GES 22: Tecnica di deposizione di film sottili per evaporazione



Documenti analoghi
1. TITOLO GES 20: USO DI MATERIALI DI CONTATTO ARGENTO-NICHEL

1. TITOLO GES 18: USO DI LEGHE DI BRASATURA

1. GES 11: Produzione di sali di nichel da metallo Ni

2. Condizioni operative e misure di gestione dei rischi

1. GES 12: Produzione di batterie con utilizzo di elettrodi positivi in nichel. 2. Condizioni operative e misure di gestione dei rischi

1. Titolo GES 7: Produzione integrata di acciaio e ferro

1. Titolo GES 6: Produzione di acciaio inossidabile, acciai speciali e leghe speciali (S4A)

2. Condizioni operative e misure di gestione dei rischi

1. GES 13: Produzione di un catalizzatore al nichel da un precursore del catalizzatore contenente ossido di nichel (NiO)

1. GES 9: Metallurgia delle polveri

1. GES 15: Produzione di magneti (utilizzo di polveri) 2. Condizioni operative e misure di gestione dei rischi

1. GES 8: EAF Produzione di acciaio al carbonio

Formulazione prodotti per il trattamento del vetro Scenario contributivo che controlla l'esposizione ambientale per ERC 2

Scenari di Esposizione del Floruro di Ammonio. Stefano Castelli - ENEA UTTAMB ESP

Scheda dati di sicurezza n SC/323 ai sensi dell Allegato II del Regolamento CE n 1907/2006(REACH)

Scheda di dati di sicurezza il regolamento (CE) n. 1907/2006 FLUSH

Scenario d esposizione 1

Chesar Concetto generale e panoramica

La Valutazione della sicurezza Chimica (CSA)

La vigilanza REACH sulla scheda di dati di sicurezza estesa

Analisi degli scenari espositivi

Analisi REACH Sbiancante ottico nel ciclo carta

Aspetti metodologici

CARLA REPICE NORMACHEM s.r.l.

L'APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI REACH E CLP NELL'AMBIENTE DA COSTRUIRE E NELL AMBIENTE COSTRUITO.

ALLEGATO I SCENARIO DI ESPOSIZIONE

Scheda di sicurezza (91/155/CEE) Wironit clasp wire

Scheda di sicurezza (91/155/CEE) Wirolloy NB

Corso formazione. La vigilanza REACH sulla scheda di sicurezza estesa. Scenari di Esposizione nel contesto del CSR

Valutazione della sicurezza chimica delle sostanze: l impatto sull ambiente

Scheda di sicurezza (91/155/CEE) WGL - Lot

Misure di prevenzione primaria per la riduzione del rischio nella saldatura

Indicazioni operative per La Misurazione dei fumi e dei gas durante la attività di saldatura

Norme tecniche e valori limite di emissione per gli impianti di coincenerimento

SCENARI DI ESPOSIZIONE NEL REACH

Rischi da uso di fotocopiatori

INTRODUZIONE ALLA NUOVA NORMA UNI EN 689:2018 Atmosfera nell ambiente di lavoro

ANNEX SCENARIO DI ESPOSIZIONE Tale allegato è parte integrante della Scheda di Sicurezza relativa alla sostanza Idrocarburi, C3 - C4

SCHEDA DI SICUREZZA (EC 1907/2006) WEGA

Presentazione di un caso: impianto di gestione integrata di rifiuti urbani nel Comune di Arezzo. Direttore Generale Dr.

Di seguito l'aggiornamento dei capitoli 6.3, 6.3.1, 6.3.3, 7.2, 8.2, 10 del PMeC agli atti approvato con D.D. n. 3028/2011 e s.m.i.

Scenario di Esposizione in REACH e Utilizzatori a Valle

Il Controllo Ufficiale presso un impianto di incenerimento a bassa capacità. Angela Soriani Ferrara, 28 ottobre 2014

SCHEDA DATI DI SICUREZZA

Scheda di sicurezza (91/155/CEE) Pontonorm

SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA. Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa

ARIA PULITA E ARIA INQUINATA. naturale è composta da un miscuglio di gas e particelle con concentrazione variabile

S C H E D A D I S I C U R E Z Z A PERLA DI LUCE COLORI: BLU, ROSSO, VERDE, ARANCIO, ORO, VIOLA

SISTEMA INFORMATIVO A SCHEDE PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI. Leso V., Cioffi D.L., Piacci M., Manno M., Iavicoli I.

La scheda di sicurezza a supporto della scelta di interventi e DPI idonei

SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA. Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa

Scheda di sicurezza (91/155/CEE) PontoRex G - Draht

Scheda di sicurezza CE SDS 015.I-ed.A Data di rilascio: 19/08/11 Aggiornata in lingua il: N/A

S C H E D A D A T I D I S I C U R E Z Z A

DOX-1. INFORMAZIONI GENERALI Titolo dello scenario: Miscela DAPD.

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE

- Cos è la silice cristallina? - Gli effetti sulla salute - Lavori e materiali pericolosi - Misure di prevenzione

Scheda dati di sicurezza come da Regolamento CE 907/2006, articolo 31 Data di emissione: Data di stampa:

L igiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

Scheda di sicurezza (91/155/CEE) Saldatura di cobalto-cromo

SCHEDA DI SICUREZZA (2001/58/CEE)

MONITORAGGIO DEL PM10 MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE VICENZA. Località Maddalene - Strada Pasubio (Cortile Scuole Elementari J.

ALLEGATO E: PIANO DI GESTIONE DEI SOLVENTI Indicazioni per la redazione del Piano di Gestione dei Solventi (PGS)

Campagna di monitoraggio della qualità dell aria Lillianes 2013

ISTITUTO COMPRENSIVO II DI SELVAZZANO

SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA secondo il Regolamento (CE) Num. 1907/2006

No. documento : Data di revisione : Versione : 3.00 Sostituisce : Stato del docum. : Definitivo

2.1. Classificazione della sostanza o della miscela.

MODULO_D Trasmissione dati relativi ai risultati dell Analisi di Rischio elaborata.

AGENTI CHIMICI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA DI VERNICIATURA a cura di Mariacristina Mazzari e Claudio Arcari

Documento scaricato da

Corso formazione. Dal CSR allo scaling. La vigilanza REACH sulla scheda di sicurezza estesa. Empoli, 17 novembre A cura di:

Titolo X del D.Lgs. 81/08 ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

Gara per l'affidamento della fornitura di una macchina a sinterizzazione laser - CIG FF Capitolato Tecnico

1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E DELLA SOCIETÀ/IMPRESA

QUESTIONARIO PER ESPERTI IN AMIANTO

Allegato C. Ricadute PM 2,5, HCl, HF e Metalli. (Integrazioni gassificatore - Punto 1)

Lo scenario d esposizione: cos è e quando è previsto

Come applicare gli scenari espositivi in azienda e come supportare i propri clienti

Dov o e v e s ia i mo m INDECAST srl

Norme tecniche e valori limite di emissione per gli impianti di incenerimento di rifiuti

La valutazione del rischio chimico per inalazione: Norma UNI EN 689/1997. dott. chim. Valter Ballantini

Scheda di Sicurezza Carbonato di Calcio (CaCO3)

I N D I C E 1. DATI DELL'AZIENDA QUADRO SINOTTICO COMPONENTI AMBIENTALI... 5

La legge dei gas perfetti

Corso formazione. Descrittori di dose e DNEL. La vigilanza REACH sulla scheda di sicurezza estesa. Empoli, 17 novembre 2016.

SCHEDA DI SICUREZZA NICHEL OSSIDO NERO M-0692 Pag. 1/5

Scheda di sicurezza ANIDRIDE SOLFOROSA, HP. Scheda di sicurezza del 29/6/2017, revisione 17

Le misure di prevenzione

COMUNE DI TEANO PROVINCIA DI CASERTA

Marco Vincentini Laboratorio di Sanità Pubblica Area Vasta Toscana Nord AUSL 2 Lucca

Tessuto non Tessuto Fibra di vetro

Scenari d esposizione e valutazione del rischio chimico

D6 - D14 SMET GALVANOTECNICA SRL V.I.A. E D A.I.A. PROGETTO AGGIORNAMENTO ED AMPLIAMENTO IMPIANTO GALVANICO A L L E G A T I S C H E D A D

ISTITUTO COMPRENSIVO MARIA GRAZIA CUTULI VIA Boccioni, 1 Tel/Fax. 0962/ CROTONE PROCEDURA 07

vakuvip standard vakuvip B2 vakuvip Gum-1 & Gum-2 vakuvip SP-1 & SP-2 vakuvip SP-2/E vakuvip pannello da costruzione vakuvip pannello sandwich 1/2/3

SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA. 1.4.Numero telefonico di emergenza Ospedale Niguarda di Milano-Centro antiveleni numero di emergenza

Transcript:

1. TITOLO GES 22: Tecnica di deposizione di film sottili per evaporazione Ciclo di vita Titolo breve libero Utilizzo finale - DU di metallo Ni Processi evaporativi per semiconduttori Titolo sistematico basato sul descrittore d'uso SU: SU 3: Uso industriale PC: Non pertinente ERC: SPERC Elaborazione di metallo massiccio PROC: PROC 1: Uso in un processo chiuso, nessuna possibilità di esposizione PROC 0: Pulizia e manutenzione Processi, compiti e attività comprese (ambiente) Processi evaporativi per semiconduttori e componenti ottici Processi, compiti e attività comprese (lavoratori) Scenario d'esposizione ausiliario ES 20.1: PROC 1: Deposizione del nichel Scenario d'esposizione ausiliario ES 20.2: PROC 0: Pulizia e manutenzione 2. Condizioni operative e misure di gestione dei rischi 2.1 Controllo ambientale Titolo breve libero relativo all'ambiente Tecnica di deposizione di film sottili per evaporazione Titolo sistematico basato sul descrittore d'uso (ambiente) SPERC Elaborazione di metallo massiccio Processi, compiti e attività comprese (ambiente) Il nichel viene fatto evaporare sotto vuoto e ridepositato sulla superficie da rivestire Metodo di valutazione ambientale La stima delle concentrazioni locali basate sull'utilizzo della SPERC per l'elaborazione di metallo massiccio e le concentrazioni regionali misurate sono utilizzate per il calcolo della PEC per l'ambiente terrestre Caratteristiche del prodotto Ni metallico, solido, elevata purezza (99,5%) Vapori prodotti durante il processo di evaporazione in camera chiusa Quantità utilizzate Utilizzo giornaliero massimo presso un sito - In genere 100 g (intervallo: 20-500g per apparecchiatura di rivestimento in funzione 24 ore su 24, 7 giorni su 7; numero di apparecchiature di rivestimento per sito che utilizzano lo stesso processo: 1-10) Utilizzo annuale massimo presso un sito - Non indicato Frequenza e durata d'uso Modello di rilascio nell'ambiente Per l'utilizzo di clienti a valle di Vale solo 1/6

Fattori ambientali non influenzati dalla gestione dei rischi Portata acqua superficie ricevente Non pertinente Capacità di diluizione, acqua dolce Non pertinente Capacità di diluizione, acqua marina Non pertinente Altre condizioni operative indicate che influiscono sull'esposizione ambientale Processo interamente protetto. Le quantità di Ni utilizzate sono estremamente basse. emissione in acque reflue. I possibili rilasci nell'ambiente di lavoro hanno un valore previsto di <0,001 mgm -3 ; il possibile rilascio nell'atmosfera è pertanto minimo. Misure e condizioni tecniche a livello di processo (sorgente) per impedire il rilascio Processo interamente protetto Misure e condizioni tecniche in loco per ridurre o limitare scarichi, emissioni in atmosfera e rilascio nel suolo Non indicate Misure organizzative per impedire/limitare il rilascio dal sito Condizioni e misure relative all'impianto municipale di trattamento delle acque di scolo Impianto municipale di trattamento delle acque di scolo (STP) - Non pertinente Portata di scarico dell'impianto STP municipale - Non pertinente Incenerimento dei fanghi presso l'impianto STP municipale - Non pertinente Condizioni e misure relative al trattamento esterno dei rifiuti per lo smaltimento I rifiuti derivanti da processi, pulizia e manutenzione sono raccolti da una società autorizzata e gestiti e trattati come rifiuti pericolosi. Condizioni e misure relative al recupero dei rifiuti esterno Non indicate 2.2 Controllo dei lavoratori per lo scenario d'esposizione ausiliario 22.1 Deposizione del nichel Titolo breve libero relativo ai lavoratori - Tecnica di deposizione di film sottili per evaporazione Descrittore d'uso compreso PROC 1 Uso in un processo chiuso, nessuna possibilità di esposizione Processi, compiti e attività comprese Deposizione del nichel Metodo di valutazione Esposizione stimata in base alla valutazione qualitativa Caratteristica del prodotto Ni metallico, solido, elevata purezza (99,5%) Vapori prodotti durante il processo di evaporazione in camera chiusa Quantità utilizzate Da qualche grammo fino a 100 g per turno, per apparecchiatura di rivestimento (in base ad apparecchiatura e parametri di processo specifici) Per l'utilizzo di clienti a valle di Vale solo 2/6

Frequenza e durata d'uso/esposizione Turni di 8 ore. Fattori umani non influenzati dalla gestione dei rischi Volume di respirazione in base alle condizioni d'uso - Non pertinente Dimensioni del locale e tasso di ventilazione - Non pertinente Area di contatto dermico con la sostanza in base alle condizioni d'uso - Non pertinente Peso corporeo - Non pertinente Altre condizioni operative che influiscono sull'esposizione dei lavoratori Lavorazione basata su turni di lavoro Le quantità di Ni utilizzate sono estremamente basse Misure e condizioni tecniche a livello di processo (sorgente) per impedire il rilascio Processo interamente protetto Condizioni e misure tecniche per controllare la dispersione dalla sorgente verso il lavoratore Misure organizzative per impedire /limitare rilasci, dispersione ed esposizione Condizioni e misure relative a protezione personale, igiene e valutazione della salute Buona prassi igienica nell'area di lavoro Dermica: è obbligatorio l'uso dei guanti per eseguire operazioni di carico e scarico 2.3 Controllo dei lavoratori per lo scenario d'esposizione ausiliario 22.2 Pulizia e manutenzione Titolo breve libero relativo ai lavoratori - Tecnica di deposizione di film sottili per evaporazione Descrittore d'uso compreso PROC 0 Pulizia e manutenzione Processi, compiti e attività comprese Pulizia e manutenzione Metodo di valutazione Esposizione stimata in base alla valutazione qualitativa Caratteristica del prodotto Ni metallico, solido, elevata purezza (99,5%) Quantità utilizzate Non pertinente Frequenza e durata d'uso/esposizione Turni di 8 ore Fattori umani non influenzati dalla gestione dei rischi Volume di respirazione in base alle condizioni d'uso - Non pertinente Dimensioni del locale e tasso di ventilazione - Non pertinente Area di contatto dermico con la sostanza in base alle condizioni d'uso - Non pertinente Peso corporeo - Non pertinente Per l'utilizzo di clienti a valle di Vale solo 3/6

Altre condizioni operative che influiscono sull'esposizione dei lavoratori La pulizia della camera di deposizione vapori viene eseguita manualmente, gli schermi di protezione (ricoperti durante il processo dai rispettivi materiali) sono rimossi e puliti utilizzando tecniche di sabbiatura Misure e condizioni tecniche a livello di processo (sorgente) per impedire il rilascio Processo interamente protetto Condizioni e misure tecniche per controllare la dispersione dalla sorgente verso il lavoratore Misure organizzative per impedire /limitare rilasci, dispersione ed esposizione Condizioni e misure relative a protezione personale, igiene e valutazione della salute I dispositivi RPE e guanti appropriati sono obbligatori durante le operazioni di pulizia e manutenzione. 3.0 Esposizione e stima del rischio Ambiente Tecnica di deposizione di film sottili per evaporazione Ambiente Unità PNEC PEC Regionale C locale PEC RCR Metodi di calcolo di concentrazioni ambientali e PNEC Acqua µg Ni/l - - - - - - dolce Acqua µg Ni/l - - - - - - marina Terrestre mg Ni/kg 29,9 16,2 1.2E-5 16,2 0,54 Valori misurati, livello 3-RWC Lavoratori ES 22.1 Deposizione del nichel Unità DNEL Concentrazione d'esposizione Dermica Acuta sistemica mg Acuta locale mg Sistemica a mg mg RCR Metodi di calcolo 0,015 5*10-6 <0,001 Stima al 75 percentile media a lungo Per l'utilizzo di clienti a valle di Vale solo 4/6

Inalazione Acuta sistemica mg Ni /m 3 816 0,01 <0,001 Stima a 10 volte il 75 percentile media a lungo Acuta locale mg Ni /m 3 1,6 1 0,01 0,006 Stima a 10 volte il 75 percentile media a lungo Sistemica a mg Ni /m 3 0,05 2,3 0,001 0,02 Il 75 percentile della concentrazione a lungo mg Ni /m 3 0,05 2,3 0,001 0,02 Il 75 percentile della concentrazione a lungo 1 Basato su un MMAD di 1,5 um, aumenta con l'aumento del valore MMAD (stimato a 6,4 mg Ni/m 3 per esposizioni a particelle con un MMAD di 30 um). 2 Quando si manipolano polveri di diametro particellare inferiore a 10 µm, le esposizioni (TWA di 8 ore) a queste polveri devono essere mantenute al di sotto di 0,01 mg Ni/m 3. 3 Quando l'esposizione avviene solo nei confronti di polveri di nichel metallo e nichel ossido (senza esposizione a nichel solubile o nichel solfuro) e la dimensione media delle particelle di aerosol è superiore a 10 µm di diametro aerodinamico ( 10% della massa di particelle sospese nella frazione respirabile), i livelli di esposizione inalatoria fino a 0,2 mg Ni/m 3 possono essere ragionevolmente considerati sicuri. ES 22.2 Pulizia e manutenzione Unità DNEL Concentrazione d'esposizione Dermica Acuta sistemica mg Acuta locale mg Sistemica a mg mg RCR Metodi di calcolo 0,015 5*10-6 <0,001 Stima al 75 percentile media a lungo Inalazione Acuta sistemica mg Ni /m 3 816 0,1 <0,001 Stima a 10 volte il 75 percentile media a lungo Acuta locale mg Ni /m 3 1,6 1 0,01 0,006 Stima a 10 volte il 75 percentile media a lungo Per l'utilizzo di clienti a valle di Vale solo 5/6

Sistemica a mg Ni /m 3 0,05 2,3 0,001 0,02 Il 75 percentile della concentrazione a lungo mg Ni /m 3 0,05 2,3 0,001 0,02 Il 75 percentile della concentrazione a lungo 1 Basato su un MMAD di 1,5 µm, aumenta con l'aumento del valore MMAD (stimato a 6,4 mg Ni/m 3 per esposizioni a particelle con un MMAD di 30 µm). 2 Quando si manipolano polveri di diametro particellare inferiore a 10 µm, le esposizioni (TWA di 8 ore) a queste polveri devono essere mantenute al di sotto di 0,01 mg Ni/m 3. 3 Quando l'esposizione avviene solo nei confronti di polveri di nichel metallo e nichel ossido (senza esposizione a nichel solubile o nichel solfuro) e la dimensione media delle particelle di aerosol è superiore a 10 µm di diametro aerodinamico ( 10% della massa di particelle sospese nella frazione respirabile), i livelli di esposizione inalatoria fino a 0,2 mg Ni/m 3 possono essere ragionevolmente considerati sicuri 4. Linee guida per valutare se gli utilizzatori a valle operano nell'ambito dello scenario d'esposizione Ambiente Strumento di messa in scala: Strumento EUSES IT per metalli (download gratuito: http://www.arche-consulting.be/metal-csa-toolbox/du-scaling-tool) La messa in scala del rilascio in atmosfera e nelle acque include: L'affinamento del fattore di rilascio in atmosfera e nelle acque reflue e/o l'efficienza del filtro dell'aria e dell'impianto di trattamento delle acque reflue. La messa in scala della PNEC per l'ambiente acquatico tramite un approccio a più livelli di correzione per la biodisponibilità e la concentrazione di background ambientale (approccio C locale ). La messa in scala della PNEC per la matrice suolo tramite un approccio a più livelli di correzione per la biodisponibilità e la concentrazione di background ambientale (approccio C locale ). Lavoratori Eseguire la messa in scala considerando durata e frequenza d'uso Raccogliere i dati di monitoraggio processo. Utilizzare le informazioni sulle dimensioni delle particelle di aerosol, se disponibili, per confermare l'uso appropriato di un livello DNEL inalabile. I dati di speciazione chimica indicanti che solo il metallo Ni e/o gli ossidi Ni sono presenti nell'atmosfera dell'area di lavoro possono essere utilizzati per indicare l'rcr a <1 per livelli di esposizione tra 0,05 e 0,2 mg Ni/m 3. Per l'utilizzo di clienti a valle di Vale solo 6/6