la trattazione Conclusioni che evidenzino comprensione delle problematiche e delle informazioni ottenute durante la spiegazione. Punti 1 1 1 3 2 2 La valutazione è uguale dalla somma dei punti ottenuti.