CHI SONO LE ZANZARE?? In Italia esistono oltre 60 specie di zanzare, di cui oltre 13 sono presenti nel nostro territorio. Le due specie prevalenti sono la zanzara comune (Culex pipiens molestus) e la zanzara tigre (Aedes albopictus), anche se a seconda degli habitat si possono trovare numerose altre specie di Culicidi. Le zanzare sono piccoli insetti le cui femmine si nutrono di sangue animale ed umano con il fine di portare a maturazione le uova per la loro deposizione, arrecando fastidio e talora rischi sanitari alla popolazione. A seconda della specie possono pungere nelle ore diurne o serali, provocando bolle pruriginose e reazioni allergiche anche fastidiose. IL CICLO BIOLOGICO La femmina di zanzara ovidepone in luoghi umidi o direttamente sull acqua stagnante secondo la specie. In condizioni climatiche favorevoli, le uova si schiudono originando larve che vivono in acqua, si nutrono di sostanza organica e completano il loro accrescimento nell arco di circa una settimana raggiungendo lo stadio di pupa, anch essa acquatica. Da questo momento al pupa impiega circa 48 ore per sfarfallare e diventare adulto di zanzara. Una volta avvenuto l accoppiamento, il maschio sopravvive solo alcuni giorni, mentre la femmina si procura il suo primo pasto a base di sangue necessario per fare maturare le uova ed ovideporre nuovamente. 1
IL PROGETTO E GLI OBIETTIVI La Comunità Montana della Lunigiana a partire dal 2008 e per tutto il 2009 ha sviluppato, in collaborazione con l Università degli Studi di Pisa, una Campagna di censimento, monitoraggio e prevenzione nei confronti di Culicidi indigeni e zanzara tigre sul territorio dei Comuni di Carrara, Massa e Montignoso. Tale iniziativa ha consentito di tracciare un quadro conoscitivo dettagliato delle specie di zanzare presenti sul territorio e mappare i principali siti riproduttivi, individuando le cosiddette zone di rischio. Sulla scorta di quanto acquisito negli anni precedenti e del continuo monitoraggio del territorio, a partire dal 2010 ha preso il via un importante sinergia tra il Comune di Carrara e la Comunità Montana della Lunigiana per lo svolgimento di un Programma di contenimento e lotta ai Culicidi indigeni ed alla zanzara tigre. Si tratta di un programma di lotta biologica mirato ed efficace, sviluppato mediante l esecuzione di trattamenti basati su prodotti ad azione larvicida. Con tale progetto il Comune di Carrara e la Comunità Montana della Lunigiana intendono portare avanti un piano di trattamenti di tipo biologico rivolto alle popolazioni larvali presenti sul territorio con il fine di contenere la proliferazione dei fastidiosi insetti sul territorio comunale. COME SI CONTROLLANO La lotta alle zanzare si conduce essenzialmente contro le larve che vivono in acqua. zanzara comune Le larve della zanzara comune (Culex pipiens molestus), vivono principalmente (anche se non esclusivamente!) in tombini, canali di scolo, aree umide, reti fognarie, ecc. e quindi è fondamentale una lotta con prodotti specifici contro la forma giovanile dell insetto. zanzara tigre 2
Le larve di zanzara tigre si possono trovare negli stessi ambienti in cui vivono le larve della zanzara comune ma si possono sviluppare anche in piccole raccolte d acqua dette microfocolai. Per questo, per il suo contenimento, possiamo fare molto anche noi!! Eliminando infatti i microfocolai di infestazione presenti nelle nostre abitazioni, nei nostri terrazzi e giardini, possiamo dare un contributo significativo alla riduzione delle larve e, successivamente, degli adulti di zanzara tigre. LA LOTTA BIOLOGICA Per il controllo delle zanzare sul nostro territorio, a partire dal giugno 2010, hanno preso il via interventi di lotta biologica, efficace sistema di controllo che agisce contro le larve dei fastidiosi insetti. La lotta biologica (ai sensi del Regolamento CE 2092/91) consiste in un insieme di tecniche che sfruttano al meglio gli antagonisti naturali delle zanzare, ossia organismi viventi che, per loro stessa natura, ne limitano lo sviluppo. fossi e canali L agente biologico impiegato per il trattamento di fossi e canali è il Bacillus thuringiensis var. israeliensis, un batterio estremamente selettivo, biodegradabile e quindi dotato di un impatto ambientale pressoché nullo. Il B.T.I. infatti è totalmente innocuo per l uomo, gli animali, i pesci e la vegetazione; la sua azione si esaurisce nell arco di circa 24 ore e persiste fino ad un massimo di 5 giorni nel focolaio larvale che è stato trattato. I trattamenti verranno svolti con frequenza bisettimanale o, quando ritenuto necessario a causa dell elevato grado di infestazione, anche ogni settimana, su fossi, canali, scoline ed altri focolai censiti in ambito pubblico con lo scopo di controllare in modo capillare la diffusione dei siti riproduttivi dei Culici sul territorio comunale e quindi contenere il proliferare delle infestazioni. I trattamenti antilarvali verranno eseguiti mediante mezzo gommato munito di pompa irroratrice. tombini e caditoie Tombini e caditoie verranno invece trattati mediante un formulato biotecnologico in compresse a base di un principio attivo che prende il nome di Diflubenzuron, altamente selettivo ed efficace contro le larve di zanzara. I trattamenti saranno eseguiti mediante il posizionamento di compresse in tombini e caditoie con frequenza trisettimanale, in linea con il tempo di persistenza delle compresse di diflubenzuron di ultima generazione pari a 20 25 giorni, variabile secondo le condizioni meteo - climatiche. 3
IL TERRITORIO Il territorio oggetto del Programma si Contenimento e lotta ai Culicidi ed alla zanzara tigre per l anno 2010 corrisponde all intero territorio comunale di Carrara, con specifico riferimento a quelle realtà il cui grado di infestazione appare specialmente elevato. Per semplicità, le suddette aree sono state classificate in: località Battilana, Marina di Carrara, località Fossone, località Bonascola, località Fossola, Torrente Carrione, Avenza centro storico, Avenza PEP e Carrara centro. IL CRONOPROGRAMMA Di seguito si inserisce il cronoprogramma degli interventi antilarvali previsti sul territorio suddivisi per macroaree, come sopra illustrato. 4
COSA POSSIAMO FARE PER RIDURNE LA PRESENZA Evitare la formazione di ristagni d acqua Coprire i bidoni o altri contenitori per la raccolta dell acqua con zanzariere o coperchi Eliminare l acqua stagnante dai sottovasi Inserire pesci rossi o gambusie in fontane e laghetti Tenere rasati i prati ed eliminare le sterpaglie Controllare i ristagni in griglie e tombini Pulire periodicamente le grondaie 5
Non abbandonare copertoni all aperto Per informazioni e segnalazioni rivolgersi a: Ufficio Ambiente del Comune di Carrara: 0585 641328 Comunità Montana della Lungiana: 0585 793980 fax 0585-791793 6