Allegato Tecnico Al Capitolato PON 901/2003

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Allegato Tecnico Al Capitolato PON 901/2003

Indice 1 Premessa 4 2 Oggetto della gara e scopo della realizzazione 5 3 Conformità agli standard internazionali e certificazioni richieste 7 4 Requisiti tecnologici 8 5 Caratteristiche del Cablaggio strutturato 10 5.1 Definizioni 10 5.2 Schema di principio 12 5.3 Dorsale Dati 12 5.4 Cablaggio orizzontale 14 5.5 Canalizzazioni 19 5.6 Impiantistica elettrica 20 5.7 Armadi di permutazione 22 7.1.2 7.1.3 7.1.4 7.1.5 7.1.1 Palazzina Rettorato 28 7.1.6 Plesso edilizio ex-enaoli 28 7.1.7 Infrastrutture presenti 29 7.1.8 Architettura richiesta per il plesso Potenza 29 7.1.9 Interventi Modalità Elementi Dimensionamento quantitativi di minimali Copertura degli sull infrastruttura - wireless Armadi Access rack Point 31 Plesso e di apparati rete ex ENAOLI dettaglio attivi - 31 30 per ogni edificio 30 7.2.2 Punto Calcolo Studenti 31 7.2.3 7.2.4 7.2.5 7.2.1 Infrastrutture presenti 32 7.2.6 Architettura Modalità Interventi Riepilogo di minimali degli Copertura del richiesta Apparati sistema sull infrastruttura per wireless Attivi il esercizio 33 Campus Installati Complesso di di Macchia rete 34 presso di Macchia Romana 33 il Campus di Macchia 34 Romana 39 8.3.1 8.3.2 8.3.3 8.3.4 8.3.5 Dimensionamento Componente IP PBX 41 Voice Phone 41 Fax del GateWay 41 Sistema Gateway 41 di Telefonia su IP 41 PON 901 Allegato Tecnico 2 5.8 Modalità di installazione e messa in opera del cablaggio 25 6 Rete di Ateneo - Generalità 27 6.1 Routing e Firewall, situazione attuale 27 7 Progetto sedi di - Potenza - 28 7.1 Edifici interessati al progetto Sede di Via N. Sauro 28 7.2 Edifici interessati al progetto -Campus di Macchia Romana 32 8 Progetto sedi Matera 40 8.1 Realizzazione del link tra le sedi in tecnologia wireless Hiperlan 40 8.2 Sistema di management 40 8.3 Architettura del sistema di telefonia su IP 40 8.4 Modalità di Copertura wireless Sedi di Matera 41

8.5.2 8.5.3 8.5.1 Infrastrutture Architettura richiesta presenti 42 8.6.1 Quadro Infrastrutture di sintesi presenti 43 delle per forniture la sede minime di Via S. richieste 42 Rocco 42 8.6.2 8.6.3 Architettura Quadro di sintesi richiesta delle per forniture la sede minime di Via Lazazzera 43 richieste 43 10.1.2 10.1.3 10.1.1 Interfacce Protocolli Centro stella e in Standard 50 Gigabit di edificio Ethernet 50 tipo A e B 52 10.3.1 10.3.2 Caratteristiche IDS (Intrusion Detection minimali dei System) 56 Firewall 55 Caratteristiche Servizi di Utente 62 Amministrazione 63 Desiderabili 61 Richieste 59 Caratteristiche tecniche minime 65 8.5 Edifici interessati al progetto Sede di Via S. Rocco 41 8.6 Edifici interessati al progetto Sede di Via Lazazzera 43 9 Servizi di rete centralizzati 45 9.1 Network Management 45 9.2 Sistema di Autenticazione, Autorizzazione, Accounting 46 9.3 Sistema di Accesso Remoto tramite NAS (Network Access Server) 47 10 Specifiche tecniche per gli apparati attivi 49 10.1 Caratteristiche comuni a tutti gli Switch 49 10.2 Switch di distribuzione Tipo C 53 10.3 Centro stella di Campus Switch di tipo D 54 10.4 Access Point 57 10.5 Apparato Radio HiperLan 58 10.6 IP PBX 59 10.7 Caratteristiche comuni ai Telefoni IP 64 10.8 Adattatori per Fax Analogici 64 10.9 Voice Gateway 65 11 Installazione 66 12 Documentazione d impianto 67 13 Garanzia e Assistenza 68 14 Tempi di realizzazione (Cronoprogramma) 69 15 Allegato 1 70 16 Allegato 2 71 PON 901 Allegato Tecnico 3

1 Premessa Il presente documento costituisce l Allegato Tecnico al Capitolato Speciale di Appalto in cui vengono indicate le linee guida e i requisiti minimi per la realizzazione, il potenziamento e la gestione della nuova Infrastruttura di ICT (Information & Communication Technology) a servizio dell Università degli Studi della Basilicata, per le sedi di Potenza e Matera. Nel documento si definisce il quadro generale dell infrastruttura di rete dell Ateneo, si individuano i livelli di priorità e gli interventi minimali effettuabili. E opportuno premettere che l infrastruttura di rete è un elemento essenziale per il corretto svolgimento delle attività gestionali, didattiche e di ricerca di una struttura universitaria. Infatti: le tecnologie di rete forniscono il principale mezzo di comunicazione e scambio dati in ambito scientifico (accesso a banche dati, consultazione di biblioteche virtuali, scambio di informazioni, diffusione di risultati, creazione e mantenimento di connessioni con altri enti di ricerca nazionali ed internazionali, etc.); internet è un supporto, spesso indispensabile, alla elaborazione, sottomissione e valutazione di progetti di ricerca, nonché allo sviluppo di reti di eccellenza e consorzi di ricerca; la rete svolge un ruolo centrale nelle iniziative di didattica avanzata (didattica assistita al calcolatore, teledidattica) e di formazione di alto livello (master, dottorati e scuole di specializzazione); la rete rappresenta il substrato delle attività giornaliere di tutte le strutture di un dipartimento (si pensi, ad esempio, alle procedure amministrative di ogni tipo ed alla diramazione di avvisi e convocazioni). E pertanto naturale considerare l evoluzione della rete di Ateneo in funzione degli aspetti rilevanti sopra menzionati. In tale ottica, un attenta valutazione dell attuale livello di servizio offerto dall infrastruttura di rete dell Ateneo evidenzia limiti strutturali e funzionali enfatizzati dalla: crescita numerica delle utenze servite; costante incremento dello sfruttamento delle potenzialità dell infrastruttura (complessità e quantità delle informazioni scambiate); diffusione di minacce esterne (virus, worms, spyware, etc.); integrità dei dati e dei sistemi; necessità di soddisfare un utenza sempre più evoluta ed attenta agli sviluppi tecnologici. PON 901 Allegato Tecnico 4

2 Oggetto della gara e scopo della realizzazione Scopo dell infrastruttura di rete da realizzare è quella di consentire agli utenti del nostro Ateneo connessioni sia wired che wireless ad alte prestazioni con protocollo TCP/IP, secondo gli standard più diffusi sul mercato, attraverso un infrastruttura di cablaggio strutturato multiservizio ed una copertura wireless hot-spot realizzate all occorrenza. Con il presente intervento si vuole incidere, quindi, sul cablaggio, sulle apparecchiature attive e sugli apparati per la sicurezza informatica e telematica. Le componenti impiegate, dovranno avere caratteristiche uguali o superiori rispetto ai requisiti minimi imposti dallo standard di riferimento. E opportuno che l impianto nel suo complesso, e l infrastruttura di rete in particolare, offrano le massime garanzie d espandibilità sia in termini di prestazioni sia d aumento del numero di postazioni utente collegabili. Si dovrà cercare pertanto di soddisfare i più ampi requisiti di funzionalità e flessibilità sia nei confronti delle tecnologie affermate che di quelle emergenti e più promettenti, mirando ad ottenere una struttura aperta a soluzioni informatiche multiprotocol, ma con l adozione d architetture di rete consolidate. L infrastruttura ICT che si vuole realizzare include la rete LAN (componenti passivi e apparati attivi, firewall) ed il software necessario per l erogazione dei servizi di Autenticazione Centralizzata e di Management. La struttura portante della rete di comunicazione dovrà possedere una potenzialità di utilizzo compatibile con le evoluzioni future dei protocolli di trasmissione, in modo da assicurare nel tempo l'investimento effettuato. Devono essere previsti interventi di tipo: 1. strutturali. In tale classe si comprendono gli interventi destinati al potenziamento dell attuale infrastruttura informatica di rete, a supporto sia delle attività di routine dell Ateneo che delle attività volte allo sviluppo di iniziative di elevato impatto scientifico (supercalcolo, database multimediali distribuiti, manipolazione e trasmissione di immagini satellitari, teledidattica, didattica assistita al calcolatore). In dettaglio essi prevedono: il potenziamento delle componenti passive e attive (armadi, etc.) e dei supporti fisici con la revisione dei cablaggi in alcune zone; l introduzione di ridondanza funzionale degli apparati attivi critici dell infrastruttura; la razionalizzazione della segmentazione della rete. 2. relativi alla sicurezza e alla protezione dei dati. In questa classe vanno inseriti gli interventi volti all adozione di tecnologie avanzate per: il riconoscimento e l individuazione di utenze non autorizzate e/o di attività pericolose per la sicurezza e l integrità dei dati; PON 901 Allegato Tecnico 5 la realizzazione di servizi anti-virus ed anti-spamming; la sperimentazione di tecnologie innovative legate all adozione della firma digitale (come, ad esempio, l introduzione di smart card per le utenze istituzionali).

3. a supporto delle attività di didattica avanzata e ricerca. In tale ambito si includono gli interventi volti a creare il supporto telepatico necessario alla realizzazione di iniziative innovative in ambito didattico e di ricerca, quali: la realizzazione di isole wireless a supporto di aule didattiche itineranti basate sull uso di terminali mobili connessi in rete wireless; aule per conferenze attrezzate con access point wireless; supporto alla diffusione e all uso di PDA connessi su rete wireless; realizzazione di servizi di teledidattica su LAN; realizzazione di connessioni veloci per lo sviluppo di applicazioni avanzate di calcolo scientifico e di database multimediali distribuiti. La progettazione di dettaglio dell infrastruttura proposta dovrà essere svolta dalla Ditta aggiudicataria in base ai requisiti esposti nel presente capitolato. PON 901 Allegato Tecnico 6

3 Conformità agli standard internazionali e certificazioni richieste L infrastruttura della LAN dovrà essere realizzata in conformità agli standard internazionali, supportando le attuali esigenze di comunicazione consentendo anche le necessarie flessibilità di utilizzo e modularità di crescita, secondo le tecnologie previste dagli standard di riferimento attuali e, per quanto possibile, futuri. I requisiti generali che il sistema di comunicazione dovrà soddisfare sono i seguenti: conformità alle raccomandazioni internazionali e nazionali, riguardanti il materiale impiegato e le procedure di installazione e di collaudo; prestazioni in termini di velocità di comunicazione adeguate alle esigenze attuali e future; possibilità di implementare le evoluzioni tecnologiche; facilità di gestione e di espansione della rete in caso di spostamenti, interruzioni o malfunzionamenti; possibilità di aggiornare e/o cambiare le applicazioni supportate senza modificare l'infrastruttura; Il sistema nel suo complesso dovrà rispettare inoltre gli standard d'interconnessione emanati dagli organismi di maggior riferimento, quali: ANSI - America National Standard Institute ISO - International Standard Organization ISO.IEC- International Standard Organization/Electrotecnical Commission IEEE- Institute of Electrical and Electronical Engineers ITU- T - International Telecommunications Standards Institute ETSI- European Telecommunication s Standards Institute EN- European Norm CEI- Comitato Elettrotecnico Italiano. Per quanto sopra specificato l impianto dovrà essere realizzato in ossequio alle Norme, Leggi, Decreti e Circolari Ministeriali Integrative vigenti in materia. Tutti i materiali dovranno essere di primaria marca e, qualora richiesto debbono essere conformi alle Norme vigenti, provvisti del marchio IMQ. Tutti i componenti impiegati dovranno rispettare le direttive emesse dalla Comunità Europea in termini di Compatibilità Elettromagnetica [normative CEI EN 50081-1, EN: 50082-1 (CEI 110-8), EN 55022, EN 55024]. PON 901 Allegato Tecnico 7 Tutti i componenti impiegati dovranno essere prodotti da ditte in possesso della certificazione ISO9001. Per tutti gli aspetti non esplicitamente citati, si richiede che sia rispettata l aderenza a tutte le direttive comunitarie europee in vigore, anche se non ancora recepite e/o perfezionate nelle normative nazionali (Circolare Funzione Pubblica n 51223 del 21 Maggio 1990).

4 Requisiti tecnologici Le infrastrutture da realizzare saranno costituite da una componente wired (distribuzioni orizzontali in rame UTP cat. 6 e verticali in fibra ottica multimodale 50/125µm) ed una wireless nell ambito delle aree ove è necessaria questa funzionalità come ad esempio nelle aule e/o sale riunioni o aula magna. La tecnologia portante di rete sarà Ethernet nelle sue varianti Gigabit (802.3z/1000baseSX o 1000baseLX) a livello di dorsale e Fast/Gigabit (802.3u 10/100baseTX o 802.3ab 1000baseT) a livello di accesso. La tecnologia designata per la componente wireless sarà 802.11b/g (Wi- Fi). Le apparecchiature attive di rete dovranno essere in grado di garantire l integrazione della tecnologia Voice-Over-IP sulla dorsale. Dovrà inoltre essere assicurata la piena compatibilità con gli oggetti di rete già esistenti (Ex Enaoli) e la sostituzione di tutti gli oggetti di rete in tecnologia ATM. Per quanto riguarda i requisiti basilari circa le nuove realizzazioni, sulla base di quelli che sono i fabbisogni tecnologici fondamentali delle strutture presenti all interno degli edifici collegati, si rende necessario: Garantire il più possibile, anche nel corso dell espletamento dei lavori la continuità del servizio dell infrastruttura esistente, attualmente sfruttata da numerose applicazioni di carattere gestionale (contabilità nei Dipartimenti). Prevedere, a regime, la diffusione capillare della rete di accesso in tutti gli edifici raggiunti dalla dorsale di campus attraverso la predisposizione delle opportune risorse di connettività, in termini di disponibilità di interfacce a livello di apparecchiature attive, per la distribuzione della rete sui piani degli stessi. Assicurare la salvaguardia degli investimenti nel tempo e l'ottimizzazione dei costi fissi di gestione attraverso l'utilizzazione di componenti di rete attive e passivi ad elevato standard di qualità, alta affidabilità e perfetta compatibilità ed adeguatezza agli standard tecnologici. Garantire una disponibilità adeguata di banda a livello di dorsale; a tale proposito è da considerarsi obbligatorio l utilizzo della tecnologia Gigabit Ethernet (802.3ab/802.3z), prevedendo eventualmente l aggregazione, in modalità Etherchannel/Port trunking, di più portanti Gigabit Ethernet paralleli, al fine di assicurare a tutte le strutture localizzate su più piani una connettività interna anche a 1Gbps. L utilizzo obbligatorio della tecnologia Multilayer Switching (fino al layer 3) sulle sole apparecchiature attive di centro stella di edificio (se realizzati presso i corpi distaccati) per combinare le prestazioni wire speed dello Switching puro con i livelli di sicurezza, qualità del servizio ed i meccanismi di filtraggio e controllo di traffico propri del routing. Ciò si rende necessario essenzialmente per garantire l applicabilità delle politiche di sicurezza richieste dall utenza. PON 901 Allegato Tecnico 8 La possibilità di realizzare topologie di reti virtuali complesse, anche raggruppando porte attestate su apparecchiature distinte, per far fronte alle particolari caratteristiche topologico/organizzative della struttura e segmentare le utenze secondo logiche di traffico e sicurezze locali che non tengano conto della locazione fisica degli utenti.

A latere di tale requisito di base, la possibilità di applicare criteri avanzati di sicurezza/protezione (VPN) sulle VLAN stesse, costituisce un elemento preferenziale nella valutazione dell architettura proposta La piena gestibilità e configurabilità, sia attraverso le principali facility di network management (SNMP/RMON), nonché tramite interfaccia user-friendly GUI-based e tramite linea di comando (CLI), accessibile da remoto via telnet. Pertanto, nel contesto della realizzazione delle dorsali di edificio (Campus di Macchia Romana), i punti di concentrazione individuati a livello dei singoli piani/aree dovranno essere raccordati direttamente ai centri stella esistenti. A livello dei corpi distaccati potranno essere realizzati, se le dimensioni lo rendono necessario e conveniente, nuovi centri stella di edificio secondari ove confluiranno i concentratori relativi ai singoli piani/aree dell edificio, che andranno a loro volta raccordati al preesistente centro stella di edificio ed attraverso di esso alla dorsale di campus. Le infrastrutture di rete realizzate a livello di ciascun edificio dovranno essere totalmente Switched in topologia stellare, eventualmente multicentrica e pienamente conformi alle normative internazionali in termini di cablaggio strutturato degli edifici pubblici. Il collegamento alle preesistenti apparecchiature attive di centro stella dovrà essere garantito equipaggiando tali apparecchiature con moduli di interfaccia dotati del numero di porte necessarie a collegare tutti i nuovi punti di distribuzione realizzati. I dettagli circa la dotazione attuale dei centri stella esistenti e degli switch in ogni edificio sono riportati nella successiva sezione Apparecchiature Attive. La suite di protocolli che si prevede di utilizzare più diffusamente sulla rete intranet è TCP/IP; altri protocolli, come AppleTalk e Novell/IPX, pur avendo una minore diffusione, dovranno essere ugualmente supportati. PON 901 Allegato Tecnico 9

5 Caratteristiche del Cablaggio strutturato Per quanto riguarda la cablatura, si lascia la massima liberta all azienda concorrente di proporre la soluzione ritenuta più valida dal punto di vista tecnologico, e l aggiornamento dell infrastruttura agli standard di mercato. In ogni caso è consentito il recupero dell infrastruttura già esistente, opportunamente ampliata con l aggiunta, all occorrenza, di altri cavi in fibra ottica e di altre prese RJ45. 5.1 Definizioni Il cablaggio dovrà essere articolato, come prevedono gli standard TIA/EIA 568B ed ISO/IEC11801, in: Cablaggio di dorsale che collega i locali tecnici di edificio di un comprensorio (dorsale di campus, vedi C nella figura) o i locali tecnici di piano (dorsale di edificio, vedi A e B nella figura). Dorsale di campus: il cablaggio di una dorsale di campus o comprensorio si estende dal centro stella di comprensorio (CD) ai centri stella di edificio (BD) situati in ciascuno degli edifici serviti. Quando è presente questo tipo di cablaggio il collegamento va terminato ad un permutatore sia dal lato (CD) che dal lato (BD). Dorsale di edificio: il cablaggio di dorsale dell edificio si estende dal locale tecnico/armadio principale di edificio (BD) agli armadi di piano (FD). Il sottosistema include i cavi di dorsale dell edificio e la loro terminazione. Non ci devono essere più di due livelli gerarchici di permutazione nel cablaggio di dorsale per limitare la degradazione del segnale per i sistemi passivi e per semplificare la gestione dei cavi e delle connessioni. Non ci può essere più di un BD tra un CD e un FD PON 901 Allegato Tecnico 10 Il cablaggio di dorsale si suddivide in: dorsale dati (fibra ottica) e dorsale fonia (cavi

multicoppia in rame). Cablaggio di distribuzione orizzontale che partendo dall armadio o locale tecnico di piano raggiunge il posto lavoro; La distribuzione orizzontale identifica quella parte di cablaggio, con cavo in rame a 4coppie che collega i permutatori di piano alla postazione utente su connettori modulari tipo RJ45 per il rame. Le normative stabiliscono che il cablaggio orizzontale, denominato anche cablaggio di piano, risponda ai seguenti requisiti: 90 m di distanza massima ammessa tra l armadio di distribuzione ed il posto lavoro; 10 m massimo per le bretelle di permutazione. Tutti i componenti passivi, quali: cavi di distribuzione orizzontale UTP (Unshielded twisted pair) 4 coppie bilanciate non schermate bretelle di permutazione connettori pannelli di permutazione, devono avere, per quest impianto, caratteristiche in Categoria 6 secondo le ultime definizioni dello standard EIA/TIA 568-B.2-1 sul quale vengono riportate le specifiche dei singoli componenti in Categoria 6. PON 901 Allegato Tecnico 11

5.2 Schema di principio Il punto di concentrazione primario (CD/BD/FD) Punti di concentrazione per servire ciascuna struttura sarà il centro stella di edificio. Ad esso dovrà fare capo, tramite apposite canalizzazioni, la dorsale di edificio che collegherà tutti gli armadi di piano attraverso la distribuzione verticale. Cavo Fibra UTP ottica Tenendo conto delle dimensioni e della struttura degli edifici da cablare, i punti di concentrazione per il cablaggio orizzontale (distributori di piano FD) dovranno essere realizzati individuando precisamente la loro posizione, possibilmente baricentrica rispetto alla superficie servita, così da distribuire il cablaggio in modo equilibrato, e ognuno di essi supporterà le prese necessarie a cablare in modo strutturato ogni singolo piano. 5.3 Dorsale Dati Le dorsali dati dovranno essere realizzate, solo ed esclusivamente, con cavi in fibra ottica multiconduttori. Questi dovranno avere un numero di fibre adeguato a garantire tutti i collegamenti previsti dalle architetture logiche adottate (stellare e/o a matrice), tenendo inoltre conto degli sviluppi futuri e delle necessarie fibre di scorta, per singola tratta. Inoltre si dovranno studiare percorsi fisici appropriati al fine di garantire un adeguata ridondanza dell intero impianto. Il cavo ottico da utilizzare deve essere di tipo: multimodale 50/125 micron, tipo tight, LSZH, per applicazioni intra-edificio monomodale 9/125 micron, tipo loose tube, armatura dielettrica, guaina in PE (per installazione esterna) per applicazioni inter-edificio Per questo progetto è richiesta une serie di collegamenti di dorsale di edificio (intrabuilding backbone) con cavo in fibra ottica multimodale da almeno 12 fibre 50/125 micron. Viene inoltre richiesta una serie di collegamenti ad estensione della dorsale di campus (interbuilding backbone) con cavo in fibra ottica monomodale da almeno 12 fibre 9/125 micron per raccordare ai preesistenti centri stella, eventuali corpi distaccati non serviti. PON 901 Allegato Tecnico 12 Caratteristiche tipo della fibra ottica monomodale 9/125micron:

I patch panel, in funzione del tipo di cavo utilizzato, ospiteranno moduli con bussole SC (come raccomandato dagli standard EIA/TIA 568B e ISO/IEC 11801). L attestazione dei cavi ottici di dorsale deve avvenire su pannelli ottici adatti al montaggio su rack 19 (1U o superiore). Il permutatore utilizzato avrà una struttura componibile che permette la massima flessibilità d impiego. I moduli con le bussole ottiche avranno una modularità di 6 connettori SC ogni modulo con la possibilità di inserimento ed estrazione dal fronte del pannello; il cassetto estraibile darà la possibilità di accedere frontalmente alla parte interna. Il pannello di attestazione per fibra ottica sarà utilizzato all interno degli armadi per l attestazione della fibra di dorsale. Le interconnessioni saranno realizzate utilizzando bretelle di permutazione di tipologia omogenea alla fibra installata, collegate agli apparati attivi e/o altre tratte di dorsale e/o postazioni di lavoro. Sulla parte frontale del pannello, in corrispondenza di ogni bussola sarà posizionata un etichetta identificativa della fibra connettorizzata. Pannello ottico e adattatori Al fine di ottimizzare i tempi di installazione e la qualità del risultato, si richiede l uso di connettori ottici installabili in campo. Caratteristiche dei connettori ottici installabili in campo: PON 901 Allegato Tecnico 13 FERULE IN CERAMICA: la tecnologia impiegata deve usare ferule in ceramica di precisione per garantire durata, stabilità termica e resistenza ai graffi. TERMINAZIONE REALIZZATA IN FABBRICA: in condizioni di produzione controllate, la tecnologia usata per i connettori deve realizzare una finitura di precisione sulla terminazione di ogni connettore, con un ottima geometria per offrire le massime prestazioni. Ciò a tutela di un eccellente

trasmissione ottica che elimina il rischio di errori risultanti da una lucidatura manuale in campo. Le ispezioni interferometriche effettuate sulla superficie di terminazione devono garantire che l apice, il raggio di curvatura e la protrusione soddisfino le esatte tolleranze richieste per ottenere un ottima prestazione, bassa perdita e minima riflessione. Le bretelle di raccordo agli apparati attivi dovranno essere del tipo bifibra multimodale 50/125 o monomodale 9/125 micron e dotate ai due estremi di opportuni connettori ceramici, di tipo SC, rispettando, nel collegamento agli apparati, la polarizzazione delle fibre. La lunghezza della bretella dovrà essere finalizzata in dipendenza delle distanze medie di permutazione, con lunghezza minima 1 metro. I Ciascuna fibra della bretella, dovrà essere singolarmente protetta con rivestimento di tipo Tight, costituito da filo aramidico e guaina termoplastica ed avrà le stesse caratteristiche ottiche del cavo installato. 5.4 Cablaggio orizzontale Il cablaggio orizzontale da realizzare dovrà essere di tipo strutturato con topologia a stella. concentratore FD Max 90 m TR stazione di lavoro Patch cod postazione di lavoro PON 901 Allegato Tecnico 14 cavo di apparato + patch cord nell FD +patch cord postazione di lavoro 10 m Particolari del cablaggio orizzontale Il punto di utenza, denominato Pdl, deve essere realizzato su scatola tipo 503 conforme alla normativa. L identificazione del link dovrà essere riportata anche sui due estremi del cavo, sul patch

panel all interno dell armadio e riportata sul libro delle permutazioni (cartaceo e informatico); la distanza tra il patch panel all interno dell armadio di piano e la postazione di lavoro dovrà essere al massimo di 90 metri. Le prese RJ45 dovranno essere di tipo modulare e provviste di icone colorate asportabili per l identificazione esterna del servizio dati/fonia ad esse collegato. L attestazione delle coppie su ciascuna presa o connettore dovrà rispettare lo standard EIA/TIA secondo la sequenza riportata di seguito : COPPIA COLORE CAVO PIN 1 Bianco/Blu 5 1 Blu 4 2 Bianco / Arancio 1 2 Arancio 2 3 Bianco/Verde 3 3 Verde 6 4 Bianco/Marrone 7 4 Marrone 8 TABELLA DELLE TIPOLOGIE DEI CAVI E DEL LORO UTILIZZO Su tutti i PDL sarà previsto l uso di prese RJ45, come sistema di terminazione dei cavi UTP lato utente; tali prese dovranno avere le seguenti caratteristiche tecniche : Presa non schermata (UTP) RJ45 a 8 fili Conformità alla Categoria 6 secondo specifiche di componente EIA/TIA 568-B.2-1 Sistema di connessione a perforazione d isolante (T568A/T568B). Le suddette prese dovranno essere montate su appositi faceplate, facenti parte di un sistema completo. Ogni postazione di lavoro dovrà essere equipaggiata con prese modulari tipo RJ45 con sistema di connessione delle coppie del cavo di posa orizzontale in tecnica IDC (Insulation Displacement Contact); la sequenza di attestazione potrà essere quella di tipo T568A o T568B, riportata sul frutto con codice colore per entrambe le tipologie. Connettore RJ45 Le prese RJ45 dovranno avere la possibilità di essere estratte dal fronte della placca senza smontare la medesima, al fine di facilitarne l installazione e l eventuale futura manutenzione. PON 901 Allegato Tecnico 15

A completamento della presa telematica il collegamento tra i connettori posti sulla placca e il terminale d utente, dovrà essere costituito da una bretella di raccordo (Patch Cord) di lunghezza di 3 metri. Patch cord RJ45-RJ45 La bretella dovrà essere costituita da un cavo a 4cp UTP con impedenza caratteristica 100, in rame a filamenti 24-AWG e rispondente alla Categoria 6 con guaina di protezione ritardante la fiamma (PVC). Le bretelle RJ45-RJ45 saranno dotati alle due estremità di connettori RJ45 Cat. 6 per la completa connettorizzazione delle 4cp; la tecnologia utilizzata dal costruttore del sistema passivo permette l ottimizzazione dell attestazione del cavo di patch sul plug, mantenendo separate le coppie fino al punto di attestazione e riducendo al minimo l effetto della diafonia tra le coppie, così da rispettare, per i componenti in Categoria 6 le specifiche richieste dello standard EIA/TIA 568-B.2-1. Il plug dovrebbe essere possibilmente iconabile al fine di identificare il servizio ad esso collegato. Pannelli di permutazione Tutti i cavi, facenti parte del cablaggio orizzontale, andranno sempre terminati, lato armadio passivo, su sistemi di permutazione di Categoria 6. PON 901 Allegato Tecnico 16 Pannelli di permutazione RJ45

Il pannello di permutazione orizzontale (patch panel) dovrà essere utilizzato all interno degli armadi per l attestazione di cavi UTP e la relativa permutazione tramite bretelle (patch cord) verso apparati e/o altre tratte di cavo. Il permutatore avrà una struttura in lamiera metallica verniciata di spessore 10/10mm, parte frontale provvista di supporto per rack 19, altezza 1U con 24 prese RJ45 di Categoria 6 conformi alla normativa di riferimento EIA/TIA 568-B.2-1. Le prese RJ45 dovranno avere la possibilità di ospitare icone colorate asportabili per l identificazione esterna del servizio dati/fonia ad esse collegato. In alternativa alle icone potranno essere utilizzati sportellini colorati antipolvere, anch essi asportabili e con l identificativo del servizio dati/fonia connesso alla presa. Le prese RJ45 dovranno essere provviste di sistema di connessione delle coppie in tecnica IDC (Insulation Displacement Contact), con etichettatura anteriore e posteriore (opzionale) per l identificazione della postazione di lavoro connesse. Posteriormente i pannelli dovranno avere una barra di fissaggio per i cavi collegati, che garantisca il corretto supporto e il rispetto dei raggi di curvatura richiesti dagli standard. Sistemi di gestione del cablaggio Nei sistemi di permutazione con connettori RJ45, dovranno essere fornite bretelle di permutazione, realizzate dal fornitore del cablaggio, con cavi UTP Cat.6 di tipo stranded, intestate da entrambi i lati su Plug RJ45. Le lunghezze, che dovranno essere standard, saranno scelte in modo adeguato a garantire un organizzazione ordinata dell armadio di permutazione. Per tutte le bretelle di permutazione è richiesta la certificazione di rispondenza alla categoria prodotta dal costruttore, in questo caso secondo EIA/TIA 568-B.2-1 per la categoria 6. La bretella dovrà essere costituita da un cavo a 4cp UTP con impedenza caratteristica 100, in rame a filamenti 24-AWG e rispondente alla Categoria 6, con guaina di protezione ritardante la fiamma (PVC). Le bretelle RJ45-RJ45 dovranno essere dotate inoltre alle due estremità di connettori RJ45 Cat. 6 per la completa connettorizzazione delle 4cp, con tecnologia che permetta l ottimizzazione dell attestazione del cavo di patch sul plug, così da rispettare, per i componenti in Categoria 6 le specifiche richieste dello standard EIA/TIA 568-B.2-1. I connettori RJ45 dovranno essere inoltre dotati di cappucci plastici possibilmente colorati che permettano l iconabilità della bretella e la separazione tra le coppie fino al punto di attestazione sul plug RJ45. PON 901 Allegato Tecnico 17